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Brunori Sas nei palazzetti: “E’ un live libero e divertente”

Brunori Sas nei palazzetti: “E’ un live libero e divertente”Milano, 15 mar. (askanews) – Voce, energia, poesia e la sua inconfondibile pungente ironia, Brunori Sas, tra i protagonisti assoluti della 75esima edizione del Festival di Sanremo, ha dato il via da Vigevano al suo tour, una full immersion in 8 date nell’immaginario poetico brunoriano. “Abbiamo messo al centro la musica, con la mia band che mi segue da anni, il live è molto libero e divertente. Seguiamo un canovaccio ma poi c’è spazio all’imporvvisazione” ha raccontato Dario Brunori al termine del primo live ai giornalisti. Il tour segna l’atteso ritorno dal vivo di Dario Brunori a distanza di tre anni dall’ultima avventura nei palazzetti, nonché la primissima occasione per ascoltare live -insieme ai grandi classici di una carriera lunga più di quindici anni- i brani del nuovo progetto discografico “L’albero delle noci”, pubblicato il 14 febbraio per Island Records e forte di debutto ai vertici delle classifiche FIMI e nella top10 degli album più ascoltati al mondo su Spotify.


“A Sanremo mi sono divertito, l’ho presa in maniera soprendentemente giocosa, Sanremo è un inferno se lo vivi male, ho avuto la fortuna che le cose sono andate in una maniera inaspettata, alla finale sul palco mi sentivi nel Truman Show e mi chiedevo: ma davvero sta succedendo?” ha aggiunto il cantautore calabrese che ha conquistato il podio finale e si è aggiudicato anche il Premio Sergio Bardotti per il Miglior Testo con il brano “L’albero delle noci”. Proprio intorno al nuovo album è costruita la scaletta, un viaggio lungo 23 canzoni che abbraccia tutto il vecchio repertorio, riarrangiato per l’occasione con una band di 8 elementi -tra cui una piccola sezione fiati: Stefano Amato (basso elettrico, violoncello e mandola contralto), Dario Della Rossa (pianoforte, piano elettrico, sintetizzatori), Simona Marrazzo (voce, solina, percussioni), Mirko Onofrio (sax alto, flauti traversi, clarinetto basso, vibrafono, synth, cori), Max Palermo (batteria e percussioni), Luigi Paese (tromba e flicorno soprano), Gianluca Bennardo (trombone e flicorno baritono) e Lucia Sagretti (violino, viella, voce, theremin), con la direzione musicale di Riccardo Sinigallia.


Spaziando tra momenti intimi e toccanti -tra gli altri, un intenso ricordo di famiglia sulle note di Per non perdere noi- e sezioni dal tiro più trascinante e rock’n’roll, lo show mette al centro assoluto la musica, la condivisione e l’alchimia tra gli strumenti, senza effetti speciali o trovate sceniche fini a sé stesse. L’inizio del concerto è solo chitarra e voce con la sua prima canzone scritta “Il pugile”: “Ho voluto differenziare questo tour dal precedente dove entravo un po’ da rock star, non mi sono fatto condizionare dal contesto, dal fatto che siamo nei palasport, Sanremo mi ha insegnato che il contesto se tu lo fai come sei non ti intacca ma ti può amplifuicare” ha aggiunto Brunori che poi ha scherzato sul fatto che ha quasi rischiato di andare a Eurovision: “Ho chiamato Lucio e gli ho detto: rinuncia”. Il tour vuole rappresentare le canzoni per come sono state concepite, senza sovrastrutture e senza sequenze: tutto è suonato interamente dal vivo, in omaggio alla musica nella sua essenza più pura, dove la dimensione live restituisce tutta l’autenticità delle esecuzioni, con le loro sporcature e imperfezioni. Tra Dario e il suo pubblico c’è un rapporto speciale: “Non voglio fare la storia del ragazzo venuto dalla Calabria, ma davvero siamo partiti dalla gavetta e questa cosa ha un sapore, una consistenza, che è diversa dall’arrivarci in un secondo, perchè crei un rapporto solido con chi ti segue”.


