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Stellantis, Tavares: non c’è problema di organico, focus su cambi

Stellantis, Tavares: non c’è problema di organico, focus su cambiMilano, 17 set. (askanews) – “Non abbiamo problemi di organico a Mirafiori. Anzi vogliamo aumentare la produzione di cambi e-Dct il cuore della nostra tecnologia mild-hybrid per cui la domanda è molto forte, perché consente di abbattere le emissioni a prezzi accessibili”. Lo ha detto il Ceo di Stellantis Carlos Tavares a Mirafiori per l’inaugurazione dell’hub globale di Pro One.


A Mirafiori, ha aggiunto Tavares ci sono anche il “Circular Economy Hub che sta andando molto bene con una profittabilità molto buona, il Battery Hub e ora anche l’hub globale di Pro One, la divisione dei veicoli commerciali”.

Acea, Tavares: non corretto cambiare regole su emissioni 2025

Acea, Tavares: non corretto cambiare regole su emissioni 2025Milano, 17 set. (askanews) – “Non è corretto cambiare le regole all’inizio del gioco”. Così il Ceo di Stellantis Carlos Tavares in merito alla richiesta partita dall’Acea, l’associazione dei costruttori europei di cui Stellantis non fa più parte, di posticipare di due anni l’entrata in vigore nel 2025 dei nuovi limiti sulle emissioni medie delle flotte.


“La competizione deve svolgersi con le regole che sono state decise. E non è stato facile per noi adeguarci. E ora a pochi mesi dall’inizio della scadenza viene chiesto di modificarle per le difficoltà di alcuni a raggiungere le quote di bev necessarie a raggiungere gli obiettivi. Noi ci stiamo preparando, siamo pronti a competere e non vogliamo cambiare le regole”, ha aggiunto.

Acc, Tavares: su piani Termoli pesano calo bev e caos regole Ue

Acc, Tavares: su piani Termoli pesano calo bev e caos regole UeMilano, 17 set. (askanews) – Sull’investimento di Acc per la Gigafactory di Termoli “non abbiamo cambiato idea, è una situazione molto fluida che deve tenere conto anche del caos normativo in Europa. Aumenterò la capacità produttiva di batterie quando vedrò crescere le vendite di elettrico. Riprogrammeremo le tempistiche fino a quando sarà necessario”. Lo ha detto il Ceo di Stellantis Carlos Tavares a Mirafiori l’hub gobale di Pro One in riferimento all’incontro al Mimit su Acc per la gigafactory di Termoli.


Nell’incontro a fronte del perdurare dell’incertezza sui tempi dell’investimento, il Ministro Urso ha comunicato che dirotterà i fondi del Pnrr ad altre iniziative, aprendo all’utilizzo di altri fondi quando ci sarà un piano certo, indicativamente a inizio 2025. “Noi dobbiamo calibrare la nostro produzione in base alla domanda. Se la domanda c’è aumentiamo la produzione, altrimenti sarebbe un bagno di sangue. Spetta a me decidere quando l’aumento delle vendite di bev sarà sufficiente”, ha aggiunto Tavares.

Volkswagen: 4 mld per ristrutturazione, a rischio 15mila posti

Volkswagen: 4 mld per ristrutturazione, a rischio 15mila postiMilano, 16 set. (askanews) – Volkswagen chiude in calo -1,3% a 97,5 euro a Francoforte in scia alla debolezza del settore europeo (-1%) e a un report la banca d’affari Usa Jeffries che dopo un incontro con il management ipotizza fino a 4 miliardi di euro di accantonamenti nel quarto trimestre per i costi di ristrutturazione, legati al calo delle vendite e agli investimenti nell’elettrico che non hanno dato i risultati sperati. Altro ostacolo per il gruppo è rappresentato dai nuovi target di emissioni Ue per il 2025 che potrebbero costare fino a 2 miliardi di euro o 10% dell’Ebit di gruppo. Jeffries ha rating buy su Volkswagen con target price di 140 euro.


