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Tag: Sanremo 2023

Tod’s, Della Valle presenta la lista per il rinnovo del cda, fuori Chiara Ferragni

Tod’s, Della Valle presenta la lista per il rinnovo del cda, fuori Chiara FerragniMilano, 28 mar. (askanews) – Fuori Chiara Ferragni dal futuro cda del gruppo Tod’s. In vista dell’assemblea dei soci del 24 aprile, che rinnoverà il board, l’azionista DI.VI. Finanziaria di Diego Della Valle & C., titolare di una partecipazione pari al 50,291% di Tod’s, ha presentato la lista di maggioranza, in cui non compare più il nome della influencer.


I candidati sono: Diego Della Valle, Maria D’Agata, Andrea Della Valle, Emilio Macellari, Cinzia Oglio, Mara Vanzetta, Raffaella Viscardi, Vincenzo Manes, e Romina Guglielmetti. La Ferragni era stata nominata nel cda di Tod’s per il triennio 2021-2023. Tra i nomi della lista di
maggioranza rispetto all’attuale board non figurano più, tra gli altri, Luca Cordero di Montezemolo, Luigi Abete e Pier Francesco Saviotti.

L’Arera: nel secondo trimestre 2024 le bollette dell’elettricità calano del 19,8%

L’Arera: nel secondo trimestre 2024 le bollette dell’elettricità calano del 19,8%Milano, 28 mar. (askanews) – Cala del 19,8% la bolletta elettrica per la famiglia tipo in tutela nel secondo trimestre 2024. Lo fa sapere Arera in quello che è l’ultimo aggiornamento trimestrale per i clienti non vulnerabili.


“Il calo – viene fatto sapere – è giustificato principalmente dal trend ribassista che ha caratterizzato l’andamento dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica verso la fine dello scorso anno e nei primi mesi dell’anno in corso e che sta subendo un rallentamento a causa delle crescenti tensioni geopolitiche”. Le aspettative di prezzo del mercato del gas naturale per il secondo trimestre 2024 si sono tradotte in una stima del prezzo dell’energia elettrica (PUN) pari a circa 83 euro al megawattora. In termini di effetti finali, la spesa per la famiglia-tipo nell’anno compreso tra il primo luglio 2023 e il 30 giugno 2024 sarà di circa 662 euro, riavvicinandosi ai livelli precedenti alle crisi, segnando un -47,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, “periodo in cui il prezzo della materia energia raggiunse i suoi picchi massimi”. Al 31 dicembre 2023 quasi il 73% dei clienti domestici aveva scelto un’offerta nel mercato libero. Lo fa sapere Arera. I clienti domestici non vulnerabili serviti in Maggior Tutela ammontavano a circa 4,5 milioni.


Dal primo luglio, ricorda l’autorità, “tutti i clienti non vulnerabili serviti in Maggior Tutela passeranno automaticamente al Servizio a Tutele Graduali, con il fornitore selezionato tramite asta in quella zona. Questo servizio transitorio sarà attivo per poco meno di tre anni (fino al 31 marzo 2027) al termine dei quali, in mancanza di una scelta espressa, i clienti continueranno a essere riforniti dallo stesso venditore sul mercato libero”. Per i clienti vulnerabili, invece, ARERA continuerà ad aggiornare trimestralmente le condizioni economiche della Maggior Tutela, fino all’esperimento delle aste previste dal Dl ‘sicurezza energetica’.

Tod’s: Della Valle presenta lista per rinnovo cda, fuori la Ferragni

Tod’s: Della Valle presenta lista per rinnovo cda, fuori la FerragniMilano, 28 mar. (askanews) – Fuori Chiara Ferragni dal futuro cda del gruppo Tod’s. In vista dell’assemblea dei soci del 24 aprile, che rinnoverà il board, l’azionista DI.VI. Finanziaria di Diego Della Valle & C., titolare di una partecipazione pari al 50,291% di Tod’s, ha presentato la lista di maggioranza, in cui non compare più il nome della influencer.


I candidati sono: Diego Della Valle, Maria D’Agata, Andrea Della Valle, Emilio Macellari, Cinzia Oglio, Mara Vanzetta, Raffaella Viscardi, Vincenzo Manes, e Romina Guglielmetti. La Ferragni era stata nominata nel cda di Tod’s per il triennio 2021-2023.

