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Kering compra palazzo in via Monte Napoleone per 1,3 miliardi

Kering compra palazzo in via Monte Napoleone per 1,3 miliardiMilano, 4 apr. (askanews) – Kering – colosso francese del lusso, che annovera tra i suoi marchi Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta e Balenciaga – ha acquisito per 1,3 miliardi di euro la società proprietaria dello storico immobile di via Montenapoleone 8, controllata da Blackstone Property Partners Europe. Si tratta della più grande transazione di un singolo asset mai effettuata in Italia.


Situato in uno degli incroci più importanti del quadrilatero della moda a Milano, il palazzo settecentesco si sviluppa su cinque piani, per un totale di 11.800 mq di superficie lorda. L’immobile comprende più di 5.000 mq di superficie commerciale, una delle più ampie di via Monte Napoleone. L’operazione dovrebbe concludersi entro luglio. Blackstone ha acquisito la proprietà nel novembre 2021 come parte di una più ampia acquisizione di portfolio comprando Reale Compagnia Italiana. “Questa transazione rappresenta un ottimo risultato per i nostri investitori e dimostra la straordinaria richiesta di immobili di alta qualità nei mercati più solidi da parte degli investitori”, ha commentato James Seppala, Capo Real Estate Europa di Blackstone. L’investimento, spiega Kering, si inquadra all’interno della propria strategia immobiliare selettiva che intende assicurarsi posizioni altamente prestigiose e ambite per le sue maison. Kering continua a privilegiare una gestione proattiva del proprio portafoglio immobiliare, con l’obiettivo di breve-medio termine di mantenere una quota di partecipazione all’interno delle sue principali proprietà, al fianco di co-investitori presenti attraverso specifici veicoli di investimento.

Valentino: Alessandro Michele è il nuovo direttore creativo

Valentino: Alessandro Michele è il nuovo direttore creativoMilano, 28 mar. (askanews) – Alessandro Michele è il nuovo direttore creativo della maison Valentino dopo l’uscita di scena di Pierpaolo Piccioli. Questa nomina, spiega la maison, “segna l’inizio di un nuovo viaggio per continuare a far risplendere i valori unici del marchio, il suo patrimonio e i suoi codici couture nel mondo attraverso la prospettiva unica e la ricchezza di esperienza di Alessandro Michele”.


Lo stilista romano, classe 1972, ha lavorato per 20 anni, fino al 2022, in Gucci (dal 2015 nominato direttore creativo). “È per me un grandissimo onore essere accolto nella maison Valentino – scrive -. Sento l’immensa gioia e l’enorme responsabilità nel fare ingresso in una maison de couture che ha inciso la parola bellezza in una storia collettiva fatta di ricercatezza ed estrema grazia. A questa storia va il mio primo pensiero: alla ricchezza del suo patrimonio culturale e simbolico, al senso di meraviglia che ha saputo costantemente generare, all’identità preziosissima che i suoi padri fondatori, Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti, le hanno donato con amore sfrenato. Si tratta di riferimenti che hanno sempre rappresentato per me una irrinunciabile fonte di ispirazione e a cui intendo rendere omaggio rileggendoli attraverso la mia visione creativa”. (Foto dal profilo Instagram della maison Valentino)

NUO (Exor) entra nel capitale di Subdued con una quota del 30%

NUO (Exor) entra nel capitale di Subdued con una quota del 30%Milano, 19 mar. (askanews) – La holding NUO – partecipata da Exor e da World-Wide Investments, il più antico family office di Hong Kong – entra con una quota del 30% nel capitale di Osit, azienda romana che opera nel segmento moda per teenager con il marchio Subdued. La partnership strategica tra i co-fondatori di Subdued (Enrico Maria Sconciaforni e Alessandro Orsini) e NUO consentirà al brand di consolidare la sua forte presenza nel mercato europeo e di intraprendere un percorso di crescita su scala mondiale.


