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Moto, Ancma: vendite aprile +21% a 40.742 unità

Moto, Ancma: vendite aprile +21% a 40.742 unitàMilano, 2 mag. (askanews) – Torna a correre il mercato delle due ruote a motore di aprile. I dati delle immatricolazioni mensili di moto, scooter e ciclomotori diffusi da Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) parlano infatti di una crescita del 21,1% a 40.742 unità.


“Il successo della prima edizione dell’Eicma Riding Fest, il nostro evento di prove moto svoltosi lo scorso fine settimana a Misano, che ha raccolto una partecipazione molto numerosa, segno estremamente incoraggiante per un’industria che continua a soddisfare la domanda di passione e la richiesta di mobilità agile, sostenibile e accessibile”, afferma Mariano Roman, presidente di Ancma. Particolarmente significativo l’incremento del mercato scooter, che cresce del 26,18%, per un totale di 20.976 veicoli targati. Le moto immatricolano 18.236 unità e crescono del 18,52%. Ancora in affanno il segmento dei ciclomotori che, nel quarto mese dell’anno, totalizzano 1.530 unità, pari a una flessione del 4,97%.


Cresce di 8,35 punti percentuali il mercato nei primi quattro mesi dell’anno, con 125.888 veicoli registrati. A fare da traino ancora una volta gli scooter: +10,32% e 62.332 mezzi targati. Seguono le moto con una performance positiva del 7,35% pari a 58.308 unità. Resta in territorio negativo il cumulato annuo dei ciclomotori, che flettono del 2,33% e mettono in strada solo 5.248 veicoli. Ancora in difficoltà il mercato elettrico, che ad aprile fa registrare 897 unità e un calo del 12,14%. Negativo sia l’andamento dei ciclomotori (-22,84%), sia quello degli scooter (-11,73%). Il cumulato annuo dei veicoli a zero emissioni si ferma a 3.034 unità, pari a una flessione del 20,76%.

Federauto: mercato avanza a stento sostenuto da km0

Federauto: mercato avanza a stento sostenuto da km0Milano, 2 mag. (askanews) – “Il mercato dell’auto, se non fosse per le auto immatricolazioni dei dealer – specie sulle motorizzazioni preferite dagli acquirenti benzina ed ibrido – avanza a stento a causa dello stallo determinato dalla prolungata attesa per i preannunciati, oramai da troppi mesi, nuovi Ecobonus”. Così Massimo Artusi, presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto.


“Anche l’andamento degli ordini, in un contesto di incertezza, si mantiene ridotto e sostanzialmente azzerato per i veicoli green (elettrici e plug-in), soprattutto sul canale dei privati”, afferma Artusi. Prosegue, nota Federauto, l’immobilismo delle vendite di veicoli elettrici e plug-in, il cui parco circolante rappresenta poco più del’1% del totale delle autovetture circolanti nel nostro Paese: numeri estremamente distanti dagli obiettivi – recentemente riconfermati dai tecnici del Governo – fissati nel Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec) che indica 4,3 milioni di BEV e 2,3 milioni di plug-in al 2030.


Federauto sollecita anche Mase ad intervenire rapidamente per rilanciare i bandi per le ricariche pubbliche con l’assegnazione delle risorse a disposizione ma non assegnate. “In questo percorso, che si presenta in palese salita, occorre maggiore coraggio e determinazione sul fronte politico, per far sì che sia i tempi, gli strumenti e le condizioni siano adeguati ad affrontare, con una visione allargata e in modo davvero sostenibile, la transizione ecologica. Misure in una logica di neutralità tecnologica e dunque di apertura verso tutti quei vettori energetici puliti che possono contribuire ad una sana e progressiva decarbonizzazione”.


Negli ultimi tre giorni di aprile è stato immatricolato il 41,6% del totale del mercato, mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari (incluso l’uso noleggio), secondo le elaborazioni Federauto sui dati Dataforce, hanno rappresentato il 12% dei volumi di vendita mensili, con un incremento del +41,7% rispetto ad aprile 2023.

Auto, Anfia: livelli pre-covid lontani, crollano bev e phev

Auto, Anfia: livelli pre-covid lontani, crollano bev e phevMilano, 2 mag. (askanews) – “Ad aprile 2024, il mercato auto italiano torna ad avere il segno positivo dopo la frenata di marzo (-3,7%), con un rialzo del 7,5%, complici due giorni lavorativi in più rispetto ad aprile 2023 (20 giorni contro 18), ma rimane da colmare un forte divario rispetto ai volumi pre-pandemia (-22,4% rispetto ad aprile 2019)”. Così Roberto Vavassori, presidente di Anfia.


