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Consumi probitici in crescita: Bonomelli li mette nelle tisane

Consumi probitici in crescita: Bonomelli li mette nelle tisaneMilano, 16 nov. (askanews) – I probiotici sono quei microrganismi viventi in grado di attraversare intatti il tratto gastro-intestinale e ristabilire l’equilibrio della flora batterica, stimolando tra le altre cose il sistema immunitario. Con 26,5 milioni di confezioni vendute nel 2023, il 40% in più rispetto al 2013, gli integratori alimentari con probiotici sono, secondo i dati Integratori & salute, tra i più apprezzati in Italia, terzo mercato più grande al mondo con oltre 560 milioni di euro di vendite nel 2021 (+5% entro il 2026). Guardando a questo mercato Bonomelli ha lanciato per prima sul nostro mercato tre tisane che contengono un miliardo di cellule vive di Bacillus Coagulans, un probiotico che è in grado di resistere alle alte temperature e di attivarsi già in infusione per svolgere la sua funzione benefica sulla flora intestinale.

“Comunemente i probiotici si assumono a temperatura ambiente o freddi perché sussiste la convinzione che ingerirli con una bevanda a temperatura più elevata, come una tisana, possa uccidere la componente batterica o determinarne una riduzione di efficacia – spiega il professore Fabio Pace, responsabile del dipartimento di gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell’Ospedale Bolognini di Seriate – In verità, tra i batteri probiotici esiste una tipologia di bacilli, come il Bacillus Coagulans, che non solo non teme le temperature elevate, ma le trova adeguate al proprio sviluppo, attecchimento e successivo espletamento di funzioni biologiche, avendo una temperatura ottimale per il suo accrescimento superiore ai 50 gradi centigradi”. Con questa linea di tisane, Bonomelli rafforza la sua posizione nel segmento del beverage funzionale e del benessere naturale in Italia. “L’inverno è uno dei momenti di massimo consumo per tisane e infusi, ma anche il periodo delle influenze. Questo ci ha spinto a pensare a un prodotto in grado di unire i benefici per la flora intestinale al piacere della tisana, per un’azione sinergica che va a potenziare quella delle piante e delle erbe officinali. Nasce così l’idea di produrre le innovative tisane con probiotico – spiega Fausta Fiumi, marketing & new business director food di gruppo Montenegro – Bonomelli è uno dei top player del settore delle bevande a base erbe (camomille, tisane e infusi), oggi arrivato a superare i 211 milioni di euro di vendite. Vantiamo trend positivi sui consumi con un +3,7% in volume negli ultimi 12 mesi anche in un periodo complesso come questo”. In Italia le tisane sono acquistate da oltre 7 milioni di famiglie e in questo mercato Bonomelli offre una linea di 12 tisane funzionali, accanto alla gamma di tisane con probiotico Bacillus Coagulans.

Il “batterio buono” impiegato nella realizzazione delle tisane con probiotico Bonomelli appartiene alla famiglia dei batteri probiotici sporigeni ed è tra i batteri Gram-positivi più studiati e sempre più utilizzati in cibi da cuocere o in bevande molto calde. In pratica, è un batterio in grado di produrre spore, una forma dormiente di questo microrganismo, che gli permettono di resistere e sopravvivere a condizioni ambientali estreme. Le spore, che possono resistere in adeguate condizioni anche per moltissimo tempo, hanno infatti un’elevatissima resistenza a stress esterni di varia natura (chimici, termici, ecc.). Ed è proprio questo il loro punto di forza: resistendo alle temperature d’infusione, iniziano il loro processo di “risveglio”, cioè di germinazione dei bacilli, già in tazza a contatto con acqua e calore, permettendo poi nell’intestino ai bacilli di trovare condizioni ideali per riprodursi e crescere. I suoi benefici sono mantenuti intatti attraverso un innovativo processo di lavorazione, che permette a Bonomelli di introdurre questo Bacillus nelle sue tisane.

Novartis investe 350 mln per potenziare innovazione scientifica nel Paese

Novartis investe 350 mln per potenziare innovazione scientifica nel PaeseRoma, 16 nov. (askanews) – Gli italiani sono pessimisti sul futuro della salute: quasi il 40% è convinto che la salute della popolazione sarà peggiore entro 5 anni, percentuale che raggiunge quasi il 50% nel giro di 20 anni. Una previsione negativa ancora più diffusa tra i medici: per 1 su 2 staremo infatti peggio già nel 2028, per più di 6 su 10 entro il 2043. I dati dell’indagine “La salute che verrà”, promossa da Novartis Italia, marcano l’urgenza di investire sul futuro della salute in Italia e dunque sul progresso del Paese attraverso investimenti in R&D mirati sull’innovazione, rafforzamento dei siti produttivi in Italia e partnership strategiche. Novartis Italia annuncia un investimento di 350 milioni di euro entro il 2025 per potenziare la capacità di innovazione scientifica nel Paese e collabora con tutti i Partner per il Futuro: istituzioni nazionali e regionali, società scientifiche ed associazioni pazienti per reimmaginare la salute insieme e affrontare le principali sfide sanitarie del domani, prima tra tutte la riduzione delle disuguaglianze nell’accesso alle cure e all’innovazione. Un percorso che – grazie alla firma di un Protocollo di Intesa con il Consiglio Nazionale dei Giovani, organo consultivo del Governo in tema di politiche giovanili – definirà la visione e le esigenze delle giovani generazioni che determineranno il futuro della salute nei prossimi anni.

