Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Internet, Costiera Amalfitana ultraveloce grazie al Pnrr

Internet, Costiera Amalfitana ultraveloce grazie al PnrrRoma, 14 ago. (askanews) – Un alleato in più al servizio di residenti e turisti della Costiera. Sono infatti terminati a Cetara e Vietri sul Mare i lavori del “Piano Italia a 1 Giga”, il progetto di digitalizzazione finanziato con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’intervento di Open Fiber nei due centri del Salernitano è consistito nel cablaggio in modalità FTTH (Fiber To The Home, la fibra ottica fino a casa) di circa 1.100 civicidistribuiti sul territorio che corrispondono a oltre duemila unità immobiliari (abitazioni, attività commerciali, imprese e in particolare strutture ricettive). Il servizio è già disponibile: gli utenti di Cetara e Vietri sul Mare possono verificare la copertura del proprio indirizzo sul sito openfiber.it, contattare un operatore e scegliere il piano tariffario preferito per iniziare a navigare ad alta velocità.


I vantaggi della nuova rete a banda ultralarga. La connettività in fibra ottica realizzata da Open Fiber può raggiungere la velocità di 10 Gigabit al secondo e permette di ottenere numerosi vantaggi grazie all’accesso ad una vasta gamma di servizi in rete, oltre a semplificare le relazioni tra cittadini e pubbliche amministrazioni, potenziare la didattica per gli studenti e migliorare la produttività e la competitività delle piccole e medie imprese. «I tempi che la pubblica amministrazione oggi riesce a dare grazie ad una connessione dati molto veloce e rapida – commenta Daniele D’Elia, consigliere comunale di Cetara delegato al turismo – rendono la risposta della macchina amministrativa più rapida ed efficiente».


Open Fiber, la digitalizzazione e il take up. A otto anni dalla sua fondazione, Open Fiber ha coperto in fibra ottica circa 15 milioni di unità immobiliari in tutta Italia, sia nelle grandi città che nei piccoli centri e nelle zone meno densamente popolate. Attualmente, l’infrastruttura realizzata dall’azienda guidata dall’amministratore delegato Giuseppe Gola è lunga all’incirca130mila chilometri. L’Italia sta dunque recuperando il passo sul fronte della digitalizzazione: la copertura della fibra ottica ha toccato recentemente il 60% delle unità immobiliari presenti su tutto il territorio nazionale, dato che si avvicina alla media europea del 65 per cento. Rimane tuttavia basso il cosiddetto take up, cioè il tasso di utilizzo dell’infrastruttura, fermo oggi al 27 per cento: “Per noi è importantissimo riempire di utenti questa rete – sottolinea Costantino D’Avanzo, Affari istituzionali Area Sud di Open Fiber – perché l’abbiamo costruita proprio per far in modo che i cittadini possano avere i servizi fondamentali per lavorare e vivere al meglio. L’esempio della Costiera è importantissimo proprio perché la fibra ottica può far sì che la comunità cresca, che ci siano sempre più possibilità per chi vive ma anche per chi viene a visitare questi luoghi splendidi”.


Il Piano Italia a 1 Giga. Il “Piano Italia a 1 Giga” rientra nei piani di intervento pubblico della Strategia italiana per la Banda Ultra Larga, finanziato e promosso dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio grazie ai fondi del PNRR, e attuato da Infratel Italia. Open Fiber si è aggiudicata complessivamente 8 lotti in gara, per un totale di 3.881 comuni in 9 regioni: Puglia, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Sicilia, Toscana e Veneto.

Olimpiadi, rafforzata a livello globale partnership tra CIO e Deloitte

Olimpiadi, rafforzata a livello globale partnership tra CIO e DeloitteRoma, 9 ago. (askanews) – Il CIO affida a Deloitte il ruolo di Games Technology Integration Partner per i Giochi Olimpici, i Giochi Paralimpici e i Giochi Olimpici Giovanili con l’obiettivo di creare una nuova infrastruttura tecnologica integrata e una piattaforma per i Giochi, migliorando e garantendo le operazioni tecnologiche dei Giochi Olimpici e Paralimpici per il futuro. Si rafforza così la partnership tra i Comitato Olimpico Internazionale e Deloitte, tra le principali realtà a livello globale dei servizi alle aziende che nel mondo conta oltre 457.000 persone.


