Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Bosch: ricavi 2023 +3,8%. 2024 difficile, obiettivo ridurre costi

Bosch: ricavi 2023 +3,8%. 2024 difficile, obiettivo ridurre costiMilano, 18 apr. (askanews) – Bosch chiude il 2023 con risultati in crescita. Il fatturato si attesta a 91,6 miliardi di euro (+3,8%), il risultato operativo a 4,8 miliardi (3,8 mld nel 2022) pari a un margine del 5,3% (+1 p.p.). Dopo un primo trimestre con fatturato in calo dello 0,8%, Bosch prevede per il 2024 “una crescita del fatturato tra il 5 e il 7% e un risultato operativo pari, al massimo, al livello del 2023”. Fra i settori in crescita, la tecnologia medica, con investimenti per 300 milioni di euro insieme a nuovi partner e il settore della mobilità, business principale del gruppo con un fatturato di 56,2 miliardi di euro (+6,9%).


“I nostri obiettivi per il 2024 sono molto ambiziosi. Non ci aspettiamo un miglioramento del contesto economico, pertanto dobbiamo continuare a ridurre i costi per rimanere competitivi”, afferma il Cfo, Markus Forschner. “Nell’esercizio 2023 abbiamo raggiunto i nostri obiettivi finanziari e rafforzato la nostra posizione di mercato. Puntiamo su innovazione, partnership e acquisizioni per garantire la nostra crescita, nonostante una situazione economica avversa”, spiega il presidente, Stefan Hartung.


Nel lungo periodo, Bosch intende raggiungere una crescita media annua tra il 6 e l’8%, con un margine di almeno il 7%. Nel settore della mobilità, Bosch lancerà nel 2024 30 progetti di produzione per i veicoli elettrici. “La mobilità elettrica è alle porte, resta solo da capire con quanta rapidità arriverà nelle varie parti del mondo”, afferma Hartung. “Secondo le nostre stime, circa il 70% di tutte le auto nuove in Europa saranno totalmente elettriche entro il 2030. In Cina e Nord America saranno probabilmente tra il 40 e il 50%”.


Per i veicoli commerciali pesanti che percorrono lunghe tratte, il presidente di Bosch ritiene che le soluzioni come l’ibrido plug-in e range extender saranno richiesti ancora per qualche tempo. Un altro impulso alla crescita verrà dalla tecnologia della dinamica dei veicoli. Con i sistemi frenanti di nuova generazione e la guida autonoma, Bosch cresce del 10% annuo, più rapidamente del mercato. Inoltre, con il Vehicle Motion Management (Vmm), Bosch lavora a una soluzione innovativa, che coordini tutti gli aspetti cinetici del veicolo, controllando freni, sterzo, propulsione e ammortizzatori. Nei recenti test invernali, Bosch ha dotato oltre 20 veicoli delle maggiori case automobilistiche con varianti del sistema Vmm. “Siamo in anticipo sui tempi e già quest’anno metteremo in produzione in serie il nostro primo ordine”, prosegue Hartung. Nel complesso, la società prevede di realizzare un fatturato di “centinaia di milioni” entro il 2030. Focus anche sull’idrogeno con previsioni di crescita del fatturato della divisione a quota 5 miliardi entro il 2030. “Nel 2023 abbiamo lanciato la produzione di sistemi fuel-cell a Stoccarda in Germania e a Chongqing, in Cina”, spiega Hartung. Per il momento la Cina sarà il mercato principale. Bosch non prevede una crescita importante in Europa o Nord America fino al prossimo decennio. Dal punto di vista tecnico, i motori a idrogeno rappresentano la via più rapida per decarbonizzare il trasporto su veicoli commerciali. Bosch ritiene che il mercato per questa tecnologia raggiungerà un valore di quasi un miliardo di euro entro il 2030. “Un motore a idrogeno dotato della nostra tecnologia di iniezione sarà in circolazione in India quest’anno e stiamo già lavorando a cinque ordini di produzione da parte di importanti produttori di veicoli commerciali di tutte e tre le principali regioni economiche del mondo”, dichiara il presidente.


