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Auto, Unrae: a febbraio usato +13%, diesel in testa con il 45,4%

Auto, Unrae: a febbraio usato +13%, diesel in testa con il 45,4%Milano, 24 apr. (askanews) – Crescita a doppia cifra anche a febbraio per il mercato delle auto usate: +13,1% a 464.210 trasferimenti di proprietà rispetto ai 410.449 del 2023, ma ancora inferiore dell’1,9% rispetto al 2019. I trasferimenti netti, rileva Unrae, aumentano del 13,4% e le minivolture del 12,7%. Nel primo bimestre la crescita si attesta a +14,6% con 910.250 passaggi complessivi rispetto ai 794.176 di gennaio-febbraio 2023.


In febbraio il diesel conferma la prima posizione fra le motorizzazioni preferite nel mercato dell’usato, con il 45,4% (-2,1 p.p.), al 45,6% nel bimestre; al secondo posto il motore a benzina al 39,1% (-1 p.p. e al 39,3% nei 2 mesi). Le ibride occupano la terza posizione con il 7% (6,7% nel cumulato), segue il Gpl (al 4,9%, stessa quota nel primo bimestre). Il metano si posiziona al 2,1% (2,2% in gennaio-febbraio), mentre i trasferimenti netti di auto Bev e plug-in coprono rispettivamente lo 0,6% e lo 0,8% del totale sia nel mese sia nel cumulato. Sostanzialmente stabili in quota gli scambi tra privati/aziende che in febbraio rappresentano il 56,8% di tutti i passaggi di proprietà (57,4% nel bimestre). Stabili anche quelli da operatore a cliente finale, al 39,0% nel mese (38,4% nel cumulato). In crescita gli scambi provenienti da Km0 (3,5%), mentre cedono quelli provenienti dal noleggio (0,8% complessivo nel mese e nel bimestre).

Auto, AlixPartners: con bev 30% aziende componentistica a rischio

Auto, AlixPartners: con bev 30% aziende componentistica a rischioMilano, 23 apr. (askanews) – In Italia le vendite di auto rimarranno per i prossimi anni attorno ai livelli del 2023, pari a circa 1,8 milioni di veicoli a fronte di una produzione di circa 900mila unità. E’ quanto emerge dall’aggiornamento del Global Automotive Outlook di AlixPartners, presentato oggi a Milano che sottolinea il contesto competitivo complesso caratterizzato da un tema di costi e sovracapacità produttiva su componenti e veicoli Ice.


Fra i temi approfonditi da AlixPartners e condivisi al Tavolo automotive del Mimit di cui la società di consulenza fa parte, c’è quella della componentistica. Con il passaggio all’elettrico serviranno un terzo circa dei componenti rispetto a una vettura termica. Già oggi circa il 30% delle aziende della filiera, spiega AlixPartners, si trova in una fase di stress finanziario e potrebbe non avere le risorse per affrontare la transizione. Secondo AlixPartners il fatturato al 2030 delle componentistica Ice potrebbe dimezzarsi passando da 14 miliardi del 2023 a 7 miliardi per un totale, incluso le componenti per l’elettrico, di 51 miliardi di euro (58 mld nel 2023).


Sul fronte occupazionale invece su un totale di 135mila addetti “core”, della componentistica, secondo AlixPartners nel caso la produzione rimanga stabile a circa 900mila unità, le previsioni sono di una perdita di circa 40mila posti di lavoro che diventano 47mila con una produzione in calo a 700mila unità. Nel caso invece di una aumento a 1,1 milioni si perderebbero 30mila posti di lavoro. “E questo escludendo ulteriori impatti sulla forza lavoro dei costruttori e delle altre filiere dipendenti da quella automobilistica”, spiega Fabrizio Mercurio, Director Automotive di AlixPartners. Quanto al tavolo automotive coordinato dal Mimit “i lavori si sono svolti tra dicembre 2023 e marzo 2024 e hanno espresso una proposta di Protocollo d’Intesa di respiro pluriennale con una lista di 20 interventi che coinvolgono istituzioni pubbliche e operatori privati, il tutto condensato in un piano organico finalizzato all’aumento di competitività del sistema-Paese e alla salvaguardia del settore in questa difficile transizione”, afferma Dario Duse Emea co-leader dell’Automotive & Industrial team e Country Leader Italia di AlixPartners.