Secondo Jeffries il gruppo starebbe valutando la chiusura di due o tre impianti in Germania del brand Volkswagen, prima volta nella storia del gruppo, con il taglio di 15mila posti di lavoro e una riduzione di produzione di circa 500-750mila auto l’anno. In Germania il gruppo conta circa 300mila addetti, di cui 120mila in capo al brand Volkswagen. “I giorni trascorsi con il management ci hanno convinto che non esiste un piano B per evitare la riduzione di capacità”, scrivono gli analisti. Jeffries, che indica giugno 2025 come data di inizio del piano di ristrutturazione, ricorda che Volkswagen ha la facoltà di chiudere impianti senza chiedere l’autorizzazione al Consiglio di Sorveglianza, dove siedono i rappresentanti dei lavoratori. Volkswagen ha disdettato in anticipo le garanzie su occupazione e salario che dovevano durare fino al 2029. “I sindacati saranno forzati a trovare nuovi accordi con il gruppo mentre Volkswagen sarà nella posizione di imporre i licenziamenti”, si legge nel report.

Ue boccia proposta case cinesi su prezzi minimi auto elettriche

Ue boccia proposta case cinesi su prezzi minimi auto elettricheBruxelles, 12 set. (askanews) – La Commissione europea ha respinto come insufficienti i prezzi minimi volontari (“price undertakings”) che alcuni esportatori di auto elettriche cinesi si erano offerti di applicare sul mercato europeo, per compensare gli effetti dei sussidi di Pechino, dannosi per l’industria dell’Ue.


L’offerta mirava a convincere la Commissione a desistere dal proporre la conferma definitiva per cinque anni dei dazi supplementari alle importazioni dei veicoli elettrici cinesi, che dal 5 luglio sono già in applicazione provvisoria per quattro mesi. La conferma dei dazi provvisori (che vanno dal 7,8% al 35,3%, a seconda del produttore, e si aggiungono ai dazi già esistenti del 10%) dovrebbe avvenire con un voto del Consiglio Ue nelle prossime settimane. La proposta della Commissione potrà essere respinta solo se esiste una maggioranza qualificata degli Stati membri contraria. Questo significa il 55% dei paesi (almeno 15 su 27) che rappresentino almeno il 65% della popolazione dell’Unione.


Finora, era nota la contrarietà a questi dazi da parte della Germania, ma da ieri si sa che anche Madrid, inizialmente favorevole, è ora orientata a votare contro, dopo le dichiarazioni di ieri in questo senso da parte del premier spagnolo Pedro Sanchez, in visita a Pechino. “Nel quadro dell’inchiesta anti sussidi in corso sulle importazione di veicoli elettrici a batteria dalla Cina, diversi esportatori di auto cinesi hanno sottoposto alla Commissione delle offerte di ‘price undertakings’, che sono impegni da parte degli esportatori di rispettare prezzi minimi all’importazione al fine di compensare i danni causati dai sussidi”, ha spiegato il portavoce per il Commercio estero della Commissione europea, Olof Gill, durante il briefing quotidiano per la stampa dell’Esecutivo comunitario oggi a Bruxelles.


