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E-Shore ed EnerMia prima operazione aggregazione operatori mobilità elettrica

E-Shore ed EnerMia prima operazione aggregazione operatori mobilità elettricaRoma, 26 ott. (askanews) – Con l’aggregazione dei due player E-Shore Srl ed EnerMia Srl si consolida l’obiettivo di impegno e diffusione della mobilità elettrica integrata sul panorama italiano.

L’aggregazione rappresenta un ulteriore passo nella direzione di crescita e capillarizzazione di una rete nazionale di stazioni di ricarica Quick e Fast charge, punti di forza della proposta di valore delle due società. E-Shore e Enermia, che si qualificano entrambe come Charging Point Operator (CPO) e eMobility Service Provider (EMSP), conferiscono le rispettive competenze per affrontare le sfide del mercato con l’ambizione di diventare il primo player indipendente sul panorama italiano. In seguito all’aggregazione nascerà un player indipendente con oltre 750 punti di ricarica a portafoglio localizzati nel 70% delle regioni italiane. Sulle ragioni della nuova aggregazione interviene anche il Ceo di EnerMia Flavia Samorì che afferma: “Con questa operazione si conclude un percorso ricco di soddisfazioni che in pochi anni ha trasformato EnerMia da essere un’idea embrionale a diventare una realtà consolidata e riconosciuta a livello nazionale. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno di collaboratori ed amici che hanno creduto con entusiasmo nell’iniziativa, condividendone la mission e con la volontà di essere co-protagonisti insieme a me nel cambiamento. Oggi nasce una nuova realtà, uno step necessario per continuare a distinguersi in questo mercato e per portare avanti i valori che da sempre ci hanno caratterizzato”.

Di realtà dinamica e competitiva parla invece Marco Mele, Ceo di E-Shore: “Siamo lieti di aver concluso questo importante passo con EnerMia, a conferma del nostro impegno concreto per lo sviluppo di soluzioni innovative per la mobilità elettrica non solo tramite crescita organica ma anche attraverso aggregazioni con player strategici già riconosciuti a livello nazionale”. L&B Partners S.p.A. ha supportato E-Shore in qualità di financial advisor in tutte le attività prodromiche alla realizzazione della partnership, dall’elaborazione del modello economico finanziario al coordinamento delle attività di due diligence fino alla negoziazione e strutturazione, per quanto concerne gli aspetti economico-finanziari, dell’operazione con un team composto dal partner Cristian Pulitano e dall’analyst Lorenzo Sneider.

L&B Partners Avvocati Associati STA a r.l. ha assistito E-Shore in qualità di legal advisor in tutte le fasi del deal, dalla strutturazione dell’operazione, alla due diligence alla negoziazione ed esecuzione della documentazione contrattuale, con un team guidato dai partner Davide Pelloso (per gli aspetti corporate) e Bartolo Cozzoli (per gli aspetti pubblicistici) e composto dagli special counsel Giulia Paternostro e Vincenzo Telera, dal senior associate Davide Dotti Currao e dall’associate Umberto Biga. I profili IP sono stati curati dal partner Valentina Bonomo e dal counsel Elena Ronda.

Manovra, Univendita: governo vuole far chiudere vendita diretta

Manovra, Univendita: governo vuole far chiudere vendita direttaRoma, 26 ott. (askanews) – “Siamo di fronte a un attacco gravissimo e ingiustificabile a un settore come la vendita diretta che genera in Italia oltre tre miliardi di fatturato e impiega circa 550mila persone. Qui rischiamo davvero di chiudere: equiparare un incaricato abituale di vendita a un agente di commercio significa mandare al collasso un comparto in cui operano grandi aziende e marchi importanti, spingendo almeno il 90% degli incaricati attuali a smettere di lavorare, con gravi riflessi per i redditi delle famiglie, già fiaccati dalla dura inflazione. Si tratta di una scelta inaccettabile per una presidente del Consiglio come Giorgia Meloni e un governo che dicono di voler difendere le imprese, chi lavora e crea ricchezza”. Lo denuncia in una nota Univendita, la maggiore associazione del settore della vendita diretta a domicilio, aderente a Confcommercio, commentando la norma della legge di Bilancio che modifica il regime di contribuzione previdenziale per gli autonomi della vendita diretta, equiparandolo a quello degli agenti e rappresentanti di commercio, disponendo al tempo stesso che l’incaricato debba ritenersi un lavoratore stabile, cui tocca pure l’iscrizione in Camera di commercio, non appena superi i 60 giorni di attività in un anno.