Deloitte è stata selezionata come Games Technology Integration Partner da Milano-Cortina 2026 in poi a seguito di una procedura competitiva indetta dal CIO. Nello specifico Deloitte progetterà, costruirà, implementerà, gestirà e garantirà l’integrazione tecnologica, lo sviluppo di applicazioni e i servizi di sicurezza informatica dal 2026 al 2032. L’obiettivo è quello di guidare la trasformazione tecnologica dei Giochi Olimpici e Paralimpici, sviluppando tecnologie personalizzabili per ciascuna edizione e riducendo la necessità di ricreare le applicazioni per ogni singola edizione.


L’ampliamento della partnership olimpica tra CIO e Deloitte segue l’annuncio dell’aprile 2022 relativo alla partnership decennale tra CIO e Deloitte per cinque edizioni dei Giochi Olimpici e Paralimpici fino al 2032, con l’obiettivo di trasformare radicalmente il modo in cui i futuri Giochi Olimpici e Paralimpici saranno vissuti dagli appassionati in tutto il mondo.

Consulenza energetica, il mercato vale 16.994 milioni

Consulenza energetica, il mercato vale 16.994 milioniRoma, 6 ago. (askanews) – Il mercato globale della consulenza energetica ha raggiunto nel 2023 i 16.994,68 milioni di Dollari e si prevede toccherà i 27.422,24 milioni entro il 2031, con un CAGR del 5,46% annuo, nel periodo 2024- 2031 – Fonte Business Research Insights. La crescita è spinta dalla domanda di efficienza energetica e di energie rinnovabili, nonché dalle pressioni normative e dalla necessità, per famiglie e imprese, di risparmiare sulle bollette e sui consumi. Consulenza energetica, supportata anche dalle nuove tecnologie, che diventa, quindi, sempre più cruciale per favorire la transizione energetica nazionale.


Nel campo delle rinnovabili, l’azienda pontina IMC Holding, proprietaria del brand Fotovoltaico Semplice, ha investito in ricerca e sviluppo per accelerare e sostenere l’impiego dell’energia green in ambito domestico. Per farlo ha creato “Solar Calculator”, lo strumento tecnologico che, con un’interfaccia user friendly, permette di auto-configurare l’impianto fotovoltaico sul proprio tetto di casa e calcolare, con grande precisione, sia la produzione energetica, sia i costi e i tempi di ammortizzazione della spesa. “In tutti gli ambiti d’investimento, la trasparenza è fondamentale. Quello delle rinnovabili, in particolare, è un settore nel quale negli ultimi anni, sospinte dal Superbonus, sono nate numerose società non adeguatamente strutturate per offrire un servizio di qualità, ma anche, purtroppo, con intenzioni truffaldine – spiega Daniele Iudicone, Ceo di IMC Holding -. Tutto ciò ha contribuito a far crescere dubbi e timori nei consumatori, rallentando l’adozione di queste soluzioni. Non sono rari, infatti, i casi in cui l’impianto installato non fosse stato preceduto da un’adeguata consulenza energetico – finanziaria, rivelandosi sottostimato rispetto alle reali esigenze della famiglia che, di conseguenza, non ha potuto raggiungere l’indipendenza energetica. L’aspetto forse più importante nella configurazione di un impianto fotovoltaico è proprio la consulenza preliminare, che deve essere quanto più accurata e qualificata, in modo che poi non si verifichino sorprese strada facendo”.


