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Ferrari inaugura e-building: 200 mln investimenti, operativo in 2025

Ferrari inaugura e-building: 200 mln investimenti, operativo in 2025Maranello, 21 giu. (askanews) – A due anni dall’annuncio al Capital Market Day, Ferrari inaugura l’e-building, l’edificio dove nasceranno vetture con motore termico, ibrido e la prima auto elettrica, che sarà presentata nel quarto trimestre del 2025. “L’e-building è la prova concreta che in Ferrari manteniamo le promesse. Due anni dopo averlo annunciato al Capital Market siamo qui”, ha detto il presidente di Ferrari, John Elkann, all’inaugurazione del nuovo impianto a Maranello.


L’e-building, un parallelepipedo di 42mila mq, 3 piani e 25 metri di altezza progettato da Mario Cucinella, è costato 200 milioni di euro. Esempio di industria 4.0 con robot collaborativi e digital twin, che creano una replica digitale di prodotti e processi, l’e-building servirà “per aumentare la flessibilità produttiva, ridurre i tempi di sviluppo, accogliere più richieste di personalizzazione e ridurre le emissioni per ogni auto prodotta. Le linee di produzione esistenti resteranno in funzione”, ha detto il Ceo, Benedetto Vigna. La produzione dell’e-building andrà a regime a gennaio 2025 con la SF90 Stradale e la Purosangue, mentre a inizio 2026 inizierà la produzione dell’auto elettrica e di vari componenti strategici come batteria, assale e motore elettrico. In vista dell’apertura del nuovo impianto Ferrari ha fatto 250 assunzioni da inizio anno, portando l’organico a quota 5mila addetti, e altre sono previste nei prossimi mesi.


All’inaugurazione dell’e-building, ha partecipato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accolto dal presidente Ferrari John Elkann, dal vice presidente Piero Ferrari e dal Ceo Benedetto Vigna. “Siamo onorati di avere con noi il Presidente Mattarella per l’inaugurazione dell’e-building, uno stabilimento che unisce la centralità della persona nel luogo di lavoro al rispetto dell’ambiente,” ha detto il presidente di Ferrari John Elkann. Focus anche sulla sostenibilità. L’edificio è alimentato da più di 3mila pannelli solari da 1,3 MW installati sul tetto. Con lo spegnimento dell’impianto di trigenerazione, previsto entro la fine dell’anno, l’edificio sarà interamente alimentato da energia rinnovabile. Sono state adottate anche diverse soluzioni per il riutilizzo dell’energia e dell’acqua piovana nel ciclo produttivo. “L’impianto è uno step importante nel percorso verso l’obiettivo di neutralità carbonica entro la fine del decennio. Da gennaio non compreremo più gas per l’impianto e utilizzeremo solo elettricità green”, ha detto Vigna.


Attenzione anche alla formazione e il benessere dei lavoratori. Il percorso educativo per le persone selezionate per le nuove linee è iniziato due anni fa, con lo scopo di approfondire le caratteristiche e i processi legati ai nuovi impianti e prodotti come motore elettrico e batterie.

Antitrust, DR: mai celata delocalizzazione in Estremo Oriente

Antitrust, DR: mai celata delocalizzazione in Estremo OrienteMilano, 20 giu. (askanews) – DR Automobiles Groupe prende atto della decisione dell’Agcm, pur non condividendola nel merito, ragione per cui si accinge ad impugnarla. Nel corso del procedimento DR ha offerto la massima disponibilità, proponendo impegni tangibili volti a rimediare alle preoccupazioni espresse dall’Autorità, che però non sono stati accettati da quest’ultima.