I tassi di interesse ancora elevati, l’incertezza economica delle famiglie e il grave ritardo nell’implementazione della norma sui nuovi incentivi, secondo Anfia “disegnano un quadro non positivo per il settore”. Analizzando le immatricolazioni per alimentazione, le auto a benzina ad aprile crescono del 14,1%, con quota di mercato al 31,2%, mentre le diesel calano del 21,1% con quota al 14,3%. Nel quadrimestre, le immatricolazioni di auto a benzina aumentano del 18,6% e quelle delle auto diesel calano del 18,3%, rispettivamente con quote di mercato del 31,1% e del 14,9%.


Le auto ad alimentazione alternativa rappresentano, nel solo mese di aprile, il 54,5% del mercato, con volumi in crescita del 15%. Nel cumulato,crescono dell’8,4%, con una quota del 54%. Tra queste, le autovetture elettrificate rappresentano il 45,2% del mercato di aprile e il 44,5% del cumulato, in aumento del 14,2% nel mese e dell’8% nei quattro mesi. Nel dettaglio, le ibride non ricaricabili incrementano del 22,7% nel mese con una quota del 39,5%; nel cumulato crescono del 14,9%, con una quota del 38,5%. Le immatricolazioni di autovetture ricaricabili (Bev e Phev) calano del 22,9% ad aprile e rappresentano il 5,7% del mercato del mese (ad aprile 2023 era il 7,9%); nel cumulato calano del 21,9% e hanno una quota del 6% (in calo di 2,2 punti percentuali rispetto al cumulato del 2023).


Le auto elettriche (Bev) hanno una quota del 2,4% nel mese e del 2,8% nel cumulato; le vendite calano del 20% ad aprile e sono in calo del 18,8% nel quadrimestre. Le ibride plug-in (Phev) calano del 24,9% ad aprile e del 24,4% nel cumulato, rappresentando il 3,3% delle immatricolazioni del singolo mese e il 3,2% del totale da inizio anno. Infine, le autovetture a gas rappresentano il 9,3% dell’immatricolato di aprile, quasi interamente composto da autovetture Gpl (+17,8% nel mese).

Auto, Unrae alza stime vendite 2024 a 1,63 mln (+4,1%)

Auto, Unrae alza stime vendite 2024 a 1,63 mln (+4,1%)Milano, 2 mag. (askanews) – Un quadro macroeconomico rafforzato e un primo quadrimestre migliore delle attese per le immatricolazioni di auto (+6,1% a 586.665 unità), portano Unrae a rivedere al rialzo di 30mila unità la stima per il mercato italiano nel 2024, con un volume totale previsto a fine anno di 1,63 milioni di auto, in crescita di circa 63.500 unità sul 2023 (+4,1%). Il confronto con il periodo pre-pandemia registra però ancora una distanza del 15% sul 2019.


“Sul fronte delle auto “con la spina” – afferma il presidente di Unrae, Michele Crisci – si procede invece in retromarcia. La prolungata attesa degli incentivi, che non saranno Legge prima di metà maggio, riduce gli effetti sul mercato agli ultimi 4 mesi e protrae anche in aprile la paralisi di mercato per Bev e Phev: nel mese le prime si fermano al 2,3% di quota e le seconde al 3,3%”. Per lo sviluppo della mobilità a zero e bassissime emissioni, dunque, l’Unrae insiste sull’estrema urgenza di pubblicare in Gazzetta Ufficiale il Dpcm sugli incentivi annunciato da ben tre mesi, e di rendere immediatamente operativa la piattaforma di Invitalia. Ma ribadisce anche, ancora una volta, la necessità di correggere il nuovo schema incentivi, seppur già migliorativo. “Riteniamo doveroso che il tetto di prezzo alle auto 0-20 g/Km venga eliminato o quantomeno equiparato a quello della fascia 21-60 g/Km”, rimarca Crisci, aggiungendo che “occorre che il Governo accompagni questa transizione in modo strutturale, dando a consumatori e operatori una chiara visibilità sul programma incentivi per i prossimi 2-3 anni”.