Nel 2023, Subdued ha registrato un fatturato consolidato di circa 120 milioni, di cui più del 50% generato all’estero, con un aumento di quasi il 30% rispetto al 2022. Risultati che pongono solide basi per le prospettive future di entrata e sviluppo del mercato americano e di quello asiatico. “Siamo felici di accogliere NUO come partner strategico per lo sviluppo futuro di Subdued”, ha commentato Enrico Maria Sconciaforni, co-fondatore e presidente di Subdued. “Sotto la guida mia e di Alessandro, Subdued ha raggiunto risultati impressionanti ed è oggi il brand di moda di riferimento per un target molto specifico di clienti tra i 14 e i 20 anni che iniziano a sviluppare la propria identità di stile”. “Siamo entusiasti di questa partnership con NUO – ha dichiarato Alessandro Orsini, co-fondatore e Ceo di Subdued – e crediamo che grazie al loro contributo e al loro network potremmo accelerare lo sviluppo globale di un marchio già ben affermato nel mercato europeo”.


“L’ambizione di NUO è contribuire attivamente al successo globale del marchio Subdued, in particolare puntando sul mercato cinese e nord americano – ha spiegato Tommaso Paoli, Ceo di NUO -. NUO metterà a disposizione le proprie competenze nello sviluppo internazionale, la disciplina di una buona governance, il network relazionale per consentire agli imprenditori e al team di raggiungere le loro ambizioni di lungo periodo”. Nel corso di questi primi anni di attività NUO ha investito in numerose società italiane di eccellenza tra cui Andriani (innovation & healthy food), Montura (sportswear), Venchi (food), Ludovico Martelli (personal care), Bending Spoons (digital), Slowear (fashion).

L’utile di Zalando balza a 83 mln nel 2023, Borsa premia attese di crescita

L’utile di Zalando balza a 83 mln nel 2023, Borsa premia attese di crescitaMilano, 13 mar. (askanews) – Nel 2023 i ricavi di Zalando sono diminuiti dell’1,9% a 10,1 miliardi di euro, mentre il volume lordo della merce (Gmv) è calato dell’1,1% a 14,6 miliardi di euro, in linea con la guidance. In forte crescita, invece, l’utile netto che balza a 83 milioni dai 16,8 dell’anno prima. L’Ebit rettificato si è attestato nella parte alta dell’intervallo a 350 milioni di euro dai 185 milioni di euro di un anno prima, con un margine di Ebit rettificato del 3,5%, più alto di 1,7 punti rispetto al 2022. Il titolo a Francoforte beneficia di questi risultati e delle prospettive di crescita già dall’anno in corso e sale del 16,45% a 22,3 euro.


Nel 2024 l’azienda si aspetta un aumento del volume lordo delle merci e dei ricavi tra lo 0% e il 5% rispetto al 2023. Zalando continuerà a focalizzarsi sulla crescita profittevole con una progressione del margine. L’aspettativa per l’Ebit rettificato è tra i 380 milioni e i 450 milioni. Nella sua strategia aggiornata al 2028, Zalando, inoltre, si è data come obiettivo un tasso composto annuo tra il 5% e il 10%, sia per il volume lordo delle merci sia per i ricavi. L’Ebit rettificato è atteso al 6-8%. Sia con il B2C sia con il B2B, Zalando punta a servire nel lungo termine l’equivalente del 15% del mercato europeo della moda, che vale 450 miliardi di euro.


“La nostra disciplina finanziaria ci ha permesso di chiudere un altro trimestre di profittabilità in aumento – ha affermato Sandra Dembeck, Cfo di Zalando – Questi miglioramenti, insieme al nostro bilancio positivo, ci consentono di investire in priorità strategiche della nostra visione ad ecosistema, come la qualità delle esperienze dei clienti, nuove proposte di moda e lifestyle ed innovazioni tecnologiche per incrementare il coinvolgimento del consumatore ed espandere la nostra offerta B2B. Abbiamo la forza finanziaria per costruire con successo l’ecosistema e-commerce della moda e del lifestyle”.

