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Opel Grandland: 100% made in Germany su piattaforma Stla Medium

Opel Grandland: 100% made in Germany su piattaforma Stla MediumMilano, 30 apr. (askanews) – Opel (gruppo Stellantis) presenta il nuovo suv top di gamma Grandland, il primo modello costruito su piattaforma Stla Medium di Stellantis, che sarà utilizzata anche a Melfi, con autonomia di circa 700 km grazie a una batteria da 98 kWh.


L’Opel Grandland sarà prodotto nello stabilimento di Eisenach in Germania dove sono stati investiti 130 milioni di euro per l’elettrificazione, con un reparto dedicato all’assemblaggio delle batterie come a Russelsheim dove si producono Opel Astra e Astra Sports Tourer Electric. Il sito di Eisenach sarà alimentato da energia rinnovabile grazie a un impianto fotovoltaico di 14 ettari capace di generare 20 megawatt, mentre per ridurre le emissioni sarà installata una pompa di calore da 1,5 megawatt. “Il nuovo Opel Grandland è ‘made in Germany’ in tutto e per tutto. Uscirà esclusivamente dalla linea di produzione di Eisenach. A tal fine, negli ultimi mesi abbiamo trasformato la sede in un vera e propria “fabbrica elettrica”, con un reparto batterie e uno stabilimento di produzione flessibile con tutte le varianti di propulsione su una unica linea. Il nuovo Opel Grandland sarà per la prima volta anche completamente elettrico. Stiamo dando il segnale di partenza qui e oggi”, ha dichiarato Florian Huettl, Ceo di Opel.

Volkswagen: Ebit I trim. -20%, divisione auto brucia 3 mld di euro

Volkswagen: Ebit I trim. -20%, divisione auto brucia 3 mld di euroMilano, 30 apr. (askanews) – Volkswagen chiude il primo trimestre con un utile operativo in calo del 20% a 4,6 miliardi a causa di un rallentamento delle vendite soprattutto dei modelli a più alto valore aggiunto e a un aumento dei costi fissi. Il margine operativo è in calo al 6,1% dal 7,5% dello scorso anno. La generazione di cassa della divisione auto è negativa per 3 miliardi, rispetto a un dato positivo per 2,2 miliardi del I trimestre 2023. In calo il titolo a Francoforte: -3% a 135,6 euro.


I ricavi sono pari a 75,5 miliardi (-1%), con la divisione dei servizi finanziari che ha compensato il calo delle auto (-4%), le consegne si attestano a 2,1 milioni di veicoli in calo del 2%. Il portafoglio ordini è pari a 1,1 milioni di veicoli, di cui 160mila per bev quasi raddoppiati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il gruppo conferma i target 2024 di una crescita dei ricavi fino al 5%, un margine operativo fra 7-7,5% e un cash flow dell’auto di 4,5-6,5 miliardi con una liquidità di 39-41 miliardi di euro. A pesare l’aumento della concorrenza, prezzi delle commodity volatili e limiti di emissioni più stringenti.


“Come previsto, i nostri risultati del primo trimestre mostrano un inizio d’anno lento. Rimaniamo fiduciosi nel raggiungimento dei nostri obiettivi finanziari per il 2024. Un marzo forte, il solido portafoglio ordini e il miglioramento dell’acquisizione degli ordini negli ultimi mesi sono incoraggianti e dovrebbero già avere un impatto positivo nel secondo trimestre. Ci aspettiamo un ulteriore slancio nel corso dell’anno dal lancio di oltre 30 nuovi modelli di tutti i marchi. Allo stesso tempo, gli effetti dei nostri programmi di efficienza si manifesteranno gradualmente nel corso dell’anno. In questo contesto, sarà particolarmente importante contrastare vigorosamente l’aumento dei costi fissi ed esercitare una forte disciplina negli investimenti”, afferma il Cfo Arno Antlitz.

