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Massimo Ghini a Ciao Maschio: “Ho avuto una infanzia difficilissima”

Massimo Ghini a Ciao Maschio: “Ho avuto una infanzia difficilissima”Roma, 11 ott. (askanews) – “Vengo da un’infanzia difficilissima, perché i miei si sono separati quando io avevo tre anni e se ora ne faccio 70, ti puoi immaginare in che periodo era e quanti anni sono passati. Tutto questo mi ha segnato. Quando arrivavano le pagelle o i documenti vi era scritto firma del padre o di chi ne fa le veci. E, al posto di mio padre, firmava mia mamma. E io ogni volta che tornavo a scuola, c’erano anche i professori che mi guardavano un po’ strano, perché all’epoca c’era questo politically correct…”. A confessarlo a Nunzia De Girolamo è l’attore Massimo Ghini, tra gli ospiti della quinta puntata di Ciao Maschio, il programma di Nunzia De Girolamo, nella puntata in onda domani, Sabato 12 Ottobre, in seconda serata su Rai 1.   “Ad un certo punto, – prosegue – abbiamo trovato una soluzione. Mia mamma firmava con la dicitura Lorenzo Ghini, che era il nome di mio padre. Una truffa, per come dire, ma così tutti erano contenti. Purtroppo in qualche maniera penso di aver finto di aver accettato la separazione dei miei, per questo faccio l’attore. Ma dentro di me soffrivo come una bestia, perché quello che ti rimane addosso è il senso dell’abbandono. Mi è mancata tanto una carezza di mio padre. L’ho visto talmente tante poche volte, che mi ricordo quante volte sono state. Una roba assurda. Paradossalmente le volte che l’ho visto di più, è stato quando stava per morire”.

Teatro, arriva “I Tre Moschettieri-Opera Pop” con Giò Di Tonno

Teatro, arriva “I Tre Moschettieri-Opera Pop” con Giò Di TonnoRoma, 11 ott. (askanews) – Debutterà il 2 novembre con la data zero a Isernia, per proseguire nei mesi successivi nei più importanti teatri italiani “I Tre Moschettieri – Opera Pop” la nuova versione musicale italiana del più famoso romanzo di Alexandre Dumas, prodotta da Stefano Francioni e dal Teatro Stabile d’Abruzzo (di cui è direttore artistico Giorgio Pasotti).


“Tutti per uno, uno per tutti!”, il motto simbolo di un’amicizia incorruttibile, si rinnova in questo spettacolo in cui musica, prosa e danza si intrecciano in un racconto coinvolgente con Giò Di Tonno, Vittorio Matteucci, Graziano Galatone nei ruoli di Athos, Porthos e Aramis e il tocco innovativo di Giuliano Peparini al quale è affidata la direzione artistica e la regia, le coreografie sono curate da Veronica Peparini e Andreas Muller, la preparazione dei duelli è del maestro d’armi Renzo Musumeci Greco, i testi scritti da Alessandro Di Zio e le musiche composte da Giò Di Tonno (gli arrangiamenti sono di Giò Di Tonno e Giancarlo De Maria che ha curato anche le orchestrazioni). Lo spettacolo inizia prima dello spettacolo in una fabbrica di scatoloni dove il tempo è scandito dalla monotonia delle azioni da compiere giorno dopo giorno. In questo luogo si intravede un libro dimenticato o forse lasciato lì da qualcuno volontariamente. Un lavoratore lo prende, lo apre e, incuriosito, inizia a leggere appassionandosi subito alla storia e a ciò che questo libro rappresenta, un oggetto sempre più raro in un’epoca dove tutto si smaterializza. La sua voce che legge attira anche gli altri lavoratori che, via via, diventano i personaggi della storia catapultando lo spettatore nella Parigi dell’800.


