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Tag: Sanremo 2023

”Sono solo canzonette”: la terza serata del Festival di Sanremo si è aperta con Edoardo Bennato

”Sono solo canzonette”: la terza serata del Festival di Sanremo si è aperta con Edoardo BennatoSanremo, 13 feb. (askanews) – La terza serata del Festival di Sanremo si è aperta con Edoardo Bennato che ha cantato “Sono solo canzonette”. Il pubblico ha accompagnato l’esibizione con applausi e balli. Carlo Conti – insieme a Bennato – ha lanciato il docufilm in onda su Rai1 mercoledì 19 febbraio.


“Saluto il mio bimbo che ora sta dormendo, ma così da grande potrà vedere la sua mamma”, ha detto la co-conduttrice – una delle tre di stasera – del Festival di Sanremo Miriam Leone, diventata recentemente mamma. In abito a sirena in velluto nero tempestato di grandi perle bianche, ha rivissuto il suo debutto a Miss Italia del 2008, con la gag fatta da Carlo Conte che conduceva il concorso di bellezza nell’edizione che l’attrice ha vinto dando inizio alla sua carriera.

Trump assicura: l’Ucraina sarà coinvolta nei negoziati con la Russia. Anche Putin vuole la pace

Trump assicura: l’Ucraina sarà coinvolta nei negoziati con la Russia. Anche Putin vuole la paceRoma, 13 feb. (askanews) – L’Ucraina sarà coinvolta nei negoziati di pace con la Russia. Lo ha assicurato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di fronte alla stampa.


L’inquilino della Casa Bianca ha inoltre assicurato che Vladimir Putin, il suo omologo russo, “vuole la pace” con l’Ucraina.

Mezzo Pd ricorda Franco Marini, tra messaggi al partito e alla Cisl

Mezzo Pd ricorda Franco Marini, tra messaggi al partito e alla CislRoma, 13 feb. (askanews) – C’era una bella fetta di Pd a ricordare Franco Marini, oggi all’Istituto Sturzo. L’evento non era faccenda esclusivamente democratica, c’erano anche figure come il fresco ex segretario Cisl Luigi Sbarra o l’ex ministro Vincenzo Scotti, ma la pattuglia di esponenti Pd – di rito Dc e Margherita – era assai nutrita. Un incontro tra ‘amici’ – nell’accezione del termine che era in voga nella ‘Balena bianca’ – una riunione in omaggio all’ex presidente del Senato, ma durante la quale non sono mancati gli accenni al dibattito attuale.


Era piena la sala del convegno su ‘Franco Marini e la sinistra sociale’, aperto da Guelfo Fiore, Giorgio Merlo e Nicodemo Oliverio. Tanti, appunto, parlamentari Pd in carica o ‘emeriti’: Dario Franceschini, Luigi Zanda, Pierluigi Castagnetti, Anna Ascani, Giorgio Merlo, Silvia Costa, Renzo Lusetti, Giampaolo D’Andrea, tra gli altri. Ma, appunto, anche Sbarra e Scotti, oltre a Pier Ferdinando Casini, che ora è senatore Pd ma che è stato a lungo con il centrodestra di Silvio Berlusconi. Tutti a ricordare l’ex presidente del Senato ed ex segretario generale della Cisl, “un leader”, come ha detto Merlo poi imitato da Casini. Un mancato “grande presidente della Repubblica”, per Sbarra. “Sarebbe stato un Pertini cattolico”, chiosa Franceschini.


Viene celebrato innanzitutto l’uomo, il suo carattere, la “scorza di durezza” dietro la quale c’era però “un buono, una persona gentile, capace di amare gli altri”, come dice ancora l’ex ministro dei Beni culturali. Ma, appunto, tra le righe la discussione finisce per collegarsi ai temi di oggi. Accade per esempio quando Casini ricorda che Marini fu il leader sindacale capace di mettere in discussione “la pretesa della Cgil di avere il monopolio del mondo del lavoro”. Una pretesa infondata perché “i democratici cristiani sono da sempre dove stanno i lavoratori”.