Arera: bollette elettricità -19,8% nel secondo trimestre 2024

Arera: bollette elettricità -19,8% nel secondo trimestre 2024Milano, 28 mar. (askanews) – Cala del 19,8% la bolletta elettrica per la famiglia tipo in tutela nel secondo trimestre 2024. Lo fa sapere Arera in quello che è l’ultimo aggiornamento trimestrale per i clienti non vulnerabili.


“Il calo – viene fatto sapere – è giustificato principalmente dal trend ribassista che ha caratterizzato l’andamento dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica verso la fine dello scorso anno e nei primi mesi dell’anno in corso e che sta subendo un rallentamento a causa delle crescenti tensioni geopolitiche”. Le aspettative di prezzo del mercato del gas naturale per il secondo trimestre 2024 si sono tradotte in una stima del prezzo dell’energia elettrica (PUN) pari a circa 83 euro al megawattora. In termini di effetti finali, la spesa per la famiglia-tipo nell’anno compreso tra il primo luglio 2023 e il 30 giugno 2024 sarà di circa 662 euro, riavvicinandosi ai livelli precedenti alle crisi, segnando un -47,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, “periodo in cui il prezzo della materia energia raggiunse i suoi picchi massimi”.


Mch

Cure palliative come diritto universale: Documento di raccomandazioni SICP

Cure palliative come diritto universale: Documento di raccomandazioni SICPRoma, 28 mar. (askanews) – Ogni anno, nel nostro Paese, tra le 450 e le 540 mila persone hanno bisogno di cure palliative nel loro ultimo periodo di vita; oltre un terzo di queste persone presentano bisogni di complessità elevata, che richiedono l’intervento di equipe specialistiche di cure palliative nei diversi luoghi di cura (casa, hospice, ospedale, strutture residenziali). È un numero consistente e che si prevede in crescita costante nei prossimi anni. Sono alcuni dati emersi da un Documento di raccomandazioni, pubblicato dalla Società Italiana di Cure Palliative (SICP), che propone uno standard di personale medico e infermieristico per i servizi specialistici di cure palliative che operano nelle Reti Locali di Cure Palliative per gli adulti del nostro Paese. Il Documento, presentato oggi a Milano all’Università Statale in partnership con Federazione Cure Palliative, in una tavola rotonda dal titolo “Cure Palliative come diritto universale?” è il frutto di oltre un anno di rigoroso lavoro di analisi della letteratura scientifica e delle buone pratiche italiane e internazionali e di confronto fra operatori con competenze ed esperienze specifiche e consolidate in questo tipo di cure, in assenza al momento di specifiche indicazioni da parte delle Istituzioni nazionali. Il tutto, in un contesto di molteplici interventi legislativi, che vedono la copertura del bisogno di cure palliative tra gli obiettivi della Mission n.6.1 del PNRR. Dal confronto di quanto proposto nel Documento di raccomandazioni con quanto emerso da una ricerca effettuata da SICP su mandato della sezione O del CTS del Ministero della Salute si rende evidente che al bisogno di cure palliative specialistiche a domicilio fanno fronte circa 750 medici palliativisti, quando ne servirebbero 1600 con un deficit di oltre il 50% rispetto alle necessità), e circa 1500 infermieri (contro un bisogno stimato di 4550 e una carenza, dunque, di 3050 unità, pari al 66%). Rispetto all’assistenza domiciliare, la situazione degli hospice appare meno critica; secondo le stime della SICP, oggi negli hospice lavorano circa 500 medici palliativisti e oltre 2100 infermieri per 3199 posti, uno standard discretamente in linea con quanto previsto dal DM 43 del 2007, che tuttavia era riferito al solo bisogno di cure palliative nei pazienti oncologici, ma insufficiente rispetto ai nuovi obiettivi fissati dal DM 77/22 secondo i quali mancherebbero oltre 100 medici palliativisti e oltre 600 infermieri, pur in presenza di una grande variabilità di dati nelle diverse Regioni. Il quadro di carenza complessiva era stata già resa evidente dalla Survey SICP-ALTEMS rivolta a medici e infermieri attivi nelle Reti di cure palliative e dalla ricognizione di AGENAS sullo stato di attuazione della Legge 38/2010. I dati contenuti nella Survey SICP-ALTEMS hanno rilevato, fra l’altro, come più di 600 medici palliativisti in attività hanno oltre 56 anni di età, con una previsione di pensionamento nei prossimi 10 anni.