“Investire sul futuro della salute e dunque sul futuro dell’Italia è un dovere per un’azienda come Novartis, fortemente radicata nel Paese e naturalmente proiettata al domani. Contribuiamo allo sviluppo del paese ed al futuro della salute – commenta Valentino Confalone, Country President Novartis Italia – attraverso investimenti mirati sull’innovazione, rafforzamento dei siti produttivi in Italia e partnership strategiche. Così abbiamo deciso di investire in Italia 350 milioni entro il 2025 per rafforzare la nostra attività di Ricerca & Sviluppo e quella di produzione nei poli di eccellenza di Torre Annunziata e di Ivrea. La salute del domani non si può reimmaginare da soli: così lavoriamo al fianco delle istituzioni nazionali e regionali e collaboriamo con il Consiglio Nazionale dei Giovani per integrare la visione delle nuove generazioni nella sanità del futuro”. L’impegno di Novartis per il Paese. Gli investimenti riflettono il nuovo posizionamento dell’azienda, ora interamente focalizzato sui farmaci innovativi attraverso lo sviluppo di piattaforme altamente tecnologiche – come ad esempio le terapie avanzate, i radioligandi e i farmaci a base di siRNA – nelle 5 aree con i maggiori bisogni medici: cardiovascolare, immunologia, neuroscienze, tumori solidi ed ematologia. Così, Novartis ha stanziato 350 milioni di euro entro il 2025 per potenziare l’innovazione scientifica e la produzione in Italia, a partire dai due poli di eccellenza di Torre Annunziata e di Ivrea. Il polo campano, con il suo Campus, è un importante centro per l’innovazione, un riferimento per imprese e start up ad alta intensità di ricerca in cui vengono prodotte 140 milioni di confezioni all’anno per 118 paesi. Nel centro piemontese, invece, si sviluppano i radioligandi, l’ultima frontiera dell’oncologia di precisione capace di riconoscere selettivamente le cellule tumorali ed eliminarle senza danneggiare quelle sane. Anche questo stabilimento ha un’importanza strategica per i mercati internazionali, con oltre il 75% della produzione destinata all’estero.

Inoltre, l’impegno di Novartis Italia per il futuro della salute passa attraverso il lavoro a fianco di tutti gli attori del Sistema Paese per massimizzare l’accesso alle cure e ridurre le disuguaglianze sanitarie. In primo luogo, garantendo che l’Italia rimanga un hub strategico per gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, ma anche collaborando alla creazione di modelli di accesso precoce che permettano ai pazienti italiani di beneficiare in tempi utili dei progressi scientifici che proprio la ricerca mette a disposizione. Infine, l’azienda si impegna a sostenere l’evoluzione del Sistema Sanitario Nazionale attraverso innovazione e partnership. Un impegno prima e oltre il farmaco che si concretizza in servizi in grado di migliorare il percorso di cura del paziente dalla diagnosi al follow up, all’efficienza dei centri così come alla gestione del trattamento. Con questo obiettivo, l’azienda ha l’ambizione di siglare almeno un accordo di partnership con ognuna delle 20 regioni italiane entro 5 anni per affrontare le sfide sanitarie delle comunità e collabora attivamente con il Consiglio Nazionale dei Giovani per integrare le necessità e le aspettative delle nuove generazioni nella costruzione della sanità del domani. La collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Giovani. I giovani tra i 18 e 24 anni sono senza dubbi gli italiani più proiettati nel futuro (45%) e anche i meno “fatalisti”: più di 8 su 10 sono infatti convinti di poterlo influenzare. Allo stesso tempo, però, sul futuro della salute sono tra i più pessimisti: il 41% crede che gli italiani staranno peggio entro 5 anni e addirittura il 55% entro 20 anni. Così per delineare la sanità del domani, Novartis Italia ha scelto di coinvolgere direttamente le nuove generazioni e ha avviato una collaborazione strategica con il Consiglio Nazionale dei Giovani per integrare le loro visioni, preoccupazioni e suggerimenti. “Alla visione negativa delle nuove generazioni rispetto al futuro della salute deve corrispondere lo sforzo di tutti gli attori del Sistema Paese per invertire la rotta. È un lavoro che il CNG fa quotidianamente da anni – spiega Maria Cristina Rosaria Pisani, Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani – che ora si potrà impreziosire della collaborazione con Novartis. È estremamente positivo che un’azienda voglia reimmaginare insieme ai giovani la salute del domani. Avvieremo un percorso che prenderà il via con alcuni tavoli di lavoro che coinvolgeranno attivamente giovani medici e ricercatori, rappresentanti dei pazienti e delle istituzioni e manager della sanità per raccogliere il loro punto di vista e le loro esigenze. L’obiettivo che ci siamo prefissi è quello di elaborare una serie di proposte durante gli Stati Generali delle Politiche Giovanili in programma all’inizio del 2024”.

Il futuro della salute tra “minacce” e “speranze”. Ad incidere negativamente sulle previsioni degli italiani è la pressione sul Sistema Sanitario Nazionale con la conseguente difficoltà ad accedere alle prestazioni sanitarie (42%), ma anche l’aumento dei tumori (38%), di malattie collegate a stili di vita errati (38%) e dei disturbi come ansia e depressione (37%). I medici, dall’altra parte, invitano a prestare attenzione anche ai rischi connessi alla carenza del personale sanitario e a episodi di burn out (35%), così come all’incremento di malattie croniche (33%). Pensando invece alle leve che potranno migliorare la salute del futuro, i cittadini guardano all’innovazione diagnostica (40%) e terapeutica (39%), ai progressi della ricerca scientifica (39%), all’avanzamento della tecnologia e della telemedicina (38%), ma anche alla diffusione di alcune pratiche come l’assistenza domiciliare (78%) e lo sviluppo di partnership pubblico-privato (72%).

