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Fondimprese, 2023 anno record della formazione

Fondimprese, 2023 anno record della formazioneRoma, 27 dic. (askanews) – “Senza dubbio alcuno questo è l’anno record della raccolta e credo sia significativo che questo accada nell’anno europeo delle competenze: siamo infatti a 434 milioni di euro, con una spesa formativa pari a 370 milioni di euro. Guardando al futuro, Fondimpresa si impegna a rendere la formazione professionale ancora più inclusiva e accessibile. In linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, il Fondo mira a ridurre le disparità nella formazione, garantendo che ogni lavoratore, indipendentemente dal suo background o settore di impiego, abbia accesso alle competenze necessarie per prosperare nell’economia moderna. Chiaramente per raggiungere i nostri obiettivi sarà necessario lavorare all’abolizione dell’art1, comma 722, della legge 23 dicembre 2014, n.190”. Lo ha dichiarato il Presidente di Fondimpresa Aurelio Regina. Fondimpresa, nel 2023, ha realizzato un totale di 443mila azioni formative, dimostrando il suo impegno costante nel fornire opportunità educative di alta qualità. Questo imponente numero riflette l’ampiezza dell’impatto dell’organizzazione nel settore della formazione professionale. “Siamo estremamente orgogliosi dei risultati raggiunti da Fondimpresa, che testimoniano il nostro impegno costante nel radicamento territoriale. Con 211.842 aziende e 4.946.089 lavoratori aderenti, i numeri parlano chiaro: siamo una realtà significativa nel panorama italiano”, ha sottolineato la Vicepresidente di Fondimpresa Annamaria Trovò. La profondità dell’impegno si manifesta anche nelle 7.435.285 ore totali di corso offerte, testimoniando il ruolo cruciale di Fondimpresa nell’investimento sul capitale umano. Queste ore di corso sono distribuite tra due principali canali di finanziamento: il Conto Formazione e gli Avvisi del Conto di Sistema. Il Conto Formazione ha registrato 374.341 azioni formative con una media di 14.47 ore per corso, mentre i Bandi hanno offerto 68.602 azioni formative con una media di 29.41 ore per corso.

Tribunale dà ragione a Leroy Merlin su vicenda ex manager Cernigliaro

Tribunale dà ragione a Leroy Merlin su vicenda ex manager CernigliaroMilano, 21 dic. (askanews) – Il Tribunale di Milano si è espresso dando ragione a Leroy Merlin nella vicenda giudiziaria di Alessandro Cernigliaro, ex direttore supply chain della catena di negozi per il bricolage. Cernigliaro era stato allontanato nel settembre 2022 e contro cui l’azienda aveva deciso di agire per via giudiziaria, chiedendo un risarcimento danni per 2 milioni di euro.

Ora, a quanto riferiscono fonti vicine alla vicenda, il tribunale si è espresso a favore di Leroy Merlin. Nello specifico avrebbe riconosciuto l’impossibilità del perdurare del vincolo fiduciario dell’azienda nei confronti di Cernigliaro. Le ragioni, a quanto si apprende, sono eccesso dei poteri della procura conferitagli (anche in termini di limiti di spesa), accordi con fornitori senza rispettare le procedure aziendali e situazione di palese conflitto d’intessi.

Condotte 1880 aumenta capitale sociale a 40 milioni

Condotte 1880 aumenta capitale sociale a 40 milioniRoma, 21 dic. (askanews) – L’assemblea straordinaria della Società Italiana per le Condotte d’Acqua 1880 – in breve Condotte 1880 – ha deliberato di aumentare il capitale sociale da 10 a 40 milioni di euro per supportare lo sviluppo incentrato sull’accelerazione dei lavori in corso, sulla realizzazione di progetti di grandi opere, come la Città della Salute in Lombardia e il Ponte sullo Stretto di Messina, nonché per cogliere le opportunità del Pnrr e tornare a partecipare ad importanti gare d’appalto in Italia e all’estero.