Inoltre, Bosch vuole essere protagonista anche nella produzione dell’idrogeno: entro il 2030, nel mondo, ci saranno ben 170 gigawatt di capacità installati per l’elettrolisi, circa 25 volte di più rispetto a oggi. “Il nostro stack per elettrolisi è pronto per entrare nel mercato il prossimo anno,” afferma Hartung. “In futuro Bosch non sarà più solo sinonimo di propulsione ma anche di produzione di idrogeno. Come fornitori possiamo contribuire a dar forma al mercato futuro”.

Auto, Anfia: servono incentivi, Ue punti su neutralità tecnologica

Auto, Anfia: servono incentivi, Ue punti su neutralità tecnologicaMilano, 18 apr. (askanews) – “A marzo, il mercato europeo dell’auto registra la prima flessione da inizio anno, seppure contenuta (-2,8%), complice la concomitanza con le Festività Pasquali che, in alcuni dei maggiori mercati, ha determinato un numero inferiore di giorni lavorativi nel mese, incidendo negativamente sulle vendite”. Così Roberto Vavassori, presidente di Anfia.


Nel terzo mese dell’anno, tra i cinque i major market (incluso UK), solo il Regno Unito mantiene una variazione positiva (+10,4%), mentre registrano una flessione la Germania (-6,2%), la Spagna (-4,7%), l’Italia (-3,7%) e la Francia (-1,5%). A marzo, la quota di penetrazione delle vetture elettriche pure (Bev), pari al 14,2%, supera nuovamente la quota delle vetture diesel (10,1%), come nel mese precedente. In Italia, invece, l’immatricolato diesel pesa per il 15,1% delle vendite nel mese, contro l’appena 3,3% delle Bev (al 2,1% a gennaio 2024 e al 3,4% a febbraio). “A questo proposito, essendo stato finalmente pubblicato il decreto attuativo relativo al nuovo piano di incentivi all’acquisto di auto green (ecobonus), speriamo che la misura possa diventare al più presto operativa così da indirizzare gradualmente i consumatori verso i veicoli a basse emissioni locali”, afferma Vavassori.


Sul fronte della transizione ecologica “a livello UE, resta importante sensibilizzare i politici in corsa per le elezioni europee di giugno sulla necessità di un approccio fondato sulla neutralità tecnologica, che comprenda tutti i vettori energetici decarbonizzati, quali energia elettrica rinnovabile, e-fuels e biocarburanti”, conclude il presidente di Anfia.

Auto, Csp: mercato Ue I trim lontano da livelli 2019, bev in calo

Auto, Csp: mercato Ue I trim lontano da livelli 2019, bev in caloMilano, 18 apr. (askanews) – Le cause della frenata del mercato dell’auto europeo a marzo (Ue+Efta+UK -2,8% a 1,38 mln di unità) di marzo vengono indicate dai principali commentatori europei nella debolezza della domanda dei privati, che appaiono fortemente penalizzati dagli aumenti di prezzi degli ultimi anni, ma anche nella frenata nelle immatricolazioni di autovetture elettriche (BEV). Così in una nota il Centro Studi Promotor. A marzo 2024 le immatricolazioni di auto elettriche nell’area sono state infatti 196.411 contro le 220.778 di marzo 2023, con un calo dell’11% dovuto anche a contrazioni particolarmente significative in Germania (-28,9%) e in Italia (-34,4%). Resta positivo invece il bilancio del mercato nel primo trimestre: +4,9% a 3,4 milioni di auto, anche se rimane lontano dai livelli pre-Covid del 2019: -18,1%.


Il mercato dell’auto elettrica (bev), prosegue Csp, appare sempre più fortemente condizionato dalla presenza e dall’entità di incentivi all’acquisto, anche se incominciano a manifestarsi perplessità a livello del pubblico sulla opportunità delle scelte politiche dell’Unione Europea e del Regno Unito sulla transizione energetica nel settore della mobilità e ciò anche perché nel resto del mondo si prevedono incentivi all’auto elettrica, ma al momento non si prevede la messa al bando dei motori a combustione interna. Per quanto riguarda in particolare l’Italia che in marzo ha accusato un calo di immatricolazioni di auto elettriche del 34,4%, il presidente di Csp Gian Primo Quagliano sostiene che “sulla domanda sta influendo certamente l’attesa dei nuovi incentivi ripetutamente annunciati dal Governo, ma non ancora operativi. E in ogni caso forti perplessità stanno emergendo sulla tenuta delle quotazioni delle auto elettriche usate, che non beneficiano (o non beneficiano ancora) di incentivi. A ciò si aggiunge poi ovviamente la nota circostanza che l’auto elettrica, per il suo costo elevato, senza incentivi generosi al momento non è alla portata della maggioranza degli automobilisti italiani”.

