ITA0039: per ristorante “Via Veneto” in Irlanda certificazione platinumRoma, 7 feb. (askanews) – Il ristorante “Via Veneto”, di Enniscorthy, in Irlanda, vede migliorare il livello della sua certificazione ITA0039, passando dal livello Gold al Platinum.
L’upgrade è avvenuto dopo un nuovo audit condotto- ad un anno dalla prima certificazione, così come previsto dal Protocollo- da un ispettore ASACERT ente di certificazione, ispezione, valutazione e formazione, ideatore del sistema ITA0039 | 100% Italian Taste Certification. Il successo della cucina italiana a livello mondiale deriva anche dai numerosi chef che agiscono come ambasciatori della cultura culinaria italiana, avviando e mantenendo ristoranti in varie parti del mondo, non senza sacrifici.
Uno di questi è, senza dubbio, Paolo Fresilli che, insieme alla compagna Diana, guidano la cucina del “Via Veneto”, il ristorante italiano nel sud dell’Irlanda, di cui si sono innamorati durante un viaggio nel 2006, la stessa cittadina dove Annie Jameson, madre di Guglielmo Marconi, fondò l’omonima distilleria di whisky. Paolo racconta l’autentica cucina italiana nelle sue espressioni tradizionali: “La materia prima è protagonista insieme alla passione, al sapore e all’ospitalità. Questi sono gli unici segreti che ci hanno portato a migliorare la nostra offerta, tanto da arrivare ad un livello Platinum”, dichiara lo chef. “Oltre alla varietà dei piatti, puntiamo molto sulla convivialità tipicamente made in Italy, un aspetto che, senza dubbio, è quello che ha permesso di differenziarci dai nostri competitors e, questo riconoscimento che ci arriva oggi, dopo la seconda ispezione di ASACERT, ci riempie di orgoglio e ci dice che la strada è quella giusta” conclude Fresilli.
La storia di Paolo ritrae in modo impeccabile la dedizione, l’attenzione e l’instancabile impegno nel promuovere la cultura legata ai prodotti e alle tradizioni enogastronomiche italiane. Un impegno riconosciuto dalla certificazione ITA0039 | 100% Italian Taste Certification. “È evidente che la cucina italiana ha conquistato i cuori e i palati di milioni di persone in tutto il mondo, anche grazie all’opera dei ristoratori italiani, che ASACERT certifica da anni, ormai. – Commenta Fabrizio Capaccioli, AD di Asacert e ideatore del Protocollo di Certificazione- Regina della dieta mediterranea, grazie a prodotti agroalimentari di qualità incontrastata, la cucina italiana subisce attacchi tutti i giorni da parte dell’Italian Sounding che sottrae 120 miliardi di euro l’anno a tutta la filiera, e dal tentativo di farine di insetti e carni sintetiche di creare un ambiente commercialmente favorevole anche nel nostro Paese. Il nostro compito non è solo certificare, ma guidare i consumatori di tutto il mondo, in una costante opera di divulgazione e conoscenza dei veri prodotti italiani, attraverso la rete dei ristoranti italiani nel mondo. Ciò avviene anche attraverso lo strumento dell’app ITA0039. Complimenti dunque a Paolo Fresilli e al suo staff per questo importante risultato, che gli auguro di mantenere nel tempo- conclude Capaccioli”.
Marcolin, accordo licenza con Max&Co. rinnovato in anticipo fino a 2030
Milano, 2 feb. (askanews) – Marcolin, azienda tra i leader mondiali nel settore dell’eyewear, e MAX&Co., marchio della moda prêt-à-porter internazionale, hanno annunciato il rinnovo anticipato dell’accordo di licenza in esclusiva mondiale per il design, la produzione e distribuzione di occhiali da sole e montature da vista. La partnership tra le due aziende del Made in Italy, iniziata nel 2020, è stata estesa per ulteriori 6 anni fino al 2030. “Progettati a perfetto complemento delle collezioni di abbigliamento e accessori, gli occhiali MAX&Co. da sole e vista sono caratterizzati da linee decise, colori vivaci e forme originali, coniugando stile e comfort”, si legge in una nota congiunta.
