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Campo Istar 2024, a Volterra dall’1 al 5 maggio

Campo Istar 2024, a Volterra dall’1 al 5 maggioVolterra, 3 mar. (askanews) – Si terrà alla Scuola Internazionale di Alta Formazione (SIAF) – SP del monte Volterrano, struttura affiliata alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, dal 1 al 5 maggio 2024, Campo ISTAR (Intelligence Surveillance Target Acquisition and Reconnaissance) 2024, terza edizione dell’attività formativa, simulativa e competitiva progettata per potenziare e consolidare le competenze degli specialisti di intelligence nel settore privato.


Il programma coinvolgerà partecipanti provenienti da organizzazioni non governative e aziende, offrendo loro un’opportunità unica di sviluppo professionale in un contesto simulato. Organizzato dall’Associazione Italiana Analisti di Intelligence e Geopolitica (AIAIG) in collaborazione con Centro studi AMIStaDeS APS, La Scuola Internazionale di Alta Formazione (SIAF), DOMÌNI – scuola di analisi geopolitica, Officina Mirabilis, Silent Croc, Dirama e prestigiosi Enti Patrocinanti,  l’evento mira a costituire una solida comunità di professionisti, facilitando lo scambio di conoscenze e offrendo un’esperienza pratica e approfondita dell’intelligence privata.   Il Campo sarà suddiviso in due momenti specifici: il primo avverrà con una serie di moduli teorici propedeutici online che verranno somministrati da docenti di altissimo livello, anche provenienti dalle FF AA. Successivamente, il Campo in presenza, si svilupperá nei 5 giorni indicati a maggio nella sede della SIAF di Volterra, ove gli iscritti parteciperanno ad un’intensiva attività pratica per affrontare le emergenze sul campo, sia da soli che in team, focalizzandosi nella gestione strategica di informazioni, recupero e analisi dati e comprensione delle vulnerabilità e delle probabilità di rischio, dimostrando capacità di progettazione in tema di sicurezza, accompagnati dai docenti. e anche attraverso attività pratiche e simulative con i partner dell’evento.


Campo ISTAR 2024 è rivolto ad un pubblico eterogeneo di specialisti, compresi analisti di intelligence, cooperanti internazionali, security specialist, giornalisti e studiosi di geopolitica. L’obiettivo è offrire valore aggiunto alle loro carriere, fornendo una prospettiva pratica sull’applicazione dell’intelligence nel contesto aziendale e delle ONG. Campo ISTAR 2024 è rivolto esclusivamente a cittadini dell’Unione Europea. Le iscrizioni, a pagamento, sono ufficialmente aperte, con tariffe agevolate per coloro che si registrano entro specifiche scadenze e per i soci AIAIG e dei partners coinvolti. Per ulteriori informazioni e per completare la procedura di iscrizione, si prega di visitare il sito web dedicato all’evento: https://aiaig.it/wp/campo-istar/

Bce, Schnabel: quota piccole imprese forse frena produttività Italia

Bce, Schnabel: quota piccole imprese forse frena produttività ItaliaRoma, 23 feb. (askanews) – “In Italia il 70% dei lavoratori dipendenti sono impiegato un’impresa con meno di 50 dipendenti, mentre negli Stati Uniti sono meno del 25%. E’ plausibile pensare che questa struttura dell’economia possa essere una delle ragioni per cui la crescita della produttività sia stata così lenta in Italia” negli ultimi decenni. Lo ha sostenuto Isabel Schnabel, componente del Comitato esecutivo della Bce durante un dibattito organizzato dal Forum Analysis a Milano.


Schnabel ha presentato delle slide che mostravano il divario di crescita della produttività tra gli Usa e le maggior economie Ue. Il grafico mostra che questo divario ha iniziato ad allargarsi a partire dalla fine degli anni ’90 del secolo scorso e gli inizi del 2000, quando venne adottato l’euro, da allora la produttività nella Penisola si è mossa molto a rilento, più lenta sia rispetto agli Usa che alle altre grandi economie Ue.