Nissan prepara linea produzione pilota batterie allo stato solido

Nissan prepara linea produzione pilota batterie allo stato solidoMilano, 18 apr. (askanews) – Nissan ha iniziato le operazioni di allestimento della linea di produzione pilota di batterie allo stato solido presso lo stabilimento di Yokohama, nella prefettura di Kanagawa.


L’iniziativa rientra nell’ambito della visione a lungo termine Nissan Ambition 2030, con l’obiettivo di lanciare veicoli elettrici dotati di batterie entro l’anno fiscale 2028. Le batterie allo stato solido rappresenteranno un forte impulso alla diffusione della mobilità elettrica, essendo caratterizzate da densità energetica pari al doppio rispetto a quella delle batterie agli ioni di litio convenzionali, tempi di ricarica significativamente più brevi e costi inferiori, grazie all’impiego di materiali meno costosi.


Nissan prevede di utilizzare le batterie allo stato solido in un’ampia gamma di prodotti, compresi i pick-up, rendendo i suoi veicoli elettrici ancora più performanti e competitivi. Nissan sta conducendo attività di ricerca e sviluppo ad ampio raggio, dai materiali delle batterie a nuovi veicoli elettrici, fino alla progettazione di città che utilizzano i veicoli come batterie di accumulo. L’azienda si appresta a massimizzare i vantaggi di tale esperienza con soluzioni pratiche che saranno realizzate a breve termine

Auto, Acea: a marzo mercato Ue -5,2% a 1 mln, Stellantis -12,6%

Auto, Acea: a marzo mercato Ue -5,2% a 1 mln, Stellantis -12,6%Milano, 17 apr. (askanews) – A marzo 2024 il mercato auto dell’Unione Europea ha registrato il suo primo calo dell’anno: -5,2% a 1 milione di unità. Le vacanze di Pasqua hanno avuto un impatto negativo sulle vendite del mese scorso nella maggior parte dei mercati dell’Ue, compresi i quattro maggiori: Germania (-6,2%), Spagna (-4,7%), Italia (-3,7%) e Francia (-1,5%). Nel mercato Ue+Efta+UK le vendite sono state pari a 1,38 milioni (-2,8%).


Nel primo trimestre dell’anno le immatricolazioni di automobili sono aumentate del 4,4%, raggiungendo quasi 2,8 milioni di unità. I principali mercati del blocco hanno registrato una solida crescita da gennaio a marzo, con Italia e Francia che hanno registrato ciascuno un aumento del 5,7%, seguite da Germania (+4,2%) e Spagna (+3,1%). Nel mercato Eu+Efta+UK le vendite sono state pari a 3,4 milioni (+4,9%). Sul fronte delle alimentazioni a marzo si è verificato un cambiamento nella composizione del mercato: a fronte di un calo delle vendite dell’11,3% a 134.397 unità le auto elettriche a batteria sono scese al 13% rispetto al 13,9% dello scorso anno, mentre le auto ibride elettriche sono salite al 29% dal 24,4% grazie a un aumento delle vendite del 12,6%. Benzina e diesel combinati hanno conquistato meno della metà del mercato (47,8%, dal 51,8%). Nel dettaglio le vendite di auto a benzina sono diminuite del 10,2% con l’Italia in controtendenza (+5,7%) mentre quelle di auto diesel del 18,5%.