Un ulteriore fattore abilitante per favorire la transizione energetica – come l’Unrae ripete da anni – è la revisione del trattamento fiscale delle auto aziendali in uso promiscuo, agendo su detraibilità Iva e deducibilità dei costi in funzione delle emissioni di CO2 e riducendo il periodo di ammortamento a 3 anni. “Tale misura – propone Crisci – è realizzabile attraverso i decreti attuativi della Delega Fiscale, al fine di rilanciare la competitività delle nostre imprese e accelerare il rinnovo del parco circolante”.


Sul tema infrastrutture di ricarica pubbliche, l’Unrae continua a chiedere che il Mase adotti tutte le opportune misure per favorire una più ampia partecipazione degli operatori alle gare per l’assegnazione dei progetti finanziati dal Pnrr, risolvendo i problemi che hanno portato finora a una scarsa adesione in ambito extra-urbano. “Occorre garantire il pieno utilizzo delle risorse stanziate per lo sviluppo di un’infrastruttura di ricarica capillare anche su autostrade e superstrade, ed è necessario accelerare al massimo la pubblicazione dei nuovi bandi”, sottolinea Michele Crisci. L’Unrae manifesta, infine, forte perplessità per la recentissima rinuncia, da parte di uno dei due principali aggiudicatari delle gare per le infrastrutture di ricarica urbane, al finanziamento per un lotto di ben 1.655 punti di ricarica che dovranno ora essere rimessi a gara. Preoccupano, infine, gli aumenti tariffari delle ricariche pubbliche e l’eliminazione delle formule di abbonamento da parte di alcuni grandi operatori.

Auto, Csp: bene aprile, ma frenata di marzo ancora da superare

Auto, Csp: bene aprile, ma frenata di marzo ancora da superareMilano, 2 mag. (askanews) – L’incremento del 7,52% del mercato dell’auto ad aprile “non può essere considerato consistente perché in aprile vi sono stati due giorni lavorati in più che, in termini di immatricolazioni, valgono circa il 10% del risultato mensile. La frenata del mercato del marzo scorso non può quindi ritenersi superata. Va inoltre segnalato che rispetto alla situazione ante-crisi, cioè alla situazione del 2019, il dato del primo quadrimestre di quest’anno fa registrare ancora un calo del 17,7%”. Lo afferma in una nota il Centro Studi Promotors.


Una conferma della debolezza del mercato dell’auto viene anche dall’inchiesta congiunturale condotta a fine aprile dal Centro Studi Promotor su un campione rappresentativo di concessionari. “Il 56% degli interpellati giudica basso il livello delle consegne in aprile e il 25% si attende un andamento del mercato in calo nei prossimi tre mesi”, spiega Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor. “Le prospettive di un recupero in tempi ragionevoli del forte ritardo del mercato italiano dell’auto non appaiono dunque particolarmente positive”, prosegue Quagliano. “Oltre all’indebolimento della ripresa dell’economia, va considerato che sulle vendite di auto incide anche l’attesa per i nuovi incentivi all’acquisto che il Governo ha annunciato da mesi e che non sono ancora arrivati. L’ultimo annuncio è recentissimo e parla di operatività degli incentivi a breve”. “E’ auspicabile, conclude Quagliano, che la promessa venga mantenuta anche se appare sempre più necessario un profondo ripensamento delle prospettive del mercato dell’auto anche in vista delle crescenti perplessità che stanno emergendo sulle modalità della transizione energetica”.

Stellantis, immatricolazioni aprile +0,5% a 42.570 unità

Stellantis, immatricolazioni aprile +0,5% a 42.570 unitàMilano, 2 mag. (askanews) – Immatricolazioni stabili ad aprile per il gruppo Stellantis in Italia. Le vendite, in base a una elaborazione Stellantis su dati Dataforce, sono diminuite dello 0,5% a quota 42.570 unità. In calo invece la quota di mercato che passa dal 34% al 31,4%.


Nei primi 4 mesi le vendite sono aumentate del 3,2% a 192.998 unità, pari a una quota di mercato del 32,8% rispetto al 33,8% dello stesso periodo dello scorso anno. Sono 5 i modelli del gruppo Stellantis nella top ten di aprile: Fiat Panda (10.230 unità) al primo posto, Lancia Ypsilon (3.791) al terzo posto; a seguire Citroen C3 (3.619), Peugeot 208 (2.849) e Jeep Avenger (2.581).