Nel merito, DR osserva che la delocalizzazione in Estremo Oriente di parte della produzione delle autovetture (pratica comune nel settore automotive) commercializzate da DR Automobiles Groupe non è mai stata celata al pubblico, come testimoniato da numerosi articoli di stampa e servizi televisivi, nonché dalle informazioni divulgate attraverso i canali ufficiali web e social del gruppo. Al tempo stesso, le campagne advertising non hanno mai inteso pubblicizzare una pretesa integrale fabbricazione delle autovetture in Italia, quanto sottolineare il forte legame del gruppo automobilistico con il nostro Paese e la regione Molise sotto il profilo proprietario e storico. Oltre ad evidenziare le importanti fasi che si svolgono nell’HQ di Macchia d’Isernia (IS) in termini di ricerca e sviluppo, design, progettazione, aggiunta di funzionalità, rifinitura e completamento delle autovetture commercializzate.


Tutti aspetti che non sono stati adeguatamente valorizzati dal provvedimento dell’AGCM. DR Automobiles Groupe intende, ad ogni modo, accrescere le fasi di lavorazioni in Italia, ampliando a tal proposito il proprio polo industriale di Macchia d’Isernia con un nuovo stabilimento produttivo, nella prospettiva dello sviluppo di nuovi modelli, anche ad alimentazione integralmente elettrica.


Per quanto riguarda le condotte sanzionate sotto il profilo dell’assistenza post-vendita, l’AGCM ha contestato al Gruppo DR i tempi di attesa sofferti da alcuni consumatori per la riparazione delle proprie autovetture, omettendo di considerare che ciò è derivato dalla indisponibilità oggettiva di alcuni pezzi di ricambio a causa della nota disruption della catena di approvvigionamento del settore automotive avvenuta nel periodo post-pandemico. Situazione comune a tutto il settore e comunque ormai in fase di assorbimento, come provano i dati registrati dal Gruppo già dal 2023 e ulteriormente migliorati nel primo trimestre del 2024, che mostrano tempi medi di consegna dei pezzi di ricambio di poco superiori ai 2 giorni.

Auto, Csp: difficoltà elettrico deprimono vendite a maggio

Auto, Csp: difficoltà elettrico deprimono vendite a maggioMilano, 20 giu. (askanews) – L’andamento negativo del mercato dell’auto europeo a maggio (-2,6% Ue+Efta+UK) “è dovuto in misura considerevole ad una frenata delle immatricolazioni di auto elettriche che hanno fatto registrare nel mese un calo del 10,8% rispetto allo stesso periodo del 2023 con veri e propri crolli in alcuni mercati importanti come quello della Germania (-30,6%) e dell’Italia (-18,3%) e con una contrazione della quota delle vendite di elettriche pure, che è passata dal 15,2% del 2023 al 13,9%”. Così Gian Primo Quagliano presidente del Centro Studi Promotor


“Questa frenata delle elettriche è dovuta soprattutto al venir meno degli incentivi in alcuni grandi paesi e per quanto riguarda l’Italia dovrebbe quantomeno attenuarsi proprio perché, come è noto, lo stanziamento per gli incentivi per le elettriche disponibile sulla piattaforma del Ministero competente dal 3 giugno, è stato “bruciato” integralmente già il 3 giugno”. “Mentre è ancora viva la polemica sull’opportunità di adottare pesanti dazi per le importazioni di auto dalla Cina, da più parti si sollecita una ridefinizione della politica della Ue per quanto riguarda la transizione energetica nell’auto e ciò anche in considerazione del fatto che in alcuni mercati importanti, come quello del Regno Unito, si segnala che l’acquisto di auto elettriche è ancora trainato soprattutto dal settore delle flotte, che adottano l’elettrico non solo per sensibilità alle tematiche dell’ambiente, ma anche, e soprattutto, per questioni di immagine, questioni di immagine che interessano molto meno i privati”.


