Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Auto, PwC: crescono scettici verso elettrico, obiettivo Ue a rischio

Auto, PwC: crescono scettici verso elettrico, obiettivo Ue a rischioMilano, 20 set. (askanews) – I prezzi elevati delle auto, la scarsa diffusione di colonnine e la fine degli incentivi nei principali mercati Ue, pesano sulla diffusione delle auto elettriche (bev+phev) che in Europa è inferiore del 35% e in Italia del 50% rispetto alle stime fatte solo 3 anni fa. Nei primi 8 mesi del 2024 la quota di mercato nell’Ue è passata dal 21,4% al 19,2%, mentre nel solo mese di agosto le vendite di elettriche (bev) sono crollate del -44% con la quota di mercato che si è ridotta di un terzo al 14%.


“L’adozione delle vetture elettriche in Europa è inferiore del 50% rispetto alle stime fatte solo tre anni fa e questo oggi rende irraggiungibili gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati dall’Ue”, ha detto ad Askanews Francesco Papi, Partner di Strategy& e Automotive leader di PwC Italia che ha curato la 5° edizione dello studio eReadiness, un’indagine sulle intenzioni e i comportamenti di acquisto di 17mila consumatori in 27 paesi, fra cui l’Italia presentato oggi. Il calo di vendite di vetture elettriche ha evidenziato le diverse velocità con cui l’Europa sta affrontando la transizione. l paesi del Nord tra cui Norvegia, Svezia e Olanda si confermano leader nell’e-mobility con una quota di immatricolato elettrico tra il 45% ed il 90%. Seguono a distanza i principali Paesi dell’Europa centrale come Francia e Germania, che si attestano tra il 18% e 25% di penetrazione dell’elettrico ma con un andamento in contrazione rispetto all’anno precedente. Soprattutto in Germania che nei primi 8 mesi, anche a causa della fine degli incentivi, ha registrato un calo delle vendite di bev del 32%, compensata solo in parte dalla crescita dei phev (+9,1%). Resta indietro il sud Europa, con l’Italia che si conferma fanalino di coda con una quota del 7,2% di vetture elettriche (divisa equamente fra bev e phev) ad agosto in calo rispetto all’8,6% dello stesso periodo dell’anno precedente.


“La diffusione delle auto elettriche nei paesi nordici, con l’esempio virtuoso della Norvegia dove siamo sopra all’80%, indica che l’e-mobility può essere una scelta di massa e una tecnologia di larga scala. Ma l’Ue è in ritardo di almeno 8 anni rispetto alla Norvegia. Serve un cambio di velocità”, spiega Papi. I tempi però sono stretti e gli obiettivi Ue di riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030 e del 100% nel 2035 con lo stop alla produzione di motori termici rappresentano una sfida che rischia di mettere in ginocchio l’industria automotive europea. Al punto che l’Acea ha rivolto un appello all’Ue chiedendo di rivedere con urgenza i target sulle emissioni e più in generale la politica di elettrificazione.


“Se tutti i paesi europei adottassero la stessa velocità di adozione della Norvegia gli obiettivi slitterebbero di un paio di anni, mentre alla velocità di oggi le zero emissioni non sarebbero ipotizzabili prima del 2040”, spiega Papi. Guardando alla domanda, lo studio ha diviso i potenziali clienti in tre gruppi: i proprietari (owners), quelli interessati all’acquisto nei prossimi 5 anni (prospects) e gli scettici (sceptics).