Partendo dall’idea di dare una connotazione quasi teatrale all’allestimento, giocando con gli elementi scenografici per ricreare una sorta di carillon-teatro nel contesto dei palasport, i light & stage designer Francesco Trambaioli e Daniele Serra hanno ideato un ciclorama formato da grandi superfici che prendono sempre nuovi colori, dando vita ad ambientazioni suggestive che arricchiscono il racconto in musica dello show. Diviso in un grande quadro centrale e due quinte laterali che stringono verso il centro, il backdrop incornicia la scena privilegiando un racconto cinematografico del particolare e focalizzando l’attenzione su Brunori e i suoi 8 musicisti, posizionati su una grande pedana a quattro livelli: una struttura semicircolare di legno scuro, ispirata alla forma di una noce, a richiamare una sezione de L’Albero delle Noci.


Il parco luci del Brunori Sas || Tour 2025 è progettato per esaltare i momenti di intensità del live, lasciando respiro a quelli più intimi, con 7 fari che -appesi a dei pantografi- vengono calati nel corso dello show a creare ulteriore dinamicità. Dopo la partenza di Vigevano, la traversata live di Brunori Sas proseguirà a Firenze con l’appuntamento del 16 marzo al Mandela Forum (sold out), per poi fare tappa a Roma il 19 marzo al Palazzo dello Sport (sold out), passando per l’Inalpi Arena di Torino il 22 marzo, il PalaPartenope di Napoli il 26 marzo, l’Unipol Arena di Bologna il 28 marzo, e gran finale con la doppia data di Milano il 30 marzo (sold out) e il 31 marzo all’Unipol Forum.

Cinema, il Taormina Film Festival dedica il manifesto a “Malena”

Cinema, il Taormina Film Festival dedica il manifesto a “Malena”Roma, 14 mar. (askanews) – Si aprono oggi le selezioni per la 71esima edizione del Taormina Film Festival, che si svolgerà dal 10 al 14 giugno 2025, diretto da Tiziana Rocca. Il Festival si articolerà in tre sezioni: il Concorso Internazionale Lungometraggi, il Fuori Concorso e gli Eventi Speciali al Teatro Antico. Per l’occasione, è stato lanciato il manifesto ufficiale che quest’anno omaggia la pellicola di Giuseppe Tornatore distribuita da Medusa Film, “Malèna”, per il 25esimo dalla sua uscita in sala.


“Siamo felici e orgogliosi di dedicare il manifesto di questa edizione del Taormina Film Festival a uno dei film più iconici del cinema italiano contemporaneo – ha detto Tiziana Rocca, direttrice artistica del Festival – Malèna, diretto da Giuseppe Tornatore, è una pellicola che ha lasciato un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo, raccontando con straordinaria delicatezza e poesia la storia di una donna, del suo fascino e della sua solitudine, in un paesaggio che è tanto interiore quanto sociale. Il manifesto che oggi presentiamo è un tributo a questo capolavoro: una riflessione visiva che vuole essere anche un omaggio al lavoro di Tornatore, alla bellezza immortale di Monica Bellucci e alla forza di un racconto che ha attraversato e continua ad attraversare le epoche. Una storia senza tempo che merita di essere celebrata. A tal proposito, vorrei rivolgere un sentito ringraziamento a Giuseppe Tornatore e a Medusa Film per questa gentilissima concessione e grande opportunità per il festival”. Possono partecipare alle selezioni per il Concorso, i lungometraggi di finzione terminati dopo il primo ottobre 2024 ed esclusivamente in anteprima italiana. La direzione del festival nominerà una giuria internazionale incaricata di assegnare i seguenti premi: Premio per il miglior film, Premio per la migliore attrice e Premio per il migliore attore. Per il Fuori Concorso possono partecipare lungometraggi e/o documentari e/o cortometraggi terminati dopo il primo ottobre 2024 ed esclusivamente in anteprima italiana.


I titolari delle opere che intendono partecipare al Festival (in qualsiasi sezione) possono farne richiesta a partire dal 14 marzo ed entro e non oltre il 27 maggio 2025 sul sito ufficiale del Festival. Il Taormina Film Festival è promosso e organizzato dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia con il sostegno dell’Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana, della Sicilia Film Commission, del Comune di Taormina e del MiC, Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e audiovisivo.

