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Auto, Lamborghini Milano celebra l’eccellenza italiana

Auto, Lamborghini Milano celebra l’eccellenza italianaRoma, 3 nov. (askanews) – Lamborghini Milano ha consegnato la Huracan Sterrato “Opera Unica”, un’importante one-off messa a punto dal reparto Ad Personam del marchio. Ispirata al blu intenso del mare e al cielo della Sardegna, Huracan Sterrato “Opera Unica” è stata presentata per la prima volta a una selezione di ospiti durante una cena esclusiva organizzata per celebrare il 60° anniversario della Casa di Sant’Agata Bolognese a Porto Cervo, dove la Lounge Lamborghini ha riaperto le porte per la stagione estiva.

Oltre a rendere omaggio al sessantesimo anniversario dell’azienda, la Huracan Sterrato “Opera Unica” dimostra tutto il potenziale del colore come strumento per conferire personalità a un’auto. I suoi eccezionali esterni, dipinti a mano, hanno richiesto oltre 370 ore di lavoro e combinano tre tonalità di blu: Blu Amnis, Blu Grifo e Blu Fedra. Anche gli interni sono un’”opera unica”: dettagli in fibra di carbonio a vista, sedili sportivi, pannelli delle porte e console rivestiti in pelle Blu Delphinus con dettagli di profili e ricami, incluso il logo Lamborghini, in Celeste Phoebe. “Per noi di Lamborghini Milano è motivo di grande orgoglio consegnare una vettura così speciale nell’anno del 60° anniversario dalla nascita di Automobili Lamborghini – commenta Michele Brusa, General Manager Lamborghini Milano – Questa ‘Opera Unica’ infatti rappresenta non solo la capacità di saper creare vetture sempre innovative, ma vuole anche celebrare l’Italia e la sua bellezza; il fatto di averla consegnata a un cliente Italiano è per noi davvero importante!”. La Lamborghini Huracan Sterrano “Opera Unica” è alimentata da un motore V10 che produce un’accelerazione straordinaria, offrendo un’esperienza di guida senza compromessi.

Questa consegna è un tributo all’ingegno e alla maestria italiani, e sottolinea la passione che Lamborghini investe nell’eccellenza automobilistica. Lamborghini Milano continua a essere un punto di riferimento per gli appassionati di auto sportive in Italia, portando avanti la tradizione di straordinarie creazioni su strada.

Made in Italy, Luxy inaugura nuovo show room a New York

Made in Italy, Luxy inaugura nuovo show room a New YorkRoma, 26 ott. (askanews) – Luxy, l’azienda italiana specializzata nella produzione di sedute di design, ha inaugurato un nuovo spazio espositivo nel centro di Manhattan. Famosa, tra l’altro, per aver fornito le sedie al vertice del G7 di Biarritz nel 2019, Luxy produce da anni sedie per uffici e spazi comuni esportate in tutto il mondo. Luxy ha puntato decisamente ad ampliare la quota di fatturato prodotto all’estero, già oggi pari al 60% del totale.

“Con il nuovo show room di New York intendiamo rispondere alla domanda di un mercato che ha mostrato di prediligere la cura dell’alto artigianato di tradizione unita alla funzionalità di un design d’eccellenza, le qualità tipiche del brand Luxy”, afferma il presidente Cornetto Bourlot. Situato al 22esimo piano di un grattacielo nei pressi dell’Empire State Building, lo show room Luxy espone in uno spazio di oltre 600 mq i suoi modelli di sedute e tavoli direzionali e per spazi polifunzionali, compresa la poltroncina Cluster, che nel 2022 proprio a Manhattan è stata proclamata vincitrice del Best of the Year Award di Interior Design Magazine, la rivista americana che premia ogni anno i prodotti di design più innovativi. A New York, Luxy fornisce le proprie sedie agli stores di note case come Michel Kors, Golden Goose, Net-a-porter e ai diversi ambienti dello Stonewall National Monument nel Greenwich Village.

“I clienti tipici delle nostro collezioni direzionali – dice Cornetto Bourlot – sono i grandi studi professionali, soprattutto di architettura e design, ma ora abbiamo in corso trattative per fornire l’intero arredamento di sedie ad un grande luxury hotel e a una grande struttura fieristica di Manhattan”. Inoltre, sono in consegna le nuove sedute per il prestigioso Consolato d’Italia a Park Avenue. Nei prossimi tre anni il fatturato dell’export negli USA di Luxy è previsto in aumento dagli attuali 500 mila euro a 1,2 milioni, pari a una quota del 10% del fatturato complessivo, al quale dovrebbe contribuire anche l’espansione commerciale nella sponda orientale degli USA e nel Sud America, mercato che sarà affidato alla cura di una eventuale sede del brand da creare a Miami.

L’azienda italiana si è fatta apprezzare oltre oceano anche per iniziative sociali, come la donazione di sedie per arredare alcune scuole pubbliche di New York.

Nuovo ristorante certificato ITA0039 in Germania

Nuovo ristorante certificato ITA0039 in GermaniaRoma, 23 ott. (askanews) – “L’Arte del Gusto” di Meissen in Germania, entra ufficialmente a far parte della rete di ristoranti certificati 100% italiani da ITA0039 by ASACERT. Stefano Muoio, guida la cucina de “L’Arte del Gusto” e racconta la sua storia, cosa significa lavorare all’estero e come viene percepita la cucina italiana.

Di quale città italiana sei originario e quali sono i tuoi rapporti con l’Italia oggi? “Sono nato a Milano, una città rinomata per la sua vibrante cultura, l’alta moda e la raffinata cucina. Mantengo ancora stretti i legami con la mia città, grazie ai rapporti con parenti ed amici, e conservo un profondo attaccamento alle radici culturali e alla tradizione culinaria, che influenzano la mia passione per la cucina italiana. I miei figli hanno conseguito il diploma presso l’Istituto Alberghiero De Filippi di Varese. Mio figlio maggiore ha accumulato preziose esperienze lavorando in vari ristoranti della provincia di Varese e Milano dal 2011 al 2018. Nel frattempo, il mio secondo figlio ha deciso di specializzarsi nella preparazione della pizza napoletana”.

