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Made Italy, nuovo accordo Asacert-Coldiretti certificazione ristoranti

Made Italy, nuovo accordo Asacert-Coldiretti certificazione ristorantiRoma, 30 apr. (askanews) – Rinnovato l’accordo tra ASACERT e Coldiretti che, nel 2019, diede vita alla collaborazione tra le due parti sulla base delle attività legate ad ITA0039 | 100% Italian Taste Certification, il Protocollo di Certificazione dei ristoranti italiani nel mondo. Al Villaggio Coldiretti di Bari, Fabrizio Capaccioli, AD di ASACERT ed Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti, hanno ribadito e rafforzato l’impegno per ampliare le attività di tutela e di promozione delle produzioni agroalimentari italiane, attraverso la rete dei ristoranti italiani all’estero, contro il fenomeno dell’Italian Sounding che, nel suo complesso, costa al nostro Paese, più di 120 miliardi l’anno.

Tra i punti del rinnovo, risulta ampliata la portata ed il numero di eventi nei ristoranti italiani all’estero, in cui promuovere temi e prodotti della tradizione eno-gastronomica italiana; la condivisione dei dati inerenti i prodotti “fake italian” -spacciati per italiani e che ingannano il consumatore attraverso nomi, immagini e simboli del Made in Italy- provenienti dalle segnalazioni dei cittadini e raccolti dall’App gratuita ITA0039 e dal Costituendo Osservatorio sull’Italian Sounding. “Oggi, abbiamo rinnovato il nostro impegno deciso e convinto per la tutela dei ristoratori italiani nel mondo e delle filiere produttive italiane”, afferma Fabrizio Capaccioli, ideatore della certificazione e AD dell’Ente con numerosi accreditamenti italiani e internazionali. “Con questa firma abbiamo ribadito l’importanza della certificazione, come strumento per promuovere la valorizzazione, la diffusione di conoscenza e la consapevolezza su un tema che è vitale per la nostra economia e che ha risvolti occupazionali, reputazionali e, non da ultimi di salute pubblica e rispetto dell’ambiente, penso alle carni sintetiche o alle farine d’insetto. Ho avuto modo di sottolineare quanto sia necessario dare maggiore forza a strumenti come ITA0039, con tutti gli attori istituzionali e del comparto, facendo leva, come in questo caso, su regole accurate e certificate, leggibili da tutti. Una tutela che, per quanto riguarda Asacert – prosegue Capaccioli – è concreta già dal 2019 e che mette a disposizione anche sistemi digitali, grazie all’App gratuita, che consente a tutti i consumatori del mondo di scoprire se il prodotto che stanno acquistando è veramente italiano, oltre ad individuare i ristoranti certificati, consultarne il menù e prenotare. Questo è l’impegno di Asacert, insieme a Coldiretti e a tutti coloro vorranno essere parte di questa battaglia, per stare dalla parte giusta, quella della ristorazione italiana certificata”.

Due video collegamenti con ristoratori di successo, certificati con ITA0039, da Malta -Stefano Soldini- e da Shangai -Stefano Micillo- hanno portato la testimonianza diretta che la strada intrapresa è quella giusta e che, sempre di più, in Italia è necessario che cresca la consapevolezza che la rete dei ristoranti italiani all’estero rappresenta una corsia preferenziale anche di marketing territoriale e turistico per il nostro Paese.

Ligabue S.p.A. torna al 100% di proprietà della famiglia Ligabue

Ligabue S.p.A. torna al 100% di proprietà della famiglia LigabueMilano, 27 apr. (askanews) – Ligabue S.p.A., gruppo leader a livello internazionale nei servizi di catering e forniture per piattaforme on-shore e off-shore, navi da crociera, traghetti e navi mercantili, nonché armatore e primario operatore di Travel Trade marittimo, dopo quasi 40 anni torna al 100% di proprietà della famiglia Ligabue, oggi rappresentata da Inti Ligabue, CEO dal 2012 e dal 2016 anche presidente del Gruppo Ligabue.