Notre Dame de Paris tornerà in scena a partire da febbraio 2026

Notre Dame de Paris tornerà in scena a partire da febbraio 2026Milano, 14 mar. (askanews) – Notre Dame de Paris, l’opera popolare moderna più famosa al mondo e spettacolo tra i più imponenti mai realizzati, tornerà sui palchi italiani a partire da febbraio 2026, a quattro anni di distanza dallo show dedicato al ventennale del suo debutto in Italia. Esattamente 23 anni fa, il 14 marzo del 2002, lo spettacolo andava in scena per la prima volta in Italia, dando inizio a un viaggio straordinario che continua ancora oggi e che tra due anni, nel 2027, celebrerà il venticinquesimo anniversario di quel debutto storico, un traguardo che segnerà un quarto di secolo di emozioni, musica e poesia.


Dal suo debutto nel 2002, con la versione italiana prodotta da David Zard e il magistrale adattamento in italiano di Pasquale Panella dei testi di Luc Plamondon, Notre Dame de Paris ha riscosso un successo planetario, diventando una delle opere teatrali più amate di sempre. Riccardo Cocciante, autore delle musiche dello spettacolo, è al centro di questo incredibile progetto, con una colonna sonora unica che include brani come “Bella”, “Il tempo delle cattedrali” e “Vivere per amare”, che raccontano la drammatica storia d’amore tra Esmeralda e Quasimodo, sullo sfondo della maestosa Cattedrale di Notre-Dame di Parigi. La tournée, prodotta da Clemente Zard e interamente curata e distribuita da Vivo Concerti, partirà il 26 febbraio 2026 da Milano dove rimarrà fino al 15 marzo. Si sposterà poi a Jesolo (VE), Eboli (SA), Pesaro, Reggio Calabria, Montichiari (BS), Lugano, Genova, Ferrara, Olbia, Palermo, Torre del Lago (LU), Messina, Napoli, Bari, Firenze, Conegliano (TV), Torino, Casalecchio di Reno (BO), Trieste, per poi concludersi il 29 dicembre 2026 a Roma.


Notre Dame de Paris è un capolavoro senza tempo, perché sa raccontare, attraverso la metafora, i pregi e i difetti dell’umanità. La sua forza risiede nell’attualità dei suoi temi, nella sua capacità di denunciare le barriere ingiuste imposte alla diversità e di parlare a ogni generazione con la stessa intensità. Un’opera eterna, che continua a crescere senza mai invecchiare. Notre Dame de Paris è uno spettacolo che non ha più bisogno di spiegazioni, ma solo di essere vissuto. La scenografia, rinnovata per questa nuova produzione, è dominata da un imponente muro che si trasforma in tutto, mentre le tonalità di grigio avvolgono la scena, rendendola sorprendentemente metropolitana, vicina a noi, specchio della moderna realtà urbana in cui viviamo oggi. A oltre vent’anni dal suo esordio in Italia, la celebre opera popolare, ispirata all’omonimo romanzo di Victor Hugo, regalerà un’esperienza al pubblico che vive nel presente ma che si lascia emozionare da storie senza tempo.


«Portare Notre Dame de Paris in Italia è sempre un’emozione profonda. Questa commovente opera popolare tratta temi universali, tocca il cuore di chiunque, ha la straordinaria capacità di superare confini e generazioni. È senza tempo perché si connette con l’anima umana, fragile e in continua ricerca di giustizia e amore, ed è proprio per questo che rimarrà sempre attuale. La potenza dell’opera vive nel legame speciale che crea con il pubblico, che riesce sempre a immedesimarsi nei destini di Esmeralda e Quasimodo, due esseri umani che lottano contro le ingiustizie della vita e per un amore che sembra impossibile. La musica, con le sue radici profonde, e la danza, che unisce stili come la breakdance e il balletto classico, danno vita a un’esperienza straordinaria. Lo spettacolo si reinventa continuamente, continuando a emozionare e a celebrare la bellezza e le fragilità che ci rendono umani; con un nuovo cast, non vediamo l’ora di far rivivere questa straordinaria storia, che continua a far breccia nell’anima di chi la guarda a distanza di anni come se fosse la prima volta.»