“I dettagli delle offerte che abbiamo visto sono confidenziali, in quanto fanno parte del processo dell’inchiesta in corso. Tuttavia – ha riferito il portavoce – posso confermare che la Commissione ha analizzato attentamente queste offerte, basate sulle norme del Wto (l’Organizzazione mondiale del commercio, ndr) e sulle regole Ue anti sussidi. La nostra analisi si è concentrata sul punto se queste offerte avrebbero eliminato gli effetti dannosi individuati nella nostra inchiesta, e se questi impegni sui prezzi minimi potessero essere efficacemente monitorati e attuati. La Commissione – ha annunciato Gill – ha concluso che nessuna delle offerte soddisfaceva a questi requisiti”. “La Commissione – ha ricordato il portavoce – resta aperta a soluzioni negoziate, ma qualunque soluzione intermedia (“sub-solution”, ndr) dovrà rispettare sia le regole del Wto e rimediare pienamente agli effetti dannosi dei sussidi che sono stati individuati nella nostra inchiesta. In questo spirito, la Commissione continua il suo dialogo con la Cina, e in questo contesto posso confermare che il vicepresidente esecutivo Valdis Dombrovskis (responsabile per il Commercio estero, ndr) incontrerà la sua controparte cinese, il ministro per il commercio Wang Wentao, a Bruxelles la prossima settimana, il 19 settembre, per discutere questo e altri temi commerciali ed economici riguardanti i rapporti Ue-Cina”.


“Non sta a noi, ma alle autorità cinesi – ha puntualizzato ancora Gill, rispondendo ai giornalisti – descrivere in dettaglio una eventuale soluzione possibile in questa inchiesta. Sta alle autorità cinesi proporci – ha concluso il portavoce – una soluzione negoziata che risolva i problemi che abbiamo individuato nella nostra inchiesta”.

Salone Auto Torino, Nissan: anteprima italiana del nuovo Qashqai

Salone Auto Torino, Nissan: anteprima italiana del nuovo QashqaiMilano, 12 set. (askanews) – Anteprima italiana per la la terza generazione di Nissan Qashqai al Salone Auto Torino dal 13 al 15 settembre. Il nuovo Qashqai si presenta con design esterno ancora più moderno, caratterizzato da frontale e gruppi ottici rinnovati. Nuovi anche gli interni, con materiali di qualità e finiture di pregio, i sistemi di assistenza alla guida e l’infotainment con suite Google integrata.


La gamma del nuovo Nissan Qashqai ha maggiori equipaggiamenti di serie rispetto alla versione precedente ma mantiene il prezzo inalterato, che parte da 31.570 euro per le versioni Mild Hybrid e 37.320 euro per le versioni e-Power. Qashqai punta a consolidare la sua posizione di leader del mercato. Dal lancio (nel 2007) a oggi, sono infatti oltre 4 milioni le unità vendute nel mondo, di cui 3 milioni in Europa e oltre 416.000 in Italia. E proprio in Italia, Qashqai è il crossover più venduto di sempre, il modello C-SUV più venduto a cliente privato nel 2023 e il secondo più venduto su tutti i canali nei primi otto mesi del 2004 con oltre 14.000 unità immatricolate.


Successo per le versioni e-Power di Qashqai, che offre il piacere di guida in elettriche e la possibilità di percorrere più di 1.000 km con un pieno di benzina. Nelle vendite di Qashqai a cliente privato il peso delle versioni e-Power ha raggiunto circa il 60%. La presentazione alla stampa è in programma alle 15 nelle sale di Palazzo Madama in Piazza Castello. Per tutta la durata della kermesse motoristica i visitatori avranno la possibilità di conoscere e provare il nuovo Nissan Qashqai che sarà in esposizione presso lo stand Nissan in Piazza Castello e disponibile per prove su strada con partenze da Piazza Castello e Piazza Carlo Felice.

Salone Auto Torino, Renault porta le icone della Renaulution

Salone Auto Torino, Renault porta le icone della RenaulutionMilano, 12 set. (askanews) – Sempre fedele ai Saloni dell’Auto, Renault sarà presente al Salone Auto Torino 2024 con uno stand su cui presenterà al pubblico le sue recenti novità di prodotto, icone della strategia Renaulution.


Dal 13 al 15 settembre, in Piazza Castello, saranno esposte per la gamma E-Tech Electric: Renault 5 e Scenic, eletta Auto dell’anno 2024. Modelli che sosterranno l’offensiva elettrica della marca insieme a Renault 4, che sarà svelata in anteprima mondiale al prossimo Salone dell’Auto di Parigi, e a Nuova Twingo che arriverà prossimamente nel segmento A. Accanto ai due modelli 100% elettrici, sarà esposta Mobilize PowerBox, stazione di ricarica connessa, con potenza configurabile fino a 22 kW. Per la gamma E-Tech Full Hybrid invece saranno esposti Renault Symbioz e Renault Rafale.