“Il paradosso di questa misura è che se l’incaricato dovesse versare i contributi a Enasarco oltre che alla gestione separata Inps, invece di guadagnare ci rimetterebbe di tasca propria migliaia di euro e logicamente non avrebbe più interesse a lavorare per integrare il reddito. Inoltre, è tecnicamente sbagliato confondere l’attività di incaricato con quella di lavoro autonomo o di collaborazione coordinata e continuativa – aggiunge l’associazione -. Peraltro, la norma della manovra è in contrasto con la legge 173 del 2005 che disciplina in maniera articolata questa figura e la distingue dall’agente di commercio. Si tratta di una proposta che non si capisce come potrebbe conciliarsi con l’attuale meccanismo della ritenuta d’imposta, fulcro di tutto il sistema degli incaricati alle vendite a domicilio”. Il presidente di Univendita, Ciro Sinatra, infine chiosa: “Se la norma della legge di Bilancio andasse in porto, assisteremmo al ritiro immediato di almeno 150mila lavoratori: valutando la situazione a dir poco svantaggiosa, non si iscriverebbero neppure ad Enasarco (sembra questo il reale obiettivo di questa strana norma). L’esecutivo sarebbe responsabile di mandare in crisi in pochissimo tempo un comparto che sta aiutando le famiglie italiane a integrare i redditi con lavori part-time che permettono di far fronte al carovita galoppante. Ecco perché chiediamo il ritiro della norma. Oppure – conclude Sinatra – saremo costretti a inscenare forme di protesta esplicita contro un governo che sta uccidendo un settore vitale della nostra economia”.

Diasorin svela la sua nuova Corporate Identity

Diasorin svela la sua nuova Corporate IdentityRoma, 25 ott. (askanews) – Diasorin (FTSE MIB: DIA) svela la sua nuova Corporate Identity in occasione del lancio del suo nuovo sito web di Gruppo: www.diasorin.com.

La nuova Corporate Identity di Diasorin – informa una nota dell’azienda – vuole esprimere la lunga storia di crescita del Gruppo, il posizionamento di “Specialisti” nell’ambito dell’immunodiagnostica e della diagnostica molecolare con l’immissione sul mercato di biomarcatori e di algoritmi diagnostici e l’aspetto innovativo in termini di tecnologia, apportato dalle divisioni di diagnostica molecolare e Licensed Technologies di Luminex. Il nuovo branding di Gruppo rappresenta un ulteriore traguardo, da un lato, del percorso di espansione globale del Gruppo e, dall’altro, del processo di integrazione tra le realtà di Diasorin e Luminex.

La nuova Corporate Identity rinnova, pertanto, lo stile grafico dei diversi brand, senza modificare la struttura e il richiamo all’identità societaria del Gruppo. Al centro della nuova identità grafica di Gruppo ritroviamo il simbolo di una “goccia” che origina dalla lettera “D” del logo e che rappresenta l’oggetto da cui prende avvio la ricerca e la diagnosi, ovvero il campione da analizzare.

La goccia simboleggia la missione di Diasorin di introdurre sul mercato soluzioni diagnostiche innovative in grado di rendere gli esiti dei propri test precisi, rapidi e utili ai medici, affinché possano fornire ai propri pazienti risposte sicure e chiare sul proprio stato di salute.

Risparmio casa sbarca a Malta: 10 negozi in 5 anni, tre già nel 2024

Risparmio casa sbarca a Malta: 10 negozi in 5 anni, tre già nel 2024Milano, 24 ott. (askanews) – Risparmio casa, gruppo italiano specializzato nella distribuzione di prodotti cura casa e persona, sbarca a Malta con un piano da 10 nuove aperture, di cui tre già nel 2024. Il gruppo romano, fondato dai fratelli Battistelli, prevede di completare il suo piano nell’isola nei prossimi cinque anni presidiando le principali località e generando circa 150 nuovi posti lavoro. Sono ormai oltre 150 i punti vendita in Italia e uno in Svizzera, con un fatturato complessivo ormai prossimo al miliardo di euro.