Stellantis: I trim ricavi -12% a 41,7 mld, consegne -10% a 1,3 mln

Stellantis: I trim ricavi -12% a 41,7 mld, consegne -10% a 1,3 mlnMilano, 30 apr. (askanews) – Stellantis chiude il I trimestre 2024 con ricavi in calo del 12% a 41,7 miliardi di euro a causa del calo dei volumi, del mix di vendite e dell’effetto cambi negativo, in parte compensati da prezzi netti stabili.


Le consegne sono diminuite del 10% a 1,335 milioni di unità a causa di interventi sulla produzione e sulla gestione delle scorte in vista dell’ondata di nuovi prodotti nella seconda metà del 2024. Le scorte sono pari a 1,393 milioni di unità (423 mila in capo a Stellantis). Le vendite di Bev e Lev sono aumentate rispettivamente dell’8% e del 13% in attesa dei nuovi lanci di bev nel corso dell’anno. Il dividendo di 1,55 euro (+16%) approvato dall’assemblea andrà in pagamento il 3 maggio, mentre il piano di buy back da 3 miliardi di euro è sulla buona strada per essere completato nel 2024.


Stellantis conferma gli obiettivi 2024 di una crescita dei ricavi ricavi, margine Aoi a doppia cifra e free cash flow positivo. A livello geografico, male gli Usa con consegne e ricavi in calo del 20% e del 15%. Nell’Enlarged Europe le consegne e i ricavi sono diminuiti del 6% e del 13%; Sud America -7% e -2%; Cina, India e Asia Pacifico -46% sia per le consegne che per i ricavi. Per Maserati le consegne sono diminuite del 61% e i ricavi del 55%. In controtendenza Medio Oriente e Africa con consegne in aumento del 42% e ricavi del 24%.


“Abbiamo un portafoglio ordini che copre tre mesi di produzione e confermiamo i target 2024. Sebbene le spedizioni anno su anno del primo trimestre 2024 e i ricavi siano stati sotto pressione a causa dell’arrivo di prodotti di prossima generazione su nuove piattaforme, stiamo offrendo chiari segnali miglioramenti nelle dinamiche commerciali con le vendite ai clienti che superano le spedizioni”, ha detto la Cfo, Nathalie Knight. “Stiamo riducendo le scorte per rafforzare i prezzi in vista del lancio dei nuovi prodotti nuovi nelle regioni chiave. Durante il primo trimestre del 2024, abbiamo introdotto quattro nuovi modelli nell’ambito del nostro piano di lancio dell’intero anno di 25 modelli, compresi 18 Bev che crediamo getteranno le basi per un sostanziale miglioramento dei ricavi e della redditività nella seconda metà dell’anno”, ha concluso Knight.

Acea: vendite furgoni Ue I trim +12,6% a 400mila unità, diesel domina

Acea: vendite furgoni Ue I trim +12,6% a 400mila unità, diesel dominaMilano, 29 apr. (askanews) – Nel primo trimestre del 2024, le vendite di furgoni (Lcv) nell’Ue sono aumentate del 12,6% a quasi 400.000 unità, in scia ai solidi risultati nei mercati chiave. L’Italia è in testa con una crescita del 19,4%, seguita da Germania al 12,7%, Spagna al 10,9% e Francia all’8,7%. Nel mercato allargato Ue+Efta+Uk le vendite sono aumentate dell’11,8% a 510mila unità.


In calo, invece, le immatricolazioni di autocarri nell’Ue sono diminuite del 4% a 85.296 unità. Ciò è dovuto principalmente ad un calo del 5,4% nelle vendite di autocarri pesanti e nonostante una crescita del 5% negli autocarri medi. Germania e Francia hanno riportato lievi diminuzioni rispettivamente del 2,2% e dello 0,3%. Spagna e Italia invece hanno guadagni rispettivamente del 15,7% e del 6,6%. Anche le vendite di autobus hanno avuto un inizio d’anno positivo, con le immatricolazioni nell’Ue in aumento del 23,3% a 9.624 unità. In Francia le vendite sono diminuite del 16,8%, in crescita tre dei mercati principali Germania (+20%), Italia (+18,3%) e Spagna (+7,6%).


