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Stellantis, Tavares: Leapmotor in 9 paesi Ue, 6 modelli al 2027

Stellantis, Tavares: Leapmotor in 9 paesi Ue, 6 modelli al 2027Milano, 14 mag. (askanews) – “Oggi chiudiamo l’accordo con Leapmotor dopo la sigla dell’intesa vincolante lo scorso ottobre. Siamo pronti ad andare sul mercato e a esportare veicoli Leapmotor nel mondo, entriamo nella fase esecutiva dell’accordo”. Lo ha detto il Ceo di Stellantis, Carlos Tavares durante una call con il Ceo e fondatore di Leapmotor, Zhu Jiangming.


“Confermiamo la strategia “asset light” in Cina, l’investimento in Leapmotor rientra in questa filosofia, mentre per Leapmotor si apre la possibilità di esportare modelli e crescere”, ha aggiunto. Quanto alla strategia “inizieremo a introdurre Leapmotor in Europa in 9 paesi (fra cui Belgio, Francia, Italia, Olanda, Grecia, Romania e Portogallo) con 200 punti vendita di cui circa un terzo rappresentati da Stellantis and You”. La strategia prodotto prevede “6 modelli al 2027”.


“Stiamo finendo di omologare i veicoli contiamo di iniziare a settembre 2024. Dopo l’Europa nel quarto trimestre toccherà a Sud America in Brasile e Cile e a seguire Medio Oriente e Africa e infine India e Asia Pacifica”, ha concluso Tavares.

Stellantis: Ue29 primi 4 mesi +4,4% volumi auto e furgoni, quota 18,8%

Stellantis: Ue29 primi 4 mesi +4,4% volumi auto e furgoni, quota 18,8%Milano, 13 mag. (askanews) – Stellantis nei primi 4 mesi del 2024 nel perimetro EU29, registra un aumento del 4,4% dei volumi auto e veicoli commerciali (Pc+Cv), assicurandosi una quota di mercato del 18,8%, in aumento di 0,5 punti percentuali.


Stellantis domina il mercato francese in tutti i segmenti da inizio anno, compresi i Bev, con una quota di mercato del 39,7% nei Cv ad aprile. Peugeot 208 rimane la più venduta, seguita dalla 2008, e il brand Peugeot è leader nei mercati PC+CV e PC dei veicoli elettrici, e quattro auto Stellantis sono tra le prime 10. In Italia, Stellantis registra un aumento del 3,2% delle vendite di Pc+Cv rispetto all’anno precedente, mantenendo la sua posizione di leader di mercato con una quota di mercato del 33,9% e cinque modelli nella top ten e Panda, Citroen C3 e Lancia Ypsilon sul podio. In Germania, Stellantis ha registrato ad aprile una crescita del 17,7%, +21,6% da inizio anno. In crescita anche vendite e quota di mercato dei veicoli commerciali. In Spagna invece ad aprile la crescita è di oltre il 15%, con una quota da inizio anno del 20%. Nel Regno Unito, Stellantis ha registrato una crescita dell’8,3% (gennaio-aprile) e una quota di mercato del 14,2%, con Jeep, Peugeot e Vauxhall in evidenza. Bene anche il Portogallo, dove Stellantis è leader di mercato, e in diversi altri paesi europei.


La business unit Pro One Commercial Vehicles di Stellantis mantiene la leadership di mercato su base annua con una quota di quasi il 30% e un aumento dei volumi dell’11% anno su anno. Questa performance si estende a tutta Europa, mostrando una crescita costante in quasi tutti i paesi con un picco a tripla cifra in Portogallo (+101%). “I risultati dei nostri primi mesi riflettono l’agguerrita concorrenza del settore, in assenza di incentivi in molti importanti mercati europei. Stiamo guidando la transizione verso l’elettrificazione in molti dei nostri paesi chiave e la nostra offerta di veicoli commerciali rimane senza rivali. Il forte andamento delle vendite, il robusto portafoglio ordini e il miglioramento dell’acquisizione degli ordini suggeriscono un impatto positivo anche nel secondo trimestre. Con il lancio di oltre 25 nuovi modelli made in Europe di tutti i marchi, prevediamo un ulteriore slancio nel corso dell’anno”, ha detto Uwe Hochgeschurtz, Chief Operating Officer di Stellantis, Enlarged Europe.