E Sbarra si spinge oltre. L’ex segretario Cisl, che guarda più a destra che a sinistra, ora guiderà la fondazione del sindacato dedicata proprio a Marini e avverte: “Vogliamo valorizzare la testimonianza, il pensiero di Franco Marini, trasferirlo ai giovani sindacalisti”. Poi tocca un tasto dolente per i tanti esponenti Pd presenti, ricordando che “Franco credeva molto nella partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese”. Proprio la stessa idea che la Cisl ha fatto propria con la proposta di iniziativa popolare che tra poco verrà votata alla Camera: “Pensiamo di essere in linea con la storia, con il pensiero di Marini”. Una punzecchiata che non passa inosservata, perché nel Pd c’è un dibattito delicato in corso su questo tema. L’ala moderata del partito, ben rappresentata al convegno su Marini, spinge perché il Nazareno non decida di votare no alla legge, nonostante le modifiche apportate dalla maggioranza, proprio per evitare di “lasciare la Cisl a Giorgia Meloni”. E infatti Castagnetti replica a Sbarra citando una frase che Marini, spiega, gli disse quando Rocco Buttiglione scelse il centrodestra: “Ricordo perfettamente cosa mi disse: dove sono gli eredi di quella storia, io non posso essere”. Ma il timore di un Pd che guarda solo verso la Cgil c’è.


E sempre Castagnetti precisa che “è sempre difficile dire cosa farebbe ora un leader del passato, e sarebbe meglio non farlo”. Ma poi cita i dati sulle entrate Irpef, sottolineando che “il 53% viene versato dai dipendenti e il 30% dai pensionati”, mentre “il 69,7% degli autonomi evade il fisco”. Ecco, conclude, “Marini è stato sempre un politico demodé, aveva il vizio di parlare di giustizia sociale. Se ancora ci fosse direbbe al partito: se vuoi vincere torna a parlare di queste cose”.

Sanremo, Rocco Hunt rassicura i fan: sto alla grande

Sanremo, Rocco Hunt rassicura i fan: sto alla grandeSanremo, 13 feb. (askanews) – Rocco Hunt rassicura i fan con un post sui social. “Ragazzi molti mi avete chiesto il perchè di questa espressione? Vi volevo tranquillizzare: sto vivendo questo Festival alla grande… Però devo ammettere che sono rimasto spiazzato. Anche io molte volte gioco con i luoghi comuni ma ieri non ho avuto voglia di ridere. State sereni, sono carico, domani ci aspetta una grande serata insieme al mio amico Clementino. Spaccam’ tutt’ cose” Ha scritto. Ieri sera il rapper campano non ha gradito l’ironia di Alessandro Cattelan al DopoFestival che ha proposto una parodia di Montagne Verdi di Marcella Bella trasformata in Montagne bianche con riferimenti a Napoli e a Roccaraso.

Milleproroghe, ok Senato a fiducia con 97 sì. Passa alla Camera

Milleproroghe, ok Senato a fiducia con 97 sì. Passa alla CameraRoma, 13 feb. (askanews) – Via libera del Senato alla questione di fiducia posta dal governo sul ddl di conversione in legge del decreto Milleproroghe con 97 voti favorevoli e 57 voti contrari.


A tenere banco a Palazzo Madama il tema politicamente caldo della riapertura della rottamazione quater e della proroga per l’adesione al concordato preventivo per il 2025-26, misura questa che alla fine è rimasta fuori dal provvedimento. Ma anche il rinvio a fine 2027 della consulta dei tifosi che ha creato fibrillazioni nella maggioranza. Molti, come al solito, i temi affrontati dal decreto di fine anno sulla proroga dei termini, licenziato dal governo il 9 dicembre ma pubblicato in Gazzetta Ufficiale solo il 27 dicembre scorso. Tra questi la cancellazione delle multe ai no-vax, lo slittamento al 31 marzo prossimo dell’obbligo per le imprese di sottoscrivere polizze contro le calamità naturali, la proroga al 30 aprile 2025 delle limitazioni alla responsabilità per danno erariale.


Dopo il voto di fiducia del Senato, il provvedimento, che scade il 25 febbraio prossimo, passa alla Camera dei deputati in seconda lettura per il via libera finale.

Sanremo, Mahmood, Deborah Compagnoni ed Eros Zanotti tedofori a Olimpiadi

Sanremo, Mahmood, Deborah Compagnoni ed Eros Zanotti tedofori a OlimpiadiSanremo, 13 feb. (askanews) – Coca-Cola ha svelato oggi, presso Casa Coca-Cola a Sanremo, i suoi primi tre tedofori del Viaggio della Fiamma Olimpica dei XXV Giochi Invernali di Milano Cortina 2026. Si tratta di tre personalità d’eccezione, rappresentanti di mondi diversi ma accomunati dai valori olimpici e dallo spirito di inclusione:


