Angi 2023, con gli Oscar dell’Innovazione al centro la meritocraziaMilano, 27 nov. (askanews) – Premiare i migliori innovatori del Paese strutturando un dream team dell’innovazione italiana, mettendo al centro il tema della trasformazione digitale, delle future generazioni e delle nuove tecnologie. Questo e molto altro il senso degli Oscar dell’Innovazione – Premio Angi 2023 organizzato dall’Associazione Nazionale Giovani Innovatori e giunto alla sua sesta edizione, promosso e patrocinato dalle più importanti istituzioni italiane ed europee. Obiettivo quello di mettere al centro la meritocrazia dei giovani innovatori italiani sostenendo quei progetti che si sono distinti per la ricerca e il grado di innovazione, valorizzando le eccellenze, i talenti e il Made in Italy.
Questa sesta edizione degli Oscar dell’Innovazione sarà presentata in una conferenza stampa dedicata domani 28 novembre dalle 9 alle 12 nella prestigiosa cornice dello Europe Experience del Parlamento Europeo a Roma con tutti i partner sostenitori del mondo delle istituzioni, delle aziende e dei mass media per evidenziare ma soprattutto illustrare i temi principali di questa nuova edizione, le categorie dei premiati tra startup e pmi innovative, inclusa l’anteprima dei dati dell’Osservatorio sulla transizione ecologica e digitale promosso da Angi Ricerche in collaborazione con Lab21.01. Al centro della conferenza stampa la presenza della testimonial del Premio Angi 2023 – Oscar dell’Innovazione di quest’anno, Beatrice Venezi, musicista e direttore d’orchestra pluripremiata e già menzionata tra i Forbes under 30 più influenti d’Italia.
A fare gli onori il presidente dell’ANGI, Gabriele Ferrieri, già ForbesU30 e ideatore degli Oscar dell’Innovazione che in riferimento alla conferenza stampa di domani ha sottolineato la sua gratitudine alle istituzioni sostenitrici e la grande partecipazione e sostegno delle imprese e dei maggiori attori dell’ecosistema innovazione italiano, da sempre a fianco dell’ANGI. A portare la voce delle istituzioni nel corso della conferenza stampa ci saranno il Direttore degli Uffici del Parlamento Europeo in Italia Carlo Corazza, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli e il primo tecnologo del Consiglio Nazionale delle Ricerche Giampiero Ruggiero. Tra gli interventi previsti: Roberto Baldassari Direttore del Comitato Scientifico ANGI e Direttore Generale di Lab21.01, Adelina Chiara Balsamo Consiglio di Presidenza ANGI e Managing Partner di Lab21.01, Francesco Paolo Russo Direttore Generale ANGI, Francesco Zaccariello Delegato Responsabile ANGI per lo sviluppo del Mezzogiorno, Giulia Omodeo Zorini Corporate Communications Bayer Italia, Davide Destro Innovation Lead – eCommerce Product & Tech Manager – Carrefour Italia, Claudia Pollio Head of Public Affairs and Institutional Relations at TeamSystem, Cinzia Romanelli CEO Building Heritage Forbes Global Properties, Arturo Lavalle Direttore Ricerca & Sviluppo e Area Internazionale della Unimarconi, Francesca Rese Responsabile Rapporti istituzionali Errebian Spa, Matilde Eloisa Pitorri Ceo Antiche Fonti di Cottorella Spa.
Rapporto Auditel-Censis: nel 2023 Smart tv sorpassano tv tradizionaliRoma, 14 nov. (askanews) – Il 2023 sarà ricordato come l’anno in cui, dopo una progressione continua e ininterrotta durata circa 15 anni, le Smart tv – che si connettono anche via internet – hanno raggiunto e superato le tv tradizionali, per cui oggi nelle case degli italiani ci sono complessivamente 21 milioni di Smart tv e 20 milioni e mezzo di tv tradizionali: lo rivela il Sesto Rapporto Auditel-Censis, intitolato ‘La nuova Italia televisiva’. Secondo la ricerca, negli ultimi sette anni le tv tradizionali si sono ridotte di 12 milioni e 100.000 esemplari, mentre le Smart tv sono triplicate, passando da poco più di 7 milioni a 21 milioni (+ 13 milioni e 600.000 in valore assoluto). Sono ora 122 milioni i device presenti nelle case degli italiani: sono cresciuti del 2,2% nell’ultimo anno e del 9,6 % dal 2017 a oggi, per un media di circa cinque schermi per famiglia e oltre due schermi per individuo. La crescita degli schermi dipende esclusivamente dall’aumento degli schermi connessi, che permettono di integrare i contenuti della tv lineare con l’offerta in streaming: nel 2023 sono 97 milioni, cresciuti del 31,7% negli ultimi sette anni e del 4,4% nell’ultimo anno, con una media di quattro device connessi per abitazione.
