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Mercedes, ex quartier generale Stoccarda perde la stella sul tetto

Mercedes, ex quartier generale Stoccarda perde la stella sul tettoRoma, 2 set. (askanews) – La Stella Mercedes è uno dei marchi più famosi al mondo e ha più di 100 anni. Da oggi non adorna più il tetto dell’ex quartier generale della casa automobilistica Daimler Benz a Stoccarda-Möhringen. Un’autogru è venuta a rimuoverla dal tetto: pesa circa tre tonnellate e ha un diametro di 6,5 metri. Una prima data di smantellamento l’anno scorso era fallita. Lo riporta la Frankfurter Allgemeine Zeitung.


L’ex sede aziendale è associata a titoli negativi. L’ex capo della Daimler-Chrysler Jürgen Schrempp una volta lo chiamò “castello di stronzate”. È qui che i manager avevano precedentemente ideato il piano di acquistare Chrysler, che alla fine si rivelò un disastro per l’azienda. Il successore Dieter Zetsche – prosegue la Faz – riportò la sede nello stabilimento principale di Stoccarda-Untertürkheim. La stella continua a trasformarsi sotto l’attuale CEO Ola Källenius. Secondo un portavoce della cassa automobilistica la stella di Möhringen non è destinata ad alcun ulteriore utilizzo. È stato esposta alle intemperie per più di 30 anni. La portavoce non ha voluto pronunciarsi sulla questione se il mostro alla fine verrà demolito. L’edificio a Möhringen non appartiene più al gruppo da molto tempo.

Dacia Duster, arriva la terza generazione del suv prodotto in Romania

Dacia Duster, arriva la terza generazione del suv prodotto in RomaniaMilano, 28 ago. (askanews) – Arriva in Italia a settembre in Italia la terza generazione di Dacia Duster, l’iconico modello del brand controllato da Renault che in quasi 15 anni di carriera è stato venduto in oltre 2,4 milioni di esemplari, di cui 330 mila nel mercato italiano.


Il nuovo Duster viene prodotto nella fabbrica Dacia di Mioveni (Romania), a circa due ore di macchina da Bucarest. Si tratta di uno degli impianti produttivi più avanzati ed efficienti del gruppo Renault, si sviluppa su una superficie di 288 ettari e occupa 7mila persona (di quasi il 50% donne). Ogni giorno produce 1.392 veicoli, circa 350 mila l’anno, uno ogni 55 secondi, grazie a 3 turni giornalieri su cui è distribuita la produzione e alla presenza in loco di diversi fornitori tra cui Valeo Euro Aps/Faurecia e Horse. I veicoli prodotti qui vengono venduti in 44 Paesi nel mondo, in 4 continenti. Particolarità dell’impianto è il fatto di avere al suo interno anche un impianto presse (fase produttiva normalmente esternalizzata) frutto di un investimenti di 35 milioni di euro che permette di realizzare ogni giorno 280 mila pezzi lavorando 700 tonnellate di acciaio. Nella procedura di stampaggio vengono recuperati materiali di scarto per realizzare componenti minori. L’impianto di carrozzeria è completamente automatizzato: ci lavorano un migliaio di robot in diverse linee su una superficie di quasi 70 mila metri quadrati. Per ridurre l’impatto economico e ambientale, i robot lavorano al buio. Sulle linee di montaggio invece lavorano 1.800 addetti. I componenti vengono trasportati alle 468 postazioni di lavoro da carrelli a guida autonoma.


Alla fine dell’assemblaggio, ogni esemplare viene sottoposto a controlli di qualità, fra cui il tunnel d’acqua per verificare la perfetta tenuta delle guarnizioni. Nella fase finale viene effettuato un test di guida su un percorso indoor per verificare il funzionamento dell’auto.

Anfia: produzione auto giugno -54% a 25mila unità, -32% nei 6 mesi

Anfia: produzione auto giugno -54% a 25mila unità, -32% nei 6 mesiMilano, 30 ago. (askanews) – A giugno, in base ai dati definitivi di Anfia, la produzione del settore automotive cala del 25% su anno e cresce del 2,2% rispetto al mese precedente a fronte di una produzione industriale nel suo complesso in calo del 2,6% su anno e in crescita dello 0,5% su mese. Nei primi sei mesi la produzione industriale registra un calo del -3,2%, il settore automotive del -16,3%.


