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A Trieste il primo intervento con rivestimenti nanotecnologici

A Trieste il primo intervento con rivestimenti nanotecnologiciMilano, 14 apr. (askanews) – Per la prima volta in Italia è stata applicata su edifici di edilizia popolare, una resina nanotecnologica, totalmente trasparente, in grado di purificare l’aria pari a un bosco di 1000 alberi. L’intervento, non solo apporta valore agli immobili, ma genera benefici alle persone che vivono il luogo ogni giorno, grazie alla sua proprietà passiva di abbattere i particolati e le polveri.


Siamo nell’ambito di una ristrutturazione importante che ha previsto interventi di riqualificazione energetica e miglioramento sismico di 104 unità abitative di edilizia popolare di proprietà di Ater Trieste, in città e nella località di Muggia. Come ultimo intervento dell’ampia ristrutturazione realizzata in 9 mesi con il Super Bonus 110 e conclusa a febbraio 2024, è stata applicata su tutte le facciate la resina NanoGreen di AmberGreen. Si tratta di un rivestimento superficiale impermeabile e trasparente che elimina le sostanze inquinanti presenti nell’aria innescando il processo di fotocalisi. Non solo, questa speciale resina oltre alla semplicità di posa, riduce l’adesione dello sporco mantenendo le facciate, nel tempo, più pulite. “NanoGreen è frutto del lavoro di ricerca costante verso soluzioni tecnologicamente avanzate e in grado di rispondere alle attuali necessità di prodotti speciali per il benessere delle persone, in interno e esterno. Sono felice che la nostra resina, applicata su tutte le facciate dei 3 edifici, possa portare benefici ai residenti di un intero quartiere”, commenta Andrea Genovese, CEO di AmberGreen.


Quello sui tre edifici triestini, è stato un intervento che apre un precedente all’utilizzo di prodotti tecnologicamente avanzati su progetti pubblici o destinati alla collettività. Un esempio di come non si debba guardare solo alla riduzione dei costi nell’immediato ma ai benefici a lungo termine, sfruttando tutte le possibilità che oggi la ricerca offre nel campo dei materiali intelligenti.

Frontiera come contraddizione: a Gorizia il Giro d’Italia della Csr

Frontiera come contraddizione: a Gorizia il Giro d’Italia della CsrMilano, 4 mar. (askanews) – Dalla competizione alla cooperazione: è il focus dell’incontro “Frontiera come contraddizione: dalla competizione alla collaborazione”, terza tappa del il Giro d’Italia della CSR 2024, che il 6 marzo toccherà Gorizia.


Organizzato da “Il Salone della Csr e dell’innovazione sociale -in collaborazione con l’Università degli Studi di Udine e Animaimpresa, e con il patrocinio di GO!2025- il tavolo di lavoro prenderà il via alle 10 nell’auditorium Fogar della sede goriziana dell’Università degli Studi di Udine, in corso Verdi 4. I saluti iniziali saranno affidati a Francesco Pitassio, delegato dell’ateneo per la sede di Gorizia; Valeria Broggian, presidente di Animaimpresa; Patrizia Artico, assessora a GO!2025 del Comune di Gorizia e Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone. “Le barriere, come sappiamo, possono essere non solo fisiche ma anche culturali – spiega Sobrero – In questi anni il Salone ha cercato di facilitare il confronto tra i diversi attori sociali con l’obiettivo di superare ostacoli, problemi e contraddizioni. E rimettere al centro quello che dovrebbe essere il fine ultimo di ogni organizzazione: generare un impatto positivo per la comunità”. Con la sua impronta transfrontaliera e la sua anima italiana, slava e mitteleuropea, Gorizia – dopo un passato travagliato, oggi simbolo di pace e di collaborazione e scelta come Capitale Europea della Cultura 2025 insieme alla gemella slovena Nova Gorica – è una città che ha saputo fare delle contraddizioni un punto di forza, come spiegheranno all’avvio dei lavori Fabrizio Renato Russo, presidente del Consorzio di Sviluppo economico della Venezia Giulia, e Luca Brusati, docente dell’Università degli Studi di Udine.