Il Rapporto si fonda sulla Ricerca di base Auditel (7 wave l’anno, 20 mila abitazioni visitate, 41 mila interviste face-to-face) che ha tre obiettivi: accertare la reale struttura e fisionomia delle famiglie, temperando e neutralizzando tutti gli effetti anagrafici e fiscali con cui esse sono spesso rappresentate; fotografare la società italiana in tutte le sue dimensioni, socio-demografiche, psico-grafiche, socioculturali, comportamentali; individuare le potenziali famiglie-campione del SuperPanel Auditel, che deve essere (ed è) costantemente rinnovato. Dal Sesto Rapporto Auditel-Censis emergono, come ha spiegato il presidente di Auditel, Andrea Imperiali, ‘un aumento della visione in streaming: nel 2023, 26 milioni e 300.000 italiani, il 45,8% del totale, ha fruito di contenuti televisivi su piattaforme e siti web; nel 2017 erano il 27% del totale e non raggiungevano i 16 milioni. Sono quindi aumentati del 66,2% nei sette anni considerati, con una spinta decisiva nell’anno della pandemia che si è mantenuta negli anni successivi (+7,3% dal 2022 al 2023). Di fronte a una tale trasformazione dei consumi, che vede protagonisti sul palcoscenico globale grandi gruppi multinazionali, i broadcaster italiani non si sono fatti trovare impreparati, anzi! Oggi con i loro cataloghi e le loro piattaforme, hanno dimostrato di poter tenere con gli ascolti lineari e recuperare preziose quote di ascolto aggiuntivo sulle piattaforme digitali”. In pratica i nostri salotti somigliano sempre di più a sale cinematografiche. Infatti i nuovi televisori sono più grandi rispetto al passato: nel 2017 i televisori di 50 pollici o più erano meno di 2 milioni, pari a circa il 4% del totale, ora sono oltre 6 milioni, il 14,1% del totale. Sono triplicati in sette anni. Sempre più diffuso anche il 4K, televisore Smart che ha il quadruplo dei pixel di quelli Full HD: è presente in oltre 8 milioni di televisori, il 19% del totale; tre anni fa i televisori con il 4K erano l’11,2%. E se nel 2023 la Ricerca di base Auditel ha contato 122 milioni di device presenti nelle case degli italiani, essi sono cresciuti del 2,2% nell’ultimo anno e del 9,6 % dal 2017 a oggi, per un media di circa cinque schermi per famiglia e oltre due schermi per individuo. La crescita degli schermi dipende esclusivamente dall’aumento degli schermi connessi, che permettono di integrare i contenuti della TV lineare con l’offerta in streaming: nel 2023 sono 97 milioni, cresciuti del 31,7% negli ultimi sette anni e del 4,4% nell’ultimo anno, con una media di quattro device connessi per abitazione.
Ai device connessi andrebbero aggiunti almeno altri due dispositivi smart che hanno fatto ingresso nelle case degli italiani negli ultimi dieci anni e che hanno funzionalità diverse, tra cui anche quella di seguire contenuti audio e video in streaming: lo smart speaker e lo smartwatch. Negli ultimi due anni le famiglie con smart speaker sono aumentate del 29,2%. Aumentano anche le famiglie che hanno in casa almeno uno smartwatch, che sono oltre 1 milione e 200.000, pari al 5% del totale, e sono cresciute del 43,4% negli ultimi due anni. Il rapporto precisa inoltre che al momento il 63,1% delle famiglie italiane, 15 milioni e 400.000 nuclei in valore assoluto, vive in abitazioni che dispongono della Banda Ultra Larga per come è intesa dalla Ricerca di Base Auditel, vale a dire che accedono a internet tramite Adsl o fibra ottica o satellitare: negli ultimi sette anni sono cresciute del 17,1%. Mancano ancora all’appello 9 milioni e 100.000 famiglie, dove vivono 17 milioni e 100.000 individui.
Questi dati testimoniano di come sia ancora lunga la strada da percorrere per raggiungere l’obiettivo stabilito dal PNRR all’interno della Strategia per la Banda Ultra Larga, che prevede connessioni a 1 Gigabit su tutto il territorio nazionale per tutti i cittadini entro la fine del 2026. Restano quindi fuori dalla vita digitale due milioni di nuclei familiari, pari all’8,3% del totale, composti per lo più di persone che vivono sole, per un totale di 2 milioni e mezzo di italiani che non accedono a internet da casa. Tra i nuclei familiari, il 30,2% possiede solo una connessione mobile che non sempre ha una velocità e una capacità tali da supportare al meglio tutte le attività e, soprattutto, 5 milioni e mezzo di famiglie, il 22,4% del totale si collega solo con smartphone. Per Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy: “Assistiamo a un trend continuo di adeguamento tecnologico con la presenza di apparecchi di nuova generazione. Tale cambiamento comporta nuove modalità di fruizione del mezzo televisivo e rende necessarie riflessioni da parte degli attori istituzionali per promuovere l’alfabetizzazione digitale e il sostegno all’industria dell’audiovisivo che è in perenne fase di transizione. Occorre favorire un aggiornamento del quadro normativo a tutela degli operatori del settore e dei consumatori soprattutto se minori. Siamo chiamati a completare il processo di digitalizzazione per favorire l’accesso alla connessione delle famiglie italiane’. Alberto Barachini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria, ha dichiarato che: “Dal Rapporto Auditel-Censis emerge che c’è stato un sorpasso delle Smart TV sulle TV tradizionali. Questa è una fotografia che rappresenta un percorso di utilizzo e di fruizione del mezzo televisivo, ma anche un cambiamento operativo delle abitudini della dieta mediatica dei nostri cittadini. Sono convinto che possiamo fare molto di più, offrendo ai cittadini una continuità di contenuti nelle fruizioni sui vari dispositivi. Credo sia questa la frontiera che dobbiamo attraversare rapidamente. Inoltre, abbiamo l’opportunità di trasmettere loro messaggi informativi e di cultura, con modalità diverse dal passato, ma dobbiamo aggiornare e seguire questo processo di trasformazione. La strada migliore è l’integrazione, non la sostituzione, moltiplicando le strade di accesso’.