Lusso, Marcolin e Zegna rinnovano accordo licenza fino al 2030Milano, 30 gen. (askanews) – Marcolin, azienda tra i leader mondiali nel settore dell’eyewear, e Zegna, tra i leader globali del luxury menswear, annunciano il rinnovo dell’accordo di licenza in esclusiva mondiale per il design, la produzione e distribuzione di occhiali da sole e montature da vista a marchio Zegna. Il nuovo accordo, informa un comunicato, prevede un meccanismo di rinnovo automatico della licenza sino al 31 dicembre 2030, rafforzando ulteriormente la partnership tra i due Gruppi, iniziata nel 2015.
“Alla base della filosofia di Marcolin e Zegna c’è lo stesso amore per la qualità e per il bello e ben fatto”, commenta Fabrizio Curci, Ceo & General Manager di Marcolin. “Questo accordo ci riempie di orgoglio, e rafforza una volta di più un rapporto ormai consolidato tra le due aziende, nell’ideazione e sviluppo delle collezioni eyewear, così come nel business. Siamo felici ed onorati di poter continuare a lavorare al fianco di Gildo Zegna e del suo Team”. Gildo Zegna, presidente e amministratore delegato del Gruppo Ermenegildo Zegna, ha aggiunto: “Il Made in Italy è sempre stato al centro del Dna del nostro brand e questo è un valore comune che condividiamo con Marcolin, insieme alla nostra passione per l’eccellenza. Questa rinnovata partnership sottolinea l’importanza dell’eyewear come una delle nostre principali categorie di licenza per Zegna”.
Le nuove collezioni Zegna Eyewear saranno presentate in occasione di Mido, tra le principali manifestazioni di settore al mondo, in programma dal 3 al 5 febbraio 2024 a Milano Rho Fiera.
Assogiocattoli: in 2023 Barbie superstar, crescono animali e cardMilano, 30 gen. (askanews) – In Italia nascono sempre meno bambini, ma al contempo tutto il segmento infanzia-prescolare, in base ai dati Circana, registra il maggior giro d’affari dell’intero mercato del giocattolo nel 2023. I più piccoli continuano a giocare tantissimo e i più grandi, giocano sempre di più: infatti puzzle e peluche contribuiscono circa alla metà della crescita del mercato. Continua la performance positiva dei giocattoli a tema animali (+20%), che rappresentano il 10% degli introiti generati, e dei giochi a tema supereroi e manga, così come le carte da gioco collezionabili con la loro continua e costante ascesa. La cultura del gioco si diffonde sempre di più, di recente giochi e giocattoli hanno ottenuto il riconoscimento ufficiale di beni primari e strumenti didattici: Assogiocattoli raccoglie così i frutti della campagna istituzionale Gioco per Sempre, che per il quarto anno consecutivo continua il suo percorso a sostegno e promozione del valore educativo, sociale e culturale che il gioco ricopre nella nostra vita.
Tra le varie fasce di prezzo, l’unica a registrare un trend positivo rispetto al 2022 è quella compresa tra i 40 e 50 euro, che vede un leggero incremento del +0,5%. Barbie si conferma la property principale del mercato, Marvel Universe mantiene il secondo posto, mentre Pokémon raggiunge il podio guadagnando una posizione rispetto al 2022 e attestandosi tra le tre property più in crescita insieme a Gabby’s Dollhouse e Funko Pop!. Il mercato delle licenze rappresenta nel 2023 poco meno di 1/3 del giro d’affari complessivo del mercato (28%), aumentando il suo peso dal 2019 di +4 punti quota. Giochi da tavolo e puzzle possono vantare il miglior incremento in fatturato rispetto al 2022, grazie alle carte da gioco collezionabili e ai giochi in scatola per adulti. In questo contesto di mercato in evoluzione Assogiocattoli conferma il suo impegno a sostegno di tutto il settore e delle famiglie italiane con la campagna Gioco per sempre; un esempio è la “gara” di solidarietà Giocattolo Sospeso, che dopo il successo di Milano (lanciato ufficialmente nel 2021 all’interno dell’evento di Natale di Regione Lombardia) si è presto estesa in numerose città quali Como, Venezia, Roma, Napoli e tante altre ancora. Nel 2024 il progetto abbraccerà tutta la Nazione grazie alla collaborazione con le istituzioni e al supporto dei negozianti.