I protagonisti del territorio saranno invece introdotti da Lorenzo Braida, ceo di Braida Società Benefit, e da Renata Kodilja, docente Università degli Studi di Udine e referente dell’ateneo per il Salone. “Con orgoglio accogliamo una prestigiosa iniziativa nazionale come il Salone della Csr e dell’innovazione sociale, che ha deciso di approdare per la prima volta a Gorizia grazie all’Università di Udine – affermano Renata Kodilja e Francesco Pitassio – L’occasione straordinaria si presenta in sinergia strategica con gli eventi e i progetti di ‘GO 2025! Capitale europea della cultura’. Un’opportunità unica per il territorio per confrontarsi proficuamente sul tema della collaborazione transfrontaliera e sostenibile. In questa occasione la presentazione di casi aziendali e progetti caratterizzati dalla collaborazione tra i territori sloveni e italiani dimostra che dialogo e cooperazione tra realtà un tempo distanti sono possibili per una crescita reciproca e sostenibile”. Il territorio di Gorizia è ricco di esempi virtuosi di sostenibilità e di progetti fondati sulla coesione sociale e sull’amore per il territorio, come conferma Valeria Broggian. “Il superamento della competizione tra imprese a favore di coprogettazioni ad impatto sociale è ciò che da sempre guida le nostre attività – dice -. La Tappa di quest’anno a Gorizia ci permette di declinare questo aspetto in modo inedito, superando i contesti aziendali e considerando la dimensione del confine nella sua accezione più classica. Il variegato programma darà voce a realtà molto diverse tra loro che, operando in modo complementare sul territorio, innescano processi di innovazione sostenibile. Confidiamo che questo appuntamento possa essere un’ulteriore chiave di lettura delle potenzialità strategiche legate alla nostra dimensione transfrontaliera”.


Tra i tanti esempi virtuosi c’è quello di Benedetti Life, label di moda che utilizza materiali innovativi come la pelle vegetale prodotta a partire dall’olio d’oliva, o i tessuti eco-friendly derivati dalle alghe marine. A descriverli sarà Matea Benedetti, founder e ceo del marchio. Robert Princic, imprenditore dell’azienda agricola Gradis’ciutta, parlerà invece dell’esperienza di collaborazione transfrontaliera che ha portato alla nascita di Sinefinis, il primo spumante prodotto tra Italia e Slovenia, ben oltre i confini della Ribolla e sempre con un occhio di riguardo alla vinificazione sostenibile. Che il Goriziano sia un luogo particolarmente legato alla propria identità lo dimostra anche il progetto B#Side the River, presentato da Chiara Isadora Artico, presidente di IoDeposito. Si tratta di un festival di arte contemporanea che, attraverso dieci residenze artistiche e il coinvolgimento delle comunità locali, ha riscoperto e reinterpretato il ruolo del fiume Isonzo nella storia del territorio regionale. Territorio che fa parte anche dell’European Green Belt, straordinaria rete ecologica e paesaggio commemorativo vivente, che si è sviluppata lungo l’ex cortina di ferro attraverso 24 paesi e più di 12.500 chilometri. A raccontarla al Giro sarà Francesca Visintin, presidente dell’Associazione Rete Italiana Europea Green Belt. Pier Antonio Belletti, presidente del Consorzio Apicoltori di Gorizia, parlerà invece del progetto “Api senza frontiere”, per la salvaguardia delle api e la valorizzazione del territorio attraverso azioni condivise tra Italia e Slovenia.


La terza tappa del Giro si concluderà con l’intervento di Francesco Passador, marketing manager di Isonlab, realtà pioniera nell’innovazione sostenibile applicata alla tecnologia avanzata. Dopo Gorizia, il Giro d’Italia della Csr si sposta a Teramo il 19 marzo 2024. Seguiranno le tappe di Verona, Messina, Bologna, Bari, Cagliari e Genova. La partecipazione all’incontro di Gorizia sarà possibile in modalità mista, sia in presenza che in streaming su YouTube. Sul sito del Salone della Csr e dell’Innovazione sociale è possibile trovare il link per seguire lo streaming e consultare anche il . Il programma completo della giornata. Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, giunge quest’anno alla 12° edizione con il titolo “Sfidare le contraddizioni”: l’appuntamento per l’evento nazionale è fissato per il 9,10 e 11 ottobre 2024 a Milano, all’Università Bocconi, in via Roentgen 1.