Secondo Barbara Floridia, Presidente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi: ‘Il Rapporto presentato oggi verrà esaminato anche in Commissione di vigilanza perché è importante avere contezza dei dati. Se noi non cambiamo e comprendiamo che telefonino e Smart TV non sono solo trasposizione di quella che era la televisione tradizionale, ma è cambiata la modalità, ecco che ci allontaneremo dalle persone che non avranno più riferimenti necessari. È fondamentale pensare a nuovi prodotti digitali, comprendendo che è cambiata la modalità di fruizione. Siamo sommersi dalla comunicazione, pertanto occorre tutelare il servizio pubblico mettendo in campo nuove risorse’. Roberto Marti, Presidente della Commissione Cultura e Patrimonio Culturale, Istruzione Pubblica del Senato della Repubblica, ha osservato che: ‘Il Sesto Rapporto Auditel-Censis spiega che sono ancora tante, circa 6 milioni, le famiglie che accedono solo da linea mobile e 2 milioni che non hanno alcun accesso alla rete. Questi dati dimostrano che ancora persiste in maniera evidente il digital divide, in special modo nel Meridione; è una fotografia preoccupante in particolare per gli studenti e per il mercato del lavoro che richiede competenze in aree digitali sempre più specializzate, prima fra tutte quella dell’intelligenza artificiale”. Maurizio Gasparri, vice Presidente del Senato della Repubblica, ha dichiarato che: “Oggi con lo smartphone chiunque può vedere la televisione, leggere i giornali e fruire di altri servizi, ma c’è anche molta pubblicità. Un aspetto molto importante riguarda i giganti della rete che entrano nel sistema televisivo facendo una concorrenza sleale. Esiste, dunque, un tema di equità fiscale che deve essere posto’. Laura Aria, commissaria AGCOM, ha spiegato che: “Oggi assistiamo al sorpasso del mondo streaming sulla televisione lineare. Le sfide regolatorie sono molteplici a partire dal contrasto alla pirateria digitale. Occorre, dunque, trovare una formula in linea con le normative territoriali ed europee per arrivare a una regolamentazione sempre più omogenea. È importante sfruttare le opportunità che la tecnologia ci offre, al contempo è fondamentale che le istituzioni siano responsabili per minimizzare i rischi derivanti da tale processo”. ‘Il Sesto Rapporto Auditel-Censis si rivela, una volta di più, strumento prezioso per chi ha il compito di guidare il Paese e per il mercato. Emergono molti dati positivi sulla modernizzazione in atto, ma anche la necessità di implementare l’accesso alla banda larga previsto dal PNRR. Altrimenti si creerà una situazione di squilibrio e di svantaggio per milioni di famiglie italiane’, ha affermato Imperiali, a margine della presentazione al Senato. Secondo Giuseppe De Rita, Presidente Censis: ‘Se qualcuno pensava che con l’avvento del digitale la televisione sarebbe diventata un soprammobile, si sbagliava. Oggi la televisione è Smart TV e permette agli italiani di avere maggiori possibilità nella scelta di cosa, dove e quando vedere. La tv connessa significa l’ingresso della soggettività nella composizione dei palinsesti, ma il grande schermo, la casa, la quotidianità degli ascolti fanno da compensazione rispetto all’affermarsi dell’individualismo puro degli smartphone’.
Auto, Lamborghini Milano celebra l’eccellenza italianaRoma, 3 nov. (askanews) – Lamborghini Milano ha consegnato la Huracan Sterrato “Opera Unica”, un’importante one-off messa a punto dal reparto Ad Personam del marchio. Ispirata al blu intenso del mare e al cielo della Sardegna, Huracan Sterrato “Opera Unica” è stata presentata per la prima volta a una selezione di ospiti durante una cena esclusiva organizzata per celebrare il 60° anniversario della Casa di Sant’Agata Bolognese a Porto Cervo, dove la Lounge Lamborghini ha riaperto le porte per la stagione estiva.
Oltre a rendere omaggio al sessantesimo anniversario dell’azienda, la Huracan Sterrato “Opera Unica” dimostra tutto il potenziale del colore come strumento per conferire personalità a un’auto. I suoi eccezionali esterni, dipinti a mano, hanno richiesto oltre 370 ore di lavoro e combinano tre tonalità di blu: Blu Amnis, Blu Grifo e Blu Fedra. Anche gli interni sono un’”opera unica”: dettagli in fibra di carbonio a vista, sedili sportivi, pannelli delle porte e console rivestiti in pelle Blu Delphinus con dettagli di profili e ricami, incluso il logo Lamborghini, in Celeste Phoebe. “Per noi di Lamborghini Milano è motivo di grande orgoglio consegnare una vettura così speciale nell’anno del 60° anniversario dalla nascita di Automobili Lamborghini – commenta Michele Brusa, General Manager Lamborghini Milano – Questa ‘Opera Unica’ infatti rappresenta non solo la capacità di saper creare vetture sempre innovative, ma vuole anche celebrare l’Italia e la sua bellezza; il fatto di averla consegnata a un cliente Italiano è per noi davvero importante!”. La Lamborghini Huracan Sterrano “Opera Unica” è alimentata da un motore V10 che produce un’accelerazione straordinaria, offrendo un’esperienza di guida senza compromessi.
Questa consegna è un tributo all’ingegno e alla maestria italiani, e sottolinea la passione che Lamborghini investe nell’eccellenza automobilistica. Lamborghini Milano continua a essere un punto di riferimento per gli appassionati di auto sportive in Italia, portando avanti la tradizione di straordinarie creazioni su strada.
Made in Italy, Luxy inaugura nuovo show room a New YorkRoma, 26 ott. (askanews) – Luxy, l’azienda italiana specializzata nella produzione di sedute di design, ha inaugurato un nuovo spazio espositivo nel centro di Manhattan. Famosa, tra l’altro, per aver fornito le sedie al vertice del G7 di Biarritz nel 2019, Luxy produce da anni sedie per uffici e spazi comuni esportate in tutto il mondo. Luxy ha puntato decisamente ad ampliare la quota di fatturato prodotto all’estero, già oggi pari al 60% del totale.