Il prossimo appuntamento con Assogiocattoli è domenica 12 maggio in occasione di Toys & Baby Milano 2024, la settima edizione dell’evento B2B dedicato agli operatori dei settori del giocattolo e della prima infanzia, ma anche della cartoleria, del carnevale, delle festività e del party. È qui che si terrà la Cerimonia di premiazione dei Gioco per Sempre AWARDS, i premi assegnati da buyer e retailer a diverse categorie di aziende, prodotti e iniziative che si faranno notare e avranno presa sui consumatori finali nel corso dell’anno.
Nuovo contratto per Luxy ad Abu DhabiRoma, 24 gen. (askanews) – Luxy, l’azienda italiana con sede a Lonigo specializzata nella produzione di sedute di design, si è aggiudicata una nuova commessa negli Emirati Arabi Uniti. Il contratto riguarda un progetto governativo, diviso in più fasi e di durata pluriennale, per la fornitura di sedute alle scuole pubbliche di Abu Dhabi.
La prima fase del progetto prevede la fornitura di circa 4.000 sedute “flessibili” suddivise tra i modelli “breakout” e “soft seating” per le zone comuni, destinate a spazi polifunzionali per momenti di comfort e relax, e quelle “operative”, pensate per rispondere ad esigenze di concentrazione e produttività. Il valore della commessa è di circa 400 mila euro. Con questo contratto, Luxy prosegue il suo piano di espansione commerciale negli Emirati Arabi Uniti e punta ad accrescere il fatturato prodotto nella regione, che oggi è quantificato in oltre 800 mila euro. “Un ulteriore traguardo – afferma il presidente di Luxy Giuseppe Cornetto Bourlot – che riconosce alla nostra azienda il ruolo di protagonista nel settore dell’arredo made in Italy nel panorma internazionale. Gli Emirati Arabi si stanno dimostrando un mercato fertile di opportunità per il nostro brand, che continua a farsi apprezzare grazie a un expertise capace di unire la cura dell’alto artigianato di tradizione alla funzionalità di un moderno design”.
Nei prossimi 3 anni il fatturato dell’export negli Emirati Arabi Uniti di Luxy è previsto in crescita a 2,5 milioni di euro, pari a una quota del 10% del fatturato complessivo, al quale dovrebbero contribuire anche le importanti negoziazioni in corso per ulteriori progetti sia negli stessi Emirati Arabi che in Kuwait e Arabia Saudita. Caratteristica vincente delle sedute, che ha permesso a Luxy di aggiudicarsi il contratto emiratino, è proprio la customizzazione delle sedute, che l’azienda è in grado di adattare in base alle esigenze del cliente senza snaturare il design originale, altra carta vincente dei prodotti dell’azienda italiana in un mercato molto competitivo come quello del Middle East.
Luxy è presente negli Emirati con due showroom, ambedue a Dubai (uno di 800 mq presso Al Khayat Ave; l’altro nella sede FINASI presso la Al Quoz Industrial Area), che espongono le sedute direzionali, operative e di soft seating, molto apprezzate dal mercato dell’area, composto per lo più da uffici pubblici e aziende internazionali, tra cui clienti come Yves Saint Laurent e importanti istituti finanziari come Banca Mashreq e la Banca Centrale dell’Oman. “La domanda dei nostri prodotti arriva principalmente dal segmento business – spiega Cornetto Burlot – per lo più aziende internazionali, ma anche clienti attivi nei settori governativo e private, e attualmente stiamo cercando di farci conoscere nel settore dell’hospitality, con le linee di “soft seating” come Sea Shell e Clop, per cogliere le opportunità di un mercato che si mostra in forte espansione”.
Giabbani (R. Toscana): prendiamo per mano investitori stranieriMilano, 17 gen. (askanews) – Gli investitori stranieri sono spesso frenati dall’investire in Italia per la burocrazia e la difficoltà di dialogo con le istituzioni. Questo succede anche in Toscana, dove per affrontare questo problema è stato attivato da oltre un decennio in Regione il settore “Attività internazionali e di attrazione degli investimenti”.