Bnl Bnp Paribas lancia Inclucity,progetto inclusione sociale periferie

Bnl Bnp Paribas lancia Inclucity,progetto inclusione sociale periferieRoma, 14 nov. (askanews) – “Viaggio, condivisione, futuro”. Sono le tre parole-chiave che l’amministratore delegato di Bnl Bnp Paribas Elena Goitini, affiancata dalla presidente Claudia Cattani sceglie per presentare il progetto “Inclucity” con il quale la banca, interverrà a fianco di tre associazioni i non profit molto conosciute come Save the Children, Comunità di Sant’Egidio e alla Fondazione Alberto e Franca Riva sostenendo iniziative finalizzate all’inclusione sociale giovanile, favorendo la co-creazione di nuovi progetti e attività che includa anche altre associazioni a livello locale. Tutto ciò nei quartieri Giambellino a Milano, Macrolotto Zero a Prato, e Ponte di Nona a Roma, dove sono attivi i “Punti Luce di Save the Children, Portello – Padova insieme alla Comunità di Sant’Egidio e Doganella a Napoli a sostegno della Scuola del Fare “Giulia Civita Franceschi” con la Fondazione Riva.

“Queste tre associazioni sono tre compagni di viaggio – ha spiegato Goitini in una conferenza stampa tenuta nel quartier generale dell’istituto a Roma – che abbiamo imparato a conoscere per la capacità che hanno di stare sul territorio in maniera estremamente concreta e pragmatica. Il viaggio ha una destinazione: partiamo nel 2024 con cinque destinazioni. Investire sulla’inclusione giovanile significa investire sulle famiglie”. “Crediamo nel valore della prossimità – ha aggiunto la presidente di Bnl Bnp Paribas e Findomestic Banca Claudia Cattani — e il progetto Inclucity guarda alle periferie per sostenere iniziative di coinvolgimento soprattutto dei giovani condividendo con loro saperi, valori ed esperienze che contribuiscano a farne donne e uomini più consapevoli, pronti alla vita e padroni, il più possibile, di scelte e obiettivi”.

Il progetto Inclucity è la prosecuzione, per la prima volta fuori dai confini francesi, del “Projet Banlieues del gruppo Bnp Paribas, attivo dal 2006. “L’impegno finanziario – ha spiegato Goitini – è di 1,2 milioni di euro. Le iniziative saranno identificate dai partner nell’ambito di quelle che sono le iniziative già in corso che potranno essere o potenziate o ampliate”. “Queste cinque città – ha aggiunto Cattani – sono collocate nelle cinque aree territoriali in cui è divisa la rete di Bnl quindi nella nostra idea coprono tutto il territorio italiano”.

Sale: Fincantieri crede nella diversità come valore

Sale: Fincantieri crede nella diversità come valoreRoma, 9 nov. (askanews) – “Fincantieri crede nella diversità come valore e nella disabilità come risorsa. Per questo, abbiamo messo in campo diverse azioni per favorire l’integrazione e il benessere delle persone, sia all’interno del nostro Gruppo che con i nostri partner. Lo testimoniano gli eventi di recruiting dedicati agli studenti con disabilità, in cui abbiamo offerto loro opportunità di crescita professionale e personale. Non solo: abbiamo anche sensibilizzato tutti i nostri dipendenti sul tema, attraverso attività di formazione e comunicazione. Il nostro impegno si riflette nei numeri: la percentuale di dipendenti con disabilità nel Gruppo a livello globale è aumentata costantemente negli ultimi cinque anni, passando dall’1,9% del 2017 al 2,7% del 2022. In Italia, la quota è del 3,5% mentre in Nord America è del 5,9%. La diversità, l’equità e l’inclusione sono principi fondamentali per la nostra visione industriale e sociale”. Ha dichiarato Luciano Sale, Direttore HR di Fincantieri, in relazione alla maratona dedicata alla diversità e all’inclusione di “4 Weeks 4 Inclusion”, dove l’azienda oggi ha presentato un docufilm i cui protagonisti sono due dipendenti disabili del gruppo che raccontano la diversità attraverso le loro storie, mettendo a fattor comune sensibilità, visioni e interpretazioni dell’inclusione nella realtà lavorativa e non solo.

A “Deerns” podio assoluto Façade 2023 Design and Engineering Awards

A “Deerns” podio assoluto Façade 2023 Design and Engineering AwardsRoma, 9 nov. (askanews) – Deerns, società di ingegneria e consulenza specializzata nei “Building Services”, ovvero nei servizi professionali per la sostenibilità degli edifici, ha conseguito il massimo riconoscimento ai Façade 2023 Design and Engineering Awards, i prestigiosi premi annuali all’eccellenza nell’ingegneria delle facciate. In particolare, l’azienda si è aggiudicata il podio assoluto nella categoria internazionale “Riqualificazione” per la realizzazione della Digital Factory di Luxottica a Milano, sfilando fra i vincitori durante la serata di premiazione svoltasi ieri all’Hilton di Park Lane a Londra.

“Questo premio ci rende orgogliosi perché è un importante riconoscimento all’esperienza del nostro team multi-disciplinare, ai suoi expertise e al suo elevato contenuto di innovazione”, commenta con soddisfazione Giuseppe Dibari, Country Director di Deerns Italia, che aggiunge: “Questo iconico progetto è stato ispirato sin da subito da un rigoroso controllo della qualità e dallo studio personalizzato di ogni dettaglio della facciata e della sua relazione con le strutture pre-esistenti per garantire un processo di installazione senza soluzione di continuità”. L’innovazione della fabbrica digitale Luxottica.