Racconta la tua storia: com’è nata l’idea del ristorante: “Nel 2008, purtroppo, ho perso mia moglie. Appena abbiamo avuto l’opportunità, abbiamo colto l’occasione di trasferirci in Germania, dal momento che in Italia diventava pressoché proibitivo pensare di aprire un’attività in proprio. Qui, siamo stati fortunati ad accedere a finanziamenti che ci hanno permesso di realizzare il nostro ristorante. La nostra visione della ristorazione si concentra principalmente sul far conoscere i veri sapori italiani. Questo inizia con la selezione di materie prime di alta qualità e si estende all’uso di tecniche di cottura tradizionali ed innovative, come la cottura sottovuoto”.

Che tipo di cucina fai? Descrivi un piatto particolarmente apprezzato dai clienti del tuo ristorante: “La nostra cucina è una cucina tradizionale rivisitata. Purtroppo, qui in Germania viene utilizzata in modo eccessivo la panna, poiché è più facile creare un condimento per qualunque piatto, compromettendo però il gusto finale che risulta essere uguale per tutti i piatti. Per esempio, perché non usare una crema al parmigiano per condire anche i ravioli ai porcini? Sotto le festività facciamo anche la pasta ripiena, altrimenti per il servizio normale ci appoggiamo a fornitori italiani”.

Qual è, secondo te, il segreto del successo mondiale della cucina italiana? “Il segreto della cucina italiana sta sicuramente nella capacità unica degli italiani di adattarsi e farsi apprezzare per il loro essere espansivi e portare allegria ovunque siano. Il cibo, di conseguenza, è visto come strumento di aggregazione e non solo di sostentamento, perché mangiare bene fa bene allo spirito e alla salute, a condizione che sia eseguito nel modo corretto”. C’è qualche consiglio che daresti ai turisti che scelgono un ristorante italiano all’estero? “Per quanto riguarda alcuni consigli da dispensare ai turisti all’estero, sicuramente consiglierei di leggere attentamente il menù, verificare la corretta ortografia e che non siano presenti nel menù piatti con ingredienti assurdi, come gamberetti o mango nella pasta alla carbonara. Inoltre, ritengo che per una cucina genuina e preparata al momento come dovrebbe essere la cucina di qualità, è importante verificare la quantità dei piatti proposti nel menù, in quanto più piatti ci sono e meno freschi sono”. Descrivi tre motivi per i quali un cliente dovrebbe entrare nel tuo ristorante: “I clienti dovrebbero entrare nel mio ristorante per poter conoscere la cucina italiana vista anche da altri aspetti, che non sono solo quelli dati dalla consuetudine. Il cibo viene preparato rispettando gli ingredienti con tecnica e passione e perché in Germania la cucina italiana è aggredita e denigrata da tanti ristoratori che si mettono in mostra sfruttando la reputazione della nostra cucina, senza essere né italiani né capaci, ma il loro scopo è soltanto quello di fare cassa”. Cosa ti ha spinto a richiedere la certificazione ITA0039 | 100% Italian Taste? “Ho pensato che ottenere la certificazione ITA0039 fosse molto importante e addirittura essenziale per poter continuare a garantire la buona e giusta divulgazione della cucina italiana”. Stefano, come molti altri ristoratori, ha dedicato la sua vita a portare l’autentica cucina italiana con i suoi prodotti, oltre i confini nazionali. ITA0039 è molto più di una semplice certificazione: rappresenta sempre di più il simbolo di un’eccellenza in grado di fare davvero la differenza tra falso e originale, svolgendo un ruolo cruciale nella difesa dei prodotti agroalimentari italiani contro il fenomeno dell’Italian Sounding.

SDA Bocconi: Coca Cola genera e distribuisce risorse per 1,2 mld

SDA Bocconi: Coca Cola genera e distribuisce risorse per 1,2 mldMilano, 21 set. (askanews) – In termini di risorse distribuite a famiglie, imprese e Stato e per l’impatto occupazionale complessivo che genera, Coca-Cola si conferma la prima realtà nel settore delle bibite e delle bevande in Italia. Secondo una ricerca svolta da SDA Bocconi School of Management relativa all’impatto socio-economico di Coca-Cola Italia, Coca-Cola HBC Italia e Sibeg, le tre società che rappresentano Coca-Cola in Italia, nel 2022 ammontano a 1,2 miliardi di euro (pari allo 0,06% del PIL nazionale) le risorse generate e distribuite agli attori principali dell’economia italiana sotto forma di stipendi, acquisti di beni e servizi, investimenti, imposte e contributi.

Coca-Cola, che è presente con sue sedi e stabilimenti in Piemonte, Lombardia, Veneto, Abruzzo, Campania, Basilicata e Sicilia, si conferma il primo datore di lavoro nell’industria delle bibite e delle bevande: crea direttamente e attraverso il suo indotto 26.738 posti di lavoro (lo 0,1% degli occupati totali in Italia), con un totale di oltre 60.000 persone che beneficiano – parzialmente o totalmente – dai redditi di lavoro generati (direttamente e indirettamente). Secondo i dati di SDA Bocconi School of Management, ad ogni posto di lavoro dipendente diretto corrispondono 11 posti di lavoro totali all’interno dell’economia italiana. L’analisi evidenzia anche l’impegno di Coca-Cola per un ambiente di lavoro inclusivo e che valorizzi il talento: rispetto alla media italiana, nelle tre società è presente una maggiore incidenza femminile in posizioni di leadership, con un più alto numero di donne dirigenti (45% a fronte del 18%) e quadri (39% contro 31%) mentre a parità di qualifica professionale nelle retribuzioni dei dipendenti diretti si registra una minore sperequazione tra la remunerazione dei dirigenti e quella delle altre categorie. La ricerca ha analizzato anche lo scenario ipotetico di un mancato impatto economico di Coca-Cola nel Paese: secondo lo studio si tradurrebbe a livello occupazionale in un aumento del numero dei disoccupati, in particolare nelle Regioni in cui è presente con sedi e stabilimenti: +2,4% in Piemonte, +5,6% in Lombardia, +2,9% in Veneto, +2,8% in Abruzzo, + 0,5% in Campania, +1,4% in Basilicata e +0,4% in Sicilia.