A titolo d’esempio, sono oltre 2 mila le vittime della truffa, tra Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, in cui una società di general contractor assicurava, previo pagamento di un acconto, di gestire tutte le pratiche burocratiche ed edilizie per ottenere l’accesso al credito previsto dal Superbonus 110%. Nessuno degli interventi concordati, tuttavia, ha mai visto la luce e la società truffatrice ha intascato circa due milioni di euro. Come funziona Solar Calculator: “il tool è disponibile in due versioni, per il consumatore e per il consulente energetico. Nel primo caso, consente di auto – configurare gratuitamente il proprio impianto fotovoltaico domestico, calcolandone il costo, l’energia prodotta, il risparmio sulle emissioni di CO2 e il guadagno che ne consegue. Collegandosi al sito FotovoltaicoSemplice.it e inserendo l’indirizzo di casa, il costo delle ultime bollette di luce e gas e 2-3 foto del proprio tetto, l’interfaccia elaborerà una prima bozza di progetto, per comprendere in modo chiaro le potenzialità dell’impianto e cosa significhi averne uno sul tetto di casa. Lo step successivo prevede la rifinitura della bozza con la competenza di un consulente energetico qualificato. La versione per gli addetti ai lavori, invece, rappresenta un supporto tecnologico innovativo per velocizzare e automatizzare alcuni step della consulenza. Lo strumento nasce dalla collaborazione con la società di software elvetica Eturnity che ha permesso di creare un’interfaccia intuitiva e pratica al know how consulenziale di Fotovoltaico Semplice, da sempre fiore all’occhiello del brand”, conclude Daniele Iudicone, Ceo di IMC Holding.

Mapei chiude 2023 con un fatturato consolidato di 4,2 miliardi (+5,2%)

Mapei chiude 2023 con un fatturato consolidato di 4,2 miliardi (+5,2%)Milano, 1 ago. (askanews) – Mapei chiude il 2023 con un fatturato consolidato di 4,2 miliardi, in crescita del 5,2% sul 2022. Un incremento, sottolinea la multinazionale guidata da Veronica e Marco Squinzi, che si attesta sopra la performance del mercato mondiale delle costruzioni, cresciuto del 3,4%, e che, senza la penalizzazione dai tassi di cambio, sarebbe stato superiore all’11%.


Mapei si conferma uno dei maggiori player mondiali nella produzione di prodotti chimici per l’edilizia con una presenza globale in 57 Paesi dove opera con circa 12.500 dipendenti e 96 società consociate. “Anche nel 2023 abbiamo continuato a investire in noi stessi, per diventare più forti nei Paesi in cui siamo presenti e per entrare in nuove aree – dichiara Veronica Squinzi, amministratore delegato Mapei -. Per costruire nuovi impianti e ampliare o rinnovare le linee di produzione abbiamo investito oltre 182 milioni, incrementando del 20% la cifra del 2022”. Registrati incrementi a doppia cifra in mercati emergenti come Asia (+14,1 %), Oceania (+14,6%), Medio Oriente (+12,5%) e Africa (+11,8%). Si conferma preponderante l’incidenza dell’Europa che contribuisce al 55% del fatturato globale e del Nord America con un apporto del 31%. Molte le nuove realizzazioni o gli ampiamenti di sedi preesistenti portati a termine nel 2023 per rafforzare la presenza del gruppo nel mondo, in particolare in Portogallo, Regno Unito, Grecia e Germania; Canada e Stati Uniti; Egitto e Arabia Saudita. Numerosi anche gli investimenti in Italia, dove il gruppo è presente con 11 stabilimenti e ha registrato un fatturato consolidato di 908,7 milioni nel 2023, tra i quali un nuovo impianto per le pitture murali nello stabilimento Mapei di Mediglia (MI) e una nuova linea nella fabbrica Vinavil a Villadossola (VCO).


