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Auto, Urso: governo intende rilanciare settore automotive italiano

Auto, Urso: governo intende rilanciare settore automotive italianoRoma, 27 apr. (askanews) – “Il governo intende rilanciare il settore dell’automotive italiano, che puo contare su di un ecosistema nazionale unico, estremamente favorevole in termini di componentistica, design, ricerca e tecnologie”. Lo afferma il ministro di Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, aggiungendo con un messaggio su X di aver incontrato, a margine del suo intervento alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio “per un confronto sulle priorità dell’automotive italiano, un settore che vede oggi l’Abruzzo prima regione italiana per produzione di veicoli grazie all’attività del polo europeo sito nell’area di Atessa”. (immagine: da profilo X Adolfo Urso)

Parte da Fano “Circonomia 2024″

Parte da Fano “Circonomia 2024″Roma, 12 feb. (askanews) – Il Festival dell’Economia Circolare e della Transizione Ecologica, CIRCONOMÌA, apre l’edizione di Pesaro 2024 a Fano dal 7 al 10 marzo, all’interno della Settimana della cultura “Naturalmente culturali”. Nato nel 2016, da quest’anno il Festival affianca all’edizione ormai tradizionale di Alba, che si terrà a maggio, una nuova sessione a Fano, con un ricco programma di eventi, ospiti, spettacoli, dibattiti e iniziative culturali.


“Circonomia – dichiara Cora Fattori, assessore alla Cultura del Comune di Fano – sarà il cuore della settimana della cultura di Fano poiché, con i suoi temi, rappresenta la chiave di sviluppo economico e sociale di un territorio. Partiamo dalla cultura, come leva strategica di una crescita sana e sostenibile, per connetterla all’ambiente e a tutte le sue tematiche, che innegabilmente influenzano la qualità della vita e le scelte future. A questo si aggiunge la piena consapevolezza che sostenibilità ambientale, sociale ed economica sono strettamente connesse e necessarie, soprattutto fondamentali in una città come Fano, la cui economia è caratterizzata dalla grande industria, dalla nautica fino alle aziende di green economy e di società che lavorano nel settore energetico quali per esempio Saipem, Enereco e le tante imprese che si sono moltiplicate a seguito di questo indotto. Circonomia diventa, dunque, un momento necessario per offrire la migliore sintesi e un felice raccordo su cultura, ambiente ed economia, con la sempre consapevolezza che sia necessario puntare in alto e guardare lontano. Questa amministrazione sta investendo su questo evento affinché diventi un riferimento non solo locale ma di tutto il centro Italia. Vedendo il ricco programma direi che siamo sulla buona strada”. “Circonomia Fano – afferma Francesco Ferrante tra i promotori del Festival – è il segno tangibile del successo della nostra rassegna giunta quest’anno alla sua nona edizione. Abbiamo scelto Fano per ‘raddoppiare’ Circonomia perché qui abbiamo trovato grande interesse per l’obiettivo che da sempre è l’anima del nostro Festival: raccontare i contenuti e le ragioni della transizione ecologica a un pubblico il più vasto possibile, con rigore e al tempo stesso con semplicità, e poi mettere in mostra le tante buone pratiche che vedono imprese, associazioni, istituzioni territoriali praticare già, nei fatti e con efficacia, il nuovo paradigma di uno sviluppo fondato sulla qualità ambientale”.


Questi in sintesi alcuni degli eventi più significativi di Circonomia Fano: – Il 7 marzo pomeriggio (Chiesa di Santa Maria del Gonfalone) Ilaria Sotis intervista due ragazzi dei gruppi che praticano azioni di disobbedienza civile per richiamare l’attenzione sulla crisi climatica.