Il profilo dei proprietari in Italia conferma la tendenza degli ultimi anni con l’età media in aumento e il reddito medio in calo che indicano un’apertura del mercato a fasce meno abbienti, dopo il boom degli early adopters, attirati dalle novità tecnologiche e con capacità di spesa. Oltre il 90% dei proprietari si dichiara soddisfatto dell’acquisto in particolare per i minori costi operativi, l’esperienza di guida e di ricarica, che però nel 70% dei casi avviene a casa o in ufficio con costi decisamente inferiori rispetto alle colonnine pubbliche. Calano invece per la prima volta gli interessati all’acquisto, i “prospects”, dal 69% al 61% (30% sull’orizzonte di due anni) a vantaggio di una crescita significativa del numero degli scettici dal 28% al 35%, segno di maggiore incertezza dei consumatori e di un rallentamento dell’interesse verso l’elettrico. I principali ostacoli alla diffusione dei bev si confermano: l’autonomia ancora limitata nonostante un aumento medio del 20% negli ultimi modelli; i lunghi tempi di ricarica e il costo dei veicoli. Oltre la metà degli intervistati considera accettabile un’autonomia di 300-400 km e tempi di ricarica sotto i 20 minuti. Fra i segmenti di auto risultano particolarmente penalizzati sul fronte del prezzo i modelli più compatti in fascia A-B, che in Italia valgono un terzo del mercato. “Il segmento D, quello dei veicoli di grandi dimensioni, è l’unico in cui l’elettrico costa meno del termico, complice il taglio dei prezzi avviato da Tesla che domina il segmento. I segmenti A-B invece rischiano di essere dominati dai marchi cinesi. Ci vogliono uno sforzo delle case auto europee per chiudere il gap competitivo e un sostegno alla domanda. I dazi non servono, penalizzano i consumatori. La battaglia con la Cina si combatte sull’innovazione”, conclude Papi.

Auto, Unrae: serve chiarezza su target emissioni, dazi e incentivi

Auto, Unrae: serve chiarezza su target emissioni, dazi e incentiviMilano, 19 set. (askanews) – Dopo il calo delle immatricolazioni Ue di agosto (-18%), Unrae sottolinea l’importanza di definire al più presto regole chiare per il settore automobilistico, in materia di politiche sia ambientali che doganali.


“È fondamentale che si faccia al più presto chiarezza sui target delle emissioni di CO2, sui dazi alle importazioni e sulle politiche di incentivazione per dare certezze agli operatori e ai clienti, sia consumatori che aziende”, ha dichiarato il direttore generale, Andrea Cardinali. E’ altrettanto importante, osserva l’Unrae, che la rete di infrastrutture di ricarica venga velocemente sviluppata come previsto dalle stesse norme europee. La inadeguatezza della situazione attuale è stata infatti più volte denunciata dall’Acea, nonché riconosciuta di recente dallo stesso Commissario uscente per l’Industria e il Mercato Interno, oltre ad essere sottolineata nel Rapporto sulla Competitività presentato da Mario Draghi alla Commissione Europea lo scorso 9 settembre.


“Da parte nostra – continua il direttore – ci impegniamo a collaborare con il Governo per definire un piano pluriennale di sostegno alla transizione energetica nell’automotive, attraverso uno schema incentivi adeguato e una revisione della fiscalità sull’auto aziendale. Una particolare attenzione, nell’immediato, va all’utilizzo dei fondi residui e al recupero delle risorse sottratte al Fondo Automotive dal DL Coesione, che ammontano a 250 milioni”. L’Unrae richiede anche l’eliminazione del price cap per la fascia 0-20 g/Km di CO2 o la sua equiparazione alla fascia 21-60 g/Km, per garantire un sistema di incentivi più equo ed efficace.

Comau e Prima Additive insieme per automazione coating dischi freni

Comau e Prima Additive insieme per automazione coating dischi freniMilano, 19 set. (askanews) – Comau e Prima Additive, due aziende italiane e leader nei rispettivi settori, hanno unito le forze per mostrare i vantaggi del laser cladding a doppio strato, grazie allo sviluppo di un sistema di rivestimento dei dischi freno ad alta velocità e completamente automatizzato per Stellantis. La prima di una serie di celle robotizzate è stata presentata durante lo Stellantis Factory Booster Day, tenutosi a Torino il 18 settembre.


Rivestendo i dischi freno con acciaio e materiali compositi, la soluzione consentirà a Stellantis di aumentare la durata dei dischi stessi, riducendo le emissioni inquinanti fino all’80%; il tutto mantenendo i tempi ciclo al minimo. Ciò, a sua volta, consentirà alla casa automobilistica di rispettare pienamente la norma Euro 7 che richiede una riduzione del 27% delle emissioni di particelle dai sistemi frenanti entro fine 2026. Con un impegno congiunto per l’innovazione che dura da oltre 50 anni, Comau e Prima Additive hanno sviluppato la soluzione utilizzando una combinazione di sistemi laser avanzati, robot ad alta velocità, processi di produzione additiva e gestione sicura delle polveri. Inoltre, la piena integrazione dei robot Comau integrati con Siemens Sinumerik Run MyRobot consente all’operatore di controllare direttamente il robot senza l’ausilio di controller esterni, ma direttamente dall’HMI di sistema. Il sistema modulare consente, inoltre, la massima flessibilità e produttività.


