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H&M -12,7% in Borsa dopo conti e uscita della A.d. Helmersson

H&M -12,7% in Borsa dopo conti e uscita della A.d. Helmersson

Roma, 31 gen. (askanews) – Hennes & Mauritz a picco in Borsa, nel pomeriggio le azioni del gruppo quotate sul mercato di Stoccolma cadono del 12,73% a 146,88 corone. Il tracollo si è innescato dopo la pubblicazione dei risultati di bilancio e il contestuale inatteso annuncio della sostituzione dell’amministratore delegato, Helena Helmersson che dopo quattro anni alla guida ha deciso di lasciare la società.

Il 2023 si è chiuso per la società con un fatturato totale di 236 miliardi di corone svedesi, a fronte di 223 miliardi nel 2022. L’utile operativo è più che raddoppiato a 14,5 miliardi di corone e il margine è quasi raddoppiato al 6,2%. Tuttavia sul finale dell’anno le vendite in valuta locale hanno subito una contrazione del del 4% (tra il 1 dicembre e il 29 gennaio). Con un comunicato, H&M a riferito il nuovo Ad è Daniel Ervér, 42 enne che lavora a alla casa da diciott’anni in diversi ruoli e che attualmente ricopriva quello di responsabile del marchio.

Ermenegildo Zegna: nel 2023 i ricavi crescono a 1,9 miliardi (+27,6%)

Ermenegildo Zegna: nel 2023 i ricavi crescono a 1,9 miliardi (+27,6%)Milano, 31 gen. (askanews) – Nell’esercizio 2023, i ricavi del gruppo Ermenegildo Zegna hanno raggiunto quota 1,9 miliardi di euro, in aumento del 27,6% su base annua, con una crescita organica del 19,3%. Nel solo quarto trimestre, i ricavi sono stati pari a 570 milioni, in aumento del 40,1% su base annua, con una crescita organica del 19,6%, in accelerazione rispetto all’11,3% nel terzo trimestre.

“Sono molto orgoglioso del successo del gruppo nell’ultimo anno, come dimostrato dalla forte e continua crescita dei nostri ricavi”, ha commentato Ermenegildo Gildo Zegna, presidente e amministratore delegato. “L’aumento significativo del fatturato nel 2023, in particolare nella nostra rete di negozi a gestione diretta, è un chiaro segnale che conferma come la domanda per i nostri marchi rimanga forte, e la nostra strategia di aumentarne la loro desiderabilità e di consolidarne il loro posizionamento come leader nel mercato del lusso sia efficace. I nostri brand – ha proseguito – hanno mostrato forte dinamismo a livello globale. Sono particolarmente incoraggiato dalla (nostra) costante crescita nell’area Emea, dalla forte performance negli Stati Uniti, trainati da Zegna nel direct-to-consumer, e dalla ripresa della Cina. La nostra ottima performance in tutte le aree geografiche più importanti – ha concluso – è coerente con i piani che abbiamo presentato a dicembre in occasione del nostro secondo Capital Markets Day al NYSE, e traccia un percorso che ci permetterà di raggiungere i nostri obiettivi a medio termine anche in un contesto che rimane sfidante”.

Saldi a rischio flop, secondo Federmoda Confcommercio vendite -8%

Saldi a rischio flop, secondo Federmoda Confcommercio vendite -8%Roma, 13 gen. (askanews) – Secondo un primo monitoraggio sulle imprese associate a Federazione Moda Italia-Confcommercio che hanno risposto al questionario sull’andamento dell’avvio dei saldi invernali, le vendite hanno registrato una flessione del 8% con il 55% delle imprese che ha rilevato un calo a fronte di un 24% stabile e 21% in incremento rispetto allo stesso periodo del 2023. Un dato che è ancora parziale, secondo quanto riporta l’associaizone con un comunicato, in quanto i saldi sono appena iniziati e durano generalmente circa sessanta giorni.

“Sicuramente alcuni fattori come il maltempo non hanno favorito una partenza dei saldi così brillante. Siamo comunque fiduciosi che, con il miglioramento della situazione climatica di questo fine settimana, verranno confermate le aspettative con un incremento dei clienti nei centri storici, nelle vie e piazze delle nostre città e dei nostri paesi”, ha commentato Giulio Felloni, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio. “Per i consumatori ci sarà una grande possibilità di avere articoli di stagione a prezzi estremamente competitivi. Di certo – prosegue Felloni – le continue campagne di sconti ‘selvaggi’ lungo tutto l’anno dovranno essere oggetto di una seria regolamentazione”.