Trussardi passa al gruppo Miroglio, finalizzata l’acquisizione

Trussardi passa al gruppo Miroglio, finalizzata l’acquisizioneMilano, 12 mar. (askanews) – Il Gruppo Miroglio ha finalizzato l’acquisizione di Trussardi dal fondo QuattroR, nell’ambito di un’operazione di ristrutturazione avviata dalla maison milanese, tra i simboli dell’italianità nel mondo, con l’obiettivo di valorizzare il marchio e garantire la continuità industriale.


Trussardi entrerà a far parte del Gruppo Miroglio come brand indipendente mantenendo la sede nella città di Milano. Il perimetro dell’operazione include una rete di 15 punti vendita posizionati strategicamente in Italia, l’archivio storico e i diritti di licenza. Trussardi adotterà una strategia di crescita multicanale, con particolare attenzione ai mercati chiave dell’Italia, dell’Est Europa e del Medio Oriente, dove il brand gode di una solida reputazione. “Siamo orgogliosi di annunciare l’acquisizione di Trussardi, un passo fondamentale nella nostra strategia di crescita e diversificazione di portafoglio. Trussardi, con il suo patrimonio unico e il forte appeal nel segmento premium, rappresenta un’icona dell’heritage italiano – ha commentato Alberto Racca, amministratore delegato del Gruppo Miroglio -. Intendiamo valorizzare la combinazione di eleganza e versatilità che da sempre contraddistingue Trussardi in tutte le sue espressioni, con lo sguardo rivolto verso lo stile di vita e i valori del cliente contemporaneo. Inoltre, l’acquisizione ci permette di espandere strategicamente la presenza del nostro Gruppo nei settori uomo e pelletteria, arricchendo e diversificando il nostro portafoglio”.

Prada: ricavi 2023 salgono a 4,7 miliardi, utile netto +44%

Prada: ricavi 2023 salgono a 4,7 miliardi, utile netto +44%Milano, 7 mar. (askanews) – Il gruppo Prada ha chiuso il 2023 con ricavi netti pari a 4,7 miliardi, in aumento del 13% rispetto al 2022, e un utile netto a 671 milioni (+44%). In ulteriore miglioramento la redditività con ebit margin al 22,5%, pari a 1,1 miliardi. Proposto un dividendo di 0,137 euro. A fine 2023, la posizione finanziaria netta è positiva per 197 milioni, che riflette cash-out per investimenti di 759 milioni, incluse acquisizioni strategiche in ambito real estate.


Il Giappone (+44%) si è confermata l’area con la migliore performance nel 2023. l’Asia Pacifico ha registrato una forte crescita nel corso dell’anno (+24%), l’Europa un +14%, mentre le Americhe hanno chiuso l’anno con vendite invariate. “Siamo soddisfatti degli ottimi risultati raggiunti nel 2023, merito della desiderabilità dei nostri marchi”, ha dichiarato Patrizio Bertelli, presidente e amministratore esecutivo del Gruppo Prada. “Innovazione, dinamismo e flessibilità saranno ancora più cruciali per il nostro successo nel 2024 e sono fiducioso che la nostra organizzazione rafforzata saprà far evolvere ulteriormente il gruppo”.


“Nel 2023 abbiamo raggiunto i nostri obiettivi, con una performance molto positiva nel corso dell’intero anno”, ha commentato l’amministratore delegato Andrea Guerra. “Guardando al futuro, siamo consapevoli della persistente incertezza dello scenario geopolitico e macroeconomico, così come delle basi di confronto sfidanti. Come per il 2023, la crescita su base trimestrale potrebbe avere una traiettoria irregolare nel corso dell’anno, ma la nostra ambizione rimane invariata: continuare a generare una crescita solida, sostenibile e superiore alla media di mercato.”

Moncler: ricavi 2023 sfiorano i 3 miliardi, dividendo a 1,15 euro

Moncler: ricavi 2023 sfiorano i 3 miliardi, dividendo a 1,15 euroMilano, 28 feb. (askanews) – Il gruppo Moncler chiude il 2023 con ricavi consolidati che sfiorano i 3 miliardi (2,98 mld), in crescita del 15% (a cambi correnti), Ebit a 893,8 milioni, con un margine del 30%, e risultato netto a 611,9 milioni rispetto a 606,7 milioni nel 2022 che includeva un beneficio fiscale straordinario di 92,3 milioni per il riallineamento del valore fiscale del marchio Stone Island. A fine 2023, la cassa netta è di oltre 1 miliardo. Proposta di distribuzione di un dividendo in aumento a 1,15 euro per azione, con un payout ratio del 51%.