Progettata dallo studio di architettura Park Associati e certificata LEED Gold, la Digital Factory di Luxottica, azienda leader nella produzione di occhiali, è stata completata a Milano nel giugno 2022. Deerns Italia è stata responsabile della consulenza per l’ingegneria delle facciate e per l’intera durata dei lavori, dal concept design, allo sviluppo del progetto, alla progettazione esecutiva, fino alla fase di costruzione. Il progetto, che si è sviluppato nel contesto della riqualificazione dell’ex fabbrica General Electric -un edificio industriale del secolo scorso con una forte anima industriale – ha voluto conferire all’edificio una nuova identità contemporanea, che contribuisse alla rivitalizzazione urbana di via Tortona, una delle zone di tendenza di Milano. E’ stato dato, infatti, massimo risalto agli elementi distintivi dell’edilizia industriale di quegli anni: dal tetto a shed, agli ampi spazi fino alla griglia in cemento armato. Con una superficie di facciata di circa 4.600 mq., l’involucro dell’edificio è il risultato di un’ampia ricerca tecnologica e strutturale volta a conferire all’edificio la massima trasparenza e illuminazione naturale.

Benessere e sostenibilità. Le facciate contribuiscono alla sostenibilità del progetto attraverso rigorosi criteri di prestazione energetica, con significativi livelli di isolamento, sia per le finestre opache che per quelle vetrate. Questi criteri – che fanno parte di una strategia passiva a supporto dell’ottimizzazione dei sistemi meccanici dell’edificio – riducono notevolmente il consumo di energia durante l’inverno, mentre i sistemi di ombreggiamento riducono il carico di radiazione solare. La facciata vetrata contribuisce, inoltre, ad aumentare i livelli di illuminazione diurna e a consentire la vista verso l’esterno.

Questi criteri, valutati secondo gli standard LEED e WELL, migliorano il benessere degli occupanti, sia in termini di comfort visivo che di benessere. Inoltre, la scelta dei materiali di facciata – a basse emissioni e ad alto contenuto di materiale riciclato – è stata supportata dall’approccio Life Cycle Assessment. Progettazione integrata e collaborativa. L’intervento su un edificio esistente ha richiesto un coordinamento meticoloso della progettazione delle facciate con altre discipline, in particolare con l’ingegneria strutturale. Le nuove facciate dovevano soddisfare rigorosi standard di prestazione energetica per ridurre al minimo il ricorso al nuovo sistema MEP, favorendo al contempo l’illuminazione diurna e garantendo un comfort visivo ottimale. Questi obiettivi sono stati raggiunti con successo, grazie a un efficace coordinamento con gli ingegneri MEP e di Building. Performance L’estetica doveva essere in linea con le esigenze del cliente in termini di sostenibilità dei costi, controllo rigoroso della qualità della costruzione e rispetto dei tempi. Di conseguenza, l’approccio tecnologico per le facciate mirava a mitigare qualsiasi variazione imprevista del progetto o del sito, che avrebbe potuto portare ad una revisione dei costi. La complessità dei sistemi ha richiesto, infine, uno studio altamente coordinato delle soluzioni tecniche proposte e dei dettagli della facciata, rispettando al contempo le tempistiche per la produzione e l’installazione dei componenti non rispondenti ai classici standard.

Affitti case, idealista: calo dei canoni ad ottobre (-2,2%)

Affitti case, idealista: calo dei canoni ad ottobre (-2,2%)Roma, 8 nov. (askanews) – Cala il prezzo dei canoni di locazione in Italia, sceso del 2,2% a ottobre rispetto al mese precedente, per attestarsi a 12,7 euro/m2. Nonostante la flessione di ottobre, il prezzo di richiesta segna un incremento record pari al 12,3% negli ultimi 12 mesi, secondo l’Ufficio Studi di idealista, il portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia.

Regioni. Il prezzo medio delle locazioni è diminuito in quasi tutte le regioni, ad eccezione di Trentino-Alto Adige (6,1%), Piemonte (2,6%), Umbria (0,8%), Sardegna (0,7%), Lombardia (0,6%) ed Abruzzo. Nella parte bassa del ranking, invece, i cali maggiori spettano al Lazio (-6%), seguito da Puglia e Molise (entrambe giù del 5,7%). Con ribassi percentuali superiori alla media del 2,2% registrato ad ottobre, troviamo Marche (-4,4%), Toscana (-4,4%), Friuli-Venezia Giulia (4,3%), Liguria (-3,6%), Calabria (-3,5%) e Valle d’Aosta (-2,3%). Il resto delle macroaree hanno registrato cali meno marcati.

Sul fronte dei prezzi, la regione più costosa per gli affitti risulta essere la Valle d’Aosta (20,6 euro/m2), a seguire troviamo Lombardia (17,7 euro/m2), Toscana (16,3 euro/m2), Trentino-Alto Adige (14 euro/m2), Emilia-Romagna (13,5 euro/m2) e Lazio (12,8 euro/m2). Le altre regioni, che si attestano su valori inferiori alla media nazionale, variano da 12,4 euro al metro quadro in Liguria a 6,3 euro/mese del Molise, la regione con le locazioni più convenienti in Italia. Province.

Nel mese in esame, la tendenza provinciale dei canoni di locazione evidenzia un chiaro ribasso, con cali riscontrati in 65 delle 105 zone monitorate. Le province che guidano questa diminuzione sono Brindisi (-17,4%), Latina (-13,7%), Ravenna e Fermo (-12,5%), Lucca (-11,7%), Crotone (-11%), Belluno (-10,8%), e Massa Carrara (-10,2%). Le restanti variazioni al ribasso di ottobre oscillano tra il 9,8% di Crotone e lo 0,1% di Cagliari. Nel panorama delle province, Ferrara emerge come l’unica area a non aver subito variazioni di prezzo nell’ultimo mese. Al contrario, gli aumenti più significativi si concentrano a Trento (5,4%), Biella (5,3%), Bolzano (4,5%), e Rovigo (4,3%).