Per i furgoni l’alimentazione preferita è stata il diesel, con vendite in aumento del 12,2% a 336.698 unità e una quota di mercato stabile dell’84,2%. I modelli a benzina sono aumentati del 18,8%, rappresentando una quota del 6,1%. I furgoni a ricarica elettrica hanno registrato una crescita più modesta, pari al 4,2%, conquistando una quota di mercato del 5,8%, in leggero calo rispetto al 6,2% dello scorso anno. In crescita le vendite di furgoni ibridi del 12,6%, ma con una quota di mercato del 2,2%. Anche per il mercato dei camion il diesel ha mantenuto una posizione dominante. I camion diesel hanno rappresentato il 95,5% delle immatricolazioni nell’Ue, nonostante un calo del 4,5% rispetto all’anno precedente. I camion a ricarica elettrica sono cresciuti del 29,5%, assicurandosi quasi il 2% della quota di mercato, rispetto all’1,4% dell’anno scorso. La Germania ha guidato questa espansione con una crescita del 173,7%, contribuendo al 56% delle vendite di camion a ricarica elettrica nell’Ue.


Fra gli autobus, crescono le immatricolazioni di mezzi elettrici del 10,3% nel primo trimestre del 2024, ma con una quota in calo dal 13,7% al 12,3%. La Germania, il mercato più grande in termini di volume, è cresciuta del 20,7%. Il mercato della Romania è aumentato del 149,2%, diventando così il secondo mercato più grande per gli autobus elettrici. La Francia, in precedenza il mercato più grande, ha visto le vendite di autobus elettrici più che dimezzarsi con un calo del 66,4%. Le vendite di autobus ibridi-elettrici invece hanno registrato un calo dell’1,9% e rappresentano il 10,9% del mercato. Le immatricolazioni di autobus diesel sono cresciute del 38,8% con una quota di mercato del 70,7%, in aumento rispetto al 62,8% dell’anno precedente.

Auto elettriche, allarme costruttori Ue su mancanza punti ricarica

Auto elettriche, allarme costruttori Ue su mancanza punti ricaricaRoma, 29 apr. (askanews) – L’Associazione delle case automobilistiche europee lancia un allarme sulla mancanza di sufficienti punti di ricarica per le auto elettriche.


Con un comunicato, la European Automobile Manufacturers’ Association (Acea) rileva che dal 2017 al 2023 anni la crescita di vendite di auto elettriche ha oltrepassato di tre volte il numero di nuovi punti di ricarica approntati. E che per centrare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2, che l’Ue asserisce di voler raggiungere con l’elettrificazione dell’autotrasporto per il 2030, servirebbero 8 volte i punti di ricarica attualmente disponibili. Il tutto in un quadro in cui da mesi sono aumentati gli scetticismi su questo segmento, particolare sulla effettiva capacità di sostituire il parco auto esistente con veicoli elettrici, sia per le loro caratteristiche, sia per il fatto che questa produzione andrebbe a beneficiare soprattutto a produttori esteri, sia e anche per l’effettiva utilizzabilità di questi sistemi rispetto alla disponibilità di punti di ricarica, che peraltro non sempre risultano efficacemente funzionanti.


L’associazione riporta che complessivamente nella Ue finora sono stati installati 630.000 punti di ricarica per veicoli elettrici e che secondo la Commissione Ue ne servirebbero 3,5 milioni entro il 2023. Invece secondo l’Acea ne servirebbero 8,8 milioni, che significherebbe installarne 1,2 milioni all’anno, o 22.000 a settimana, ovvero otto volte i livelli registrati lo scorso anno: nel 2023 ne sono stati installati 150.000, circa 3.000 a settimana. “Punti di ricarica accessibili pubblici non sono qualcosa che fa semplicemente piacere avere ma una condizione essenziale se si vuole decarbonizzare il trasporto su strada”, afferma la direttrice dell’Acea, Sigrid de Vries.