“Se devo affrontare un argomento storico o mettere in scena la vita di personaggi la cui azione si svolge in un’epoca passata, penso sempre a come farla risuonare nella nostra epoca e a come potrebbe raggiungere il pubblico di oggi – ha detto Giuliano Peparini – è il caso di Alexandre Dumas, autore e romanziere la cui forza supera il passare del tempo. L’amicizia, le differenze tra classi sociali, l’onore, la vendetta, i segreti e la seduzione sono al centro de I Tre Moschettieri e sono temi ancora attuali nel XXI secolo. Ciò che personalmente mi colpisce dei personaggi di Dumas è il loro modo di crescere ed evolvere continuamente di fronte agli eventi che affrontano. In particolare, un giovane come D’Artagnan che cerca di trovare la sua identità e un posto nel mondo, è di grande attualità per i nostri giovani, una generazione che mette fortemente in discussione i suoi riferimenti e modelli”. “Considero I Tre Moschettieri l’inizio di una nuova vita artistica che mi vedrà sempre più impegnato come compositore – ha affermato Giò Di Tonno – ho messo tutto me stesso in questo progetto che finalmente vede la luce. Sono felice di portare in scena la storia di amicizia più celebre della letteratura”.


Il trionfo dell’amicizia, ma anche il trionfo del potere e dell’ambizione in questa storia senza tempo dove “buoni” e “cattivi” combattono una lotta quasi archetipica mettendo al centro valori quali onore, fedeltà, onestà, troppo spesso messi in crisi dal mito dell’uomo contemporaneo e che i tre moschettieri portano fieri sulla punta delle loro spade. Accanto all’amicizia trova spazio anche l’amore, con l’incontro tra D’Artagnan e Costanza che verrà spezzato dalla sete di vendetta dell’altra protagonista femminile, la perfida Milady. Dopo Isernia, lo spettacolo sarà a Bari 6 e 7 dicembre (Teatro Team), il 20 dicembre al Palapartenope di Napoli, 14 e 15 gennaio al Teatro Massimo di Pescara, 18 e 19 gennaio 2025 al PalaTerni, Terni, 22 e 23 gennaio al Teatro Rendano di Cosenza; inoltre, 30 e 31 gennaio al Teatro Golden, Palermo, il primo e 2 febbraio al Teatro Metropolitan, Catania; dal 15 al 23 febbraio (escluso il 17 febbraio) al Teatro Nazionale di Milano, il 25 febbraio al Gran Teatro Geox di Padova, il 28 febbraio, 1 e 2 marzo al Teatro Colosseo di Torino, dal 5 al 16 marzo (escluso il 10 e 11 marzo) al Teatro Brancaccio a Roma, 18 marzo al Teatro Clerici di Brescia, 21 marzo al Teatro Verdi di Montecatini e 4 e 5 aprile al Teatro Europauditorium, Bologna.

Céline Dion, esce “Hymne a l’amour”, il live ai Giochi di Parigi 2024

Céline Dion, esce “Hymne a l’amour”, il live ai Giochi di Parigi 2024Roma, 10 ott. (askanews) – A 61 anni dalla tragica scomparsa di Edith Piaf, oggi 10 ottobre esce in digitale “Hymne à l’Amour” (Live aux Jeux Olympiques de Paris 2024 / Live from the Olympic Games Paris 2024)” (https://celinedion.lnk.to/Olimpiadi24), l’emozionante performance live di Céline Dion alla Cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici di Parigi di quest’anno.


Un’esibizione straordinaria sulle note del grande classico della grande artista francese Edith Piaf che ha segnato il ritorno trionfale di Céline Dion sul palco, nonché la sua prima apparizione pubblica dal 2020. Sul suggestivo sfondo della Torre Eiffel, la performance dello scorso 26 luglio ha colpito profondamente il pubblico di tutto il mondo. Con la recente uscita del suo documentario “I am: Celine Dion”, gli spettatori hanno compreso quanto fosse stata difficile questa esibizione, date le gravi conseguenze della sindrome di cui soffre l’artista. Il toccante ritorno di Céline è stato l’incarnazione dello spirito olimpico: perseveranza, speranza, amore e resilienza. Il tributo a Edith Piaf, una delle figure culturali più amate della Francia, ha messo in risalto il talento vocale ineguagliabile e la profondità emotiva di Céline, riaffermando il suo status di una delle voci più grandi del nostro tempo.