Lucca (27 euro/m2) si posiziona come la provincia italiana più costosa, seguita da Belluno (26 euro/m2) e Grosseto (24,9 euro/m2). La provincia di Milano si piazza al quarto posto con 21,6 euro al metro quadro, Roma sedicesima con 13,6 euro di media mensili. Dall’altra parte, Enna (4,8 euro/m2), Caltanissetta (5,3 euro/m2), e Alessandria (5,6 euro/m2) sono le province con gli affitti più accessibili. Capoluoghi. In contrasto con le tendenze regionali e provinciali, si osserva un maggior numero di capoluoghi in crescita (46) rispetto a quelli in calo (34), con 3 città che mantengono prezzi stabili a ottobre (Novara, Rimini e Savona). Le maggiori variazioni al rialzo si verificano a Monza (7%), Chieti (6%) e Firenze (5,7%), mentre i cali più evidenti riguardano Potenza (-5,4%), Campobasso (-5,2%) e Pesaro (-5,1%). Tra i principali mercati cittadini in aumento, oltre a Firenze, si includono Genova (3,6%), Napoli (1,9%), Milano (1,4%), e Palermo (0,7%). Al contrario, si registrano cali a Torino (-0,1%), Bologna (-0,9%), Venezia (-1,3%), e Roma (-1,5%). Milano si conferma come la città italiana con gli affitti più elevati, raggiungendo, a 22,9 euro/m², un record storico dall’introduzione dell’indice di idealista nel 2012. Firenze segue a 19,8 euro/m2, quindi Venezia e Bologna a 18 euro/m2, mentre Roma si posiziona sul quinto gradino delle città più care con i suoi 14,8 euro mensili. Al contrario, Vibo Valentia è la città più economica per l’affitto, con 4,7 euro al mese.

Fondi Ue: commercialisti strategici per ottimizzazione risorse

Fondi Ue: commercialisti strategici per ottimizzazione risorseMilano, 8 nov. (askanews) – ‘Viviamo un momento storico cruciale, importantissimo per il programma di risorse europee, che va da NextGenerationEu alla programmazione dei fondi comunitari. Credo che il contributo dei commercialisti sarà prezioso, per contribuire a gestire l’enorme flusso di risorse, per rilanciare le politiche di sviluppo e di crescita produttiva e occupazionale della nostra Campania e del nostro Mezzogiorno’. Lo afferma l’europarlamentare Andrea Cozzolino, presentando il webinar ‘La programmazione Comunitaria 2021/2027: Opportunità per il territorio e ruolo del commercialista’ che si terrà venerdì 10 novembre alle ore 14,30 da Bruxelles presso la sede del Parlamento Europeo, promosso dagli ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili della Campania.

‘I commercialisti possono svolgere un ruolo cruciale nello sviluppo economico – ha sottolineato Eraldo Turi, numero uno dell’Odcec di Napoli – grazie alle competenze maturate nel campo finanziario, normativo e gestionale in grado di assistere le imprese, in particolare le Pmi, nell’accesso e l’ottimizzazione dei finanziamenti comunitari. Questo supporto contribuisce in modo significativo alla crescita economica, alla competitività delle imprese e alla riduzione delle disuguaglianze regionali, consentendo loro di utilizzare pienamente le opportunità offerte dalla programmazione europea’. Secondo Mario Lariccia, presidente Odcec di Avellino, ‘la programmazione comunitaria rappresenta un’opportunità imprescindibile per lo sviluppo dell’economia dei nostri territori’. ‘I commercialisti – ha detto – sono pronti a supportare con professionalità e competenza sia le imprese private nella determinazione delle misure più adatte alla realtà aziendale, che le istituzioni, quali certificatori delle spese sostenute, operanti come garanti della legalità, a tutela della fede pubblica’. Per Fabrizio Russo, presidente Odcec di Benevento, ‘le piccole e medie imprese sono fondamentali per l’economia in Italia ed in Europa, costituendo la maggioranza delle aziende e occupando la maggior parte dei lavoratori nel settore non finanziario’. ‘Tuttavia – ha aggiunto Russo – contribuiscono in modo limitato alle esportazioni globali. La Commissione Europea ha introdotto il programma ‘InvestEU’ per unire i finanziamenti dell’UE, inclusi quelli per le PMI e l’espansione internazionale. Inizialmente, il bilancio dell’UE avrebbe garantito 38 miliardi di EUR per sostenere progetti strategici in tutta l’UE, attirando oltre 650 miliardi di EUR di investimenti aggiuntivi tra il 2021 e il 2027. Questi strumenti aiutano a perseguire obiettivi di coesione sociale, promuovendo lo sviluppo economico e riducendo le disparità regionali, soprattutto nel Sud’.