Laurea magistrale ad honorem in Ingegneria civile ad Andrea Zampa

Laurea magistrale ad honorem in Ingegneria civile ad Andrea ZampaRoma, 12 feb. (askanews) – L’Università degli Studi di Trieste ha conferito oggi la Laurea Magistrale ad honorem in Ingegneria Civile ad Andrea Zampa. Il riconoscimento è stato attribuito “per il rilevante contributo fornito dalla ricerca sperimentale e nello sviluppo di strategie moderne basate sull’impiego di materiali compositi mirate alla riduzione della vulnerabilità sismica delle costruzioni esistenti in muratura”.


“Il prestigioso riconoscimento dell’Università di Trieste va a me, ma riguarda soprattutto una realtà imprenditoriale che ha fatto e continua a fare un grande lavoro con l’ateneo – afferma Zampa -. Un impegno che trasforma il pensiero e la ricerca in brevetti, prodotti, metodi, sistemi che impattano sulla normativa e sul mercato, creando valore aggiunto e ricchezza per tutto il sistema Paese”. Zampa è socio fondatore, Presidente e Direttore Tecnico di Fibre Net SpA e Fibre Net Holding, un gruppo che si occupa di progettazione, sviluppo e produzione di prodotti e sistemi in materiali compositi fibro rinforzati, utilizzati nei settori dell’edilizia, dell’energia, dei trasporti e dell’industria. Grazie alla sua esperienza maturata nel campo dei materiali compositi, nei primi anni 2000 ha pensato e ingegnerizzato un innovativo prodotto in Fiber Reinforced Polymer (FRP) che oggi trova largo utilizzo per il rinforzo strutturale e il miglioramento sismico di edifici e infrastrutture. Nel corso della sua carriera professionale ha collaborato a numerose attività di ricerca e sviluppo con università, laboratori e istituti in tutto il mondo con l’obiettivo di progettare nuovi prodotti applicando tecnologie e soluzioni all’avanguardia. Oggi Zampa è membro del consiglio di amministrazione di associazioni professionali e tavoli di lavoro del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e RILEM (International Union of Laboratories and Experts in Construction Materials, Systems and Structures).


Questo il titolo della Lectio magistralis di Andrea Zampa: “Un’esperienza di ricerca industriale per il miglioramento strutturale delle costruzioni: dall’idea alla normativa di prodotto”. Presenti alla cerimonia Valter Sergo, Pro Rettore Vicario dell’Università degli Studi di Trieste, Paolo Gallina, Direttore del Dipartimento di Ingegneria e Architettura, che ha letto la motivazione, Massimiliano Gei Professore ordinario del Dipartimento di Ingegneria e Architettura, che ha tenuto la laudatio.

Fvg Imprese, Bini: un milione per attirarle da fuori regione

Fvg Imprese, Bini: un milione per attirarle da fuori regioneUdine, 3 gen. (askanews) – “Con questo nuovo bando si intendono creare le condizioni per generare un concreto e duraturo effetto di attrazione di imprese esterne alla nostra regione per creare condizioni stabili di crescita e sviluppo del tessuto produttivo locale, innescando significativi effetti sia in termini di investimenti sul territorio che di occupazione. I termini per accedere agli incentivi finalizzati all’attrazione di nuovi investimenti privati, come previsto dalla legge SviluppoImpresa, resteranno aperti fino al 29 marzo prossimo”.

Lo comunica l’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, precisando come il bando sia orientato alle imprese manifatturiere e del terziario avanzato esterne alla regione, con sede legale e operativa, alla data di presentazione della domanda di incentivo, al di fuori del Friuli Venezia Giulia. Il bando costituisce un filone parallelo all’ordinaria misura degli incentivi all’insediamento (per la quale è previsto un avviso apposito, aperto fino al 29 febbraio) ed è attivabile negli agglomerati industriali di competenza dei Consorzi di sviluppo economico locale o ricadenti nelle aree dei Distretti industriali, nelle aree destinate a insediamenti industriali e artigianali, anche misti commerciali, localizzate nei Comuni ricompresi nelle zone di svantaggio socio-economico dei territori montani (previa intesa Comune e Consorzio), nelle aree comprendenti i complessi produttivi degradati (individuati con il Masterplan Fvg), nonché nelle aree destinate a insediamenti industriali e artigianali localizzate nei Comuni sul cui territorio insistono agglomerati industriali di competenza dei consorzi (previa intesa Comune e Consorzio).