Il rafforzamento patrimoniale di Condotte 1880, controllata al 100% da Tiberiade Holding che fa capo alla famiglia Mainetti – che nel luglio scorso ha acquisito il ramo Core della storica impresa di costruzioni – è un ulteriore passo per il rilancio della società con oltre 500 dipendenti, che per il prossimo anno, escluse nuove commesse, prevede un fatturato di circa 250 milioni. In particolare, in Italia Condotte 1880 è impegnata ad ultimare entro il 2024 il Policlinico Universitario di Caserta e a terminare i lavori della strada a scorrimento veloce nella provincia di Avellino, la Lioni-Grottaminarda, contrattualizzando gli ultimi due lotti.

All’estero, in Algeria, sta realizzando la costruzione di un tronco autostradale di circa 34 Km, che fa parte della quarta Rocade di Algeri con la collaborazione di Crcc, la principale impresa cinese di costruzioni, con 250 mila dipendenti. Mentre in Kuwait, entro il primo semestre del prossimo anno, saranno portati a termine i lavori di una nuova autostrada.

Cdp, prima operazione in Vietnam: 35 milioni di dollari per le PMI

Cdp, prima operazione in Vietnam: 35 milioni di dollari per le PMIRoma, 18 dic. (askanews) – Favorire la crescita della piccola e media impresa, in particolare quella a guida femminile, e sostenere gli investimenti green, come quelli necessari per la transizione a fonti di energia rinnovabili e per l’efficientamento energetico. Questi gli obiettivi principali del finanziamento da 35 milioni di dollari concesso da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) alla banca vietnamita Vietnam Prosperity Joint-Stock Commercial Bank, il primo siglato nel Paese asiatico. L’operazione – informa un comunicato Cdp – nasce nell’ambito di un progetto capitanato dalla International Finance Corporation – istituzione che fa capo alla Banca Mondiale – a cui hanno aderito anche l’Istituto Nazionale di Promozione tedesco KfW, l’olandese FMO, la norvegese Norfund e la svedese Swedfund, per un ammontare complessivo pari a circa 300 milioni di dollari.

L’iniziativa di sistema punta a sviluppare la piccola e media imprenditoria di un Paese di particolare interesse per il tessuto imprenditoriale italiano, in una delle economie con il maggior tasso di crescita dell’Asia. Il Vietnam rappresenta il decimo Paese target dell’export italiano nell’intera regione dell’Asia e del Pacifico, come emerso anche durante l’ultimo appuntamento del programma Business Matching CDP, piattaforma pensata per favorire lo sviluppo delle relazioni commerciali tra imprese italiane ed estere a cui hanno partecipato oltre 200 realtà. Il finanziamento sarà destinato principalmente ad accrescere il portafoglio crediti della banca vietnamita in favore delle Pmi locali, che rappresentano il 99% del delle imprese del Paese e impiegano oltre il 60% della popolazione. Ulteriori obiettivi riguardano investimenti nell’ambito delle energie rinnovabili e dell’efficientamento energetico e il sostegno alle imprese a guida femminile.

L’operazione rientra tra gli obiettivi individuati nel Piano Strategico di CDP 2022-24 sul fronte della Cooperazione Internazionale e della Finanza per lo sviluppo e contribuirà ad affrontare le due sfide sistemiche individuate da CDP, ossia “crescita inclusiva e sostenibile” e “tutela del clima e dell’ambiente”, nonché al raggiungimento degli obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2030 così come stabiliti dalle Nazioni Unite.

Da Groupama un progetto didattico per l’educazione assicurativa

Da Groupama un progetto didattico per l’educazione assicurativaMilano, 17 dic. (askanews) – 370 scuole, 500 classi per un totale di oltre 30 mila persone formate, tra docenti, studenti e famiglie, in un solo anno scolastico. È questo l’obiettivo che si è posta Groupama assicurazioni, prima filiale del gruppo assicurativo francese Groupama, con “Giochiamo d’anticipo”, il progetto didattico di cultura assicurativa, che propone, per i più giovani, un percorso di sensibilizzazione ed educazione alla gestione dei rischi.