“La nostra realtà offre la possibilità per un investitore di essere accompagnato per mano lungo tutto il processo d’investimento, dalla fase di valutazione alla fase del post investimento – ha detto Filippo Giabbani, responsabile della struttura, a margine del seconda edizione del “Community Toscana” in corso a Firenze – E questo viene considerato molto utile perché una delle maggiori difficoltà che vengono riscontrate dagli investitori esteri – ma non è un problema solo toscano, è un problema nazionale – è la farraginosità della normativa e la difficoltà di interfacciamento con le pubbliche amministrazioni”. Secondo Giabbani, si tratta di “un aspetto che andrebbe migliorato a livello nazionale. Molto spesso si pensa che un investitore non investa in Italia per il timore di un’alta tassazione o perché si ritiene che vi possano essere costi più elevati rispetto ad altri Paesi. In realtà il fattore maggiormente ostativo è la difficoltà percepita ad operare all’interno del Paese. Ecco perché poter aiutare l’azienda straniera a localizzarsi e ad affrontare il dialogo con le pubbliche amministrazione viene considerato un valore aggiunto”.
Ma quali sono i vantaggi di investire in Toscana? “In primo luogo è un marchio molto riconosciuto a livello internazionale. Quindi aziende di settori come il turismo e l’agroalimentare possono fregiarsi del brand Toscana che rappresenta un valore aggiunto anche dal punto di vista commerciale. La Toscana offre poi – aggiunge Giabbani – un’attenzione particolare agli investitori dal puhto di vista dell’amministrazione e realtà formative d’eccellenza: le nostre università sono piazzate bene nel ranking degli atenei italiani, quindi la possibilità di avere un bacino di manodopera che è costituito anche da talenti. In alcuni settori poi vi sono competenze distintive. Non è un caso – conclude – che in Toscana siano localizzate molte aziende del settore della moda e della pelletteria, perché la capacità della manodopera localizzata in Toscana è difficilmente reperibile in altri luoghi. Quindi vi sono degli aspetti legati al contesto che vengono indubbiamente considerati un valore aggiunto da parte delle multinazionali”.
Leonardo, Paolo Messa lascia e va negli Usa: nessun dissidio con aziendaRoma, 29 dic. (askanews) – “Dopo cinque meravigliosi anni, fra pochi giorni concluderò la mia esperienza di lavoro in Leonardo avendo scelto di intraprendere nuove sfide professionali a Washington DC. Il rapporto di affetto e ammirazione per questa straordinaria Azienda proseguirà ininterrotto”. È quanto scrive Paolo Messa (vicepresidente esecutivo, responsabile delle Relazioni geo-strategiche con gli Usa), in un post su Linkedin, annunciando così anche la sua partenza per gli Stati Uniti, dove, secondo indiscrezioni, nei prossimi mesi dovrebbe assumere altri ruoli importanti.
“Le responsabilità che in questi anni mi sono state assegnate sono state ragione di orgoglio e soddisfazione. C’è addirittura chi ha visto nella mia uscita dal Gruppo ragioni di attrito o dissidio con il Vertice aziendale: fantasia in purezza. Il sentimento più grande che provo – sottolinea Messa – è piuttosto di sincera e profonda gratitudine nei confronti della leadership di Leonardo e della comunità di donne e uomini che fanno grande questa industria”. “Sia in Italia che negli Stati Uniti ho avuto il privilegio di lavorare insieme ad eccellenti colleghe e colleghi che sono stati un costante punto di riferimento e fonte di preziosi insegnamenti. La gioia consapevole di questo lustro in Leonardo mi accompagnerà nelle prossime avventure e resterà comunque nel patrimonio dei bei ricordi della mia vita lavorativa. Grazie, grazie, grazie e…. Avanti tutta!”, conclude.