Bankitalia, a Trieste dibattito su clima e finanza sostenibile

Bankitalia, a Trieste dibattito su clima e finanza sostenibileRoma, 5 set. (askanews) – Clima e finanza sostenibile sono stati i temi centrali di una nuova tappa a Trieste dell’iniziativa “In Viaggio con la Banca d’Italia”. Il Teatro Verdi ha accolto l’evento conclusivo della tre giorni, che ha visto la partecipazione del governatore dell’istituzione di Via Nazionale, Ignazio Visco.

Nel suo intervento Visco ha ricordato lo spirito dell’iniziativa, che è quello di consolidare il rapporto con la cittadinanza seguendo una duplice direzione: diffondere e rafforzare la conoscenza dei compiti istituzionali della Banca centrale e accrescere la sensibilità sui temi specifici affrontati in ogni tappa. L’incontro odierno, “Un clima nuovo: verso un’economia e una finanza sostenibile”, ha visto l’intervento di personalità di rilievo dell’amministrazione e, come riposta una nota, del tessuto produttivo del territorio. Primo a parlare, il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, ha suggerito che la sostenibilità riguarda anche la possibilità di accesso autonomo a risorse e tecnologie da parte di tutti i cittadini e delle imprese europee, ed è per questo presidio della loro libertà. A seguire, il sindaco di Trieste Dipiazza ha ricordato l’importanza di questa iniziativa per la città.

Ha preso poi la parola Visco: il governatore ha illustrato compiti, funzioni e responsabilità della banca centrale nei confronti del Paese e dell’Europa, sottolineando inoltre l’impegno continuo sul territorio, “testimoniato dall’iniziativa stessa”; inoltre, ha messo in luce il significato della strategia sostenibile dell’Istituto sia in termini di gestione aziendale che di investimenti. Ha aggiunto, “il tema è una sfida globale, che richiede cooperazione internazionale; l’uso delle risorse per la storia delle nazioni è una questione antica, che si è riprodotta nel tempo”, e “questo ha prodotto effetti che sono all’attenzione di tutti, i rischi vanno mitigati, riguardano l’economia nel suo complesso, ma riguardano la società, la finanza e gli effetti sull’intermediazione finanziaria”.

Il governatore, si legge, ha anche toccato il tema dell’inflazione e dei tassi di interesse, riferendosi alle decisioni di politica monetaria assunte a livello europeo: “abbiamo fatto un lavoro che doveva essere fatto di fronte a questa crisi energetica; c’erano tassi di interesse troppo bassi, ora li abbiamo portati a livelli di guardia e di attenzione per contenere la domanda complessiva in Europa, non solo in Italia”. Nel corso della tavola rotonda che ha seguito hanno preso la parola figure di massimo rilievo. In particolare, il presidente di illycaffè Andrea Illy ha affrontato il tema della necessità di creare nuovi modelli di business, sostenendo che “nel paese manca la visione del futuro; serve una grande riflessione a livello pubblico ma anche il privato potrebbe farsi promotore di idee”; a seguire il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale Zeno d’Agostino ha ribadito l’importanza di ripensare con creatività al ruolo che il porto e il mare possono avere nel generare valore per la città e il Paese intero, e ha aggiunto: “c’è bisogno di una finanza che sappia intercettare questi temi e darci una mano”.

Piergiorgio Folgerio, ad di Fincantieri SpA, ha posto la questione di come l’industria pesante possa oggi rimanere competitiva: “innovare è trovare e integrare soluzioni; e occorre andare a lavorare su prodotti di grande complessità e distintività”. Andrea Sironi, Presidente della Assicurazioni Generali S.p.A, ha evidenziato l’impatto dei cambiamenti di clima e ambiente sulle polizze assicurative: “è un’attività dove bisogna migliorare la prevenzione, e gestire meglio le conseguenze dei fenomeni catastrofici che si verificano”. Infine, per Ivan Faiella, del Nucleo Cambiamenti Climatici e Sostenibilità della Banca d’Italia, il messaggio che deve arrivare alle banche non è quello di disinvestire, ma di aiutare le industrie, anche grandi, a mettere in pratica la transizione economica, dato che senza investimenti queste non avranno la forza di farlo: “bisogna guardare al futuro, creando modelli concettuali che tengano dentro, in modo circolare, ambiente ed economia”. Ha moderato l’incontro Paola Ansuini, del Dipartimento di Tutela dei clienti ed educazione finanziaria, che ha ringraziato la città per l’ospitalità citando Ezio Bosso, già direttore artistico del teatro Verdi: “Trieste è una città gentile. Con gli eventi di questi giorni – ha concluso Ansuini – abbiamo voluto metterci sulla scia di un dialogo aperto con la cittadinanza, di tradizione , di lungimiranza scientifica e culturale ma al tempo stesso di gentilezza nel quale coltivare la relazione tra persone e istituzioni .