Salone Auto Torino, Stellantis presente con i suoi iconici brand

Salone Auto Torino, Stellantis presente con i suoi iconici brandMilano, 12 set. (askanews) – Stellantis protagonista al Salone Auto Torino dal 13 al 15 settembre con il meglio della produzione dei suoi iconici brand, che il pubblico potrà ammirare nel tratto di via Roma compreso tra via Gramsci e via Buozzi, da piazza Carlo Felice verso piazza San Carlo.


“Siamo entusiasti di partecipare al Salone Auto Torino con i nostri iconici marchi: è un’opportunità unica per condividere con il pubblico il nostro impegno verso l’innovazione, la sostenibilità e la mobilità del futuro. Questo evento è una vetrina ideale per mostrare le eccellenze dei nostri brand, ognuno dei quali porta avanti una storia di successo e passione che si integra perfettamente con la visione di Stellantis”, ha detto Santo Ficili Managing Director Stellantis Italia. Fiat nell’anno di celebrazione dei 125 anni sarà presente con diversi modelli a partire dalla Grande Panda in versione elettrica con 320 km di autonomia a cui si affiancherà anche una versione ibrida con prezzi a partire da 25mila e 19mila euro. E poi ancora Abarth 600e e il quadriciclo Topolino entrambe elettriche. Negli stand in esposizione anche Peugeot 5008, Opel Frontera offerto in versione ibrida ed elettrica come la Jeep Avenger, le nuove Citroen e-C3 e Alfa Romeo Junior 280 Veloce elettriche e Lancia Ypsilon Edizione Limitata Cassina.

Stellantis, stop produzione 500 bev a Mirafiori fino all’11 ottobre

Stellantis, stop produzione 500 bev a Mirafiori fino all’11 ottobreMilano, 12 set. (askanews) – Stellantis ha dovuto comunicare alle Organizzazioni Sindacali che La produzione della 500 elettrica (Bev) a Mirafiori subirà una sospensione delle attività da domani fino all’11 ottobre. La misura, spiega Stellantis Italia, è resa necessaria dall’attuale mancanza di ordini legata all’andamento del mercato elettrico in Europa.


Stellantis è fermamente impegnata a garantire la continuità di tutti i suoi impianti e delle sue attività e sta lavorando duramente per gestire al meglio e traguardare questa difficile fase della transizione. Per quanto riguarda le Carrozzerie di Mirafiori, grazie ad un investimento di 100 milioni di euro, presto sarà potenziata la produzione della Fiat 500e con una nuova batteria e a cavallo tra il 2025 e il 2026 sarà anche avviata la produzione della Nuova 500 Ibrida, realizzata sulla base dell’attuale 500 elettrica. A Mirafiori inoltre è al centro di un piano di investimenti per la creazione del Mirafiori Automotive Park 2030 con la produzione di cambi eDCT, il Plant di Economia Circolare e il Battery Technology Center.


Stellantis rimane accanto ai suoi colleghi e le sue colleghe in questo momento turbolento, con l’obiettivo di garantire continuità e crescita, confermando il ruolo dell’Italia come uno dei pilastri globali del Gruppo. Si tratta, conclude Stellantis Italia di un percorso impegnativo, che non risparmia scelte difficili e non offre soluzioni a portata di mano, ma esige unità d’intenti e visione, necessarie per accompagnare questa grande azienda, insieme a tutti i suoi dipendenti, nel futuro

Salone Auto Torino: presenti 42 brand, attesi 500mila visitatori

Salone Auto Torino: presenti 42 brand, attesi 500mila visitatoriMilano, 11 set. (askanews) – Tutto pronto per il Salone dell’Auto di Torino, la manifestazione open air che dal 13 al 15 settembre porterà nel centro cittadino numerosi brand protagonisti dell’automotive mondiale. All’inaugurazione sarà presente anche il ministro del Trasporti, Matteo Salvini.