Marina Caprotti: nessuno metterà mani su Esselunga, mio padre condottiero

Marina Caprotti: nessuno metterà mani su Esselunga, mio padre condottieroMilano, 13 feb. (askanews) – A 17 anni dalla uscita della prima edizione, torna in libreria Falce e carrello, il libro scritto dal patron di Esselunga, Bernardo Caprotti, che in quel volume per la prima volta raccontò la storia della catena di supermercati, a partire dal primo nella storia d’Italia, aperto nel 1957 a Milano.


La nuova edizione ha contenuti inediti, a partire dalla lettera con cui la figlia, Marina Caprotti, oggi presidente esecutivo di Esselunga, ripercorre l’eredità lasciata dal padre, descritto come un uomo “dotato di una pazienza immensa di fronte alle avversità, quelle che solo i più temprati dalla buona educazione e dalla fatica quotidiana riescono a sopportare”. Un uomo forte al quale riconosce di aver “vissuto la solitudine del condottiero, dell’imprenditore che ha il pensiero fisso sulla continuità aziendale”, scrive ancora la figlia. La nuova edizione di Falce e Carrello – presentata alla stampa dal solitamente riservato Bernardo Caprotti, allora 81enne nel settembre 2007 – arriva a pochi mesi dall’uscita di un altro libro, Le ossa dei Caprotti, scritto dal figlio di primo letto, Giuseppe, che in quel volume traccia il suo personale ritratto del padre a partire dalla sua uscita dall’azienda nel 2004. Oggi la nuova edizione di Falce e Carrello è una risposta alle affermazioni contenute in quel libro, il cui sottotitolo “In memoria di un uomo che non può più difendersi” è un esplicito riferimento alla recente pubblicazione che ha messo in discussione la figura e il valore di Bernardo Caprotti. “Ho avvertito l’obbligo morale di raccontare chi fu davvero Bernardo Caprotti, anche con i contributi di coloro che lo conobbero da vicino, come Liliana Segre, e ci lavorarono accanto: Vincenzo Mariconda, vicepresidente dell’Esselunga, e Carlo Salza, a lungo amministratore delegato – ha detto in una intervista al Corriere Marina Caprotti, in occasione dell’uscita del libro – Non potevo accettare che venisse svilito il valore di ciò che lui ha costruito per l’Italia e che ogni giorno ci sforziamo di preservare in Esselunga. Mi è sembrato il modo migliore per replicare a un figlio che lancia le sue accuse solo a sette anni dalla morte del genitore. Se mio padre fosse stato vivo, avrebbe di sicuro reagito. L’ho fatto io per lui”.


Nella stessa intervista, l’ultimogenita di Bernardo Caprotti, oggi, conferma quanto disse suo padre a proposito del futuro proprietario di Esselunga: “Rinnovo la promessa con le sue stesse parole – dice – ‘Nessuno, a Dio piacendo, potrà mettere le mani sull’Esselunga. Nessuna ‘cordata’, nessun raider di provincia, nessun concorrente inesperto, nessun finanziere d’assalto’”. La nuova edizione di Falce e Carrello contiene anche un altro ricordo personale, quello della senatrice a vita, Liliana Segre, alla quale Bernardo Caprotti rimase legato fino all’ultimo da un’amicizia profonda. “Voleva per me una sorta di risarcimento morale alle ingiustizie e al dolore che avevo patito da bambina”, scrive Segre dell’amico Bernardo, che la affiancò generosamente nella realizzazione del Memoriale della Shoah a Milano, presso quel Binario 21 della Stazione Centrale da cui la senatrice fu deportata ad Auschwitz con il padre, mai più tornato dal campo di sterminio.


Seguono poi le pagine del giornalista e scrittore Stefano Lorenzetto, che ricostruisce l’incontro con Caprotti e come nacque il libro; le postfazioni del vicepresidente di Esselunga, Vincenzo Mariconda, e di Carlo Salza, che ne è stato a lungo amministratore delegato, testimoni dei contenziosi seguiti alla pubblicazione di Falce e carrello e della visione che Bernardo Caprotti aveva dell’azienda.

ITA0039: per ristorante “Via Veneto” in Irlanda certificazione platinum

ITA0039: per ristorante “Via Veneto” in Irlanda certificazione platinumRoma, 7 feb. (askanews) – Il ristorante “Via Veneto”, di Enniscorthy, in Irlanda, vede migliorare il livello della sua certificazione ITA0039, passando dal livello Gold al Platinum.