Auto, immatricolazioni aprile +7,5% a 586.665 unità

Auto, immatricolazioni aprile +7,5% a 586.665 unitàMilano, 2 mag. (askanews) – Dopo la battuta di arresto di marzo, torna a crescere il calo del mercato dell’auto italiano che ad aprile fa segnare un +7,5% a 586.665 unità. Lo rende il ministero delle Infrastrutture e e dei trasporti. Nei primi 4 mesi le immatricolazioni sono aumentate del 6,1% a 586.665 unità.


I trasferimenti di proprietà sono stati 443.631 a fronte di 370.132 passaggi registrati ad aprile 2023, con un aumento del 20,67%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 581.984 unità, ha interessato per il 23,26% vetture nuove e per il 76,74% vetture usate.


I primi 10 modelli per immatricolazione sono: Fiat Panda (10.230 unità), Dacia Sandero (5.125), Lancia Ypsilon (3.791), Citroen C3 (3.619), Toyota Yaris (3.541), Ford Puma (2.938), Peugeot 208 (2.849), MG ZS (2.638), Volkswagen T-Roc (2.620) e Jeep Avenger (2.581).

CnhI: utile -17% a 402 mln, target 2024 rivisti al ribasso

CnhI: utile -17% a 402 mln, target 2024 rivisti al ribassoMilano, 2 mag. (askanews) – Cnh Industrial chiude il primo trimestre un calo dell’utile netto del 17% 402 milioni di euro e dei ricavi del 10% a 4,82 miliardi di euro. A causa della domanda debole sia nel settore costruzioni sia in quello agricolo, la società taglia le stime di crescita per il 2024.


Per l’intero anno Cnh si aspetta per il agricoltura un calo dei ricavi fra -11% e -15% rispetto al -8% e -12% comunicato in precedenza, l’Ebit margin è atteso fra 13,5-14,5% (da 14-15%). Confermati invece i ricavi del settore costruzioni sono atteso in calo Confermato e l’ebit fra 5-6%. Il free cash flow delle attività industriali è atteso fra 1,1 e 1,3 miliardi (da 1,2-1,4) e l’eps a 1,45-1,55 usd (da 1,5-1,6 usd). “Abbiamo dovuto affrontare un quadro difficile nel I trimestre a causa del persistere della debole domanda soprattutto in Sud America ed Europa. Ci stiamo impegnando per migliorare l’efficienza produttiva e per proseguire nella direzione di una esecuzione commerciale disciplinata, di una riduzione delle spese generali, amministrative e di vendita e di investimenti mirati in prodotti e tecnologie”, ha detto il Ceo uscente Scott Wine che dal primo luglio sarà sostituito dal Ceo di Iveco Gerrit Marx. Dal prossimo 20 maggio Cnh scambierà a Wall Street con il simbolo Cnh.


Nel primo trimestre 2024 i ricavi netti delle attività industriali sono pari a 4,13 miliardi di dollari (-14%), mentre la generazione di cassa è negativa per 894 milioni di euro. A livello di margine operativo il settore agricolo registra un calo di 200 pb al 12,5%, mentre quello agricolo cresce di 150 pb al 6,7%.

Stellantis conti in calo in attesa nuovi modelli. Tonfo in Borsa (-10%)

Stellantis conti in calo in attesa nuovi modelli. Tonfo in Borsa (-10%)Milano, 30 apr. (askanews) – Stellantis chiude il I trimestre 2024 con ricavi e consegne in calo e un po’ di pressione sui margini, ma guarda con ottimismo soprattutto alla seconda metà dell’anno grazie all’arrivo di 25 nuovi modelli, di cui 18 bev. Negativa la reazione in Borsa: il titolo ha chiuso in calo del 10% a 20,8 euro, mandando in fumo circa 8 miliardi di capitalizzazione in una giornata pesante per il comparto, penalizzato anche dai conti sotto le attese di Volkswagen (-4,8% a 133,1 euro).


Nei primi tre mesi i ricavi sono diminuiti del 12% a 41,7 miliardi (-12%), le consegne del 10% a 1,335 milioni di unità, mentre l’Aoi margin è stato del 10-11%. Stabili invece le vendite ai clienti a quota 1,5 milioni di unità per effetto di riduzione delle scorte di 66mila unità nel trimestre, a quota 1,39 milioni (423mila in capo a Stellantis), mentre il portafoglio ordini copre circa tre mesi di produzione. In crescita le vendite di Bev e Lev rispettivamente dell’8% e del 13%, con un +75% di vendite di Phev negli Usa. “Nel I trimestre ci siamo concentrati sulla vendita dei vecchi modelli in vista del lancio dei nuovi su piattaforme Stla che ci daranno un vantaggio competitivo”, ha detto la Cfo, Nathalie Knight, confermando gli obiettivi 2024 di ricavi in crescita, margine Aoi a doppia cifra e free cash flow positivo.