Cinema, dal 2 a 6 aprile torna in Italia Rendez-Vous: al via da Roma

Cinema, dal 2 a 6 aprile torna in Italia Rendez-Vous: al via da RomaRoma, 14 mar. (askanews) – Dal 2 al 6 aprile torna in Italia Rendez-Vous, il festival dedicato al cinema francese. La manifestazione, alla sua XV edizione, apre i battenti, come ogni anno, a Roma, al Cinema Nuovo Sacher, dove sono accolti film e ospiti della rassegna. Il viaggio, partito dalla Capitale, fa poi tappa, con sezioni speciali e ospiti, a Bologna, Firenze e Palermo.


Tre attrici uniche e atipiche, al centro di un mondo sempre più uniforme: Valeria Bruni Tedeschi, Ludivine Sagnier e Leila Bekhti, sono tre delle interpreti più versatili e straordinarie della loro generazione, tre artiste in continua evoluzione e sempre alla ricerca di nuove sfide. La XV edizione di Rendez-Vous, caratterizzata dall’originalità linguistica e narrativa con cui i film selezionati affrontano i temi della contemporaneità, celebra il loro lavoro, le loro scelte audaci, ambiziose e controcorrente. Tre attrici per tre film che rimettono in discussione il tema della maternità e della famiglia. Il 2 aprile, al Cinema Nuovo Sacher, Valeria Bruni Tedeschi presenta, al fianco della regista Carine Tardieu “L’attachement”, film di apertura.


Il 3 aprile al Cinema Nuovo Sacher, Ludivine Sagnier presenta, in anteprima italiana, “Sotto le foglie – Quand Vient L’Automne”, l’ultimo lungometraggio firmato da François Ozon. Il 6 aprile Leila Bekhti presenta, in anteprima italiana, “Ma Mère, Dieu et Sylvie Vartan” (C’era una volta mia madre” di Ken Scott. Il più prestigioso evento cinematografico italiano dedicato al cinema francese, nasce da un’iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, è realizzato dall’Institut francais Italia, co-organizzato con Unifrance, l’organo di promozione del cinema e dell’audiovisivo francese nel mondo. Il responsabile del festival è Rémi Guittet, addetto audiovisivo dell’Institut français Italia, la direzione artistica è affidata a Vanessa Tonnini.

Cinema, dal 24 aprile arriva “L’amore, in teoria” con Nicolas Maupas

Cinema, dal 24 aprile arriva “L’amore, in teoria” con Nicolas MaupasRoma, 14 mar. (askanews) – Al cinema dal 24 aprile “L’amore, in teoria” di Luca Lucini con Nicolas Maupas nei panni del protagonista che prova a destreggiarsi tra le contrastanti emozioni del sentimento più narrato della storia nel film.


L’amore raccontato nei libri, quello illustrato dai grandi filosofi e che si insegna sui banchi di scuola appare molto semplice, in teoria. Ma l’amore, quello vero, sfugge ad ogni logica ed è un grande caos. Prodotto da Indiana Production e Vision Distribution in collaborazione con Sky, il film vede nel cast anche Martina Gatti, Caterina De Angelis, Francesco Colella e la partecipazione straordinaria di Francesco Salvi. Le note della musica di Tananai sono protagoniste della colonna sonora con due canzoni: “Alibi”, brano inedito che accompagna anche il trailer, e “Booster”, estratto dall’ultimo album “Calmocobra” certificato disco d’oro.


Leone (Nicolas Maupas) è il fidanzato perfetto: gentile, educato, rispettoso. È stato il primo della classe a scuola e lo è anche ora che studia Filosofia all’università. I genitori di Carola (Caterina De Angelis) lo adorano, convinti che lei abbia finalmente lasciato Manuel, il ragazzo poco raccomandabile con cui usciva. In realtà, Leone per Carola è solo una copertura mentre lei continua a frequentare l’altro. Ed è proprio a causa di questa situazione che Leone si ritrova costretto ai servizi sociali, dopo essere stato accusato ingiustamente di un crimine commesso invece da Manuel. Eppure, questa svolta inaspettata nasconde una scoperta meravigliosa: quella del primo amore, con Flor (Martina Gatti), un’attivista ambientale, forte e libera. Quando Leone sembra aver finalmente dimenticato Carola però, lei piomba di nuovo nella sua vita. Diviso tra l’amore vero e quello da sempre immaginato, Leone troverà la sua strada grazie anche ai consigli di Meda (Francesco Salvi), un senzatetto che gli insegnerà la filosofia dell’amore, dei sentimenti e della vita al di là dei libri. Girato a Milano e ambientato in alcune delle location più iconiche meneghine, il film è diretto dal regista di “Tre metri sopra il cielo”, manifesto romantico degli anni 2000. Il soggetto è di Gennaro Nunziante e sceneggiato da due giovani autrici – Amina Grenci e Teresa Fraioli – che hanno portato sullo schermo il racconto dell’amore attraverso gli occhi della propria generazione.