“Con il nuovo show room di New York intendiamo rispondere alla domanda di un mercato che ha mostrato di prediligere la cura dell’alto artigianato di tradizione unita alla funzionalità di un design d’eccellenza, le qualità tipiche del brand Luxy”, afferma il presidente Cornetto Bourlot. Situato al 22esimo piano di un grattacielo nei pressi dell’Empire State Building, lo show room Luxy espone in uno spazio di oltre 600 mq i suoi modelli di sedute e tavoli direzionali e per spazi polifunzionali, compresa la poltroncina Cluster, che nel 2022 proprio a Manhattan è stata proclamata vincitrice del Best of the Year Award di Interior Design Magazine, la rivista americana che premia ogni anno i prodotti di design più innovativi. A New York, Luxy fornisce le proprie sedie agli stores di note case come Michel Kors, Golden Goose, Net-a-porter e ai diversi ambienti dello Stonewall National Monument nel Greenwich Village.
“I clienti tipici delle nostro collezioni direzionali – dice Cornetto Bourlot – sono i grandi studi professionali, soprattutto di architettura e design, ma ora abbiamo in corso trattative per fornire l’intero arredamento di sedie ad un grande luxury hotel e a una grande struttura fieristica di Manhattan”. Inoltre, sono in consegna le nuove sedute per il prestigioso Consolato d’Italia a Park Avenue. Nei prossimi tre anni il fatturato dell’export negli USA di Luxy è previsto in aumento dagli attuali 500 mila euro a 1,2 milioni, pari a una quota del 10% del fatturato complessivo, al quale dovrebbe contribuire anche l’espansione commerciale nella sponda orientale degli USA e nel Sud America, mercato che sarà affidato alla cura di una eventuale sede del brand da creare a Miami.
L’azienda italiana si è fatta apprezzare oltre oceano anche per iniziative sociali, come la donazione di sedie per arredare alcune scuole pubbliche di New York.
Nuovo ristorante certificato ITA0039 in GermaniaRoma, 23 ott. (askanews) – “L’Arte del Gusto” di Meissen in Germania, entra ufficialmente a far parte della rete di ristoranti certificati 100% italiani da ITA0039 by ASACERT. Stefano Muoio, guida la cucina de “L’Arte del Gusto” e racconta la sua storia, cosa significa lavorare all’estero e come viene percepita la cucina italiana.
Di quale città italiana sei originario e quali sono i tuoi rapporti con l’Italia oggi? “Sono nato a Milano, una città rinomata per la sua vibrante cultura, l’alta moda e la raffinata cucina. Mantengo ancora stretti i legami con la mia città, grazie ai rapporti con parenti ed amici, e conservo un profondo attaccamento alle radici culturali e alla tradizione culinaria, che influenzano la mia passione per la cucina italiana. I miei figli hanno conseguito il diploma presso l’Istituto Alberghiero De Filippi di Varese. Mio figlio maggiore ha accumulato preziose esperienze lavorando in vari ristoranti della provincia di Varese e Milano dal 2011 al 2018. Nel frattempo, il mio secondo figlio ha deciso di specializzarsi nella preparazione della pizza napoletana”.
Racconta la tua storia: com’è nata l’idea del ristorante: “Nel 2008, purtroppo, ho perso mia moglie. Appena abbiamo avuto l’opportunità, abbiamo colto l’occasione di trasferirci in Germania, dal momento che in Italia diventava pressoché proibitivo pensare di aprire un’attività in proprio. Qui, siamo stati fortunati ad accedere a finanziamenti che ci hanno permesso di realizzare il nostro ristorante. La nostra visione della ristorazione si concentra principalmente sul far conoscere i veri sapori italiani. Questo inizia con la selezione di materie prime di alta qualità e si estende all’uso di tecniche di cottura tradizionali ed innovative, come la cottura sottovuoto”.
Che tipo di cucina fai? Descrivi un piatto particolarmente apprezzato dai clienti del tuo ristorante: “La nostra cucina è una cucina tradizionale rivisitata. Purtroppo, qui in Germania viene utilizzata in modo eccessivo la panna, poiché è più facile creare un condimento per qualunque piatto, compromettendo però il gusto finale che risulta essere uguale per tutti i piatti. Per esempio, perché non usare una crema al parmigiano per condire anche i ravioli ai porcini? Sotto le festività facciamo anche la pasta ripiena, altrimenti per il servizio normale ci appoggiamo a fornitori italiani”.