Bce, Visco: abbiamo portato i tassi a un livello di guardia

Bce, Visco: abbiamo portato i tassi a un livello di guardiaRoma, 5 set. (askanews) – Sull’operato della Bce c’è “molta discussione”, in particolare “sull’impatto dei rialzi dei tassi: abbiamo opinioni diverse, sia in ambito accademico, sia all’interno del Consiglio direttivo, io credo che abbiamo fatto un lavoro che sostanzialmente andava fatto”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervenendo all’evento “Un clima nuovo: verso un’economia e una finanza sostenibili”, presso il teatro Verdi di Trieste, per la quarta tappa dell’iniziativa “In viaggio con la Banca d’Italia”.

“Di fronte a una fortissima crisi energetica, l’impatto sui prezzi e la non possibilità di considerarli una tantum, il recupero su redditi e margini è tale che il rischio che scappi di mano c’è. I tassi erano molto basi, li abbiamo portati a un livello di guardia – ha detto Visco – non direi straordinariamente alto ma di attenzione”. Ora “bisognerà fare molta attenzione – ha aggiunto – su come ponderare le prospettive future della nostre politica monetaria” con le dinamiche dell’economia mondiali ed europea. Come tutti i governatori di banche centrali dell’eurozona, Visco siede nel Consiglio direttivo della Bce.

Enogastronomia: Bordin: Easy Fish Lignano dà impulso a turismo

Enogastronomia: Bordin: Easy Fish Lignano dà impulso a turismoRoma, 1 set. (askanews) – “Con iniziative come queste riusciamo a coniugare le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio e in particolare del nostro mare, la capacità di grandi chef e di ristoratori competenti in grado di dare vita a un evento che si trasforma in un momento di convivialità. Una manifestazione che anima il mese di settembre e dà impulso al turismo dell’intero Fvg”. Così Mauro Bordin, presidente del Consiglio regionale del Fvg, all’inaugurazione della 7a edizione di Easy Fish, il Festival del pesce dell’Alto Adriatico che animerà per tutto il fine settimana la piazza della Terrazza a Mare e il lungomare Trieste con l’obiettivo di far apprezzare le specialità tipiche della costa friulana.

“Una località – ha proseguito la massima carica dell’Assemblea legislativa – che grazie anche al lavoro fatto dall’Amministrazione comunale, dalla Lisagest e più in generale dagli operatori riesce a diversificare la sua proposta offrendo ai turisti, ma anche ai residenti del Fvg, un soggiorno dinamico che spazia dalla tavola allo sport”. Madrina della serata d’apertura Mara Navarria, campionessa di scherma italiana e bronzo alle Olimpiadi di Tokyo che ha ricordato l’importanza di una alimentazione equilibrata, concedendosi di tanto in tanto qualche strappo alla regola.

Presenti al taglio del nastro, tra gli altri, il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, l’assessore regionale alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini, il presidente di Lisagest Manuel Rodeano e il sindaco di Lignano Sabbiadoro, Laura Giorgi. “Sono orgoglioso di far parte del primo Governo della storia repubblicana – ha sottolineato Ciriani – che ha istituito un dicastero dedicato al mare, ricchezza infinita che l’Italia ha e che, troppo spesso, viene dimenticata. Parlando di pesca e alimentazione, ambiti che questa manifestazione vuole valorizzare, purtroppo in questo momento abbiamo un ospite indesiderato come il granchio blu che invece dobbiamo valorizzare trasformandolo in una opportunità commerciale di ristorazione. Aspetto che la rassegna ha già colto, proponendo piatti a base di questo crostaceo”.