Xiaomi lancia la sfida a Tesla con la sua auto elettrica SU7

Xiaomi lancia la sfida a Tesla con la sua auto elettrica SU7Roma, 28 mar. (askanews) – Il produttore cinese di smartphone Xiaomi ha lanciato oggi la sua prima, attesa auto elettrica, il SU7 (Speed Ultra 7), un veicolo premium che punta a concorrere con il Model 3 di Tesla nel più grande mercato di auto elettriche del mondo.


Xiaomi, tuttavia, ha sorpreso il mercato avviando le vendite a un prezzo inferiore al previsto nel mercato cinese: il SU7 modello base è stato posto in vendita a 215.900 yuan (27.585 euro), con un massimo di 299.900 yuan (38.318 euro) per il top della gamma. Questo in un momento in cui tutti i principali produttori di auto elettriche cinesi sono impegnati in una guerra dei prezzi al ribasso. Il fondatore e capo di Xiaomi, Lei Jun, ha avviato oggi le prevendite davanti a un pubblico a Pechino. “Abbiamo preso come punto di riferimento la Model 3 di Tesla”, ha detto, secondo quanto riporta il South China Morning Post. E ha aggiunto che il SU7 ha una durata della batteria di 700 km, un prezzo inferiore rispetto al Tesla Model 3 e il 90% delle specifiche superiori al concorrente americano.


All’evento erano presenti magnati cinesi dei veicoli elettrici tra cui He Xiaopeng di Xpeng Motors, William Li Bin di Nio e Li Xiang di Li Auto. Prima del lancio di giovedì, Lei ha dichiarato in un post sulla piattaforma di microblogging Weibo che la SU7 è “l’auto più bella e intelligente con la migliore esperienza di guida” nel segmento del mercato interno dei veicoli elettrici che costano meno di 500.000 yuan.


(Foto dal profilo X di Lei Jun, fondatore di Xiaomi)

Valditara: gli stranieri saranno più integrati se nelle classi la maggioranza sarà di italiani

Valditara: gli stranieri saranno più integrati se nelle classi la maggioranza sarà di italianiRoma, 28 mar. (askanews) – “Se si è d’accordo che gli stranieri si assimilino sui valori fondamentali iscritti nella Costituzione ciò avverrà più facilmente se nelle classi la maggioranza sarà di italiani, se studieranno in modo potenziato l’italiano laddove già non lo conoscano bene, se nelle scuole si insegni approfonditamente la storia, la letteratura, l’arte, la musica italiana, se i genitori saranno coinvolti pure loro nell’apprendimento della lingua e della cultura italiana e se non vivranno in comunità separate. È in questa direzione che noi intendiamo muoverci”.Li chiarisce il ministro dell’Istruzione, Valditara, con un post su X.

In Italia la seconda influencer virtuale al mondo certificata Meta

In Italia la seconda influencer virtuale al mondo certificata MetaMilano, 28 mar. (askanews) – Dopo Alba Renai, prima conduttrice digitale in Spagna, ora in Italia abbiamo la seconda influencer virtuale al mondo certificata da Meta dopo Lil Miquela: Francesca Giubelli, la prima influencer virtuale creata in Italia, è diventata un caso studio internazionale.


Francesca Giubelli è la seconda influencer Ai al mondo ad aver ottenuto la certificazione della spunta blu da Meta. Questa certificazione rappresenta un riconoscimento senza precedenti dell’autenticità e dell’impatto di Francesca Giubelli nel mondo dei social media. Il suo emergere come influencer virtuale autentica e credibile dimostra il potenziale dell’intelligenza artificiale nel plasmare figure digitali in grado di interagire in modo coinvolgente con il pubblico. Francesca Giubelli e i suoi creatori, Emiliano Belmonte, Valeria Fossatelli e Francesco Giuliani, hanno scritto una lettera aperta, pubblicata sul blog ufficiale di Francesca Giubelli, a Padre Benanti, una delle massime autorità in Italia nel settore delle intelligenze artificiali. Una lettera aperta che riflette sull’importanza di stabilire linee guida e norme etiche nel campo dell’intelligenza artificiale, sottolineando la necessità di garantire la legalità e l’eticità nell’utilizzo di questa tecnologia.