“Le previsioni per il 2024 sono di proseguire sulla strada della crescita sia grazie ad alcune acquisizioni strategiche concluse nel corso dell’anno, sia grazie a ulteriori investimenti in ampliamenti di impianti in Italia e all’estero”, dichiara Marco Squinzi, amministratore delegato. Nel 2024 Mapei ha acquisito uno stabilimento a Vejen, in Danimarca, per la produzione di additivi per calcestruzzo, e la società canadese Diaplas, specializzata nella produzione di profili e finiture per pavimenti e pareti, con sede a Laval dove si trova anche il sito principale di Mapei Canada. “Per servire il mercato in forte crescita dell’Arabia Saudita – aggiunge Veronica Squinzi -, abbiamo acquisito Bitumat, un’azienda leader nella produzione e commercializzazione di sistemi impermeabilizzanti, e ultimato i lavori per il nuovo stabilimento Mapei a Tabuk, nella regione di Neom, dove sono in corso progetti visionari come The Line, la futuristica città lineare, e Trojena, località sciistica tra le montagne”.

Olidata si aggiudica bando europeo Tique digitalizzazione sanita’

Olidata si aggiudica bando europeo Tique digitalizzazione sanita’Roma, 30 lug. (askanews) – Il Gruppo Olidata SpA, tramite la sua controllata Sferanet Srl, dopo aver completato con successo le Fasi I e II, si aggiudica anche la Fase III del bando PCP (Pre-Commercial Procurement) per il progetto TIQUE, volto a fornire risposte rapide e assistenza attraverso un modello di cura integrato sul territorio per individui con insufficienza cardiaca avanzata. Lo rende noto l’azienda specidicando in un comunicato che grazie al finanziamento del programma Horizon 2020 dell’Unione Europea, il progetto TIQUE mira a sviluppare una piattaforma innovativa capace di ottimizzare e monitorare l’intero processo di cura, assicurando la massima soddisfazione dei pazienti.


Questa piattaforma agevolerà lo scambio di informazioni tra il personale medico a vari livelli clinici, inclusi medici, infermieri e altri operatori sanitari, promuovendo comportamenti per migliorare la qualità della vita dei pazienti. Grazie a questa piattaforma verranno infatti proposti stili di vita personalizzati per ciascun paziente, considerando le specifiche problematiche individuali di ognuno di essi. Il consorzio coinvolto nel progetto TIQUE è composto da: Izertis (Capofila), Sferanet, Additum Blockchain e HumanITcare. Il progetto sarà implementato in diversi luoghi, tra cui la Fundación de Gestión Sanitaria del Hospital de la Santa Creu i Sant Pau in Spagna, l’Azienda Sanitaria Locale di Avellino in Italia e la Region Västerbotten in Svezia.


Con l’assegnazione della Fase III, il progetto TIQUE è pronto a proseguire la sua missione di rivoluzionare l’assistenza ai pazienti con insufficienza cardiaca avanzata. Grazie alla collaborazione con partner internazionali e all’adozione di soluzioni tecnologiche all’avanguardia, si prevede una significativa riduzione delle ospedalizzazioni e un netto miglioramento della qualità della vita dei pazienti. Sferanet è entusiasta di partecipare a questo ambizioso progetto che rafforza le partnership internazionali e posiziona il Gruppo Olidata come punto di riferimento nell’ambito dell’AI e dell’Healthcare.

De Maio (Fondazione Inarcassa): urgente revisione Codice appalti

De Maio (Fondazione Inarcassa): urgente revisione Codice appaltiRoma, 24 lug. (askanews) – “Abbiamo partecipato alla consultazione promossa dal Ministro Salvini e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti finalizzata a raccogliere le proposte di modifica al Codice degli appalti. È stata una nuova importante occasione per sollecitare l’attenzione delle istituzioni su alcuni aspetti molto critici che impattano negativamente sulla vita professionale degli oltre 175mila architetti e ingegneri liberi professionisti”. Lo ha dichiarato l’ing. Andrea De Maio, presidente di Fondazione Inarcassa, a seguito della consultazione telematica del MIT.


