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Medaglia d’oro al valore atletico all’equipaggio del Moro di Venezia

Medaglia d’oro al valore atletico all’equipaggio del Moro di VeneziaRoma, 18 apr. (askanews) – L’equipaggio de Il Moro di Venezia è stato insignito della Medaglia d’oro al valore atletico, così il Coni ha voluto riconoscere e celebrare la storia della vela italiana.


La cerimonia ufficiale è avvenuta mercoledì 17 aprile, alla presenza del ministro dello Sport e i giovani Andrea Abodi, nel Centro di preparazione olimpica Acquacetosa a Roma, nell’ambito di una riunione della giunta nazionale del Coni, presieduta da Giovanni Malagò. Il presidente Malagò ha dato inizio alla cerimonia chiamando al suo fianco il ministro Abodi, il presidente della Federazione italiana vela Francesco Ettorre e la campionessa olimpica Alessandra Sensini. Malagò ha poi invitato sul palco tutti i componenti dell’equipaggio del Moro di Venezia, ai quali Carlo mornati, segretario generale del coni, ha consegnato la medaglia d’oro al valore atletico.


Malagò ha salutato Ivan Gardini, ringraziandolo per la sua presenza e, dopo aver fatto personalmente i complimenti a tutti i “ragazzi” del Moro, ha lasciato la parola al ministro Abodi: “Nel 1992 – ha dichiarato il ministro – per ragioni professionali ho avuto un rapporto stretto con l’esperienza del Moro di Venezia e con chi l’ha promossa; quindi, il mio pensiero va sicuramente a Raul Gardini. Ho vissuto in prima persona le emozioni di quel periodo e questo è lo spirito della mia presenza qui, oggi. È stata un’esperienza meravigliosa che ha fatto innamorare gli italiani, ha fatto conoscere molto di piu la vela e ha cambiato il livello dell’attenzione, anche delle istituzioni, nei confronti di questo settore che è sportivo ma anche industriale, crea valore aggiunto, genera ricchezza, offre lavoro ed è un elemento di eccellenza a livello internazionale.” Il presidente Fiv Ettorre nel suo intervento ha ringraziato il ministro Abodi, il presidente Malagò e tutta la giunta Coni per questo riconoscimento al mondo della vela e alla storia del Moro di Venezia che ha ispirato il grande pubblico sottolineando “l’importanza del fatto che molti dei premiati ancora oggi continuano a insegnare la vela ai nostri giovani. Credo che questo sia il messaggio più importante.”


Nel 2024 saranno celebrati i più importanti appuntamenti velici del mondo: i Giochi Olimpici di Parigi 2024 e la XXXVII edizione dell’America’s Cup a Barcellona. Non poteva esserci anno migliore per conferire questo riconoscimento al team de Il Moro di Venezia, promotore di un trend che, negli anni successivi, ha generato altre sfide italiane all’America’s Cup da parte di imprenditori ed armatori italiani. Il 30 aprile 1992 a San Diego (USA), l’equipaggio de Il Moro di Venezia sconfisse nelle regate di finale della Louis Vuitton Cup, quello di Team New Zealand (5-3 il risultato finale) aggiudicandosi così la Louis Vuitton Cup e diventando il Challenger ufficiale alla XXVIII edizione dell’America’s Cup. Il Moro di Venezia è stata la prima imbarcazione di un Paese non anglofono a poter sfidare il detentore del Trofeo in 141 anni di storia. Voluto da Raul Gardini per partecipare alla XXVIII America’s Cup, Il Moro di Venezia, portacolori della Compagnia della Vela, grazie al suo successo sportivo, ha incrementato in maniera esponenziale l’interesse e l’entusiasmo per lo sport della vela in Italia, contribuendo a ispirare una nuova generazione di velisti e appassionati. Ancora oggi, a oltre tre decenni dalla sua epopea, Il Moro di Venezia continua a essere celebrato come un’icona del movimento velico,


