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Bit 2024, la Liguria presente tra eccellenze e chef stellati

Bit 2024, la Liguria presente tra eccellenze e chef stellatiMilano, 5 feb. (askanews) – Eccellenze, chef stellati, nuove proposte. Così la Liguria si presenta all’appuntamento di Bit, la Borsa internazionale del Turismo, che si tiene a Milano fino a domani, 6 febbraio.


A Milano i territori hanno portato sul palco dello stand della Liguria i programmi e le iniziative per il 2024, all’interno di uno spazio – appositamente studiato – che coniuga momenti “esperienziali” di valorizzazione del territorio e delle eccellenze alle zone riservate ai B2B e agli incontri business. La BIT è stata anche l’occasione per presentare le campagne di promozione e comunicazione per la prima parte del 2024 che arriveranno fino a fine luglio, con la prevista riapertura della Via dell’Amore. Il sentiero patrimonio Unesco simbolo delle Cinque Terre e della Liguria nel mondo tornerà fruibile dopo anni di chiusura e importanti lavori di recupero e messa in sicurezza.


“C’è voglia di Italia e c’è grande voglia di Liguria – spiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – una regione i cui indicatori stanno tutti crescendo. Nel 2023 è fortemente aumentato il turismo straniero, mentre gli italiani sono ben presenti ormai da qualche stagione. Quest’anno sarà straordinario, con la riapertura della storica Via dell’Amore, dopo tanti anni di chiusura e un lavoro complesso anche da un punto di vista ingegneristico. Quest’estate quindi riapriremo al turismo uno dei simboli della Liguria a cui è dedicata anche la nostra cartolina istituzionale al Festival di Sanremo. In questi anni è cresciuto un turismo sempre più destagionalizzato, che fa della Liguria una meta ambita non solo per il suo mare, il più bello d’Italia, ma anche per la sua arte, per i suoi parchi, per il suo outdoor, per cui siamo tra i leader del Paese, senza dimenticare il traino fondamentale del nostro agroalimentare con un boom di vendite dei nostri prodotti, dal pesto al vino. Tutto si incrocia con quella nautica da diporto per cui la Liguria è diventata, con il suo Salone Nautico, i suoi porti e i suoi cantieri, la capitale mondiale. La Liguria è un modello di sviluppo integrato che ci sta dando tante soddisfazioni e le sta dando ai liguri visto che l’occupazione è ai massimi di tutti i tempi”. La presenza della regione alla Borsa internazionale del turismo risponde alle esigenze e le richieste del comparto turistico ligure: BIT rappresenta un importante momento di incontro e confronto tra domanda e offerta, potendo contare anche per questa edizione su oltre 1.100 espositori provenienti da 66 Paesi.


Gli operatori turistici presenti allo stand della Regione sono 28, rappresentativi di tutto il territorio. La loro attività è organizzata per poter effettuare più di 900 incontri con buyer da tutto il mondo, nei tre giorni di esposizione.

Ex Ilva, Bucci: a Genova vogliamo ritorno a piena occupazione

Ex Ilva, Bucci: a Genova vogliamo ritorno a piena occupazioneGenova, 24 gen. (askanews) – “Il governo sa in che direzione vuole andare e mi sembra che abbia le idee molto chiare. Io ho fatto presente al ministro quello quali sono le priorità per Genova. La fabbrica di Cornigliano ha avuto molti proprietari ma il vero proprietario è la città di Genova che vuole la fabbrica e, soprattutto, vuole l’acciaio. Cornigliano ha una posizione logistica invidiabile e fare l’acciaio qui è un vantaggio. Noi vogliamo l’acciaio, vogliamo un piano industriale come si deve con occupazione e lavoro per il futuro”. Lo ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci, parlando del futuro dell’ex Ilva e degli spazi attualmente inutilizzati nello stabilimento genovese, a margine della commemorazione per Guido Rossa.

“Questo – ha sottolineato Bucci – è l’obiettivo primario. Poi se ci sono anche altre possibilità le affronteremo ma non si va da nessuna parte se non si costruisce l’acciaio qui e su questo c’è un accordo pieno con il ministro. Penso che si andrà verso il commissariamento e sia noi che Taranto avremo un percorso privilegiato. La mia asticella – ha concluso il sindaco di Genova – è quella dell’accordo di programma: c’erano 2.200 persone e noi vorremmo tornare lì. La situazione è difficile ma la gente ha bisogno di lavorare. L’accordo di programma non è stato rispettato da Arcelor Mittal e quindi servirà un tavolo con il commissario. Le porte sono sempre aperte per tutti e non vedo perché ci debbano essere aut aut”.

