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Osaka, siglato protocollo d’intesa tra Padiglione Italia e AEPI

Osaka, siglato protocollo d’intesa tra Padiglione Italia e AEPIRoma, 21 mag. (askanews) – Il Commissariato Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka e la Confederazione AEPI – Associazioni Europee di Professionisti e Imprese, hanno firmato un protocollo d’intesa che mira a valorizzare il sistema imprenditoriale, industriale e culturale italiano con un focus strategico sull’area Asia-Pacifico, promuovendo il Sistema dei Piccoli Imprenditori e dei Professionisti.


L’accordo, informa una nota, è stato reso noto durante l’intervento del Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, Mario Vattani, alla prima giornata del V Meeting del Made in Italy organizzato da AEPI a Roma. Il Commissario Vattani è stato ospite del panel dedicato ai nuovi modelli economici, e alle opportunità del mercato internazionale. “L’internazionalizzazione delle PMI italiane passa anche dal contributo delle Confederazioni come AEPI al progetto dell’Italia a Expo 2025 Osaka”, sottolinea il Commissario Generale, Mario Vattani. “Il metodo che stiamo portando avanti come Padiglione Italia è fondato su una sinergia virtuosa tra pubblico e privato. Ne sono un esempio i numerosi accordi d’intesa che abbiamo firmato fino ad oggi come quello con AEPI. Il Padiglione Italia si propone come collettore delle varie realtà che compongono il tessuto economico del Sistema Paese. Ad accogliere territori, Regioni, imprese e associazioni a Expo ci sarà la fitta rete delle nostre partnership grazie alle quali valorizzare l’innovazione e la competitività dei nostri prodotti e servizi. Presentarci uniti nel palcoscenico globale di Expo è un asset strategico per la diplomazia della crescita, per ispirare fiducia nell’economia giapponese, seconda Nazione importatrice in Asia di Made in Italy e trend-setter nel quadrante Indo-Pacifico, ricco di mercati giovani e in forte espansione”. “L’Expo 2025 di Osaka sarà l’opportunità imperdibile per le imprese italiane di aprirsi ai mercati asiatici,” afferma Mino Dinoi, Presidente di AEPI. “Coinvolgeremo aziende e investitori di molti settori commerciali finalizzati all’internazionalizzazione delle imprese e alla promozione del Made in Italy, con particolare attenzione a una delle eccellenze nazionali, la cultura enogastronomica, anche grazie al contributo delle imprese del network AEPI, tra cui la FIC – Federazione Italiana Cuochi”, conclude Dinoi. L’ accordo concretizza la disponibilità di collaborazione che era stata espressa in occasione di un convegno AEPI tenutosi al Palazzo delle Esposizioni di Roma lo scorso 22 gennaio in collaborazione con Palaexpo, il Commissariato Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka e la Fondazione Italia Giappone. Valorizzare imprese e tessuto economico italiano, insieme alle filiere locali attraverso l’organizzazione di eventi, seminari, workshop e forum tematici in Italia e in Giappone, è uno degli obiettivi dell’accordo Padiglione Italia – AEPI.

Il gruppo Bracco avvia le attività in Giappone

Il gruppo Bracco avvia le attività in GiapponeMilano, 19 apr. (askanews) – Il gruppo Bracco, attivo a livello mondiale nella diagnostica per immagini, da questo mese inizia a operare direttamente sul mercato giapponese. La neonata Bracco Japan ha gradualmente preso il posto di Bracco Eisai, la joint-venture nata nel 1990 e passata attraverso due rinnovi. “La nostra collaborazione è stato un lungo viaggio fatto insieme che ha portato grandi risultati – ha scritto Diana Bracco, presidente e ceo del gruppo Bracco, in una lettera al presidente di Eisai Haruo Naito – Un viaggio durante il quale abbiamo sapientemente rispettato le distinte culture dei nostri due Paesi”.