“Con questa manifestazione, che si conferma un successo anno dopo anno, vogliamo esaltare le eccellenze della ristorazione locale di pari passo con i prodotti del territorio regionale – ha spiegato Rodeano – partendo dal mare, ma includendo anche le tante altre specialità dell’entroterra. Oltre all’aspetto culinario la formula è vincente perché riesce ad unire i piaceri della tavola alle abilità degli chef e dei personaggi noti della tv, che rendono tutto più accattivante grazie a laboratori e show cooking ospitati in una location unica e suggestiva”. Due le aree principali in cui si svolgerà la manifestazione: quella gourmet allestita nella piazza di Terrazza a mare e quella Fish & regional Street food su Lungomare Trieste.

Il primo spazio ospiterà laboratori e showcooking gratuiti, presentati da Fabrizio Nonis conosciuto come “El Beker”, che vedranno chef e personaggi televisivi, legati al mondo della cucina, collaborare con i cuochi locali nella preparazione di ricette utilizzando come principale ingrediente il pesce dell’Alto Adriatico. Tra i volti noti, che si aggireranno per i fornelli e per la località turistica balneare friulana, Cristiano Tomei, giudice nei programmi televisivi culinari più famosi, Vito Bicocchi, comico e conduttore di diversi programmi tv, e Antonio Lorenzon, vincitore della 9. edizione di Masterchef. Il secondo, invece, è quello dedicato allo street food con la possibilità di degustare ricette a base di pesce abbinate a prodotti regionali.

Autostrade: Regione Fvg indica Fava per presidenza Alto Adriatico

Autostrade: Regione Fvg indica Fava per presidenza Alto AdriaticoTrieste, 19 giu. (askanews) – La Giunta regionale Fvg ha indicato stamane, nel corso della seduta straordinaria tenutasi a Trieste, l’avvocato Gabriele Fava alla presidenza di Società Autostrade Alto Adriatico. La designazione, per la quale è stato individuato un profilo tecnico, dovrà ora essere sottoposta al vaglio della Giunta per le nomine, per poi tornare al tavolo dell’Esecutivo per l’approvazione definitiva, in vista dell’assemblea dei soci fissata, in prima convocazione, il 28 giugno prossimo. A conclusione dell’iter amministrativo, il nuovo presidente sarà chiamato a guidare un consiglio di amministrazione a cinque che prenderà il posto dell’attuale amministratore unico Anna Di Pasquale. Giuslavorista specializzato in Diritto del lavoro e in Relazioni sindacali e industriali, Fava ha ricoperto il ruolo di commissario di amministrazione straordinaria di Alitalia, di membro della Commissione di valutazione Pedemontana Lombarda Spa e del Cnel – in particolare per quanto concerne l’istituzione della Consulta nazionale per la Sicurezza stradale e la Mobilità sostenibile – e di componente del Consiglio di indirizzo etico e dei valori associativi di Confindustria. A maggio 2023 ha inoltre concluso un’esperienza quinquennale quale componente laico del Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti.

Università di Udine: una monoposto elettrica fa correre la ricerca

Università di Udine: una monoposto elettrica fa correre la ricerca


Università di Udine: una monoposto elettrica fa correre la ricerca


Università di Udine: una monoposto elettrica fa correre la ricerca






























1686052204 Universita di Udine una monoposto elettrica fa correre la ricerca

Udine, 6 giu. (askanews) – Una piccola vettura monoposto stile Formula 1, con motore elettrico, ideata e costruita da un gruppo di studenti dell’Università di Udine, gareggerà nel campionato universitario internazionale Formula Student. È il risultato del progetto ‘Uniud E-Racing Team’, nato due anni fa nell’ambito dell’Uniud Lab Village, il polo di ricerca applicata avanzata dell’Ateneo friulano. Il prototipo raggiunge i 120 chilometri orari, ha un motore di 80 chilowatt di potenza, pesa 328 chilogrammi, è lungo 3 metri e 2 centimetri, largo un metro e 45 centimetri, alto un metro e 35 centimetri, con un passo di un metro e 69 centimetri. L’investimento complessivo nel progetto è stato di circa 100 mila euro, coperto dall’Ateneo e dalle 15 aziende che collaborano e lo sostengono con finanziamenti diretti e in componentistica.