“Sono sempre più convinto che le Istituzioni dovranno sostenere la presenza dei negozi di moda all’interno delle nostre città e che la via della ripresa potrà passare lungo tre direttrici che abbiamo indicato al Tavolo della Moda – conclude il numero uno dell’associazione -: un’Iva agevolata sui prodotti di moda e in particolare su quelli Made in Italy, un bonus moda per l’acquisto di prodotti ecosostenibili e un canone di locazione commerciale concordato tra locatori e conduttori per ridurre il peso degli affitti”

Brunello Cucinelli: nel 2023 i ricavi superano 1,1 miliardi (+24%)

Brunello Cucinelli: nel 2023 i ricavi superano 1,1 miliardi (+24%)Milano, 8 gen. (askanews) – La casa di moda Brunello Cucinelli ha chiuso il 2023 con ricavi pari a 1,139 miliardi di euro, in crescita del 23,9%. Si tratta del fatturato più alto della storia della maison dopo che il quarto trimestre ha riportato il migliore risultato di sempre in valore assoluto, con ricavi pari a 321 milioni (+15,6%).

L’inizio delle vendite della Primavera/Estate 2024, spiega il gruppo quotato a Piazza Affari, “è molto positivo e segue una bellissima raccolta ordini, facendoci immaginare un primo semestre molto interessante, contribuendo a rendere assolutamente concreta la nostra aspettativa di crescita per il 2024 nell’intorno del +10%”. Nel 2023, le vendite per aree geografiche vedono le Americhe registrare una crescita del 20,8%, l’Europa del +16,8%, l’Asia del +40,4%. Solida la struttura patrimoniale, con un indebitamento netto caratteristico in sostanziale parità e pari a circa 7 milioni.

“Si è concluso un altro anno che noi definiamo particolarmente significativo e nobile per il brand, con un aumento di fatturato del 23,9% e, vista l’eccellente qualità delle vendite, ci attendiamo un ottimo profitto”, ha commentato Brunello Cucinelli, presidente esecutivo e direttore creativo. “Gli ottimi ordini in portafoglio della collezione Primavera-Estate 2024 e l’eccellente partenza delle vendite nelle nostre boutique e nei multibrand ci permettono la più ottimistica visione del primo semestre di questo anno. In considerazione di tutto ciò, confermiamo la nostra grande positività per questo anno dove immaginiamo una bella, gradevole e sana crescita intorno al 10%”.

The Cal compie 60 anni, la prima edizione nel ’64 all’inglese Freeman

The Cal compie 60 anni, la prima edizione nel ’64 all’inglese FreemanLondra, 30 nov. (askanews) – Compie sessant’anni The Cal, l’iconico calendario Pirelli. Il traguardo raggiunto con l’edizione 2024 presentata oggi a Londra e affidata per la prima volta all’obiettivo di un fotografo africano, il giovane visual artist ghanese Prince Gyasi.

La sua opera (“Timeless”) rappresenta la cinquantesima edizione dei 60 anni di storia di The Cal, tenuto conto degli anni in cui non è stato pubblicato. La prima fu proprio l’edizione 1964 affidata al fotografo inglese Robert Freeman, ritrattista dei Beatles. The Cal nasce infatti come progetto esclusivo di Pirelli UK, la consociata inglese del gruppo della Bicocca. Sono gli inglesi che, alla ricerca di una strategia di marketing per superare la concorrenza domestica di altre case britanniche di pneumatici, nel 1964 incaricano Freeman di dare vita, sotto la direzione di Derek Forsyth, a un progetto all’epoca del tutto innovativo. Da allora, dal 1964 al 2024 sono state pubblicate 50 edizioni del Calendario Pirelli, realizzate da 39 fotografi. La storia di The Cal può essere divisa in quattro periodi: il primo decennio, dal ’64 al ’74, seguito da una lunga interruzione delle pubblicazioni (ben nove anni, dal ’75 all’83) a causa della recessione economica; il secondo decennio, dal 1984 al ’94, che inizia con la rinascita del Calendario e il progressivo ritorno alla ribalta. E’ Herb Ritts a inaugurare nel 1994 la nuova stagione di The Cal con una eccezionale parata di top model, come Cindy Crawford, Helena Christensen e Kate Moss.