Annunciati vincitori Premio Federitaly ambasciatori eccellenza italianaRoma, 28 nov. (askanews) – Il Presidente Onorario di Federitaly, Maurizio Marinella, ha ufficialmente reso noti i nomi dei cinque imprenditori che saranno insigniti del prestigioso premio Federitaly Ambasciatori dell’Eccellenza Italiana nel Mondo, alla sua prima edizione. Il Presidente Marinella riveste anche il ruolo di Presidente di Giuria. Questo premio rappresenta un omaggio tangibile a personalità di spicco nel panorama imprenditoriale italiano, che hanno contribuito in modo significativo a diffondere l’inimitabile eccellenza del Made in Italy a livello globale. Questi imprenditori sono stati scelti per il loro ruolo cruciale nel promuovere e valorizzare le produzioni d’eccellenza italiane nel mondo. I cinque vincitori del Premio Federitaly Ambasciatori dell’Eccellenza Italiana nel Mondo sono:
Pina Mengano Amarelli: Cavaliere del Lavoro, Presidente del Museo della Liquirizia G. Amarelli, imprenditrice e divulgatrice culturale di altissimo livello e spessore. Massimiliano Attolini: CEO della Attolini Spa, una delle aziende di moda più prestigiose e riconosciute a livello mondiale.
Alberto Zampino: Titolare del pastificio Gentile di Gragnano, una delle bandiere di qualità ed eccellenza italiana nella gastronomia. Vittorio Livi: Imprenditore e designer geniale e visionario, le cui creazioni sono esempio di classe e creatività tutta italiana.
Marisa Cuomo: Titolare dell’omonima azienda vinicola della Costiera Amalfitana. La cerimonia di premiazione avrà luogo durante l’annuale congresso internazionale di Federitaly, che si terrà a Roma domani, 29 novembre 2023. Il Premio Federitaly Ambasciatori dell’Eccellenza Italiana nel Mondo celebra non solo l’impegno e il successo di questi imprenditori straordinari ma contribuisce anche a rafforzare la reputazione e l’influenza del Made in Italy nel panorama internazionale. A consegnare il premio ai vincitori saranno lo stesso Maurizio Marinella, il presidente e fondatore di Federitaly, Carlo Verdone e il segretario nazionale di Federitaly, Lamberto Scorzino.
Angi 2023, con gli Oscar dell’Innovazione al centro la meritocraziaMilano, 27 nov. (askanews) – Premiare i migliori innovatori del Paese strutturando un dream team dell’innovazione italiana, mettendo al centro il tema della trasformazione digitale, delle future generazioni e delle nuove tecnologie. Questo e molto altro il senso degli Oscar dell’Innovazione – Premio Angi 2023 organizzato dall’Associazione Nazionale Giovani Innovatori e giunto alla sua sesta edizione, promosso e patrocinato dalle più importanti istituzioni italiane ed europee. Obiettivo quello di mettere al centro la meritocrazia dei giovani innovatori italiani sostenendo quei progetti che si sono distinti per la ricerca e il grado di innovazione, valorizzando le eccellenze, i talenti e il Made in Italy.
Questa sesta edizione degli Oscar dell’Innovazione sarà presentata in una conferenza stampa dedicata domani 28 novembre dalle 9 alle 12 nella prestigiosa cornice dello Europe Experience del Parlamento Europeo a Roma con tutti i partner sostenitori del mondo delle istituzioni, delle aziende e dei mass media per evidenziare ma soprattutto illustrare i temi principali di questa nuova edizione, le categorie dei premiati tra startup e pmi innovative, inclusa l’anteprima dei dati dell’Osservatorio sulla transizione ecologica e digitale promosso da Angi Ricerche in collaborazione con Lab21.01. Al centro della conferenza stampa la presenza della testimonial del Premio Angi 2023 – Oscar dell’Innovazione di quest’anno, Beatrice Venezi, musicista e direttore d’orchestra pluripremiata e già menzionata tra i Forbes under 30 più influenti d’Italia.