Le tematiche affrontate sono state ad esempio gli incentivi alla domanda, da legare all’impronta ecologica della produzione, o l’accessibilità a fonti di finanziamento per il set-up di nuovi siti produttivi. Sul fronte degli operatori privati, sono citati possibili accordi tra operatori di filiera (come gruppi di acquisto per l’energia) o la definizione di progetti di riconversione guidati da aziende “capi-filiera”, con impatto positivo anche sul relativo ecosistema di sotto-fornitori.

Auto, AlixPartners: verso volumi pre-covid in 2024, incognita bev

Auto, AlixPartners: verso volumi pre-covid in 2024, incognita bevMilano, 23 apr. (askanews) – Il mercato globale dell’auto si appresta nel 2024 a recuperare i volumi pre-covid (stime +3% e 89 milioni di veicoli nel mondo, +2% Europa a 18,1 mln e +4% Usa a 16,2 mln), ma con un mix geografico sempre più spostato sulla Cina, primo mercato in volume (26 milioni di veicoli attesi nel 2024, +4% rispetto al 2023) e primo esportatore al mondo di veicoli. E’ quanto emerge dall’aggiornamento del Global Automotive Outlook di AlixPartners, presentato oggi a Milano.


La domanda fino al 2027 è prevista sostanzialmente stagnante, con crescita bassa a singola cifra per tutti i mercati principali: +1% annuo in Europa (+2,4% nei Paesi dell’Europa Centrale); 2% in America e 3% in Cina tra 2024 e 2027. In Italia le previsioni sono di vendite stabili a 1,8 milioni di veicoli. In Europa c’è da valutare l’incognita Cina: nel 2023 la quota di produttori cinesi in Europa è salita al 4% ed prevista in crescita fino al 7% nel 2028 (9% inclusi brand europei controllati da gruppi cinesi). Questo grazie anche all’installazione di capacità produttiva locale con la previsione di 200mila unità prodotte al 2030. Fra i progetti, Byd inizierà la produzione in Ungheria nel 2026, mentre sono in corso le trattative per Geely in Polonia e Chery in Spagna. “L’industria automotive è ritornata a una situazione di sovracapacità produttiva. Le cause? L’indebolimento della domanda, il contesto geopolitico ed economico, e soprattutto la crescita nettamente inferiore, rispetto alle attese, della domanda di vetture elettriche sulle quali si è scatenata una guerra sui prezzi nel mondo, soprattutto in Cina, a partire dai due leader BYD e Tesla” ha affermato Dario Duse, Emea co-leader dell’Automotive & Industrial team e Country Leader Italia di AlixPartners.


“Tutti i grandi costruttori hanno una gamma elettrificata disponibile, ed è previsto che ulteriori 616 miliardi di dollari saranno investiti entro il 2027, ma al contempo l’industria ha assunto un atteggiamento attendista in ragione di una domanda di Bev debole, ancora legata agli incentivi, e una prospettiva incerta sulla effettiva tenuta della regolamentazione che impone lo stop ai motori termici dal 2035”. Le piattaforme di sviluppo annunciate dai costruttori europei sono ancora concentrate sulle motorizzazioni elettriche (7 su 8 attese nel 2025), ma la crescita dei veicoli elettrici sta rallentando in tutti i principali mercati europei, compresa l’Italia, dove dal 2021 l’incidenza dei veicoli Bev è rimasta stabile al 4%. Da una recente survey di AlixPartners emerge che a livello globale la percentuale di clienti potenzialmente interessata all’acquisto di un’auto elettrica è stabile rispetto al 2021, eccetto in Cina dove è salita dall’85% al 97%. Negli Usa è stabile al 35%, in Ue al 43% mentre in Italia è diminuita dal 53% del 2021 al 48%.