“Arriviamo a Malta – afferma Stefano Battistelli, socio fondatore di Risparmio casa insieme al fratello Fabio – esportando un modello di vendita e di sviluppo consolidato da molti anni in Italia. A Malta abbiamo la possibilità di presidiare il mercato drug store e del fai-da te oggi presente sull’isola solo con piccole realtà locali. Malta è vicina al nostro Paese, ha importanti prospettive di crescita economica che già diversi retailer internazionali hanno intercettato”. Nei prossimi 5 anni – aggiunge Fabio Battistelli – oltre 150 persone entreranno a far parte della squadra di Risparmio casa a Malta”. Il primo punto vendita Risparmio casa a Malta, di circa 1.000 metri quadrati, aprirà al pubblico presso la località Mosta e impiegherà 15 persone.

Sostenibilità, Di Ciommo: digitale chiave evoluzione imprese moderne

Sostenibilità, Di Ciommo: digitale chiave evoluzione imprese moderneRoma, 23 ott. (askanews) – “Molte aziende che non hanno fatto un percorso di innovazione digitale falliscono perché non si sono trasformate”. Così Francesco Di Ciommo, presidente e CEO di Authos Società Benefit e FDC Consulting D-ESG, ospite a Brescia del convegno ‘La sostenibilità d’impresa: formazione e servizi professionali offerti alle PMI’. L’imprenditore ha parlato di sostenibilità, digitalizzazione, innovazione, indicati come ingredienti necessari per l’evoluzione delle imprese moderne.

Innovazione, imprese e territorio, convegno Angi a Napoli

Innovazione, imprese e territorio, convegno Angi a NapoliRoma, 23 ott. (askanews) – In un’economia orientate sempre più al digitale, lo sviluppo e la valorizzazione dei talenti, guardando al futuro delle giovani generazioni, rappresenta un obiettivo fondamentale per il Paese. In particolare, il Mezzogiorno ha dimostrato di avere importanti potenzialità che, dialogando con il territorio e i rispettivi stakeholder del mondo delle imprese e delle università, può dare nuovo impulso di crescita e sviluppo per tutto l’ecosistema. In questa importante conferenza, mettendo a fattor comune numerosi attori delle istituzioni (sia nazionali che locali), delle aziende e degli aggregatori dell’ecosistema innovazione del sud Italia, l’ANGI punta a mettere in moto un meccanismo di confronto e dialogo a sostegno dei giovani innovatori e dei talenti del Mezzogiorno all’insegna della sostenibilità e del sociale. Promotori dell’iniziativa Gabriele Ferrieri presidente ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori e Francesco Zaccariello, nuovo Delegato ANGI per il Mezzogiorno che ha così commentato: “Il mio impegno per l’innovazione e il sociale è parte fondamentale del mio essere imprenditore e giovane innovatore. Voglio che questa mia avventura con ANGI possa portare un valore aggiunto a a tutto il mezzogiorno, per valorizzare le eccellenze e i talenti che sono qui nel nostro territorio e per offrire le giuste opportunità a tutti quei giovani che vorrebbero rientrare. Un dialogo proficuo con le imprese e le istituzioni sarà fondamentale per portare un nuovo humus culturale mettendo al centro gli investimenti per il mondo startup e la formazione legata al digitale per le future generazioni”.

