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Università di Udine: una monoposto elettrica fa correre la ricerca

Università di Udine: una monoposto elettrica fa correre la ricerca


Università di Udine: una monoposto elettrica fa correre la ricerca


Università di Udine: una monoposto elettrica fa correre la ricerca






























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Udine, 6 giu. (askanews) – Una piccola vettura monoposto stile Formula 1, con motore elettrico, ideata e costruita da un gruppo di studenti dell’Università di Udine, gareggerà nel campionato universitario internazionale Formula Student. È il risultato del progetto ‘Uniud E-Racing Team’, nato due anni fa nell’ambito dell’Uniud Lab Village, il polo di ricerca applicata avanzata dell’Ateneo friulano. Il prototipo raggiunge i 120 chilometri orari, ha un motore di 80 chilowatt di potenza, pesa 328 chilogrammi, è lungo 3 metri e 2 centimetri, largo un metro e 45 centimetri, alto un metro e 35 centimetri, con un passo di un metro e 69 centimetri. L’investimento complessivo nel progetto è stato di circa 100 mila euro, coperto dall’Ateneo e dalle 15 aziende che collaborano e lo sostengono con finanziamenti diretti e in componentistica.

La monoposto è stata presentata oggi alla Biblioteca scientifica dell’Ateneo nel corso di un incontro al quale hanno partecipatoil rettore Roberto Pinton, il direttore del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura, Alessandro Gasparetto, e il responsabile scientifico e il team leader del progetto, rispettivamente Luca Casarsa e Yassine Mangar. Il progetto Uniud E-Racing nasce dall’idea di un gruppo di studenti dell’Università di Udine con l’obiettivo di partecipare al campionato Formula Student. La squadra è composta da una cinquantina di studenti ed è suddivisa in sette reparti: aerodinamica, business (business plan e cost report), dinamica, elettronica, marketing, powertrain (sistema di propulsione), telaio. Gli studenti appartengono ai corsi di studio in informatica; ingegneria elettronica, gestionale, meccanica e scienze e tecnologie multimediali. La sede base nel Lab Village è il Laboratorio Turbomachinery and Energy Systems, che fa riferimento al Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura.

La Formula Student è una gara internazionale in cui studenti universitari progettano, costruiscono e gareggiano con monoposto a propulsione elettrica o con la classica propulsione con motore a combustione interna. La sfida si svolge d’estate in diversi Paesi in tutto il mondo, in particolare in Austria, Germania, Italia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Spagna, Ungheria e altri. Coinvolge circa 100 atenei, una ventina dei quali del nostro Paese. Deriva dall’americana Formula Saf, ideata dall’Università di Austin (Texas) nel 1981. L’obiettivo di Formula Student è promuovere l’innovazione e la ricerca in campo automobilistico e fornire agli studenti un’esperienza pratica per acquisire competenze ingegneristiche e imprenditoriali. Le squadre partecipanti sono giudicate per la loro abilità nel progettare e costruire una monoposto competitiva e la loro capacità di presentare efficacemente il progetto. Oltre a alle ispezioni tecniche che verificano la conformità al regolamento, gli studenti prendono parte a prove statiche, cioè esposizioni di analisi a livello ingegneristico ed economico, e a prove dinamiche, dove gareggiano con la vettura. La monoposto deve, in particolare, essere sufficientemente manovrabile da poter affrontare una gimcana e avere una autonomia di almeno 22 chilometri.

Per la squadra dell’Ateneo friulano i primi appuntamenti in pista, e per i test tecnici ufficiali, sono già fissati. Dal 12 al 16 luglio, in Italia, all’autodromo ‘Riccardo Paletti’ di Varano de’ Melegari, nel parmense. Poi la trasferta in Spagna, a Barcellona, dal 6 al 12 agosto. La monoposto dell’Università di Udine è composta da un telo tubolare in acciaio progettato per dare priorità alla sicurezza del pilota. Il sistema di sospensioni (‘push-rod’) è stato ideato con l’obiettivo di ottimizzare l’aderenza degli pneumatici in tutti gli scenari di curva e in tutte le condizioni atmosferiche. Le batterie da 600 Volt fornite da Tesla, insieme al sistema di frenata rigenerativa, sono stati realizzati per consentire al motore elettrico EMRAX 208 di esprimere una potenza di 80 chilowatt alle ruote. Il pacchetto aerodinamico è stato sviluppato per ridurre al minimo il peso e la resistenza aerodinamica, evitando i tradizionali parafanghi anteriori e posteriori, ma ottenendo comunque una notevole deportanza dal suolo dell’auto. I sistemi elettronici distribuiti sono stati progettati e sviluppati autonomamente dagli studenti. Dalla progettazione dell’hardware al software di telemetria, tutto è fatto su misura per le esigenze della vettura dell’Ateneo friulano. Il linguaggio di programmazione ‘Rust’, pionieristico in questo campo, ha permesso di sviluppare un software per il monitoraggio dei dati della vettura, e la gestione della stessa, con caratteristiche di estrema flessibilità e modularità.