Auto, Urso: automotive Italia si baserà non solo su Stellantis

Auto, Urso: automotive Italia si baserà non solo su StellantisRoma, 27 apr. (askanews) – La produzione automobilistica e in generale il settopre dell’automotive in Italia “si baserà sicuramente su Stellantis, che deve riaffermare le sue radici italiane, ma non solo su Stellantis. Perché siamo consapevoli tutti noi che l’Italia non possa essere l’unico paese produttore di auto con una unica casa automobilistica”. Lo ha affermato il ministro di imprese made in Italy, Adolfo Urso nel suo intervento durante uno dei dibattiti alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia, a Pescara.


Guardando altri paesi europei, come l’Italia, “storicamente forti sull’auto, in Francia ci quattro case automobilistiche – ha notato il ministro – in Germania sei case, in Polonia, Spagna, Slovacchia arriviamo a sette case. E’ la sinistra che trent’anni fa sbagliò e Romano Prodi che decise di vendere l’Alfa Romeo la alla Fiat e non a Ford. E da quell’errore storico è iniziato il declino dell’auto italiana”. “E quindi ben vengano altri costruttori di auto. In questi giorni – ha riferito Urso – il mio direttore sulla politica industriale era a Pechino perché abbiamo detto, e lo faremo, che creeremo le condizioni perché altre case automobilistiche, non soltanto cinesi, investano e producano in questo Paese, che vuole tornare ad avere l’orgoglio di produrre le macchine di eccellenza, di alta gamma e non soltanto, di Europa e del mondo”. (immagine da streaming video FdI).

La Giulietta di Enrico Mattei esposta di fronte a Palazzo Chigi

La Giulietta di Enrico Mattei esposta di fronte a Palazzo ChigiRoma, 24 apr. (askanews) – E’ stata esposta in Piazza Colonna di fronte a Palazzo Chigi e all’ombra della colonna di Marco Aurelio, l’Alfa Romeo Giulietta degli anni Cinquanta appartenuta a Enrico Mattei, fondatore dell’Eni.


L’iniziativa – promossa dall’Ente Stati Generali del Patrimonio Italiano, in collaborazione con Aci-Automobile Club d’Italia, Aci Storico e Intergruppo Parlamentare del Patrimonio Italiano – avviene in occasione dell’approssimarsi della ricorrenza della nascita di Mattei, avvenuta ad Acqualagna il 29 aprile 1906.

Volkswagen svela a Pechino ID.Code e brand ID.Ux per mercato cinese

Volkswagen svela a Pechino ID.Code e brand ID.Ux per mercato cineseMilano, 24 apr. (askanews) – Volkswagen punta sulla strategia “In Cina, per la Cina” con l’obiettivo di fornire prodotti adatti ai gusti e alle esigenze del più grande mercato auto al mondo. Fra le novità presentate al Salone di Pechino la design show car ID.Code che anticipa un suv elettrico di grandi dimensioni. La ID.Code è progettata per la guida autonoma di livello 4. Anche il nuovo sub-brand ID.UX avrà un ruolo chiave per Volkswagen sul mercato cinese. Con modelli elettrici e orientati al lifestyle, questo sub-brand è progettato per attirare in particolare i clienti più giovani.


“La strategia in Cina si basa su tre pilastri: una offerta di prodotti completa per accelerare sull’elettrificazione, un marchio e un linguaggio di design sviluppati appositamente per il mercato cinese e uno sviluppo con forti partner locali”, afferma il Ceo di Volkswagen Thomas Schäfer. La famiglia ID. crescerà fino a un totale di 16 modelli entro il 2030. Tra questi, cinque veicoli elettrici del nuovo sub-brand ID.UX che festeggeranno il loro debutto sul mercato entro il 2027. Volkswagen sta anche introducendo gradualmente versioni elettriche dei suoi modelli Ice e sta espandendo la sua gamma in Cina con nuovi ibridi plug-in con un’autonomia elettrica di oltre 100 km. Dodici nuovi modelli Ice e sei ibridi debutteranno entro il 2030.