A livello di gruppi auto, Volkswagen ha registrato un calo delle vendite del 9% a 251mila unità e della quota di mercato al 24,3%. Stellantis ha registrato un flessione del 12,6% a 189mila unità con una quota di mercato del 18,3%. Fra i brand del gruppo hanno contenuto le perdite Citroen (-1,7%), Jeep (-0,4%) e Lancia (-3,8%), mentre Peugeot, Opel e Ds hanno registrato flessioni di circa il 20%. In forte calo anche i marchi Dodge, Maserati e Ram (-31,3%). Renault si conferma in terza posizione con una flessione del 2,1% a 108.200 unità e una quota di mercato del 10,5%. In evidenza al quarto posto Toyota che ha chiuso il mese con un aumento delle vendite del 18,4% a 79.768 unità e una quota del 7,7%. Da segnalare il calo di Tesla -30,4% a 29mila unità e la crescita della cinese Saic Motor +9,8% a 12.591 unità, pari a una quota dell’1,2%.

Nissan Qashqai, il crossover si rinnova nel design e negli interni

Nissan Qashqai, il crossover si rinnova nel design e negli interniMilano, 17 apr. (askanews) – Nuovo design e nuovi contenuti tecnologici per Nissan Qashqai, a tre anni e mezzo dal lancio della terza generazione che ha fatto registrare oltre 350mila unità vendute in Europa.


Nissan Qashqai rafforza la sua identità e il suo carattere di pioniere nei crossover con un nuovo design esterno ancora più moderno e dinamico. Gli interni sono più eleganti e confortevoli con materiali e finiture di qualità. A bordo nuove tecnologie di assistenza alla guida e di connettività rendono l’esperienza di guida più sicura e pratica.Il nuovo Qashqai è il primo veicolo della gamma europea Nissan con la suite di Google integrata. Sul fronte delle motorizzazioni Qashqai è equipaggiato con il propulsore elettrificato e-Power. Fra gli allestimenti la gamma di Nissan Qashqai si arricchisce con la versione N-Design, con le modanature delle portiere e i passaruota in tinta con la carrozzeria e nuovi cerchi in lega da 20″.


Il nuovo Qashqai è prodotto presso lo stabilimento Nissan di Sunderland, dove sono stati realizzati oltre 1,3 milioni di esemplari dal lancio della prima generazione avvenuto nel 2007.

Comau in progetto Ue Battwin per ridurre difetti batterie bev

Comau in progetto Ue Battwin per ridurre difetti batterie bevMilano, 17 apr. (askanews) – Comau ha aderito a un’altra importante iniziativa di trasformazione energetica paneuropea, nel campo dell’e-Mobility, questa volta a sostegno del progetto BATTwin dedicato alle batterie.


Nell’ambito della sua partecipazione, Comau lavorerà con i partner del progetto per identificare e definire parametri di dati cruciali, hardware, software e tecnologie di digitalizzazione che possono essere utilizzati per raggiungere l’obiettivo di produzione di celle delle batterie prive di difetti. Successivamente, l’azienda sfrutterà le sue competenze di digitalizzazione avanzata per definire e implementare una strategia di acquisizione e gestione dei dati multisensore per migliorare la qualità della produzione delle celle delle batterie. Finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del programma di ricerca e innovazione Horizon Europe, BATTwin, coordinato da Marcello Colledani del Politecnico di Milano, intende sviluppare una piattaforma Digital Twin multilivello che aiuterà a ridurre i tassi di difetti nella produzione di batterie agli ioni di litio, che possono raggiungere fino al 30% durante la fase di avvio delle nuove Gigafactory europee. Con l’obiettivo di raggiungere una produzione a zero difetti, l’ambiente virtuale digitalizzato sarà implementato e testato sul campo per convalidarne la flessibilità, la scalabilità e l’efficacia complessiva.