Gratuito e sostenibile, il Salone di Torino ospiterà 42 brand con oltre 150 auto esposte e numerose aziende di settore in un percorso che si snoda per il centro della città dalla stazione ferroviaria di Porta Nuova passando da piazza Carlo Felice, via Roma, piazza San Carlo, piazza Castello, piazzetta Reale e Giardini Reali, fino a giungere in piazza Vittorio. Fra le case presenti, Stellantis con tutti i brand, Ferrari, Renault, Honda, Nissan, Suzuki, Tesla con il Cybertruck, Mazda, McLaren, il gruppo DR con tutti i suoi 5 brand e diversi marchi controllati da cinesi Omoda e Jaecoo (Chery), MG (Saic) e Polestar (Geely) e alcuni modelli di Dongfeng e Byd. A disposizione del pubblico le ultime novità di prodotto con tutte le tipologie di motorizzazioni, che potranno essere testate nelle aree test drive di piazza Carlo Felice e piazza Castello. Oltre ai modelli di serie i visitatori troveranno anche le supercar, le auto più iconiche, i prototipi e le one off dei più grandi designer, le innovazioni delle aziende dell’indotto e l’intrattenimento dei media partner. Piazza San Carlo sarà il cuore del motorsport, mentre i capolavori del design saranno esposti in piazzetta Reale e piazza Castello.


L’inaugurazione sarà dinamica e si svolgerà venerdì a partire dalle 10 con una serie di parate lungo il circuito dinamico che unisce Piazza San Carlo e Piazza Castello passando per via Roma. Si inizia con le carrozze del 1800 trainate dai cavalli fino al gran finale con le Formula 1, vetture da rally e regine del motorsport. “Sarà una grande festa per il pubblico, con oltre 150 auto esposte tra novità dei brand, prototipi e one off dei grandi carrozzieri, modelli del motorsport. Con la presenza di 42 brand Salone Auto Torino si conferma un successo per il quale ci aspettiamo 500 mila visitatori”, ha detto il presidente Salone Auto Torino Andrea Levy.


“Torino e l’auto hanno un profondo legame storico, economico e sportivo. Riportare il Salone dell’Auto in città con un evento diffuso vuol rendere merito a questa tradizione. Torino sarà capitale indiscussa dei motori, del design e dell’innovazione applicata all’auto a conferma della ricchezza di una filiera che qui ha eccellenze incredibili”, hanno detto Alberto Cirio, presidente Regione Piemonte, e Andrea Tronzano, assessore allo Sviluppo. “Il Salone dell’Auto torna finalmente a casa. A Torino, dove l’industria automobilistica è nata, si è sviluppata e ha fatto scuola per oltre un secolo e che oggi si pone come punto di partenza da cui guardare al futuro, laboratorio di innovazione e transizione ecologica”, ha aggiunto il sindaco di Torino Stefano Lo Russo.


Dal 13 al 15 settembre il pubblico potrà partecipare al sondaggio proposto da Uiga (Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive) che a Salone Auto Torino presenta “Il motore del futuro”, un’indagine per capire come gli italiani immaginano sarà la mobilità dei prossimi anni, cui si potrà rispondere inquadrando un QR-Code su appositi totem. Per i trasporti è attiva l’offerta Speciale Eventi Salone Auto Torino che garantirà sconti fino all’80% da e per Torino nella settimana dell’evento sul prezzo base del biglietto di tutte le FrecceTrenitalia. Per accedere alla convenzione è necessario ricevere il codice segreto scaricando il Free Pass, il biglietto elettronico gratuito. Il pass darà anche accesso a diversi musei, fra cui quello dell’Auto.