“Nella consultazione abbiamo chiesto interventi sui requisiti di partecipazione alle gare, poiché l’attuale Codice non aiuta i giovani professionisti ad emergere, sull’appalto integrato la cui attuale legislazione svantaggia i liberi professionisti, nonché sugli accordi quadro che favoriscono solamente i grandi player del mercato. Sull’equo compenso, invece, la nostra posizione è chiara, va difeso contro ogni tentativo di depotenziare la Legge n. 49/2023. Ora il MIT è chiamato ad operare una sintesi, “un correttivo al Codice necessario in tempi brevi per consentire alle migliaia di professionisti dell’area tecnica, appartenenti a quel ceto medio sempre più a rischio estinzione, di operare al servizio della collettività, contribuendo allo sviluppo e alla crescita del Paese”, ha chiosato De Maio. “Quella di un correttivo del Codice è l’unica strada oggi possibile per garantire concorrenza e maggiore apertura del mercato verso i liberi professionisti, nel solco dei principi del diritto europeo che incoraggia la crescita degli attori economici di piccola e media dimensione”, ha concluso il presidente di Fondazione Inarcassa.

Amazon Women in Innovation: annunciate 7 vincitrici borse di studio

Amazon Women in Innovation: annunciate 7 vincitrici borse di studioRoma, 23 lug. (askanews) – Per il sesto anno consecutivo Amazon ha assegnato la borsa di studio “Amazon Women in Innovation”, un progetto organizzato al fianco di sette Università italiane allo scopo di aiutare le giovani studentesse di discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) a inserirsi nel settore dell’economia digitale, dell’innovazione e della tecnologia.


Da Nord a Sud Italia – informa un comunicato dell’azienda sette le giovani meritevoli che si sono aggiudicate la vittoria: Aurelia Monni, studentessa di Ingegneria Elettronica, Informatica e delle Telecomunicazioni presso l’Università degli Studi di Cagliari; Flavia Bruselles, studentessa di Ingegneria Informatica dell’Università di Catania, l’ultimo Ateneo ad aver aderito al progetto; Giulia Donelli, studentessa di Ingegneria Matematica al Politecnico di Milano; Martina Romano, studentessa di Ingegneria Informatica, all’Università Federico II di Napoli; Nicole Insalaco della facoltà di Ingegneria Informatica per l’Università degli Studi di Palermo; Federica Zannoni per la facoltà di Ingegneria di Internet presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata; e Giulia Farinasso, studentessa del corso di Ingegneria Informatica del Politecnico di Torino. Lanciato nel 2018, “Amazon Women in Innovation” mira a supportare la formazione delle nuove generazioni nel mondo del digitale. La borsa di studio ha una durata di 3 anni e consiste in un finanziamento di €6.000 all’anno unito alla possibilità, per ciascuna vincitrice, di disporre di una mentor Amazon, una manager dell’azienda in grado di aiutare le studentesse che beneficeranno del premio a sviluppare competenze utili per il lavoro futuro: dalle tecniche per creare un curriculum efficace, ai consigli per affrontare un colloquio di lavoro. Dal lancio del progetto, avvenuto nel 2018, Amazon Women In Innovation ha coinvolto finora 26 giovani meritevoli, che hanno avuto e avranno l’opportunità di arricchire il proprio percorso di studio anche grazie alla borsa di studio messa a loro disposizione dall’azienda.


Chi sono le vincitrici della sesta edizione di “Amazon Women in Innovation” Aurelia Monni condivide la passione per gli studi scientifici con Eleonora, sua sorella gemella. Assieme frequentano il primo anno di Ingegneria Elettronica, Informatica e delle Telecomunicazioni all’Università degli Studi di Cagliari. Per Aurelia, la vincita della borsa di studio è un traguardo da condividere, e lo farà con la sua complice, a casa e tra i banchi dell’università. Per il suo futuro, la studentessa si augura di lavorare in un ambiente in cui rispetto e comunicazione siano alla base di qualsiasi relazione, un principio chiave che va al di là del genere dei dipendenti. Flavia Bruselles ha 20 anni e un’attitudine alla curiosità ereditata dal padre che, ceramista a tempo pieno e programmatore per hobby, l’ha avvicinata al mondo dell’informatica. Originaria di Caltagirone, ha da poco concluso il primo anno di Ingegneria Informatica all’Università di Catania. Per il suo futuro sogna un impiego nell’ambito del machine learning e la possibilità di lavorare in team.