Cinema, a Pupi Avati il Globo d’oro alla carriera

Cinema, a Pupi Avati il Globo d’oro alla carrieraRoma, 14 mar. (askanews) – Pupi Avati riceverà il Globo d’oro alla carriera, il Premio con cui l’Associazione della Stampa Estera in Italia celebra le opere più significative del nostro Paese. Il riconoscimento sarà consegnato il 2 luglio in Campidoglio durante la cerimonia della 65ma edizione.


Pupi Avati, regista e produttore emiliano, con più di 55 film all’attivo, ha attualmente in sala l’ultimo film “L’orto americano”, chiusura della 81esima Mostra del Cinema di Venezia, distribuito da 01 Distribution. L’horror gotico, accolto con entusiasmo dalla critica, è interpretato da Filippo Scotti, Roberto De Francesco, Armando De Ceccon, Chiara Caselli, Rita Tushingham, Massimo Bonetti, Morena Gentile, Mildred Gustafsson e Romano Reggiani. “L’orto americano” è una produzione Duea Film, Minerva Pictures con Rai Cinema, prodotto da Antonio Avati, Gianluca Curti e Santo Versace.

Tv, gli 85 anni di Tom and Jerry, celebrazioni a tema nel mondo

Tv, gli 85 anni di Tom and Jerry, celebrazioni a tema nel mondoRoma, 14 mar. (askanews) – Tom and Jerry – il leggendario duo formato da un gatto e un topo entrati nella storia della cultura pop mondiale – festeggiano il loro 85esimo anniversario: un successo globale all’insegna di birichinate e risate con l’amatissima coppia che, fin dal suo debutto nel 1940, ha deliziato il pubblico di tutto il mondo con la sua giocosa rivalità, conquistando un suo spazio nell’immaginario collettivo.


Usciti per la prima volta dai fogli da disegno alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale e all’ombra della Grande Depressione, Tom e Jerry sono nati dal desiderio di creare una serie di cartoni animati in grado di accendere l’immaginazione in un mondo annebbiato. La regia calorosa ed esigente di William Hanna e la finezza creativa e comica di Joseph Barbera dettero vita a una virtuosa collaborazione che avrebbe trovato eco nel duo spiritoso da loro creato. Le personalità distintive di Tom e Jerry e il loro rapporto unico hanno attraversato le generazioni, portando sugli schermi un mondo in cui il conflitto è naturale e la giustizia è universale: prima al cinema – dove i primi film arrivarono dal 1940, conquistando negli anni ben sette Oscar al Miglior cortometraggio d’animazione – e poi in tv, dove fecero il loro debutto negli anni ’60. La rivalità sana e giocosa tra i due protagonisti, rafforzata da gag a ritmo, espressioni facciali ricche di sfumature e geniali partiture musicali di artisti del calibro di Scott Bradley, hanno resistito al passare del tempo, fino ad arrivare ai giorni nostri, con le recenti produzioni tv, tra cui “Tom & Jerry Tales” (2006-2008) e “The Tom and Jerry Show” (2014-2021). Per celebrare l’iconico duo, Warner Bros. Discovery dedica loro un intero anno di celebrazioni a livello globale con iniziative pensate per gli appassionati di tutte le età, che prevedono eventi ed esperienze e il lancio di nuovi prodotti tematizzati in collaborazione con prestigiosi brand.