La monoposto è stata presentata oggi alla Biblioteca scientifica dell’Ateneo nel corso di un incontro al quale hanno partecipatoil rettore Roberto Pinton, il direttore del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura, Alessandro Gasparetto, e il responsabile scientifico e il team leader del progetto, rispettivamente Luca Casarsa e Yassine Mangar. Il progetto Uniud E-Racing nasce dall’idea di un gruppo di studenti dell’Università di Udine con l’obiettivo di partecipare al campionato Formula Student. La squadra è composta da una cinquantina di studenti ed è suddivisa in sette reparti: aerodinamica, business (business plan e cost report), dinamica, elettronica, marketing, powertrain (sistema di propulsione), telaio. Gli studenti appartengono ai corsi di studio in informatica; ingegneria elettronica, gestionale, meccanica e scienze e tecnologie multimediali. La sede base nel Lab Village è il Laboratorio Turbomachinery and Energy Systems, che fa riferimento al Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura.

La Formula Student è una gara internazionale in cui studenti universitari progettano, costruiscono e gareggiano con monoposto a propulsione elettrica o con la classica propulsione con motore a combustione interna. La sfida si svolge d’estate in diversi Paesi in tutto il mondo, in particolare in Austria, Germania, Italia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Spagna, Ungheria e altri. Coinvolge circa 100 atenei, una ventina dei quali del nostro Paese. Deriva dall’americana Formula Saf, ideata dall’Università di Austin (Texas) nel 1981. L’obiettivo di Formula Student è promuovere l’innovazione e la ricerca in campo automobilistico e fornire agli studenti un’esperienza pratica per acquisire competenze ingegneristiche e imprenditoriali. Le squadre partecipanti sono giudicate per la loro abilità nel progettare e costruire una monoposto competitiva e la loro capacità di presentare efficacemente il progetto. Oltre a alle ispezioni tecniche che verificano la conformità al regolamento, gli studenti prendono parte a prove statiche, cioè esposizioni di analisi a livello ingegneristico ed economico, e a prove dinamiche, dove gareggiano con la vettura. La monoposto deve, in particolare, essere sufficientemente manovrabile da poter affrontare una gimcana e avere una autonomia di almeno 22 chilometri.

Per la squadra dell’Ateneo friulano i primi appuntamenti in pista, e per i test tecnici ufficiali, sono già fissati. Dal 12 al 16 luglio, in Italia, all’autodromo ‘Riccardo Paletti’ di Varano de’ Melegari, nel parmense. Poi la trasferta in Spagna, a Barcellona, dal 6 al 12 agosto. La monoposto dell’Università di Udine è composta da un telo tubolare in acciaio progettato per dare priorità alla sicurezza del pilota. Il sistema di sospensioni (‘push-rod’) è stato ideato con l’obiettivo di ottimizzare l’aderenza degli pneumatici in tutti gli scenari di curva e in tutte le condizioni atmosferiche. Le batterie da 600 Volt fornite da Tesla, insieme al sistema di frenata rigenerativa, sono stati realizzati per consentire al motore elettrico EMRAX 208 di esprimere una potenza di 80 chilowatt alle ruote. Il pacchetto aerodinamico è stato sviluppato per ridurre al minimo il peso e la resistenza aerodinamica, evitando i tradizionali parafanghi anteriori e posteriori, ma ottenendo comunque una notevole deportanza dal suolo dell’auto. I sistemi elettronici distribuiti sono stati progettati e sviluppati autonomamente dagli studenti. Dalla progettazione dell’hardware al software di telemetria, tutto è fatto su misura per le esigenze della vettura dell’Ateneo friulano. Il linguaggio di programmazione ‘Rust’, pionieristico in questo campo, ha permesso di sviluppare un software per il monitoraggio dei dati della vettura, e la gestione della stessa, con caratteristiche di estrema flessibilità e modularità.