I dati di SDA Bocconi mettono in evidenza anche il forte legame che unisce Coca-Cola al contesto italiano. Sono inoltre in totale 1.463 i fornitori con cui Coca-Cola ha rapporti economici per l’acquisto di beni e servizi, per un valore pari a 628 milioni di euro (82% sono medie, piccole e micro imprese locali).

Le cucine Bertazzoni entrano nel registro imprese storiche italiane

Le cucine Bertazzoni entrano nel registro imprese storiche italianeMilano, 14 set. (askanews) – Bertazzoni entra ufficialmente nel registro delle imprese storiche italiane. Dopo aver celebrato i 140 anni di attività lo scorso anno, l’azienda italiana specializzata nella produzione di elettrodomestici per la cucina dal 1882, aggiunge un nuovo traguardo alla sua storia.

L’azienda, guidata dalla quinta e sesta generazione, è tra le poche produttrici di elettrodomestici a potersi definire “impresa storica d’Italia”, registro realizzato da Unioncamere nazionale per valorizzare le attività imprenditoriali secolari che hanno saputo trasmettere alle generazioni successive il proprio patrimonio di competenze e conoscenze. “Siamo orgogliosi di essere presenti in questo prestigioso ente nazionale, che raccoglie le imprese storiche del nostro Paese e attesta il nostro contributo al tessuto imprenditoriale e sociale italiano da oltre un secolo – dichiara il Ceo, Paolo Bertazzoni – Le nostre radici affondano nelle tradizioni della famiglia italiana ed è forte l’impegno nel trasmettere di generazione in generazione quello che abbiamo imparato e creato, insieme ai valori fondanti di Bertazzoni. Questo si affianca a un profondo senso di responsabilità nei confronti del territorio e delle generazioni presenti e future”.

Bertazzoni esporta in oltre 60 Paesi realizzando oltre il 90% del proprio fatturato all’estero. L’azienda, il cui stabilimento produttivo è operativo nella storica sede di Guastalla (RE) e vanta una produzione di 200.000 pezzi l’anno, ha chiuso il 2022 con un fatturato di 121 milioni di euro e continua la sua espansione internazionale. Dopo essere entrata direttamente nel mercato cinese nel 2021, Bertazzoni ha inaugurato quest’anno una filiale negli Stati Uniti per un totale di sette filiali operative nel mondo.

Presentato il progetto del Padiglione Italia per Osaka 2025

Presentato il progetto del Padiglione Italia per Osaka 2025Milano, 13 set. (askanews) – E’ stato svelato a Bergamo il progetto del padiglione italiano per Expo Osaka 2025. Un progetto a firma dell’architetto Mario Cucinella, founder di Mca Mario Cucinella Architects.

“Progettare il Padiglione Italia per l’Expo di Osaka 2025 – ha dichiarato Cucinella – è un’opportunità unica per la creazione di un vero e proprio palcoscenico in cui non solo mostrare – ad un pubblico globale – cultura, storia e innovazione del nostro paese, ma creare un luogo in cui tessere connessioni:  per future collaborazioni, per rafforzare legami per scambi culturali, sociali ed economici. In linea con il tema Saving lives e con gli obiettivi degli SDGs, il progetto e le conseguenti scelte compositive, tecnologiche e materiche, si faranno promotori di un rinnovato equilibrio tra uomo, natura e tecnologia e potrà diventare un potente strumento per promuovere, ispirare azioni e instaurare nuove sinergie per lo sviluppo di un futuro più sostenibile. Il Padiglione rappresenta una nuova idea di società e di città: un organismo vivente in cui le relazioni fra uomo, arte, ambiente e storia possano materializzarsi”. Il visitatore, che sarà accompagnato attraverso un percorso creativo fino a diventarne parte, “respirerà” l’Italia in maniera inequivocabile quando sarà investito dai colori dei quadri rinascimentali, dalle proporzioni degli spazi urbani e dalla socialità.

Tale esperienza sarà divisa in 3 atti, ciascuno dei quali affonda le proprie radici in luoghi ed esperienze di cui l’Italia è stata innovatrice: Il Teatro Il patrimonio teatrale italiano è sconfinato in termini di spazio architettonico, di innovazione tecnologica e di attori rivoluzionari. Sarà il Teatro il luogo del Padiglione dove, ibridando l’osservatore con l’attore, il reale con il virtuale, si stravolgerà l’esperienza del visita tore e si suggeriranno possibili scenari futuri. Sarà un Teatro immersivo e multisensoriale che metterà in scena suggestioni visive, suoni, movimenti, colori.

La città ideale La città ideale è un tema della pittura sviluppato attorno al XV secolo come rappresentazione del concetto teorico rinascimentale della città ideale. È il luogo in cui l’utopia diventa distopica, metafisica, a causa dell’assordante mancanza di vita. Riflettere su questo tema sarà l’occasione per riportare l’uomo, la natura, la sostenibilità e la vita al centro della città ideale futuribile. La città ideale funge qui da spazio per creare un nuovo futuro, proponendo un approccio inclusivo e sociale volto a valorizzare qualità e artigianalità in associazione con le nuove tecnologie. Sarà il corpo narrativo e di approfondimento del Padiglione, lo spazio del creare; accoglierà un insieme di moderne botteghe ognuna dedicata a diversi temi: tecnologia ed energia; alimentazione ed ambiente, manifattura e design, arte e architettura. Il giardino all’italiana Ospitato sulla copertura del padiglione, è il luogo dello svago e del diletto, emblema del controllo dell’uomo sulla natura, costretta nelle regole definite dal rigore e dalla matematica. Il giardino, una rielaborazione contemporanea del classico elemento del labirinto, sarà l’opportunità di sperimentare un nuovo equilibrio tra uomo e pianta, tra naturale e artificiale, bilanciando l’originalità organica della vita con il disegno razio nale dell’uomo.

Imprese, a Bari “La Ripartenza, liberi di pensare”

Imprese, a Bari “La Ripartenza, liberi di pensare”Roma, 8 lug. (askanews) – Due giornate dedicate al Made in Italy, all’industria e alle infrastrutture. Secondo quanto riporta un comunicato sono stati i principali temi al centro della quinta edizione de ‘La Ripartenza, liberi di pensare’, svoltosi al Teatro Petruzzelli di Bari e nato da un’idea di Nicola Porro, direttore e fondatore del sito NicolaPorro.it.