A livello di singoli comparti automotive a maggio la produzione di auto cala del 36% nel mese e del 19,6% nel cumulato, quella di carrozzerie incrementa dello 0,2% nel mese e del 13,9% nel cumulato, mentre la produzione di parti e accessori risulta in calo del 15,6% nel mese e del 18% nel cumulato. Per quanto riguarda la produzione rilevata da Anfia, il totale delle auto prodotte a giugno ammonta a circa 25mila unità di volume, in calo del 54,3% rispetto a giugno del 2023. Nel cumulato dei sei mesi sono state prodotte 202mila autovetture, in calo del 32,2% sullo scorso anno. Nel primo semestre il totale degli autoveicoli prodotti si attesta a circa 368mila unità, in calo del 20,6% rispetto allo stesso periodo 2023.


In calo la produzione anche nei principali mercati europei, con l’eccezione della Spagna che a giugno segna -7,5% ma nei primi sei mesi registra una crescita del +5% a 1,08 milioni di unità. In Germania il calo nel primo semestre è del -6% a 2,1 milioni di unità, UK -7,6% a 416mila, mentre la Francia nel periodo gennaio marzo (ultimo dato disponibile registra) un calo del 21,6% a 233mila unità.

Auto: calano vendite bev cinesi in Ue in scia a mercato e dazi

Auto: calano vendite bev cinesi in Ue in scia a mercato e daziMilano, 30 ago. (askanews) – I costruttori cinesi registrano un calo delle vendite di auto elettriche a luglio in Europa per effetto del calo del mercato e dei dazi Ue. Lo scorso mese le vendite di bev cinesi sono diminuite del 39% rispetto a giugno e del 9,7% anno su anno mentre la quota di mercato è calata dal 10,2% al 9,9%, secondo quanto riporta Bloomberg citando dati Dataforce e Jato Dynamics.


I dazi applicati in base alla grado di collaborazione nell’indagine avviata dall’Ue sugli aiuti di stato variano dal 17,4% di Byd al 37,6% di Saic a cui bisogna aggiungere il 10% già in vigore in precedenza. I dazi diventeranno definitivi a novembre al termine della fase di confronto fra la Commissione Ue. Saic che controlla il brand MG è fra le più colpite con un calo delle vendite del 38% rispetto a luglio 2023 e del 60% rispetto allo scorso giugno (da 13mila a 5.330 unità), prima che entrassero in vigore le tariffe. Anche Byd che a luglio ha raddoppiato le vendite rispetto allo scorso anno a 3.740 unità, ha registrato un calo rispetto a giugno del 5,5%.


In generale la domanda per auto elettriche cresce dove sono ancora in vigore gli incentivi come Belgio e Danimarca e crolla dove sono terminati, come in Germania (-36,8% nei primi 7 mesi). Numeri in crescita anche nel Regno Unito (+18,8%) che sta valutando se applicare a sua volta dei dazi.

Polestar: ricavi I sem -26% a 918 mln, ma conferma outlook 2024

Polestar: ricavi I sem -26% a 918 mln, ma conferma outlook 2024Milano, 29 ago. (askanews) – Polestar, la casa svedese controllata dalla cinese Geely, chiude il primo semestre con ricavi in calo del 26% a 918 milioni di dollari e una perdita operativa in calo a 466 milioni (-6%). Polestar conferma le prospettive positive per il secondo semestre grazie al recupero registrato nel periodo aprile-giungo, con consegne in aumento dell’82% a 13.1250 unità rispetto ai primi tre mesi dell’anno. Nel semestre le consegne sono pari a 20.371 unità (-27%). In crescita il titolo sul Nasdaq +15,3% a 1,1 dollari.


Rispetto a fine 2023, le scorte sono diminuite del 30%. Ad agosto Polestar si è assicurata un prestito fino a 300 milioni di dollari a un anno. La cassa a fine giugno era pari a 669 milioni, in calo rispetto ai 769 milioni di inizio anno. A febbraio grazie alle garanzie fornite direttamente da Geely, Polestar ha ricevuto linee di credito di 950 milioni. Il primo ottobre arriverà il nuovo Ceo Micheal Lohscheller, ex numero uno di Opel e Vinfast. Polestar conferma di aspettarsi aspetta un secondo semestre più forte, soprattutto gli ultimi tre mesi dell’anno con l’arrivo di nuovi modelli. In Europa è iniziata la vendita del suv Polestar 4, mentre negli Usa nella Carolina del Sud è iniziata la produzione di Polestar 3 per evitare i dazi.

Auto, Unrae: per transizione servono incentivi e regole Ue certe

Auto, Unrae: per transizione servono incentivi e regole Ue certeMilano, 29 ago. (askanews) – Dopo la forte crescita di giugno sostenuta dagli incentivi, l’Italia a luglio torna in ultima posizione tra i principali mercati europei per quota di auto alla spina (Ecv), con una quota del 7,3% del totale di 3,4% elettriche (bev) e 3,9% plug-in (phev).