L’appuntamento è a Napoli in Villa Doria d’Angri il 24 ottobre dalle 15,00 alle 19,00 con numerosi attori e istituzioni che prenderanno parte al convegno tra cui: Prof. Antonio Garofalo Magnifico Rettore dell’Università Parthenope, Antonio Cennamo Contamination Lab UniParthenope, Antonio Amato Presidente Giovani Unione Industriali Napoli, Fabrizio Spada Responsabile Relazioni Istituzionali Uffici Parlamento Europeo in Italia, Antonio Parenti Capo della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, Francesco Tufarelli Direttore Generale Presidenza del Consiglio, Valeria Fascione Assessore Ricerca, Innovazione e Start up Regione Campania, Pier Paolo Baretta Assessore al Bilancio del Comune di Napoli, Mario Aurilia Direzione generale per la politica industriale, l’innovazione e le PMI – MIMIT, Luigi Nicolais, Presidente Materias e già Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche e Ministro dell’Innovazione e della PA. E ancora a seguire anche Villani Vincenzo – Responsabile Economia Digitale Banca Sella, Paolo Iasevoli Chief Communication Officer di Evja, Francesco Miracolo Agronomy Manager del Gruppo La Doria, Riccardo Bovetti – Partner EY Italy, Deputy EY Private Italy Market Segment Leader, Fabrizio Perrone – Entrepreneur ed Angel Investor – Founder Buzzoole e 2WATCH, Francesco Abiosi – Studio Abiosi – Partner 012 Factory – Vicepresidente Commissione Sviluppo Attività Produttive, Ricerca ed Innovazione Ordine dottori commercialisti di Napoli, Roberto Morleo – CFO Pineta Grande S.p.A., Edoardo Imperiale Amministratore Delegato?Campania Digital Innovation Hub – Rete Confindustria, Dott. Leopoldo Camajoni Direttore Generale Promit Spa, Matilde Marandola Presidente Associazione Italiana per la Direzione del Personale (AIDP), Ing. Federico Tammaro Presidente ANDAF Campania e Calabria, Lorenzo Castelli Cofounder e Managing Director Alchimia, Giovanni De Caro Co-founder UniVertis – Scuola di Finanza Operativa, Daniel Russo Founder e CTO DNAFactory, Prof. Angelo Rosano di ITIS Scampia e Giada Filippetti Della Rocca – CEO & Founder – Elite Villas.

UN.I.COOP. Lazio, Lorenzo Stura riconfermato presidente all’unanimità

UN.I.COOP. Lazio, Lorenzo Stura riconfermato presidente all’unanimitàRoma, 20 ott. (askanews) – L’Avvocato Lorenzo Stura è stato riconfermato all’unanimità Presidente dell’UN.I.COOP. Regionale Lazio, nel corso del IV Congresso, che si è svolto a Roma, presso il Leon’s Place Hotel. Fra i temi al centro dell’evento la cooperazione nel Lazio tra innovazione e sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Dopo l’insediamento degli organi assembleari, i lavori si sono aperti con la relazione del Presidente dell’Unione Regionale Lazio, l’Avv. Lorenzo Stura e sono proseguiti con i saluti dei rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche e delle parti sociali. Nel pomeriggio sono intervenuti i Delegati e i Cooperatori e si sono svolte le elezioni del Presidente, dei Componenti del Consiglio Direttivo Regionale e l’elezione dei Componenti del Collegio dei Revisori dei Conti. Al termine dei lavori è stato riconfermato all’unanimità l’Avv. Lorenzo Stura come Presidente dell’Unione Regionale Lazio.

“È stato un mandato importante, durante il quale abbiamo consolidato una struttura che a oggi, con un trend di sola crescita, riunisce oltre 600 imprese, sane e in piena attività, con eccellenze nel settore sociosanitario, agricolo, trasporto pubblico non in linea, refezione scolastica e logistica. È stato un mandato che ha rafforzato i legami, soprattutto perché si sono attraversati e superati uniti, dei momenti durissimi. È anche per questo che desidero ringraziare per avermi continuato a dare fiducia”, ha dichiarato il Presidente Lorenzo Stura. “Quelli come oggi sono i momenti più alti della vita di un’associazione – ha proseguito – momenti di confronto, in cui si fanno i bilanci di ciò che è stato fatto, si analizza il presente e si fanno programmi per il futuro. Tra gli obiettivi: rendere le nostre associate più consapevoli delle proprie potenzialità, dotandole di strumenti idonei a migliorare le strutture a livello di governance interna e, al contempo, di migliorarle per aprirsi a nuovi mercati ed essere più competitive all’esterno”. Per Roberta Angelilli, Vicepresidente Regionale Lazio e Assessore allo Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria e Internazionalizzazione: “È un onore partecipare al IV Congresso dell’UN.I.COOP. della Regione Lazio. Esprimo vivo apprezzamento per il lavoro svolto in un periodo certamente difficile. La pandemia e poi la guerra hanno messo a dura prova il sistema con un aumento esponenziale dei costi delle materie prime. Dobbiamo comunque essere ottimisti e mettere a fattore comune le migliori energie per affrontare le sfide che abbiamo davanti. È fondamentale quindi puntare sull’innovazione e sostenibilità per diventare sempre più attori protagonisti di un cambiamento positivo”.