A fare gli onori il presidente dell’ANGI, Gabriele Ferrieri, già ForbesU30 e ideatore degli Oscar dell’Innovazione che in riferimento alla conferenza stampa di domani ha sottolineato la sua gratitudine alle istituzioni sostenitrici e la grande partecipazione e sostegno delle imprese e dei maggiori attori dell’ecosistema innovazione italiano, da sempre a fianco dell’ANGI. A portare la voce delle istituzioni nel corso della conferenza stampa ci saranno il Direttore degli Uffici del Parlamento Europeo in Italia Carlo Corazza, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli e il primo tecnologo del Consiglio Nazionale delle Ricerche Giampiero Ruggiero. Tra gli interventi previsti: Roberto Baldassari Direttore del Comitato Scientifico ANGI e Direttore Generale di Lab21.01, Adelina Chiara Balsamo Consiglio di Presidenza ANGI e Managing Partner di Lab21.01, Francesco Paolo Russo Direttore Generale ANGI, Francesco Zaccariello Delegato Responsabile ANGI per lo sviluppo del Mezzogiorno, Giulia Omodeo Zorini Corporate Communications Bayer Italia, Davide Destro Innovation Lead – eCommerce Product & Tech Manager – Carrefour Italia, Claudia Pollio Head of Public Affairs and Institutional Relations at TeamSystem, Cinzia Romanelli CEO Building Heritage Forbes Global Properties, Arturo Lavalle Direttore Ricerca & Sviluppo e Area Internazionale della Unimarconi, Francesca Rese Responsabile Rapporti istituzionali Errebian Spa, Matilde Eloisa Pitorri Ceo Antiche Fonti di Cottorella Spa.
Rapporto Auditel-Censis: nel 2023 Smart tv sorpassano tv tradizionaliRoma, 14 nov. (askanews) – Il 2023 sarà ricordato come l’anno in cui, dopo una progressione continua e ininterrotta durata circa 15 anni, le Smart tv – che si connettono anche via internet – hanno raggiunto e superato le tv tradizionali, per cui oggi nelle case degli italiani ci sono complessivamente 21 milioni di Smart tv e 20 milioni e mezzo di tv tradizionali: lo rivela il Sesto Rapporto Auditel-Censis, intitolato ‘La nuova Italia televisiva’. Secondo la ricerca, negli ultimi sette anni le tv tradizionali si sono ridotte di 12 milioni e 100.000 esemplari, mentre le Smart tv sono triplicate, passando da poco più di 7 milioni a 21 milioni (+ 13 milioni e 600.000 in valore assoluto). Sono ora 122 milioni i device presenti nelle case degli italiani: sono cresciuti del 2,2% nell’ultimo anno e del 9,6 % dal 2017 a oggi, per un media di circa cinque schermi per famiglia e oltre due schermi per individuo. La crescita degli schermi dipende esclusivamente dall’aumento degli schermi connessi, che permettono di integrare i contenuti della tv lineare con l’offerta in streaming: nel 2023 sono 97 milioni, cresciuti del 31,7% negli ultimi sette anni e del 4,4% nell’ultimo anno, con una media di quattro device connessi per abitazione.
Il Rapporto si fonda sulla Ricerca di base Auditel (7 wave l’anno, 20 mila abitazioni visitate, 41 mila interviste face-to-face) che ha tre obiettivi: accertare la reale struttura e fisionomia delle famiglie, temperando e neutralizzando tutti gli effetti anagrafici e fiscali con cui esse sono spesso rappresentate; fotografare la società italiana in tutte le sue dimensioni, socio-demografiche, psico-grafiche, socioculturali, comportamentali; individuare le potenziali famiglie-campione del SuperPanel Auditel, che deve essere (ed è) costantemente rinnovato. Dal Sesto Rapporto Auditel-Censis emergono, come ha spiegato il presidente di Auditel, Andrea Imperiali, ‘un aumento della visione in streaming: nel 2023, 26 milioni e 300.000 italiani, il 45,8% del totale, ha fruito di contenuti televisivi su piattaforme e siti web; nel 2017 erano il 27% del totale e non raggiungevano i 16 milioni. Sono quindi aumentati del 66,2% nei sette anni considerati, con una spinta decisiva nell’anno della pandemia che si è mantenuta negli anni successivi (+7,3% dal 2022 al 2023). Di fronte a una tale trasformazione dei consumi, che vede protagonisti sul palcoscenico globale grandi gruppi multinazionali, i broadcaster italiani non si sono fatti trovare impreparati, anzi! Oggi con i loro cataloghi e le loro piattaforme, hanno dimostrato di poter tenere con gli ascolti lineari e recuperare preziose quote di ascolto aggiuntivo sulle piattaforme digitali”. In pratica i nostri salotti somigliano sempre di più a sale cinematografiche. Infatti i nuovi televisori sono più