Il raggiungimento di questo traguardo da parte di Francesca Giubelli e dei suoi creatori rappresenta un passo avanti significativo nella comprensione e nell’applicazione dell’intelligenza artificiale nell’ambito dei social media e della comunicazione digitale.

Otto remix della hit “Ma non tutta la vita” dei Ricchi e Poveri

Otto remix della hit “Ma non tutta la vita” dei Ricchi e PoveriMilano, 28 mar. (askanews) – Inarrestabili e travolgenti come pochi, i Ricchi e Poveri annunciano la pubblicazione di otto remix della loro più recente hit “Ma non tutta la vita” (etichetta DM Produzioni su licenza Carosello Records), certificata disco d’oro con oltre 15 milioni di stream e tra le canzoni più di successo del momento e più utilizzate su TikTok, piattaforma su cui il gruppo sta spopolando oltre ogni aspettativa, con il coinvolgimento di alcuni tra i più apprezzati talenti del clubbing made in Italy, un gruppo di dj e producer che si diversifica tra generi musicali e spazia da nomi riconosciuti a livello internazionali a nuove promesse dell’underground. Fuori venerdì 29 marzo i remix di Populous, GIMA, Ckrono e Lorenzo_BITW, mentre venerdì 5 aprile sarà il momento dei remix di Protopapa & Hey Cabrera!, ATCG, Marquis e Splendore.


“Dammi retta, scendi adesso in pista”, l’invito a scendere in pista è stato esplicito sin dal primo momento quando, lo scorso 6 febbraio, i Ricchi e Poveri hanno presentato per la prima volta “Ma non tutta la vita” sul prestigioso palco del Festival di Sanremo. Un brano che è una dichiarazione di intenti, una traduzione in chiave pop della filosofia dell’attimo, dell’hic et nunc, dell’amore che si aspetta ma non tutta la vita, dei treni da prendere al volo, delle occasioni da non sciupare. “Ma non tutta la vita”, scritta da Edwyn Clark Roberts, Cheope e Stefano Marletta e arrangiato da Merk&Kremont e Edwyn Roberts, è un inno a vivere pienamente la vita: “Questa canzone è un invito a non rinviare – raccontano Angela Brambati e Angelo Sotgiu – a lanciarsi per perseguire ciò che si desidera non solo nella sfera affettiva, nel rapporto di coppia, ma in generale nelle cose che ci appassionano”. Riconosciuti dal pubblico come icone di stile e audacia, amatissimi ed elogiati sia in Italia che all’estero, i Ricchi e Poveri sono diventati un fenomeno cult intergenerazionale che ha travolto tutti: “Ma non tutta la vita” è entrata in Top 10 Italia su Spotify, Amazon Music e iTunes, confermandosi tra i brani più ascoltati in Italia su tutte le principali piattaforme digitali, totalizzando oltre 23 milioni di ascolti nel solo territorio italiano. Superando a più riprese la soglia di 8 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, sono tuttora gli artisti con più ascoltatori mensili in piattaforma tra quelli che hanno partecipato al 74esimo Festival di Sanremo. Il videoclip è entrato in Top 10 tra i video più guardati su YouTube nella sezione Musica e su VEVO con quasi 8 milioni di views. Eclatante anche il riscontro avuto su TikTok, dove il brano è tra le canzoni più virali del momento nonché la seconda più utilizzata in Italia per oltre due settimane con più di 340 mila creazioni e 600 milioni di views complessive. Contestualmente, i Ricchi e Poveri sono gli artisti sanremesi che su TikTok hanno avuto la maggiore crescita percentuale per numero di follower (+780%).


Proprio i social si sono riempiti di video in cui gruppi di amici o grandi folle ballano con trasporto sulle note di “Ma non tutta la vita” dimostrandone – oltre che il conclamato amore per i Ricchi e Poveri – una grande diffusione tra le selezioni musicali di serate, club, discoteche ed eventi urbani di ogni sorta. Con ciò è nata l’idea di un incontro artistico con l’estro e il talento degli 8 dj-producer individuati da Carosello Records che hanno accettato la sfida di dare una nuova veste sonora al brano, raggiungendo un ventaglio di nuove sfumature artistiche e musicali: il tocco tropical dal sapore internazionale di Populous che trae ispirazione dal vogue beat della scena ballroom, la declinazione breakbeat cupa e jersey di GIMA, il richiamo esotico delle contaminazioni guaracha e aleteo riprese da Ckrono, il revival italodisco sartoriale curato da Protopapa in combo con Hey Cabrera!, le atmosfere dance-club dai bpm incalzanti di ATCG, l’elegante versione funk e noir di Marquis e la commistione house, italo e bass music con eco degli anni Novanta ad opera di Lorenzo_BITW.