Le conseguenze per le case costruttrici sono evidenti: Volkswagen, ad esempio, ha rallentato la produzione sui modelli ID nel corso del 2023 in alcuni siti produttivi, Tesla ha avuto un calo di produzione nel primo trimestre del 2024 e prevede un piano di tagli del 10% della propria forza lavoro, come anche la cinese Polestar che addirittura ipotizza tagli del 15%. Da segnalare che nonostante il taglio alla produzione sempre nel I trimestre 2024 Tesla ha prodotto 430mila auto e ne ha vendute 387mila con una eccedenza di 50mila auto, pari al surplus di tutto il 2023. L’elettrico, gravato da costi superiori alle pari versioni con motore a combustione, continua anche ad avere volumi produttivi per piattaforma e modello di gran lunga inferiori alle pari versioni Ice, con conseguente problema anche di capacità di assorbimento dei costi fissi. Le partnership, come quella di Stellantis con Leapmotor e di Mercedes con Byd per la gamma Denza, potrebbero rappresentare un punto di svolta, generando sinergie di acquisto nell’ordine dell’8-10% al raddoppio dei volumi, oltre a sinergie multimilionarie sui costi fissi legati a sviluppo del prodotto e assets produttivi.


Nel pieno della transizione energetica, infine si affaccia una nuova disruption collegata al Software Defined Vehicle (Sdv), un veicolo in cui alcune caratteristiche – come la sicurezza, la protezione, la comodità e le prestazioni – possono essere controllate e modificate da un software attraverso aggiornamenti Over The Air. Gli Sdv arriveranno nei prossimi 3-4 anni, ma, secondo Emanuele Cordone, Director dell’Automotive & Industrial team di AlixPartners “è necessario un cambio di marcia per poter cogliere le opportunità di un nuovo modello di business anche valutando potenziali partnership con aziende tecnologiche”.

Renault: I trim. consegne +2,6%, ricavi +1,8%. Target confermati

Renault: I trim. consegne +2,6%, ricavi +1,8%. Target confermatiMilano, 23 apr. (askanews) – Renault ha chiuso il primo trimestre con consegne pari a 549.099 veicoli, in aumento del 2,6% rispetto al primo trimestre 2023. In Europa, le vendite del gruppo sono cresciute del 4,3%. Il fatturato si è attestato a 11,7 miliardi di euro (+1,8%). I ricavi del Ramo Auto sono stati pari a 10,44 miliardi di euro (-0,7%). Il portafoglio ordini in Europa è “solido” con 2,5 mesi di vendite.


Renault continua a portare avanti la sua politica commerciale centrata sul valore con una particolare attenzione al canale delle vendite a privati (66% delle vendite), al segmento C e superiori (37% delle vendite), agli allestimenti alto di gamma e all’elettrificazione (48% delle vendite). Il gruppo conferma le prospettive finanziarie del 2024: Margine operativo del gruppo superiore o pari al 7,5% e un free cash-flow superiore o pari a 2,5 miliardi di euro.


“Il fatturato del primo trimestre rispecchia la rigorosa applicazione della nostra politica commerciale centrata sul valore. Il solido portafoglio ordini di fine marzo e i lanci imminenti consentiranno di imprimere un’accelerazione all’attività insieme alla riduzione dei costi, daranno impulso alla nostra performance finanziaria. I nostri lanci, sia di veicoli elettrici che di veicoli ibridi e termici, dimostrano tutta la nostra flessibilità nell’adattarci agli alti e bassi della transizione energetica”, ha dichiarato Thierry Piéton, Cfo del gruppo Renault.