Nel settore Bev (Pc+Cv), Stellantis tiene il passo del mercato, con un aumento di oltre il 6% anno su anno nei 10 principali mercati, conquistando una quota del 14,1% da inizio anno nell’UE29. Stellantis è leader anche in vari segmenti Bev ed è sul podio in diversi dei principali mercati europei. In Francia, i volumi Bev registrano una crescita a doppia cifra (+64,6%), raggiungendo una quota di mercato del 37,4%, in crescita di 8,8 punti percentuali rispetto all’anno precedente, con Peugeot E-208 e Fiat 500e rispettivamente al primo e secondo posto. Aumenti significativi dei volumi si osservano anche in Portogallo (+3,9%) e in Polonia (+9,2%).

Automotive, Assodigit lancia primo Osservatorio Trasformazione Digitale

Automotive, Assodigit lancia primo Osservatorio Trasformazione DigitaleRoma, 10 mag. (askanews) – Assodigit, associazione di riferimento per la crescita digitale, pubblica il primo Osservatorio sulla Trasformazione Digitale nel Settore Automotive. Il settore automotive, come molti altri, sta attualmente attraversando una radicale trasformazione spinta dall’innovazione digitale, di cui tecnologie come l’AI e l’RPA sono protagoniste. Di fronte a questi rapidi cambiamenti, l’Osservatorio, nella sua prima versione beta, si pone l’obiettivo di offrire una panoramica dettagliata per aiutare le aziende a restare in continuo aggiornamento sulle ultime tendenze e innovazioni nel settore automobilistico.


Coprendo una vasta gamma di argomenti correlati alla digitalizzazione e attraverso l’elaborazione di analisi e report approfonditi, offre una guida concreta per l’implementazione delle migliori strategie digitali. Attraverso l’osservatorio, Assodigit facilita l’accesso a informazioni utili che permettono agli stakeholder di fare scelte informate e strategiche. I report e gli insights esposti rappresentano il primo passo per ottimizzare le operazioni, migliorare la customer experience e massimizzare il ROI in un settore in continua evoluzione.


Ad inizio aprile è stata lanciata anche la prima survey dell’associazione con l’obiettivo di fornire, grazie alla collaborazione dei diversi stakeholder, un’analisi concreta dell’impatto che la trasformazione digitale sta avendo sul settore automotive. Il sondaggio, rivolto a tutti gli esperti e lavoratori del settore, è disponibile sul sito dell’Osservatorio e compilabile fino al 31 maggio 2024. Assodigit è un’associazione che si dedica alla promozione della digitalizzazione come leva strategica per l’innovazione aziendale. Attraverso iniziative come l’Osservatorio sulla trasformazione digitale nel settore automotive, si impegna a supportare le PMI nella loro crescita digitale, garantendo l’accesso a varie risorse e ad un network di professionisti, essenziali per il successo nel panorama digitale moderno.

Iveco Group: ricavi I trim stabili a 3,4 mld, utile 153 mln (+101%)

Iveco Group: ricavi I trim stabili a 3,4 mld, utile 153 mln (+101%)Milano, 10 mag. (askanews) – Iveco Group chiude il primo trimestre con ricavi pari a 3,4 miliardi di euro, in linea con il primo trimestre 2023. L’Ebit adjusted è pari a 233 milioni di euro (+59 mln rispetto al primo trimestre 2023), l’utile netto adjusted è raddoppiato a 153 milioni di euro (+77 mln). Il Free cash flow delle Attività Industriali è negativo per 436 milioni di euro (in miglioramento di 110 mln rispetto al primo trimestre 2023).