– La sera dell’8 marzo (Chiesa di Santa Maria del Gonfalone) incontro su “L’architettura al tempo della crisi ecologica” con Mario Cucinella, Roberta Franceschinelli e Laura Gatti. – Il 9 marzo pomeriggio (Teatro della Fortuna) andrà in scena un vero e proprio “processo” alla transizione ecologica dal titolo “Pranzo di gala o massacro sociale?”: conduttore e presidente della giuria – composta da studenti – sarà il giornalista Paolo Pagliaro che ogni sera firma “il punto” che conclude su La7 il programma “Otto e mezzo” di Lilli Gruber, la difesa vedrà impegnati la giornalista Francesca Santolini, il presidente di Legambiente Stefano Ciafani, l’ingegnera ambientale Annalisa Corrado e l’ex-ad di Enel Francesco Starace. L’accusa schiererà i giornalisti Francesco Borgonovo, Giuliano Ferrara e Patrizia Feletig e l’esperto di energia Giuseppe Zollino.


– La sera del 9 marzo (Teatro della Fortuna) intervista pubblica allo scrittore Gianrico Carofiglio sulla “ecologia delle parole”. Al termine dell’incontro, firmacopie di Carofiglio dell’ultimo suo romanzo – “L’orizzonte della notte” – in uscita il 20 febbraio. – La sera del 10 marzo (Teatro della Fortuna) evento di chiusura con l’Orchestra Sinfonica Gioachino Rossini che eseguirà la nona sinfonia di Beethoven. Nelle quattro giornate del Festival si svolgeranno spettacoli (“Non c’è più tempo”, viaggio nella finanza sostenibile condotto da Fabio Cappa, e “A qualcuno piace caldo”, conferenza-spettacolo sul clima che cambia di e con Stefano Caserini), convegni sull’agricoltura (condotto dal giornalista e conduttore Rai Marcello Masi) e sulla gestione dei rifiuti, laboratori rivolti a bambini e ragazzi, presentazioni di libri, installazioni artistiche e mostre. Saranno inoltre presentati due Rapporti inediti: “Ecologia differenziata”, che mette in classifica dalla prima alla ventesima le regioni italiane quanto a performance green, e “No Greenwashing”, che analizza l’informazione sull’ambiente e la transizione ecologica. Circonomia 2024 promette un’esperienza coinvolgente, educativa e motivante, unendo arte, cultura, sostenibilità e dibattiti che coinvolgeranno il pubblico in un dialogo significativo sulla necessità di adottare pratiche più sostenibili per il nostro pianeta. Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, visitare il sito ufficiale del festival: www.circonomia.it. Circonomia Fano è promossa dal Comune di Fano, Regione Marche, Fondazione Carifano, Pesaro 2024 Capitale italiana della Cultura e Circonomia con il patrocinio di Rai per la sostenibilità ESG. Main sponsor è Enereco, Gold sponsor Corepla, Wider, Aset, Bcc Fano. Silver sponsor Biorepack, Ricrea, Renco, A.E.S. Distribuzione, Sea Gruppo, Woodenhouses. Media partner sono: QN, Il Resto del Carlino, Rai Radio2 M’illumino di meno. In collaborazione con Legambiente, KyotoClub, Symbola, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Università Politecnica della Marche, Fondazione Teatro della Fortuna, AzeroCO2, Confindustria Pesaro e Urbino e Ecomondo. L’evento è a cura di EPR Comunicazione, Omnia Comunicazione, Circolo Bianchini, Erica.

Regione Marche, Fitch conferma rating BBB prospettive stabili

Regione Marche, Fitch conferma rating BBB prospettive stabiliRoma, 15 lug. (askanews) – Fitch Ratings ha confermato il rating di Lungo termine della Regione delle Marche a ‘BBB’ con Outlook Stabile. Il rating di breve termine delle Marche è confermato a ‘F2’.