Il Giappone e l’Italia condividono in effetti una lunga storia di amicizia e di rispetto reciproco. “Oggi siamo onorati di rafforzare questi legami operando in modo diretto con una nostra nuova società completamente autonoma – dice Fulvio Renoldi Bracco, vice presidente e ceo di Bracco Imaging – Il Giappone rappresenta un mercato strategico per noi, sia per l’elevata età media della popolazione sia per la diffusa cultura della prevenzione presente in tutto il Paese e supportata da un sistema sanitario avanzatissimo, in particolare nel campo dell’imaging diagnostico. Un mercato che crescerà molto rapidamente così come quello dell’intera regione Asia-Pacifico. Bracco Japan intende rafforzare la nostra storica presenza per soddisfare al meglio le esigenze di medici e pazienti locali fornendo mezzi di contrasto, tecnologie e servizi di imaging diagnostico sempre più all’avanguardia, integrando la nostra offerta anche con gli iniettori e gli altri prodotti della nostra ACIST Japan”. Con il completamento del trasferimento delle attività di Bracco Eisai alla nuova società Bracco Japan, che è guidata da Tetsuaki Sakamoto, inizia ora un nuovo percorso indipendente sia come produttore sia come distributore di mezzi di contrasto. “Il nostro lavoro, però, non si limiterà a questo – conclude Fulvio Renoldi Bracco – Come da tradizione il commitment della nostra azienda andrà oltre le attività commerciali: ci impegniamo infatti a promuovere l’innovazione medica in Giappone, con numerosi nuovi prodotti in fase di sviluppo, e saremo sempre più vicini alla comunità radiologica nipponica, per ascoltare le sue esigenze e per affrontare insieme le sfide sanitarie di domani”.  (Nella foto, realizzata nell’Ambasciata Italiana di Tokyo, da sinistra: Benedetti, Ambasciatore d’Italia in Giappone; Akino Kozo, Membro della Camera dei Consiglieri, National Diet of Japan; Fulvio Renoldi Bracco, Vice Presidente e CEO Bracco Imaging; Tetsuaki Sakamoto, Presidente Bracco Japan)

Anicav: nel 2023 export derivati del pomodoro a 3 mld (+16%)

Anicav: nel 2023 export derivati del pomodoro a 3 mld (+16%)Milano, 12 apr. (askanews) – Oltre il 60% della produzione italiana di derivati del pomodoro è destinata all’estero. Nel 2023 le esportazioni hanno registrato una crescita a valore che è stata del 16% rispetto all’anno precedente, per un totale di circa 3 miliardi di euro. A diffondere i dati in vista della Giornata nazionale del made in Italy, istituita dal Mimit, è l’Anicav che ha colto l’occasione per chiarire alcuni temi attraverso il suo direttore generale Giovanni De Angelis.


“L’Italia è il primo Paese produttore ed esportatore di derivati del pomodoro destinati direttamente al consumatore finale: concentrati, pelati, passate, polpe e pomodorini che troviamo sugli scaffali dei supermercati sono sostenibili e sono ottenuti da pomodoro 100% italiano lavorato entro 24 ore dalla raccolta. Tempi di lavorazione del tutto incompatibili con quelli che sarebbero necessari a importare la materia prima da altri Paesi”, afferma. Per questo, “non trovano alcun fondamento i continui attacchi, rivolti ai trasformatori, che mettono in discussione l’origine dei prodotti – sostiene De Angelis – confondendo i consumatori e inducendo a credere che non ci siano differenze tra i derivati del pomodoro”. “La preoccupazione della nostra filiera – continua – è legata alle importazioni, in Europa e quindi in Italia, di pomodoro ‘semilavorato’ proveniente da Paesi extra UE che non applicano i nostri stessi standard etico-sociali ed ambientali facendo, in questo modo, concorrenza sleale alle nostre imprese. Un Paese come l’Italia, che ha una forte vocazione all’export soprattutto nell’agroalimentare, non può invocare politiche restrittive ma ha l’obbligo e il dovere di chiedere e applicare il principio di sussidiarietà. Tutti devono avere e rispettare le stesse regole. Questo è quello che chiediamo con forza all’Europa a tutela del nostro sistema produttivo, superando posizioni demagogiche fuorvianti e dannose”.

Federlegno: i mobili italiani all’estero valgono 15 miliardi

Federlegno: i mobili italiani all’estero valgono 15 miliardiMilano, 12 apr. (askanews) – In vista della prima Giornata nazionale del made in Italy, che cade alla vigilia dell’inaugurazione della 62esima edizione del Salone del Mobile di Milano, FederlegnoArredo racconta il contributo del comparto arredamento all’export nazionale. Export che nel 2023 è risultato in calo ma che si è mantenuto comunque sopra i livelli pre-Covid. “Ci fregiamo di rappresentare una delle filiere strategiche per il Pil nazionale: lo stile, la ricerca, l’innovazione e l’artigianalità ‘industriale’ ci permettono infatti di essere un settore, il cui macrosistema arredamento vale circa 28 miliardi di euro ed esporta ben il 53% dei suoi prodotti di arredamento, parliamo di 15 miliardi destinati oltre confine con un saldo commerciale pari a 9,8 miliardi di euro” afferma il presidente di Federlegno Claudio Feltrin.