“Questa soluzione robotizzata rappresenta un valido esempio di innovazione, guidata da due aziende italiane che hanno sviluppato tecnologie avanzate per raggiungere importanti obiettivi di sostenibilità”, ha spiegato Pietro Gorlier, CEO di Comau. “La nostra collaborazione con Comau unisce due aziende con una profonda esperienza nei rispettivi campi. Questa soluzione non solo contribuisce a migliorare le prestazioni e la durata dei dischi dei freni automobilistici, ma svolge anche un ruolo cruciale nella promozione della sostenibilità riducendo l’impatto ambientale complessivo dei veicoli a motore”, ha aggiunto Paolo Calefati, Ceo di Prima Additive.


Il sistema di rapid coating sviluppato congiuntamente sarà implementato nello stabilimento di Septfonds in Francia entro la fine del 2024, rendendo Stellantis una delle prime case automobilistiche a lanciare una linea completamente automatizzata per il rivestimento duro dei dischi freno in conformità agli standard Euro 7.

Iveco Bus e Zf rafforzano collaborazione nella mobilità elettrica

Iveco Bus e Zf rafforzano collaborazione nella mobilità elettricaMilano, 19 set. (askanews) – Iveco Bus e ZF, leader in prodotti avanzati di mobilità, rafforzano la collaborazione nell’applicazione di soluzioni di mobilità elettrica per il trasporto passeggeri. L’annuncio all’IAA Transportation di Hannover.


La collaborazione commerciale con ZF supporterà la strategia di elettrificazione di Iveco Bus e lo sviluppo di una nuova architettura nativa a zero emissioni per la prossima generazione di veicoli, complementando le capacità tecnologiche. “L’elettrificazione è un fattore abilitante essenziale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione dell’industria degli autobus: rafforzando la nostra collaborazione con ZF, leader tecnologico globale nei prodotti e sistemi di mobilità avanzata, accelereremo lo sviluppo della prossima generazione delle nostre soluzioni di mobilità elettrica”, ha commentato Domenico Nucera, president, Bus Business Unit, Iveco Group.


“Questo ulteriore passo nella nostra relazione con Iveco Bus, focalizzato sulle nostre soluzioni innovative di mobilità elettrica, sottolinea come i nostri investimenti strategici nelle tecnologie di decarbonizzazione stiano dando i loro frutti”, ha affermato Peter Laier, responsabile della divisione Soluzioni per Veicoli Commerciali di ZF.

Auto, Anfia: su mercato Ue pesa incertezza target decarbonizzazione

Auto, Anfia: su mercato Ue pesa incertezza target decarbonizzazioneMilano, 19 set. (askanews) – “L’incertezza che aleggia intorno al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione della mobilità posti dall’Ue – con il trend di elettrificazione dei veicoli venduti al di sotto dei livelli previsti – non aiuta certo a mantenere un buon ritmo di rinnovo del parco auto in questi mesi, generando disorientamento nei consumatori”. Così il presidente di Anfia, Roberto Vavassori, commentando il -16,5% del mercato auto europeo (Ue+Efta+UK) ad agosto, penalizzato dal crollo delle vendite di auto elettriche.


“Il disallineamento tra politiche climatiche da un lato e politiche industriali e commerciali dall’altro ha portato l’industria automotive dell’Ue a dover fronteggiare un alto rischio di perdita di competitività, che può e deve essere scongiurato, oggi, dando la priorità all’implementazione di una strategia e di un piano di sostegno alla transizione per le imprese”, ha concluso Vavassori.

Auto, Csp: crisi bev affonda mercato, Ue riveda politica transizione

Auto, Csp: crisi bev affonda mercato, Ue riveda politica transizioneMilano, 19 set. (askanews) – La causa principale del crollo delle immatricolazioni Ue di agosto (-18,3%) è da ricercarsi nella crisi dell’auto elettrica (-44%). A pesare, spiega il Centro Studi Promotor, il forte calo registrato nei principali mercati: -68,8% in Germania, -40,9% in Italia, -33,1% in Francia e -24,8% in Spagna, mentre il Regno Unito fa registrare una crescita (+10,8%) dovuta a forti sconti praticati dai concessionari per smaltire le giacenze di auto elettriche invendute.   “E’ del tutto evidente – sostiene Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor -, che, come da più parti viene richiesto, è assolutamente urgente che l’Unione Europea riveda la sua politica per la transizione energetica”.