Mobilità: costi e disponibilità vetture frenano lo sharing

Mobilità: costi e disponibilità vetture frenano lo sharingMilano, 22 apr. (askanews) – 9 italiani su 10 conoscono il car sharing e la metà sostiene di averlo utilizzato ma a frenarne la diffusione sono i costi e la disponibilità delle vetture. E’ quanto emerge dall’instant survey di Areté condotta ad aprile in 5 città (Roma, Milano, Torino, Firenze e Bologna) e secondo cui il 60% degli intervistati sarebbe disponibile a rinunciare all’auto di proprietà per gli spostamenti nelle grandi città.


L’88% del campione intervistato possiede una vettura, acquistata in un’unica soluzione (50% dei casi) o tramite finanziamento (38%). Alla domanda “quale strumento di trasporto utilizzi per muoverti abitualmente in città?” 8 su 10, equamente suddivisi, rispondono a bordo di un’auto privata e sui mezzi pubblici. Il 10% si serve di moto o scooter.   Meno conosciuto il car pooling: il 48% degli intervistati dice di conoscerlo e il 38% di questi lo ha anche usato almeno una volta. Andando ad analizzare i dati relativi alle singole realtà metropolitane, Milano risulta essere la città in cui l’utilizzo dei mezzi pubblici (ad essi si affida il 55% dei rispondenti vs il 25% di coloro che usano le quattro ruote) è più elevato, vista la capillarità della rete metropolitana.   A Roma, complice una rete di trasporti meno efficiente, le preferenze per l’utilizzo di bus e metro per gli spostamenti urbani quotidiani scendono al 34% e l’uso dell’auto viene preferito dal 47% del campione. Se a Firenze e Bologna le percentuali di utilizzo di auto e mezzi pubblici sono pressoché appaiate, a Torino la mobilità privata prevale decisamente su quella pubblica: 51% vs 34%.


I dati relativi alle 5 città attestano quindi una prevalenza complessiva della mobilità privata su quella pubblica (con alcune eccezioni). Eppure la survey rivela come 6 italiani su 10 sarebbero disposti in futuro ad abbandonare l’auto di proprietà per gli spostamenti cittadini in favore delle soluzioni di mobilità condivisa. Dietro tale scelta, ci sono principalmente ragioni ambientali e legate al conseguente decongestionamento delle città (indicate dal 70% del campione) e motivi economici, connessi a un possibile risparmio rispetto all’acquisto del bene (20%). Due aspetti contribuiscono però oggi a limitare la diffusione delle nuove forme di mobilità condivisa. Da una parte, le aspettative in termini di spesa: 8 intervistati su 10 dichiarano di essere disposti a spendere al mese al massimo 200 euro mensili, un importo decisamente al di sotto della soglia ipotizzabile per un uso continuo di questa formula. Dall’altra, il 51% del campione si mostra ancora legato al concetto di proprietà e teme di rimanere senza auto in caso di necessità.


Dalla survey emerge che “il 37% ha confermato che continuerà a usare l’auto di proprietà, il 32% ha dichiarato che si servirà dei mezzi pubblici, mentre il 13% si affiderà alle E-Bike, in decisa crescita e che si candida quindi a diventare la terza modalità di trasporto più diffusa in queste città”, sottolinea Massimo Ghenzer, presidente di Areté. “Per una più ampia diffusione della mobilità condivisa nelle principali città italiane restano ancora due nodi da sciogliere: il prezzo, ancora non allineato alle aspettative del cliente e una più ampia e capillare disponibilità di queste vetture”, conclude.

Lamborghini, Winkelmann: già venduti primi mesi produzione Urus Phev

Lamborghini, Winkelmann: già venduti primi mesi produzione Urus PhevMilano, 20 apr. (askanews) – “Siamo in linea con le nostre aspettative sia per quanto riguarda le consegne che per quanto riguarda la cosa più importante, cioè il portafoglio ordini che è molto consistente. Per cui siamo attualmente molto positivi per il 2024”. Il Ceo di Lamborghini, Stephan Winkelmann, alla Design Week di Milano per la presentazione della Sterrato All-Terrain è ottimista e guarda con fiducia al prossimo evento clou del gruppo: la presentazione il 25 aprile al Salone di Pechino della Lamborghini Urus plug-in, una tappa importante del percorso di elettrificazione del Toro.