Gli addetti attivi nel settore arredamento superano i 141mila per un totale di poco più di 21mila aziende. “Numeri importanti per un settore – aggiunge il presidente Feltrin – che ha proprio nell’export il suo punto di forza, come dimostra anche l’affluenza di buyer e addetti ai lavori stranieri, nel 2023 più del 60%, che ogni anno arrivano a Milano per visitare il Salone, la fiera del design più importante al mondo”. Secondo i consuntivi 2023, elaborati dal Centro Studi FederlegnoArredo, le esportazioni del macrosistema arredamento valgono circa 15 miliardi di euro nel 2023 (il 53% del totale) e subiscono un ridimensionamento rispetto all’anno precedente del 3,8%, pur confermandosi su livelli più elevati del 2019 che valevano poco più di 12 miliardi di euro. A trainare al ribasso le esportazioni l’andamento dei mercati americano, tedesco e cinese. Questo all’interno di una filiera del legno-arredo, il cui export nel 2023 si attesta sui 20 miliardi di euro, con una flessione del 4,6% sul 2022, ma ancora sopra di circa 2,8 miliardi di euro ai livelli 2019.


Andando a guardare le geografie per il segmento arredo, il primo mercato si conferma la Francia (oltre 2,4 miliardi di euro, pari al 16,5% dell’export totale), con un valore in linea con il 2022 (+0,2%). Seguono gli Stati Uniti con 1,7 miliardi (11,7% del totale) e una diminuzione dell’8% sul 2022 , terza la Germania con 1,3 miliardi e un -5,4%. In quarta posizione il Regno Unito a -6,4%, al quinto la Svizzera a -3%, mentre la Spagna al sesto posto è stabile. La Cina si conferma al settimo posto con un arretramento importante di ben il 17%. Segno positivo per gli Emirati Arabi che si trovano in nona posizione con un +5,4% (329 milioni di euro). Al decimo posto i Paesi Bassi con un -9,2%. “Eccellenza della creatività italiana, ingegno, Italia che crea: sono le parole chiave scelte per la prima giornata del made in Italy di cui come filiera legno-arredo e design, da sempre siamo ambasciatori nel mondo – ha rimarcato Feltrin – Salutiamo pertanto con entusiasmo e partecipazione questa iniziativa fortemente voluta dal ministro Urso che precede l’apertura della 62esima edizione del Salone del Mobile.Milano”.

Federlegno: nel 2024 atteso un +4,5% per filiera, traina export +8,5%

Federlegno: nel 2024 atteso un +4,5% per filiera, traina export +8,5%Milano, 9 apr. (askanews) – “Dal campione rappresentativo di aziende le previsioni 2024 per la filiera del legno-arredo parlano di un +4,5% totale, scorporato in +8,5% di export e +1,7% di mercato interno”. Ad annunciarlo a una settimana dall’inaugurazione del Salone del Mobile di Milano il presidente di Federlegno, Claudio Feltrin. “Adesso il Salone del Mobile.Milano è alle porte e sappiamo che questo appuntamento darà linfa vitale al settore, soprattutto in termini di export – ha detto – Perché a Rho arrivano i buyer, gli architetti, i designer di tutto il mondo. Ed è proprio alla seconda metà dell’anno che dobbiamo guardare per tornare a pensare positivo e a supporre che la curva, seppur fisiologica di discesa, si sia arrestata. Vogliamo pensarlo perché l’ottimismo è un po’ la ‘follia’ che contraddistingue noi imprenditori, ma anche perché sono i dati del nostro Monitor a dircelo”.


Nello specifico del macrosistema arredamento la stima parla di un +6,4% totale, pari a un +10% di export e +2,9% di mercato italiano. Per il legno la previsione è più contenuta: +1,5% totale, +4,9% export e +0,2% mercato interno. “L’augurio è che queste stime possano essere confermate, consapevoli che ormai risulta davvero complesso, per non dire impossibile, fare previsioni a lungo termine, visto il panorama internazionale così instabile – ha concluso – Motivo ancor di più per continuare a puntare sull’eccellenza dei nostri prodotti che possono contare su una filiera nazionale corta di assoluto valore e versatilità”.

Made in Italy, Urso: dal 2015 export +48%, superata Corea del Sud

Made in Italy, Urso: dal 2015 export +48%, superata Corea del SudRoma, 2 apr. (askanews) – L’export italiano è “cresciuto dal Covid in poi”. Dal 2015 le esportazioni sono aumentate “del 48% in valore, più di altri Paesi, scavalcando la Corea del Sud come quinto Paese esportatore globale”. Così il responsabile del Mimit, Adolfo Urso, nella conferenza stampa di presentazione della prima giornata nazionale del made in Italy, che da quest’anno sarà celebrata ogni 15 aprile. Urso ha illustrato il programma degli oltre 300 eventi che si svolgeranno in Italia e all’estero da 5 al 25 aprile.