Mahmood: il ritmo che unisce. Nel contesto del Festival di Sanremo, non poteva mancare un protagonista della scena musicale italiana e internazionale come Mahmood, che quest’anno ricopre il ruolo di co-conduttore nella serata di venerdì 14 febbraio: autore e cantante pluripremiato, simbolo di grande creatività e inclusività, e oltre ad accompagnare Coca-Cola durante il 2025 in diversi momenti chiave, rivestirà il ruolo di tedoforo, portando il suo talento e i suoi valori nel Viaggio della Fiamma Olimpica. “È per me un onore prendere parte a questo progetto di Coca-Cola come tedoforo e avere l’opportunità di portare la Fiamma Olimpica, simbolo di valori sia legati al mondo dello sport che universali come unità e pace. È un ruolo che nel corso degli anni è stato ricoperto non solo da sportivi eccellenti, entrati nella storia, ma anche da personalità del mondo dello spettacolo e grandissimi musicisti.” ha dichiarato Mahmood.


Deborah Compagnoni: il valore delle legacy. Un’icona dello sport italiano e leggenda dello sci alpino, Deborah Compagnoni incarna l’eccellenza sportiva e l’impegno sociale. Già tedofora a Torino 2006, è un simbolo di passione e dedizione ispirato dai valori del Movimento Olimpico. Oltre ai suoi successi in pista, Deborah si distingue per il suo ruolo di Presidente dell’Associazione Sciare per la Vita ODV, attraverso la quale promuove iniziative benefiche per i bambini legate allo sport. “I Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026 saranno i Giochi dell’Italia intera, per questo Il Viaggio della Fiamma Olimpica toccherà tanti territori. Le Olimpiadi sono un evento di grande valore che crea orgoglio”. ha dichiarato Deborah Compagnoni, fuoriclasse dello sci alpino, vincitrice di ben tre medaglie d’oro e un argento olimpici, oltre a 3 ori mondiali e una coppa del mondo di gigante e dal 2021, Ambassador dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026.”Ho sempre disputato le Olimpiadi all’estero ma da cittadina italiano penso sia una grande emozione avere questo evento in Italia, sono orgogliosa di affiancare Coca-Cola nel ruolo di Tedofora del Viaggio della Fiamma Olimpica con l’obiettivo di trasmettere l’importanza dei valori olimpici. Le Olimpiadi sono un forte messaggio per la società perché lo sport unisce, confido nel messaggio finale, che lascino qualcosa di importante nella nostra Italia. Credo nei valori dello sport non solo come valori olimpici, ma anche proprio dell’importanza della pratica sportiva per i giovani”.


Eros Zanotti (atleta Special Olympics): l’inclusione in movimento. Con la selezione dello sciatore di fondo Eros Zanotti, Coca-Cola celebra il potere dello sport come strumento di inclusione e cambiamento sociale. “Essere un tedoforo Coca-Cola nel Viaggio della Fiamma Olimpica per Milano Cortina 2026 è un’emozione indescrivibile e un grande onore. Lo sport mi ha insegnato a credere in me stesso, a superare le difficoltà e a valorizzare il mio talento. Ma soprattutto, mi ha dimostrato che con impegno e passione possiamo raggiungere traguardi straordinari. Spero che questo momento possa ispirare tante persone a non arrendersi mai, perché ogni sfida è un’opportunità per dimostrare il proprio valore. Lo sport è condivisione, amicizia e unione: unisce le persone e ci rende parte di qualcosa di più grande.” ha dichiarato Zanotti.