Secondo l’On. Massimiliano Maselli, Assessore Regione Lazio Servizi sociali, Disabilità, Terzo Settore, Servizi alla Persona: “Il testo della nuova proposta di legge sulla cooperazione sociale è pronto. È fondamentale favorire la coprogrammazione e la coprogettazione con tutti gli stakeholders. In tal senso ci impegniamo a condividere tale proposta nell’ottica di introdurre eventuali miglioramenti, puntando ad arrivare a una sua approvazione entro l’anno”. L’On. Luciano Ciocchetti, Vicepresidente della XII Commissione (Affari Sociali) Camera dei Deputati, ha dichiarato che: “Il mondo della cooperazione è importantissimo per la tenuta del sistema sociale. Si tratta di un comparto essenziale che va sostenuto con risorse adeguate. Abbiamo bisogno di idee e di contributi per riformare il settore e affrontare le sfide attuali. In questo quadro il mondo della cooperazione dovrà essere protagonista per il rilancio del nostro Paese”.

L’On. Assessore l’Avv. Eugenio Patanè, Assessore alla Mobilità Comune di Roma, ha osservato che: “Il mondo della cooperazione è pienamente inserito nel sistema delle piccole e medie imprese che rappresenta il tessuto fondamentale del nostro Paese. Il mio ringraziamento è rivolto al lavoro che la cooperazione svolge. I finanziamenti che il Comune ha stanziato per tale settore sono particolarmente significativi, ma occorre che tali fondi vengano sbloccati al fine di sviluppare le infrastrutture e velocizzare i processi attuativi”. Fra gli altri hanno preso parte all’evento: il Cons. Edy Palazzi, Vicepresidente V Commissione Cultura Consiglio Regionale del Lazio e Patrizia Di Fazio, Direttore presso GAL Castelli romani e Monti Prenestini.

Assilea: in primi 9 mesi mercato leasing +11,7% a 25,1 miliardi

Assilea: in primi 9 mesi mercato leasing +11,7% a 25,1 miliardiMilano, 18 ott. (askanews) – Nei primi nove mesi del 2023 il mercato del leasing in Italia è cresciuto del 11,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un valore complessivo di 25,1 miliardi di euro, confermando il trend di crescita iniziato nel 2021 (+25,6% sul 2020) e proseguito nel 2022 (+9,7% sul 2021). A rilevarlo il Centro studi Assilea che ha diffuso questi dati in occasione della presentazione del sesto Salone del leasing, in programma il 25 e 26 ottobre a Milano.

“Il leasing in Italia conferma, anche nel 2023, il fondamentale ruolo di sostegno dell’attività economica e in particolare agli investimenti fissi della spina dorsale del Paese, rappresentata dal mondo del lavoro, artigiani, pmi e professioni, che contribuisce al 70% della ricchezza prodotta – sottolinea il presidente di Assilea, Carlo Mescieri – Imprese e lavoratori autonomi sanno che potranno sempre contare su questo strumento finanziario, unico per le sue precipue caratteristiche, e sul costante impegno di Assilea a essere al loro fianco in un percorso di crescita sempre più sostenibile”. L’85,4% di imprese che hanno stipulato contratti di leasing nel 2022 sono piccole e medie. Cresce anche l’incidenza percentuale del leasing sul pil italiano. La dinamica complessiva dello stipulato è trainata dal forte incremento del leasing auto (+36%), con un’autovettura green su tre finanziata in leasing o noleggio lungo termine. Risentono invece negativamente delle politiche monetarie restrittive della Bce i volumi del leasing strumentale (-13,5%) e del leasing immobiliare (-11,0%). Triplica il volume dei finanziamenti di leasing su impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Si conferma infine l’ottima incidenza del leasing sul totale investimenti Nuova Sabatini, con oltre 4,7 miliardi di finanziamenti, pari all’70% del totale complessivo.