Terzo Valico, Toti: aperto il primo tratto di un’opera strategica

Terzo Valico, Toti: aperto il primo tratto di un’opera strategicaGenova, 12 gen. (askanews) – “È una giornata di grandissimo significato. Parafrasando una famosa frase: è un piccolo viaggio per il treno ma è un grande viaggio per le ferrovie e i collegamenti tra Genova e la pianura Padana. Finalmente vediamo un primo, reale, concreto tratto di quel Terzo Valico che farà la differenza per la logistica del Nord Ovest tra Genova, Milano e Torino, in quel triangolo industriale che è stato e ancora oggi rappresenta un pezzo importante della capacità di crescita di questo Paese. Con questo treno, che per la prima volta viaggia sui binari, con i lavori in corso per completare quest’opera strategica entro giugno del 2026, le nostre merci raggiungeranno gli interporti della pianura Padana e i nostri turisti e cittadini raggiungeranno le principali città del Nord in un tempo simile a quello dell’alta velocità: è un cambiamento epocale”. Lo afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che oggi ha partecipato all’inaugurazione dei primi 8,5 chilometri della nuova linea ferroviaria del Terzo Valico dei Giovi tra Rivalta Scrivia e Tortona, in provincia di Alessandria.

“L’alta velocità e capacità ferroviaria – prosegue Toti – consentirà al porto di Genova quell’operatività, legata anche alla nuova diga in costruzione, in grado di rendere la nostra logistica tra le più avanzate e competitive d’Europa. Se consideriamo poi che in questo quadrante passerà anche l’altro corridoio europeo Lisbona-Kiev, si tratta evidentemente di un’area tra le più infrastrutturate del nostro continente. Per la Liguria, tenuto conto che nel primo lotto di questi lavori c’è anche il quadruplicamento e sestuplicamento del nodo ferroviario di Genova che sarà pronto entro la fine del 2024 o i primi mesi del 2025, vuol dire veramente toccare con mano – conclude il governatore ligure – quel cambiamento a cui si è tanto lavorato in questi anni, con un collegamento straordinariamente efficace per le merci e per le persone”.

Edison: nuovo accordo PPA per impianto eolico da 20 MW in Liguria

Edison: nuovo accordo PPA per impianto eolico da 20 MW in LiguriaMilano, 28 dic. (askanews) – Edison ha firmato con il gruppo FERA (Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative) un Power Purchase Agreement (PPA) a lungo termine per la gestione dell’energia prodotta da un impianto eolico con una potenza installata di 20 MW, in provincia di Savona, in Liguria.

L’accordo, di durata quinquennale, prevede il ritiro da parte di Edison di tutta l’energia rinnovabile generata (attestato dalle relative garanzie di origine), che il gruppo gestirà a mercato e rivenderà ai propri clienti interessati a un contratto di fornitura rinnovabile; mentre FERA mantiene la gestione operativa e la manutenzione dell’asset. L’impianto, che è già in esercizio, grazie all’intesa raggiunta non usufruisce del meccanismo di incentivazione previsto per le fonti rinnovabili. Secondo le stime, il parco eolico ha una produzione media pari a 55 GWh annui, equivalenti al fabbisogno energetico di circa 23 mila famiglie, in grado di evitare l’emissione in atmosfera di oltre 22 mila tonnellate di CO2 equivalenti all’anno.

“Chiudiamo il 2023 da leader di settore, con un portafoglio che negli ultimi mesi si è notevolmente rafforzato nella gestione e vendita di energia rinnovabile ai propri clienti”, ha commentato Fabio Dubini, Executive Vice President Gas&Power Portfolio Management&Optimization di Edison. “Grazie ad accordi come questo, da una parte sosteniamo l’installazione di nuove rinnovabili e dall’altra siamo in grado di offrire a consumatori sempre più evoluti e attenti all’impatto delle proprie attività volumi crescenti di energia green, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione dei consumi finali della transizione energetica”.