“Per quanto riguarda la Germania, dove gli acquisti di auto elettriche, come sopra si segnalava, hanno fatto registrare un drastico calo, Reinhard Zirpel, presidente dell’associazione tedesca dei costruttori di autoveicoli, segnala che “il crollo a maggio delle immatricolazioni dei veicoli completamente elettrici è massiccio” e che “sono ora necessari piani politici e contromisure per ripristinare la fiducia dei consumatori sulla mobilità elettrica””. Queste considerazioni, conclude Quagliano “valgono anche per l’Italia che nella graduatoria per la diffusione di auto elettriche non è all’ultimo posto nell’Europa Occidentale, ma poco ci manca in quanto la quota delle elettriche in maggio è pari al 3,6% contro il 4,1% del maggio 2023 e contro il 13,9% dell’intera Europa Occidentale”.

Auto, Anfia: mettere a terra politiche emerse da Tavolo settore

Auto, Anfia: mettere a terra politiche emerse da Tavolo settoreMilano, 20 giu. (askanews) – “A maggio 2024, il mercato europeo dell’auto, dopo la ripresa di aprile (+12%), inverte la tendenza e registra una flessione, seppure contenuta, -2,6%”, afferma Gianmarco Giorda, Direttore Generale di Anfia. Nel quinto mese dell’anno, guardando ai cinque major market (incluso UK), rallentano Italia (-6,6%), Germania (-4,3%) e Francia (-2,9%), mentre si mantengono positivi Spagna (+3,4%) e Regno Unito (+1%).


“A maggio, la quota di penetrazione delle vetture elettriche pure (Bev), pari al 13,9%, supera nuovamente la quota delle vetture diesel (11,6%), come nel mese precedente. In Italia, invece, l’immatricolato diesel pesa per il 14,4% delle vendite nel mese, contro l’appena 3,6% delle Bev (in miglioramento rispetto al 2,4% di aprile). Nel nostro Paese, l’entrata in vigore, dal 3 giugno scorso, del nuovo ecobonus, il cui impatto effettivo sarà misurabile nei prossimi mesi, ha già portato ad un rapido esaurimento dei fondi per l’acquisto delle auto nella fascia 0-20 g/Km di CO2 e dei veicoli commerciali elettrici”. “Per quanto riguarda l’Italia, in questo momento si evidenzia la necessità di mettere a terra, insieme al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, le proposte di politica industriale emerse dai lavori del Tavolo Sviluppo Automotive per accrescere la competitività sia dei produttori di autoveicoli, sia della componentistica. Tra le misure prioritarie, quelle volte a favorire un incremento dei volumi produttivi annuali di autoveicoli e un fattivo coinvolgimento della componentistica in questo processo di rilancio della produzione”, conclude Giorda.


In Italia, i volumi totalizzati a maggio 2024 si attestano a 139.509 (-6,6%). Nei primi cinque mesi del 2024, le immatricolazioni complessive ammontano a 725.751 unità, con un rialzo del 3,4% rispetto ai volumi dello stesso periodo del 2023. Analizzando il mercato per alimentazione, le autovetture a benzina chiudono maggio in crescita del 4,1%, con una quota di mercato del 32,2%. Calano, invece, le autovetture diesel (-30,5% su maggio 2023), con una quota del 14,4%. Le immatricolazioni delle auto ad alimentazione alternativa rappresentano il 53,4% del mercato del solo mese di maggio, con volumi in calo rispetto allo stesso mese del 2023 (-3,6%). Nel dettaglio, le auto elettriche hanno una quota del 3,6% e calano del 18,3% nel mese. In flessione anche le ibride plug-in: -30,6%, con il 3,3% di quota del mercato del mese. Anche nel cumulato, entrambe le alimentazioni risultano in calo, rispettivamente, -18,7% (quota: 3%) e -25,7% (quota: 3,2%).

Auto, Acea: a maggio vendite Ue -3% a 912mila unità, elettriche -12%

Auto, Acea: a maggio vendite Ue -3% a 912mila unità, elettriche -12%Milano, 19 giu. (askanews) – A maggio, le immatricolazioni in Ue sono diminuite del 3% a 912mila unità, con cali in tre dei quattro principali mercati: Italia (-6,6%), Germania (-4,3%) e Francia (-2,9%), mentre la Spagna ha registrato una crescita del 3,4%. Lo rende noto l’Acea, l’Associazione dei costruttori europei.