Realizzato in collaborazione con La Fabbrica, il percorso è inserito nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica. Giochiamo d’anticipo è, infatti, dedicato a docenti, studenti delle scuole secondarie di primo grado e alle loro famiglie e nasce per coinvolgere, informare e formare gli studenti in un’età cruciale per le scelte consapevoli nella quotidianità e per il proprio futuro. A fare da protagonista del percorso è la didattica orientativa che invita studentesse e studenti a cimentarsi con compiti di realtà funzionali alla conquista non solo di saperi, ma anche di competenze. Il tutto grazie a una serie di attività formative, informative e interattive da svolgere a scuola, a casa e online per familiarizzare con tematiche proprie del settore assicurativo e per sensibilizzare ed educare al concetto di rischio, in maniera semplice e coinvolgente.

“Giochiamo d’anticipo si inserisce all’interno di un percorso volto ad avvicinare quante più persone possibili, in un’ottica di inclusione sociale, alla conoscenza di una literacy economica essenziale per il perseguimento dei propri progetti di vita – ha dichiarato Pierre Cordier, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Groupama Assicurazioni – Si tratta di un approccio che promuoviamo nella consapevolezza di operare in un sistema socioeconomico sempre più complesso nel quale i servizi assicurativi possono avere un impatto globale e un ruolo chiave nella protezione delle persone e dell’ambiente in cui viviamo”.

Findomestic, più auto e meno casa: in 2023 spesa beni durevoli oltre 75 mld

Findomestic, più auto e meno casa: in 2023 spesa beni durevoli oltre 75 mldMilano, 15 dic. (askanews) – La spesa degli italiani in beni durevoli, secondo l’Osservatorio Findomestic, a fine anno supererà per la prima volta la soglia dei 75 miliardi di euro. Un dato trainato più che dai volumi, cresciuti del 2,3%, dall’aumento dei prezzi (+7%) che a valore hanno comportato una crescita del 9,4% in valore. In termini di incidenza sulla spesa complessiva, i beni durevoli nel 2023 sono risaliti oltre il 9% (a 9,2%), dopo il boom del 9,4% del 2021 e la fisiologica flessione dell’anno successivo. ‘Quest’anno – ha spiegato Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic, in occasione della presentazione dell’Osservatorio realizzato dalla società di credito al consumo del gruppo Bnp Paribas in collaborazione con Prometeia – non si è acquistato molto di più ma si è speso molto di più e questo non solo per l’aumento dei prezzi ma anche perchè c’è un crescente orientamento delle famiglie ad acquisti di fascia più alta, anche se questo riguarda le famiglie più abbienti.

A differenza dello scorso anno, quando a trainare la spesa dei beni durevoli erano stati casa e tecnologia, nel 2023 a farlo è il mercato della mobilità, in recupero del 18,8% sull’anno scorso per un fatturato di 41,5 miliardi grazie a una netta inversione di tendenza del settore auto, che non riesce tuttavia a colmare il gap in volumi rispetto al pre Covid. Sostanzialmente stabile, invece, il settore casa, che chiuderà il 2023 a -0,3% per un valore di 33,5 miliardi, con un’espansione del 4,9% dei grandi elettrodomestici e un incremento del 2,3% dei mobili che controbilanciano i forti cali dell’elettronica (-24,8%) e dell’information technology (-6%). ‘Il giro d’affari del 2023 è superiore di 6 miliardi rispetto al precedente record del 2019, eguagliato nel 2021 – commenta Gilles Zeitoun, amministratore delegato e direttore generale di Findomestic – Un risultato positivo per i consumi di durevoli, sul quale incide certamente l’inflazione ma anche il crescente orientamento dei consumatori all’acquisto di beni di gamma più alta rispetto al passato, in particolare nei settori dell’auto, degli elettrodomestici e della telefonia’. Per quanto riguarda, invece, il 2024 Bardazzi ritiene che ‘proseguirà il trend in corso del rallentamento dei consumi che è iniziato nella primavera del 2023, anche alla luce delle intenzioni di acquisto dei consumatori che restano basse’.