Il rating della Regione Marche – informa una nota dell’agenzia – è limitato dal rating dello stato italiano (BBB) e l’Outlook Stabile riflette l’Outlook del rating sovrano. La conferma riflette le aspettative di Fitch che le metriche di debito restino solide e coerenti con il livello di rating nello scenario di rating di Fitch Fitch ha incrementato il profilo di credito Standalone (SCP) della Regione Marche da ‘aa-‘ ad ‘aa’, grazie al miglioramento delle metriche di debito che si posizionano nel punto centrale della categoria ‘aaa’ per la sostenibilità del debito, in combinazione con il profilo di rischio ‘Moderato’ della Regione. Fitch valuta come “Moderato” il profilo di rischio delle Marche, ossia considera moderatamente contenuto il rischio, rispetto agli altri enti locali e regionali a livello internazionale, che la capacità di coprire il servizio del debito con il risultato operativo si riduca oltre le aspettative nell’orizzonte temporale delle previsioni 2023-2027, a causa di una riduzione delle entrate correnti, un incremento delle spese correnti o un incremento del debito non previsti.

Il profilo di rischio è dato da quattro fattori valutati come ‘Moderato’ (Stabilità delle Entrate, Flessibilità delle Entrate, Sostenibilità delle Spese, Flessibilità di Debito e Liquidità), da un fattore valutato come ‘Forte’ (Previdibilità di Debito e Liquidità) e da un fattore valutato come ‘Debole’ (Flessibilità delle Spese). Stabilità delle Entrate Moderata. Nel periodo 2018-2022, le entrate totali delle Marche sono state in media pari a Euro 4,3 miliardi. La componente principale sono le entrate operative che ne rappresentano più del 90%. Le entrate operative delle Marche, come le altre regioni a statuto ordinario, sono prevalentemente formate dalle entrate tributarie che rappresentano circa l’80% delle entrate complessive negli ultimi cinque anni. Oltre l’80% delle entrate tributarie deriva dal Fondo Sanitario Nazionale, che è equalizzato a livello nazionale e conferisce stabilità alle entrate correnti della Regione. Nel 2022, le entrate operative sono rimaste sostanzialmente stabili intorno a Euro 4 miliardi. Sia l’Irap che la tassa auto (corretta da Fitch per entrate di difficile riscossione) hanno pienamente recuperato i valori precedenti la pandemia, e la compartecipazione Iva, pari a circa Euro 2,2 miliardi, è rimasta su livelli più elevati rispetto a prima dello scoppio della pandemia, così come i trasferimenti dallo stato, che hanno in parte sostenuto le entrate regionali per far fronte agli aumenti di spesa legati alla spirale inflazionistica e ai costi dell’energia.

Come per le altre regioni ordinarie italiane, la composizione delle entrate delle Marche non è direttamente legata al ciclo economico poichè la maggior parte delle entrate tributarie (le cui voci principali sono Iva, Irap e addizionale Irpef) sono equalizzate a livello nazionale per finanziare il comparto sanitario. La volatilità ciclica della performance fiscale delle Marche è stata negli anni limitata, con una crescita media anno su anno di circa l’1% delle entrate operative reali nel periodo 2013-2022. Fitch si attende la medesima stabilità anche nel medio periodo e che le risorse che finanziano la sanità continuino a crescere a ritmo moderato. Fitch valuta la capacità delle Marche di generare nuove entrate in risposta a una possibile regressione economica come ‘Moderata’, tenendo in considerazione una limitata possibilità di usare lo spazio di manovra che potrebbe coprire completamente la riduzione ipotizzabile delle entrate operative.

Fitch stima che le Marche abbiano uno spazio di manovra fiscale che protrebbe raggiungere Euro 0,2 miliardi, applicando l’aliquota massima imponibile per l’addizionale regionale IRPEF, mentre la diminuzione ipotizzabile per le entrate è di circa Euro 150 milioni, equivalente al calo massimo osservato negli ultimi dieci anni (2015-2016). La flessibilità delle Marche si concentra sull’addizionale regionale Irpef e la possibilità di un eventuale sforzo fiscale è valutata da Fitch medio-bassa tenendo in considerazione gli indicatori socio-economici regionali generalmente in linea con la media nazionale. Allo stesso tempo, Fitch ritiene poco probabile un utilizzo di tale flessibilità da parte della Regione, vista la pendemia ancora in corso, e il tessuto economico locale già precedentemente colpito dalle conseguenze dei terremoti del 2016-2017 e dei recenti episodi di inondazione. La valutazione del fattore prende in considerazione la predominante funzione di spesa delle Marche che è la tutela della salute, come tutte le regioni italiane a statuto ordinario. La spesa sanitaria è moderatamente correlata al ciclo economico e rappresenta quasi l’80% delle spese complessive della Regione.