Pietro Raucci, presidente Odcec Caserta, sostiene che ‘i fondi europei rivestono un ruolo cruciale nello sviluppo della regione Campania e nell’abbattimento del divario con le regioni settentrionali d’Italia. Concentrare tali risorse su progetti dedicati all’istruzione, alla formazione professionale, all’innovazione tecnologica, all’ampliamento delle infrastrutture di trasporto e alla promozione della sostenibilità ambientale, insieme allo sviluppo delle piccole e medie imprese, è fondamentale.Questi investimenti daranno vita a nuove opportunità economiche, abbasseranno il tasso di disoccupazione e miglioreranno la qualità della vita dei cittadini campani, contribuendo contemporaneamente a una maggiore equità territoriale all’interno d’Italia. Ritengo che i commercialisti possano ricoprire un ruolo cruciale nell’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse dei fondi europei, assicurando una gestione finanziaria efficiente e sostenibile per le imprese e le istituzioni locali della Campania’. Francesco Matacena, presidente Odcec Napoli Nord, ha evidenzia che ‘con la programmazione comunitaria 2021-2027, partecipiamo ad un ulteriore settennio di opportunità di investimento per il Paese e per le Imprese. ‘In Italia – ha detto – ci saranno più di 74 miliardi di euro di investimenti e circa 6,9 miliardi dedicati alla ‘Crescita e alla competitività delle Pmi’ nell’ambito dell’Obiettivo di Policy ‘Un’Europa più intelligente’. Il PR Campania Fesr programma circa 400 milioni sul medesimo obiettivo che in ogni caso non è l’unico che coinvolge le imprese. Noi commercialisti saremo al fianco delle Imprese per cogliere queste opportunità. Ci auguriamo da un lato di avere tempestiva conoscenza delle opportunità di finanziamento, cosi come previsto dal Regolamento Comunitario (art.49 del Reg 1060/2021) e dall’altro che i bandi siano semplici e agevolino la partecipazione, evitando i ‘click-day’, favorendo la qualità delle proposte progettuali, anche attraverso piattaforme informatiche che siano veramente strumenti di semplificazione’.

Felice Rainone, presidente Odcec Nola, sottolinea che ‘l’importanza delle risorse fornite dall’Unione Europea all’Italia, specialmente al Mezzogiorno, come un’occasione unica. Ritiene che sia un momento cruciale nella storia del paese per superare i deficit strutturali precedenti alla pandemia. Afferma che l’Italia ha dimostrato in passato la capacità di riprendersi ed evolversi economicamente’. ‘I commercialisti ‘giocano’ un ruolo cruciale in questo contesto, contribuendo alla legalità e svolgendo un ruolo sociale fondamentale nella loro professione – ha sottolineato Rainone – Questo ruolo è riconosciuto dalla comunità economica e sociale in cui operano, poiché utilizzano le proprie competenze e professionalità per promuovere lo sviluppo economico e sociale del territorio. Vengono visti come agenti di sviluppo, collegando imprese, enti pubblici, cittadini e partecipando attivamente a tavoli istituzionali. Mettendo in rete tutti i soggetti coinvolti e sviluppando nuove competenze e professionalità, è possibile sfruttare appieno l’occasione storica rappresentata dai finanziamenti europei per promuovere la crescita economica del paese e dei territori’. L’auspicio di Nunzio Ritorto, presidente Odcec di Sala Consilina, è che ‘la nuova programmazione dei fondi europei possa creare i presupposti per uno sviluppo delle imprese nell’ottica dell’innovazione e della sostenibilità ambientale, agevolando progetti che consentono un’autonomia energetica con l’utilizzo di fonti rinnovabili’.

Per Agostino Soave, presidente Odcec Salerno, ‘la valorizzazione del territorio in termini di offerta di tipicità ed in termini esperienziali può essere un volano per lo sviluppo della competitività delle imprese del sud, volano capace di aumentare la capacità di attrazione del territorio e conseguentemente la crescita del fatturato delle aziende ivi localizzate’. Carmine Santangelo, presidente di Vallo della Lucania, ha rimarcato che ‘i fondi comunitari in aree disagiate come il Cilento, dove l’attrazione di investimenti privati è molto bassa, hanno un ruolo fondamentale. L’impiego di risorse pubbliche nelle infrastrutture invoglia il privato ad investire’. ‘Il finanziamento attraverso i fondi comunitari di iniziative private è fondamentale per la crescita dell’economia del territorio – ha aggiunto – In questo scenario i fondi del Pnrr rappresentano sicuramente la soluzione al contenimento della disoccupazione giovanile, ma occorre impiegarli su progetti produttivi che hanno superato un vaglio di economicità. Spendere i fondi in investimenti improduttivi da un risultato momentaneo ed apparente di benessere e crescita economica. I Dottori Commercialisti possono, se investiti di questo ruolo, essere di grande aiuto nella individuazione degli investimenti necessari al territorio’. Maria Cristina Gagliardi, consigliera delegata commissione Ricerca e programmi comunitari Odcec Napoli, sottolinea che ‘a 30 anni della nascita dell’UE l’Ordine dei commercialisti partenopeo, attraverso la commissione programmi comunitari, ha organizzato un focus a Bruxelles coinvolgendo tutti gli ordini della Campania allo scopo di rafforzare e creare nuove sinergie e convenzioni con gli enti e le istituzioni comunitarie così da favorire lo sviluppo e la promozione di un network in grado di fornire indicazioni e mezzi utili per promuovere una partecipazione più attiva degli attori(imprese, professionisti e istituzioni) sul nostro territorio, contribuendo in maniera efficace ad una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva’. Patrizio Carbone, presidente della Commissione Ricerca e programmi comunitari del Mediterraneo, ritiene che ‘le Pmi rivestono un ruolo essenziale nella promozione dello sviluppo economico e nella riduzione delle disuguaglianze regionali nell’ambito delle politiche di coesione dell’Unione Europea. Sono un pilastro imprenditoriale importante in regioni come la Campania, e la politica di coesione mira a sostenere la loro crescita e competitività. In questo contesto, i commercialisti svolgono un ruolo chiave nell’assistenza alle Pmi, fornendo competenze essenziali per ottenere finanziamenti, gestire risorse e garantire la conformità normativa. L’obiettivo di questo evento è sensibilizzare sulle opportunità professionali offerte dalla nuova programmazione Comunitaria 2021/2027, con il Parlamento come luogo simbolico delle Istituzioni Europee’. All’incontro parteciperanno anche Ciro Fiola, presidente dell’UnionCamere della Campania; Dafne Agostini della Programmazione comunitaria Invitalia; Lorenzo Biondani, Programmazione comunitaria Invitalia); Vincenzo Girfatti, esperto di programmi e politiche comunitarie e Coordinatore Centro Europe Direct do Caserta; Cristina Gioffrè, vicedirettore Ufficio Bruxelles dell’Agenzia ICE; Monica Palumbo, vicepresidente Commissione Ricerca e programmi comunitari Mediterraneo Odcec di Napoli.