Poste vince Oscar di Bilancio 2023 per grandi imprese quotate

Poste vince Oscar di Bilancio 2023 per grandi imprese quotateRoma, 15 dic. (askanews) – Poste Italiane vince l’”Oscar di Bilancio 2023″ nella categoria “Grandi imprese quotate” per la completezza, la trasparenza e l’innovazione della comunicazione al mercato e agli stakeholder dei propri risultati finanziari.

Nella motivazione della giuria si spiega che il “Bilancio Integrato 2022 di Poste Italiane presenta un eccellente grado di maturità in termini di qualità delle informazioni (sia storiche che prospettiche) e di chiarezza espositiva. Ha ormai raggiunto un livello particolarmente alto in termini di rendicontazione finanziaria e di integrazione di informazioni relative a tematiche di sostenibilità all’interno dello stesso, rendendo evidente sia l’impegno profuso dal Gruppo nella predisposizione del documento sia la commistione di tematiche di sostenibilità nel business model e negli obiettivi dell’azienda. Tra i principali punti di forza si rileva infatti la rappresentazione della connettività tra strategia, obiettivi a breve medio e lungo termine, SDGS, KPI, azioni realizzate e relativi impatti, l’impegno della società relativamente alla rappresentazione della Doppia Materialità, l’eccellente utilizzo della grafica e il carattere completamente interattivo e navigabile del documento nel significato più ampio del termine”. L’Oscar di Bilancio, alla sua 59ma edizione, ha contribuito negli anni a promuovere lo sviluppo di una cultura della comunicazione finanziaria d’impresa e della rendicontazione sempre più chiara e articolata, affermandosi come punto di riferimento per le comunità professionali dell’area economico- finanziaria e della comunicazione.

“Siamo onorati di ricevere questo riconoscimento prestigioso – ha dichiarato la Presidente di Poste Italiane Silvia Maria Rovere – l’Oscar è il risultato tangibile del nostro impegno costante per l’eccellenza finanziaria, la trasparenza e la responsabilità aziendale. In un contesto dinamico e competitivo, Poste Italiane ha dimostrato di essere un punto di riferimento nazionale e questo premio riflette la dedizione straordinaria di tutte le donne e gli uomini di Poste Italiane che hanno permesso di raggiungere anche questo traguardo”. “L’assegnazione a Poste Italiane dell’Oscar di Bilancio per le Grandi imprese quotate è motivo di grande orgoglio per noi – ha commentato l’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante – conferma inoltre il raggiungimento di una posizione di vertice nel panorama delle imprese quotate sia per i risultati, sia per la qualità e la trasparenza della nostra rendicontazione e comunicazione finanziaria a beneficio del mercato e dei nostri stakeholder, in assoluta coerenza con i principi di integrità e trasparenza che caratterizzano l’identità del nostro Gruppo”.

Imprese, Bitonci (Mimit):Cooperative promotrici sviluppo con 8% Pil

Imprese, Bitonci (Mimit):Cooperative promotrici sviluppo con 8% PilRoma, 13 dic. (askanews) – «La cooperazione è promotrice dello sviluppo nazionale con il suo impatto sul Pil che è pari all’8%. Il ruolo dei revisori non è solo ispettivo ma deve essere anche di accompagnamento. Attueremo nel 2024 un’importante riforma del sistema di vigilanza, le cooperative sane di Confcooperative e dell’Alleanza, non possono essere tacciate di mala gestione, combatteremo lavoro nero e false cooperative». Lo dice Massimo Bitonci sottosegretario al Mimit intervenendo alla cerimonia di assegnazione dei tesserini di abilitazione all’albo dei nuovi revisori di Confcooperative. Alla cerimonia è intervenuto Giulio Mario Donato Direttore Generale per la vigilanza sugli enti cooperativi e sulle società.