Ex Ilva, Toti: ok azione congiunta Regioni ma nodo resta Taranto

Ex Ilva, Toti: ok azione congiunta Regioni ma nodo resta TarantoGenova, 11 dic. (askanews) – “Credo che le Regioni debbano fare il loro e bene ha fatto Cirio a ricordare che possiamo agire di concerto sul governo per chiedere gli interventi che servono. Dopodiché il tema delle politiche industriali nazionali e di una politica fondamentale come quella dell’acciaio è un tema tutto nazionale. Siamo a disposizione del governo per dare tutto il supporto possibile ma occorre sciogliere il nodo di Taranto, del suo finanziamento, dell’azionariato, del socio industriale di quell’azienda e poi tutti temi ambientali ancora aperti in quello stabilimento”. Lo ha affermato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, commentando l’appello del governatore piemontese Alberto Cirio ad avviare da subito un’azione coordinata con la Puglia e la Liguria per difendere gli stabilimenti ex Ilva in accordo con il governo.

“Certamente – ha aggiunto Toti – c’è bisogno di coordinare le nostre azioni e lo abbiamo fatto sempre quando il governo ci ha convocato. Ovviamente l’ex Iva resta sempre sui nostri radar e monitoriamo con grande attenzione quello che accade. L’ex Ilva ha un perno centrale che è quello della produzione dello stabilimento di Taranto ed è lì che prima di tutto bisogna risolvere tutti i nodi che sono ancora intrecciati perché gli stabilimenti di Genova e di Novi Ligure – ha concluso il governatore ligure – lavorano materiali che arrivano da Taranto”.

Due nuovi finanziamenti ERC per i ricercatori dell’IIT

Due nuovi finanziamenti ERC per i ricercatori dell’IITMilano, 23 nov. (askanews) – La sinfonia dell’attività cerebrale e l’energia nelle piante sono i due argomenti di ricerca che, rispettivamente, l’italiano Alessandro Gozzi e il tedesco Fabian Meder, approfondiranno nei progetti che sono risultati vincitori di due finanziamenti da parte dell’European Research Council (ERC), comunicati oggi dall’ente europeo. Entrambi gli scienziati dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) avranno a disposizione circa 2 milioni di euro per i prossimi 5 anni per consolidare la loro attività di ricerca come ricercatori indipendenti.

L’assegnazione dei “Consolidator grant” è stata annunciato oggi dall’ERC: complessivamente i finanziamenti riguardano un totale di 308 ricercatori e ricercatrici in tutta Europa, per un investimento complessivo di 627 milioni di euro. Gozzi e Meder sono tra i 15 ricercatori – 11 uomini e 4 donne in 11 diversi Università e centri di ricerca in Italia – che riceveranno il finanziamento individuale. Tale numero posiziona il nostro Paese lontano dal primo posto dei paesi membri capaci di conquistare i fondi ERC, con la Germania in testa con 66 progetti vinti, sebbene la nazionalità italiana sia la seconda più rappresentata tra i vincitori (36 ricercatori) nell’Unione Europea, dopo quella tedesca (56 ricercatori). L’IIT riassume la situazione europea avendo tra i vincitori un italiano, il neuroscienziato Alessandro Gozzi, già titolare di un primo finanziamento ERC nel 2018, e un tedesco, l’ingegnere Fabian Meder, al suo primo riconoscimento europeo e nei laboratori dell’IIT già dal 2017. Una situazione che mostra la capacità di attrazione di “cervelli” da parte dell’IIT.