Per quanto riguarda la clientela che ha stipulato nuovi contratti di leasing nel 2022, il Centro studi Assilea evidenzia un’incidenza superiore al 50% delle imprese che hanno una forte propensione alla crescita, dato più che doppio rispetto alla media italiana.

Creatività e problem solving, Future Age: arriva l’Officina Filosofica

Creatività e problem solving, Future Age: arriva l’Officina FilosoficaRoma, 17 ott. (askanews) – Portare in azienda il pensiero dei grandi filosofi del passato per riscoprire la potenza generativa delle idee è il più potente antidoto all’attuale crisi delle PMI italiane, messe a rischio dalla logica estrattiva del capitalismo. È questa la convinzione di Paolo Borghetti, Founder & Ceo di Future Age, azienda specializzata nel Change Management e nell’innovazione ad alto impatto, che risponde all’attuale “empasse” delle PMI puntando su una formula di business in grado di combinare profitto, sostenibilità, cultura e vocazione sociale. Ma soprattutto, in grado di riportare il capitale umano al centro dell’impresa come asset strategico, tanto importante quanto il capitale finanziario, il fatturato e persino la capitalizzazione azionaria.

“Per compiere il salto culturale ed evolutivo che porterà le PMI da aziende familiari-artigianali ad aziende digitali-evolute ci vuole una nuova cultura del lavoro, alimentata dai valori della filosofia esecutiva e di un nuovo sistema imprenditoriale che riparta dal capitale umano resistituendo alle persone la loro centralità in azienda”, spiega Borghetti. E prosegue: “L’evoluzione digitale sostenibile deve avvenire nel segno dell’integrazione fra persone, processi e tecnologie. A partire dalla valorizzazione delle soft skills e della filosofia esecutiva”. PMI: nel Capitale Umano la risposta alla crisi

Diverse concause alimentano l’attuale crisi delle PMI italiane, che rappresentano il 95,7% del tessuto imprenditoriale del nostro Paese, con una quota di occupati dell’81,4% ed un valore aggiunto del 72,4% del valore complessivo. Fra queste spiccano gli “uomini soli al comando”, la scarsa managerializzazione, i disvalori organizzativi ed i complessi passaggi inter-generazionali, senza dimenticare il crescente “digital divide” che separa le Pmi italiane dai competitor internazionali. Quali soluzioni per andare oltre questo scenario? Il motore propulsivo per andare oltre alla crisi sta nella valorizzazione del capitale umano e delle persone, con un approccio disruptive, che abbia il coraggio necessario a scardinare i dogmi del “si é sempre fatto così” e della gestione padronale d’impresa.

Come? Con un format inedito, nato dall’intuizione imprenditoriale dello stesso manager: quello dell’Officina Filosofica. Con l’Officina Filosofica decollano creatività e Problem Solving

Per riportare in primo piano l’attenzione al pensiero umano, ai valori e all’etica d’impresa, Borghetti ha dato vita all’Officina Filosofica, un format creativo inedito concepito inizialmente per i dipendenti e poi allargato a manager e a imprenditori per avvicinare il mondo industriale alla filosofia. Un “pensatoio” che è diventato, nel tempo, anche laboratorio di idee e progetti e che opera anche per far si che nella delicata integrazione fra mondo reale e digitale la persona mantenga la sua centralità. “Per coinvolgere i collaboratori nella creazione della mission aziendale e nelle sfide da affrontare non è necessario regalare monopattini, come fanno alcune multinazionali, ma condividere valori e obiettivi, che diventano il motore della crescita e della continua evoluzione d’impresa”, prosegue Borghetti. “Solo così la filosofia entra davvero in azienda e diventa esecutiva, guidando le persone all’azione con passione e dedizione”. La meritocrazia e le idee delle persone sempre al centro del business. È questo il nucleo dell’Officina Filosofica, che oggi continua a portare le conoscenze umanistiche e tecnologiche nelle aziende affinché abbiano gli strumenti per migliorare i propri KPI e la qualità di vita di tutti i collaboratori. Parole d’ordine? Creatività, intelligenza emotiva e problem solving. Dalle lezioni di Yoga integrale alle tecniche di respirazione fino ai bagni di Gong E non mancano le curiosità: parte integrante dell’Officina Filosofica sono anche seminari speciali e lezioni concepite per favorire la riscoperta del proprio baricentro emotivo e della propria spiritualità. Qualche esempio? Le lezioni di Yoga integrale, momenti di ispirazione per ritrovare il contatto con il proprio io e l’equilibrio psico-fisico e affrontare al meglio uno scenario lavorativo sempre più mutevole. E ancora: le lezioni per imparare a gestire al meglio la respirazione ed i bagni di Gong, uno strumento terapeutico grazie al quale il corpo viene massaggiato dal suono, si rilassa e mette a tacere la mente logica, le convinzioni limitanti e i meccanismi automatici con cui si risponde alle esperienze. Percorsi di formazione personalizzati: dalla storia all’arte fino alle neuroscienze E non mancano in Future Age anche le iniziative speciali promosse per far ritrovare ai dipendenti il piacere della formazione attraverso percorsi personalizzati che comprendono: lezioni di storia moderna e contemporanea, storia dell’arte con visita e musei, la riscoperta dei centri storici italiani, percorsi spirituali, corsi formativi interni di neuroscienze, intelligenza emotiva, Programmazione Neurolinguistica (Pnl). E ancora: i dipendenti dell’azienda potranno beneficiare anche di corsi di analisi biostrutturale, corsi motivazionali e corsi tecnici, senza dimenticare i percorsi di educazione nutrizionale.