L’upgrade è avvenuto dopo un nuovo audit condotto- ad un anno dalla prima certificazione, così come previsto dal Protocollo- da un ispettore ASACERT ente di certificazione, ispezione, valutazione e formazione, ideatore del sistema ITA0039 | 100% Italian Taste Certification. Il successo della cucina italiana a livello mondiale deriva anche dai numerosi chef che agiscono come ambasciatori della cultura culinaria italiana, avviando e mantenendo ristoranti in varie parti del mondo, non senza sacrifici.


Uno di questi è, senza dubbio, Paolo Fresilli che, insieme alla compagna Diana, guidano la cucina del “Via Veneto”, il ristorante italiano nel sud dell’Irlanda, di cui si sono innamorati durante un viaggio nel 2006, la stessa cittadina dove Annie Jameson, madre di Guglielmo Marconi, fondò l’omonima distilleria di whisky. Paolo racconta l’autentica cucina italiana nelle sue espressioni tradizionali: “La materia prima è protagonista insieme alla passione, al sapore e all’ospitalità. Questi sono gli unici segreti che ci hanno portato a migliorare la nostra offerta, tanto da arrivare ad un livello Platinum”, dichiara lo chef. “Oltre alla varietà dei piatti, puntiamo molto sulla convivialità tipicamente made in Italy, un aspetto che, senza dubbio, è quello che ha permesso di differenziarci dai nostri competitors e, questo riconoscimento che ci arriva oggi, dopo la seconda ispezione di ASACERT, ci riempie di orgoglio e ci dice che la strada è quella giusta” conclude Fresilli.


La storia di Paolo ritrae in modo impeccabile la dedizione, l’attenzione e l’instancabile impegno nel promuovere la cultura legata ai prodotti e alle tradizioni enogastronomiche italiane. Un impegno riconosciuto dalla certificazione ITA0039 | 100% Italian Taste Certification. “È evidente che la cucina italiana ha conquistato i cuori e i palati di milioni di persone in tutto il mondo, anche grazie all’opera dei ristoratori italiani, che ASACERT certifica da anni, ormai. – Commenta Fabrizio Capaccioli, AD di Asacert e ideatore del Protocollo di Certificazione- Regina della dieta mediterranea, grazie a prodotti agroalimentari di qualità incontrastata, la cucina italiana subisce attacchi tutti i giorni da parte dell’Italian Sounding che sottrae 120 miliardi di euro l’anno a tutta la filiera, e dal tentativo di farine di insetti e carni sintetiche di creare un ambiente commercialmente favorevole anche nel nostro Paese. Il nostro compito non è solo certificare, ma guidare i consumatori di tutto il mondo, in una costante opera di divulgazione e conoscenza dei veri prodotti italiani, attraverso la rete dei ristoranti italiani nel mondo. Ciò avviene anche attraverso lo strumento dell’app ITA0039. Complimenti dunque a Paolo Fresilli e al suo staff per questo importante risultato, che gli auguro di mantenere nel tempo- conclude Capaccioli”.

Marcolin, accordo licenza con Max&Co. rinnovato in anticipo fino a 2030

Marcolin, accordo licenza con Max&Co. rinnovato in anticipo fino a 2030

Milano, 2 feb. (askanews) – Marcolin, azienda tra i leader mondiali nel settore dell’eyewear, e MAX&Co., marchio della moda prêt-à-porter internazionale, hanno annunciato il rinnovo anticipato dell’accordo di licenza in esclusiva mondiale per il design, la produzione e distribuzione di occhiali da sole e montature da vista. La partnership tra le due aziende del Made in Italy, iniziata nel 2020, è stata estesa per ulteriori 6 anni fino al 2030. “Progettati a perfetto complemento delle collezioni di abbigliamento e accessori, gli occhiali MAX&Co. da sole e vista sono caratterizzati da linee decise, colori vivaci e forme originali, coniugando stile e comfort”, si legge in una nota congiunta.