Mahmood, Deborah Compagnoni ed Eros Zanotti saranno quindi parte del Viaggio straordinario attraverso l’Italia della Fiamma Olimpica; evento che Coca-Cola è orgoglioso di affiancare come Presenting Partner, proseguendo in un legame speciale che dura da oltre 30 anni, dal debutto ai Giochi Olimpici di Barcellona 1992. Attraverso la selezione dei tedofori, Coca-Cola offrirà all’Italia l’opportunità unica di portare la fiaccola Olimpica mentre le bevande dell’azienda, accompagneranno il pubblico in un’esperienza memorabile. “Siamo molto fieri di annunciare i primi tre tedofori che con noi prenderanno parte al Viaggio della Fiamma Olimpica dei XXV Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026, un momento unico per celebrare i valori di inclusione, speranza e unità che condividiamo con il Movimento Olimpico,” ha dichiarato Luca Santandrea, General Manager Olympic and Paralympic Games Milano Cortina 2026 di Coca-Cola. “Essere Presenting Partner di questo straordinario viaggio è per noi un onore e un impegno a promuovere il potere dello sport come linguaggio universale capace di unire e ispirare. Con la scelta di Mahmood, Deborah Compagnoni ed Eros Zanotti, vogliamo raccontare storie che parlano a tutti. Questi tre mondi, pur diversi, sono accomunati dalla capacità di ispirare attraverso talento, dedizione e inclusione. Questo è solo l’inizio di un percorso che ci porterà a condividere emozioni ed esperienze indimenticabili che riuniranno il Paese in una celebrazione di sport e gioia condivisa.” L’annuncio di Coca-Cola arriva all’indomani dell’apertura ufficiale delle candidature per diventare tedofori di Milano Cortina 2026 sul prestigioso palco dell’Ariston del 75° Festival di Sanremo, di cui Coca-Cola è Partner per il secondo anno consecutivo, che da martedì 11 febbraio sta accompagnando milioni di spettatori e si concluderà con la serata finale di sabato 15 febbraio. “Milano Cortina 2026 e Coca-Cola condividono un impegno profondo verso valori fondamentali come l’inclusività, la comunità e la celebrazione dello spirito sportivo. Il ruolo dei tedofori non è solo quello di portare la Fiamma, ma di rappresentare storie di passione, determinazione e unità. Ogni tedoforo avrà l’opportunità di diventare un ambasciatore di questi valori, ispirando l’Italia e il mondo intero a unirsi in un grande abbraccio di condivisione e celebrazione. Insieme, stiamo creando non solo un evento sportivo, ma un momento di connessione e orgoglio per tutti.” ha dichiarato Luca Casassa, Communications Director della Fondazione Milano Cortina 2026.

Sanremo, oltre 300 milioni di interazioni social

Sanremo, oltre 300 milioni di interazioni socialSanremo, 13 feb. (askanews) – Dati record anche per la seconda serata di Sanremo: le interazioni social salgono a 315 milioni. Olly guadagna oltre 200 mila follower in 24 ore su Instagram e Tiktok. Il party di Urban Vision ottiene circa 20 milioni di visualizzazioni.


La seconda serata del Festival di Sanremo 2025 segna un nuovo traguardo sui social. L’analisi di Socialcom realizzata in esclusiva per Adnkronos con la piattaforma Socialdata ha raccolto 315 milioni di interazioni, quasi il triplo rispetto alla prima serata. Dal 1° febbraio 2025, le menzioni totali del festival salgono a 1,6 milioni. Un’ulteriore conferma arriva dall’analisi dell’after party Urban Vision Loves Rolling Stone: l’evento ha raggiunto un potenziale di quasi 19 milioni di visualizzazioni, soprattutto grazie alla presenza di giovani talent e creator di Instagram e TikTok, oltre a volti noti come Gué, Lele Adani e Nicola Ventola.


Bianca Balti è la regina indiscussa della seconda serata del Festival: il momento del suo ingresso segna il momento di massima attività sui social, risultando il personaggio più citato della serata e con il sentiment più positivo. I suoi look inoltre sono i più commentati e apprezzati della serata. L’accoglienza è più tiepida per gli altri conduttori. Carlo Conti resta al centro di confronti sfavorevoli con Amadeus, mentre Cristiano Malgioglio suscita reazioni più ironiche. Sul fronte musicale, si confermano protagonisti Fedez, Giorgia e Achille Lauro, già emersi nell’analisi della prima serata, che aveva anticipato la classifica del pubblico annunciata al termine della seconda serata. Fedez e Giorgia generano anche gli altri due picchi di attività social e le loro canzoni, insieme a quelle di Simone Cristicchi, Lucio Corsi e Achille Lauro, risultano le più commentate.


Tra i look più discussi, dopo Bianca Balti, emergono Cristiano Malgioglio, spesso al centro di commenti ironici, seguito da Lucio Corsi, Damiano David e Giorgia. Sul fronte social, Olly domina la crescita di follower: nelle ultime 24 ore, guadagna circa 230.000 nuovi follower tra Instagram e TikTok, affermandosi come il personaggio più seguito del festival. “I social hanno ormai superato gli schermi televisivi, diventando il cuore della conversazione nazionale su Sanremo.”, commenta Luca Ferlaino, fondatore di Socialcom. “Un’ulteriore conferma arriva dall’analisi dell’after party Urban Vision Loves Rolling Stone: i creator e gli influencer amplificano il successo della manifestazione e con post e stories raggiungono quasi 20 milioni di visualizzazioni.