Qual è, secondo te, il segreto del successo mondiale della cucina italiana? “Il segreto della cucina italiana sta sicuramente nella capacità unica degli italiani di adattarsi e farsi apprezzare per il loro essere espansivi e portare allegria ovunque siano. Il cibo, di conseguenza, è visto come strumento di aggregazione e non solo di sostentamento, perché mangiare bene fa bene allo spirito e alla salute, a condizione che sia eseguito nel modo corretto”. C’è qualche consiglio che daresti ai turisti che scelgono un ristorante italiano all’estero? “Per quanto riguarda alcuni consigli da dispensare ai turisti all’estero, sicuramente consiglierei di leggere attentamente il menù, verificare la corretta ortografia e che non siano presenti nel menù piatti con ingredienti assurdi, come gamberetti o mango nella pasta alla carbonara. Inoltre, ritengo che per una cucina genuina e preparata al momento come dovrebbe essere la cucina di qualità, è importante verificare la quantità dei piatti proposti nel menù, in quanto più piatti ci sono e meno freschi sono”. Descrivi tre motivi per i quali un cliente dovrebbe entrare nel tuo ristorante: “I clienti dovrebbero entrare nel mio ristorante per poter conoscere la cucina italiana vista anche da altri aspetti, che non sono solo quelli dati dalla consuetudine. Il cibo viene preparato rispettando gli ingredienti con tecnica e passione e perché in Germania la cucina italiana è aggredita e denigrata da tanti ristoratori che si mettono in mostra sfruttando la reputazione della nostra cucina, senza essere né italiani né capaci, ma il loro scopo è soltanto quello di fare cassa”. Cosa ti ha spinto a richiedere la certificazione ITA0039 | 100% Italian Taste? “Ho pensato che ottenere la certificazione ITA0039 fosse molto importante e addirittura essenziale per poter continuare a garantire la buona e giusta divulgazione della cucina italiana”. Stefano, come molti altri ristoratori, ha dedicato la sua vita a portare l’autentica cucina italiana con i suoi prodotti, oltre i confini nazionali. ITA0039 è molto più di una semplice certificazione: rappresenta sempre di più il simbolo di un’eccellenza in grado di fare davvero la differenza tra falso e originale, svolgendo un ruolo cruciale nella difesa dei prodotti agroalimentari italiani contro il fenomeno dell’Italian Sounding.
SDA Bocconi: Coca Cola genera e distribuisce risorse per 1,2 mldMilano, 21 set. (askanews) – In termini di risorse distribuite a famiglie, imprese e Stato e per l’impatto occupazionale complessivo che genera, Coca-Cola si conferma la prima realtà nel settore delle bibite e delle bevande in Italia. Secondo una ricerca svolta da SDA Bocconi School of Management relativa all’impatto socio-economico di Coca-Cola Italia, Coca-Cola HBC Italia e Sibeg, le tre società che rappresentano Coca-Cola in Italia, nel 2022 ammontano a 1,2 miliardi di euro (pari allo 0,06% del PIL nazionale) le risorse generate e distribuite agli attori principali dell’economia italiana sotto forma di stipendi, acquisti di beni e servizi, investimenti, imposte e contributi.
Coca-Cola, che è presente con sue sedi e stabilimenti in Piemonte, Lombardia, Veneto, Abruzzo, Campania, Basilicata e Sicilia, si conferma il primo datore di lavoro nell’industria delle bibite e delle bevande: crea direttamente e attraverso il suo indotto 26.738 posti di lavoro (lo 0,1% degli occupati totali in Italia), con un totale di oltre 60.000 persone che beneficiano – parzialmente o totalmente – dai redditi di lavoro generati (direttamente e indirettamente). Secondo i dati di SDA Bocconi School of Management, ad ogni posto di lavoro dipendente diretto corrispondono 11 posti di lavoro totali all’interno dell’economia italiana. L’analisi evidenzia anche l’impegno di Coca-Cola per un ambiente di lavoro inclusivo e che valorizzi il talento: rispetto alla media italiana, nelle tre società è presente una maggiore incidenza femminile in posizioni di leadership, con un più alto numero di donne dirigenti (45% a fronte del 18%) e quadri (39% contro 31%) mentre a parità di qualifica professionale nelle retribuzioni dei dipendenti diretti si registra una minore sperequazione tra la remunerazione dei dirigenti e quella delle altre categorie. La ricerca ha analizzato anche lo scenario ipotetico di un mancato impatto economico di Coca-Cola nel Paese: secondo lo studio si tradurrebbe a livello occupazionale in un aumento del numero dei disoccupati, in particolare nelle Regioni in cui è presente con sedi e stabilimenti: +2,4% in Piemonte, +5,6% in Lombardia, +2,9% in Veneto, +2,8% in Abruzzo, + 0,5% in Campania, +1,4% in Basilicata e +0,4% in Sicilia.
I dati di SDA Bocconi mettono in evidenza anche il forte legame che unisce Coca-Cola al contesto italiano. Sono inoltre in totale 1.463 i fornitori con cui Coca-Cola ha rapporti economici per l’acquisto di beni e servizi, per un valore pari a 628 milioni di euro (82% sono medie, piccole e micro imprese locali).
Le cucine Bertazzoni entrano nel registro imprese storiche italianeMilano, 14 set. (askanews) – Bertazzoni entra ufficialmente nel registro delle imprese storiche italiane. Dopo aver celebrato i 140 anni di attività lo scorso anno, l’azienda italiana specializzata nella produzione di elettrodomestici per la cucina dal 1882, aggiunge un nuovo traguardo alla sua storia.
L’azienda, guidata dalla quinta e sesta generazione, è tra le poche produttrici di elettrodomestici a potersi definire “impresa storica d’Italia”, registro realizzato da Unioncamere nazionale per valorizzare le attività imprenditoriali secolari che hanno saputo trasmettere alle generazioni successive il proprio patrimonio di competenze e conoscenze. “Siamo orgogliosi di essere presenti in questo prestigioso ente nazionale, che raccoglie le imprese storiche del nostro Paese e attesta il nostro contributo al tessuto imprenditoriale e sociale italiano da oltre un secolo – dichiara il Ceo, Paolo Bertazzoni – Le nostre radici affondano nelle tradizioni della famiglia italiana ed è forte l’impegno nel trasmettere di generazione in generazione quello che abbiamo imparato e creato, insieme ai valori fondanti di Bertazzoni. Questo si affianca a un profondo senso di responsabilità nei confronti del territorio e delle generazioni presenti e future”.