Lusso, Marcolin e Zegna rinnovano accordo licenza fino al 2030

Lusso, Marcolin e Zegna rinnovano accordo licenza fino al 2030Milano, 30 gen. (askanews) – Marcolin, azienda tra i leader mondiali nel settore dell’eyewear, e Zegna, tra i leader globali del luxury menswear, annunciano il rinnovo dell’accordo di licenza in esclusiva mondiale per il design, la produzione e distribuzione di occhiali da sole e montature da vista a marchio Zegna. Il nuovo accordo, informa un comunicato, prevede un meccanismo di rinnovo automatico della licenza sino al 31 dicembre 2030, rafforzando ulteriormente la partnership tra i due Gruppi, iniziata nel 2015.

“Alla base della filosofia di Marcolin e Zegna c’è lo stesso amore per la qualità e per il bello e ben fatto”, commenta Fabrizio Curci, Ceo & General Manager di Marcolin. “Questo accordo ci riempie di orgoglio, e rafforza una volta di più un rapporto ormai consolidato tra le due aziende, nell’ideazione e sviluppo delle collezioni eyewear, così come nel business. Siamo felici ed onorati di poter continuare a lavorare al fianco di Gildo Zegna e del suo Team”. Gildo Zegna, presidente e amministratore delegato del Gruppo Ermenegildo Zegna, ha aggiunto: “Il Made in Italy è sempre stato al centro del Dna del nostro brand e questo è un valore comune che condividiamo con Marcolin, insieme alla nostra passione per l’eccellenza. Questa rinnovata partnership sottolinea l’importanza dell’eyewear come una delle nostre principali categorie di licenza per Zegna”.

Le nuove collezioni Zegna Eyewear saranno presentate in occasione di Mido, tra le principali manifestazioni di settore al mondo, in programma dal 3 al 5 febbraio 2024 a Milano Rho Fiera.

Assogiocattoli: in 2023 Barbie superstar, crescono animali e card

Assogiocattoli: in 2023 Barbie superstar, crescono animali e cardMilano, 30 gen. (askanews) – In Italia nascono sempre meno bambini, ma al contempo tutto il segmento infanzia-prescolare, in base ai dati Circana, registra il maggior giro d’affari dell’intero mercato del giocattolo nel 2023. I più piccoli continuano a giocare tantissimo e i più grandi, giocano sempre di più: infatti puzzle e peluche contribuiscono circa alla metà della crescita del mercato. Continua la performance positiva dei giocattoli a tema animali (+20%), che rappresentano il 10% degli introiti generati, e dei giochi a tema supereroi e manga, così come le carte da gioco collezionabili con la loro continua e costante ascesa. La cultura del gioco si diffonde sempre di più, di recente giochi e giocattoli hanno ottenuto il riconoscimento ufficiale di beni primari e strumenti didattici: Assogiocattoli raccoglie così i frutti della campagna istituzionale Gioco per Sempre, che per il quarto anno consecutivo continua il suo percorso a sostegno e promozione del valore educativo, sociale e culturale che il gioco ricopre nella nostra vita.

Tra le varie fasce di prezzo, l’unica a registrare un trend positivo rispetto al 2022 è quella compresa tra i 40 e 50 euro, che vede un leggero incremento del +0,5%. Barbie si conferma la property principale del mercato, Marvel Universe mantiene il secondo posto, mentre Pokémon raggiunge il podio guadagnando una posizione rispetto al 2022 e attestandosi tra le tre property più in crescita insieme a Gabby’s Dollhouse e Funko Pop!. Il mercato delle licenze rappresenta nel 2023 poco meno di 1/3 del giro d’affari complessivo del mercato (28%), aumentando il suo peso dal 2019 di +4 punti quota. Giochi da tavolo e puzzle possono vantare il miglior incremento in fatturato rispetto al 2022, grazie alle carte da gioco collezionabili e ai giochi in scatola per adulti. In questo contesto di mercato in evoluzione Assogiocattoli conferma il suo impegno a sostegno di tutto il settore e delle famiglie italiane con la campagna Gioco per sempre; un esempio è la “gara” di solidarietà Giocattolo Sospeso, che dopo il successo di Milano (lanciato ufficialmente nel 2021 all’interno dell’evento di Natale di Regione Lombardia) si è presto estesa in numerose città quali Como, Venezia, Roma, Napoli e tante altre ancora. Nel 2024 il progetto abbraccerà tutta la Nazione grazie alla collaborazione con le istituzioni e al supporto dei negozianti.