CDP lancia Archipelagos, percorso sviluppo per oltre 1.000 PMI africane

CDP lancia Archipelagos, percorso sviluppo per oltre 1.000 PMI africaneRoma, 7 nov. (askanews) – Una piattaforma digitale in grado di avvicinare giovani imprenditori e Piccole e Medie Imprese (PMI) africane al mercato dei capitali, sfruttando la collaborazione con le borse locali per fare formazione e creare nuove reti di collaborazione. In aggiunta, strumenti finanziari innovativi specificamente dedicati a supportare la crescita delle PMI target del programma di formazione. Questi gli elementi chiave del programma pluriennale di cooperazione internazionale “Archipelagos”, sviluppato da Cassa Depositi e Prestiti, in collaborazione con Boston Consulting Group, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e le Borse valori africane, nell’ambito dell’European External Investment Plan, il piano della Commissione Europea che punta a mobilitare investimenti privati a sostegno dello sviluppo dell’Africa.

Oltre 1.000 imprese operanti in Africa potranno essere selezionate per accedere al programma Archipelagos, strutturato intorno a tre aree principali: formazione, tutoraggio e networking. Il progetto si sviluppa principalmente attraverso una piattaforma digitale che ha una duplice funzione: da un lato, mettere a disposizione degli utenti selezionati un vasto catalogo di corsi online con percorsi di apprendimento differenziati in base alle specifiche esigenze e allo stadio di sviluppo delle imprese beneficiarie; dall’altro offrire ai partecipanti l’opportunità di accedere ad un network di aziende, in particolare PMI, e investitori avvalendosi della Piattaforma Business Matching di CDP, ideata appositamente per favorire e potenziare le relazioni economico-commerciali tra imprese. Il programma prevede, in una prima fase, attività di capacity building attraverso formazione e coaching con l’obiettivo di rafforzare le competenze finanziarie, industriali e operative delle PMI africane; le imprese che risulteranno pronte ad accedere ai mercati dei capitali avranno inoltre la possibilità di usufruire di forme di finanziamento innovative che beneficeranno di un pricing agevolato grazie alle garanzie messe a disposizione dalla Commissione Europea. Nella prima fase pilota il progetto sarà lanciato in Marocco, Costa d’Avorio e Sud Africa, per poi estendersi progressivamente agli altri Stati del continente africano. “L’avvio del programma Archipelagos rappresenta un ulteriore, fondamentale passo nella nostra missione di sostenere la crescita del tessuto imprenditoriale africano”. Ha dichiarato Paolo Lombardo, Direttore Cooperazione Internazionale per lo Sviluppo di CDP, durante l’evento digitale “Italy meets Africa” ospitato sulla Piattaforma CDP Business Matching. “Lo sviluppo del settore privato è fondamentale per favorire una crescita duratura e inclusiva in Africa. CDP ha posto il continente africano al centro della propria strategia di cooperazione internazionale allo sviluppo e vuole essere parte attiva in questo processo, offrendo soluzioni innovative che combinano supporto finanziario e sostegno alla creazione e diffusione di competenze. Per farlo, collaboriamo con gli stakeholder locali, in uno spirito di arricchimento reciproco, per promuovere una crescita del settore privato africano a prova di futuro”.

Task force per sostenibilità, convention “Sostenibili futuri” alla Camera

Task force per sostenibilità, convention “Sostenibili futuri” alla CameraRoma, 6 nov. (askanews) – Nasce una task force permanente di top manager e imprenditori per offrire contributi qualificati di idee al Governo e ai decisori politici in materia di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Con una missione chiara: elaborare progetti e proposte per saldare la tutela dell’ambiente alla crescita e all’occupazione. Il gruppo di lavoro indipendente sarà il lascito strutturale della Convention inaugurale della Fondazione Guido Carli dedicata a “Sostenibili futuri. Guida visionaria al domani che vogliamo”, in programma il 1° dicembre alle ore 17.30 a Roma nella Sala della Regina della Camera dei deputati, dove fino al 2018 si era svolto il Premio Guido Carli.

Ad aprire i lavori della Convention sarà la Vicepresidente della Camera, Anna Ascani. Dopo il saluto iniziale della Presidente della Fondazione Guido Carli, Romana Liuzzo, interverrà, a nome del Governo, il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. L’avvio del dibattito sarà affidato a Giampiero Massolo, Consigliere della Fondazione Guido Carli. Nel panel, moderato dal Vicedirettore del TG5, Giuseppe De Filippi, otto relatori di altissimo profilo andranno a comporre la task force: Paolo Barletta, Ceo & Founder Arsenale SpA; Domitilla Benigni, Ceo e Coo Elettronica; Sergio Dompè, Presidente Dompè Farmaceutici SpA; Luigi Ferraris, AD Ferrovie dello Stato Italiane; Andrea Illy, Presidente Illycaffè; Claudia Parzani, Presidente Borsa Italiana; Ettore Prandini, Presidente Coldiretti; Alessandra Ricci, AD Sace.