Bertazzoni esporta in oltre 60 Paesi realizzando oltre il 90% del proprio fatturato all’estero. L’azienda, il cui stabilimento produttivo è operativo nella storica sede di Guastalla (RE) e vanta una produzione di 200.000 pezzi l’anno, ha chiuso il 2022 con un fatturato di 121 milioni di euro e continua la sua espansione internazionale. Dopo essere entrata direttamente nel mercato cinese nel 2021, Bertazzoni ha inaugurato quest’anno una filiale negli Stati Uniti per un totale di sette filiali operative nel mondo.
Presentato il progetto del Padiglione Italia per Osaka 2025Milano, 13 set. (askanews) – E’ stato svelato a Bergamo il progetto del padiglione italiano per Expo Osaka 2025. Un progetto a firma dell’architetto Mario Cucinella, founder di Mca Mario Cucinella Architects.
“Progettare il Padiglione Italia per l’Expo di Osaka 2025 – ha dichiarato Cucinella – è un’opportunità unica per la creazione di un vero e proprio palcoscenico in cui non solo mostrare – ad un pubblico globale – cultura, storia e innovazione del nostro paese, ma creare un luogo in cui tessere connessioni: per future collaborazioni, per rafforzare legami per scambi culturali, sociali ed economici. In linea con il tema Saving lives e con gli obiettivi degli SDGs, il progetto e le conseguenti scelte compositive, tecnologiche e materiche, si faranno promotori di un rinnovato equilibrio tra uomo, natura e tecnologia e potrà diventare un potente strumento per promuovere, ispirare azioni e instaurare nuove sinergie per lo sviluppo di un futuro più sostenibile. Il Padiglione rappresenta una nuova idea di società e di città: un organismo vivente in cui le relazioni fra uomo, arte, ambiente e storia possano materializzarsi”. Il visitatore, che sarà accompagnato attraverso un percorso creativo fino a diventarne parte, “respirerà” l’Italia in maniera inequivocabile quando sarà investito dai colori dei quadri rinascimentali, dalle proporzioni degli spazi urbani e dalla socialità.
Tale esperienza sarà divisa in 3 atti, ciascuno dei quali affonda le proprie radici in luoghi ed esperienze di cui l’Italia è stata innovatrice: Il Teatro Il patrimonio teatrale italiano è sconfinato in termini di spazio architettonico, di innovazione tecnologica e di attori rivoluzionari. Sarà il Teatro il luogo del Padiglione dove, ibridando l’osservatore con l’attore, il reale con il virtuale, si stravolgerà l’esperienza del visita tore e si suggeriranno possibili scenari futuri. Sarà un Teatro immersivo e multisensoriale che metterà in scena suggestioni visive, suoni, movimenti, colori.
La città ideale La città ideale è un tema della pittura sviluppato attorno al XV secolo come rappresentazione del concetto teorico rinascimentale della città ideale. È il luogo in cui l’utopia diventa distopica, metafisica, a causa dell’assordante mancanza di vita. Riflettere su questo tema sarà l’occasione per riportare l’uomo, la natura, la sostenibilità e la vita al centro della città ideale futuribile. La città ideale funge qui da spazio per creare un nuovo futuro, proponendo un approccio inclusivo e sociale volto a valorizzare qualità e artigianalità in associazione con le nuove tecnologie. Sarà il corpo narrativo e di approfondimento del Padiglione, lo spazio del creare; accoglierà un insieme di moderne botteghe ognuna dedicata a diversi temi: tecnologia ed energia; alimentazione ed ambiente, manifattura e design, arte e architettura. Il giardino all’italiana Ospitato sulla copertura del padiglione, è il luogo dello svago e del diletto, emblema del controllo dell’uomo sulla natura, costretta nelle regole definite dal rigore e dalla matematica. Il giardino, una rielaborazione contemporanea del classico elemento del labirinto, sarà l’opportunità di sperimentare un nuovo equilibrio tra uomo e pianta, tra naturale e artificiale, bilanciando l’originalità organica della vita con il disegno razio nale dell’uomo.
Imprese, a Bari “La Ripartenza, liberi di pensare”Roma, 8 lug. (askanews) – Due giornate dedicate al Made in Italy, all’industria e alle infrastrutture. Secondo quanto riporta un comunicato sono stati i principali temi al centro della quinta edizione de ‘La Ripartenza, liberi di pensare’, svoltosi al Teatro Petruzzelli di Bari e nato da un’idea di Nicola Porro, direttore e fondatore del sito NicolaPorro.it.
La Ripartenza23, come da Dna della manifestazione nel corso degli anni, ha visto la presenza di esponenti di primo piano dell’economia italiana, nel settore del turismo, dell’industria manifatturiera e delle infrastrutture. Nella prima giornata di venerdì 7 luglio si è discusso di mercato del lusso e di made in Italy con la partecipazione di protagonisti dell’impresa italiana nel mondo. Per Remo Ruffini, Presidente e Amministratore Delegato Moncler: ‘Ogni giorno mi metto in discussione, siamo i più piccoli in un mondo di giganti, sempre più complesso. Tutti i giorni penso a quale sia il prossimo passo per conquistare il consumatore e per essere globale, ma al contempo domestico. La cosa importante è creare un sogno ed essere molto unici’.
Secondo Diana Frescobaldi, Ceo Frescobaldi Retail & Restaurant: ‘Abbiamo una tradizione di 700 anni. Vogliamo che i nostri vini riflettano il territorio puntando sul valore del prodotto. La cantina per noi è un luogo di lavoro, non deve essere solamente estetica, deve esserci soprattutto la sostanza. I tempi dell’agricoltura sono lenti per la borsa, che vuole risultati immediati, bisogna avere pazienza’. Per Marco De Benedetti, co-Head Europe Carlyle: ‘Per le aziende come la nostra è necessario essere globale. La vera sfida infatti è conciliare l’artigianalità e la qualità del prodotto, privilegiando la dimensione con la scala globale’.