Giulia Donelli ha 20 anni, un piede a Milano e uno a Parma e una curiosità per le discipline STEM che la accompagna da quando è bambina. Al primo anno di Ingegneria Matematica al Politecnico di Milano, l’incontro con l’informatica è stato un salto nel vuoto; la borsa di studio, invece, una conferma delle sue potenzialità e un modo per scardinare le sue insicurezze. Martina Romano ha 19 anni e l’interesse per lo studio delle materie scientifiche è stata un’eredità paterna. Al primo anno di ingegneria informatica all’Università Federico II di Napoli, ha già le idee chiare per il suo futuro: un periodo di studio all’estero e un lavoro nella cyber security. Tra i suoi modelli suo padre e le docenti; nessun mito irraggiungibile, ma figure con cui ha un confronto quotidiano.


Al primo anno di Ingegneria Informatica all’Università degli Studi di Palermo, Nicole Insalaco, con la sua esperienza da fuorisede, rimette in discussione se stessa ogni giorno. Piedi ben saldi a terra e sano pragmatismo, non sa ancora cosa le riserverà il futuro, ma sa che i suoi studi le daranno gli strumenti per affrontarlo al meglio. Federica Zannoni ha 24 anni e frequenta Ingegneria di Internet all’Università Tor Vergata di Roma. Per lei lo studio dell’elettronica è “la voglia di andare oltre”, la stessa che la porta, da dieci anni a questa parte, a desiderare un futuro in Finlandia e una posizione come Solution Architect. Per Federica il primo incontro con la borsa di studio Amazon Women in Innovation risale al 2019, quando a vincerla è stata una sua cara amica. Ora è lei ad averla ottenuta: un traguardo che dedica a se stessa e a suo padre. Giulia Farinasso è al primo anno di Ingegneria Informatica al Politecnico di Torino. Per lei, la passione per l’informatica è pari solo a quella per il viaggio e per la scoperta: dopo un anno trascorso in North Carolina, alla sua “azienda del futuro”, impiegata nel settore della cyber security, chiede la possibilità di lavorare da remoto per continuare a esplorare il mondo. Dalla Lombardia alla Sardegna, ciascuna con la propria storia e il proprio progetto futuro. A unire le sette studentesse la passione per lo studio delle materie scientifiche e il desiderio di prendere parte al cambiamento, investendo nella propria formazione per abbattere gli stereotipi di genere. L’impegno di Amazon e Amazon Web Services (AWS) per incentivare lo sviluppo delle competenze STEM Dal 2018, allo scopo di supportare e incentivare le giovani studentesse universitarie appassionate di materie scientifiche, Amazon assegna la borsa di studio “Amazon Women in Innovation”. Quest’anno, con l’aggiunta dell’Università di Catania, l’iniziativa coinvolge un totale di sette Atenei, a conferma del successo riscontrato nel corso delle precedenti edizioni. Con le premiazioni annunciate oggi, dall’anno del suo lancio il progetto ha premiato finora 26 giovani meritevoli attraverso l’erogazione di altrettante borse di studio e di un percorso di mentorship con una manager di Amazon: incontri dedicati volti a sviluppare ulteriori competenze utili per il loro futuro professionale. A febbraio 2024, l’apertura dei bandi della sesta edizione della borsa di studio si è tenuta parallelamente all’inaugurazione del corso di formazione del programma AWS re/Start, realizzato in Campania da Amazon Web Services in collaborazione con Develhope, scuola di coding che combatte il divario occupazionale italiano giovanile, attiva nel Sud Italia. Il programma, interamente gratuito, ha coinvolto 25 studentesse, che, nelle 12 settimane del corso si sono preparate per una carriera nel cloud. Al termine del programma, Develhope supporterà i diplomati fornendogli tutti gli strumenti e le conoscenze necessarie a portare a termine con successo iter di selezione lavorativi nell’ambito IT. Amazon e AWS lavorano per incentivare studentesse e studenti a sviluppare competenze in ambito STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), e intraprendere una carriera nel campo tecnologico, del cloud o in altri lavori nell’ambito dell’innovazione. Per farlo, creano per loro nuove opportunità di formazione. Dai corsi di Python, linguaggio di programmazione utilizzato in molte aree, tra cui lo sviluppo web, l’analisi dei dati, l’intelligenza artificiale, l’apprendimento automatico, al programma AWS Academy rivolto agli istituti di istruzione superiore, con oltre 50 scuole aderenti in tutta Italia, Amazon e AWS collaborano costantemente con le scuole di secondo grado, gli istituti di istruzione superiore, le università, le organizzazioni no profit e le amministrazioni pubbliche delle comunità in cui operano. /(nell’immagine Federica Zannoni, una delle vincitrici)

