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IIT: Investimenti per 1 mld in sei anni nel piano nuovo strategico

IIT: Investimenti per 1 mld in sei anni nel piano nuovo strategicoGenova, 16 feb. (askanews) – Investimenti per 1 miliardo in sei anni coordinati in una prospettiva di ricerca e sviluppo che vede l’intelligenza artificiale come strumento fondamentale per affrontare le due sfide sociali più urgenti del nostro tempo, la Salute (Healthcare) e la Sostenibilità (Earthcare): è uno degli impegni programmati dall’Istituto italiano di tecnologia-IIT presenti nel piano strategico 2024-2029. Il piano è strato presentato a Genova nel corso di “Il Glocal di IIT”, evento che ha concluso il ciclo di iniziative per la celebrazione dei 20 anni dell’Istituto Italiano di Tecnologia.



Il nuovo piano strategico prevede, tra le altre novità, l’approccio “AI first” che vede nello studio e nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale un elemento fondamentale della ricerca di tutte le 80 unità di ricerca che operano nei 11 centri della rete nazionale IIT. Il piano strategico – è stato sottolineato – dà quindi la priorità all’intelligenza artificiale non intesa solamente come “large language model”, ma principalmente come strumento da applicare “per fare ricerca meglio e più velocemente”. E’ stato quindi dato ampio spazio al progetto di digitalizzazione di IIT, mediante investimenti -sia nella ricerca specifica sull’intelligenza artificiale sia sulle infrastrutture- per oltre 150 milioni euro per aumentare la capacità di calcolo e migliorare le performance di immagazzinamento dei dati definendo procedure e metodi per la loro conservazione secondo i principi FAIR (i dati devono essere Findable, Accessible, Interoperable, and Reusable) e prevedendo anche un aggiornamento di laboratori e attrezzature in modo da ottimizzare la raccolta automatica dei dati e implementare processi robotizzati. Infine il priano prevede di ottimizzare i programmi di alta formazione e di aumentare il reclutamento di ricercatori e ricercatrici a livello internazionale in ambito computazionale e AI. Altra novità inserita nel piano 2024-2029 è la “Blue Sky Research” che rappresenta la ricerca di base guidata unicamente dalla curiosità (ricerca curiosity driven) e dall’intraprendenza dei team di ricerca dell’Istituto. Questo approccio viene incoraggiato nel nuovo piano strategico – è stato sottolineato – nella convinzione che la scienza di base di oggi diventerà l’innovazione di domani e da essa deriveranno scoperte spesso inaspettate, che saranno il motore del trasferimento tecnologico delle prossime decadi. In questo ambito l’approccio AI first è ancora più importante, in quanto la produzione scientifica sarà potenziata dall’esplorazione automatizzata di nuovi materiali, dalle soluzioni di AI generativa e dall’analisi statistica e modellazione di fenomeni fisici a partire da ampi dataset.


Il piano prevede inoltre cinque nuovi “programmi Flagship” che nascono per focalizzare e sviluppare una massa critica sufficiente per affrontare problemi su larga scala che richiedono competenze estremamente trasversali e gruppi di ricerca numerosi. I programmi – che si innestano sui domini di ricerca IIT di robotica, nanomateriali, tecnologie per le scienze della vita e scienze computazionali – mirano a risolvere i problemi concreti della nostra società nel breve e medio periodo e sono stati pensati per intercettare i megatrend sociali come il riscaldamento globale e l’invecchiamento della popolazione e quelli tecnologici come la transizione digitale e l’Intelligenza Artificiale. Dell’investimento globale di 1 miliardo di euro in 6 anni, IIT dedicherà circa 750 milioni all’attività di ricerca di cui un terzo verrà investito nella Blue Sky Research mentre i rimanenti due terzi andranno a sostenere i programmi Flagship. Inoltre, verrà potenziato anche il trasferimento tecnologico con investimenti mirati intensificando il rapporto con le imprese e le istituzioni da un lato e aumentando le attività di formazione all’imprenditorialità del personale di ricerca dall’altro.


Nei prossimi 6 anni, infine, IIT svilupperà ulteriormente la ricerca negli ambiti dei beni culturali e della Space Economy e lancerà “IIT Global”, un programma di internazionalizzazione con partner specifici che prevede l’attivazione di scambi di studenti e docenti, la creazione di laboratori congiunti a doppia sede e la creazione di nuovi “outpost” esteri di IIT in paesi selezionati. In dettaglio i cinque nuovi “programmi Flagship” sono i seguenti.


Technologies for Sustainability – “Le tecnologie per la sostenibilità” che contribuiranno alla creazione di paradigmi di economia circolare, alla progettazione di nuovi materiali per la transizione energetica, alla depurazione dell’acqua, allo studio di sistemi robotici per l’agricoltura e l’ottimizzazione dei processi produttivi per una migliore gestione delle risorse naturali. Technologies for Healthy Living – “Le tecnologie per la salute” che sviluppano tecnologie di supporto per l’invecchiamento della popolazione, contribuendo a un cambiamento di paradigma nella fornitura di servizi medici attraverso, per esempio, robot assistivi e l’utilizzo di big data per la medicina di precisione. RNA Technologies – “Le tecnologie dell’RNA” che si basano sulla ricerca pionieristica nel campo della medicina di precisione utilizzando l’Intelligenza Artificiale per analizzare e comprendere le malattie neurodegenerative e il cancro. Brain and Machines – “Neuroscienze e macchine” che si propone di applicare strumenti computazionali per comprendere come i circuiti cerebrali diano origine alle straordinarie capacità cognitive e motorie degli esseri umani per strutturare nuovi metodi di apprendimento automatico per i sistemi embodied, come robot che interagiscono in maniera naturale con gli esseri umani. Da queste ultime ricerche si pensa di realizzare robot da utilizzare nella terapia comportamentale di individui diagnosticati nello spettro autistico. Teaching Science to Computers – “Insegnare la scienza ai computer” che si propone di migliorare la nostra comprensione della matematica, dell’apprendimento automatico e dell’intelligenza artificiale. Contribuirà alla progettazione di un’intelligenza artificiale affidabile con applicazioni nella robotica e nell’automazione in grado anche di ottimizzare processi in un’ottica di sostenibilità. (nella foto: Giorgio Metta, direttore scientifico IIT durante la presentazione del piano strategico 2024-2029 dell’Istituto)