“Il 2023 ha scandito il decimo anniversario dalla nostra quotazione alla Borsa di Milano. Oggi sono molto orgoglioso di celebrare questo importante traguardo con risultati record per il gruppo”, ha commentato Remo Ruffini, presidente e amministratore delegato di Moncler. “Guardando al futuro, il viaggio prosegue. In Moncler, continueremo a rafforzare le tre dimensioni del nostro marchio – Collection, Genius e Grenoble – mantenendo una connessione costante con le community esistenti e raggiungendone di nuove. Nel frattempo, Stone Island inizia un nuovo capitolo, pronta ad esprimere il suo pieno potenziale attraverso una strategia di brand engagement e di posizionamento del marchio altamente distintiva che abbiamo recentemente lanciato”.

Ue: Zalando rimuoverà indicatori di sostenibilità ingannevoli

Ue: Zalando rimuoverà indicatori di sostenibilità ingannevoliRoma, 22 feb. (askanews) – Zalando si è impegnata a rimuovere gli indicatori e le icone di sostenibilità “ingannevoli” visualizzati accanto ai prodotti offerti sulla piattaforma. Lo riporta la Commissione, spiegando con un comunicato che lòa decisione è il risultato di consultazioni assieme alle autorità nazionali per la tutela dei consumatori.


Queste indicazioni “possono indurre i consumatori in errore circa le caratteristiche ambientali dei prodotti. A partire dal 15 aprile 2024 – si legge – le icone non appariranno più; Zalando fornirà invece informazioni chiare sui benefici ambientali dei prodotti, come la percentuale di materiali riciclati utilizzati”.

Assocalzaturifici al governo: servono incentivi per assumere i giovani

Assocalzaturifici al governo: servono incentivi per assumere i giovaniMilano, 8 feb. (askanews) – In attesa di vedere – a fieramilano dal 18 al 22 febbraio – quasi 3.000 brand del mondo della moda esporre le loro ultime novità, tra Micam, Mipel, The one Milano, Milano Fashion&Jewels e Lineapelle, Assocalzaturifici lancia una richiesta al governo che ha una parola chiave, come ha detto la presidente, Giovanna Ceolini: incentivi.


“Abbiamo poi bisogno di incentivi per poter assumere i giovani in azienda per far sì che l’innovazione sostenibile venga messa in pratica” ha detto in conferenza stampa Ceolini ricordando che “i giovani non vogliono venire a lavorare in fabbrica e non lo vogliono neppure i loro genitori legati ancora all’idea del figlio dottore, ma voglio ricordare che ci sono stipendi interessanti”. Non solo. “Servono incentivi per portare il nostro prodotto all’estero, non tanto perchè le fiere non siano importanti ma perchè per poter mandare il made in Italy all’estero serve un aiuto da parte dello Stato. E ancora il reshoring venga agevolato creando piattaforme per passare da pmi ad aziende più strutturate”. “Il nostro governo si picchia un po’ sulla spalla ma noi dobbiamo essere aiutate sennò spariamo – ha concluso – deve aiutarci per lavorare meglio”. La presidente di Assocalzaturifici poi sollecita una risposta al viceministro dell’Economia, Maurizio Leo: “Noi stiamo ancora aspettando il decreto per l’albo dei certificatori dei crediti di imposta promesso lo scorso anno al Micam dal viceministro Leo – ha detto – le aziende hanno seguito delle regole, non è che abbiano messo sul tavolo soldi che non hanno speso. Per cui serve un albo certificatori con nuove linee guida che non vengano cambiate a caso”.