Fabian Meder è un ingegnere dei materiali, formatosi all’Università di Brema in Germania, che dopo avere lavorato in 7 istituti di 4 paesi diversi – Germania, Irlanda, Svizzera e Italia – è dal 2017 ricercatore dell’IIT presso il Bioinspired Soft Robotics Lab a Genova. I suoi interessi di ricerca spaziano tra la scienza dei materiali e la biologia, studiando in particolare i processi che accadono all’interno delle piante. Grazie al finanziamento dell’ERC, Meder potrà approfondire i meccanismi che permettono la generazione di cariche elettriche sulla superficie delle foglie delle piante, quando queste entrano in contatto con materiali artificiali o gocce di pioggia. Il progetto di studio, intitolato EpiC, si pone l’obiettivo di definire come materiali artificiali possono essere usati per variare le cariche elettriche generate e i conseguenti effetti sulla fisiologia della pianta, così da arrivare alla creazione di una nuova piattaforma tecnologica di microreattori e sensori da collegare e alimentare direttamente sulle foglie. Alessandro Gozzi è un neuroscienziato ed esperto di tecniche di imaging cerebrale, ad oggi Coordinatore del Centro di IIT a Rovereto (TN). Gozzi ha conseguito un master in biotecnologie e un dottorato di ricerca in Imaging biomedico presso l’Università di Verona; dopo un iniziale periodo di ricerca nell’industria farmaceutica, nel 2010 è entrato a far parte dell’IIT. Nel 2018 Gozzi si è aggiudicato un primo finanziamento ERC finalizzato a studiare i meccanismi di alterazione della connettività cerebrale in malattie quali autismo e schizofrenia. Quest’ultimo finanziamento, gli permetterà di approfondire uno specifico aspetto dell’attività cerebrale, quella spontanea. Il progetto vincitore, nominato BRAINAMICS, ha infatti come focus principale l’indagine di quella “sinfonia” di segnali elettrici che caratterizza l’attività del cervello anche quando è a riposo, giocando un ruolo chiave nel modulare i pensieri, i ricordi e la coscienza. Gozzi analizzerà come i neurotrasmettitori, i messaggeri chimici del cervello, plasmano questo intricato balletto neurale. Una conoscenza che potrà permettere di capire come sia possibile modulare in maniera non invasiva l’organizzazione e i ritmi dell’attività cerebrale spontanea anche a scopi terapeutici, intervenendo così per il trattamento dei disturbi neurologici o per il miglioramento delle funzioni cognitive. (nella foto, da sinistra: Alessandro Gozzi e Fabian Meder)

Rigassificatore Savona, Toti: non penalizzerà il turismo

Rigassificatore Savona, Toti: non penalizzerà il turismoGenova, 5 ott. (askanews) – “È un’operazione che non penalizza il turismo ma che, anzi, potenzia il sistema portuale e industriale di una regione, la Liguria, la cui crescita è in proporzione più significativa di quella di tutto il Paese. Non ci può essere turismo con la crisi energetica. Se le famiglie italiane non riescono ad arrivare a fine mese, non potrà esistere turismo per una regione che fornisce servizi a tutto il Nord Italia. Noi non vogliamo questo. Intendiamo proteggere il sistema economico di questo Paese, che significa difendere l’economia ligure e i suoi lavoratori”. Lo ha affermato il commissario straordinario di governo e presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, nel corso dell’incontro nel palazzo della provincia di Savona sul progetto del rigassificatore a Vado Ligure.

“La struttura commissariale – ha aggiunto Toti – è sempre a disposizione per ascoltare le esigenze di tutti, come è stato fatto durante gli incontri tecnici, migliorando il più possibile il progetto e riducendo i disagi, modificando il tracciato e valutando soluzioni alternative anche in base alle osservazioni pervenute in questi mesi dai Comuni. Il progetto è soggetto a un iter autorizzativo nazionale, non applicato né a Piombino né a Ravenna: è prevista una Valutazione di Impatto Ambientale e di Impatto sulla Salute, una valutazione di sicurezza da parte del Ctr e la Conferenza dei Servizi, che coinvolge i soggetti previsti dalla legge. Non si tratta di un’opinione politica di una singola persona ma di una procedura scientifica. I sindaci avranno sempre la possibilità di esprimere i propri pareri purché siano legati alla scientificità delle esigenze”. “Il tema di compatibilità con le zone agricole e produttive – ha sottolineato il governatore ligure – è stato valutato dai tecnici e superato con adeguate modifiche al tracciato. La stazione di pompaggio è stata ridimensionata e sono al vaglio soluzioni alternative per il suo collocamento, così da non interferire sui terreni vergini ma andando a recuperare alcuni spazi industriali interessati dall’Area di Crisi Industriale Complessa oggetto di finanziamenti ministeriali. Sono favorevole alla valutazione di opere di accompagnamento e di competitività. Su questo apriremo un tavolo condiviso con i Comuni, con l’assessorato regionale alle Infrastrutture e con Anci Liguria e troveremo una strategia per poter apportare ulteriori benefici a questa provincia”.

“Ho massimo rispetto per i cittadini che esprimono preoccupazione – ha concluso Toti – e per le associazioni di categoria che ci sottopongono le proprie osservazioni. I prossimi passaggi da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, come colonna portante del progetto, porteranno a termine il procedimento di Via ministeriale sgomberando il campo da quelle che sono le paure sincere di coloro che sono preoccupati da un’iniziativa che magari non comprendono nel dettaglio”.