Poi, il periodo dal 1994 al 2015, che vede The Cal affermarsi come un oggetto cult, capace di fare tendenza, con gli scatti di Richard Avedon, di Mario Testino e di Steve McCurry, tra gli altri; e infine dal 2016 a oggi (con l’interruzione del 2021 a causa della pandemia), anni in cui il Calendario coglie nuove sensibilità legate ai cambiamenti culturali ed estetici. Il passo decisivo lo compie infatti Annie Leibovitz che per l’edizione 2016 decide di rappresentare 13 donne scelte per il successo ottenuto nei più svariati campi della vita (da Serena Williams a Patti Smith, da Yoko Ono a Fran Lebowitz). Fino all’edizione 2024 con l’Africa protagonista.

Pirelli: celebra l’Africa del futuro l’edizione numero 50 di The Cal

Pirelli: celebra l’Africa del futuro l’edizione numero 50 di The CalLondra, 30 nov. (askanews) – Guarda all’Africa del futuro l’edizione numero 50 di The Cal, l’iconico calendario Pirelli che per la prima volta viene affidato all’obiettivo di un fotografo africano. Ad immortalare gli scatti di The Cal 2024 è il ghanese Prince Gyasi, artista 28enne nato e residente ad Accra.

In “Timeless” – questo il titolo del calendario, presentato oggi a Londra – i suoi personaggi, ritratti tra la capitale inglese e le città di Accra e Kumasi in Ghana, hanno tutti radici africane: la modella Naomi Campbell, l’attrice Angela Bassett, la giovane poetessa Amanda Gorman (che ha recitato alla cerimonia di inaugurazione del presidente Biden), l’attore e produttore Idris Elba, l’ex calciatore Marcel Desailly, le cantanti Tiwa Savage e Teyana Taylor, il regista Jeymes Samuel, la scrittrice Margot Lee Shetterly e l’artista ghanese Amoako Boafo. Gyasi stesso si è dedicato un mese del calendario. Uno dei protagonisti è Sua Maestà Otumfuo Osei Tutu II, re dello storico impero Ashanti dell’Africa occidentale – che proprio nel 2024 celebrerà il 25esimo anniversario del regno -, ritratto al Manhyia Palace insieme alla sua delegazione reale. Primo monarca a posare per The Cal. “Ho voluto mettere in risalto alcune persone che mi hanno ispirato nel corso della mia vita”, ha spiegato Gyasi che ha ritratto i suoi personaggi, coi colori e i contrasti decisi che lo hanno reso famoso, come dei supereroi. E per lui, uno dei più giovani artisti chiamati a cimentarsi con il Calendario, questo ha significato tornare proprio alla sua infanzia. “L’ispirazione sono i miei ricordi di infanzia e i personaggi che vedevo da bambino, mi ricordo di Angela Bassett quando andavo al cinema, di Naomi icona di moda, di Teyana che ancora adesso ascolto, o Boafo che ha aiutato tantissimo l’Africa e il Ghana, e per me è il miglior artista del mondo. Tutti i personaggi ritratti hanno saputo riconoscere le proprie capacità e si sono affermati, hanno trovato il loro punto di forza, cambiando il proprio destino. È questo l’essere ‘senza tempo’” del titolo del calendario.

Un calendario che guarda all’Africa come terra del futuro. Questa la sfida di Pirelli. “Abbiamo guardato una selezione di fotografi di diversi paesi e scorrendo le fotografie – ha spiegato il vicepresidente esecutivo del gruppo, Marco Tronchetti Provera – a un certo punto ci è esploso questo colore, questa forza dell’immagine e ci è piaciuta molto la storia di questo ragazzo cosi giovane che viene dall’Africa in un momento in cui il futuro ci lega all’Africa, è un paese giovane che cresce e continuerà a crescere sempre di più. Questo ragazzo che porta tradizione ed energia in fondo ci dice ‘siamo qua’. Bisogna guardare avanti – ha concluso Tronchetti -, questo ci sembrava il senso di questo progetto che guarda al futuro con un messaggio costruttivo”. L’Africa sarò molto importante per il mondo (e la Pirelli) di domani. Gyasi è l’ultimo dei 39 artisti che hanno realizzato il Calendario e la sua opera rappresenta la cinquantesima edizione dei 60 anni di storia di The Cal (tenuto conto degli anni in cui non è stato pubblicato). La prima fu proprio l’edizione 1964 quando il fotografo inglese Robert Freeman, ritrattista dei Beatles, fu incaricato di dare vita, sotto la direzione di Derek Forsyth, a un progetto di marketing all’epoca del tutto innovativo.