Nonostante la flessione di maggio, le immatricolazioni nei primi cinque mesi del 2024 sono aumentate del 4,6% a 4,6 milioni di unità con performance simili nei mercati principali: Spagna (+6,8%), Germania (+5,2%), Francia (+4,9%) e Italia (+3,4%). Nell’Europa allargata (Efta+UK) le immatricolazioni a maggio sono diminuite del -2,6% a 1,1 milioni di unità, mentre nei 5 mesi il dato resta positivo: +4,6% a 5,57 milioni di unità. Fra le alimentazioni in calo le elettriche (bev): a maggio la flessione è stata del -12% a 114mila unità, pari a una quota del 12,5%, rispetto al 13,8% dello scorso anno. Belgio, terzo mercato Ue per i Bev, e la Francia sono stati gli unici paesi a registrare una crescita, rispettivamente +44,8% e +5,4%. In deciso calo Germania (-30,6%) e Paesi Bassi (-11,7%). Stabili le immatricolazioni nei 5 mesi a 556.276 unità (+2%). In forte calo anche le plug-in -14,7% a maggio con una quota del 6,5% e flessioni significativi in Belgio (-37%) e Francia (-20%), che hanno puntato sull’elettrico.


In crescita invece le auto ibride +16,2% a maggio a 272.568 unità, con una quota di mercato che passa dal 25% al 30%. Fra i mercati in evidenza Francia (+38,3%), Spagna (+25,4%) e Italia (+7,4%). In calo il benzina -5,6% a 323.551 unità, con una quota che passa dal 36,5% al 35,5%, e i diesel -11,4% a 118.733 unità, pari a una quota del 13%. Fra i mercati male Italia (-30,5%), Francia (-24,8%) e Spagna (-15,4%), in leggero aumento la Germania (+3,2%). Fra i gruppi auto in crescita Volkswagen: +1,6% a maggio a 248mila unità, pari a una quota del 27,3%, e +3,7% a 1,1 mln nei 5 mesi con una quota del 25,9%. In calo Stellantis -6,9% a maggio a 158mila auto, con una quota del 17,4%, mentre nei 5 mesi le vendite sono stabili a 835mila unità con una quota del 18,2%. Fra i brand a maggio in crescita solo Jeep (+1,2%) e Citroen (+9%), stabile Opel. In calo gli marchi con Ds (-41%) e Maserati (-27%) a guidare i ribassi seguiti da Fiat (-11,3%) e Peugeot (-13,1%). Renault si conferma al terzo posto a maggio con una quota del 10,8%, ma con vendite in calo del -5,4% a 98.200 unità, seguita da Toyota (+13% a 69.743 unità), Hyundai (-6,3% a 73.400 unità) e Bmw (-17,7% a 58.247 unità) penalizzata dal forte calo di Mini (-45,8% a 6.400 unità).

Fiat 600 Hybrid insieme a Disney Italia per lancio Inside Out 2

Fiat 600 Hybrid insieme a Disney Italia per lancio Inside Out 2Milano, 19 giu. (askanews) – Fiat rinnova la collaborazione con Disney Italia portando sul palco, dopo la realizzazione delle cinque versioni uniche a tema della Fiat Topolino in occasione del centenario Disney, la Fiat 600 Hybrid e il film d’animazione Inside Out 2.


Il 17 giugno, a Roma, si è tenuta la prima dell’atteso sequel, offrendo un’opportunità unica per godersi il film e ammirare la Fiat 600 Hybrid che segna il ritorno di Fiat nel segmento B. “Siamo entusiasti di rinnovare la nostra collaborazione con Disney Italia, dopo il successo delle Topolino one-off. Abbiamo scelto di sostenere ancora una volta la magia delle incredibili storie che Disney e Pixar hanno sempre offerto alle famiglie italiane, lo stesso pubblico dei nostri prodotti e, soprattutto, che condividono i nostri valori”, ha detto Giuseppe Galassi, Managing Director di Fiat e Abarth Italia.