Il progetto vanta 15 i sostenitori, in tutti i settori, che hanno creduto nell’idea proposta degli studenti dell’Ateneo friulano e nelle loro capacità di realizzarla. Si tratta di: Admo, Advantech, Altium, Bacci, ConteColori, Edn Group, EnginSoft, Fantoni, Fondazione Gruppo Pittini, VI-grade, JoSoft, MathWorks, Oerlikon, Parallels, Pmp Industries, Ralc Italia, RapidHarness, Siemens, Sikkens, SolidWorks, Stream, Tecnocmd, Tesla. ‘Uniud E-Racing – ha detto il rettore Roberto Pinton – è la dimostrazione che la ricerca applicata rappresenta un elemento importante per lo sviluppo dell’innovazione e può contribuire a rendere avvincenti i percorsi formativi, creando consapevolezza dell’importanza dell’approccio scientifico alla soluzione di problemi di rilevanza per tutta la società. Mi complimento con gli studenti della squadra e i loro docenti per il grande lavoro condotto in una sede come quella del Lab Village che proprio questo vuol essere: un incubatore dell’innovazione partecipato dall’Ateneo e dalle aziende, promotore di sfide che guardano al futuro, capaci di valorizzare le capacità dei nostri studenti in ogni settore disciplinare’. Per il direttore del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura, Alessandro Gasparetto, ‘una delle caratteristiche fondamentali del progetto E-Racing è la sua interdisciplinarietà: a esso, infatti, partecipano studenti di tutti i corsi di laurea del dipartimento. Ogni studente porta nel team le proprie competenze. Ad esempio di meccanica, progettazione strutturale, elettronica, gestione, design. ‘Oltre ad acquisire elevate competenze tecniche, gli studenti che partecipano al progetto – ha rilevato il direttore – possono inoltre avere un ‘assaggio’ di come si lavora in un team interdisciplinare, come ormai avviene in tutte le realtà produttive più avanzate’. Il responsabile scientifico del progetto, Luca Casarsa, ha sottolineato come ‘la vettura presentata è il punto di arrivo di quasi due anni di lavoro, ma rappresenta il punto di partenza per il futuro del progetto E-Racing. Volgiamo infatti che il progetto diventi una offerta permanente nella offerta didattica che offriamo ai nostri studenti, certi dell’importante contributo che la partecipazione a questo tipo di attività può portare alla loro formazione’. Uniud Lab Village è uno spazio di innovazione tecnologica in cui accademia e industria collaborano, condividendo spazi, strumenti e risorse per lo sviluppo del territorio. È sostenuto da Ministero dell’università e della ricerca, Regione Friuli Venezia Giulia e Fondazione Friuli. Sono 29 le realtà insediate fra laboratori dell’Università (23), aziende (3) e laboratori misti ateneo-aziende (3), comprese le collaborazioni con Confindustria Udine e Area Science Park di Trieste. Le aziende coinvolte sono: beanTech, Datamind, Digi&Met (Danieli Automation), Lod (Gruppo Luci). I laboratori fanno riferimento a tre dipartimenti dell’Ateneo: Politecnico di ingegneria e architettura; Scienze matematiche, informatiche e fisiche; Scienze agroalimentari, ambientali e animali. Inaugurato nel febbraio 2020 il Lab Village è insediato in una struttura di 9.600 metri quadrati nella quale ricercatori e aziende sviluppano progetti congiunti. Ospita laboratori tecnologici e centri di progettazione e sviluppo di imprese industriali. I laboratori insediati svolgono attività di ricerca in un ampio spettro di ambiti scientifici avanzati, tra i quali: meccatronica e robotica, intelligenza artificiale, machine learning, ingegneria energetica e ambientale, cybersecurity, agricoltura 4.0.