Il prossimo appuntamento con Assogiocattoli è domenica 12 maggio in occasione di Toys & Baby Milano 2024, la settima edizione dell’evento B2B dedicato agli operatori dei settori del giocattolo e della prima infanzia, ma anche della cartoleria, del carnevale, delle festività e del party. È qui che si terrà la Cerimonia di premiazione dei Gioco per Sempre AWARDS, i premi assegnati da buyer e retailer a diverse categorie di aziende, prodotti e iniziative che si faranno notare e avranno presa sui consumatori finali nel corso dell’anno.

Nuovo contratto per Luxy ad Abu Dhabi

Nuovo contratto per Luxy ad Abu DhabiRoma, 24 gen. (askanews) – Luxy, l’azienda italiana con sede a Lonigo specializzata nella produzione di sedute di design, si è aggiudicata una nuova commessa negli Emirati Arabi Uniti. Il contratto riguarda un progetto governativo, diviso in più fasi e di durata pluriennale, per la fornitura di sedute alle scuole pubbliche di Abu Dhabi.

La prima fase del progetto prevede la fornitura di circa 4.000 sedute “flessibili” suddivise tra i modelli “breakout” e “soft seating” per le zone comuni, destinate a spazi polifunzionali per momenti di comfort e relax, e quelle “operative”, pensate per rispondere ad esigenze di concentrazione e produttività. Il valore della commessa è di circa 400 mila euro. Con questo contratto, Luxy prosegue il suo piano di espansione commerciale negli Emirati Arabi Uniti e punta ad accrescere il fatturato prodotto nella regione, che oggi è quantificato in oltre 800 mila euro. “Un ulteriore traguardo – afferma il presidente di Luxy Giuseppe Cornetto Bourlot – che riconosce alla nostra azienda il ruolo di protagonista nel settore dell’arredo made in Italy nel panorma internazionale. Gli Emirati Arabi si stanno dimostrando un mercato fertile di opportunità per il nostro brand, che continua a farsi apprezzare grazie a un expertise capace di unire la cura dell’alto artigianato di tradizione alla funzionalità di un moderno design”.

Nei prossimi 3 anni il fatturato dell’export negli Emirati Arabi Uniti di Luxy è previsto in crescita a 2,5 milioni di euro, pari a una quota del 10% del fatturato complessivo, al quale dovrebbero contribuire anche le importanti negoziazioni in corso per ulteriori progetti sia negli stessi Emirati Arabi che in Kuwait e Arabia Saudita. Caratteristica vincente delle sedute, che ha permesso a Luxy di aggiudicarsi il contratto emiratino, è proprio la customizzazione delle sedute, che l’azienda è in grado di adattare in base alle esigenze del cliente senza snaturare il design originale, altra carta vincente dei prodotti dell’azienda italiana in un mercato molto competitivo come quello del Middle East.

Luxy è presente negli Emirati con due showroom, ambedue a Dubai (uno di 800 mq presso Al Khayat Ave; l’altro nella sede FINASI presso la Al Quoz Industrial Area), che espongono le sedute direzionali, operative e di soft seating, molto apprezzate dal mercato dell’area, composto per lo più da uffici pubblici e aziende internazionali, tra cui clienti come Yves Saint Laurent e importanti istituti finanziari come Banca Mashreq e la Banca Centrale dell’Oman. “La domanda dei nostri prodotti arriva principalmente dal segmento business – spiega Cornetto Burlot – per lo più aziende internazionali, ma anche clienti attivi nei settori governativo e private, e attualmente stiamo cercando di farci conoscere nel settore dell’hospitality, con le linee di “soft seating” come Sea Shell e Clop, per cogliere le opportunità di un mercato che si mostra in forte espansione”.