Auto: accordo collaborazione demolitori Italia, Spagna e Portogallo

Auto: accordo collaborazione demolitori Italia, Spagna e PortogalloMilano, 19 giu. (askanews) – Le associazioni dei demolitori di auto di Italia, Spagna e Portogallo (Ada, Aedra e Ancav) hanno sottoscritto a Madrid un accordo di collaborazione in vista della discussione sul nuovo Regolamento europeo destinato a cambiare le regole del settore.


“L’accordo sottoscritto costituisce un passo molto importante. Presto presenteremo emendamenti comuni, li invieremo alla Commissione e al Consiglio e soprattutto faremo leva sui nostri rappresentanti in Parlamento europeo perché le nostre posizioni vengano supportate”, ha dichiarato subito dopo la sigla dell’accordo Anselmo Calò, presidente Ada. Il dibattito sul Regolamento riprenderà nei prossimi mesi dopo la formazione della Commissione. La nuova normativa che entrerà in vigore con ogni probabilità nel 2026 è destinata a stravolgere il business dell’autodemolizione, chiedendo ad ogni singolo operatore di raggiungere il target di recupero dell’85%.


Le tre Associazioni, rappresentate dal Presidenti Anselmo Calò, dallo spagnolo Germán Catoira e dal portoghese Victor Norsider, si sono impegnate a sostenere la piccola e media impresa e a scambiarsi documenti e proposte prima della condivisione con le istituzioni comunitarie.

Stellantis conferma impegno nell’economia circolare, 2 mld al 2030

Stellantis conferma impegno nell’economia circolare, 2 mld al 2030Milano, 19 giu. (askanews) – Stellantis conferma e rafforza il proprio impegno nell’economia circolare sviluppando diverse attività legate al riciclo con la controllata Sustainera. Fra queste, il riciclo dei veicoli da rottamare attraverso il piano Valorauto in Francia, il riciclo dell’alluminio dei cerchi in lega in Nord America, liquidi aftermarket riciclati per lavaggio vetri e per i radiatori e, a tendere, il riciclaggio delle batterie per il recupero di terre rare, come previsto dai regolamenti Ue a partire dal 2031. Le Iniziative sono state presentate da Alison Jones, vicepresidente senior dell’economia circolare globale di Stellantis all’International Automotive Recycling Congress 2024 (Iarc) ad Anversa in Belgio.


“Dal lancio di Sustainera nel 2022, abbiamo ottenuto risultati molto positivi nella rigenerazione dei componenti, nel riciclaggio delle batterie e nei veicoli a fine vita”, ha affermato Jones. “Rimaniamo impegnati a raggiungere l’obiettivo di aumentare di dieci volte i ricavi del riciclo e raggiungere oltre 2 miliardi di euro di ricavi dell’economia circolare entro il 2030 – pienamente in linea con il piano strategico Dare Forward 2030 di Stellantis”. Da gennaio 2024 Stellantis offre ai privati e ai concessionari in Francia, Belgio e Lussemburgo un servizio di gestione dei veicoli a fine vita attraverso la piattaforma Valorauto. Qualunque sia la marca e la tipologia del motore (termico, ibrido o elettrico), Valorauto offre un servizio completo, con ritiro gratuito e un ritorno economico per tutti gli attori coinvolti.


Valorauto, è il fornitore di servizi della joint venture Sustainera Valorauto tra Stellantis e Galloo, uno dei principali attori nel riciclaggio auto. La joint venture lavora con strutture selezionate per il ritiro dei veicoli, lo smantellamento e il recupero di parti da riutilizzare o da rigenerare, comprese le batterie dei veicoli elettrici che possono essere riutilizzate anche in progetti di seconda vita come accumulatori di energia. Una strategia pensata per rispettare il Regolamento europeo sulla responsabilità delle case auto e la legge francese sull’economia circolare o Agec. L’intenzione è quella di offrire i servizi Valorauto nei principali paesi europei. Nell’ambito invece del ciclo chiuso dei materiali, Stellantis ha sviluppato il riciclaggio per i cerchi in lega nel mercato Usa con il partner Real Alloy. I cerchi a fine vita vengono raccolti direttamente dai concessionari e poi fusi nell’impianto di Kokomo per essere riutilizzati per produrre componenti di motori e cambi.