Diego Della Valle, Presidente e Amministratore Delegato Hogan e Tod’s, ha dichiarato che: ‘Lo stile di vita di questo Paese è proprio ciò che la gente va cercando. Un grande Paese, tollerante, dove ognuno può dire la sua. Dobbiamo mettere in gioco una parte del nostro tempo e dei nostri utili per capire cosa fare per il futuro dei giovani. Il lavoro artigianale è il lavoro del futuro, dobbiamo solo dargli la giusta importanza. Noi imprenditori siamo tutti ex artigiani, conosciamo benissimo cosa vuol dire. La chiave è l’amore per il proprio Paese’. All’interno del primo panel, prosegue il comunicato, tenutosi sabato 8 luglio, il dibattito si è incentrato sul mercato del turismo in Italia con la partecipazione di esponenti delle istituzioni e protagonisti dell’impresa del nostro Paese.
Per Antonio Decaro, Sindaco di Bari: ‘Come Paese siamo cresciuti dal punto di vista turistico, Bari in modo particolare è una delle più importanti per il settore. Ad oggi è fondamentale, però, consolidare questo risultato attraverso i servizi diretti ai turisti. Il turismo a Bari ha avuto un incremento molto alto in percentuale. Questo è un grande stimolo a fare sempre di più, soprattutto con nuovi investimenti, per il futuro della nostra città e del nostro Paese’. Secondo Bernardo Mattarella, Amministratore Delegato Invitalia: ‘La domanda nel settore del turismo resta sempre molto alta. In Italia non abbiamo avuto una carenza di risorse ma una loro inefficiente allocazione. Occorre uscire fuori dalla logica dell’emergenza e programmare interventi a lungo termine per supportare le aziende private’. Guido Grimaldi, Commercial Director Grimaldi Group – Presidente ALIS, ha dichiarato che: ‘Abbiamo la fortuna di avere un’azienda strutturata che ha investito in sostenibilità, tuttavia abbiamo una carenza di manodopera specializzata. Siamo un Paese che ha investito male in formazione. Fare azienda in questo è da eroi, ma ci crediamo e siamo orgogliosi di restare in Italia. Abbiamo volumi di crescita importanti ma abbiamo bisogno di più infrastrutture e libera concorrenza per far crescere il settore’. Secondo Anna Roscio, executive director sales & marketing imprese di Intesa Sanpaolo: ‘Siamo qui per raccontare il nostro impegno su settori strategici per il Paese a partire dal turismo che rappresenta il petrolio dell’Italia. Parliamo di un comparto che sta trainando la ripresa. Le nostre stime, infatti, prevedono una forte crescita. In tal senso, occorrono più investimenti per rendere la nostra accoglienza sempre più competitiva’. Per Michele Centemero, Country Manager Italy Mastercard: ‘Per quanto riguarda il turismo noi italiani stiamo beneficiando di un flusso importante riscontrando una crescita particolarmente significativa. Nel 2022 il 19% di tutti i volumi dell’ecommerce ha riguardato il settore viaggi e ospitality. Come Mastercard invitiamo i nostri partner a sviluppare nuovi prodotti a sostegno del comparto’. Per Mara Panajia, Presidente e Amministratore Delegato Henkel Italia: ‘Ricopro ruoli di responsabilità nell’azienda non perché donna ma perché ho portato risultati. Per le donne è arrivato il momento di buttarsi e di comprendere di essere un valore aggiunto. Da un lato il Governo deve sostenere l’occupazione femminile con defiscalizzazioni, assegni familiari e asili nido, dall’altro le aziende devono garantire maggiore flessibilità’. Per Paolo Barletta, CEO Arsenale: ‘Le grandi aziende italiane sono nate negli anni ’50 e ’60. Oggi bisogna mettere in condizione i giovani di aprire un’impresa attraverso risorse e investimenti. Abbiamo interlocuzioni con diversi Stati stranieri ma restiamo inseriti nel tessuto economico italiano a supporto della crescita e dello sviluppo del Paese’. Il terzo panel, riporta ancora il comunicato, ha visto la presenza di protagonisti dell’industria italiana e delle infrastrutture. Pietro Labriola, Amministratore Delegato e Direttore Generale Tim, ha affermato che: ‘Il settore delle telecomunicazioni ha perso molto negli ultimi anni e questo ha messo in crisi il sistema ed è fondamentale per la digitalizzazione. Senza infrastrutture di telecomunicazione la digitalizzazione di questo Paese non ci sarà. Oggi dobbiamo recuperare della redditività per poter investire. Attraverso il Pnrr abbiamo chiesto al Governo italiano di sussidiare le costruzioni nelle aree rurali’. Secondo Mario Rossetti, Amministratore Delegato e Direttore Generale Open Fiber: ‘Il Sud è centrale nella strategia di Open Fiber. La Puglia in particolare assume un ruolo centrale in questo contesto. Siamo presenti sul territorio in modo molto distribuito e abbiamo già iniziato i lavori nell’ambito del Pnrr per la digitalizzazione degli altri Comuni. Siamo soddisfatti perché stiamo lavorando in modo molto importante, l’obiettivo è raggiungere le 5mila assunzioni’. Marco Bonometti, Presidente e Amministratore Delegato Officine Meccaniche Rezzatesi, ha rilevato che: ‘Le fonderie sono un asset strategico per l’industria europea. Le imprese hanno dimostrato di saper reagire e resistere di fronte al Covid prima e alla guerra poi e anche all’Europa, perché nonostante le decisioni di quest’ultima noi siamo qui che riusciamo ancora a esportare i nostri prodotti. Dobbiamo riscoprire il valore della nostra Nazione perché solo così