L’ecosistema del mare e le imprese: la sfida della sostenibilità

L’ecosistema del mare e le imprese: la sfida della sostenibilitàMilano, 15 mag. (askanews) – Attorno al mare e alle città di mare ruota un sistema socioeconomico complesso che oggi è chiamato a rispondere alla transizione sostenibile: non è quindi un caso che il Salone della Csr e dell’innovazione sociale abbia scelto di dedicare la decima tappa del Giro d’Italia della Csr proprio alle tematiche incentrate sulle tematiche di sostenibilità legate al mare e alle iniziative di responsabilità sociale delle imprese che nel mare hanno il contesto principale delle proprie attività. La tappa si svolge ad Ancona il 16 maggio dalle 9.30 presso la Facoltà di Economia “Giorgio Fuà” dell’Università Politecnica delle Marche. Il programma completo è disponibile sul sito del Salone della Csr e dell’Innovazione sociale. Sarà anche possibile seguire la diretta in streaming sul canale YouTube del Salone.

“Il ruolo delle imprese è sempre più importante per la salvaguardia di mari e oceani – commenta Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone della Csr e dell’innovazione sociale -. Con questa consapevolezza molte organizzazioni hanno deciso di intervenire in modo diretto o indiretto per la protezione della risorsa marina. In molti casi significa adottare processi produttivi più sostenibili, investire in ricerca e innovazione, promuovere attività educative, collaborare con le istituzioni e gli enti del Terzo Settore”. L’incontro di Ancona è organizzato in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche e con il Dipartimento di Management DiMa, che proprio sui temi legati alla sostenibilità è stato recentemente dichiarato “Dipartimento di Eccellenza” dall’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca). Si tratta di un riconoscimento importante, conseguito grazie alla qualità della ricerca prodotta e del progetto presentato, che è incentrato sul tema della misurazione, gestione, controllo e regolamentazione degli intangibili collegati alla transizione digitale e di sostenibilità, la cosiddetta “Twin Transition”.

“Per l’Ateneo è motivo di particolare soddisfazione ospitare, per la prima volta, una tappa del Giro d’Italia della CSR, e che proprio ad Ancona si concluda questo importante percorso – commenta Gian Luca Gregori, Rettore dell’Università Politecnica delle Marche – Quello della sostenibilità è un tema sul quale il nostro ateneo è impegnato ormai da tempo e considerato strategico, sia nella didattica, sia nella ricerca, sia come Terza Missione per lo sviluppo di una reale cultura della sostenibilità. Il focus poi sull’ecosistema allargato del mare risulta centrale per la città di Ancona: dal confronto potranno emergere interessanti e utili spunti di discussione per tutto il sistema territoriale”. Un quadro generale su tematiche e sfide specifiche legate all’ecosistema marino sarà proposto, in apertura dei lavori di Ancona, da Gian Luca Gregori, Rettore UNIVPM; Stefano Staffolani, preside della Facoltà di Economia “Giorgio Fuà” UNIVPM e Stefania Gorbi, delegata del Rettore alla Sostenibilità. Il primo panel sarà invece dedicato nello specifico all’economia del mare: interverranno Marco Giuliani, presidente del corso di laurea magistrale Management Sostenibilità ed Economia Circolare UNIVPM; Francesco Regoli, direttore del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente UNIVPM e Luca Bolognini, ricercatore CNR, coordinati da Maria Serena Chiucchi, direttrice del DiMa UNIVPM. La seconda parte dei lavori metterà al centro l’ecosistema portuale, partendo dall’assunto che oggi il porto di Ancona sta vivendo una trasformazione importante con la prospettiva di realizzare un nuovo terminal per un scalo moderno, attuale, funzionale ai presenti e futuri sviluppi del mercato e dei traffici marittimi internazionali che lo caratterizzano. Interverranno al confronto, coordinato dal professor Andrea Perna, docente di UNIVPM; Vincenzo Garofalo, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Mar Adriatico centrale; Alberto Rossi, amministratore delegato di Frittelli Maritime Group e Aldo Trupiano, dirigente del Gruppo Fincantieri.