Allo Iarc Sustainera ha presentato anche i primi due prodotti riciclati per completare l’offerta 4R (parti rigenerate, riparate, riutilizzate, riciclate) della divisione Parts & Services. Si tratta di un liquido lavavetri composto al 100% da alcool rigenerato da solventi industriali riciclati che, a differenza dei liquidi tradizionali a base di metanolo/etanolo, riduce l’impatto ambientale a parità di prestazioni. Il liquido non utilizza coloranti e rimane efficace anche a temperature fino a -20 gradi. L’altro prodotto è un liquido refrigerante a base di glicole monoetilenico riciclato al 100% da scarti di produzione industriale. E’ in grado di proteggere il motore contro la ruggine, il surriscaldamento e il gelo (-25° gradi), è compatibile con elastomeri e metalli comuni e può essere utilizzato anche da veicoli di altri brand. Anche gli imballaggi dei liquidi sono costituiti da almeno il 50% di plastica riciclata. Guardando avanti la sfida è sulle riciclo delle batterie dei veicoli elettrici. Nel suo intervento Alison Jones ha ricordato il memorandum che Stellantis ha firmato con Orano per una joint venture per la gestione delle batterie e degli scarti delle gigafactory sia in Europa che in Nord America. Una strategia che rafforza la posizione di Stellantis nella catena del valore delle batterie, fornendo cobalto, nichel e litio necessari per l’elettrificazione nel rispetto della direttiva Ue del 2031 che prevede l’utilizzo di materie prime riciclate nelle produzione di batterie.

Dacia: ricavi raddoppiati, 1 mln auto e margine del 15% nel 2030

Dacia: ricavi raddoppiati, 1 mln auto e margine del 15% nel 2030Milano, 18 giu. (askanews) – Redditività e rendimenti elevati sono la chiave del successo di Dacia, brand del gruppo Renault. Per raccontarlo e farlo conoscere meglio ad analisti e investitori, il Ceo di Renault, Luca de Meo, ha organizzato un viaggio di due giorni in Romania, insieme al Ceo di Dacia Denis Le Vot.


Gli obiettivi sono ambizioni. Dacia prevede di raddoppiare il fatturato tra il 2022 e il 2030, per metà grazie ai volumi e per metà grazie al mix e ai prezzi, mentre i costi fissi sono attesi in leggero aumento. Dacia, che già oggi genera un margine operativo a due cifre, punta a raggiungere un margine operativo del 15% entro il 2030, con un Roce (Return On Capital Employed) migliore di quello del gruppo Renault. L’obiettivo della casa francese è di superare il 30% a partire dal 2025, mentre quello di Dacia dovrebbe raddoppiare tra il 2022 e il 2030. Fra i punti di forza, il Design-to-cost che ha come obiettivo di ridurre i costi del 15% circa rispetto ai competitor, fonti di approvvigionamento e fornitori competitivi e un elevato tasso di utilizzo degli stabilimenti. E ancora un modello di distribuzione con costi inferiori del 50% rispetto alla media Ue, pochissimi sconti e il 30% delle vendite generate online.


Dacia è un brand di conquista per Renault, con il 76% dei clienti provenienti dalla concorrenza. Anche la fedeltà fa parte integrante del business model: il 68% dei proprietari Dacia opta ancora per un modello del brand quando devono cambiare auto e l’81% sceglie comunque un veicolo del gruppo. Altro punto di forza, è un mix di vendite per l’80-85% a privati che consente di ridurre al minimo gli sconti e mantenere valori residui elevati (+10 punti in media rispetto al mercato) a vantaggio anche dei concessionari che si confrontano con una gamma da vendere molto semplificata. Il risultato è che a metà 2024, Dacia si appresta a confermare, per il quarto anno consecutivo, la sua posizione sul podio delle vendite a privati in Europa.