In Italia saranno protagonisti dal 3 al 6 aprile a Romics, il Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games. Il Festival dedicherà il key visual dell’edizione primaverile proprio a Tom and Jerry che avranno un’area dedicata all’interno della manifestazione, nel Movie Village del Padiglione 5: qui i fan potranno trovare un’installazione a forma di torta di compleanno per scattare foto ricordo memorabili, ripercorrere la storia di questo incredibile duo con video ufficiali e immagini storiche, e una serie di opere inedite realizzate dagli studenti dello IED di Roma per celebrare l’anniversario. Immancabile la presenza anche in tv di Tom and Jerry: su Cartoonito (canale 46 DTT) è on air da lunedì a venerdì dalle 13 lo stunt “A Pranzo con Tom and Jerry” che prevede le serie “Tom and Jerry a New York”, “The Tom and Jerry Show” e i corti “Hurry Up”, mentre il sabato mattina alle 8.30 fino ad aprile sono in rotazione i film; su Boomerang (Canale 609 di Sky) sono in onda tutti i giorni “The Tom and Jerry Show” e “Tom and Jerry a New York” dalle 6.00 alle 7.50, dalle 11.25 alle 12.35 e il pomeriggio alle 16.25. Inoltre, sull’app di Cartoonito sono presenti per tutto l’anno 12 nuovi giochi in esclusiva raccolti in una sezione dedicata.


Warner Bros. Discovery Global Consumer Products ha inoltre collaborato con vari brand, anche in Italia, per offrire agli appassionati una serie di prodotti ispirati a Tom and Jerry. Come Lego, Ovs e Intimissimi, Original Marines e LC23 che hanno lanciato collezioni e prodotti a tema.

Ligabue festeggia 30 anni di “Buon Compleanno Elvis”, bumba c’è ancora!

Ligabue festeggia 30 anni di “Buon Compleanno Elvis”, bumba c’è ancora!Milano, 13 mar. (askanews) – Certe notti sono fatte per cantare, Luciano Ligabue nel giorno del suo sessantacinquesimo compleanno festeggia dando il via alle celebrazioni di “Buon Compleanno Elvis 1995-2025” con l’uscita di un’opera omnia che propone diversi progetti speciali realizzati per celebrare i 30 anni del leggendario album del 1995 su etichetta Warner Music Italia. Sui social il Liga ha condiviso con i fan questa frase: “C’è ancora bumba per noi” e parlando ai giornalisti durante la presentazione del progetto chiarisce: “La bumba è il carburante quello che ti fa andare avanti, la voglia di fare musica c’è sempre” spiega raccontando la genesi del suo album “Buon compleanno Elvis, che ha segnato la sua carriera e che torna in una veste completamente nuova. “Non è una semplice riedizione, è un disco ripensato, rivalorizzato e rivitalizzato”. Definirlo in acustico è riduttivo: “Si chiama Buon compleanno Elvis Naked, vuol dire praticamente che mi spoglio. Ho voluto riportare quelle canzoni alla versione più vicina a come le ho scritte ossia su una chitarra acustica, senza basso, batteria, senza chitarre elettriche, trasformandole un po’ e cercando di dargli anche una vita leggermente diversa”.


Non si tratta di un’operazione nostalgia ma di qualcosa di nuovo: “Abbiamo ritrovato materiali che non sapevamo neanche di avere compresi provini in cui canto solo vocalizzi perché i testi non erano ancora pronti, ma non ho modificato i testi originali dell’album ma solo gli arrangiamenti che però danno una vita diversa ai brani”. Un compleanno che gli chiedono i giornalisti lo fa sentire: “Vivo, morto, X…”, e lui risponde sorridendo: “Boh! All’epoca il brano era una provocazione, una riflessione sulla società che tende a etichettare le persone, a farle sentire dentro o fuori. Come mi sento adesso? Stamattina ho chiamato l’ufficio anagrafe per dire che c’è un errore sulla mia età!. Comunque per me fare musica oggi significa ancora una cosa: stare con una band in sala prove per preparare un tour e salire sul palco. Finché potrò farlo, continuerò”.