Salute mentale, Winx ambasciatrici campagna “Spread magic not hate”

Salute mentale, Winx ambasciatrici campagna “Spread magic not hate”Roma, 10 ott. (askanews) – In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, Rainbow ha unito le forze con Cybersmile Foundation, una delle principali organizzazioni no-profit impegnate nella lotta contro il cyberbullismo e la promozione del benessere digitale, per lanciare una campagna globale sui social media rivolta ai giovani adulti, “Spread magic not hate”, finalizzata alla promozione della gentilezza nel mondo del web. Ambasciatrici di questi valori positivi saranno le Winx, le fatine nate dalla matita di Iginio Straffi che proprio quest’anno compiono 20 anni. Due decenni caratterizzati sempre dagli stessi valori: amicizia, empatia ed inclusione, che in quest’occasione diventano portavoce di messaggi chiave contro l’odio online, incoraggiando i giovani adulti a una convivenza positiva e inclusiva sul web.


Le Winx promuoveranno il concetto di “gentilezza digitale”, con l’obiettivo di affrontare il tema del cyberbullismo in modo coinvolgente e accessibile. Bloom, Stella, Flora, Musa, Aisha e Tecna si faranno quindi portatrici sui social media di messaggi di gentilezza e supporto reciproco online, tra contenuti grafici e video ad hoc tutti con lo stesso motto, “Spread magic not hate”. Su una landing page dedicata si potrà trovare un modulo educativo interattivo che promuoverà gentilezza, amicizia, empatia nel mondo digitale. In parallelo, verrà lanciata una collezione esclusiva di prodotti in edizione limitata, distribuita attraverso un e-store sul portale Teemill, i cui ricavi sosterranno progetti specifici targati Cybersmile per aiutare le vittime di cyberbullismo. Fondata nel 2010, la Cybersmile Foundation è diventata un punto di riferimento globale nella lotta contro il cyberbullismo e la promozione di un ambiente digitale sicuro e inclusivo. Attiva in particolare negli Stati Uniti e nel Regno Unito, lavora con marchi, celebrità e influencer di tutto il mondo per costruire una rete web più gentile e solidale. La collaborazione con Rainbow vuole sottolineare l’importanza di un dialogo aperto su questo fenomeno, promuovendo l’uso di Internet come strumento di unione, diversità e rispetto. Il potere delle Winx continua a brillare, non solo nei mondi incantati, ma anche nel mondo digitale, invitando tutti a diffondere magia, non odio.


“Da 20 anni, Winx Club ispira i fan di tutto il mondo con i suoi valori positivi: amicizia, coraggio e gentilezza”, ha dichiarato Iginio Straffi, ceo e fondatore di Rainbow SpA. “Nel mondo digitale di oggi, è più importante che mai essere uniti e difendere questi valori per contrastare il cyberbullismo. La nostra partnership con Cybersmile Foundation consentirà ai giovani di diffondere magia e messaggi positivi, promuovendo solidarietà e sicurezza nella community online”. “Crediamo che l’educazione e l’empatia siano fondamentali per creare uno spazio digitale più gentile”, ha dichiarato Scott Freeman, ceo Cybersmile Foundation. “La collaborazione con Rainbow e con le iconiche eroine del Winx Club ci dà la possibilità di raggiungere milioni di giovani adulti e aiutarli a superare le sfide del cyberbullismo e degli abusi online. Insieme, diffondiamo un messaggio di gentilezza ora che è maggiormente necessario”.

Il 14 ottobre concerto di Michele Bravi al Teatro Sistina

Il 14 ottobre concerto di Michele Bravi al Teatro SistinaRoma, 9 ott. (askanews) – Il prossimo lunedì 14 ottobre al Teatro Sistina Michele Bravi si esibirà dal vivo con “tu cosa vedi quando chiudi gli occhi tour” per condividere con il suo pubblico l’esperienza diretta del suo ultimo lavoro. Il tour, che prende il nome dall’album, prodotto e distribuito da Vivo Concerti, è iniziato a settembre ed ha già toccato alcuni dei teatri più belli d’Italia con la direzione musicale di Carlo Di Francesco.