“Con la Urus attuale copriamo tutta la produzione fino alla fine del ciclo vita che sarà all’inizio dell’anno prossimo e abbiamo già in pancia una buona parte del 2025 con i pre-ordini della della Urus plug-in, che inizieremo a consegnare nel primo trimestre dell’anno prossimo. Un’accoglienza positiva da parte dei clienti prima ancora di vederla. Vuol dire che credono molto in quello che facciamo e questo è di buon auspicio per il futuro”. Nel 2025 in accordo con i sindacati Lamborghini inizierà una sperimentazione basata sul concetto di settimana corta per migliorare la qualità del lavoro dei dipendenti.


“Voglio chiarire un concetto molto importante: non è corretto parlare di settimana corta. Il ragionamento che abbiamo seguito è quello di far lavorare i nostri collaboratori di più quando sono in azienda, ottimizzando i tempi, e di allungare i periodi in cui non lavorano per stare a casa. La regola principale è che la produttività non deve calare. La base della contrattazione è stata quella di avere almeno la stessa produttività, ma più tempo a disposizione quando non si lavora. Penso che questo sia un vantaggio da non sottovalutare perché dà più entusiasmo a chi lavora e la soddisfazione sul posto di lavoro per noi è importante. Ci teniamo molto”. Per far fronte all’aumento della domanda, con il tetto delle 10mila vetture vendute superato per la prima volta nel 2023, Lamborghini conta di fare 500 assunzioni entro il 2026.


“Il piano assunzioni sta andando come da programma. I profili stanno cambiando come conseguenza della rivoluzione epocale che sta attraversando il mondo automotive: cerchiamo più ingegneri elettronici e softwaristi e, per il momento, li stiamo trovando”, ha concluso Winkelmann.

Lamborghini Sterrato: edizione limitata All-Terrain alla Design Week

Lamborghini Sterrato: edizione limitata All-Terrain alla Design WeekMilano, 19 apr. (askanews) – Lamborghini sceglie la Milano Design Week per presentare una serie speciale Ad Personam in edizione limitata “All Terrain” di Huracán Sterrato. Le vetture, con livree sviluppate dallo studio Ad Personam di Lamborghini in collaborazione con il Centro Stile, prendono ispirazione da quattro tipologie di terreno su cui la versione vocata all’off-road della Huracan può avventurarsi: neve, sabbia, boschi e deserto.


“La Milano Design Week è un appuntamento al quale non potevamo rinunciare. In quanto brand Made in Italy, il design è uno dei nostri pilastri, insieme alla tecnologia e alle performance. Inoltre Milano come mercato è il più importante che abbiamo in Italia e per questo ci tenevamo a presentare qualcosa di speciale”, ha detto ad Askanews il Ceo di Lamborghini, Stephan Winkelmann. Il programma Ad personam è molto richiesto dai clienti Lamborghini: 9 auto su 10 vengono personalizzate, con costi pari al 25% del valore della vettura. Per le versioni ancora più esclusive “few off”, invece, il costo è in media pari al doppio del prezzo della vettura, mentre per le “one off” si può arrivare a cifre da capogiro. Del resto si tratta di vere e proprie opere d’arte come la Sterrato e la Revuelto “Opera Unica” dipinte a mano con oltre 400 ore di lavorazione per celebrare i 60 anni del brand.


“Ogni vettura ha tre livelli: gli optional, che fanno parte del processo di acquisto, poi c’è il programma Ad Personam e infine le serie limitate few e one off, pezzi unici per personalizzazione e design che possono arrivare fino a 6 milioni di euro”, ha detto Winkelmann. Lanciato nel 2013 il programma è in costante crescita grazie anche a un centro di verniciatura dedicato con una gamma di oltre 400 colori e all’aumento costante delle varietà di personalizzazioni possibili, anche per gli interni. Gli interventi di personalizzazione possono richiedere fino a 20 settimane di lavoro con il cliente che viene costantemente aggiornato tramite un’app dedicata. Fra le personalizzazioni più stravaganti, la richiesta di una cliente di riprodurre il colore del proprio smalto preferito e un rivestimento trasparente o clear coat con polvere di diamanti, costato circa 100mila euro.