“Pur in presenza di un pieno recupero del calo del prodotto interno lordo generato dalla pandemia e dalle altre circostanze negative che l’hanno seguita, il mercato dell’auto dell’Europa Occidentale e in particolare quello dell’Unione Europea si è attestato intorno all’80% dei livelli ante-crisi con conseguenze fortemente negative per l’industria dell’auto europea, che è, tra l’altro, fortemente insidiata dalla concorrenza cinese che tende a conquistare quote sempre più importanti delle immatricolazioni in Europa”, conclude Quagliano.

Auto, Acea: preoccupa crollo bev, rivedere target emissioni 2025

Auto, Acea: preoccupa crollo bev, rivedere target emissioni 2025Milano, 19 set. (askanews) – Il calo della quota di mercato delle auto elettriche (dal 21% al 14% ad agosto) nell’Ue è un segnale “estremamente preoccupante” per l’industria e per i decisori politici. I produttori di auto europei, rappresentati da Acea invitano pertanto le istituzioni Ue a presentare misure di sostegno urgenti prima che i nuovi obiettivi di CO2 per auto e furgoni entrino in vigore nel 2025. Inoltre, Acea esorta la Commissione europea ad anticipare al 2025 le revisioni della normativa sulla CO2 per i veicoli leggeri e pesanti, attualmente programmate rispettivamente per il 2026 e il 2027.


L’industria automobilistica europea sostiene l’accordo di Parigi e gli obiettivi di decarbonizzazione dei trasporti dell’Ue per il 2050 e ha investito miliardi nell’elettrificazione. Oggi, la tecnologia dei veicoli e la disponibilità di veicoli a emissioni zero non sono più colli di bottiglia. Stiamo svolgendo la nostra parte in questa transizione, ma sfortunatamente, gli altri elementi necessari per questo cambiamento sistemico non si stanno verificando. Un fattore aggravante è la rapida erosione della competitività dell’Ue, come confermato nel rapporto Draghi. Secondo Acea mancano “le condizioni cruciali” per raggiungere la spinta necessaria nella produzione e nella diffusione di veicoli a emissioni zero: infrastrutture di ricarica e rifornimento di idrogeno, un ambiente di produzione competitivo, energia verde accessibile, incentivi fiscali e di acquisto e una fornitura sicura di materie prime, idrogeno e batterie. Anche la crescita economica, l’accettazione da parte dei consumatori e la fiducia nelle infrastrutture non si sono sviluppate a sufficienza.


Di conseguenza, la transizione a emissioni zero è altamente impegnativa, con preoccupazioni crescenti sul raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 per auto e furgoni entro il 2025. Le attuali norme non tengono conto del profondo cambiamento del clima geopolitico ed economico degli ultimi anni e l’incapacità intrinseca della legge di adattarsi agli sviluppi del mondo reale erode ulteriormente la competitività del settore. Ciò solleva la scoraggiante prospettiva di multe multimiliardarie, che altrimenti potrebbero essere investite nella transizione a emissioni zero, o di inutili tagli alla produzione, perdite di posti di lavoro e una filiera europea indebolita in un momento in cui affrontiamo una forte concorrenza da parte di altre regioni produttrici di automobili.


L’industria auto non può permettersi di aspettare la revisione delle normative sulla CO2 nel 2026 e nel 2027, c’è bisogno di un’azione urgente e significativa ora per invertire la tendenza al ribasso, ripristinare la competitività dell’industria Ue e ridurre le vulnerabilità strategiche. Per i veicoli pesanti, una revisione anticipata sarà inoltre assolutamente fondamentale per garantire che condizioni vitali come le infrastrutture per camion e autobus vengano sviluppate in tempo. Acea si dice pronta a discutere un pacchetto di misure di “alleggerimento” a breve termine per gli obiettivi di CO2 del 2025 per auto e furgoni, nonché una revisione rapida e completa delle normative sulla CO2 sia per auto che per camion, oltre a una normazione secondaria mirata per avviare saldamente la transizione verso le emissioni zero e garantire il futuro industriale dell’Europa.