“Contro il rischio di trasformare la sostenibilità in un termine inflazionato, buono per operazioni di greenwashing – afferma Romana Liuzzo, Presidente della Fondazione Guido Carli – abbiamo voluto radunare figure di primo piano delle istituzioni e della nostra impresa che si confrontano ogni giorno con la sfida dello sviluppo sostenibile, in un mondo post Covid provato da tensioni geopolitiche, inflazione elevata e nuove guerre. Ciascuno ci regalerà una tessera del mosaico che proveremo a comporre per donarlo come possibile bussola per la definizione delle policy. Dalla farmaceutica alla sicurezza, dall’agricoltura all’alimentare, fino al mondo della finanza e all’hospitality, è in atto una rivoluzione silenziosa che sta riorientando processi e prodotti, inducendo tutte le organizzazioni a cambiamenti profondi, anche nei sistemi di valori. La capacità di guardare lontano, appannaggio di pochi, si sta affermando come requisito indispensabile per trasformare le crisi in opportunità. Tra quei pochi vi era Guido Carli, statista illuminato, come lo ha definito il Presidente Mattarella, fautore ante litteram della sostenibilità a tutto campo, anche per la sua costante fiducia nelle nuove generazioni. Futuri sostenibili, ancorati alla crescita, erano quelli che mio nonno sognava, da Governatore della Banca d’Italia, da Ministro del Tesoro e da Presidente di Confindustria, auspicando un Paese aperto e meritocratico. Un’Italia dei giovani, per i giovani”. Il parterre della Convention sarà quello delle grandi occasioni. In prima fila siederanno personalità istituzionali come il generale Francesco Paolo Figliuolo, Comandante del Covi e Commissario straordinario per l’emergenza in Emilia-Romagna, il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, le senatrici Mariastella Gelmini e Simonetta Matone, il senatore Andrea Paganella, gli onorevoli Michela Vittoria Brambilla, Maria Elena Boschi, Matteo Colaninno e Federico Mollicone, il presidente del CNEL Renato Brunetta, l’Ambasciatore italiano presso la Santa Sede, Francesco Di Nitto, l’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, Alessandro Onorato. Hanno già confermato la loro partecipazione anche il neo Presidente della Luiss Guido Carli Luigi Gubitosi, l’AD di Invitalia Bernardo Mattarella, l’AD di Medusa Giampaolo Letta, il Presidente Simest Pasquale Salzano, la Presidente di Paglieri SpA Debora Paglieri e il Direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana.

L’appuntamento inaugurerà la stagione di attività 2023-2024 della Fondazione, interamente dedicata all’impatto delle scelte del presente sull’avvenire, tracciando il sentiero che culminerà a maggio 2024 con le celebrazioni per il 15° anniversario del Premio Guido Carli. La Convention si svolgerà in presenza e sarà trasmessa anche in diretta streaming sui canali social della Fondazione Guido Carli.

AI Safety Summit, Aindo: “I dati sintetici nuova frontiera”

AI Safety Summit, Aindo: “I dati sintetici nuova frontiera”Roma, 3 nov. (askanews) – “Con l’AI Safety Summit le istituzioni hanno riconosciuto l’importanza dell’intelligenza artificiale come strumento abilitante da utilizzare in modo responsabile ed etico. Come tutte le rivoluzioni scientifiche l’AI segna un cambio di epoca, consentendo il potenziamento delle attività umane nel rispetto dei diritti dei cittadini. In linea con quanto emerso, le aziende con massima responsabilità devono utilizzare questi strumenti di frontiera per consentire alla società di beneficiare dell’intelligenza artificiale nel rispetto dei diritti e della libertà dei cittadini”. Così Daniele Panfilo, Ceo di Aindo, sulle tematiche emerse all’AI Safety Summit di Londra sull’uso dei dati sintetici, come innovazione tecnologica etica e responsabile.

“Come Aindo lavoriamo per lo sviluppo etico e responsabile dell’AI, tutelando la privacy dei cittadini con la nuova frontiera tecnologica dei dati sintetici (dati generati artificialmente) che consentono l’innovazione nel campo dell’intelligenza artificiale tutelando la riservatezza, l’imparzialità e l’affidabilità dei dati. I dati sintetici sono un’innovazione tecnologica responsabile, rappresentano un fondamento sempre più rilevante per superare le sfide dei dati reali, massimizzando il potenziale dei dataset a disposizione di aziende ed enti pubblici nel totale rispetto dei dati personali”. “Accogliamo con grande soddisfazione il riconoscimento da parte delle istituzioni del valore e dell’innovatività dell’intelligenza artificiale, specialmente nei suoi risvolti utili per il miglioramento della vita dei cittadini. Da anni lavoriamo a soluzioni di AI a servizio di settori fondamentali per i cittadini come quello della salute. Abbiamo così sviluppato la tecnologia di Aindo basata sui dati sintetici, offrendo così un nuovo strumento a supporto della ricerca scientifica. I nostri dati sintetici sono generati attraverso un algoritmo di AI: mantengono l’utilità statistica contenuta nei dati originali ma, essendo artificiali, sono privi di informazioni sensibili. Possono pertanto essere scambiati e analizzati in modo sicuro, senza rischi per la privacy degli individui”.

E conclude: “siamo molto lieti del fatto che Roma ospiterà la prossima Conferenza Internazionale sull’Intelligenza Artificiale, in un territorio ricco di innovazione dove si potranno presentare tutte le potenzialità tecnologiche di avanguardia del nostro Paese”.