Una piattaforma standard e il riutilizzo della scocca sono il segreto dell’efficienza in termini di Capex e manodopera amplificata dall’aumento dei volumi che con la piattaforma standard Cmf-B (utilizzata per tutti i brand) raggiungeranno le 2 milioni di unità entro il 2030 con costi di gestione e di ricerca e sviluppo inferiori alla media del gruppo grazie a tassi di carry-over fra veicoli che vanno da un minimo del 40% all’80%. Gli stabilimenti di Dacia in Romania, Marocco e Turchia sono degli ecosistemi super competitivi capaci di produrre un nuovo veicolo ogni 30 secondi. Dacia leader nel segmento B, sta entrando anche nel segmento C. Dopo Jogger arriverà Bigster nel 2025 e sarà seguita da altri due modelli con l’obiettivo di arrivare a 1 milione di veicoli nel 2030 di cui circa il 30% del segmento C. Fra le alimentazioni, Dacia adotterà progressivamente del termico ibrido, sviluppato da Horse, la joint venture con la cinese Geely all’elettrico per arrivare a ridurre del 50% la carbon footprint entro il 2035.

Ferrari: innovazione sostenibile protagonista dal 20 al 26 giugno

Ferrari: innovazione sostenibile protagonista dal 20 al 26 giugnoMilano, 17 giu. (askanews) – L’innovazione sostenibile è al centro di un programma di eventi che Ferrari terrà a Maranello dal 20 al 26 giugno, con l’obiettivo di confrontarsi insieme ai propri stakeholder e continuare ad agire come catalizzatore del cambiamento.


Centro e ispirazione degli incontri sarà il nuovo e-building, che il 21 giugno sarà inaugurato alla presenza del Presidente Sergio Mattarella. Nel nuovo edificio, caratterizzato da un’alta flessibilità produttiva e da una forte attenzione all’ambiente e alle persone, nascerà l’intera gamma Ferrari dotata di motori termici, ibridi ed elettrici. L’inaugurazione sarà preceduta da un workshop dedicato ai Partner Ferrari, realizzato per il secondo anno consecutivo in collaborazione con Banco Santander. L’incontro, che si terrà il 20 giugno, ha l’obiettivo di mettere in comune con circa 30 partner della Casa esperienze e pratiche concrete per la riduzione dell’impatto ambientale. Fra i diversi interventi, l’Architetto Mario Cucinella, Founder & Design Director di Mca – Mario Cucinella Architects, porterà la testimonianza della sua collaborazione con il team Ferrari per la progettazione dell’e-building, un’avanguardia di architettura sostenibile.


I dipendenti sono la principale fonte di innovazione e crescita della società. Per loro, per i loro famigliari e amici si apriranno le porte degli stabilimenti e dei Musei Ferrari nel fine settimana del 22 e 23 giugno per il Family Day. L’evento torna dopo cinque anni con un’edizione record per numero di presenze, che per la prima volta renderà accessibili diversi reparti mai aperti finora al pubblico. Il percorso di visita metterà in luce l’innovazione sostenibile che alimenta la costante evoluzione di impianti e processi produttivi. Un’evoluzione di cui le persone di Ferrari sono parte attiva grazie alle migliaia di proposte che presentano ogni anno, spesso apportando un contributo alla riduzione delle emissioni: ne sono un esempio le soluzioni adottate per il recupero del calore nella fase di test dei motori. Ai fornitori, un’altra parte fondamentale della spinta innovatrice della società, è dedicato il Podio Ferrari. L’appuntamento annuale riunirà il 26 giugno circa 700 aziende per un confronto sul loro contributo in termini di innovazione sostenibile, sempre più centrale nella catena di fornitura della Casa.