La Ripartenza23, come da Dna della manifestazione nel corso degli anni, ha visto la presenza di esponenti di primo piano dell’economia italiana, nel settore del turismo, dell’industria manifatturiera e delle infrastrutture. Nella prima giornata di venerdì 7 luglio si è discusso di mercato del lusso e di made in Italy con la partecipazione di protagonisti dell’impresa italiana nel mondo. Per Remo Ruffini, Presidente e Amministratore Delegato Moncler: ‘Ogni giorno mi metto in discussione, siamo i più piccoli in un mondo di giganti, sempre più complesso. Tutti i giorni penso a quale sia il prossimo passo per conquistare il consumatore e per essere globale, ma al contempo domestico. La cosa importante è creare un sogno ed essere molto unici’.

Secondo Diana Frescobaldi, Ceo Frescobaldi Retail & Restaurant: ‘Abbiamo una tradizione di 700 anni. Vogliamo che i nostri vini riflettano il territorio puntando sul valore del prodotto. La cantina per noi è un luogo di lavoro, non deve essere solamente estetica, deve esserci soprattutto la sostanza. I tempi dell’agricoltura sono lenti per la borsa, che vuole risultati immediati, bisogna avere pazienza’. Per Marco De Benedetti, co-Head Europe Carlyle: ‘Per le aziende come la nostra è necessario essere globale. La vera sfida infatti è conciliare l’artigianalità e la qualità del prodotto, privilegiando la dimensione con la scala globale’.

Diego Della Valle, Presidente e Amministratore Delegato Hogan e Tod’s, ha dichiarato che: ‘Lo stile di vita di questo Paese è proprio ciò che la gente va cercando. Un grande Paese, tollerante, dove ognuno può dire la sua. Dobbiamo mettere in gioco una parte del nostro tempo e dei nostri utili per capire cosa fare per il futuro dei giovani. Il lavoro artigianale è il lavoro del futuro, dobbiamo solo dargli la giusta importanza. Noi imprenditori siamo tutti ex artigiani, conosciamo benissimo cosa vuol dire. La chiave è l’amore per il proprio Paese’. All’interno del primo panel, prosegue il comunicato, tenutosi sabato 8 luglio, il dibattito si è incentrato sul mercato del turismo in Italia con la partecipazione di esponenti delle istituzioni e protagonisti dell’impresa del nostro Paese.

Per Antonio Decaro, Sindaco di Bari: ‘Come Paese siamo cresciuti dal punto di vista turistico, Bari in modo particolare è una delle più importanti per il settore. Ad oggi è fondamentale, però, consolidare questo risultato attraverso i servizi diretti ai turisti. Il turismo a Bari ha avuto un incremento molto alto in percentuale. Questo è un grande stimolo a fare sempre di più, soprattutto con nuovi investimenti, per il futuro della nostra città e del nostro Paese’. Secondo Bernardo Mattarella, Amministratore Delegato Invitalia: ‘La domanda nel settore del turismo resta sempre molto alta. In Italia non abbiamo avuto una carenza di risorse ma una loro inefficiente allocazione. Occorre uscire fuori dalla logica dell’emergenza e programmare interventi a lungo termine per supportare le aziende private’. Guido Grimaldi, Commercial Director Grimaldi Group – Presidente ALIS, ha dichiarato che: ‘Abbiamo la fortuna di avere un’azienda strutturata che ha investito in sostenibilità, tuttavia abbiamo una carenza di manodopera specializzata. Siamo un Paese che ha investito male in formazione. Fare azienda in questo è da eroi, ma ci crediamo e siamo orgogliosi di restare in Italia. Abbiamo volumi di crescita importanti ma abbiamo bisogno di più infrastrutture e libera concorrenza per far crescere il settore’. Secondo Anna Roscio, executive director sales & marketing imprese di Intesa Sanpaolo: ‘Siamo qui per raccontare il nostro impegno su settori strategici per il Paese a partire dal turismo che rappresenta il petrolio dell’Italia. Parliamo di un comparto che sta trainando la ripresa. Le nostre stime, infatti, prevedono una forte crescita. In tal senso, occorrono più investimenti per rendere la nostra accoglienza sempre più competitiva’. Per Michele Centemero, Country Manager Italy Mastercard: ‘Per quanto riguarda il turismo noi italiani stiamo beneficiando di un flusso importante riscontrando una crescita particolarmente significativa. Nel 2022 il 19% di tutti i volumi dell’ecommerce ha riguardato il settore viaggi e ospitality. Come Mastercard invitiamo i nostri partner a sviluppare nuovi prodotti a sostegno del comparto’. Per Mara Panajia, Presidente e Amministratore Delegato Henkel Italia: ‘Ricopro ruoli di responsabilità nell’azienda non perché donna ma perché ho portato risultati. Per le donne è arrivato il momento di buttarsi e di comprendere di essere un valore aggiunto. Da un lato il Governo deve sostenere l’occupazione femminile con defiscalizzazioni, assegni familiari e asili nido, dall’altro le aziende devono garantire maggiore flessibilità’. Per Paolo Barletta, CEO Arsenale: ‘Le grandi aziende italiane sono nate negli anni ’50 e ’60. Oggi bisogna mettere in condizione i giovani di aprire un’impresa attraverso risorse e investimenti. Abbiamo interlocuzioni con diversi Stati stranieri ma restiamo inseriti nel tessuto economico italiano a supporto della crescita e dello sviluppo del Paese’. Il terzo panel, riporta ancora il comunicato, ha visto la presenza di protagonisti dell’industria italiana e delle infrastrutture. Pietro Labriola, Amministratore Delegato e Direttore Generale Tim, ha affermato che: ‘Il settore delle telecomunicazioni ha perso molto negli ultimi anni e questo ha messo in crisi il sistema ed è fondamentale per la digitalizzazione. Senza infrastrutture di telecomunicazione la digitalizzazione di questo Paese non ci sarà. Oggi dobbiamo recuperare della redditività per poter investire. Attraverso il Pnrr abbiamo chiesto al Governo italiano di sussidiare le costruzioni nelle aree rurali’. Secondo Mario Rossetti, Amministratore Delegato e Direttore Generale Open Fiber: ‘Il Sud è centrale nella strategia di Open Fiber. La Puglia in particolare assume un ruolo centrale in questo contesto. Siamo presenti sul territorio in modo molto distribuito e abbiamo già iniziato i lavori nell’ambito del Pnrr per la digitalizzazione degli altri Comuni. Siamo soddisfatti perché stiamo lavorando in modo molto importante, l’obiettivo è raggiungere le 5mila assunzioni’. Marco Bonometti, Presidente e Amministratore Delegato Officine Meccaniche Rezzatesi, ha rilevato che: ‘Le fonderie sono un asset strategico per l’industria europea. Le imprese hanno dimostrato di saper reagire e resistere di fronte al Covid prima e alla guerra poi e anche all’Europa, perché nonostante le decisioni di quest’ultima noi siamo qui che riusciamo ancora a esportare i nostri prodotti. Dobbiamo riscoprire il valore della nostra Nazione perché solo così potremo portare gli altri Paesi a condividere con noi le politiche industriali’. Per Diego Cattoni, Amministratore Delegato di Autostrada del Brennero SpA e Presidente Aiscat: ‘L’Autostrada del Brennero collega il nostro sistema economico, che è il secondo in Europa, con il primo, che è la Germania, ed è importantissima perché da lì passa la maggior parte del nostro import ed export. Questo traffico crescerà tantissimo. Le nostre autostrade sono un fattore di vanto del sistema italiano perché il nostro sviluppo tecnologico non ha pari’. La giornata è stata arricchita dall’intervento del critico d’arte e Sottosegretario di Stato alla Cultura Vittorio Sgarbi, il quale ha illustrato alcune opere del Perugino e del Caravaggio. ‘L’arte antica è cercare qualcosa che si è disperso, che si credeva perduto. Ritrovare opere che si credevano perdute è come entrare in una macchina del tempo. Questa è l’emozione straordinaria del mio lavoro, come l’ho interpretato io. La volontà di andare avanti, di entrare in luoghi chiusi, di scoprire opere dimenticate e dargli nuova vita’. Tra gli altri hanno preso parte all’evento: il giornalista Massimiliano Lenzi; l’attrice Sarah Biacchi; l’autore Luigi Marco Bassani, l’attrice Ludovica Frasca; Alessandro Sallusti, Giornalista e direttore responsabile di Libero; i giornalisti Giuseppe Cruciani, Paola Ferrari e Pietrangelo Buttafuoco.