Made in Italy, Urso: celebreremo giornata nazionale ogni 15 aprile

Made in Italy, Urso: celebreremo giornata nazionale ogni 15 aprileRoma, 2 apr. (askanews) – Il made in Italy è “il frutto del sistema Italia”, la “sommatoria” di tante realtà territoriali. Così il responsabile del Mimit, Adolfo Urso, nella conferenza stampa di presentazione della prima giornata nazionale del Made in Italy, che da quest’anno sarà celebrata ogni 15 aprile. Urso ha illustrato il programma degli oltre 300 eventi che si svolgeranno in Italia e all’estero da 5 al 25 aprile.


“La giornata istituita con la legge quadro approvata a dicembre 2023 ne è l’emblema – ha detto – abbiamo voluto dedicare questa giornata al genio di Leonardo. Trecento iniziative in 20 giorni sul territorio nazionale” per valorizzare il made in Italy e “ispirare i nostri giovani e le imprese. Accendere un riflettore su cosa le imprese fanno all’estero”.

Campo Istar 2024, a Volterra dall’1 al 5 maggio

Campo Istar 2024, a Volterra dall’1 al 5 maggioVolterra, 3 mar. (askanews) – Si terrà alla Scuola Internazionale di Alta Formazione (SIAF) – SP del monte Volterrano, struttura affiliata alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, dal 1 al 5 maggio 2024, Campo ISTAR (Intelligence Surveillance Target Acquisition and Reconnaissance) 2024, terza edizione dell’attività formativa, simulativa e competitiva progettata per potenziare e consolidare le competenze degli specialisti di intelligence nel settore privato.


Il programma coinvolgerà partecipanti provenienti da organizzazioni non governative e aziende, offrendo loro un’opportunità unica di sviluppo professionale in un contesto simulato. Organizzato dall’Associazione Italiana Analisti di Intelligence e Geopolitica (AIAIG) in collaborazione con Centro studi AMIStaDeS APS, La Scuola Internazionale di Alta Formazione (SIAF), DOMÌNI – scuola di analisi geopolitica, Officina Mirabilis, Silent Croc, Dirama e prestigiosi Enti Patrocinanti,  l’evento mira a costituire una solida comunità di professionisti, facilitando lo scambio di conoscenze e offrendo un’esperienza pratica e approfondita dell’intelligence privata.   Il Campo sarà suddiviso in due momenti specifici: il primo avverrà con una serie di moduli teorici propedeutici online che verranno somministrati da docenti di altissimo livello, anche provenienti dalle FF AA. Successivamente, il Campo in presenza, si svilupperá nei 5 giorni indicati a maggio nella sede della SIAF di Volterra, ove gli iscritti parteciperanno ad un’intensiva attività pratica per affrontare le emergenze sul campo, sia da soli che in team, focalizzandosi nella gestione strategica di informazioni, recupero e analisi dati e comprensione delle vulnerabilità e delle probabilità di rischio, dimostrando capacità di progettazione in tema di sicurezza, accompagnati dai docenti. e anche attraverso attività pratiche e simulative con i partner dell’evento.


Campo ISTAR 2024 è rivolto ad un pubblico eterogeneo di specialisti, compresi analisti di intelligence, cooperanti internazionali, security specialist, giornalisti e studiosi di geopolitica. L’obiettivo è offrire valore aggiunto alle loro carriere, fornendo una prospettiva pratica sull’applicazione dell’intelligence nel contesto aziendale e delle ONG. Campo ISTAR 2024 è rivolto esclusivamente a cittadini dell’Unione Europea. Le iscrizioni, a pagamento, sono ufficialmente aperte, con tariffe agevolate per coloro che si registrano entro specifiche scadenze e per i soci AIAIG e dei partners coinvolti. Per ulteriori informazioni e per completare la procedura di iscrizione, si prega di visitare il sito web dedicato all’evento: https://aiaig.it/wp/campo-istar/

Bce, Schnabel: quota piccole imprese forse frena produttività Italia

Bce, Schnabel: quota piccole imprese forse frena produttività ItaliaRoma, 23 feb. (askanews) – “In Italia il 70% dei lavoratori dipendenti sono impiegato un’impresa con meno di 50 dipendenti, mentre negli Stati Uniti sono meno del 25%. E’ plausibile pensare che questa struttura dell’economia possa essere una delle ragioni per cui la crescita della produttività sia stata così lenta in Italia” negli ultimi decenni. Lo ha sostenuto Isabel Schnabel, componente del Comitato esecutivo della Bce durante un dibattito organizzato dal Forum Analysis a Milano.