Quella di ancora è l’ultima tappa del Giro d’Italia della Csr l’evento itinerante promosso da Il Salone della Csr e dell’innovazione sociale, che nel corso dell’anno ha attraversato il Paese per parlare di sostenibilità. Dieci le città toccate, 113 le organizzazioni coinvolte, con 133 relatori e oltre 2300 partecipanti che hanno preso parte ai dibattiti sia dal vivo che online. Di pari passo con il Giro d’Italia della Csr, anche nel 2023 è proseguita l’attività del Salone Extra, iniziata nel 2020, che da gennaio a maggio ha proposto 7 eventi satellite come presentazioni di libri, incontri di networking e tavole rotonde pensati per esplorare ulteriormente gli argomenti affrontati nelle tappe e approfondire le diverse tematiche legate alla sostenibilità. Il 28 maggio verrà presentato durante l’ultimo evento del Salone Extra il secondo numero della nuova collana Quaderni del Salone della CSR che sarà dedicato al tema della valorizzazione e dell’inclusione.

Nel 2023, infine, il Salone promuove la seconda edizione del Premio Impatto, un’iniziativa sull’importanza di misurare e valutare l’impatto generato da progetti che intendono contribuire al percorso verso lo sviluppo sostenibile. Dopo il successo della prima edizione, che ha visto premiate il 3 ottobre 2022 a Milano tre imprese profit e tre non profit, il regolamento del premio e le schede di adesione per imprese e terzo settore sono online sul sito de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale. Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è promosso da Università Bocconi, Sustainability Makers, Global Compact Network Italia, ASviS, Fondazione Sodalitas, Unioncamere, Koinètica.

Marche: enoturismo per promuovere agroalimentare e piccoli borghi

Marche: enoturismo per promuovere agroalimentare e piccoli borghi



Marche: enoturismo per promuovere agroalimentare e piccoli borghi – askanews.it


Marche: enoturismo per promuovere agroalimentare e piccoli borghi – askanews.it




















Milano, 2 apr. (askanews) – Un’alleanza tra agricoltura e turismo per promuovere le produzioni tipiche delle Marche e favorire l’incoming di visitatori alla ricerca non solo del mare, ma anche dei piccoli borghi, delle città d’arte e di uno stile di vita di qualità, rilassato, dall’alto valore sociale. È l’obiettivo emerso nel corso del convegno organizzato oggi a Vinitaly nello stand della Regione Marche (106 aziende al padiglione 7) sul tema “L’enoturismo delle Marche: la nuova sfida per la nostra Regione”, per potenziare un turismo di alto livello e ampliare l’offerta puntando sull’agricoltura e l’agroalimentare e creando una rete in grado di attrarre visitatori e, parallelamente, sostenere le esportazioni.

In quest’ottica, spiega la professoressa Magda Antonioli Corigliano dell’Università Bocconi di Milano, che ha condotto una ricerca presentata alla presenza dell’assessore Andrea Maria Antonini, “l’enoturismo, la promozione di una logica di filiera, la qualità dei servizi, una maggiore sinergia fra pubblico e privato da concretizzare attraverso la formazione, una spinta verso la digitalizzazione e la creazione di una rete di prodotti, possono rappresentare una leva per rilanciare un turismo che già oggi incontra un giudizio positivo per esperienza e servizi fruiti”. “L’obiettivo è quello di andare verso una valorizzazione dell’intero territorio rurale e non solo delle singole produzioni – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Andrea Maria Antonini – e la legge sull’enoturismo varata dalla Regione Marche promuove i criteri di professionalità e offre nuove opportunità di crescita al settore food & wine”. “Fondamentale, per sostenere una nuova valorizzazione del territorio e delle cantine, la collaborazione fra privati e pubblica amministrazione”, come ricorda la dirigente del settore Agricoltura, Francesca Severini, e, aggiunge Marco Bruschini, direttore di Atim (Agenzia regionale per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche), “la presenza di molti sindaci marchigiani al convegno è lo specchio della volontà di avviare un dialogo costruttivo al fianco delle imprese e dei territori”.