Inoltre, Volkswagen sta ampliando le piattaforme proprietarie MQB e MEB con l’aggiunta di piattaforme locali in Cina, ad esempio attraverso partnership come quella con Xpeng. Inoltre, Volkswagen China Technology Company (VCTC), con sede a Hefei, sta sviluppando la prima piattaforma elettrica del Gruppo specifica per la Cina. Almeno altri quattro modelli per il segmento entry-level elettrico saranno costruiti sulla China Main Plattform (CMP) a partire dal 2026. Quanto al brand ID.UX combina un design esterno all’avanguardia con tecnologie a bordo focalizzate sui clienti giovani. Il primo modello ID.UX è la ID.UNYX, il cui debutto sul mercato è previsto per il 2024.

F1, Ferrari e HP siglano una title partnership pluriennale

F1, Ferrari e HP siglano una title partnership pluriennaleMilano, 24 apr. (askanews) – Ferrari e HP siglano una storica title partnership pluriennale. La collaborazione prevede l’impegno comune di promuovere l’innovazione sostenibile ad accelerare l’uso di tecnologie mirate attraverso il team di Formula 1 Scuderia Ferrari, Scuderia Ferrari Esports Team, e la Scuderia Ferrari Driver Academy.


Inoltre, il logo HP farà il suo esordio sulle monoposto di Formula 1 di Maranello prima del Gran Premio di Miami in programma dal 3 al 5 maggio, quando la squadra inizierà a gareggiare come Scuderia Ferrari HP. Anche il team Scuderia Ferrari Esports e la vettura Scuderia Ferrari con cui Maya Weug compete in F1 Academy, nella serie tutte al femminile lanciata nel 2023, gareggeranno con il nuovo nome. Nell’ambito della collaborazione, l’integrazione dei prodotti e dei servizi ad alte prestazioni di HP, che includono computer e strumentazioni adaptive, la tecnologia per le conferenze e le funzionalità di stampa, consentirà a Scuderia Ferrari HP e alle altre squadre del Cavallino Rampante di accrescere la precisione del training e di ottimizzare il processo decisionale strategico, dentro e fuori la pista.


Prima del Gran Premio di Miami, i rappresentanti di entrambe le società parteciperanno alla presentazione della livrea di Scuderia Ferrari HP, che debutterà in un’edizione unica progettata appositamente per Miami. “Il nostro fondatore ci ha lasciato in eredità una volontà di progresso continuo e proprio da questa nasce la nostra spinta innovatrice, su strada e su pista, nonché il nostro impegno per la sostenibilità, dalla carbon neutrality all’educazione delle giovani generazioni”, ha dichiarato Benedetto Vigna, Ceo di Ferrari. “In HP abbiamo ritrovato gli stessi valori, che ne fanno un partner ideale. Non vediamo l’ora di iniziare la nostra collaborazione per affrontare insieme nuove opportunità e nuove sfide”.


“Con la tecnologia, le performance e l’eccezionale maestria che alimentano il futuro, la partnership tra HP e Ferrari è un connubio naturale”, ha dichiarato Enrique Lores, Ceo di HP.

Auto, Musk: chi non crede a guida autonoma non investa in Tesla

Auto, Musk: chi non crede a guida autonoma non investa in TeslaNew York, 24 apr. (askanews) – Il rapporto sugli utili del primo trimestre di martedì è stato deprimente. L’azienda non ha rispettato le stime sui profitti e sui profitti. I ricavi sono diminuiti del 9% su base annua, il calo peggiore dal 2012. Le vendite di automobili sono diminuite del 13% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il flusso di cassa disponibile è diventato negativo.


Il Ceo della casa automobilistica Tesla, Elon Musk, ha minimizzato il deprimente rapporto sugli utili del primo trimestre del 2024, che ha registrato ricavi in calo del 9% su base annua e vendite in ribasso del 13%, dicendo che gli investitori dovrebbero concentrarsi sui robotaxi e su altre innovazioni messe in atto dall’azienda. “Se qualcuno non crede che Tesla risolverà la questione della guida autonoma, penso che non dovrebbe essere un investitore nella società”, ha detto Musk durante la conferenza sugli utili, aggiungendo: “Lo faremo e lo siamo”. Musk ha casualmente accennato al fatto che il robotaxi dell’azienda, che secondo lui sarebbe dovuto arrivare da tempo, si chiamerà CyberCab.