Cresce infatti l’attesa per “La notte di certe notti”, i due grandi eventi live prodotti e organizzati da Friends&Partners e ZooAperto. Il 21 giugno Luciano Ligabue tornerà sul palco della RCF Arena di Regio emilia a 20 anni dal primo concerto a Campovolo per celebrare insieme ai fan i 30 anni di “Certe notti”, che nel 1995 ha segnato uno dei momenti più importanti della sua carriera. “La notte di certe notti” continuerà anche alla Reggia di Caserta – Piazza Carlo di Borbone il 6 settembre quando, per la prima volta, uno dei luoghi più belli e iconici del mondo farà da sfondo al primo grande evento al sud della carriera del Liga. Tornando a “Buon Compleanno Elvis”, l’album che gli ha dato la fama, Ligabue ha raccontato che è nato in un momento difficile della sua carriera quando addirittura aveva pensato di mollare: “Avevo chiuso con la mia band, con il mio manager, con una parte della mia vita. Ma grazie a musicisti che erano vicini di casa, ho ritrovato il suono di una nuova band, più potente e senza tempo. Buon compleanno Elvis non era un disco alla moda nel 1995 e non lo è nemmeno adesso. È un album senza tempo e questo è uno dei motivi per cui ha funzionato”, ha affermato spiegando che è stato scritto dopo il suo lungo viaggio negli Stati Uniti. “Non sono mai stato filoamericano. Mi sono sempre interessato alla cultura musicale, cinematografica e letteraria degli Stati Uniti, ma senza idealizzarla, anzi le cose che mi piacciono di più sono quelle che criticano gli eccessi della società americana. Buon compleanno Elvis racconta quel mondo in modo critico. Elvis, in fin dei conti, è stato un simbolo di rivoluzione e declino: ha abbattuto tabù, ma alla fine è morto di eccessi, di solitudine, di troppo, è morto sul “cesso”. E questa, in fondo, è una grande metafora del sogno americano”.


Ligabue sì è esibito lo scorso anno davanti a Papa Francesco di cui dice: “In un periodo in cui pochi parlavano di pace, lui è stato l’unico a farlo con forza”, della sua fede anche tornado al brano “Hai un momento, Dio?”. “Non sono cattolico, ma ho un grande rispetto per chi crede. Quello è un pezzo che nasce da domande che mi pongo ancora oggi. La fede per me resta una ricerca continua”. Di Alessandra Velluto

Nicole Travolta is doing Alright sul palco dello Slow Mill di Milano

Nicole Travolta is doing Alright sul palco dello Slow Mill di MilanoRoma, 13 mar. (askanews) – All’estero ne hanno parlato, con toni entusiastici, alcune delle testate più importanti: solo per citarne alcuni, l’LA Times l’ha elogiata per la sua franchezza sul palco, soprattutto in “materia economica” e Broadway Baby gli ha fatto eco parlando della sua totale autenticità. Il sito Outloud Culture ha definito la sua performance un “must see, grazie al mix perfetto di umorismo, vulnerabilità e autodeterminazione”, The American la ritrae come una “performer forte con grande presenza scenica e i giusti tempi comici” mentre per The Scots Reviewer il suo è uno show “tragico, divertente e assolutamente piacevole”.


Si tratta di “Nicole Travolta is doing Alright – Bad with money, great with a (spray) gun”: è lo spettacolo della californiana Nicole Travolta che sarà sul palco dello Slow Mill di Milano, per la sua prima volta in assoluto in Italia, venerdì 14 marzo (via Volturno 32 | inizio spettacolo ore 21.00, apertura porte ore 20.30 Un one woman show, visto che sarà in inglese, in cui Nicole Travolta accompagnerà gli spettatori in un viaggio rocambolesco e divertente, ma anche sincero e in cui potrà essere semplice identificarsi, nella sua vita, partendo dalle sue difficoltà finanziare al trionfo personale. Le complessità di una situazione di debito, le spese sconsiderate del passato e le inevitabili difficoltà di un divorzio, ma anche il peso di un cognome come Travolta (è nipote di John Travolta, figlia di suo fratello Sam)…il tutto visto attraverso la lente “colorata” del centro abbronzatura spray di Hollywood in cui lavorava e condito da numerose imitazioni – taglienti ed esilaranti – degli eccentrici clienti con cui aveva a che fare quasi quotidianamente.


Insieme a lei sul palco del tour europeo le musiche dal vivo di Giannis Gkintinos, chitarrista greco con all’attivo collaborazioni con diversi artisti e band americane e non solo, scelto dalla stessa Travolta per contribuire a dare vita a una serata “indimenticabile”. Dopo il successo a Los Angeles, Las Vegas, Pittsburgh, San Francisco e all’Edinburgh Festival Fringe, e dopo il recente debutto Off-Broadway alla Soho Playhouse di New York, lo spettacolo ora si dirige al Boom Chicago, non prima di aver concluso il tour europeo (Amburgo, Amsterdam, Bratislava, Barcellona, Lisbona, Lussembugo e Berlino) di cui la data milanese fa parte.