“Iveco Group è pronta per la fase successiva, avendo avviato il primo trimestre del nuovo ciclo 2024-28 con solidi risultati. Tutte le nostre business unit industriali – Truck, Bus, Defence e Powertrain – hanno ottenuto miglioramenti nei margini, con un conseguente margine Ebit adjusted delle attività industriali del 6,1%, pari a un aumento di 170 punti base rispetto al primo trimestre dello scorso anno. L’intero team di Iveco Group e le sue distinte business unit, guidate da persone competenti, appassionate e uniche, sono ansiosi di accelerare ulteriormente i loro percorsi, presentati durante il nostro recente Capital Markets Day”, ha detto il Ceo Gerrit Marx che lascerà l’incarico il prossimo 1 luglio per ricoprire il ruolo di Ceo di Cnh Industrial. Iveco Group conferma gli obiettivi 2024 di un Ebit adjusted consolidato tra 920 e 970 milioni di euro; ricavi delle Attività Industriali in calo di circa il 4% rispetto al 2023; Ebit adjusted delle Attività Industriali tra 790 e 840 milioni di euro; Free cash flow delle Attività Industriali tra 350 e 400 milioni di euro, mentre gli investimenti delle Attività Industriali saranno pari a 1 miliardo di euro.

Nissan chiude anno fiscale in crescita, utile operativo +51%

Nissan chiude anno fiscale in crescita, utile operativo +51%Milano, 9 mag. (askanews) – Nissan chiude l’anno fiscale 2023-2024 con un utile operativo in crescita del 51% a 568,7 miliardi di yen (3,5 miliardi di euro) pari a un margine del 4,5% rispetto al 3,6% dell’esercizio precedente.


In aumento le consegne a 3,44 milioni di veicoli (+4,1%) e i ricavi a 12,6 trilioni di yen (78 miliardi di euro, +20%). L’utile netto è quasi raddoppiato a 426,6 miliardi di yen (2,6 miliardi). La divisione auto registra un free cash flow di 323 miliardi di yen e un utile operativo di 260 miliardi di yen. Per l’esercizio appena concluso sarà proposto un dividendo di 20 yen per azione.


“Il nostro obiettivo è raggiungere una crescita sostenibile e redditizia, fornendo al contempo un elevato valore ai clienti. Lo faremo passo dopo passo con un portafoglio di prodotti equilibrato e attuando strategie commerciali ottimali in risposta alle condizioni di mercato e alle esigenze dei clienti”, ha detto il presidente e Ceo, Makoto Uchida. Per l’esercizio 2024-2025, con il nuovo piano The Arc, Nissan punta a un utile operativo di 600 miliardi di yen (3,6 miliardi di euro), ricavi per 13,6 trilioni (81 mld) e a un dividendo annuale in aumento a 25 yen per azione.


 

Auto: crescono ibride e noleggio, cala diesel. Ma CO2 in aumento

Auto: crescono ibride e noleggio, cala diesel. Ma CO2 in aumentoMilano, 9 mag. (askanews) – Cresce al 42% la quota di auto ibride (bev al 3%) nel mercato italiano nel 2023 e aumenta fra i consumatori la preferenza per il benzina a scapito del diesel, ma crescono anche le emissioni a causa delle minori rottamazioni (-1,2 mln di radiazioni rispetto al picco del 2006). Il canale del noleggio raggiunge un nuovo record storico, avvicinandosi ai livelli degli altri Paesi d’Europa. L’arrivo dei marchi cinesi sul mercato europeo potrebbe rappresentare un’ulteriore incognita, con una quota di mercato prevista del 7% entro il 2030, a potenziale discapito soprattutto di Paesi come l’Italia, il Regno Unito e la Francia (importatori netti di auto). Emerge dello studio condotto da Aniasa e Bain & Company sulla mobilità degli italiani.