Michele Bravi insieme al suo pubblico racconterà attraverso la musica il viaggio introspettivo già disegnato nell’album. Il teatro è lo sfondo di questo percorso dal vivo. È Michele a guidare il pubblico in un viaggio sonoro delicato e intenso tra presente e passato del suo repertorio. Un invito per gli spettatori a chiudere gli occhi e celebrare ciò che si vede. Radio 101 è la radio ufficiale del tour. Michele Bravi nasce a Città di Castello nel 1994. Cantautore, scrittore e attore, nonostante la giovane età ha già collezionato due partecipazioni al Festival di Sanremo, nel 2017 con il brano “Il Diario degli Errori” (doppio disco di platino) e nel 2022 con “Inverno dei fiori” (disco d’oro), la pubblicazione, per Mondadori, del libro “Nella vita degli altri” e quattro album in studio. È uno dei protagonisti di “Amanda”, film di Carolina Cavalli presentato alla 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione “Orizzonti Extra”. Dopo aver dato voce alla versione italiana di “Remember me” in Coco, scrive e interpreta il brano portante della colonna sonora di “Strange World”, 61º lungometraggio Disney. È uno dei tre giudici della ventiduesima edizione del programma “Amici di Maria De Filippi”. Ha preso parte al film di Saverio Costanzo “Finalmente l’alba”, presentato in concorso alla 80ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Vasco Rossi pubblica “Vivere”, il libro con i testi del rocker

Vasco Rossi pubblica “Vivere”, il libro con i testi del rockerRoma, 9 ott. (askanews) – Si intitola “Vivere – Living” il volume di Vasco Rossi che presenta al pubblico una composizione inedita di testi che il rocker ha scritto durante la sua vita: note, pensieri e parole che nella pubblicazione s’intervallano ai versi delle più celebri e amate canzoni del rocker.


Il volume (Edizioni Galleria Mazzoli, Modena, 2024) è una espressione libera e informale, slegata dalla musica e dalla necessità del verso che lascia libero sfogo al pensiero e all’emozione, aprendo nuove riflessioni sui testi delle canzoni. In apertura vengono pubblicati due preziosi interventi dei poeti Nanni Cagnone e Paul Vangelisti, i quali compiono una loro lettura personale della figura di Vasco in quanto rocker ma anche in quanto persona. Ad arricchire il volume e accompagnare il lettore fra le pagine, le opere di Carlo Benvenuto, Marcello Jori, Rosanna Mezzanotte, Gianluca Simoni, create ispirandosi ai brani suggestivi di Vasco Rossi. La pubblicazione è parte di una collana, edita da Galleria Mazzoli, che vede la stretta collaborazione fra poeti e artisti. Nei volumi che compongono questa collana, la lettura delle poesie si accompagna ad opere ispirate ai componimenti poetici. Questo volume intende porre una nuova luce sulla figura di Vasco pubblicandone la produzione più intima e personale, per andare oltre il cantante e mettere a nudo, invece, la persona. Il libro è pubblicato in una tiratura limitata e numerata di 500 copie + 50 copie non destinate alla vendita. Sarà acquistabile al prezzo di 100 €, fino ad esaurimento copie, contattando Galleria Mazzoli. Tutto il ricavato della vendita dei volumi verrà interamente devoluto al Gruppo Abele (non ci saranno detrazioni per le spese).