Parmalat sponsor del torneo di tennis Palermo ladies open

Parmalat sponsor del torneo di tennis Palermo ladies openMilano, 22 lug. (askanews) – Parmalat, parte del gruppo Lactalis sostiene per il sesto anno i Palermo ladies open, torneo di tennis femminile del circuito WTA, attraverso il brand Zymil e il marchio locale Sole.


Parmalat è presente sul territorio siciliano anche con il brand Sole, che da oltre 60 anni è tra i simboli della storia alimentare della regione. Sole sta entrando nel segmento dei latti aromatizzati con due nuove referenze al gusto biscotto e al gusto menta. “È per noi un onore essere ancora una volta sponsor dei Palermo ladies open, un prezioso palcoscenico per sensibilizzare i consumatori sul tema della nutrizione, soprattutto per chi pratica sport. Grazie al lavoro del team di ricerca e sviluppo il nostro obiettivo è quello di garantire sempre prodotti di alta qualità che vadano incontro alle esigenze e necessità dei nostri consumatori, anche di chi pratica sport” dichiara Elisa Mitaritonna, marketing manager latte marchi nazionali. “Siamo orgogliosi di essere presenti per il sesto anno consecutivo ai Palermo Ladies Open, un appuntamento importante per il territorio siciliano. La partecipazione a questo evento è per noi un chiaro esempio del nostro forte legame con questa terra e la perfetta occasione per sensibilizzare soprattutto i giovani e gli sportivi sul tema della nutrizione” afferma Valentina Caramanna, group brand manager marchi Sicilia e Puglia.

Conad si rafforza nel mondo pet: accordo con cliniche veterinarie BluVet

Conad si rafforza nel mondo pet: accordo con cliniche veterinarie BluVetMilano, 22 lug. (askanews) – Avviata la partnership tra Conad e BluVet, network di una trentina cliniche e ospedali veterinari, su tutto il territorio nazionale. La partnership ha l’obiettivo di fornire ai clienti titolari delle carte fedeltà (di Carta Insieme e Carta Insieme Più Conad Card) un accesso agevolato a prestazioni veterinarie di medicina di base e a visite specialistiche per i propri animali domestici.


La collaborazione con BluVet rientra nella strategia omnicanale di Conad, con l’obiettivo di costruire un ecosistema che affianchi alla spesa servizi di qualità, in grado di rispondere alle molteplici e differenziate esigenze dei 12 milioni di clienti che frequentano settimanalmente i punti vendita Conad. “Crediamo che collaborare con un partner d’eccellenza nei servizi veterinari come BluVet permetta di generare valore per i nostri clienti, grazie a uno staff competente e professionale di medici e infermieri che ogni giorno mette al centro del proprio lavoro la cura e il benessere degli animali – ha commentato Silvia Bassignani, direttore marketing canali distributivi e Crm di Conad – La collaborazione con BluVet nasce dopo un lungo percorso di avvicinamento del sistema Conad al mondo del pet, che ha visto dapprima l’apertura di oltre 150 negozi specializzati, i nostri PetStore, in tutta Italia, e in seguito la fornitura di servizi aggiuntivi in punto vendita come la toelettatura. Si tratta di un ulteriore tassello di un percorso che ha visto affiancare alla spesa servizi dedicati al mondo dei viaggi, della diagnostica e della cura e del benessere delle persone, e che sarà ulteriormente ampliato nel prossimo futuro con nuove proposte di servizi”.