IIT compie 20 anni e festeggia presentando il robot “ergoCub”

IIT compie 20 anni e festeggia presentando il robot “ergoCub”Genova, 21 set. (askanews) – IIT – l’Istituto italiano di tecnologia – raggiunge i 20 anni di attività e celebra il traguardo presentando per la prima volta dal vivo in Italia il robot umanoide “ergoCub”, l’ultimo risultato della sua ricerca nell’ambito della robotica e dell’Intelligenza artificiale. La presentazione è avvenuta nel corso di un incontro nella sede centrale IIT di Morego, a Genova, al quale hanno partecipato i rappresentanti della politica locale e nazionale, scienziati di rilievo internazionale, e la comunità dei ricercatori IIT.

Il nuovo robot umanoide ergoCub – emblema della robotica e dell’Intelligenza Artificiale di IIT, due dei settori che posizionano l’Istituto tra i centri di ricerca più avanzati al mondo – ha salutato i presenti in sala. Ad aprire la manifestazione il messaggio di augurio da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, letto dal presidente dell’IIT, Gabriele Galateri di Genola. Sono seguiti i saluti istituzionali del presidente Galateri e del direttore Scientifico di IIT, Giorgio Metta, il quale ha illustrato i principali risultati dell’Istituto. Il robot “ergoCub” è alto 150 centimetri e pesa 55,7 chili. Il suo nome deriva dall’unione di “ergo”, per indicare il focus sull’ergonomia, e di “Cub”, che richiama il nome dell’umanoide bambino iCub, il quale è stato la piattaforma di riferimento per lo sviluppo del nuovo robot, oltre che simbolo dell’Istituto fino dalla sua nascita. Il nuovo robot è dotato di intelligenza artificiale ed è stato progettato per avere un sistema in grado di valutare, gestire, ridurre e prevenire il rischio fisico dei lavoratori nei contesti industriali e ospedalieri.

Frutto della collaborazione tra lo staff di ricerca di IIT e quello di INAIL, ergoCub rappresenta solo una delle ultime pietre miliari dell’Istituto. Durante le celebrazioni, infatti, gli ospiti hanno potuto vedere dal vivo alcune delle altre creazioni dell’Istituto che ne hanno accompagnato la crescita negli anni: il robot umanoide R1, ultimato nel 2016 e concepito per operare in ambienti domestici e professionali; il robot ispirato alla figura mitologica Centauro concluso nel 2018 e, infine, FLOAT, un innovativo dispositivo medico robotico per la riabilitazione delle braccia presentato nel 2022. Nel corso della prima giornata di celebrazione è stata ricordata la peculiarità della legge istitutiva che nel settembre del 2003 stabilì la nascita della Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia quale nuovo centro di ricerca multidisciplinare ispirato a modelli internazionali, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo del sistema economico nazionale, sostenendo l’eccellenza nella ricerca di base e in quella applicata.

Attualmente lo staff complessivo di IIT conta quasi 2.000 persone, più della metà proveniente da oltre 60 paesi nel mondo. L’attività di ricerca, focalizzata su robotica, IA, nuovi materiali e tecnologie per la vita, ha portato a circa 18.000 pubblicazioni scientifiche, 1.294 titoli di brevetti attivi e 33 startup costituite. L’istituto ha inoltre partecipato a 385 progetti europei, 43 progetti internazionali, 124 progetti nazionali e 177 progetti con fondazioni I suoi ricercatori e ricercatrici hanno vinto un totale di 61 finanziamenti per la ricerca d’avanguardia da parte del prestigioso ente europeo European Research Council (ERC), posizionandosi tra i primi in Italia. Ai saluti delle autorità locali – il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – sono seguiti quelli delle autorità europee e nazionali: il commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni con un videomessaggio; la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, in collegamento remoto, e il direttore generale del Tesoro – Ministero dell’Economia e delle Finanze – Riccardo Barbieri Hermitte.