Teatro, per I 7 Re di Roma di Brignano già 75mila biglietti venduti

Teatro, per I 7 Re di Roma di Brignano già 75mila biglietti vendutiRoma, 9 ott. (askanews) – Già da record il tour teatrale nazionale de “I 7 Re di Roma” con Enrico Brignano. Con 75.000 biglietti venduti in prevendita, lo spettacolo ha superato ogni aspettativa, dimostrando ancora una volta l’affetto del pubblico per l’attore. Lo show, scritto da Luigi Magni e musicato da Nicola Piovani, rappresentato per la prima volta 35 anni fa e che vide protagonista in scena Gigi Proietti, rielabora in chiave contemporanea la leggenda dei fondatori di Roma. La narrazione della storia dei sette re – Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo – propone un’originale fusione tra mito e vita moderna, in uno stile unico che caratterizza da sempre il lavoro di Brignano.


Il debutto della tournée l’8 ottobre al Teatro Sistina di Roma (dove resterà fino al primo dicembre) si è concluso con un vero e proprio tributo dedicato a Brignano. Parterre de rois con la presenza in sala, tra gli altri, del ministro della Difesa Guido Crosetto, Gianmarco Mazzi (sottosegretario alla Cultura), Paolo Bonolis, Giorgio Panariello, Stefano De Martino, Lorella Cuccarini, Nancy Brilli, Tosca D’Aquino, Flora Canto, Giampiero Ingrassia, Amedeo Minghi, Chiara Noschese, Matteo Paolillo, Giuliano Peparini e Nadia Rinaldi. Enrico Brignano ha curato anche la messa in scena dello spettacolo, l’adattamento al testo è curato invece da Manuela D’Angelo. La verve e la sua capacità di raccontare la quotidianità con ironia e intelligenza sono elementi centrali di ogni spettacolo dell’attore. Con “I 7 Re di Roma” è riuscito a mettere in scena una pièce che unisce cultura e intrattenimento, rendendo accessibili e divertenti anche le vicende più antiche della storia romana.


“Questo spettacolo, che reputo il più impegnativo della mia carriera interpretando 11 personaggi diversi e mantenendo la regia originale di Garinei, è un omaggio a Proietti, a Magni, a Piovani, a Garinei, alla Capitale”, ha spiegato Brignano, che lo ha definito come il suo “spettacolo del cuore”. Le prevendite del tour stanno facendo registrare numeri da record in molte delle principali città italiane nelle quali “I 7 Re di Roma” andrà in scena. Dopo Roma toccherà Torino (Teatro Alfieri dall’11 al 15 dicembre), Padova (Gran Teatro Geox dal 18 al 22 dicembre), Bologna (Europaditorium dal 9 al 12 gennaio), Bari (Teatro Team dal 22 al 26 gennaio), Napoli (Teatro Augusteo dal 30 gennaio al 2 febbraio), Milano (Teatro Arcimboldi dal 19 febbraio al 2 marzo), Firenze (Teatro Verdi dal 6 al 9 marzo) e Catania (Teatro Metropolitan dal 23 al 26 marzo).


Sul palco, insieme a Brignano, Simone Mori nel ruolo di Giano, Pasquale Bertucci, Lallo Circosta, Giovanna D’Angi, Ludovica Di Donato, Michele Marra, Ilaria Nestovito, Andrea Perrozzi, Andrea Pirolli, Emanuela Rei ed Elisabetta Tulli. Solisti Andrea Baldini, Luigi D’Aiello, Michela Delle Chiaie, Ilaria Leone, Lorissa Mullishi, Raffaele Rudilosso, Marco Stella e Camilla Tappi. Scene di Mauro Calzavara, disegno luci di Marco Lucarelli, costumi di Paolo Marcati, coreografie di Thomas Signorelli, regista assistente Pierluigi Iorio.

Al Maxxi di Roma mostra “70 anni di Televisione, 100 anni di Radio”

Al Maxxi di Roma mostra “70 anni di Televisione, 100 anni di Radio”Roma, 9 ott. (askanews) – Il Museo MAXXI di Roma ospita la mostra “70 anni di Televisione, 100 anni di Radio”, aprendo le porte alla storia della radio e della tv. Dal 10 ottobre, fino al 3 dicembre 2024, sarà infatti possibile visitarla nello spazio extra MAXXI e ad ingresso gratuito.