In attesa di risposte dall’esecutivo le sei manifestazioni fieristiche legate al fashion fanno quadrato e si ritrovano intorno al claim Gratify: sui valori di innovazione ed eccellenza, infatti, si fonda la sinergia tra le fiere che anche per questa edizione si presentano al mercato tutte insieme. Dal Micam, il Salone internazionale delle calzature, al Mipel, il Salone internazionale dedicato alla pelletteria e all’accessorio moda, a Theonemilano, il Salone dell’outerwear e dell’haute à-Porter, a Lineapelle, rassegna internazionale dedicata ai settori pelli, accessori, componenti, sintetico, tessuti e modelli per calzatura, pelletteria, abbigliamento e arredamento, fino a Milano Fashion&Jewels, pur nella specificità dei diversi comparti, queste fiere portano avanti linee guida comuni. E a loro si aggiunge, nell’ambito di Lineapelle, l’area promozionale di Simac Tanning Tech, il salone per il settore delle tecnologie per la calzatura, pelletteria e concia che si terrà in settembre con oltre 300 espositori. I macrotemi al centro di questa edizione delle fiere fashion vedono in primis la sostenibilità, intesa come impegno concreto, frutto di diverse competenze, in secondo luogo l’esperienza dei sensi: il 2024 segnerà il ritorno dello shopping nei negozi “reali”, con l’importanza dell’acquisto fisico e dell’interazione umana e diretta. Infine il futuro positivo, ricercando una nuova normalità e una creatività che evita il surplus e l’abbondanza per concentrarsi sulla concretezza.


Poi ci sono i trend. Due i principali condivisi tra gli espositori di tutti i saloni. Quello che chiamano old-money, grandpacore o quiet luxury, tutte definizioni per indicare uno stile che si adatta al guardaroba di lei come a quello di lui con una fattura necessariamente di qualità, che riporta verso un’epoca passata, di tradizione e di fascino senza tempo. E il lunar realm, gorpcore, what do you mean. Anche in questo caso nomi diversi per uno stesso concetto: forzare il significato primo di un prodotto per catapultarlo in mondi paralleli, un caso sono cappotti e giacche con forme rubate allo sport attivo. Da Lineapelle, invece, si potrà dare uno sguardo alla stagione primavera/estate 2025: il salone è infatti dedicato alle materie prime, espone pelli, materiali e accessori per la moda e non prodotto finito e di conseguenza in contro stagione rispetto agli altri.

Sequi: crisi distretto fiorentino? Assopellettieri collabora per gestirla

Sequi: crisi distretto fiorentino? Assopellettieri collabora per gestirlaMilano, 8 feb. (askanews) – Assopellettieri è in campo per contribuire a sbloccare la crisi del distretto fiorentino della pelletteria. Non fornisce i dettagli la presidente, Claudia Sequi, ma assicura che l’associazione che presiede è tra gli attori che si stanno muovendo. “Tutte le parti coinvolte hanno il massimo interesse a dare una mano e l’associazione lo sta facendo per quello che le compete. Non voglio e non posso essere più esplicita”, ha detto a margine della presentazione delle fiere della moda in calendario a febbraio a FieraMilano.


“L’associazione sta monitorando la situazione ed è parte dell’accordo dei vari componenti per affrontare la situazione. Non voglio essere più esplicita. Comunque ci sono delle cose che stiamo facendo: l’associazione c’è e sta portando avanti quelle che sono le sue istanze per dare un aiuto a tutte le nostre aziende che sono aziende di grandi produttori, di brand, di piccole e medie imprese”, ha spiegato. “Noi abbiamo tutto l’interesse affinché questo il comparto nel suo insieme sia tutelato però abbiamo fiducia in quello che è un distretto, quello di Scandicci, molto molto forte quindi tutti abbiamo l’interesse a tutelarlo”, ha aggiunto. Non fornisce però numeri: “Noi non abbiamo i dati perché chiaramente sono principalmente dati di Inps di cui noi non disponiamo”, ha detto. La presidente Sequi, tuttavia, ha tenuto a precisare che “questo momento di rallentamento, di difficoltà non riguarda solo il distretto fiorentino: è assolutamente trasversale, trasversale in tutta Italia e trasversale in tutti i settori quindi non riguarda soltanto le borse ma riguarda le scarpe, direi tutto il comparto fashion”.