«Abbiamo eseguito il 99,96% delle revisioni previste. Ce ne sono mancate 6 su 17.000. Ispezioniamo – dice Maurizio Gardini presidente di Condcooperative, secondo quanto riporta un comunicato – la totalità delle nostre cooperative portandole a sanare le eventuali irregolarità o denunciandole al Mimit laddove le irregolarità sussistano. Siamo disponibili – aggiunge Gardini – a offrire le nostre competenze, la nostra forza e la nostra capacità per fare vigilanza alle cooperative non aderenti». «Assolviamo pienamente alla funzione di controllo Che i padri costituenti ci hanno assegnato nell’art.45 della costituzione. Ma non basta. Occorre – conclude Gardini – una lotta senza quartiere contro le false imprese di qualsiasi natura giuridica esse siano, senza riserve intoccabili: false Spa e scatole cinesi, false Srl semplificate, false cooperative, false imprese semplici e artigiane. colpendo le false imprese e altrettanto duramente anche chi utilizza consapevolmente le imprese criminali per lucrare nelle proprie aziende e trarre illegalmente un vantaggio competitivo».

Imola VDR: virtual data room Made in Italy per analisi dei crediti

Imola VDR: virtual data room Made in Italy per analisi dei creditiRoma, 13 dic. (askanews) – Far emergere il doppio del valore dei crediti che fino a oggi sfuggono alle reali valutazioni. Questo l’obiettivo di Imola VDR, un’innovativa piattaforma italiana che analizza, nella sua totalità, i portafogli Performing, Utp-Npl e Single Name, permettendo di rendere più saldo il sistema creditizio. Un vanto italiano che a fine novembre verrà presentato a Madrid all’interno dell’evento Npl Iberia e che sarà poi oggetto di un tour europeo. Si tratta di crediti che vengono amministrati da fondi che li acquistano al 10% del loro valore nominale. Una collezione di decine di migliaia di posizioni creditizie che difficilmente possono essere valutate: “Si tratta, sommandoli, di 340 miliardi di euro -spiega Graziano Meloni, presidente e amministratore delegato di Manteia-Memar, società fintech specializzata in tecnologia avanzata e servizi per banche e asset manager. Crediti il cui reale valore però non è facilmente verificabile. Quando vengono acquistati, infatti, soltanto una piccola percentuale viene realmente analizzata e questo a causa dell’enorme mole di documentazione da consultare. Il che ovviamente offre un’efficacia parziale e spesso incompleta con ricadute economiche di non poco conto”.

La soluzione, però, esiste ed è frutto della capacità italiana di fare innovazione con l’utilizzo delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale. “Una virtual data room di nuova generazione -afferma Meloni- sta rivoluzionando il settore ed è già in uso da grandi player finanziari come investitori, compagnie di asset management, real estate e studi di avvocati. La piattaforma, infatti, aiuta a estrarre e ordinare le informazioni estese e complesse, così da renderne più dettagliata l’analisi anche dei crediti che non vengono approfonditi nel modo corretto. L’intero incartamento diventa insomma accessibile e governabile tramite il supporto di dashboard, alert e altri strumenti di gestione, compresi quelli per effettuare la bonifica documentale e informativa. Imola VDR è progettata per gestire, supportare, performare i processi di Due Diligence di crediti multi-originator e multi-asset class. Oltre a essere estremamente intuitiva e personalizzabile integra la gestione automatizzata dei processi del credito con modelli di Intelligenza Artificiale rendendola la soluzione di Virtual Data Room (VDR) più avanzata in assoluto, appositamente creata per coadiuvare qualsiasi operatore del credito a valorizzare il patrimonio informativo, definire la miglior strategia di collection, supportare i gruppi operativi, massimizzare il valore dell’investimento e dotarsi di un Booster per la credit intelligence. Insomma un supporto essenziale che di fatto movimenta il settore e lo rende decisamente più efficace e performante. Un vanto italiano che, a fine novembre, presenteremo a Madrid e che sarà poi oggetto di un tour europeo”. Si dà così vita a una gestione del credito esperto, crediti cioè che sono finalmente oggetto di una profonda analisi e che, come tali, danno vita a diverse tipologie di intervento. Sia rispetto a crediti complessi, sia in via preventiva nel decidere se finanziare o meno una persona fisica o giuridica. Un win-win che coinvolge tutte le parti in causa: l’istituto di credito, il fondo che acquista il portafoglio e i singoli clienti. “Con una maggiore conoscenza delle informazioni a disposizione -dice Meloni- è possibile far emergere il valore potenziale nascosto o latente, senza aumentare i costi di gestione. Ed è possibile soprattutto porre le basi per un mondo in cui la finanza possa essere strumento di valorizzazione delle storie dei singoli e complessivamente di miglioramento economico e produttivo delle nostre comunità”. La funzione del credito esperto dunque finisce con l’incidere nell’economia reale e ovviamente nella produzione di Pil.