Il ricordo della nascita della Fondazione e dei primi anni di formazione dell’Istituto è stato portato dall’ex ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Letizia Moratti, oggi presidente della Fondazione E4Impact; del primo presidente di IIT Vittorio Grilli, oggi Chairman del Corporate & Investment Bank per l’area Europa, Medio Oriente e Africa, JPMorgan; e del primo direttore scientifico di IIT Roberto Cingolani, oggi e amministratore delegato di Leonardo. La dimensione internazionale della ricerca scientifica di IIT è stata testimoniata dalla presenza di esponenti di rilievo della comunità scientifica europea e statunitense, dove IIT ha due outstation, una presso il MIT e l’altra ad Harvard. Sono intervenuti la presidentessa dell’European Research Council, Maria Leptin; la direttrice generale del Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare (EMBL) Eidth Heard, il premio Nobel per la Chimica Martin Chalfie e Tomaso Poggio, del Center for Brains, Minds and Machines del MIT di Boston, USA. Il 22 settembre proseguono le celebrazioni per i 20 anni di IIT con il primo incontro in presenza dell’Associazione europea AERG (Association of ERC grantees) che raccoglie i ricercatori e le ricercatrici vincitori dei finanziamenti dell’ERC. L’incontro è dedicato al tema dell’eccellenza nella ricerca, alla sua valutazione e alle politiche per favorirla. Uno spazio dell’incontro, inoltre, è focalizzato sulle ricerche condotte da Barbara Mazzolai, Associate Director di IIT per la robotica, che ha vinto il finanziamento ERC nel 2020. Le celebrazioni per i primi venti anni dell’IIT proseguiranno poi con altri eventi scientifici e culturali. (nella foto: il robo ergoCub stringe la mano al direttore scientifico IIT, Giorgio Metta)

Liguria, Rixi: 1,2 mld per completare Aurelia bis Sanremo-Ventimiglia

Liguria, Rixi: 1,2 mld per completare Aurelia bis Sanremo-VentimigliaGenova, 4 set. (askanews) – “Del completamento dell’Aurelia bis da Sanremo a Ventimiglia si parla da almeno 20 anni. Oggi mettiamo una pietra miliare con l’avvio concreto di un percorso con tempi certi e condiviso col territorio, un impegno da 1,2 miliardi di euro”. Lo ha detto il deputato ligure e viceministro al Mit Edoardo Rixi a margine di un incontro con i sindaci del ponente imperiese presso l’aula consiliare di Ventimiglia.

“Abbiamo bisogno di potenziare il sistema infrastrutturale ligure – sottolinea il viceministro delle infrastrutture – anche nell’ottica di un periodo importante per la manutenzione delle autostrade. Non abbiamo più tempo da perdere, il prossimo obiettivo è aprire i cantieri quanti prima”.

Porti, Ghio (Pd): no alle privatizzazioni annunciate da Tajani

Porti, Ghio (Pd): no alle privatizzazioni annunciate da TajaniGenova, 24 ago. (askanews) – “Le privatizzazioni dei porti annunciate dal vice premier Tajani sono poco comprensibili e contro ogni interesse pubblico. Chiediamo al ministro Salvini di smentire l’intenzione di far cassa per sanare il bilancio svendendo i porti pubblici e di discutere le proposte della risoluzione sulla portualitá presentata dal Pd in commissione Trasporti alla Camera che parte proprio dal rafforzamento del ruolo pubblico nella definizione delle politiche portuali. L’opposto della direzione indicata da Tajani, che per rimpinguare le casse pubbliche vorrebbe privatzzare i porti”. Lo afferma in una nota la vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera Valentina Ghio.

“Tajani – aggiunge la deputata ligure – dimentica che i terminal portuali sono già in concessione ai privati, quindi di che privatizzazione parla? La sua volontà è forse quella di ridurre ulteriormente il ruolo della governance pubblica nella regolazione e nel controllo dei porti? Un’ipotesi inaccettabile che ci troverà fortemente contrari. La nostra risoluzione sui porti, presentata in commissione Trasporti, sostiene la necessità della regolazione pubblica e il rafforzamento del ruolo pubblico nazionale nella definizione delle politiche strategiche per lo sviluppo di questo settore, non certo quello di ridurla”. “Evidentemente – conclude Ghio – la consapevolezza che la coperta è corta e il bisogno di rimpinguare le casse pubbliche inducono esponenti del governo ad affermazioni discutibili e preoccupanti. Come Pd abbiamo chiesto che venga coinvolto nella discussione il Parlamento e non si proceda su scelte così rilevanti a colpi di dichiarazioni e senza coinvolgere le Camere”.