Sudcorea, azienda offre 68mila euro per dipendenti che fanno figli

Sudcorea, azienda offre 68mila euro per dipendenti che fanno figliRoma, 28 mar. (askanews) – In una Corea del Sud sempre più preoccupata per il calo demografico, la compagnia di costruzioni Booyoung, un gruppo che fa del management etico la sua bandiera, ha offerto un bonus di 100 milioni di won (68.435 euro) ai dipendenti per ogni bambino che faranno nascere.


Il presidente del gruppo, l’84enne Lee Joong-keun, ha presentato l’incentivo durante la riunione di inizio anno presso il quartier generale della compagnia, nel centro di Seoul, desrivendolo – a quanto raccontato il JoongAng Ilbo – come un modo per affrontare la questione del cronico calo del tasso di fertilità nel paese. “Se la Corea continua a trovarsi di fronte a un basso tasso di natalità, è probabile che la nazione incontrerà una crisi tra due decenni che comporterà un calo della popolazione in età lavorativa e una carenza di personale di difesa per la sicurezza nazionale e il mantenimento dell’ordine”, ha affermato Lee. “Continueremo – ha aggiunto – a intraprendere le azioni che le aziende possono intraprendere per affrontare il problema”. In effetti, Lee in particolare appare preoccupato per il fatto che il calo di natalità possa lasciare il paese – tecnicamente ancora in guerra con la Corea del Nord, rispetto alla quale i rapporti sono regolati da un aristiczio – esposto. Per mantenere gli attuali livelli di forza, è necessario un apporto annuo di 200.000 giovani (in Sudcorea è ancora attiva la leva obbligatoria), mentre i nuovi nati nel 2022 ammontavano a soli 250.000.


Gli incentivi alla natalità non sono una novità nell’azienda. Dal 2021 sono 70 i dipendenti che hanno prodotto figli e, quindi, hanno ufufruito di incentivi Booyoung per un totale di 7 miliardi di won (4,8 milioni di euro). Accanto al maxi-incentivo, inoltre, la compagnia ha deciso di pagare l’affitto delle case per coloro che hanno più di tre figli.


Booyoung non è l’unica impresa sudcoreana che sta cercando di incentivare in varie maniere la natalità. Posco consente ai dipendenti con figli di età inferiore a 9 anni di scegliere opzioni flessibili di telelavoro tra giornata intera (8 ore) o mezza giornata (4 ore). LG Electronics sta applicando un congedo parentale (2 anni) e ferie retribuite per il trattamento dell’infertilità (3 giorni) oltre gli standard legali. Nonostante questi tentativi, però, la fertilità in Sudcorea continua a essere in caduta libera. Nel 2023, secondo i dati forniti dall’Ufficio statistico coreano (Statistics Korea), il tasso di fertilità – cioè il numero medio di bambini che una donna potrebbe partorire durante la sua vita – ha raggiunto il minimo storico di 0,72 figli, con un calo dello 0,06 rispetto al 2022. Per mantenere costante la popolazione si ritiene che sia necessario un tasso superiore a 2. In particolare il dato trimestrale relativo al periodo ottobre-dicembre dello scorso anno è sceso al nuovo minimo di 0,65, scendendo per la prima volta la soglia di 0,7.


Anche il numero dei neonati è sceso nel 2023 al minimo storico, pari a 229.970, per la prima volta sotto la soglia dei 230.000. Si tratta di un calo del 7,7% rispetto all’anno precedente, il che significa una notevole accelerazione rispetto a un calo su base annua del 4,3% nel 2021 e del 4,4% nel 2022. Di conseguenza, nonostante il numero di morti sia diminuito del 5,4% arrivando a 352.721, la popolazione sudcoreana si è ridotta di 122.750 unità lo scorso anno.