grandi rispetto al passato: nel 2017 i televisori di 50 pollici o più erano meno di 2 milioni, pari a circa il 4% del totale, ora sono oltre 6 milioni, il 14,1% del totale. Sono triplicati in sette anni. Sempre più diffuso anche il 4K, televisore Smart che ha il quadruplo dei pixel di quelli Full HD: è presente in oltre 8 milioni di televisori, il 19% del totale; tre anni fa i televisori con il 4K erano l’11,2%. E se nel 2023 la Ricerca di base Auditel ha contato 122 milioni di device presenti nelle case degli italiani, essi sono cresciuti del 2,2% nell’ultimo anno e del 9,6 % dal 2017 a oggi, per un media di circa cinque schermi per famiglia e oltre due schermi per individuo. La crescita degli schermi dipende esclusivamente dall’aumento degli schermi connessi, che permettono di integrare i contenuti della TV lineare con l’offerta in streaming: nel 2023 sono 97 milioni, cresciuti del 31,7% negli ultimi sette anni e del 4,4% nell’ultimo anno, con una media di quattro device connessi per abitazione.
Ai device connessi andrebbero aggiunti almeno altri due dispositivi smart che hanno fatto ingresso nelle case degli italiani negli ultimi dieci anni e che hanno funzionalità diverse, tra cui anche quella di seguire contenuti audio e video in streaming: lo smart speaker e lo smartwatch. Negli ultimi due anni le famiglie con smart speaker sono aumentate del 29,2%. Aumentano anche le famiglie che hanno in casa almeno uno smartwatch, che sono oltre 1 milione e 200.000, pari al 5% del totale, e sono cresciute del 43,4% negli ultimi due anni. Il rapporto precisa inoltre che al momento il 63,1% delle famiglie italiane, 15 milioni e 400.000 nuclei in valore assoluto, vive in abitazioni che dispongono della Banda Ultra Larga per come è intesa dalla Ricerca di Base Auditel, vale a dire che accedono a internet tramite Adsl o fibra ottica o satellitare: negli ultimi sette anni sono cresciute del 17,1%. Mancano ancora all’appello 9 milioni e 100.000 famiglie, dove vivono 17 milioni e 100.000 individui.
Questi dati testimoniano di come sia ancora lunga la strada da percorrere per raggiungere l’obiettivo stabilito dal PNRR all’interno della Strategia per la Banda Ultra Larga, che prevede connessioni a 1 Gigabit su tutto il territorio nazionale per tutti i cittadini entro la fine del 2026. Restano quindi fuori dalla vita digitale due milioni di nuclei familiari, pari all’8,3% del totale, composti per lo più di persone che vivono sole, per un totale di 2 milioni e mezzo di italiani che non accedono a internet da casa. Tra i nuclei familiari, il 30,2% possiede solo una connessione mobile che non sempre ha una velocità e una capacità tali da supportare al meglio tutte le attività e, soprattutto, 5 milioni e mezzo di famiglie, il 22,4% del totale si collega solo con smartphone. Per Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy: “Assistiamo a un trend continuo di adeguamento tecnologico con la presenza di apparecchi di nuova generazione. Tale cambiamento comporta nuove modalità di fruizione del mezzo televisivo e rende necessarie riflessioni da parte degli attori istituzionali per promuovere l’alfabetizzazione digitale e il sostegno all’industria dell’audiovisivo che è in perenne fase di transizione. Occorre favorire un aggiornamento del quadro normativo a tutela degli operatori del settore e dei consumatori soprattutto se minori. Siamo chiamati a completare il processo di digitalizzazione per favorire l’accesso alla connessione delle famiglie italiane’. Alberto Barachini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria, ha dichiarato che: “Dal Rapporto Auditel-Censis emerge che c’è stato un sorpasso delle Smart TV sulle TV tradizionali. Questa è una fotografia che rappresenta un percorso di utilizzo e di fruizione del mezzo televisivo, ma anche un cambiamento operativo delle abitudini della dieta mediatica dei nostri cittadini. Sono convinto che possiamo fare molto di più, offrendo ai cittadini una continuità di contenuti nelle fruizioni sui vari dispositivi. Credo sia questa la frontiera che dobbiamo attraversare rapidamente. Inoltre, abbiamo l’opportunità di trasmettere loro messaggi informativi e di cultura, con modalità diverse dal passato, ma dobbiamo aggiornare e seguire questo processo di trasformazione. La strada migliore è l’integrazione, non la sostituzione, moltiplicando le strade di accesso’.