Comau-Fincantieri: insieme per robot mobile per costruzione navale

Comau-Fincantieri: insieme per robot mobile per costruzione navaleRoma, 28 giu. (askanews) – Comau e Fincantieri presentano il primo risultato della propria collaborazione congiunta ad Automatica: MR4Weld (Mobile Robot for Weld – robot mobile per saldatura), un robot mobile, un’innovativa soluzione di automazione per ambienti esterni, progettata per migliorare la qualità, le prestazioni e il benessere degli operatori durante attività di saldatura ad alta intensità di lavoro. Le aziende – sottolinea un comunicaro congiunto – hanno inoltre rinnovato il proprio accordo strategico, per applicare tecnologia, digitalizzazione e innovazione all’interno di soluzioni robotiche mobili all’avanguardia che aumenteranno la velocità di produzione e il benessere dei lavoratori, automatizzando i processi manuali tradizionali. Considerato come un nuovo paradigma per portare l’automazione al di là dell’area di produzione, il robot mobile MR4Weld viene testato e successivamente verrà utilizzato nei cantieri di Fincantieri per saldare autonomamente le strutture in acciaio, con la possibilità di aumentare l’operatività fino a 3 volte rispetto a un processo manuale. Questo sistema dispone di un robot articolato a 6 assi ad alto carico utile, dotato di un cannello di saldatura installato su un sottocarro cingolato e con un sistema di visione integrato per identificare in modo autonomo i giunti di saldatura. E, cosa ancora più importante, garantisce una migliore qualità di saldatura riducendo al contempo i rischi ergonomici. Inoltre contribuisce a trasformare il processo di costruzione navale, garantendo maggiore flessibilità e una più elevata sicurezza, oltre a ridurre i costi complessivi. Progettato per potersi muovere in qualsiasi ambiente e collaborare con i lavoratori, MR4Weld può essere facilmente gestito da un singolo operatore durante le attività di trasferimento e saldatura. Il sistema utilizza anche strumenti digitali per raccogliere i dati di saldatura e di produzione, che possono essere impiegati per tracciare i giunti saldati. Essendo MR4Weld pienamente conforme alle normative di sicurezza vigenti, può essere utilizzato senza recinzioni su ciascuno dei piani multipli di cui è composta una nave. Fincantieri e Comau hanno depositato congiuntamente una domanda di brevetto europeo per alcune caratteristiche tecniche specifiche. Questa soluzione all’avanguardia può anche essere perfettamente integrata nell’infrastruttura digitale di Comau, salvaguardando ulteriormente la produttività e la redditività della soluzione robotizzata. “Oltre all’opportunità di lavorare con un’azienda leader come Fincantieri e di sviluppare sistemi mobili robotizzati all’avanguardia per ambienti non strutturati, l’estensione della nostra collaborazione esprime la determinazione di Comau nel fornire soluzioni all’avanguardia e altamente flessibili per scenari di produzione complessi”, ha spiegato Pietro Gorlier, Amministratore Delegato di Comau. “Crediamo inoltre che il significativo potenziale di mercato per il robot mobile MR4Weld vada oltre la costruzione navale, dato che si stima che il mercato della robotica mobile avrà un tasso di crescita annuo del 15% in cinque anni (dal 2022 al 2027), in base a stime interne e a ricerche di mercato”. Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato di Fincantieri, ha dichiarato: “MR4Weld è un progetto che intercetta molteplici direttrici del nostro sviluppo: automazione e digitalizzazione, due elementi trainanti del nostro piano industriale, al pari della responsabilità d’impresa, che trova risposta nel soddisfacimento di ben cinque degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU, anche con riferimento alla sicurezza e alla formazione delle risorse. La partnership con Comau ha prodotto un unicum nel nostro settore, un risultato di grande valenza industriale che conferma l’impegno di Fincantieri nella ricerca dell’eccellenza”.