Nicole Travolta è un’attrice/comica residente a Los Angeles, molto presente sui social (Instagram o, come lei dice, su TikTok se hai 15 anni) dove dà vita a personaggi assurdi o fa imitazioni dei suoi personaggi pubblici preferiti. Quando non indossa la parrucca, la si può trovare impegnata in scena con commedie di diverso tipo sui palchi di Los Angeles. Nicole si è formata presso The Groundlings e UCB ed è apparsa anche in sitcom come Due uomini e mezzo (CBS), The Middle (ABC) e Anger Management (FX). Il sogno di Nicole era dare vita al suo one woman show. Ora che questo sogno è diventato realtà, Nicole spera di realizzare il suo prossimo sogno…ovvero essere scoperta da Judd Apatow nell’area ristoro di un centro commerciale.

Appello al governo: il cinema indipendente rischia l’estinzione

Appello al governo: il cinema indipendente rischia l’estinzioneRoma, 13 mar. (askanews) – “Ormai da un anno il settore del cinema e dell’audiovisivo vive nell’incertezza del suo futuro. Questo è un lavoro da cui dipendono famiglie intere, eppure più del 70% delle maestranze, attori e autori sono senza occupazione, molti da più di un anno, quasi tutti senza prospettive di lavoro davanti a sé. Ogni giorno in più di rimando è un pezzo del settore che sparisce per sempre”: è l’appello congiunto ed urgente lanciato da una serie di importanti associazioni di lavoratori del cinema e dell’audiovisivo, tra cui, solo per citarne alcune, 100Autori (Associazione dell’Autorialità Cinetelevisiva), Anac (Associazione Nazionale Autori Cinematografici), Aic (Autori Italiani della Cinematografia), Air3 (Associazione Italiana Registi) e AITR (Associazione Italiana Tecnici di Ripresa).


“Le regole del nuovo tax credit e dei finanziamenti selettivi, con una brusca interruzione all’evoluzione del settore, hanno reso impossibile l’accesso alla maggioranza delle piccole e medie produzioni relegando la possibilità produttiva solo a pochi eletti. Il cinema indipendente è a rischio estinzione, quel cinema da dove provengono i nuovi autori attraverso i quali si costruisce e si preserva il futuro culturale del nostro Paese, che è anche ispirazione per il resto del mondo”, hanno denunciato i firmatari dell’appello. “Da crisi dell’occupazione si è giunti rapidamente ad una crisi culturale – proseguono, secondo il testo -áÈ urgente che il Governo e le Istituzioni rispondano alle necessità del settore cinematografico e audiovisivo con la massima priorità. Chiediamo l’emissione tempestiva dei decreti correttivi e della documentazione richiesta dai giudici del Tar del Lazio, al fine di avere regole chiare e costanti che possano permettere a tutti i soggetti coinvolti di operare democraticamente in condizioni di certezza e stabilità. Non possiamo permetterci di aspettare oltre: il settore ha bisogno di risposte concrete e tempestive per evitare il collasso”.


Tra le associazioni e le rappresentanze firmatarie: 100Autori (Associazione dell’Autorialità Cinetelevisiva) – AIC (Autori Italiani della Cinematografia) – AIR3 (Associazione Italiana Registi) – AITR (Associazione Italiana Tecnici di Ripresa) – AITS (Associazione Italiana Tecnici del Suono) – ANAC (Associazione Nazionale Autori Cinematografici) – APAI (Associazione del Personale di Produzione Audiovisivo) – APCI (Associazione Pittori Cinematografici Italiani) – CACAO (Comparto Audiovisivo e Cinema Auto Organizzato Puglia) – CCS (Collettivo Chiaro Scuro) – DOC.IT (Associazione Documentaristi Italiani) – EMIC (Associazione Elettricisti e Macchinisti Italiani) – RCAS (Rete Cine-Audiovisivo Sicilia) – RCP (Rete Cinema Piemonte) – RCS (Rete Cinema Sociale) – MUJERES NEL CINEMA (Associazione di donne nel cinema e nell’industria dell’audiovisivo) – #SATDC (comitato #Siamoaititolidicoda) – UECI (Unione Esercenti Cinematografici Italiani) – WGI (Writers Guild Italia).