Dalla fine degli anni ’80 la Ligabue – la più antica società di appalto e provveditoria navale in attività al mondo, cui si deve l’invenzione del contratto di appalto navale e del servizio di catering – aveva visto l’avvicendarsi di diversi Fondi d’investimento al fianco della famiglia, pur sempre rimasta in maggioranza. “È un momento storico per la nostra azienda, estremamente significativo – ha dichiarato Inti Ligabue – una scelta che garantisce strategia di lungo periodo a tutti gli stakeholder del Gruppo. La volontà di mantenere l’azionariato nelle mani della famiglia fondatrice, come unico azionista, conferma la solidità dell’azienda e la visione di prospettiva per il futuro”.

Zalando e Agenzia ICE lanciano una galleria virtuale sul Made in Italy

Zalando e Agenzia ICE lanciano una galleria virtuale sul Made in ItalyRoma, 17 apr. (askanews) – Zalando e Agenzia ICE, lanciano ufficialmente oggi una galleria virtuale sul Made in Italy: una partnership esclusiva che mira a promuovere lo stile e la tradizione della moda e della cosmetica italiana, nonché ad aiutare 38 brand italiani, selezionati da Agenzia ICE con il supporto di Zalando, ad espandersi all’estero. Questo progetto prevede l’offerta dei servizi di piattaforma di Zalando Partner Program che può consentire ai marchi di connettersi a milioni di potenziali clienti in Europa. La galleria virtuale sul Made in Italy sarà live per 12 mesi ed è prevista l’attivazione di una campagna pubblicitaria on-site e social, finanziata da Agenzia ICE, sarà declinata in 7 mercati europei: Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Paesi Bassi e Spagna.

Il 2022, informa una nota, ha segnato per l’Italia un’ulteriore crescita dell’e-commerce di prodotto dell’8%, raggiungendo i 33,2 miliardi di euro. Il progetto di Zalando in collaborazione con Agenzia ICE vuole essere un ulteriore volano a sostegno delle Pmi Italiane, all’insegna della digitalizzazione e dell’internazionalizzazione. Da uno studio Ups emerge, infatti, che il numero delle piccole e medie imprese italiane attive nell’e-commerce è passato dal 47% del 2021 al 57% del 2022. Il settore, inoltre, impiega più di 300 mila lavoratori ed è determinante per l’economia italiana anche in chiave di valorizzazione del Made in Italy, con prospettive di ulteriore crescita – a fronte dell’ulteriore sviluppo di progetti e collaborazioni come quello che prende avvio oggi. “La transizione verso mercati sempre più digitali costituisce una realtà strategica ed imprescindibile, anche e soprattutto per il Made in Italy. Da valorizzare sono e saranno sempre più le potenzialità offerte dagli strumenti digitali. Uno di questi è proprio la galleria virtuale promossa con Zalando. La partnership con un player così importante in Germania, mercato vicino nonché punto di riferimento per le nostre imprese insieme agli altri mercati europei, fa parte del nostro ampio piano di attività per fornire occasione diretta di sviluppo dell’export dei brand italiani”, commenta Matteo Zoppas, Presidente di Agenzia ICE. “Abbiamo 20 accordi in 19 Paesi con le principali piattaforme e-commerce internazionali e l’obiettivo è quello di accrescere il business delle aziende sui mercati, in un contesto come quello attuale dove l’e-commerce gioca un ruolo sempre più centrale. Con l’intesa con Zalando le PMI trovano in ICE un valido supporto alla loro internazionalizzazione e al rafforzamento del loro posizionamento in settori strategici come quelli della moda e della cosmetica”.