Sanremo, Iva Zanicchi a StudioNews: tornare all’Ariston è meraviglioso

Sanremo, Iva Zanicchi a StudioNews: tornare all’Ariston è meravigliosoSanremo, 13 feb. (askanews) – Iva Zanicchi, una delle icone della musica italiana, ha regalato emozioni ai suoi fan durante un esclusivo collegamento nel salotto giornalistico StudioNews ideato e condotto dalla giornalista Patrizia Barsotti e realizzato in collaborazione con l’agenzia stampa AskaNews e il network CiaoUSA.Tv, in diretta da CasaSanremo Bazr.


Durante l’intervista concessa dall’inviata di AskaNews Serena Sartini, che anticipa l’atteso premio alla carriera che l’artista riceverà questa sera sul palco dell’Ariston, Iva Zanicchi ha condiviso la sua gioia per il traguardo raggiunto. “Una grande emozione. Sorpresa? Si, ma era ora!” ha dichiarato scherzando l’artista, con un sorriso che ha trasmesso comunque tutta la sua gratitudine per il riconoscimento ricevuto. “Tornare su quel palco è davvero meraviglioso e questa sera renderò omaggio alle tre canzoni che mi hanno portato alla vittoria. ‘Zingara’ non può certanente mancare!” ha aggiunto, con quell’entusiasmo che solo lei sa trasmettere. Iva Zanicchi, che ha fatto certamente la storia del Festival di Sanremo con la sua straordinaria carriera, ha ricordato l’importanza di quel palco e delle canzoni che l’hanno consacrata come una delle voci più amate del panorama musicale italiano. “Zingara” è il brano simbolo della vittoria al Festival nel 1969 e la sua presenza sul palco dell’Ariston questa sera rappresenta un atto di omaggio a quei momenti che hanno segnato la sua carriera.


Il collegamento di oggi realizzato in diretta dal programma StudioNews, si inserisce nell’ambito delle iniziative di CasaSanremo Bazr e della collaborazione con AskaNews, continua a portare il Festival di Sanremo oltre i confini nazionali, tramite il network CiaoUSA.Tv offrendo agli italiani all’estero la possibilità di vivere da vicino le emozioni più grandi del Festival.

Il cardinale Parolin: i palestinesi devono restare a Gaza, è un punto fondamentale della Santa Sede

Il cardinale Parolin: i palestinesi devono restare a Gaza, è un punto fondamentale della Santa SedeRoma, 13 feb. (askanews) – “Certamente” i palestinesi devono rimanere nella Striscia di Gaza, “questo è uno dei punti fondamentali della Santa Sede: nessuna deportazione anche perché, come qualcuno ha sottolineato, questo creerebbe una nuova crisi dell’emigrazione”. Lo ha detto il segretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin, a margine della cerimonia a Roma per l’anniversario dei Patti Lateranensi e dell’accordo di modificazione del Concordato. Un riferimento alla proposta del presidente Usa, Donald Trump, la quale, ha aggiunto Parolin, “non so che vita lunga avrà”.


“Evidentemente spostare due milioni di persone non ha senso e poi i Paesi vicini non sono assolutamente disponibili ad accogliere in Giordania o in Egitto” ha evidenziato il cardinale a Palazzo Borromeo a Roma, sede dell’ambasciata d’Italia presso la Santa Sede. “Abbiamo sentito anche recentemente il re di Giordania che è stato a Washington e ha detto assolutamente no. Bisogna trovare una soluzione e la soluzione, secondo noi, è quella dei due Stati perché questo significa dare speranza alla popolazione locale” ha concluso.

Nato,Crosetto: aumento spesa Difesa per futuro dei nostri figli

Nato,Crosetto: aumento spesa Difesa per futuro dei nostri figliBruxelles, 13 feb. (askanews) – Indipendentemente dalla disputa sulle percentuali del Pil da dedicare alla spesa militare, la questione non è di prendere “un impegno perché ce lo chiede la Nato”, ma “l’impegno per garantire a noi stessi la nostra sicurezza” qui in Europa; anche di fronte al relativo disimpegno degli Stati Uniti, che si stanno concentrando sempre più sui loro interessi nella regione Indopacifica e sul confronto geopolitico con la Cina. Per questo, “bisognerà avviare una discussione in Italia” su questi temi “che non vanno strumentalizzati politicamente” perché non riguardano solo la maggioranza di governo, ma l’interesse nazionale e “il futuro dei nostri figli”.