Nell’ambito del progetto, Comau sfrutterà la sua esperienza nella digitalizzazione, nel digital twinning, nella simulazione dei processi e nell’elettrificazione per consentire l’acquisizione e la trasmissione automatica dei dati in un ambiente virtuale basato su cloud. L’azienda effettuerà anche la modellazione della simulazione di eventi discreti (DES) sulla produzione e svilupperà un gemello digitale per la progettazione e la riprogettazione del sistema produttivo. Questo consentirà ai costruttori di celle di ottimizzare il proprio flusso di lavoro, analizzare i tempi ciclo, prevenire i colli di bottiglia e gestire sia il consumo energetico che le prestazioni produttive a livello di macchina. Grazie al continuo flusso di informazioni da e verso l’ambiente virtuale, i produttori possono riconoscere e prevenire potenziali problematiche e aumentare la qualità complessiva e la redditività all’interno del processo di realizzazione delle celle. “La strategia di elettrificazione di Comau si basa su idee innovative e sulla continua ricerca e sviluppo di tecnologie per batterie di nuova generazione, così come di competenze nella formazione di celle e alleanze con partner e organizzazioni europee, tra cui Upcell. Questo progetto di grande impatto, concepito nell’ambito di vari momenti di confronto con Upcell, si allinea perfettamente con la nostra roadmap tecnologica orientata al futuro”, spiega Daniela Fontana, Battery Innovation Manager di Comau.

Auto: furti 2023 +7%, in 10 anni spariti nel nulla 1 mln veicoli

Auto: furti 2023 +7%, in 10 anni spariti nel nulla 1 mln veicoliMilano, 17 apr. (askanews) – Il 2023 ha registrato una nuova crescita dei furti di veicoli in Italia: +7% a 131.679 unità. Dal 2013 ad oggi sono stati rubati 1 milione e 550mila veicoli: solo 609mila sono stati ritrovati, mentre di quasi 940mila si sono perse le tracce, instradati su mercati esteri o cannibalizzati e utilizzati per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio. In aumento del 2% a 31.856 unità il furto di motoveicoli. Emerge dal “Dossier sui Furti di veicoli 2024”, elaborato da LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp.


A livello europeo il nostro Paese è secondo alla sola Francia, dove però i furti sono in deciso calo. In tutti gli altri stati membri dell’Ue si rubano meno di 40mila veicoli l’anno. E intanto la minaccia degli hacker si fa strada e vede sempre più veicoli colpiti da attacchi che ne mettono a rischio la sicurezza e la privacy del conducente. La classifica dei modelli di vetture più rubate riserva poche sorprese rispetto allo scorso anno, con quelli del gruppo Stellantis che presidiano le posizioni di vertice. In testa la Fiat Panda con 12.571 sottrazioni (1 autoveicolo rubato su 10 è una Panda), seguita dalla Fiat 500 (5.889), dalla Fiat Punto (4.604) e dalla Lancia Ypsilon (4.472), dalla Fiat 500 L (2.637) e dalla Alfa Romeo Giulietta (2.075). Le ultime quattro posizioni sono occupate dalla Smart Fortwo (1.976), dalla Citroen C3 (1.741), dalla Volkswagen Golf (1.465) e dalla Renault Clio (1.365). Oltre la metà dei furti di auto, il 54%, riguarda questi modelli. Le tre vetture che più difficilmente vengono ritrovate sono, nell’ordine, Golf (la si recupera solo nel 35% dei casi), C3 (36%) e Fortwo (37%).


Nella categoria Suv/Crossover, i più ambiti sono la Fiat 500X (1.997 unità sottratte nel 2023, il 10% del totale SUV), seguito dalla Jeep Renegade (1.653), dalla Peugeot 3008 (778), Jeep Compass (713) e dalla Renault Captur (663). A livello di regioni, 8 furti su 10 sono concentrati nelle consuete cinque a bollino rosso: Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Lombardia.


“I dati relativi al 2023 e ai primi mesi dell’anno in corso certificano e consolidano i segnali registrati negli scorsi anni di recrudescenza del business criminale dei furti di auto”, ha osservato Maurizio Iperti, presidente Emea LoJack, “Un fenomeno che in alcune aree del nostro Paese assume contorni decisamente allarmanti. Solo un intervento rapido ed efficace può ridurre le possibilità che del veicolo si perdano le tracce per sempre. Grazie alla nostra tecnologia e a un team di esperti che supporta sul campo le Forze dell’Ordine nella ricerca, oggi possiamo contare su percentuali di recupero doppie rispetto a quelle del mercato”.