L’agricoltura nelle Marche rappresenta circa la metà del territorio regionale e il 12% del Pil (contro una media del 7%, fonte: Distretto Food Brand Marche, anno 2021), con una forte vocazione al biologico, tanto che l’assessore Antonini sottolinea: “Abbiamo il distretto bio più grande d’Europa e le province di Ascoli e Fermo sono quelle con la maggiore incidenza di superfici vitate bio in Italia”. “Cibo e vino – ricorda la professoressa Antonioli Corigliano – rappresentano un driver di scelta per un numero sempre maggiore di consumatori, una componente trasversale in ogni viaggio, che si stima incida tra un quarto e un terzo sul budget di ogni turista, a cui spesso si aggiungono prodotti tipici acquistati o ri-acquistati sul territorio. Cibo e vino, al pari di arte, architettura, musica, poesia, cultura, sono asset intangibili di prim’ordine, ambasciatori del cosiddetto Italian way of living”. La ricerca mette in evidenza che il brand Marche è associato in primo luogo associato al mare e alle località balneari, ma anche ai borghi e le città d’arte.

Il potenziale di crescita è altissimo, in particolare nel settore agroalimentare. La conferma viene dall’indagine condotta su un’estrazione di oltre 37.700 post su Instagram (dei quali oltre 22.400 legati alle località e oltre 15.200 focalizzati sull’enogastronomia delle Marche). “Dalle analisi effettuate su dati The Data Appeal – riporta la ricerca – non emerge una correlazione diretta tra gli argomenti più discussi dai viaggiatori sulla destinazione e le produzioni tipiche tutelate da Food Brand Marche. “La legge sull’enoturismo rappresenta una delle strategie più importanti per un territorio che non si inserisce negli itinerari del turismo canonico, ma che ha enormi potenzialità”, dichiara il presidente dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt), Michele Bernetti. Un’opportunità condivisa anche dal presidente del Consorzio Vini Piceni, Giorgio Savini, che considera la normativa regionale “una nuova leva promozionale per il mondo del vino”.

IGuzzini: 2022 da record, fatturato sale a 234 milioni (+15%)

IGuzzini: 2022 da record, fatturato sale a 234 milioni (+15%)


IGuzzini: 2022 da record, fatturato sale a 234 milioni (+15%) – askanews.it



IGuzzini: 2022 da record, fatturato sale a 234 milioni (+15%) – askanews.it



















Milano, 23 mar. (askanews) – Un 2022 da record per iGuzzini: la storia azienda marchigiana leader nel settore dell’illuminazione architetturale, oggi parte del gruppo svedese Fagerhult, ha chiuso l’anno con le performance più alte dalla sua fondazione, nel 1959, raggiungendo un fatturato di 234,1 milioni (+15,1%) e un ebit che si attesta a 24,1 milioni.

Tutti i mercati sono cresciuti sia in Europa sia extra Ue, trainati da Nord America (+19,4%), Gran Bretagna e Irlanda (+11%) e Asia Pacifica (+10,6%). Nel 2022 l’azienda non ha operato sul mercato russo, dal valore stimato di 10 milioni. Il 2023 vedrà compimento un importante investimento in sostenibilità, che con l’innesto di 6 milioni, raggiungerà un totale di 10 milioni per rendere l’HQ di Recanati – che copre l’86% della produzione mondiale di iGuzzini – indipendente dal punto di vista energetico per oltre il 50% del suo fabbisogno (oltre il 70% entro il 2030), all’interno di un complesso di azioni a 360 gradi, tra cui il passaggio a BioGPL per lo stabilimento produttivo.