Un dato, rileva l’Unrae, che evidenzia un significativo divario rispetto agli altri principali mercati europei: con il Regno Unito al 27,4% (bev 18,5% e phev 8,9%), la Francia al 20,8% (bev 13,5% e phev 7,3%), la Germania al 19,1% e la Spagna al 9,9%. A luglio, nel totale del mercato europeo, le ecv valgono il 20,7%: bev al 13,6% (-0,9 p.p.) e phev al 7,1% (-0,9 p.p.). Per sostenere la transizione l’Unrae ribadisce le richieste avanzate il 7 agosto al Tavolo Automotive presso il Mimit. In tema di incentivazione alla domanda, il direttore generale, Andrea Cardinali ricorda: “l’importanza di rendere presto disponibili i 240 milioni di fondi residui per gli incentivi 2024, il recupero dei 250 milioni di euro prelevati dal DL Coesione, l’eliminazione del price cap per la fascia 0-20 g/Km di CO2 o la sua equiparazione alla fascia 21-60 g/Km e la definizione di un piano strategico triennale 2025-2027”.


Inoltre, per facilitare la transizione, l’Unrae sottolinea la necessità di riformare il regime fiscale delle auto aziendali agendo su detraibilità Iva e deducibilità dei costi in funzione delle emissioni di CO2 e riducendo il periodo di ammortamento. Riguardo invece gli obiettivi Ue, il dg di Unrae Cardinali “auspica che, una volta insediati gli organi competenti, si possa rapidamente fare chiarezza sugli indirizzi e le politiche ambientali, che condizionano le strategie industriali e gli investimenti delle Case auto. Oggi più che mai, operatori e clienti necessitano di certezze per orientarsi in una transizione estremamente complessa”.

Toyota_chiude luglio in crescita grazie a mercato interno

Toyota_chiude luglio in crescita grazie a mercato internoMilano, 29 ago. (askanews) – La ripresa della domanda e della produzione in Giappone con il graduale ritorno all’attività dei brand Hino e Daihatsu dopo gli scandali sulle omologazioni, compensano la lieve flessione registrato all’estero da Toyota a luglio.


Le vendite globali sono aumentate dello 0,7% a 925mila unità, quelle in Giappone del 5,4% a 186mila unità. Si tratta del primo dato positivo da inizio anno. Nei 7 mesi le vendite sono in calo del 4% a 6,1 milioni di unità, penalizzate dal -27,2% a 1 milione di unità del mercato interno. Dinamica analoga per la produzione cresciuta a luglio dello 0,6% a 923mila unità, grazie al +4,2% a 386mila unità della produzione in Giappone. Anche in questo caso si tratta del primo dato positivo da inizio anno. Nei sette mesi la produzione è in calo dell’8,4% (a 6 milioni di unità) penalizzata da un calo sia in Giappone (-15,1% a 2,1 mln) sia all’estero (-4,3% a 3,9 mln).

Auto, Anfia: Ue applichi misure a sostegno transizione

Auto, Anfia: Ue applichi misure a sostegno transizioneMilano, 29 ago. (askanews) – In un mercato europeo dell’auto stabile a luglio 2024 (+0,4% a 1 milione di unità) la quota di vetture elettrificate – ibride, elettriche (bev) e plug-in (phev) – è pari al 53,3%, mentre quella delle sole auto “alla spina” (bev e phev) è del 20,7%. In Italia, nel mese, le elettrificate pesano per il 47,1%, mentre la quota delle sole ricaricabili è di appena il 7,2%.


“Ora che siamo alle battute finali per la definizione della nuova Commissione europea, si auspica che la nuova classe di decisori politici ponga i dossier automotive nella lista delle priorità, tenendo conto delle attuali condizioni di scenario a livello economico e geopolitico”, afferma Roberto Vavassori, presidente di Anfia. “Mercato e consumatori non sono stati presi in considerazione come variabile chiave quando si è trattato di definire tempi e regole per il raggiungimento degli ambiziosi e realizzabili obiettivi del Green Deal. Ora la pressione per l’applicazione di misure che diano un sostegno tangibile alla transizione verso la mobilità carbon-neutral è al massimo, in un contesto in cui l’Ue è in ritardo nell’adeguamento della rete pubblica di infrastrutture di ricarica e deve fronteggiare la concorrenza di regioni del mondo che offrono condizioni di investimento molto vantaggiose per le tecnologie verdi”, conclude Vavassori.