DR Automobiles: dopo Dongfeng altre partnership in arrivo

DR Automobiles: dopo Dongfeng altre partnership in arrivoMilano, 17 apr. (askanews) – Prosegue la crescita in Italia e in Europa del gruppo auto molisano DR Automobiles Groupe che, dopo quelle con Chery, Jac e Baic, ha siglato una nuova partnership con la cinese Dongfeng. E sempre quest’anno potrebbe essere annunciata un’altra partnership sempre con un gruppo cinese per il lancio di un nuovo brand. Nel 2025 DR Automobiles punta ad avere accordi con 6 brand cinesi e un portafoglio prodotto con oltre 30 modelli.


Dongfeng fondata nel 1969 con sede a Wuhan e già partner di Stellantis e Renault, ha manifestato l’interesse a produrre in Italia e avrebbe avviato colloqui preliminari con il governo, mentre si prepara a debuttare sul nostro mercato con il marchio premium Voyah. L’accordo con DR Automobiles invece interessa il brand Tiger, ceduto dal fondatore Jim Dudley nel 2022 al gruppo molisano, con il lancio di 3 nuovi modelli in Italia e in Europa nel secondo semestre: un suv e una monovolume benzina/gpl e un multispace ibrido da 5,2 metri. Il modello produttivo è lo stesso che ha portato DR al successo: i modelli vengono prodotti in Cina, per poi essere completati nello stabilimento di assemblaggio di Macchia d’Isernia (Molise) seguendo le esigenze stilistiche e omologative europee. Successivamente vengono commercializzati attraverso la rete distributiva italiana ed europea di DR. DR che ha visto il fatturato crescere da 458 milioni del 2022 a 700 milioni nel 2023 con 36mila auto vendute in Italia e in Europa, punta a restare indipendente e ad aumentare la propria capacità con un nuovo sito dedicato alla produzione da zero di elettriche. Sito che dovrebbe essere operativo nel 2025 e che potrebbe qualificare il gruppo molisano come costruttore italiano per contribuire all’aumento di produzione di auto in Italia chiesto dal Mimit. Con il nuovo sito ci saranno anche assunzioni. Oggi DR conta 500 addetti più che raddoppiati rispetto a 4 anni fa.


Nella sede centrale di Macchia di Isernia, DR può già contare su due siti di assemblaggio e un magazzino ricambi automatizzato. Il sito principale che assemblea auto DR ed EVO è un grado di produrre 6mila auto al mese, mentre nell’altro vengono assemblate i marchi Sportequipe e Ich-X. DR guarda anche all’Europa, in particolare alla Spagna dove può contare su una rete di 20 concessionari e dove le auto con alimentazione bifuel o thermohybrid benzina/gpl stanno avendo successo perché grazie al bollino “eco” possono circolare nelle zone a traffico limitato. Gli altri mercati a cui guarda il gruppo sono la Polonia, l’Ungheria, Repubblica Ceca e la Grecia.

CA Auto Bank partner finanziario di Dongfeng Italia

CA Auto Bank partner finanziario di Dongfeng ItaliaMilano, 16 apr. (askanews) – CA Auto Bank controllata da Crédit Agricole Consumer Finance, è stata scelta come partner finanziario da Dongfeng in Italia. Dongfeng è una delle “Big Four” dell’industria automotive cinese pronta a debuttare sul mercato italiano con il marchio premium Voyah e i modelli elettrici Voyah Free e Voyah Dream, presentati durante la Milano Design Week. A questo si aggiungeranno i brand MHero, Nammi e Dongfeng.


CA Auto Bank fornirà le proprie soluzioni finanziarie a dealer e clienti dei brand Dongfeng che verranno commercializzati in Italia. “Siamo felici di lanciare Voyah e i suoi nuovi modelli di automobili proprio a Milano in questi giorni così intensi, fatti di commistione tra design e tecnologia, lusso ed innovazione, ricerca e sostenibilità” ha dichiarato Bruno Mafrici, Ceo di Dongfeng Motor Italia.


“Siamo orgogliosi di esser stati scelti come partner finanziario di Dongfeng per l’Italia, Paese nel quale stanno esordendo i vari brand del Gruppo asiatico, a ulteriore riprova del nostro ruolo di riferimento nel mercato dei veicoli elettrici, grazie alla nostra storia centenaria e alle nostre soluzioni finanziarie tailor-made” ha dichiarato Giacomo Carelli, CEO e General manager di CA Auto Bank.