La memoria di un Paese è una parte fondante della sua stessa identità e la Rai da 100 anni costituisce, custodisce, sviluppa, gran parte di questa memoria. Rappresentare la storia della radio e della tv italiane vuol dire raccontare l’autobiografia di una nazione, e questa mostra vuole essere un viaggio nella “memoria collettiva” condivisa da gran parte della popolazione italiana. La mostra a cura di Alessandro Nicosia con la collaborazione trasversale di diverse strutture della Rai – fra cui Direzione Teche, Direzione Produzione TV, Museo della Radio e della Televisione, Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica, Canone Beni Artistici e Accordi Istituzionali, Direzione Comunicazione – è organizzata e prodotta da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare sotto il patrocinio del Ministero della Cultura.


Dal 1924 ad oggi la comunicazione radiotelevisiva ha giocato un ruolo chiave nella creazione dell’identità nazionale e nell’evoluzione culturale del Paese. La Radio prima, la Televisione poi, sono entrate nelle case di tutti gli italiani portando con sé intrattenimento, cultura, informazione, sport e divulgazione scientifica, modellando e riflettendo i principali cambiamenti sociali degli ultimi cento anni.


La mostra rappresenta un vero e proprio excursus storico in cui vengono ripercorsi gli avvenimenti più rilevanti del nostro Paese ed il modo in cui sono stati raccontati agli italiani. Ogni decennio sarà raccontato tramite un filmato che ne ripercorrerà i momenti storici più rivelanti. La magia della mostra si apre con un’area sorprendente, piena di ricordi ed emozioni, in cui la storia della tv e della radio diventa interattiva, grazie alle installazioni del Museo della Radio e della Televisione Rai: due consolle multimediali attiveranno alcune radio e tv d’epoca, attraverso le quali si potranno ascoltare e visionare, a scelta, contenuti relativi ai momenti salienti dei primi 40 anni di storia del Paese, come il primo, storico annuncio radiofonico del 6 ottobre 1924.


Il percorso espositivo si sviluppa fra materiali audiovisivi, cartacei, fotografici, apparecchiature d’epoca, costumi, sale interattive ed allestimenti di set, unitamente ad opere d’arte di assoluto rilievo appartenenti alla collezione Rai. La Rai nel tempo ha saputo adattare mezzi e linguaggi al progresso tecnologico e sociale del Paese, pertanto lo sguardo non è solo rivolto al glorioso passato della Rai, l’esposizione rende protagonisti anche argomenti attuali: l’Intelligenza artificiale applicata al tema dell’ideazione e della produzione di prodotti audiovisivi. Approfondimenti utili per aumentare la consapevolezza e senso critico su tematiche e tecnologie emergenti che crescono e si diffondono a grande velocità. Con il supporto del Centro Ricerche, Innovazione Tecnologica e Sperimentazione RAI, un’area della mostra sarà dedicata ad illustrare i progetti internazionali dedicati all’intelligenza artificiale, e grazie alle tecnologie del Centro Ricerche, il pubblico si potrà cimentare in una divertente play ground che unisce scenari virtuali 3D e tecniche di realtà aumentata. Durante l’inaugurazione della mostra, sarà esposta anche la storica Fiat 1500 della Rai, anno 1966, che ha seguito per radio e tv il Giro d’Italia, sino agli anni Settanta. La vettura è “tornata in servizio”, grazie al Protocollo d’Intesa firmato da Rai con ASI – Automotoclub Storico Italiano che ha riconosciuto alla Fiat 1500 la Targa Oro n. 12610. L’esposizione proietta gli spettatori in un viaggio che si sviluppa, di decennio in decennio, fra il passato, il presente e il futuro del Servizio Pubblico Radio Televisivo, offrendo un percorso esperienziale unico, che lega le storie e la Storia in un unico emozionante racconto multisensoriale e multimediale.