Le Huracan Sterrato All-Terrain sono state svelate in anteprima mondiale a più di 200 ospiti presso la Segheria di Tanja Solci. Ognuna delle quattro versioni della Sterrato è caratterizzata da una verniciatura mimetica opaca con i colori dei paesaggi da cui traggono ispirazione. Neve riprende le tonalità della tundra; sabbia presenta i toni neutri del deserto e del verde cactus; bosco evoca gli alberi e le foglie dei sentieri forestali, mentre la terra ricorda il terreno e le sabbie della brughiera. Temi che sono ripresi anche in alcuni dettagli degli interni. Le vetture sono già state vendute a clienti selezionati nelle tre principali aree commerciali di Stati Uniti e America Latina (Ala), Europa, Medio Oriente e Africa (Emea), Asia Pacifico e Australia (Apac) nell’ambito di un volume di produzione totale di 1.499 unità. Le consegne sono iniziate nel 2023.


Il motore V10 da 5,2 litri della Sterrato eroga una potenza di 610 CV e 560 Nm di coppia a 6.500 giri/min, abbinato al cambio a doppia frizione a 7 rapporti e alla trazione integrale, con differenziale posteriore autobloccante. Quanto alle prestazioni, accelera da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi e raggiunge una velocità massima di 260 km/h.

Turismo, Priante: Italian Motor Week incarna valori Made in Italy

Turismo, Priante: Italian Motor Week incarna valori Made in ItalyRoma, 19 apr. (askanews) – “Città dei Motori ha saputo mettere in rete le eccellenze motoristiche italiane, e con la Italian Motor Week ha posto le premesse di sviluppo di una nuova offerta turistica completa e di grande attrattività”. Lo ha affermato la presidente di Enit spa, Alessandra Priante, in un’intervista al sito dell’Associazione Città dei Motori.


Nel weekend che chiude IMW 24, la manifestazione organizzata dai Comuni della Rete Anci in partnership con Ministero del Turismo e Automobile Club d’Italia, e il patrocinio di Enit spa, Priante ribadisce che l’Ente “è al fianco del Ministero nel supporto alle Città dei Motori per la promozione di un’iniziativa che ha saputo mettere il focus sul turismo motoristico, che può costituire un prodotto e una grande opportunità su cui puntare”. “Italian Motor Week – spiega Priante – è un’eccellente vetrina del patrimonio industriale e culturale italiano. La manifestazione, tra l’altro, ha coinciso lunedì 15 aprile con la Giornata Nazionale del Made in Italy e ne incarna perfettamente i valori, coniugando passione per i motori, cultura e tradizione con la bellezza paesaggistica e l’enogastronomia. Si valorizza una proposta turistica non solo verso le destinazioni più note, ma anche quelle meno congestionate, offrendo esperienze destagionalizzate e possibilità di scoperta tutto l’anno”.


Per il futuro “siamo convinti che questa manifestazione abbia tutte le potenzialità per diventare un punto di riferimento per il turismo motoristico internazionale. Enit spa è pronta a giocare un ruolo attivo nella promozione di questo format attraverso le sue piattaforme e ad accompagnare l’Associazione Città dei Motori nelle fiere internazionali. In futuro ci sarà occasione di organizzare incontri con tour operator e media specializzati, per assicurare che IMW diventi un appuntamento immancabile per gli amanti del motorsport in tutto il mondo: un’opportunità unica – ha concluso – che sicuramente vorrà cogliere chi desidera un’esperienza autenticamente italiana legata al mito dell’auto”.