Nel suo intervento a margine della premiazione Ivan Gardini, ospite d’onore in rappresentanza della famiglia, rivolgendosi all’equipaggio ha sottolineato che: “Il Moro di Venezia è rimasto nella memoria del Paese certamente perché ha rappresentato una sfida innovativa, tecnologica e sportiva, ma soprattutto per aspetto umano che voi ragazzi avete trasmesso all’epoca e all’empatia generata con i tifosi. Tutto questo è riconosciuto ancora oggi dopo oltre 30 anni. Mio padre sarebbe stato sicuramente felice di questo e onorato di condividere con il suo equipaggio questo importante riconoscimento.” Davide Tizzano, due Ori Olimpici nel canottaggio e grinder a bordo del Moro di Venezia è intervenuto in rappresentanza di tutto l’equipaggio: “Insieme ai due miei successi olimpici, la partecipazione alla sfida de Il Moro di Venezia, rappresenta una delle più belle pagine dei miei ricordi umani e sportivi. Ho avuto l’onore di conoscere un grande uomo e armatore, Raul Gardini e ho avuto il privilegio di aver regatato con un gruppo di atleti e velisti di altissimo livello. Questo per me è il valore più importante. Il Moro di Venezia ha rappresentato l’innovazione, ha rappresentato e resterà per sempre una tappa fondamentale nella storia della vela italiana”. L’equipaggio del Moro di Venezia: Gabriele Bassetti Graziano Bellomo, Lars Borgstrom, Paolo Bottari, Daniele Bresciano, Carlo Castellano, Paul Cayard, Tommaso Chieffi, Enrico Chieffi, Duilio Coletti, Marco Cornacchia, Luca Dignani, Alberto Fantini, Massimo Galli, Gianluca Lamaro, Vittorio Landolfi, Andrea Madaffari, Roberto Martinez, Sergio Mauro, Lorenzo Mazza, Andrea Merani, Andrea Mura, Tiziano Nava, Alessio Pratesi, Massimo Procopio, Francesco Rapetti, Marco Schiavuta, Sandro Spaziani, Davide Tizzano, Ulisse Vicinanza, Guido Antar Vigna.

Formula1, Leclerc: “Carlos sta lavorando meglio di me”

Formula1, Leclerc: “Carlos sta lavorando meglio di me”Roma, 18 apr. (askanews) – La F1 torna in Cina e si torna a parlare di pista e del duello Ferrari-Red Bull. In Cina non si corre da 5 anni, le monoposto sono cambiate e si correrà in un weekend inedito, con il rivoluzionato formato Sprint che darà ulteriore imprevedibilità. Gara nella gara, il confronto interno al Cavallino tra Charles Leclerc e Carlos Sainz junior, con il monegasco davanti in classifica, ma con lo spagnolo che, pur senza contratto per il 2025, ha già battuto in qualifica il compagno di squadra e vinto in Australia. “Carlos sta semplicemente lavorando meglio di me – ha detto – sta a me lavorare, adesso, soprattutto per migliorare in qualifica che era un mio punto di forza”. Uno dei punti di forza di Leclerc è sempre stato la qualifica, dove però ultimamente Sainz è stato più veloce: “Sto avendo difficoltà nel mettere insieme il giro – ha spiegato Leclerc – sicuramente più di quante ne abbia avute Carlos che sta guidando a livelli molto alti, questo è ottimo per la squadra e lo è anche per me. Non sono preoccupato, ma ora devo dimostrarlo in pista a partire già da domani”. L’altra curiosità è capire quanto la Ferrari potrà lottare con la Red Bull: “Arriviamo qui in Cina con fiducia, visto l’inizio della nostra stagione. Sulla carta la pista potrebbe essere più adatta alla Ferrari rispetto a Suzuka, ma mi aspetto che la Red Bull abbia ancora qualcosa in più. Noi però dobbiamo esclusivamente concentrarci su noi stessi. Sul passo gara abbiamo dimostrato di essere forti quest’anno, ma vediamo qui come andrà. È passato del tempo dall’ultima volta in cui abbiamo guidato”.

La scrittrice Sophie Kinsella rivela: “Ho un cancro al cervello”

La scrittrice Sophie Kinsella rivela: “Ho un cancro al cervello”Roma, 17 apr. (askanews) – La scrittrice Sophie Kinsella, ha annunciato sui social di avere un cancro al cervello, di aver subito un intervento chirurgico e di stare facendo radioterapia e chemioterapia. “To my dear readers and followers. I’ve wanted for a long time to share with you a health update and I’ve been waiting for the strength to do so” ha scritto. Londinese, classe 1969, Kinsella è autrice di bestseller come “The Secret Dreamworld of a Shopaholic”, il cui titolo nell’edizione in italiano è I Love Shopping. Fra il 2000 e il 2010 ha firmato altri nove romanzi, fra cui cinque sequel di I love shopping. Nel 2009 è uscito nelle sale cinematografiche il film I Love Shopping, tratto dai primi due libri della omonima saga, con Isla Fisher nel ruolo della protagonista.