Tuttavia il ritardo nell’implementazione degli incentivi del Governo ha impattato sulle vendite di veicoli elettrificati nel primo trimestre 2024, con una concentrazione maggiore nel Centro Italia (che supera il Sud sia sulle elettriche, che sulle ibride plug-in) rispetto al Nord. A trainare la crescita delle alimentazioni sostenibili è il noleggio che vale il 30% del mercato. In crescita le vendite di vetture a km0 con una quota superiore al 10% a fine 2023: segno che la domanda è tornata ad essere inferiore all’offerta, con possibili ricadute sui prezzi.   Guardando al mercato globale emerge la profonda trasformazione in corso nel settore. Nel 2019, il 42% delle auto vendute in Cina apparteneva a marchi europei, mentre solo il 27% era di brand locali. Nel 2023, la situazione è cambiata radicalmente: il 32% delle auto vendute in Cina apparteneva a marchi europei, mentre ben il 43% proveniva da brand locali. Brand che ora sono in procinto di sbarcare in Europa e che entro il 2030 si prevede avranno una quota di mercato di almeno il 7%, con un impatto significativo su Paesi importatori come l’Italia, il Regno Unito e la Francia. Oggi la quota di auto cinesi in Europa è pari a circa il 3% con circa 200mila unità vendute, ma la Cina ne ha esportate 500mila, la differenza è ferma nei porti europei in attesa di essere venduta. Nel 2023 In Italia cresce dal 17% al 25% la percentuale di potenziali clienti italiani interessati ad acquistare auto cinesi per l’aumento della qualità percepita.


“In questo contesto, l’emergere di nuovi attori nel mercato automobilistico globale invita all’attenzione l’Europa, Italia compresa, ma presenta anche opportunità di collaborazione e innovazione. Tuttavia, le normative sempre più rigorose, specialmente sulle emissioni, richiedono un’adeguata preparazione e investimenti da parte delle case automobilistiche europee. È importante tenere conto seriamente delle preferenze dei consumatori e adattarsi ai cambiamenti nelle loro abitudini di acquisto per tutelare la competitività nel mercato globale, mantenendo l’attenzione sulla sostenibilità ambientale del settore, ma anche su quella economica”, ha affermato Gianluca Di Loreto, partner e responsabile automotive Italia di Bain & Company.  

Auto, Aniasa: noleggio avanza, ma pesano fisco e attesa incentivi

Auto, Aniasa: noleggio avanza, ma pesano fisco e attesa incentiviMilano, 9 mag. (askanews) – Prosegue la crescita del settore del noleggio veicoli che nel 2023 ha rappresentato il 30% delle immatricolazioni nazionali superando quota 526mila unità fra auto e furgoni (+107mila), per un valore complessivo di 15 miliardi di euro. In aumento anche la quota di veicoli green: il 33% delle nuove elettriche (bev) ed il 53% delle ibride plug-in (phev) immatricolate in Italia sono a noleggio. La flotta di auto e veicoli commerciali leggeri invece ha raggiunto 1,3 milioni di unità. A condizionare il primo trimestre del 2024 invece è l’attesa per gli incentivi che ha portato a un calo delle immatricolazioni del 15%. E’ quanto emerge dalla 23esimo Rapporto di Aniasa. Secondo l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta i settori dei servizi di mobilità, per una vera transizione è necessario di allineare la fiscalità dell’auto a quella degli altri Paesi europei.


Nel noleggio a breve nel 2023 sono aumentati il fatturato a 1,5 miliardi di euro e i noleggi a 4,3 milioni (+18%), per un totale di 36 milioni di giornate (+14%). Nonostante il recupero rispetto al 2019 manca ancora all’appello quasi 1 cliente su 5. In crescita le immatricolazioni (+8%) e la flotta a quota 137mila unità (+12%). Il noleggio a lungo termine ha registrato 10,6 miliardi di euro di fatturato (incluso l’usato), con 1,2 milioni di veicoli in flotta (+8%) e una crescita record delle immatricolazioni del 23,6% a 438mila auto e furgoni, 82mila dei quali ibridi (full o plug-in) o elettrici. Resta in difficoltà lo sharing che ha registrato circa 5 milioni di noleggi in calo del -10% rispetto al 2022 e quasi la metà dei circa 10 milioni del pre-pandemia. Stabile la flotta a 3.500 vetture, l’80% a Roma e Milano, in calo gli operatori di settore penalizzato dall’Iva al 22%. Nel primo trimestre 2024, la quota di mercato del noleggio è salita al 31%, nonostante il calo delle immatricolazioni del 15% a 95.200 unità con un fatturato di 1,9 miliardi (+14,6%). Il noleggio a breve termine, in vista dell’elevata domanda estiva ha registrato un aumento del fatturato (+7%), numero di noleggi (+5%) e flotta (+3,5%) e un boom di immatricolazioni quasi raddoppiate (+92%). Molto bene anche il lungo termine che ha visto crescere il giro d’affari (+14%) e la flotta (+8%).