Tutti pazzi per l’agricoltura multifunzionale (85%) e i suoi servizi

Tutti pazzi per l’agricoltura multifunzionale (85%) e i suoi serviziRoma, 22 giu. (askanews) – Per gli italiani, chi garantisce maggiormente la sicurezza dei prodotti alimentari sono i produttori/coltivatori (77%) e il mercato contadino (64%). In particolare, è proprio il mercato contadino a rappresentare il canale di acquisto prediletto per i prodotti agricoli (69%), per i quali viene apprezzata la qualità alimentare (41%) e soprattutto il rapporto qualità/prezzo (39%, ben +13% rispetto alla precedente rilevazione). Alla domanda se la presenza dei mercati contadini è favorita dalle amministrazioni comunali, il 45% risponde in modo affermativo: l’87% degli intervistati dichiara che sarebbe importante averli nei quartieri di residenza o a una distanza prossima. È quanto afferma il XIII Rapporto “Gli italiani e l’agricoltura”, con focus su I Mercati contadini realizzato da Fondazione UniVerde e Noto Sondaggi, in collaborazione con Coldiretti e Fondazione Campagna Amica, presentato questa mattina a Palazzo Rospigliosi, sede nazionale di Coldiretti, in occasione del convegno “Agricoltura e risorse idriche: le sfide dell’emergenza climatica”, trasmesso in diretta streaming su Radio Radicale.

L’incontro è stato aperto da Vincenzo Gesmundo (Segretario Generale Coldiretti): “La legge di orientamento fortemente voluta dalla Coldiretti ha rappresentato una svolta storica per l’agricoltura italiana aprendo nuove opportunità di reddito e lavoro per le imprese e per il Paese nel segno della sostenibilità e del legame con il territorio” ha affermato nell’evidenziare “la crescita delle nuove attività che vanno oggi dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili, in una filiera agroalimentare che vale oggi dal campo alla tavola 580 miliardi”. Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente della Fondazione UniVerde e promotore della campagna #NoFakeFood): “Dal XIII Rapporto è evidente che gli italiani ritengono importante il ruolo degli agricoltori rispetto alla tutela e alla buona conservazione dell’ambiente, soprattutto in termini di manutenzione del territorio contro frane e alluvioni, coltivazione di cibo biologico e come presidio contro il fenomeno della cementificazione. Proprio dalla riforma che ho firmato nel maggio 2001, sono nate quelle realtà che oggi rappresentano le nuove forze di rilancio del Paese. Parliamo dell’universo degli agriturismi, agriasilo, fattorie didattiche, farmer market e altri nuovi servizi che hanno preso vita anche grazie all’azione di una nuova generazione di giovani agricoltori innovativi ed ecodigital. Tuttavia, come pone in evidenza il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo Sviluppo delle Risorse Idriche (WWDR) 2023, la minore disponibilità di acqua per l’irrigazione dovuta alla crescente domanda urbana apre un ventaglio di criticità. Per accelerare l’attuazione dell’economia circolare, necessaria nel settore idrico e agroalimentare, è fondamentale l’impegno attivo di attori di diversi settori verso le transizioni ecologica e digitale”.

Ettore Prandini (Presidente Coldiretti): “L’Italia può oggi contare sull’agricoltura più green d’Europa con 5450 specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni censite dalle Regioni, 320 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, la leadership nel biologico con circa 86mila aziende agricole biologiche ma nel Belpaese ci sono 504 varietà iscritte al registro viti contro le 278 dei cugini francesi e su 533 varietà di olive contro le 70 spagnole con ben 40mila aziende agricole impegnare nel custodire semi o piante a rischio” ha affermato nel sottolineare che “si tratta di un patrimonio che va difeso anche garantendo che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri, garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute”. Il convegno è stato promosso da Fondazione UniVerde e Coldiretti con il supporto di UNESCO WWAP – World Water Assessment Programme, in collaborazione con Noto Sondaggi, Fondazione Campagna Amica, ANBI – Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue e il magazine Innovazione.PA, con GMT, Menowatt Ge, EPM, AVR federata Anima Confindustria, Almaviva in qualità di Event partners e con Radio Radicale, Askanews, Italpress, La Notizia, TeleAmbiente, Opera2030, SOS Terra Onlus quali Media partners.

Antonio Noto, Direttore di Noto Sondaggi, ha presentato i dati del XIII Rapporto secondo cui l’85% degli italiani conosce e considera l’agricoltura multifunzionale un importante settore di sviluppo dell’economia italiana. Tuttavia gli italiani chiedono di incentivare l’attenzione riservata all’agricoltura da parte delle Istituzioni e valorizzare gli agricoltori e il loro lavoro. Il 71%, inoltre, ritiene i prodotti agricoli italiani più saporiti, più genuini (68%) e più controllati (67%) rispetto a quelli provenienti dagli altri Paesi. I dati dell’indagine evidenziano inoltre la tendenza secondo cui per i prodotti agroalimentari made in Italy all’estero è necessaria una certificazione che ne garantisca l’origine (confermato dall’87% degli italiani): stando al giudizio del campione, non sarebbero infatti sufficientemente tutelati (66%). Tra le varie opzioni spicca la scelta dell’agriturismo come meta di soggiorno e ristorazione, motivata dal desiderio di contatto con la natura (59%) e graditissimi sono i servizi offerti tra cui: agriturismo con ospitalità per dormire (88%), vendita diretta di prodotti (87%), agro asili (86%). La stragrande maggioranza degli italiani (ben l’87%) ritiene importante, per il rilancio del turismo, la presenza di agriturismi lungo il percorso della via Francigena e dei cammini d’Italia. In un messaggio, Gian Marco Centinaio (Vicepresidente del Senato della Repubblica) ha sottolineato: “L’agricoltura, in particolare quella italiana, è in prima fila nel combattere gli effetti del cambiamento climatico. E la gestione dell’acqua rappresenta in questo quadro una priorità. L’esperienza e la conoscenza del territorio, unite a un utilizzo sapiente delle nuove tecnologie, possono fare da guida alle Istituzioni e agli altri settori economici per ottenere risultati più efficaci. Importante è anche la condivisione di know how e strumenti avanzati a livello internazionale, come ho potuto verificare anche recentemente confrontandomi con il ministro dell’Agricoltura di Taiwan, nel corso del mio viaggio sull’isola”.