Wartsila, Fedriga: percepisco maggiore senso di responsabilità

Wartsila, Fedriga: percepisco maggiore senso di responsabilitàTrieste, 30 mag. (askanews) – “Mi sembra di percepire un maggiore senso di responsabilità per quanto riguarda le attività di Wartsila che rimangono in Italia”. Così Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, all’indomani del confronto con azienda e sindacati. Wartsila ha confermato un piano di investimenti da 50 milioni nella ricerca e nello sviluppo, precisando che tutto quello che non è legato alla produzione rimane a Trieste almeno fino alla fine del 2025.

“Ovviamente rimane aperta la vertenza – prosegue Fedriga -. Per quanto riguarda invece la chiusura dell’area produttiva, siamo insieme al Governo molto attenti a valutare nuove ipotesi di investimenti perché quelle palesate fino ad ora non rientrano all’interno dell’accordo siglato a novembre che aveva delle caratteristiche ben precise. Su questo non possiamo assolutamente iniziare un discorso con queste premesse”. Le organizzazioni sindacali si sono dichiarate soddisfatte ma non del tutto. Fedriga precisa che si tratta di due tavoli diversi. “Una cosa sono le attività che permangono in Italia e sulle quali c’è maggior senso di responsabilità e apertura, altra cosa è invece il tavolo sulla chiusura dell’area produttiva per la quale ci sono fortissime criticità”.

Fedriga: a Trieste l’economia del mare è un valore aggiunto

Fedriga: a Trieste l’economia del mare è un valore aggiuntoTrieste, 30 mag. (askanews) – “Il sistema dell’economia del mare del Friuli Venezia Giulia sicuramente è un valore aggiunto. Un valore enorme per le opportunità occupazionali, ma anche per quelle di crescita. Basta vedere i dati che abbiamo sulla crescita in Friuli Venezia Giulia, una crescita straordinaria. E una parte rilevante è data da tutta l’economia del mare, ovviamente partendo dal porto ma anche di tutti quelli che vi lavorano”. Così stamani a Trieste Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia.

Autovie: entro luglio concessione ad Autostrade Alto Adriatico

Autovie: entro luglio concessione ad Autostrade Alto AdriaticoTrieste, 15 mag. (askanews) – “Con l’approvazione del bilancio e la conferma dell’organo amministrativo mettiamo un ulteriore tassello alla complessa operazione che porterà alla nuova concessione autostradale il cui passaggio effettivo, da Autovie Venete ad Autostrade Alto Adriatico, è previsto per l’inizio di luglio. Si tratta di un percorso articolato e di grande rilevanza che consentirà, ad una società interamente pubblica, la gestione della concessione autostradale”.

È il commento dell’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli a margine dell’ assemblea di Autovie Venete spa che ha confermato l’attuale assetto dell’organo amministrativo e approvato il bilancio chiuso al 31 dicembre 2022 con un risultato positivo di 32.708.433 euro. “Ringrazio – ha detto Zilli – i vertici di Autovie, il presidente e il consiglio d’amministrazione e tutte le maestranze sia per il grande lavoro svolto fino ad oggi sia per la gestione delle prossime fasi di transizione che richiederanno un determinante impegno”.

Wartsila, Fedriga: porta aperte a investitori affidabili

Wartsila, Fedriga: porta aperte a investitori affidabiliTrieste, 8 mag. (askanews) – “Da parte della Regione non ci sono preclusioni verso alcun investitore affidabile interessato ad insediarsi nel sito di Bagnoli della Rosandra, anzi le porte sono aperte, purché la sua attività possa essere integrata in una partnership con player nazionali, al fine di garantire i livelli occupazionali, il coinvolgimento dell’indotto e la strategicità dell’area. Come ho più volte avuto modo di evidenziare la vertenza Wärtsilä non può e non deve essere vista solo come la crisi di un’azienda ma di un settore strategico del nostro Paese”. Il governatore Massimiliano Fedriga, affiancato dall’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen, ha così confermato la posizione della Regione Friuli Venezia Giulia ai rappresentanti delle sigle sindacali sulla crisi Wärtsilä e, in particolare, sul futuro dello stabilimento triestino una volta che la multinazionale avrà spostato la produzione nell’impianto di Vaasa in Finlandia.