“Nel nostro Paese sta proseguendo la graduale transizione della mobilità verso formule basate sull’uso”, ha dichiarato il presidente Aniasa, Alberto Viano. “Auspichiamo che quanto prima siano operativi i nuovi incentivi che vedono anche il noleggio tra i beneficiari al 100% e un potenziale interessante esperimento di noleggio a lungo termine sociale”.  Per accelerare la diffusione del noleggio e il rinnovo del parco circolante “va colta l’opportunità offerta dalla Legge sulla Delega Fiscale e dalla prossima Legge di Bilancio per riequilibrare la fiscalità sull’auto aziendale: in Italia su un’auto di costo pari a 30mila euro le aziende possono “scaricare” 3.615 euro, contro i 25mila della Germania, i 23mila della Spagna e i 18mila di Francia e Regno Unito. Secondo nostre stime, un graduale riequilibrio, almeno sulle nuove vetture elettriche, porterebbe a una significativa diffusione di queste nel parco nazionale (circa 500mila nuove vetture alla spina in 3 anni), oltretutto con un ritorno sull’investimento per l’Erario del 50%. Senza contare i vantaggi in termini di riduzione delle emissioni e di sicurezza”, ha concluso Viano.

Bmw: ricavi I trim stabili a 36 mld, Ebit -25%. Confermati target

Bmw: ricavi I trim stabili a 36 mld, Ebit -25%. Confermati targetMilano, 8 mag. (askanews) – Bmw chiude il primo trimestre con ricavi stabili a 36,6 miliardi di euro (-0,6%) e consegne pari a 594.533 veicoli (+1,1%). In calo del 25% il risultato operativo a 4 miliari di euro per l’aumento dei costi di produzione. Il margine operativo di gruppo è pari all’11,4% (da 13,9%), in linea con l’obiettivo di un margine superiore al 10%. L’utile netto è diminuito del 19,4% a 2,95 miliardi di euro. In forte crescita gli investimenti in ricerca e sviluppo a 1,97 miliardi (+27%).


I ricavi dell’Auto sono pari a 31 miliardi di euro (-1,1%), il risultato operativo a 2,7 miliardi (-28%), pari a un margine dell’8,8% (da 12,1%). In calo il free cash flow a 1,28 miliardi (-35%), dopo 2,3 miliardi di investimenti. In crescita del 28% le vendite di auto elettriche (bev) a quota 83mila unità. Le vendite di bev e phev (plug-in) pari a 122mila unità rappresentano il 21% del totale. Negli ultimi 2 anni il gruppo ha venduto oltre 1,1 milioni di veicoli elettrificati di cui il 60% bev. Per il brand Bmw le vendite di Bev sono aumentate del 41% a 78.682 unità, trainate da Bmw i4, iX1 e i7 e rappresentano il 14% delle vendite. A livello geografico il brand Bmw registra una crescita del 2,4% negli Usa, del 10,2% in Europa e un calo del 4,1% in Cina.


Il gruppo Bmw conferma gli obiettivi 2024 con una leggera crescita delle consegne, un margine operativo dell’Auto fra 8-10% con una generazione di cassa pari a 6 miliardi di euro.

Toyota chiude anno fiscale record, ma prevede rallentamento

Toyota chiude anno fiscale record, ma prevede rallentamentoMilano, 8 mag. (askanews) – Il gruppo Toyota chiude l’anno fiscale 2023-2024 con risultati record. L’utile netto e il risultato operativo del primo gruppo di auto al mondo sono quasi raddoppiati a 4,94 trilioni di yen (circa 30 miliardi di euro) e a 5,35 trilioni di yen (31,7 mld). I ricavi sono pari a 45,1 trilioni di yen (+21% a circa 270 miliardi di euro), grazie alla disponibilità di semiconduttori, all’aumento delle vendite di prodotti di fascia alta e al lancio di nuovi modelli. Le consegne crescono a quota 11 milioni (+5%).