Francesco Lollobrigida (Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste), in un messaggio video, ha evidenziato: “Il Governo ha investito fin dal primo momento per affermare azioni concrete sul fronte del cambiamento climatico. Per far fronte alle conseguenze della siccità abbiamo approvato un decreto con semplificazioni per realizzare infrastrutture idriche, vasche di raccolta di acque, impianti di desalinizzazione. Con la Legge di bilancio abbiamo destinato 225 milioni di euro per lo sviluppo di progetti innovativi che sostengano la produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca, dell’acquacoltura attraverso la diffusione di nuove tecnologie, rafforzando le produzioni e migliorando anche la gestione della risorsa idrica. Puntiamo sulle Tecniche di evoluzione assistita, di cui abbiamo autorizzato la sperimentazione in campo con un emendamento al Dl. Siccità, cosa ben diversa da degenerazioni come gli Ogm, per avere colture produttive più resistenti al cambiamento climatico e a parità di consumo del suolo. Dopo la recente alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna e il Centro Italia, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a una serie di misure tra cui, per il settore agricolo, indennizzi alle imprese danneggiate. Il nostro obiettivo è superare la logica emergenziale con una strategia di lungo termine: presidio del territorio, tutela del paesaggio, conservazione della biodiversità e la cura di ciò che la terra ci offre, sono elementi legati a doppio filo alle attività agricole, di allevamento e di pesca”. Maria Elisabetta Alberti Casellati (Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa): “Oggi nessuna regione italiana, nessuna comunità, nessuno di noi può considerarsi esente dal rischio di fenomeni climatici di intensità estrema. Servono pertanto risposte urgenti e adeguate alle caratteristiche peculiari di ciascun territorio, dalla realizzazione di dighe più efficienti a un uso complessivo dell’acqua più responsabile, garantendone il recupero e il riutilizzo, oltre che una distribuzione equa e una riserva minima costante. Sono orgogliosa dell’azione intrapresa dal Governo in questi primi mesi dal suo insediamento. A marzo il Presidente Meloni ha istituito una Cabina di Regia per monitorare la crisi idrica. A ciò si è aggiunta l’istituzione di un ‘Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica’, incarico affidato al Dott. Nicola Dell’Acqua. Si tratta di passi importanti e concreti per affrontare non soltanto i problemi più urgenti, per i quali sono stati già stanziati, tra l’altro, oltre 100 milioni di euro, ma anche per impostare gli interventi in maniera strategica, in un’ottica di prevenzione e gestione, oltre che emergenziale. Servono procedure snelle per fornire risposte concrete e urgenti ai territori e interventi di potenziamento e adeguamento delle infrastrutture. In qualità di Ministro delle Riforme Istituzionali e la Semplificazione Normativa, sono impegnata a promuovere cambiamenti strutturali e normativi volti a garantire un quadro di riferimento chiaro e stabile, a beneficio dei cittadini e delle imprese”. La candidatura “La cucina italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale”, e la sua eventuale iscrizione, per la larga maggioranza degli italiani (68%) favoriranno la difesa e la valorizzazione dell’agricoltura. Una maggiore conferma delle necessità di salvaguardia dell’elemento culturale, proviene dal giudizio sui piatti italiani all’estero: in occasione di viaggi in Europa o nel mondo, per turismo o lavoro, il 60% afferma di aver trovato piatti, ricette o prodotti alimentari italiani taroccati o stravolti. Apprezzata e valutata positivamente dalla maggioranza degli intervistati anche la campagna #NoFakeFood, realizzata da Fondazione UniVerde, Opera2030.org, SOS Terra Onlus in collaborazione con molti content creators per difendere i prodotti agroalimentari italiani da agropirateria e Italian sounding: fenomeni diffusi che sottraggono miliardi di euro all’export italiano, con quantitativi di cibi contraffatti che superano in valore quello degli originali. Ecco perché occorre investire sulla diffusione di tutte le tecnologie che garantiscono tracciabilità e sicurezza. Con il coordinamento di Gianni Todini (Direttore di Askanews), al panel su “Agricoltura e cambiamento climatico” sono intervenuti anche Maurizio Martina (Vicedirettore Generale della FAO) e Stefano Vaccari (Direttore Generale CREA). Appare chiaro che il cambiamento climatico avrà impatti negativi su tutte le dimensioni della sicurezza alimentare. Lo sviluppo agricolo sostenibile è il fulcro per aumentare l’efficienza nella gestione delle risorse idriche ed energetiche, rafforzare i mezzi di sussistenza rurali, promuovere l’equità e il benessere sociale: la via per raggiungere questi obiettivi è l’adozione di un approccio sistemico. Proprio la FAO ha sviluppato un quadro economico per la valutazione dell’uso dell’acqua riciclata proveniente dalle aree urbane in quelle destinate all’agricoltura irrigua, come parte di un processo di pianificazione globale nelle strategie di allocazione delle risorse idriche, presentando un utilizzo economicamente più efficiente e sostenibile dell’acqua. Tale strategia viene evidenziata nel Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche (WWDR) 2023 con focus su “Partenariati e cooperazione per l’acqua”, la cui traduzione ufficiale in italiano è stata presentata in videomessaggio da Michela Miletto (Direttore di UNESCO World Water Assessment Programme, WWAP). Le evidenze scientifiche della crisi idrica sono ineccepibili, ecco perché vanno sempre più posti al centro del dibattito i temi della giustizia e dell’equità nella gestione delle risorse idriche, rafforzando i partenariati in tutte le dimensioni della sostenibilità. La traduzione ufficiale del WWDR2023, sostenuta da partner virtuosi, e frutto della collaborazione tra la Fondazione UniVerde e l’UNESCO WWAP con il supporto dell’IISPA, si rinnova ormai dal 2018 ed ha notevolmente contribuito alla diffusione di una maggiore informazione e a un più alto grado di sensibilizzazione intorno al tema dell’acqua a tutti i livelli, permettendo all’Italia di elevarsi verso le prime posizioni al mondo per numero di download del Documento e di stimolare i necessari interventi di Istituzioni e imprese, a favore della tutela della risorsa idrica e per il conseguimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 6 dell’Agenda 2030. Il volume è stato tradotto in italiano grazie al supporto di Menowatt Ge, GMT, EPM, AVR federata Anima Confindustria. A seguire si è svolto il panel “La corretta gestione delle risorse idriche” con gli interventi di Silvano Pecora (in rappresentanza del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), Andrea Guerrini (Componente del Collegio ARERA e Presidente WAREG, European Water Regulators), Francesco Vincenzi (Presidente ANBI), Maurizio Montalto (Presidente IISPA). La gestione equa, efficiente e sostenibile dell’acqua riconosce la risorsa idrica come bene sociale ed economico, la cui quantità e qualità determinano la natura stessa del suo utilizzo. La complessità delle relazioni tra acqua e utenti, economie ed ecosistemi, richiede una gestione integrata che tenga conto delle sinergie, degli usi e del valore intrinseco della risorsa quale Bene comune universale. È dunque necessario costruire capacità, adattabilità e resilienza per la sua pianificazione e corretta gestione. Cinque le best practice per la corretta gestione delle risorse idriche presentate al convegno: Emanuele Giglio (Responsabile reparto R&D di GMT): “GMT invita i propri dipendenti, sia nei propri uffici sia nelle rispettive abitazioni, oltre che ad un uso cosciente della risorsa idrica anche al corretto utilizzo di sistemi di risparmio come limitatori di flusso d’acqua nei rubinetti e scarico WC con doppio flusso. In ambito aziendale GMT ha effettuato degli interventi per l’implementazione di sistemi di micro irrigazione in agricoltura comportando risparmi di acqua superiori al 30%”. Adriano Maroni (Fondatore di Menowatt Ge): “L’attenzione alle tematiche del clima e dell’efficienza energetica è da sempre il fondamento delle nostre attività. Oggi, sempre di più, i nostri sistemi sono tarati per controllare e gestire le risorse che sono fondamentali per noi umani. Il metering e il controllo delle perdite saranno il centro di sviluppo del nostro futuro”. Carmine Esposito (Consigliere delegato di EPM): “La nostra mission, come quella di tante altre aziende impegnate nel settore dell’energy e facility management, è anche quella di tutelare il Bene comune acqua, risorsa di pubblica utilità che purtroppo scarseggia. Il processo di valorizzazione riguarda anche e soprattutto la tutela del bene e sta anche nell’evitarne gli sprechi, come ad esempio nel settore agricolo. Dobbiamo avviare una grande campagna di sensibilizzazione ed informazione dei cittadini per mettere all’ordine del giorno questo tema così attuale ed urgente”. Alessandro Durante (Segretario Generale AVR – Associazione italiana costruttori Valvole e Rubinetteria federata Anima Confindustria): “Limitare le perdite idriche è una priorità assoluta, oggi più che mai. A tale scopo è fondamentale investire in infrastrutture moderne e ben mantenute per ridurre le perdite durante il trasporto e la distribuzione dell’acqua. Proprio qui, un anno fa, abbiamo ipotizzato di realizzare una serie di linee guida per supportare i Comuni italiani nella realizzazione di bandi per il Pnrr dedicati all’efficientamento delle infrastrutture idriche, e così abbiamo fatto. Oggi presentiamo uno strumento concreto per aiutare le nostre amministrazioni locali a mettere in campo un reale cambiamento”. Massimiliano Evangelista (Sales Strategic Lead Ambiente e Territorio di Almaviva): “I cambiamenti climatici portano gravi danni al nostro ecosistema che deve affrontare, da un lato, la water scarcity e, dall’altro, eventi meteo estremi. Acqua e territorio rappresentano le principali infrastrutture economiche della società e devono essere tutelati. È necessario creare un ecosistema digitale per il monitoraggio della disponibilità di acqua al fine di razionalizzarne il fabbisogno umano, animale, industriale e soprattutto agricolo, che richiede il 60% del totale. Sensoristica IoT, Remote Sensing, Web GIS, Intelligenza Artificiale, Big Data, Analytics, Digital Twin sono gli asset tecnologici necessari per abilitare la gestione virtuosa della risorsa idrica, tutelare i cittadini e salvaguardare il territorio. La soluzione Almaviva supporta le decisioni tramite individuazione delle zone a rischio e delle aree da attenzionare, simulazioni, analisi di scenario e gestione emergenze, early warning per il monitoraggio in tempo reale”.