“Ci aspettiamo una crescita dei ricavi e della redditività soprattuto nella seconda parte dell’anno con l’arrivo dei nuovi modelli”, ha detto la Cfo. Fra i lanci attesi il restyling del Ram 1500 a marzo, Citroen e-C3, Peugeot E-3008 nel II trimestre, e a seguire Jeep Wagoner S, Dodge Charger Daytona e Ram 1500 Rev. Nel secondo semestre dovrebbero materializzarsi anche i primi utili del partner cinese Leapmotor le cui vendite in Cina sono triplicate (+218%), facendone il terzo produttore di new energy vehicles del paese (era il quarto quando Stellantis ha investito 1,5 miliardi per il 20%). “Siamo molto ottimisti, le cose si stanno muovendo velocemente. Per i prodotti a prezzi competitivi di Leapmotor c’è un interesse superiore alle attese in Africa, Medio Oriente e Sud America”, ha detto la Knight.


A livello di mercati, in calo tutte le regioni eccetto Medio Oriente e Africa, con consegne in aumento del 42% e ricavi del 24%. “Siamo molto contenti dei progressi del nostro “terzo motore” che pensiamo genererà in futuro i margini più alti del gruppo”. In particolare in Africa da segnalare “l’aumento di sette volte delle consegne di Fiat in Algeria”. Nonostante la flessione nelle consegne, nel I trimestre cresce la quota di mercato di Stellantis nell’Ue30 al 19,2% (+2,3 p.p.), mentre negli Usa è stabile all’8,4%. “Puntiamo a una quota del 10% negli Usa e del 20% nell’Ue30, dove la situazione è più imprevedibile a causa dell’incertezza sui regolamenti (sulle emissioni). Ma vogliamo aumentare la quote in modo profittevole, non in perdita”, ha concluso la Cfo. Intanto il gruppo ha confermato che nei prossimi giorni riprenderà la produzione negli stabilimenti di Poissy e Hordain in Francia e di Luton nel Regno Unito dopo la sospensione legata allo sciopero di un fornitore. Prossimo appuntamento il 13 giugno con l’Investor Day a Detroit.

Nuova Lancia Ypsilon: al via ordini, inzia produzione in Spagna

Nuova Lancia Ypsilon: al via ordini, inzia produzione in SpagnaMilano, 30 apr. (askanews) – Al via la raccolta ordini per l’intera gamma di Nuova Lancia Ypsilon, disponibile in tre allestimenti, con motorizzazione sia ibrida che elettrica. Contestualmente parte la produzione in serie nel sito Stellantis di Saragozza in Spagna dove, sulla stessa piattaforma di derivazione Psa, si produce anche la Peugeot e-208.


“Dopo la presentazione ufficiale, oggi è un’altra data importante nel piano di Rinascimento di Lancia. Lancia Ypsilon è una vettura tutta nuova, moderna e che guarda al futuro. È la prima delle tre nuove auto del piano strategico con cui il marchio Lancia entrerà nel mercato premium europeo”, ha dichiarato Luca Napolitano, Ceo di Lancia. I tre allestimenti disponibili sono: Nuova Lancia Ypsilon dedicata ai più giovani; Nuova Lancia Ypsilon LX, la versione più ricca e completa; oltre alla Edizione Cassina. Due le motorizzazioni: ibrido con 3 cilindri 1.2 da 100 CV con tecnologia 48V e cambio eDct a 6 rapporti, e 100% elettrico con 156 CV, batteria da 51 kWh e circa 400 km di autonomia.


A partire da inizio giugno, le prime vetture arriveranno nei nuovi concessionari “casa Lancia” italiani. I prezzi partono da 24.900 euro per la versione ibrida e da 34.900 euro per la versione elettrica (29.900 con incentivi e rottamazione). In collaborazione con Stellantis Financial Services Italia viene proposta a partire da 150 euro al mese, con 3 anni/30mila km di garanzia e la soluzione di ricarica domestica Easy Wallbox per l’elettrica. Nuova Lancia Ypsilon è supportata da Free2move Charge, con il servizio di ricarica a domicilio e oltre 600mila colonnine in Europa.