In crescita anche il dividendo pari 75 yen per azione (+15 yen) a cui si aggiunge un piano di buy back fino a 1 trilione di yen, pari a circa il 3% del capitale. Per l’anno fiscale 2024-2025 Toyota prevede un calo del risultato operativo del 20% a 4,3 trilioni di yen (27 miliardi di euro) e dell’utile a 3,57 trilioni (-28%). Le consegne sono attese in leggero calo a 10,95 milioni di unità (-1,3%) a causa delle vicende che hanno colpito la controllata Daihatsu (su questioni di sicurezza e di potenza dei motori). In crescita le vendite di veicoli elettrici e elettrificati dei brand Toyota e Lexus da 3,8 a 4,8 milioni pari al 46,4% del totale. I ricavi sono attesi in leggera crescita a 46 trilioni di yen (+2%). Le stime includono investimenti per 2 trilioni di yen (12 miliardi di euro).

Ferrari: ricavi I trim. +10,8% a 1,585 mld euro, consegne stabili

Ferrari: ricavi I trim. +10,8% a 1,585 mld euro, consegne stabiliMilano, 7 mag. (askanews) – Ferrari chiude il primo trimestre con ricavi in aumento del 10,9% a 1,585 miliardi di euro e consegne totali pari a 3.560 unità, pressoché invariate rispetto al primo trimestre 2023. L’Adjusted Ebit è pari a 442 milioni di euro, in crescita del 14,8% rispetto all’anno precedente, con un margine pari al 27,9% . L’utile netto adjusted è pari a 352 milioni, mentre l’utile diluito per azione adjusted è pari a 1,95 euro. L’Adjusted Ebitda è pari a 605 milioni, in aumento del 12,7% rispetto all’anno precedente, con un margine pari al 38,2%. La generazione di free cash flow industriale è pari a 321 milioni di euro.


“L’inizio d’anno è stato molto positivo: i ricavi e i profitti sono cresciuti a doppia cifra con consegne stabili. Un risultato ottenuto grazie a un mix prodotti e geografico ancora più forte, oltre al maggior contributo delle personalizzazioni. La nostra strategia, focalizzata sulla crescita del valore e non sui volumi, si è confermata vincente”, ha dichiarato Benedetto Vigna, Ceo di Ferrari. “In linea con questa strategia sta proseguendo nei tempi previsti l’esecuzione del nostro piano industriale, con l’arricchimento della gamma vetture grazie al recente lancio della 12Cilindri e della 12Cilindri Spider”. A livello geografico le consegne del trimestre hanno rispecchiato le scelte di allocazione operate da Ferrari, di conseguenza la regione Emea ha registrato un aumento di 39 unità, le Americhe hanno riportato un incremento di 35 unità, la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan hanno registrato una diminuzione di 79 unità e la regione Resto dell’Apac è rimasta pressoché invariata.


Le consegne nel trimestre sono state trainate dalla famiglia 296, dalla Purosangue e dalla Roma Spider, in fase di accelerazione delle consegne. Le allocazioni della Daytona SP3 sono aumentate nel trimestre, in linea con i piani. La 812 GTS e la SF90 Stradale si sono avvicinate alla fine del ciclo vita, mentre la Portofino M è giunta a fine produzione. Nella gamma prodotti del trimestre sono compresi nove modelli con motore a combustione interna (ICE) e quattro modelli a motore ibrido, che hanno rappresentato rispettivamente il 54% e il 46% delle consegne totali.


Ferrari conferma gli obiettivi per il 2024 con ricavi netti superiori a 6,4 miliardi di euro, un Ebit adj. pari o superiore a 1,77 miliardi con un margine pari o superiore al 27%, un Ebitda adj. pari o superiore a 2,45 miliardi con un margine pari o superiore al 38% e un free cash flow industriale superiore ai 900 milioni di euro.