Arredo, Mediobanca: Italia terzo paese al mondo, superata la Germania

Arredo, Mediobanca: Italia terzo paese al mondo, superata la Germania


Arredo, Mediobanca: Italia terzo paese al mondo, superata la Germania


Arredo, Mediobanca: Italia terzo paese al mondo, superata la Germania






























1686051002 Arredo Mediobanca Italia terzo paese al mondo superata la Germania

Milano, 6 giu. (askanews) – L’Italia nell’arredo supera la Germania e si colloca al terzo posto per fatturato, dopo Cina e Stati Uniti. E’ quanto emerge dall’ultimo report dell’Area Studi di Mediobanca sul settore.

Nel 2022 la Cina, pur mostrando segni di rallentamento, mantiene la leadership coprendo il 37,1% della produzione mondiale. Seguono, molto distanti, gli Stati Uniti (13,6%) e appunto l’Italia che, con una market share del 4,5%, supera la Germania (4,3%) nel ranking globale. L’Italia è il secondo esportatore di arredo della Ue-27 dopo la Polonia e quarto nel panorama mondiale, dopo Polonia, Vietnam e Cina: quest’ultima domina la classifica con il 34,1% delle esportazioni complessive. L’Ue-27 costituisce il principale sbocco commerciale del nostro Paese rappresentando il 45,9% delle esportazioni italiane di arredo. Segue l’Europa non Ue (16,4%).

Le maggiori aziende italiane del settore dell’arredo chiudono il 2022 con una crescita del 18%, trainata dall’export (+20%). A livello mondiale, il 2022 vede un incremento a doppia cifra del giro d’affari (+12%) a circa 530 miliardi di euro dai 470 miliardi registrati nel 2021 (+14% sul 2020). Data l’incertezza economica, per l’anno in corso si stima invece una crescita globale più contenuta pari al 5%.