Tod’s entra in Aura Blockchain Consortium

Tod’s entra in Aura Blockchain ConsortiumMilano, 21 nov. (askanews) – Tod’s entra in Aura Blockchain Consortium, a garanzia del suo Digital Product Passport (Passaporto Digitale di Prodotto) per l’iconica borsa Di Bag.

Il consorzio, sottolinea Tod’s, è un esempio unico di collaborazione con i più prestigiosi marchi del lusso all’avanguardia, nell’ambito dell’innovazione e nell’utilizzo della tecnologia blockchain, in grado di fornire al gruppo la tecnologia blockchain DPP (Digital Product Passport), in modalità ready-to-use, e inaugurando così una nuova era di lusso digitale ed esperienze esclusive per i clienti di Tod’s. Il DPP garantisce l’autenticità delle borse e fornisce i certificati di proprietà che contengono informazioni essenziali riguardanti la produzione e l’artigianalità dei prodotti, le certificazioni di origine e la sostenibilità delle materie prime e dell’imballaggio, così come l’impegno del gruppo verso la sostenibilità. Ogni Di Bag personalizzata sarà collegata digitalmente a un token di tracciabilità immutabile che permetterà di migliorare l’intera esperienza del cliente. Il marchio prevede di espandere l’utilizzo delle soluzioni del consorzio ad ulteriori collezioni.

“Siamo entusiasti di far parte di questo percorso di trasformazione con Aura Blockchain Consortium”, ha commentato Carlo Alberto Beretta, General Brand Manager di Tod’s. “L’esperienza del cliente è al centro di tutto ciò che facciamo in Tod’s e questo ci consente di migliorare ulteriormente il rapporto con le nostre community, permettendoci di condividere direttamente la storia dei nostri prodotti più iconici attraverso la potenza delle tecnologie blockchain”.

Prada: ricavi nove mesi salgono a 3,34 mld. Bertelli: crescita solida

Prada: ricavi nove mesi salgono a 3,34 mld. Bertelli: crescita solidaMilano, 31 ott. (askanews) – Prada chiude i primi nove mesi del 2023 con ricavi netti pari a 3,34 miliardi, in crescita del 12% su anno (+17% a cambi costanti).

Nel dettaglio, le vendite retail sono salite del 12% a 2,98 miliardi (+17% a cambi costanti), con Prada +13% e Miu Miu +49%. Il terzo trimestre vede un +10% su anno. Asia Pacifico, Giappone e Europa trainano la crescita, con vendite retail nei nove mesi in crescita rispettivamente del +21%, +47% e +17%; il Medio Oriente fa segnare +12%, mentre le Americhe cedono l’1%. “L’esecuzione attenta della strategia ha generato una crescita solida nei nove mesi, e anche nel terzo trimestre, nonostante la base di confronto molto sfidante”, ha commentato Patrizio Bertelli, presidente e amministratore esecutivo del gruppo Prada. “Il gruppo ha continuato a consolidare la desiderabilità dei propri marchi e ha accelerato gli investimenti come previsto. Guardando avanti, possiamo contare sulla nostra rafforzata organizzazione per accelerare sull’innovazione e rendere il nostro gruppo ancora più dinamico, mantenendo la flessibilità e reattività che da sempre lo caratterizzano.”

“Nel terzo trimestre Prada ha mantenuto una traiettoria di crescita solida, sostenuta da vendite like-for-like a prezzo pieno”, ha commentato l’AD Andrea Guerra. “Miu Miu ha registrato nuovamente un’ottima performance in tutte le geografie e categorie di prodotto. In un contesto geopolitico ed economico incerto che ci richiede di rimanere vigili, continuiamo ad osservare momentum favorevole e forte entusiasmo attorno ai nostri marchi. Questo ci posiziona bene per un quarto trimestre positivo ed in relazione alla nostra ambizione per l’anno di crescita solida, sostenibile e superiore alla media di mercato.”

Ue lancia “indagine a tappeto” su influencer e pubblicità

Ue lancia “indagine a tappeto” su influencer e pubblicitàRoma, 17 ott. (askanews) – L’Antitrust europeo e le autorità nazionali di tutela della comncorrenza puntano i fari sugli influencer e sulle loro le pratiche commerciali. Con un comunicato, la Commissione Ue rileva come “l’influencer marketing sia diventato un pilastro dell’economia digitale, che dovrebbe raggiungere un valore globale dei 19,98 miliardi di euro nel 2023”. Per questo nelle prossime settimane la Commissione e le autorità nazionali della rete di cooperazione per la tutela dei consumatori “esamineranno i post online per individuare le testimonianze e le sponsorizzazioni che possono fuorviare i consumatori”.