Il Trio Chagall diventa Trio Concept e continua vincere premi

Il Trio Chagall diventa Trio Concept e continua vincere premiRoma, 7 ott. (askanews) – Nel 2013 dall’incontro adolescenziale di tre giovanissimi musicisti nasceva il Trio Chagall, che nel giro di 10 soli anni è diventato uno degli ensemble cameristici più premiati nella storia della musica italiana e non solo. Il nome “Trio Chagall”, frutto allora di una scelta casuale, oggi non racconta più la consapevolezza di sé di questo trio ancora ben lontano dai 30 anni ma già pronto ad una tournée importantissima che li vedrà esibirsi dalla Wigmore Hall di Londra al Concertgebouw di Amsterdam, dal ritorno a Verbier alla Konzerthaus di Berlino, ma anche Tonhalle di Zurigo ed Elbphilharmonie di Amburgo.


Il Trio Chagall ha deciso quindi di ribattezzarsi come “Trio Concept”, un nome che finalmente rispecchia l’idea di fare musica di questo ensemble giovanissimo, coeso, culturalmente maturo ma senza cinismo, bensì con tutto l’entusiasmo e la freschezza della loro età anagrafica. Con una pletora di premi internazionali di indiscusso prestigio mai ricevuti prima da ensemble italiani, e a volte di primati mondiali mai riconosciuti a ensemble così giovani, il Trio Chagall è oggi ormai una delle realtà musicali più consolidate e riconosciute del nostro paese, nonostante i tre componenti – Edoardo Grieco al violino, Francesco Massimino al violoncello e Lorenzo Nguyen al pianoforte – siano ancora ben lontani dai 30 anni.


Ma la loro fama è ormai in rapida espansione in tutto il mondo grazie anche alla nomina come YCAT Artist nel ’23 dopo il trionfo alla Wigmore Hall di Londra, al primo premio alla prestigiosa “Schoenfeld International String Competition” di Harbin in Cina, alla nomina di ECHO Rising Star per la stagione 2025/2026 e come ensemble in residence della 31ª edizione del Verbier Festival, dove ha ricevuto il “Prix Yves Paternot”, il massimo riconoscimento della Verbier Festival Academy, assegnato al musicista più talentuoso e promettente dell’anno, tutti riconoscimenti mai attribuiti ad un ensemble cameristico italiano. Questa esplosione di attenzione da parte della comunità artistica internazionale per un trio nato davvero da un’amicizia adolescenziale a soli 13 anni, ha portato alla necessità di ripensare la propria identità, trovando un nome che finalmente corrisponda alla propria visione di fare musica insieme e non fosse invece il frutto di un’urgenza giovanile, così da proseguire nella fase matura del proprio percorso in piena armonia tra forma e contenuto.


Dopo lunga riflessione la scelta è caduta su Trio Concept, dove in ‘Concept’ si fonde la matrice pop-rock di unitarietà di messaggio e quella di estrema sintesi finale di un progetto o metaprogetto, in questo caso progetto di vita e d’arte, amicizia e musica, collettivo creativo e identità di gruppo nato per gioco nella Torino dei primi anni 2000 e oggi nuova prospettiva per il futuro, insieme. Così lo raccontano con una voce, come è giusto che sia nell’universo coeso della camera, i tre artisti: “Fin dall’inizio del nostro percorso, abbiamo affrontato il fare musica insieme con entusiasmo, passione e un pizzico di incoscienza e più di 10 anni fa, appena tredicenni, scegliemmo il nome Trio Chagall per accompagnarci in questo viaggio. Nonostante il forte legame affettivo, ci siamo resi conto di essere vincolati a canoni estetici che non ci rispecchiano completamente. Molte cose attorno a noi sono cambiate, ma non il nostro concetto di trio, come cuore pulsante della nostra vita musicale e fonte costante di ispirazione che rinnova il nostro rapporto quotidianamente. Da qui nasce l’idea di cambiare il nostro nome in Trio Concept, una decisione che riflette la nostra visione e il profondo legame con l’idea di trio, che ha sempre guidato il nostro modo di fare musica. Come diceva Michelangelo: ‘Non ha l’ottimo artista alcun concetto c’un marmo solo in sé non circonscriva’. Con questa stessa umiltà e dedizione, continuiamo a scolpire il nostro percorso musicale, cercando e riscoprendo i concetti e le idee dei capolavori che i grandi del passato ci hanno lasciato.”