Nissan: nuovi servizi per il programma di assistenza Promessa

Nissan: nuovi servizi per il programma di assistenza PromessaMilano, 18 apr. (askanews) – Promessa Nissan, il programma di servizi di assistenza diventa ancora più ricco e completo. Punto di forza è l’auto di cortesia gratuita, erogata al cliente per qualsiasi tipo di intervento, sia di riparazione che di manutenzione (tagliando), anche al di fuori del periodo di garanzia. Per accedere al servizio basta contattare una concessionaria Nissan, prendere un appuntamento per l’intervento e prenotare un’auto di cortesia.


Altro punto di forza è l’assistenza stradale gratuita 24 ore su 24, 365 giorni all’anno anche al di fuori del periodo di garanzia: non importa l’età della vettura, basta che questa sia sottoposta a manutenzione programmata presso la rete Nissan. Per vetture fuori garanzia, ogni tagliando dà diritto a 12 mesi di assistenza stradale gratuita. Da oggi, i clienti possono contare anche su un assistente personale che gli ricorda le scadenze degli interventi dei tagliandi e delle revisioni. La Promessa Nissan si arricchisce anche dell’estensione di garanzia, Nissan Extesa, e della manutenzione prepagata Nissan Experta. I 3 anni di garanzia convenzionale possono essere estesi di 1 anno o 100.000km oppure di 2 anni o 100.000/150.000km, attraverso l’acquisto del pacchetto di servizi Extesa, trasferibile al nuovo proprietario in caso di vendita della vettura e il cui costo è rimborsabile in caso di furto o sinistro totale della vettura. La scelta di estensione di garanzia può essere effettuata entro il 35° mese dalla data di prima immatricolazione.


Infine, il cliente può acquistare pacchetti di 3, 4 o 5 tagliandi, bloccando così il prezzo della manutenzione programmata e risparmiare su ricambi e manodopera. Anche Nissan Experta è trasferibile in caso di vendita della vettura e può essere sottoscritto entro il 12° mese dalla prima immatricolazione. La Promessa Nissan è un programma dinamico, che sarà integrato nel tempo da nuovi servizi pensati per il cliente e da iniziative per garantire un futuro sostenibile.

Eicma: a Misano debutta Riding Fest con oltre 280 moto in prova

Eicma: a Misano debutta Riding Fest con oltre 280 moto in provaMilano, 18 apr. (askanews) – È iniziato il conto alla rovescia per l’apertura della prima edizione dell’Eicma Riding Fest. L’evento gratuito organizzato e promosso dall’Esposizione internazionale delle due ruote di Milano in occasione del suo 110° anniversario è infatti pronto a sbarcare al paddock del Misano World Circuit Marco Simoncelli nel fine settimana del 27 e 28 aprile prossimi.


Oltre 280 moto in prova su strada, fuoristrada e pista, attività propedeutiche riservate ai giovani e ai giovanissimi e la presenza dei migliori marchi di abbigliamento tecnico. E poi ancora spettacoli di freestyle, l’intrattenimento dal palco con Radio Deejay, la presenza di piloti e leggende del motorsport e uno spazio riservato al gaming con simulatori moto e auto. “A Misano i protagonisti saranno le moto e gli appassionati che si uniranno in un’esperienza unica, il tutto senza dimenticare lo spettacolo i contenuti dedicati a giovani e giovanissimi. Di fatto inauguriamo una nuova dinamica, basata su una semplice ricetta: vedo tutti i modelli nuovi all’evento espositivo di Milano e poi li provo in primavera. Ad oggi contiamo di mettere in moto qualche migliaio di persone in tutto il week-end e di accoglierne altrettante nel paddock del circuito”, afferma il presidente di Eicma, Pietro Meda.


Tra i marchi moto saranno presenti: Aprilia, Betamotor, Benelli, Bmw, CF MOTO, Ducati, E-Boost, Etriko, Fantic, Honda, Kawasaki, Kove, Moto Guzzi, Moto Morini, Mondial, MV Agusta, QJ Motor, Royal Enfield, SWM, Suzuki, Triumph, TM Moto, T-Moto, Voge, Yamaha e Zero Motorcycles.