Auto, Acea: immatricolazioni Ue agosto -18%, crolla l’elettrico -44%

Auto, Acea: immatricolazioni Ue agosto -18%, crolla l’elettrico -44%Milano, 18 set. (askanews) – Brusca frenata per il mercato dell’auto europeo ad agosto, in particolare l’elettrico che perde oltre un terzo della quota di mercato. Le immatricolazioni, secondo i dati Acea, sono diminuite del -18,3% a 643.637 unità con cali a doppia cifra in tre dei quattro principali mercati: Germania (-27,8%), Francia (-24,3%) e Italia (-13,4%), mentre la Spagna registra una flessione del -6,5%.


Nei primi 8 mesi del 2024, le immatricolazioni sono aumentate dell’1,4%, raggiungendo quasi 7,2 milioni di unità con risultati positivi in Spagna (+4,5%) e Italia (+3,8%) e stagnanti in Francia e Germania (rispettivamente -0,5% e -0,3%). Nei mercati Ue, Efta e Uk le vendite ad agosto sono diminuite del 16,5% a 755.717 unità, mentre nei primi 8 mesi la crescita è stata dell’1,7% a a 8,6 milioni di unità. Fra le alimentazioni crolla l’elettrico con una flessione del 44% a 92.627 unità e una quota di mercato che passa dal 21% al 14%. Si tratta del quarto mese consecutivo in rosso. A pesare il forte calo nei due mercati più grandi per le auto bev: Germania (-68,8%) e Francia (-33,1%). Da gennaio ad agosto sono state immatricolate 902.011 bev (-8,3%) pari al 12,6% del mercato. Male anche le plug-in -22,3% a 45.590 unità, pari a una quota di mercato del 7,1%. In rosso benzina (-17,1%) e diesel (-26,4% quota 11,2%) che rappresentano però ancora il 44,3% del mercato.


In controtendenza le auto ibride +6,6% a 201.552 unità con una quota di mercato che ha raggiunto il 31,3% dal 24% di agosto 2023. Fra le case auto, Volkswagen ha registrato ad agosto una flessione del 14,8% a 179mila unità mentre è rimasta stabile negli 8 mesi (+1,6% a 1,9 mln unità).


In forte calo Stellantis -29,5% a 92mila unità, con una quota di mercato che passa dal 16,7% al 14,4%, mentre negli 8 mesi il calo è del 3,2% a 1,2 milioni di unità, pari a una quota del 17,5%. Fra i brand perdite superiori al 40% per Citroen, Fiat, Lancia, DS, mentre Peugeot e Jeep hanno perso circa il 15%. Vendite in calo anche per Renault -14,9% a 64.392 unità e una quota del 10%, Hyundai (-14,5%), Toyota (-4,3%), Bmw (-15,6%) e Mercedes (-12,7%). In evidenza Volvo +28,6% a 16mila unità e +38% da inizio anno. Male Tesla -43% a 15.534 unità che perde oltre un punto percentuale di quota mercato scendendo al 2,4%. In rosso anche la cinese Saic con il marchio MG -27,5% a 8.300 unità.

Nissan celebra i 40 anni del marchio del motorsport Nismo

Nissan celebra i 40 anni del marchio del motorsport NismoMilano, 18 set. (askanews) – Nissan celebra il 40° anniversario di Nismo, brand legato al motorsport e alle vetture ad alte prestazioni. Fondata il 17 settembre 1984 come divisione interna di Nissan per l’ottimizzazione di tuning, motorsport e prestazioni, Nissan Motorsport International Co. Limited è stata poi ribattezzata Nismo. Da allora, il marchio è diventato il simbolo dell’impegno della casa madre per il miglioramento delle prestazioni delle proprie auto, sia in pista che su strada.


Nismo, che ha avuto come sede originaria Omori a Tokyo, rappresenta la forza trainante di alcuni dei veicoli e degli sport motoristici più importanti nella storia di Nissan. Durante le celebrazioni del 40° anniversario, i visitatori della Nissan Global Headquarters Gallery di Yokohama potranno ammirare modelli stradali Nismo come la rarissima Nismo 270R e la leggendaria Nismo 400R, oltre a miti della pista come Nissan R390 GT1 che si è classificata terza alla 24 Ore di Le Mans del 1998, Nissan R91CP che ha vinto la 24 Ore di Dayton e la Skyline GT-R Group A, icona del Japan Touring Car Championship (JTCC).