“Siamo molto fieri di concretizzare la collaborazione con Agenzia ICE con il lancio di un progetto di rilievo per le aziende dell’eccellenza della moda e cosmetica italiane. L’Italia è un mercato chiave per la moda in Europa e il Made in Italy rappresenta un valore aggiunto su cui vogliamo investire. Con il lancio di una galleria virtuale sul Made in Italy, vogliamo essere promotori diretti della crescita e dell’internazionalizzazione dei marchi italiani tramite la nostra piattaforma,” afferma Riccardo Vola, General Manager Italy and Spain Zalando. Vola aggiunge: “Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato alla creazione di questa preziosa iniziativa che offre un contributo significativo alla prossima evoluzione delle PMI italiane: tramite la collaborazione tra privato e pubblico possiamo costruire insieme un futuro di nuove opportunità ed innovazione per le PMI e l’economia italiana”.

Made in Italy, Valentini (Mimit): aggiunge 20-30% a valore prodotti

Made in Italy, Valentini (Mimit): aggiunge 20-30% a valore prodotti




Made in Italy, Valentini (Mimit): aggiunge 20-30% a valore prodotti – askanews.it




















Roma, 5 apr. (askanews) – Il Made in Italy è un “meta brand” cioè un brand che raccoglie in se tutti gli altri brand e che per questo comporta un aumento del 20-30% del valore di un prodotto e che deve essere valorizzato anche per favorire l’attrazione di capitali dall’estero. Lo ha affermato il viceministro alle Imprese e al Made in Italy, Valentino Valentini, secondo quanto riporta un comunicato intervenuto nel corso di una visita allo stabilimento produttivo di Alcantara Spa, azienda produttrice di un materiale hi-tech totalmente prodotto in Italia sulla base di un brevetto giapponese.

“Il cambio di nome da Ministero dello Sviluppo economico a Ministero delle Imprese e del Made in Italy – ha sottolineato Valentini – non è una facile trovata di marketing. Qui in questa azienda abbiamo l’esempio di cosa significhi il valore del marchio, cosa significhi rivendicarlo e coltivarlo. Nel marketing, quando il nome del prodotto, del brand e dell’azienda coincidono sei riuscito a raggiungere il massimo. Noi con il Made in Italy volevamo fare lo stesso: il Made in Italy è un brand vero e proprio che si nutre di tutti gli altri brand, è la somma di tutto quello che le aziende italiane fanno nel mondo. Aziende che costruiscono un immaginario, un insieme di valori, un’emozione”. Dunque, Made in Italy “non è un’indicazione geografica perché ha dietro di sé una carica emotiva e valoriale così forte da renderlo un ‘meta brand’, che si nutre di quello che fanno le imprese e gli imprenditori, di tutti gli altri marchi che sono i nostri ambasciatori. Quindi prende da tutti ma restituisce poi alle aziende un premium calcolato intorno al 20-30%”. Però, ha precisato, “Made in Italy non è un concetto statico, che si ha una volta per tutte ma una mission, è un continuo percorso per migliorarsi, per fare meglio, è una scommessa per il futuro attraverso l’investimento in ricerca e innovazione”. Inoltre, secondo Valentini, che tra le altre ha la delega all’attrazione degli investimenti, “il Made in Italy è un brand non esclusivo ma inclusivo. Nel caso di Alcantara abbiamo fatto un tipo di collaborazione che è una best practice: abbiamo preso un brevetto giapponese e capitali giapponesi, che hanno scommesso sul Made in Italy creando lavoro e benessere. Come governo siamo a disposizione delle imprese, di chi vuole esportare e di chi dall’estero vuole venire in Italia perchè i capitali investiti in Italia possono diventare parte del Made in Italy e rendere molto di più”.