“Gli influencer coinvolti in attività commerciali regolari, come le collaborazioni per pubblicizzare prodotti o servizi, sono considerati operatori commerciali ai sensi del diritto dell’Unione in materia di tutela dei consumatori, e sono perciò tenuti a comunicare la pubblicità in modo trasparente – avverte la Commissione -. Il risultato di questa indagine a tappeto sui social media confluirà nel controllo dell’adeguatezza dell’equità digitale, il quale contribuirà a valutare se sia necessaria una nuova legislazione per rendere i mercati digitali sicuri quanto quelli offline”. La Commissione europea ha inoltre varato la piattaforma “Influencer Legal Hub”, sulla quale gli influencer e i creatori di contenuti possono trovare informazioni sulla legislazione dell’Unione in materia di pratiche commerciali leali, il che “li aiuterà a rispettare le norme”, aggiunge l’esecutivo comunitario.

L’Influencer Legal Hub fornisce video di formazione animati e un catalogo di risorse sviluppato in collaborazione con esperti del mondo accademico. Gli influencer, recita un comunicato, possono informarsi sui loro obblighi giuridici, in particolare riguardo a quando, dove e come devono dichiarare le loro attività pubblicitarie sui social media, a cosa devono fare in relazione alla dovuta diligenza professionale e a quali diritti hanno i consumatori quando acquistano un prodotto o un servizio direttamente da loro.

Nasce The Platform: per una informazione indipendente su Moda e Lusso

Nasce The Platform: per una informazione indipendente su Moda e LussoMilano, 29 set. (askanews) – Nasce una nova testata informativa indipendente sul sul mondo e l’industria della Moda: è The Platform – www.theplatform.group – fondata e diretta da Maria Silvia Sacchi, Maria Silvia Sacchi, giornalista di riconosciuta competenza nel campo dell’industria della moda e del lusso, settore che ha commentato per oltre 20 anni dalle pagine del Corriere della Sera. Per Rcs Mediagroup, società editrice del Corriere, Maria Silvia Sacchi ha anche progettato e diretto il Master in management della moda e del lusso e gli Online Fashion Talks di Rcs Academy.

Il mondo della Moda e del Lusso è un’industria strategica che concorre significativamente non solo a creare ricchezza e posti di lavoro ma, anche, a promuovere innovazione sociale e a stimolare cambiamenti nei diversi campi della cultura, concorrendo così a formare l’immagine di un Paese. TPF-ThePlatform ogni giorno ne racconta i risultati e i cambiamenti più rilevanti in atto a livello globale. Movimenti e cambiamenti scandagliati in profondità, senza fretta, sempre con un occhio italiano e senza rinunciare a un apporto di critica costruttiva. Notizie e interviste, analisi di settore, su singole aziende o gruppi e dove informarsi e formarsi, sono i tre ambiti privilegiati dall’impegno di The Platform, a cui si può accedere con modalità diverse. Le sintesi degli articoli e delle analisi, presentate anche sui social (es. LinkedIn, Instagram, X), sono gratuite, mentre la lettura completa è possibile solo su abbonamento. Lo spazio dedicato alle proposte di formazione e alle offerte di lavoro è, anch’esso, gratuito.

Commentando i risultati e le decisioni dei protagonisti, gli arrivi e le partenze nel management in rapporto a nuove strategie o differenti assetti societari, spiegando i possibili scenari che possono nascere da segnali apparentemente deboli, raccontando il nuovo che sta emergendo senza dimenticare il valore di ciò che è consolidato, The Platform intende anche accendere i riflettori sulla sempre più diversificata responsabilità sociale dichiarata dalle singole imprese, dai distretti e dai comparti in cui operano e valutata in base all’effettiva capacità di apportare risultati concreti in termini di innovazione, sostenibilità, e inclusione. Al tema della formazione, poi, è dedicata una parte importante dell’impegno informativo di The Platform, proprio per il riconoscimento del ruolo strategico che il ricambio generazionale e la trasmissione delle competenze artistiche, artigianali e tecniche hanno per il settore. Una banca dati che riunisce tutte le opportunità informative, un notiziario sempre aggiornato, una serie di iniziative di formazione sono gli strumenti messi a disposizione di aziende e giovani, per favorire il matching fra offerta e domanda di lavoro, che in questo momento vede circa 90mila posizioni che nel prossimo triennio rischiano di non essere coperte per mancanza di professionalità adeguate. (nella foto: Maria Silvia Sacchi)