Festa Roma, domani omaggio di Alice nella città a Christopher Reeve

Festa Roma, domani omaggio di Alice nella città a Christopher ReeveRoma, 9 ott. (askanews) – Domani a Roma l’omaggio di Alice nella città al grande attore e attivista Christopher Reeve, in occasione del ventesimo anniversario della sua morte, con la proiezione speciale dell’atteso documentario “Super/Man: The Christopher Reeve Story” alle ore 20.30 al Cinema Adriano di Roma alla presenza dei due registi Ian Bonhote e Peter Ettedgui e di Matthew Reeve, figlio di Christopher Reeve.


“Super/Man: The Christopher Reeve Story” offre un ritratto intimo della vita di Reeve, con immagini inedite, interviste ai tre figli William, Matthew e Alexandra e testimonianze di grandi attori hollywoodiani che erano colleghi e amici di Reeve come Susan Sarandon, Glenn Close e Robin Williams, al quale era legatissimo, che ne descrivono il percorso personale e professionale. L’evento è organizzato in collaborazione con Warner Bros. Discovery e con l’Assessorato Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale ed è parte del ciclo “Aspettando Alice” che anticipa la 22esima edizione di Alice nella città, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, in programma dal 16 al 27 ottobre 2024.


La proiezione con i due registi e Matthew Reeve sarà anche l’occasione per far conoscere al pubblico italiano la Christopher and Dana Reeve Foundation dedicata alla cura delle lesioni al midollo spinale attraverso la promozione di ricerche innovative e il miglioramento della qualità della vita delle persone e delle famiglie affette da paralisi. Dopo l’incidente che lo ha reso tetraplegico, Christopher Reeve è diventato un leader carismatico e un attivista nella ricerca di una cura per le lesioni al midollo spinale, oltre che un appassionato sostenitore dei diritti e dell’assistenza ai disabili, il tutto continuando la sua carriera nel cinema, sia davanti che dietro la cinepresa, e dedicandosi sempre alla sua amata famiglia.


In considerazione dell’alto valore del documentario e dell’insegnamento trasmesso dall’attore con il suo impegno, l’Assessorato e Alice nella città hanno voluto riservare una sala dell’Adriano agli studenti delle scuole di cinema e delle accademie della Capitale, tra le quali Officina Pasolini – CIVIS, IED, Centro Sperimentale di Cinematografia, Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté, Naba – Accademia delle Belle Arti, Accademia Costume e Moda, Accademia Koefia, l’Università La Sapienza e il Liceo Mamiani. All’evento parteciperà anche l’Associazione Sportiva dilettantistica Roma Calcio Amputati nata dal sogno “impossibile” di Arturo Mariani di indossare la maglia giallorossa della As Roma, la squadra per la quale fa il tifo. Nato con una gamba sola, Arturo Mariani ha sempre coltivato la passione per il calcio e inseguito quel desiderio. Con la Nazionale Italiana di Calcio Amputati, ha disputato un Mondiale in Messico e due Europei.


Alice nella città ha scelto di sostenere con una donazione il progetto dell’Academy ProAbile, che ha l’obiettivo di creare un nuovo modo di pensare, basato su inclusione, rispetto e il diritto per ogni singola persona di essere accettata e accolta indipendentemente dalla sua capacità o disabilità. Il progetto è patrocinato da alcuni importanti partners, tra cui Comitato Italiano Paralimpico, Comitato regionale del Lazio, OPES – Rete Associativa Nazionale di Terzo Settore ed Ente di Promozione Sportiva riconosciuto da CONI e CIP. Il film sarà distribuito nelle sale italiane da Warner Bros. Pictures dal 10 ottobre.