Condomini: stop alle raccomandate cartacee grazie a un’eccellenza Made in Italy

Condomini: stop alle raccomandate cartacee grazie a un’eccellenza Made in Italy



Condomini: stop alle raccomandate cartacee grazie a un’eccellenza Made in Italy – askanews.it



Condomini: stop alle raccomandate cartacee grazie a un’eccellenza Made in Italy – askanews.it




















Roma, 29 mar. (askanews) – La tecnologia sta facendo grandi passi in avanti, ma, all’interno della gestione condominiale, c’è ancora molto da fare per semplificare e alleggerire in modo significativo le operazioni di invio e ricezione di comunicazioni importanti. In caso di assenza al momento del recapito, ad esempio, per ritirare le raccomandate “tradizionali”, i tempi di attesa del portalettere e le code allo sportello sono interminabili. Lo spreco di carta ha un notevole impatto a livello ambientale. Spedire le comunicazioni ai condomini ha un costo elevato e non sempre, per motivi legati al sistema postale, il destinatario riceve gli avvisi. Un evento che è purtroppo frequente. Molti utenti segnalano infatti di non ricevere gli avvisi di raccomandata. Del resto, con un volume di circa 180 milioni di raccomandate spedite ogni anno nel nostro Paese, può succedere che qualche pezzo di carta vada perso: le comunicazioni importanti, potrebbero rimanere in giacenza presso gli uffici postali fino a quando non arriva qualche spiacevole sorpresa ai malcapitati (ad esempio, ingiunzioni di pagamento).

Multidialogo Srl, una società di Parma, attiva dal 2019, specializzata in servizi per amministratori di condominio, ha ideato Multicerta, un’App per l’invio di comunicazioni digitali certificate, che cambierà completamente il paradigma della raccomandata tradizionale, facilitando il lavoro degli amministratori di condominio. “Parliamo di un’eccellenza del nostro Made in Italy che ha anticipato addirittura le direttive europee”, sottolinea Antonello Curreli, Ceo & Co-founder di Multidialogo. L’idea è nata dalla mancata notifica di una multa recapitata a Curreli nel 2015 (attraverso una raccomandata tradizionale), di cui tuttavia si era persa ogni traccia. Ebbene, nel 2017, il Ceo di Multidialogo si vide arrivare una multa raddoppiata, ma non aveva armi per provare e contestare la mancata notifica. “Cercando una soluzione al mio problema, trovai un riferimento interessante contenuto in una norma del 2009. Il mio avvocato tuttavia ne scovò una più recente, del 2014 e lavorammo su quella”. Ma c’è di più “Multicerta è un prodotto brevettato in Italia e in Europa. Seguendo le direttive del Regolamento europeo n. 910/2014 in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno (Regolamento eIDAS), la raccomandata digitale arriva sul cellulare e ha valore probatorio in tutti i tribunali di Europa”, prosegue Curreli.

In effetti, il sistema sembra molto semplice, quasi al pari dell’utilizzo di una email ordinaria. Multicerta, infatti, è un servizio di recapito elettronico che consente la trasmissione di dati fra terzi per via elettronica e fornisce prove relative al trattamento dei dati trasmessi, fra cui la prova dell’avvenuto invio e dell’avvenuta ricezione dei dati, e protegge i dati trasmessi dal rischio di perdita, furto, danni o di modifiche non autorizzate (art. 3, n. 36 del Regolamento eIDAS). Una mano santa per gli amministratori, i quali potranno avvisare i condomini della scadenza del pagamento di una rata, dell’intervento in condominio di alcuni lavori di manutenzione da eseguire, ecc., il tutto in tempo reale e con valore legale. “E’ un sistema perfetto per snellire e ottimizzare il lavoro degli amministratori di condominio. Secondo l’Art. 66 delle Disposizioni di Attuazione del Codice Civile, questi professionisti possono inviare le loro comunicazioni a mezzo di posta raccomandata, posta elettronica certificata (PEC), fax o tramite consegna a mano. Dal momento che non tutti i condomini dispongono di un fax o di una PEC, solitamente si preferisce la prima alternativa. Ma, come accennato, non sempre si tratta della soluzione migliore” rimarca l’imprenditore. Attualmente questo strumento è in fase di sviluppo “lo stiamo ancora costruendo e perfezionando. Ad ogni modo, ci sono già 36 mila – 40 mila installazioni…”.