“Era da molto tempo che volevo condividere con voi un aggiornamento sulla salute – scrive l’autrice – e aspettavo la forza per farlo. Alla fine del 2022 mi è stato diagnosticato il glioblastoma, una forma di cancro al cervello aggressivo. Non l’ho condiviso prima perché volevo assicurarmi che i miei figli fossero in grado di ascoltare ed elaborare le notizie nella privacy e adattarsi alla nostra nuova normalità. Sono stata sotto le cure dell’eccellente team dell’University College Hospital di Londra e ho subìto un intervento chirurgico con successo e successive radioterapia e chemioterapia, ancora in corso. Al momento tutto è stabile e mi sento generalmente molto bene, anche se sono molto stanca e la memoria è ancora peggiore di prima!”. “Sono così grata alla mia famiglia e agli amici più stretti che mi sono stati di incredibile supporto e ai meravigliosi medici e infermieri che mi hanno curata. Sono anche molto grata ai miei lettori per il costante sostegno. La meravigliosa risposta a “The Burnout” (nuovo libro da lei pubblicato nel 2023, ndr.) mi ha davvero risollevata, in un momento difficile”.

Olimpiadi, a 100 giorni accesa la fiamma di Parigi 2024

Olimpiadi, a 100 giorni accesa la fiamma di Parigi 2024Roma, 16 apr. (askanews) – Alla vigilia dei 100 giorni dall’inizio dei Giochi Olimpici, è stata accesa la fiamma di Parigi 2024. La cerimonia nello storico luogo di nascita dei Giochi, l’Antica Olimpia in Grecia. La fiamma olimpica, che incarna i principi di pace e speranza, attraverserà la Grecia prima di arrivare in Francia. Dopo la tappa di Marsiglia dell’8 maggio, attraverserà l’intero Paese e alcuni territori francesi d’oltremare, per poi arrivare alla Cerimonia di Apertura di Parigi il 26 luglio.


Tra le autorità presenti all’evento il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) Thomas Bach, il Presidente della Repubblica Ellenica Katerina Sakellaropoulou, il Vicepresidente della Commissione Europea, Margaritis Schinas, il Presidente del Comitato Organizzatore di Parigi 2024 Tony Estanguet, il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Francese e membro CIO David Lappartient, i membri CIO in Francia Guy Drut e Jean-Christophe Rolland, il Ministro Francese dello Sport e dei Giochi Olimpici e Paralimpici Amélie Oudéa-Castéra, il Presidente della Commissione di Coordinamento del CIO per Parigi 2024 Pierre-Olivier Beckers Vieujant e il Sindaco di Parigi Anne Hidalgo. Davanti a migliaia di persone il Presidente Bach ha sottolineato l’impegno di Parigi 2024 nel sostenere i valori olimpici e nel promuovere l’unità globale: “I Giochi Olimpici sono l’unico evento che riunisce il mondo intero in una competizione pacifica. Gli atleti olimpici inviano questo potente messaggio: sì, è possibile competere ferocemente gli uni contro gli altri e allo stesso tempo vivere pacificamente insieme sotto lo stesso tetto. Gli atleti brilleranno e ci mostreranno di quale grandezza sono capaci gli esseri umani con tutta la loro eccellenza, determinazione e resilienza”.

Addio di Felipe Anderson alla Lazio, andrà al Palmeiras

Addio di Felipe Anderson alla Lazio, andrà al PalmeirasRoma, 16 apr. (askanews) – Attraverso un comunicato sul proprio sito, il Palmeiras ha ufficializzato l’accordo a parametro zero con Felipe Anderson. Il calciatore era in scadenza con la Lazio il prossimo 30 giugno, tornerà in Brasile a fine stagione, dove vestirà per la prima volta la maglia verde del club di San Paolo. Come riporta il sito del Palmeiras, il 31enne brasiliano “ha firmato un pre-contratto e rinforzerà la squadra a partire da luglio, dopo l’apertura del mercato internazionale: il suo contratto inizierà il 1° luglio 2024 e sarà valido fino al 31 dicembre 2027”. Sfuma quindi la possibilità di vedere Felipe Anderson in altre squadre di Serie A come la Juventus.