Fedriga ha ricordato che “la Regione è sempre stata in prima fila per individuare le migliori soluzioni possibili per assicurare la salvaguardia dei posti di lavoro e la reindustrializzazione del sito produttivo, considerando anche il rilevante indotto collegato alla produzione di Wärtsilä. Un impegno condiviso con il Governo che ha un ruolo fondamentale sia nell’individuazione di nuovi investitori sia nell’assicurare a questi ultimi il supporto necessario a inserirsi in un contesto strategico a livello nazionale ed europeo”. Un impegno, quello della Regione, che i sindacati hanno riconosciuto, confermando anche l’importanza del ruolo assunto dall’Amministrazione regionale in vista della prossima riunione del tavolo di crisi sulla vicenda convocato al Ministero delle imprese e del made in Italy il 18 maggio.

Musumeci sabato a Longarone per una visita ai luoghi del Vajont

Musumeci sabato a Longarone per una visita ai luoghi del Vajont




Musumeci sabato a Longarone per una visita ai luoghi del Vajont



















Roma, 11 apr. (askanews) – Il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci sarà sabato a Longarone per una visita ai luoghi del Vajont e per presenziare alla cerimonia di inaugurazione della fiera Caccia, Pesca e Natura nei padiglioni di Longarone Fiere: ad annunciarlo, il senatore e coordinatore veneto di Fratelli d’Italia Luca De Carlo. “Nell’occasione della mia visita in provincia di Belluno, come Ministro per la Protezione civile la mia presenza a Longarone è prima di tutto un dovere, in un anniversario tanto importante come quello del 60esimo della tragedia del Vajont”, evidenzia il ministro Musumeci.

“Si tratta di un segnale importante di vicinanza al territorio, in un anno particolarmente importante per Longarone, la provincia di Belluno e l’intera nazione”, commenta De Carlo. Il ministro sarà alle 9.30 al cimitero monumentale delle vittime del Vajont a Fortogna per la posa di una corona; alle 10.30 salirà alla diga del Vajont, mentre alle 11 incontrerà gli amministratori locali di Fratelli d’Italia.

Alle 11.30, incontro con i volontari della protezione civile, mentre alle 12 parteciperà alla cerimonia di inaugurazione dell’edizione 2023 di Caccia, Pesca e Natura.

Confindustria Alto Adriatico, Agrusti: patto tra generazioni

Confindustria Alto Adriatico, Agrusti: patto tra generazioni


Confindustria Alto Adriatico, Agrusti: patto tra generazioni – askanews.it



Confindustria Alto Adriatico, Agrusti: patto tra generazioni – askanews.it


















Trieste, 27 mar. (askanews) – “Vi proporremo un patto tra generazioni. Dobbiamo cercare di darci una mano tra generazioni perché questo mondo che sarà sia un mondo migliore, piu’ pulito e dove possiamo creare le condizioni di lavoro migliori. Il futuro dell’impresa non puo’ basarsi solo sul passaggio generazionale, ma va fondato anche su creazione di stimoli perché i giovani creino nuove imprese”. Lo ha detto il presidente di Confindustria Alto Adriatico, rivolgendosi ai numerosi giovani presenti all’assemblea dell’associazione in corso a Trieste.

Al centro del patto la scuola e la formazione finalizzate allo sviluppo. “Abbiamo fatto un investimento importante sulla scuola. È il vero investimento per il nostro futuro. Dobbiamo darci una mano tra generazioni perché questo mondo sia migliore, dove tutti possano realizzare le proprie aspirazioni”. Agrusti ha poi ricordato che il sistema Alto Adriatico si fonda sulla connessione con l’università, con gli istituti tecnici e con le scuole professionali, questi sono investimenti strategici e fondamentali, per un progetto di alleanza tra generazioni che deve diventare un fatto sempre più concreto. E anche per questo abbiamo creato un gruppo di giovani in Confindustria, che cresceranno insieme a noi. Vogliamo sostenerli. E devo esserci stimoli, perché i ragazzi creino nuove imprese”.

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