Duferco inaugura nuovo laminatoio green, 250 mln di investimento

Duferco inaugura nuovo laminatoio green, 250 mln di investimentoSan Zeno Naviglio (Bs), 16 ott. (askanews) – Inaugurato a San Zeno Naviglio (Brescia) il nuovo laminatoio green del gruppo Duferco, il più moderno d’Europa, completamente alimentato da energie rinnovabili e predisposto per essere governato da sistemi di intelligenza artificiale. L’investimento del valore di oltre 250 milioni di euro punta a consolidare la posizione dell’azienda come best cost producer di travi in Europa. Si tratta di uno dei più importanti investimenti italiani in siderurgia degli ultimi decenni.

“E’ il coronamento di un sogno”, ha detto Antonio Gozzi, presidente del gruppo Duferco e di Federacciai. “Il sogno di completare a San Zeno l’intero ciclo produttivo e di avere un impianto integrato e efficiente che oltre a produrre materiale grezzo lo trasformasse anche in prodotti finiti. Sarà il più moderno impianto nel suo genere in Europa”. “L’industria siderurgica è un asset decisivo del sistema industriale dell’Italia a cui non possiamo rinunciare”, ha dichiarato il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, “e che non può prescindere da investimenti come quelli che sono stati realizzati nell’impianto di San Zeno Naviglio, all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione con un impatto significativo sull’occupazione diretta e indiretta. Questa è la strada giusta”.

“L’inaugurazione – ha sottolineato il presidente di Confindustria Carlo Bonomi – è un’ulteriore e importante testimonianza, che Duferco porta all’attenzione pubblica, di come l’industria italiana crede fortemente in un ineludibile percorso di investimento nelle transizioni, di come l’industria italiana fortemente crede nel suo Paese, nel suo legame con i territori e nelle sue persone”. L’impianto ha una capacità produttiva potenziale di 700mila tonnellate l’anno di acciaio laminato, creando oltre 150 posti di lavoro. Il laminatoio SBM, Smart Beam Manufacturing, completa la verticalizzazione della produzione del sito di San Zeno.

L’automazione di livello 2 è supportata da avanzati sistemi di intelligenza artificiale per la gestione e ottimizzazione dell’intero flusso produttivo. Il forno di riscaldo è alimentato a gas ed è predisposto per l’utilizzo di idrogeno. Il nuovo laminatoio funzionerà completamente a energia rinnovabile grazie a PPA pluriennali (Power Purchase Agreement) sottoscritti dall’azienda con produttori italiani di energia eolica e solare. I PPA permetteranno di alimentare l’intero sito per circa 60 milioni di KWh, con un conseguente risparmio di CO, indiretta di 28mila tonnellate all’anno. Un impianto fotovoltaico garantirà una produzione di energia rinnovabile pari a circa 9,8 milioni di KWh/anno, evitando l’emissione in atmosfera di circa 4.400 tonnellate all’anno di CO2.