Prima dell’annuncio ufficiale del Palmeiras, Felipe Anderson aveva pubblicato un post sui social per fare chiarezza sul proprio futuro: “Per rispetto alla Lazio e a tutto il suo popolo che mi ha sempre sostenuto vi comunico che non ho trovato l’accordo per il rinnovo del contratto con la società e quindi seguirò un’altra strada per la prossima stagione. Ho sempre dimostrato – prosegue la nota del giocatore biancoceleste – con i fatti la mia professionalità e il mio impegno nei confronti della Lazio, quindi vi assicuro che continuerò a dedicarmi fino all’ultimo giorno del mio contratto per onorare questa maglia. Grazie di tutto!”.

Calcio, Roma: Ndicka dimesso dall’ospedale di Udine

Calcio, Roma: Ndicka dimesso dall’ospedale di UdineRoma, 15 apr. (askanews) – “In seguito a un dolore acuto precordiale e alterazioni aspecifiche all’elettrocardiogramma effettuato in sala di prima urgenza allo stadio, il giocatore Evan Ndicka è stato ricoverato presso l’Ospedale Santa Maria della misericordia di Udine”. Alle 19:17 la Roma ha pubblicato un comunicato in cui fornisce gli ultimi aggiornamenti sulle condizioni di Ndicka. “Sono stati effettuati controlli cardiologici di primo e secondo livello risultati negativi per patologia cardiaca. Alla luce degli ultimi esami effettuati in mattinata, il quadro clinico è compatibile per trauma toracico con minimo pneumotorace sinistro. Il calciatore è stato dimesso e effettuerà ulteriori controlli a Roma”.

Calcio, per Ndicka tanta paura ma ora sta bene

Calcio, per Ndicka tanta paura ma ora sta beneRoma, 15 apr. (askanews) – La paura è stata tanta e si è sciolta davvero soltanto a fine serata quando la Roma ha pubblicato la foto di un sorridente Evan Ndicka dal suo letto in ospedale con il seguente post: “La squadra ha fatto visita a Ndicka in ospedale. Evan si sente meglio ed è di buon umore. Resterà in osservazione per accertamenti in ospedale”.


Tutto è avvenuto ieri durante la partita Udinese-Roma. Al 72′, a palla lontana e senza avversari intorno, Ndicka si tocca il petto e si accascia a terra. Il primo a comprendere la situazione è Daniele De Rossi che inizia ad agitarsi richiamando i soccorsi. Il centrale della Roma viene portato via in barella, è cosciente e riesce anche a tranquillizzare un minimo tutti con il gesto del pollice in su. Ndicka svolge subito un elettrocardiogramma con esito “preoccupante” e viene trasportato subito all’Ospedale Santa Maria della Misericordia dove viene ricoverato in codice giallo. Qui effettua subito nuovi esami che hanno praticamente escluso problemi cardiaci. De Rossi chiede all’arbitro Pairetto due minuti di sospensione che gli vengono accordati. Il tecnico, con Pellegrini e Mancini, lascia il campo e va a verificare di persona le condizioni del suo giocatore. L’Udinese accorda immediatamente la sospensione che diventa definitiva. A causare il malore potrebbero essere stati alcuni scontri di gioco, uno piuttosto forte al 38′ e altri due al 66′ e al 70′, subito prima dello stop dell’ivoriano. Di certo Ndicka, dopo la notte passata in osservazione, verrà di nuovo valutato.

Il Cagliari frena l’Inter, Inzaghi: “Scudetto nel derby? Meglio”

Il Cagliari frena l’Inter, Inzaghi: “Scudetto nel derby? Meglio”Roma, 15 apr. (askanews) – Il Cagliari frena l’Inter a San Siro recuperando per due volte: apre Thuram su assist di Sanchez, nella ripresa pareggia Shomurodov. Calhanoglu su rigore riporta avanti l’Inter, ma a 7′ dalla fine la beffa firmata da Viola. I nerazzurri possono vincere lo scudetto aritmeticamente alla prossima giornata, nel derby, ma per farlo dovranno necessariamente battere il Milan.