Lo ha spiegato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, oggi a Bruxelles, parlando con la stampa a margine della riunione ministeriale Difesa della Nato. Durante la discussione della ministeriale, ha detto Crosetto, “non sono stato molto colpito dall’intervento del capo del Pentagono”, Pete Hegseth, “perché ha ripetuto le cose che Trump ha detto in campagna elettorale, che quindi io mi aspettavo”.


“Trump – ha ricordato il ministro della Difesa – ha continuato in campagna elettorale a dire le cose che aveva già iniziato a dire nel suo precedente mandato, cioè che la Nato non era un’organizzazione che poteva basarsi soltanto sugli Stati Uniti, ma che tutti i membri della Nato dovevano partecipare a costruire la loro sicurezza, che gli Stati Uniti non erano più disposti a pagare per garantire sicurezza e deterrenza degli altri paesi aderenti all’Alleanza”. E oggi Hegseth “ci ha ribadito questo”. “Per cui – ha continuato Crosetto – l’impegno del 2%” del Pil di ogni paese alleato da impegnare nella spesa militare, “ormai è ampiamente superato”. Il segretario di Stato Usa alla Difesa “ci ha ribadito che la richiesta di Trump sarà al 5%. E noi abbiamo ribadito che per molti Paesi è impossibile pensare di raggiungere un obiettivo di questo tipo”.


“L’obiettivo che dobbiamo raggiungere – ha spiegato il ministro – è l’impegno sulle capacità che abbiamo promesso alla Nato. La Nato costruisce la sua capacità di difesa e deterrenza sulle capacità che ogni paese dà. Noi dobbiamo assicurare, come prima fase, quelle capacità. E contestualmente, come fa ogni paese, bisogna pensare alla propria sicurezza. E questo è un impegno che va oltre il 2%, non c’è bisogno che ce lo dica Trump, non c’è bisogno che ce lo dica nessuno”. Il 2% è l’impegno formale che era stato preso anni fa dagli alleati, e che alcuni paesi, tra cui l’Italia, non hanno ancora raggiunto. “Probabilmente a fine giugno del prossimo anno, quando si riunirà la Nato (un vertice dei leader è previsto a L’Aia dal 24 all’26 giugno, ndr) ci sarà un’ulteriore proposta che non sarà più sicuramente il 2%, e neanche il 2,5%. Si parla di oltre il 3% e trova concorde quasi tutti i paesi”. Comunque, ha puntualizzato Crosetto, “noi chiaramente non abbiamo preso impegni perché non era il luogo per discutere” la questione.


“Ciò che dobbiamo invece sapere, avere ben chiaro e imparare a fare – ha sottolineato a questo punto il ministro -, è che la sicurezza dell’Europa e di ogni nostra nazione dovremmo assicurarla a noi. Siamo stati abituati per decenni a non investire in difesa perché ci pensavano gli Stati Uniti, a non avere capacità di deterrenza perché tanto c’erano gli Stati Uniti”. Dal capo del Pentagono “ci è stato ribadito, e io l’avevo già capito da anni e spero lo capiscano tutti – ha aggiunto Crosetto -, che gli Stati Uniti ritengono la Cina un concorrente che nei prossimi anni li costringerà a spostare le loro attenzioni sull’Indo-Pacifico”. Hegseth, ha riferito ancora il ministro, “ci ha ricordato oggi che gli Usa hanno speso e investito in Ucraina sette volte quello che gli serve per i Marines ogni anno; e che loro devono garantire innanzitutto, come Trump ha detto in campagna elettorale, la sicurezza degli interessi americani sia in patria che nel mondo. Per cui ha invitato l’Europa a prendersi sulle spalle la responsabilità della propria difesa di sicurezza. Cosa chiara che dovremmo fare. Alcuni paesi hanno già iniziato; noi” come Italia “siamo più in difficoltà, perché siamo all’1,57 per cento. E se pensate di dover arrivare alle cifre di cui parlavamo prima, ne viene un grande sforzo economico”. “Ma quello che noi dobbiamo porci – ha sottolineato Crosetto – non è un impegno perché ce lo chiede la Nato, ripeto, è l’impegno per garantire a noi stessi la nostra sicurezza. Io la vedo in questo modo. Bisognerà avviare una discussione in Italia; questi sono temi che non vanno strumentalizzati, e io vorrei che su temi di questo tipo non si facesse strumentalizzazione politica. Non sono temi di Crosetto o di questa maggioranza: sono temi dell’Italia e riguardano il futuro dei nostri figli, più che il nostro”, ha concluso il ministro della Difesa.