Il progetto vanta 15 i sostenitori, in tutti i settori, che hanno creduto nell’idea proposta degli studenti dell’Ateneo friulano e nelle loro capacità di realizzarla. Si tratta di: Admo, Advantech, Altium, Bacci, ConteColori, Edn Group, EnginSoft, Fantoni, Fondazione Gruppo Pittini, VI-grade, JoSoft, MathWorks, Oerlikon, Parallels, Pmp Industries, Ralc Italia, RapidHarness, Siemens, Sikkens, SolidWorks, Stream, Tecnocmd, Tesla. ‘Uniud E-Racing – ha detto il rettore Roberto Pinton – è la dimostrazione che la ricerca applicata rappresenta un elemento importante per lo sviluppo dell’innovazione e può contribuire a rendere avvincenti i percorsi formativi, creando consapevolezza dell’importanza dell’approccio scientifico alla soluzione di problemi di rilevanza per tutta la società. Mi complimento con gli studenti della squadra e i loro docenti per il grande lavoro condotto in una sede come quella del Lab Village che proprio questo vuol essere: un incubatore dell’innovazione partecipato dall’Ateneo e dalle aziende, promotore di sfide che guardano al futuro, capaci di valorizzare le capacità dei nostri studenti in ogni settore disciplinare’. Per il direttore del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura, Alessandro Gasparetto, ‘una delle caratteristiche fondamentali del progetto E-Racing è la sua interdisciplinarietà: a esso, infatti, partecipano studenti di tutti i corsi di laurea del dipartimento. Ogni studente porta nel team le proprie competenze. Ad esempio di meccanica, progettazione strutturale, elettronica, gestione, design. ‘Oltre ad acquisire elevate competenze tecniche, gli studenti che partecipano al progetto – ha rilevato il direttore – possono inoltre avere un ‘assaggio’ di come si lavora in un team interdisciplinare, come ormai avviene in tutte le realtà produttive più avanzate’. Il responsabile scientifico del progetto, Luca Casarsa, ha sottolineato come ‘la vettura presentata è il punto di arrivo di quasi due anni di lavoro, ma rappresenta il punto di partenza per il futuro del progetto E-Racing. Volgiamo infatti che il progetto diventi una offerta permanente nella offerta didattica che offriamo ai nostri studenti, certi dell’importante contributo che la partecipazione a questo tipo di attività può portare alla loro formazione’. Uniud Lab Village è uno spazio di innovazione tecnologica in cui accademia e industria collaborano, condividendo spazi, strumenti e risorse per lo sviluppo del territorio. È sostenuto da Ministero dell’università e della ricerca, Regione Friuli Venezia Giulia e Fondazione Friuli. Sono 29 le realtà insediate fra laboratori dell’Università (23), aziende (3) e laboratori misti ateneo-aziende (3), comprese le collaborazioni con Confindustria Udine e Area Science Park di Trieste. Le aziende coinvolte sono: beanTech, Datamind, Digi&Met (Danieli Automation), Lod (Gruppo Luci). I laboratori fanno riferimento a tre dipartimenti dell’Ateneo: Politecnico di ingegneria e architettura; Scienze matematiche, informatiche e fisiche; Scienze agroalimentari, ambientali e animali. Inaugurato nel febbraio 2020 il Lab Village è insediato in una struttura di 9.600 metri quadrati nella quale ricercatori e aziende sviluppano progetti congiunti. Ospita laboratori tecnologici e centri di progettazione e sviluppo di imprese industriali. I laboratori insediati svolgono attività di ricerca in un ampio spettro di ambiti scientifici avanzati, tra i quali: meccatronica e robotica, intelligenza artificiale, machine learning, ingegneria energetica e ambientale, cybersecurity, agricoltura 4.0.

Wartsila, Fedriga: percepisco maggiore senso di responsabilità

Wartsila, Fedriga: percepisco maggiore senso di responsabilitàTrieste, 30 mag. (askanews) – “Mi sembra di percepire un maggiore senso di responsabilità per quanto riguarda le attività di Wartsila che rimangono in Italia”. Così Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, all’indomani del confronto con azienda e sindacati. Wartsila ha confermato un piano di investimenti da 50 milioni nella ricerca e nello sviluppo, precisando che tutto quello che non è legato alla produzione rimane a Trieste almeno fino alla fine del 2025.

“Ovviamente rimane aperta la vertenza – prosegue Fedriga -. Per quanto riguarda invece la chiusura dell’area produttiva, siamo insieme al Governo molto attenti a valutare nuove ipotesi di investimenti perché quelle palesate fino ad ora non rientrano all’interno dell’accordo siglato a novembre che aveva delle caratteristiche ben precise. Su questo non possiamo assolutamente iniziare un discorso con queste premesse”. Le organizzazioni sindacali si sono dichiarate soddisfatte ma non del tutto. Fedriga precisa che si tratta di due tavoli diversi. “Una cosa sono le attività che permangono in Italia e sulle quali c’è maggior senso di responsabilità e apertura, altra cosa è invece il tavolo sulla chiusura dell’area produttiva per la quale ci sono fortissime criticità”.

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