“Squadra delusa? Anche stasera, come faccio di solito, non ho parlato ai ragazzi”, dice Simone Inzaghi dopo il match. “Sapevamo di dover affrontare una squadra in salute e abbiamo sofferto le loro ripartenze. Siamo vicinissimi a un grande obiettivo ma mancano ancora i punti per la matematica”. Poi commenta i due gol incassati: “Abbiamo concesso qualcosina sul primo gol: dovevamo lavorare meglio di reparto e stringere di più. Il secondo invece è un gol casuale e alla fine abbiamo preso una ripartenza anche su nostro angolo. Di solito lavoriamo meglio sulle ripartenze degli avversari, vanno fatti i complimenti al Cagliari”. “Cosa mi è dispiaciuto di più oggi? Non aver vinto: con questo pubblico vogliamo solo vincere e ottenere il massimo. I ragazzi questa settimana avevano lavorato benissimo. Vincere il titolo della seconda stella nel derby ci farebbe chiaramente piacere, ci prepareremo per provare a tagliare questo traguardo lunedì altrimenti ci saranno altre occasioni. Come si prepara il derby? Come sempre, cercando di avere a disposizione tutti i 22 per fare le scelte migliori. Sappiamo cosa rappresenta il derby ma rispetteremo come sempre il Milan, come abbiamo sempre fatto”. Infine una battuta, pensando già all’ormai vicinissimo traguardo: “Tatuarmi lo scudetto? Non mi piacciono i tatuaggi. Se ho pensato a qualcos’altro? Vedremo…”.

MotoGp, un SuperVinales vince ad Austin in rimonta

MotoGp, un SuperVinales vince ad Austin in rimontaRoma, 15 apr. (askanews) – Un super Vinales si aggiudica anche la domenica ad Austin. “Batman Maverick”, partito dalla pole, era scivolato in mezzo al gruppo dopo un contatto al via. Gran rimonta dello spagnolo, alla prima vittoria in gara lunga con Aprilia, che ha chiuso davanti ad Acosta e Bastianini. 4° Martin, 5° Bagnaia. Potevano vincerla in tanti; al comando di un Gp rocambolesco e adrenalico si sono alternati prima Acosta, il fenomeno diciannovenne arrivato al secondo podio in due gare (“ero felice come un bimbo”), poi Martin, il leader del mondiale, persino Marquez che all’undicesimo passaggio s’è messo davanti con una staccata formidabile, per poi cadere poche curve dopo. Nel frattempo Vinales sigillava una rimonta spettacolare, dopo una partenza incerta. Scattato dalla pole, nell’imbuto della prima curva s’è ritrovato preso in mezzo, ne è uscito decimo. Ma guidando la sua Aprila come un jet, il top gun catalano ha liquidato gli avversari con un ritmo indiavolato. Al nono giro era alle spalle di Bagnaia, al tredicesimo era al comando fino al trionfo finale.


“La migliore gara della mia vita – le sue parole – me la porto nel cuore insieme alla prima vittoria in 125”, ha raccontato. La fine di un incubo, forse l’inizio di qualcosa di nuovo e più consistente. “E’ arrivata alla fine di un momento difficilissimo. Sto vivendo un sogno”.

Calcio, Ndicka colto da malore: sospesa Udinese-Roma

Calcio, Ndicka colto da malore: sospesa Udinese-RomaRoma, 14 apr. (askanews) – Il match tra Udinese e Roma è stato sospeso a circa un quarto d’ora dal termine per un malore accusato da Ndicka, uscito cosciente. Al 23′ Pereyra aveva firmato il vantaggio per i friulani, poi il pari di Lukaku a metà ripresa (1-1). Al 73′ l’episodio: grande spavento per il difensore ivoriano che accusa un malore, poi esce dal campo in barella e rasserena De Rossi con l’ok del pollice alto, ma i giocatori non se la sentono di continuare. I giocatori sono rimasti in campo spiegando la loro decisione anche ai tifosi. Ndicka è uscito cosciente, facendo il segno del pollice alto a De Rossi, ma i suoi compagni non se la sentono di proseguire. Grande comprensione ovviamente anche da parte dell’Udinese e del pubblico che ha riservato un applauso scrosciante al difensore ivoriano.