Saranno esposti anche i veicoli dell’attuale gamma di modelli Nismo, tra cui le recenti Ariya, Aura e Fairlady Z. La mostra continuerà fino a martedì 15 ottobre 2024.


In coincidenza del suo 40° anniversario, inoltre, Nismo torna in Europa dove vanta una presenza trentennale. I clienti europei potranno acquistare l’elegante e sportiva Ariya Nismo, il primo modello Nismo completamente elettrico disponibile sul mercato continentale. “Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto Nismo dal 1984 e siamo ansiosi di offrire velocità, sicurezza ed emozioni per i prossimi decenni. La nostra tradizionale filosofia, che porta dalla pista alla strada, prosegue nei nostri programmi di corse ufficiali Super GT e Formula E” ha dichiarato Takao Katagiri, Head of Nissan’s global motorsports business unit and president of Nmc.


Guardando al futuro, Katagiri ha aggiunto: “Il nostro obiettivo è quello di regalare emozioni ai fan in pista e di tradurre ciò che abbiamo imparato in pista in prodotti che i clienti possano acquistare. Più a lungo termine, vogliamo far crescere gradualmente la nostra attività a livello globale, offrendo ai clienti di tutto il mondo modelli Nismo sempre più emozionanti”. Le celebrazioni del 40° anniversario di Nismo continueranno con il Nismo Festival 2024, in programma il 1° dicembre al Fuji International Speedway.

Stellantis Pro One, a Mirafiori l’hub globale dei veicoli commerciali

Stellantis Pro One, a Mirafiori l’hub globale dei veicoli commercialiMilano, 17 set. (askanews) -Stellantis Pro One inaugura il nuovo polo globale per i veicoli commerciali presso il Mirafiori Automotive Park 2030 di Torino. L’hub riunisce tutte le funzioni e le linee guida della business unit per aumentare l’efficienza e la velocità del processo decisionale. Il nuovo hub, con oltre 80 professionisti, integrerà diverse funzioni trasversali e fungerà da centro direttivo per tutti i dipendenti. I team si coordineranno con i centri di competenza e gli stabilimenti di produzione di tutto il mondo.


“L’hub globale per i veicoli commerciali di Stellantis Pro One è nato per riunire il talento delle nostre persone e realizzare l’obiettivo di diventare leader mondiali nel settore dei veicoli commerciali che rappresenta un terzo del nostro fatturato. Abbiamo i piani, i mezzi e la tecnologia”, ha dichiarato Carlos Tavares, Ceo di Stellantis. “La decisione di assegnare questo Hub a Mirafiori è un’ulteriore testimonianza del nostro profondo impegno in Italia”. Negli ultimi anni, Stellantis ha investito in Italia più di 2 miliardi di euro l’anno, concentrandosi su nuovi prodotti e siti produttivi. In questo contesto, lo stabilimento di Atessa si conferma centrale nella strategia di Stellantis.


“Continueremo a costruire un modello di business sostenibile in Italia, un modello che richiede il sostegno dei sindacati, dei fornitori e delle istituzioni. Un impegno comune per formare una forte squadra italiana”, ha aggiunto Tavares. Nella prima metà del 2024 Stellantis Pro One si è assicurata la prima posizione in tre regioni, Europa 30, Sud America e Medio Oriente & Africa; e ha lanciato 12 nuovi modelli con diverse motorizzazione termico, elettrico e idrogeno. Stellantis Pro One ha recentemente introdotto “Stellantis CustomFit”, un nuovo programma di conversione e personalizzazione dei veicoli commerciali, grazie alla collaborazione con una rete di oltre 400 partner a livello globale.


“Abbiamo fatto tanta strada. Oggi realizziamo un terzo dei ricavi Stellantis e abbiamo lanciato 12 modelli con un’ampia scelta di motorizzazioni. Siamo leader tre 3 regioni nel mondo: Europa, Medio Oriente e Africa davanti a Toyota, Ue e Sud America dove siamo cresciuti molto”, ha detto il responsabile globale di Pro One, Jean-Philippe Imparato.