“Avere credito -conclude Meloni- è fondamentale per privati, aziende e istituzioni. Rende possibile la realizzazione di progetti e quindi il miglioramento delle proprie attività e, più in generale, della qualità della vita. Ma questo potrà accadere solo dopo avere eliminato i tratti patologici che, non solo nel nostro Paese, ancora persistono e che ne compromettono la sua natura originaria. La strada è appunto quella del credito esperto, grazie al quale si ragiona su come aiutare chi è in difficoltà e capire se è ancora meritorio di fiducia ma si valuta anche, non affidandosi più solo agli algoritmi di un computer, se è opportuno o meno sposare i progetti di privati o di aziende. Un effetto domino che ha come obiettivo quello di far crescere il sistema Italia nel suo complesso”.

Nasce progetto Ferrari E-Lab, in collaborazione con Philip Morris

Nasce progetto Ferrari E-Lab, in collaborazione con Philip MorrisRoma, 13 dic. (askanews) – Ferrari e Philip Morris International (PMI), partner strategici dal 1973, apriranno un nuovo capitolo del loro storico rapporto.

Ferrari E-Lab, in collaborazione con PMI, metterà a sistema le competenze tecnologiche delle due aziende per individuare ed esplorare nuove tecnologie legate all’energia che possano supportare il percorso di decarbonizzazione dei rispettivi stabilimenti produttivi di Maranello e Crespellano, situati a 30 km di distanza l’uno dall’altro nella Regione Emilia-Romagna. La partnership ha l’obiettivo di valutare soluzioni che contribuiscano all’elettrificazione industriale nella generazione, stoccaggio e trasformazione di energia rinnovabile. Il primo studio esplorerà la fattibilità delle tecnologie di stoccaggio dell’energia a lunga durata e dovrebbe essere completato entro il terzo trimestre del 2024.

Benedetto Vigna, Chief Executive Officer di Ferrari, ha commentato: “Nell’anno del 50° anniversario della nostra partnership, Ferrari e PMI condividono il desiderio di fare evolvere la loro collaborazione nel segno della open innovation. Le nostre aziende collaboreranno alla ricerca di nuove soluzioni tecnologiche per sviluppare e ottimizzare l’uso dell’energia nei nostri processi industriali. Possiamo imparare molto dall’unione di team altamente specializzati provenienti da settori diversi”. Jacek Olczak, Chief Executive Officer di PMI, ha commentato: “PMI dà il benvenuto a questo nuovo capitolo della partnership di lunga data con Ferrari, stabilendo una nuova area di collaborazione per le nostre due organizzazioni, legate da una comune passione per l’innovazione”.

Scott Coutts, Senior Vice President Operations di PMI, ha aggiunto: “Siamo ansiosi di collaborare con Ferrari mentre continuiamo a implementare la nostra strategia e il nostro approccio alla decarbonizzazione su tre fronti che includono la riduzione del consumo di combustibili fossili, il passaggio a energie rinnovabili e la compensazione delle emissioni inevitabili. Siamo particolarmente interessati a esplorare il potenziale che l’elettrificazione industriale potrebbe giocare nella nostra strategia”. Ferrari mira a diventare neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio entro il 2030.