Secondo Barbara Floridia, Presidente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi: ‘Il Rapporto presentato oggi verrà esaminato anche in Commissione di vigilanza perché è importante avere contezza dei dati. Se noi non cambiamo e comprendiamo che telefonino e Smart TV non sono solo trasposizione di quella che era la televisione tradizionale, ma è cambiata la modalità, ecco che ci allontaneremo dalle persone che non avranno più riferimenti necessari. È fondamentale pensare a nuovi prodotti digitali, comprendendo che è cambiata la modalità di fruizione. Siamo sommersi dalla comunicazione, pertanto occorre tutelare il servizio pubblico mettendo in campo nuove risorse’. Roberto Marti, Presidente della Commissione Cultura e Patrimonio Culturale, Istruzione Pubblica del Senato della Repubblica, ha osservato che: ‘Il Sesto Rapporto Auditel-Censis spiega che sono ancora tante, circa 6 milioni, le famiglie che accedono solo da linea mobile e 2 milioni che non hanno alcun accesso alla rete. Questi dati dimostrano che ancora persiste in maniera evidente il digital divide, in special modo nel Meridione; è una fotografia preoccupante in particolare per gli studenti e per il mercato del lavoro che richiede competenze in aree digitali sempre più specializzate, prima fra tutte quella dell’intelligenza artificiale”. Maurizio Gasparri, vice Presidente del Senato della Repubblica, ha dichiarato che: “Oggi con lo smartphone chiunque può vedere la televisione, leggere i giornali e fruire di altri servizi, ma c’è anche molta pubblicità. Un aspetto molto importante riguarda i giganti della rete che entrano nel sistema televisivo facendo una concorrenza sleale. Esiste, dunque, un tema di equità fiscale che deve essere posto’. Laura Aria, commissaria AGCOM, ha spiegato che: “Oggi assistiamo al sorpasso del mondo streaming sulla televisione lineare. Le sfide regolatorie sono molteplici a partire dal contrasto alla pirateria digitale. Occorre, dunque, trovare una formula in linea con le normative territoriali ed europee per arrivare a una regolamentazione sempre più omogenea. È importante sfruttare le opportunità che la tecnologia ci offre, al contempo è fondamentale che le istituzioni siano responsabili per minimizzare i rischi derivanti da tale processo”. ‘Il Sesto Rapporto Auditel-Censis si rivela, una volta di più, strumento prezioso per chi ha il compito di guidare il Paese e per il mercato. Emergono molti dati positivi sulla modernizzazione in atto, ma anche la necessità di implementare l’accesso alla banda larga previsto dal PNRR. Altrimenti si creerà una situazione di squilibrio e di svantaggio per milioni di famiglie italiane’, ha affermato Imperiali, a margine della presentazione al Senato. Secondo Giuseppe De Rita, Presidente Censis: ‘Se qualcuno pensava che con l’avvento del digitale la televisione sarebbe diventata un soprammobile, si sbagliava. Oggi la televisione è Smart TV e permette agli italiani di avere maggiori possibilità nella scelta di cosa, dove e quando vedere. La tv connessa significa l’ingresso della soggettività nella composizione dei palinsesti, ma il grande schermo, la casa, la quotidianità degli ascolti fanno da compensazione rispetto all’affermarsi dell’individualismo puro degli smartphone’.