potremo portare gli altri Paesi a condividere con noi le politiche industriali’. Per Diego Cattoni, Amministratore Delegato di Autostrada del Brennero SpA e Presidente Aiscat: ‘L’Autostrada del Brennero collega il nostro sistema economico, che è il secondo in Europa, con il primo, che è la Germania, ed è importantissima perché da lì passa la maggior parte del nostro import ed export. Questo traffico crescerà tantissimo. Le nostre autostrade sono un fattore di vanto del sistema italiano perché il nostro sviluppo tecnologico non ha pari’. La giornata è stata arricchita dall’intervento del critico d’arte e Sottosegretario di Stato alla Cultura Vittorio Sgarbi, il quale ha illustrato alcune opere del Perugino e del Caravaggio. ‘L’arte antica è cercare qualcosa che si è disperso, che si credeva perduto. Ritrovare opere che si credevano perdute è come entrare in una macchina del tempo. Questa è l’emozione straordinaria del mio lavoro, come l’ho interpretato io. La volontà di andare avanti, di entrare in luoghi chiusi, di scoprire opere dimenticate e dargli nuova vita’. Tra gli altri hanno preso parte all’evento: il giornalista Massimiliano Lenzi; l’attrice Sarah Biacchi; l’autore Luigi Marco Bassani, l’attrice Ludovica Frasca; Alessandro Sallusti, Giornalista e direttore responsabile di Libero; i giornalisti Giuseppe Cruciani, Paola Ferrari e Pietrangelo Buttafuoco.
Comau-Fincantieri: insieme per robot mobile per costruzione navaleRoma, 28 giu. (askanews) – Comau e Fincantieri presentano il primo risultato della propria collaborazione congiunta ad Automatica: MR4Weld (Mobile Robot for Weld – robot mobile per saldatura), un robot mobile, un’innovativa soluzione di automazione per ambienti esterni, progettata per migliorare la qualità, le prestazioni e il benessere degli operatori durante attività di saldatura ad alta intensità di lavoro. Le aziende – sottolinea un comunicaro congiunto – hanno inoltre rinnovato il proprio accordo strategico, per applicare tecnologia, digitalizzazione e innovazione all’interno di soluzioni robotiche mobili all’avanguardia che aumenteranno la velocità di produzione e il benessere dei lavoratori, automatizzando i processi manuali tradizionali. Considerato come un nuovo paradigma per portare l’automazione al di là dell’area di produzione, il robot mobile MR4Weld viene testato e successivamente verrà utilizzato nei cantieri di Fincantieri per saldare autonomamente le strutture in acciaio, con la possibilità di aumentare l’operatività fino a 3 volte rispetto a un processo manuale. Questo sistema dispone di un robot articolato a 6 assi ad alto carico utile, dotato di un cannello di saldatura installato su un sottocarro cingolato e con un sistema di visione integrato per identificare in modo autonomo i giunti di saldatura. E, cosa ancora più importante, garantisce una migliore qualità di saldatura riducendo al contempo i rischi ergonomici. Inoltre contribuisce a trasformare il processo di costruzione navale, garantendo maggiore flessibilità e una più elevata sicurezza, oltre a ridurre i costi complessivi. Progettato per potersi muovere in qualsiasi ambiente e collaborare con i lavoratori, MR4Weld può essere facilmente gestito da un singolo operatore durante le attività di trasferimento e saldatura. Il sistema utilizza anche strumenti digitali per raccogliere i dati di saldatura e di produzione, che possono essere impiegati per tracciare i giunti saldati. Essendo MR4Weld pienamente conforme alle normative di sicurezza vigenti, può essere utilizzato senza recinzioni su ciascuno dei piani multipli di cui è composta una nave. Fincantieri e Comau hanno depositato congiuntamente una domanda di brevetto europeo per alcune caratteristiche tecniche specifiche. Questa soluzione all’avanguardia può anche essere perfettamente integrata nell’infrastruttura digitale di Comau, salvaguardando ulteriormente la produttività e la redditività della soluzione robotizzata. “Oltre all’opportunità di lavorare con un’azienda leader come Fincantieri e di sviluppare sistemi mobili robotizzati all’avanguardia per ambienti non strutturati, l’estensione della nostra collaborazione esprime la determinazione di Comau nel fornire soluzioni all’avanguardia e altamente flessibili per scenari di produzione complessi”, ha spiegato Pietro Gorlier, Amministratore Delegato di Comau. “Crediamo inoltre che il significativo potenziale di mercato per il robot mobile MR4Weld vada oltre la costruzione navale, dato che si stima che il mercato della robotica mobile avrà un tasso di crescita annuo del 15% in cinque anni (dal 2022 al 2027), in base a stime interne e a ricerche di mercato”. Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato di Fincantieri, ha dichiarato: “MR4Weld è un progetto che intercetta molteplici direttrici del nostro sviluppo: automazione e digitalizzazione, due elementi trainanti del nostro piano industriale, al pari della responsabilità d’impresa, che trova risposta nel soddisfacimento di ben cinque degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU, anche con riferimento alla sicurezza e alla formazione delle risorse. La partnership con Comau ha prodotto un unicum nel nostro settore, un risultato di grande valenza industriale che conferma l’impegno di Fincantieri nella ricerca dell’eccellenza”.