Auto, Acea: immatricolazioni Ue a luglio +0,2%, elettriche -10,8%

Auto, Acea: immatricolazioni Ue a luglio +0,2%, elettriche -10,8%Milano, 28 ago. (askanews) – Immatricolazioni stabili a luglio nell’Ue a 852.051 unità (+0,2%), con risultati contrastanti nei quattro principali mercati: in crescita Italia (+4,7%) e Spagna (+3,4%), in calo Francia (-2,3%) e Germania (-2,1%). Nei primi 7 mesi le immatricolazioni sono aumentate del +3,9% a 6,54 milioni di unità. Lo rende noto l’Acea, l’Associazione dei costruttori europei. Nei mercati Ue+Efta+UK le immatricolazioni sono aumentate a luglio del +0,4% a 1 milione di unità e nei 7 mesi del +3,9% a 7,9 milioni di unità.


Fra le alimentazioni, a luglio soffrono le vendite di auto elettriche (bev) -10,8% a 102.705 unità, con una quota che scende dal 13,5% al 12,1%. A pesare la flessione della Germania (-37%). Stabili le immatricolazioni nei 7 mesi a 815.399 unità pari a una quota del 12,5%. In calo anche le plug-in -14,1% a 57.69 unità, con una quota che a luglio scende dal 7,9% al 6,8%. In crescita invece le vendite di veicoli ibridi-elettrici del +25,7% a 272mila unità, con una quota che passa dal 25,5% al 32%. Prosegue la flessione di benzina (-7%) e diesel (-10,1%)con una quota combinata che scende sotto il 50% attestandosi al 46%.


Fra le case auto, a luglio Volkswagen registra una flessione del -2,2% a 229,387 unità. Stellantis chiude in calo del -5,2% a 137mila unità. Fra i brand male Fiat (-25,6%), Alfa Romeo (-21,9%), DS (-24,9%) e Maserati (-48%). In calo anche Renault al terzo posto (-1,7% a 88.707 unità) e Hyundai (-4,9%). In crescita invece Toyota (+21,9% a 70.547), Bmw (+2,8%) e Mercedes (+1,9%). In evidenza anche Volvo (+36,7%) controllata dalla cinese Geely e la cinese Saic con il marchio MG +24,2%, con una quota che sale all’1,7% superando Tesla che scende all’1,4% penalizzata da vendite in calo del -14,7% a 11.586 unità.

Auto, case cinesi puntano a produrre in Ue per aggirare dazi

Auto, case cinesi puntano a produrre in Ue per aggirare daziMilano, 28 ago. (askanews) – L’ultima casa auto cinese a dichiarare di essere alla ricerca di siti per produrre in Europa e aggirare i dazi che possono arrivare fino al 36%, è Xpeng. He Xiaopeng, ceo della casa auto partner di Volkswagen che ha investito 700 milioni per rilevare il 5%, ha confermato a Bloomberg di essere nelle fase iniziali della ricerca e che si sta concentrando in aree con bassi rischi legati al mercato del lavoro. Il gruppo è alla ricerca anche di aree in cui installare datacenter per la gestione della mobilità connessa e autonoma Xpeng è soggetta a una imposta Ue del 21,3%.


Anche altri big cinesi sono alla ricerca di siti produttivi. Byd, che sconta una imposta del 17%, ha scelto Szeged in Ungheria dove conta di iniziare la produzione entro il 2026 con una capacità di 150mila auto l’anno, che potrebbe raddoppiare a 300mila. Il colosso a controllo statale Chery, che sconta un’imposta del 36%, invece ha scelto per il suo marchio Omoda l’ex stabilimento Nissan di Barcellona. La produzione dovrebbe iniziare quest’anno con l’obiettivo di arrivare a 150mila auto entro il 2029 in joint venture con la società spagnola Ebro Ev Motors. Secondo indiscrezioni Chery avrebbe anche avviato trattative con il governo italiano per aprire un secondo stabilimento in Europa. Anche Dongfeng, che produce fra l’altro la Dacia Spring per Renault, starebbe parlando con il governo italiano per aprire uno stabilimento da 100mila veicoli, secondo quanto riportato dalla Reuters. Leapmotor, di cui Stellantis detiene il 21%, invece ha iniziato la produzione della citycar elettrica T03 nello stabilimento Stellantis di Tychy in Polonia e in futuro potrebbe utilizzare altri siti del gruppo per produrre altri modelli. Leapmotor distribuirà le sue auto tramite i concessionari Stellantis.


L’altro colosso a controllo statale Saic è alla ricerca di un sito per produrre le auto del marchio MG. Il sito di Longbridge in Inghilterra dove è nato il brand infatti è in gran parte stato riqualificato a edilizia residenziale. Secondo indiscrezioni Saic starebbe valutando la Spagna. Anche Geely che controlla Volvo, Lotus, il 50% di Smart con Mercedes di cui è il primo azionista con il 10% circa, potrebbe valutare la Spagna nel caso in cui non riuscisse a chiudere le trattative in corso con la Polonia.