La partnership è al momento in fase di test in 300 punti vendita, di cui 30 PetStore, e 10 cliniche veterinarie BluVet, al termine della quale sarà valutata l’estensione della convenzione a tutte le strutture veterinarie e ai punti vendita Conad e PetStore Conad sul territorio nazionale. Quattro le Cooperative associate a Conad coinvolte nella fase di sperimentazione: Conad Centro Nord, Conad Nord Ovest, Commercianti indipendenti Associati e Pac2000a.

Gruppo Arvedi, risultato netto 2023 cala a 234 mln, pesa costo energia

Gruppo Arvedi, risultato netto 2023 cala a 234 mln, pesa costo energiaRoma, 17 lug. (askanews) – Il Gruppo Arvedi chiude l’anno 2023 con ricavi pari a 6 miliardi di euro (7,7 miliardi nel 2022) e un risultato netto di 234 milioni (640 milioni nel 2022). Il Margine Operativo Lordo (MOL) è di 522 milioni (pari all’8,7% dei ricavi), mentre l’Indebitamento Finanziario Netto (IFN) si attesta a 433 milioni, in riduzione rispetto ai 513 milioni del 2022.


Lo rende noto l’azienda in un comunicato specificando che il settore siderurgico, in un quadro di generale diminuzione della domanda, è stato caratterizzato dalla dinamicità della concorrenza dei paesi asiatici a fronte di una perdita di competitività delle aziende siderurgiche italiane a causa dell’elevato costo dell’energia elettrica e del gas. Nonostante le tensioni internazionali, in particolare connesse al perdurare del conflitto in Ucraina e ai gravi sviluppi riguardanti il Medio Oriente, il Gruppo Arvedi si è dimostrato resiliente, grazie alla solida struttura industriale ed alle tecnologie proprietarie. Il Gruppo ha raggiunto gli obiettivi e confermato gli investimenti. Nel 2023 Acciaieria Arvedi ha conseguito ricavi per 2,8 miliardi, in diminuzione del 21% rispetto all’esercizio precedente a causa della riduzione della componente prezzo. Il Margine Operativo Lordo è stato di 302 milioni con un’incidenza di poco superiore al 10% sui ricavi. Hanno inciso pesantemente sulla struttura dei costi gli elevati prezzi dell’energia che rappresentano oltre il 40% dei costi di produzione.


Nel maggio 2023 Acciaieria Arvedi, la principale azienda del Gruppo, ha avviato la commercializzazione dei prodotti ArvZero, acciai carbon neutral, circolari (ovvero prodotti da rottame, materia prima riciclata), zero waste (riciclando e riutilizzando quasi il 90% degli scarti generato dal processo produttivo) per i quali sono stati firmati contratti di fornitura con primari costruttori del settore automotive Nel primo esercizio sociale interamente sotto la gestione del Gruppo Arvedi, Acciai Speciali Terni (AAST), uno dei principali produttori europei di laminati piani di acciaio inossidabile, ha registrato nel 2023 ricavi pari a 2,3 miliardi con una marginalità operativa lorda di 95 milioni. Anche nel caso dell’azienda umbra, hanno pesato sui conti gli elevati costi energetici. L’impegno del Gruppo per AAST ha riguardato in particolare il rafforzamento della struttura industriale con significativi investimenti sia nell’area a caldo che in quella a freddo, la revisione dei processi produttivi e la riorganizzazione della rete di distribuzione. Grande attenzione è stata posta ai temi ambientali e nella progressiva decarbonizzazione del sito produttivo di Terni.


Il Gruppo Arvedi conferma il fermo impegno nello sviluppo tecnologico, industriale e commerciale di tutte le aziende, in virtù dei rilevanti investimenti in corso e programmati, finalizzati principalmente alla produzione di acciai e prodotti derivati sempre più sostenibili sotto il profilo ambientale.