Schnabel ha presentato delle slide che mostravano il divario di crescita della produttività tra gli Usa e le maggior economie Ue. Il grafico mostra che questo divario ha iniziato ad allargarsi a partire dalla fine degli anni ’90 del secolo scorso e gli inizi del 2000, quando venne adottato l’euro, da allora la produttività nella Penisola si è mossa molto a rilento, più lenta sia rispetto agli Usa che alle altre grandi economie Ue.

Marina Caprotti: nessuno metterà mani su Esselunga, mio padre condottiero

Marina Caprotti: nessuno metterà mani su Esselunga, mio padre condottieroMilano, 13 feb. (askanews) – A 17 anni dalla uscita della prima edizione, torna in libreria Falce e carrello, il libro scritto dal patron di Esselunga, Bernardo Caprotti, che in quel volume per la prima volta raccontò la storia della catena di supermercati, a partire dal primo nella storia d’Italia, aperto nel 1957 a Milano.


La nuova edizione ha contenuti inediti, a partire dalla lettera con cui la figlia, Marina Caprotti, oggi presidente esecutivo di Esselunga, ripercorre l’eredità lasciata dal padre, descritto come un uomo “dotato di una pazienza immensa di fronte alle avversità, quelle che solo i più temprati dalla buona educazione e dalla fatica quotidiana riescono a sopportare”. Un uomo forte al quale riconosce di aver “vissuto la solitudine del condottiero, dell’imprenditore che ha il pensiero fisso sulla continuità aziendale”, scrive ancora la figlia. La nuova edizione di Falce e Carrello – presentata alla stampa dal solitamente riservato Bernardo Caprotti, allora 81enne nel settembre 2007 – arriva a pochi mesi dall’uscita di un altro libro, Le ossa dei Caprotti, scritto dal figlio di primo letto, Giuseppe, che in quel volume traccia il suo personale ritratto del padre a partire dalla sua uscita dall’azienda nel 2004. Oggi la nuova edizione di Falce e Carrello è una risposta alle affermazioni contenute in quel libro, il cui sottotitolo “In memoria di un uomo che non può più difendersi” è un esplicito riferimento alla recente pubblicazione che ha messo in discussione la figura e il valore di Bernardo Caprotti. “Ho avvertito l’obbligo morale di raccontare chi fu davvero Bernardo Caprotti, anche con i contributi di coloro che lo conobbero da vicino, come Liliana Segre, e ci lavorarono accanto: Vincenzo Mariconda, vicepresidente dell’Esselunga, e Carlo Salza, a lungo amministratore delegato – ha detto in una intervista al Corriere Marina Caprotti, in occasione dell’uscita del libro – Non potevo accettare che venisse svilito il valore di ciò che lui ha costruito per l’Italia e che ogni giorno ci sforziamo di preservare in Esselunga. Mi è sembrato il modo migliore per replicare a un figlio che lancia le sue accuse solo a sette anni dalla morte del genitore. Se mio padre fosse stato vivo, avrebbe di sicuro reagito. L’ho fatto io per lui”.


Nella stessa intervista, l’ultimogenita di Bernardo Caprotti, oggi, conferma quanto disse suo padre a proposito del futuro proprietario di Esselunga: “Rinnovo la promessa con le sue stesse parole – dice – ‘Nessuno, a Dio piacendo, potrà mettere le mani sull’Esselunga. Nessuna ‘cordata’, nessun raider di provincia, nessun concorrente inesperto, nessun finanziere d’assalto’”. La nuova edizione di Falce e Carrello contiene anche un altro ricordo personale, quello della senatrice a vita, Liliana Segre, alla quale Bernardo Caprotti rimase legato fino all’ultimo da un’amicizia profonda. “Voleva per me una sorta di risarcimento morale alle ingiustizie e al dolore che avevo patito da bambina”, scrive Segre dell’amico Bernardo, che la affiancò generosamente nella realizzazione del Memoriale della Shoah a Milano, presso quel Binario 21 della Stazione Centrale da cui la senatrice fu deportata ad Auschwitz con il padre, mai più tornato dal campo di sterminio.


Seguono poi le pagine del giornalista e scrittore Stefano Lorenzetto, che ricostruisce l’incontro con Caprotti e come nacque il libro; le postfazioni del vicepresidente di Esselunga, Vincenzo Mariconda, e di Carlo Salza, che ne è stato a lungo amministratore delegato, testimoni dei contenziosi seguiti alla pubblicazione di Falce e carrello e della visione che Bernardo Caprotti aveva dell’azienda.