Giabbani (R. Toscana): prendiamo per mano investitori stranieri

Giabbani (R. Toscana): prendiamo per mano investitori stranieriMilano, 17 gen. (askanews) – Gli investitori stranieri sono spesso frenati dall’investire in Italia per la burocrazia e la difficoltà di dialogo con le istituzioni. Questo succede anche in Toscana, dove per affrontare questo problema è stato attivato da oltre un decennio in Regione il settore “Attività internazionali e di attrazione degli investimenti”.

“La nostra realtà offre la possibilità per un investitore di essere accompagnato per mano lungo tutto il processo d’investimento, dalla fase di valutazione alla fase del post investimento – ha detto Filippo Giabbani, responsabile della struttura, a margine del seconda edizione del “Community Toscana” in corso a Firenze – E questo viene considerato molto utile perché una delle maggiori difficoltà che vengono riscontrate dagli investitori esteri – ma non è un problema solo toscano, è un problema nazionale – è la farraginosità della normativa e la difficoltà di interfacciamento con le pubbliche amministrazioni”. Secondo Giabbani, si tratta di “un aspetto che andrebbe migliorato a livello nazionale. Molto spesso si pensa che un investitore non investa in Italia per il timore di un’alta tassazione o perché si ritiene che vi possano essere costi più elevati rispetto ad altri Paesi. In realtà il fattore maggiormente ostativo è la difficoltà percepita ad operare all’interno del Paese. Ecco perché poter aiutare l’azienda straniera a localizzarsi e ad affrontare il dialogo con le pubbliche amministrazione viene considerato un valore aggiunto”.

Ma quali sono i vantaggi di investire in Toscana? “In primo luogo è un marchio molto riconosciuto a livello internazionale. Quindi aziende di settori come il turismo e l’agroalimentare possono fregiarsi del brand Toscana che rappresenta un valore aggiunto anche dal punto di vista commerciale. La Toscana offre poi – aggiunge Giabbani – un’attenzione particolare agli investitori dal puhto di vista dell’amministrazione e realtà formative d’eccellenza: le nostre università sono piazzate bene nel ranking degli atenei italiani, quindi la possibilità di avere un bacino di manodopera che è costituito anche da talenti. In alcuni settori poi vi sono competenze distintive. Non è un caso – conclude – che in Toscana siano localizzate molte aziende del settore della moda e della pelletteria, perché la capacità della manodopera localizzata in Toscana è difficilmente reperibile in altri luoghi. Quindi vi sono degli aspetti legati al contesto che vengono indubbiamente considerati un valore aggiunto da parte delle multinazionali”.

Leonardo, Paolo Messa lascia e va negli Usa: nessun dissidio con azienda

Leonardo, Paolo Messa lascia e va negli Usa: nessun dissidio con aziendaRoma, 29 dic. (askanews) – “Dopo cinque meravigliosi anni, fra pochi giorni concluderò la mia esperienza di lavoro in Leonardo avendo scelto di intraprendere nuove sfide professionali a Washington DC. Il rapporto di affetto e ammirazione per questa straordinaria Azienda proseguirà ininterrotto”. È quanto scrive Paolo Messa (vicepresidente esecutivo, responsabile delle Relazioni geo-strategiche con gli Usa), in un post su Linkedin, annunciando così anche la sua partenza per gli Stati Uniti, dove, secondo indiscrezioni, nei prossimi mesi dovrebbe assumere altri ruoli importanti.

“Le responsabilità che in questi anni mi sono state assegnate sono state ragione di orgoglio e soddisfazione. C’è addirittura chi ha visto nella mia uscita dal Gruppo ragioni di attrito o dissidio con il Vertice aziendale: fantasia in purezza. Il sentimento più grande che provo – sottolinea Messa – è piuttosto di sincera e profonda gratitudine nei confronti della leadership di Leonardo e della comunità di donne e uomini che fanno grande questa industria”. “Sia in Italia che negli Stati Uniti ho avuto il privilegio di lavorare insieme ad eccellenti colleghe e colleghi che sono stati un costante punto di riferimento e fonte di preziosi insegnamenti. La gioia consapevole di questo lustro in Leonardo mi accompagnerà nelle prossime avventure e resterà comunque nel patrimonio dei bei ricordi della mia vita lavorativa. Grazie, grazie, grazie e…. Avanti tutta!”, conclude.