Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Associazioni Auto a governo: ripristinare risorse Fondo settore

Associazioni Auto a governo: ripristinare risorse Fondo settoreMilano, 14 mag. (askanews) – Le Associazioni dell’automotive (Anfia, Aniasa, Federauto, Motus-E e Unrae) avanzano una proposta congiunta per mettere il Fondo Automotive al riparo da pericolose distrazioni di risorse e avviare in tempi rapidi una revisione ormai “improcrastinabile” della fiscalità sulle auto aziendali. Di fronte alle grandi sfide del futuro, l’ecosistema italiano dell’auto si è presentato unito e compatto in occasione del panel istituzionale dell’Automotive Dealer Day 2024 cui ha partecipato in video collegamento il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.


“Negli ultimi anni – sottolineano le Associazioni – abbiamo assistito agli effetti di una politica incentivante che ha alimentato una grande incertezza, con il risultato che oggi il mercato auto italiano esprime una discrepanza in termini di mix di alimentazioni rispetto agli altri grandi Paesi europei, dove industria e consumatori beneficiano di una prospettiva ben definita sul funzionamento delle agevolazioni. In Italia, al contrario, la normativa sull’Ecobonus è stata modificata quattro volte dal 2020 ad oggi e troppo spesso si è assistito ad annunci a cui non è seguita una rapida attuazione delle misure, con i risultati che sono quelli osservati negli ultimi mesi”. In un’ottica di maggiore programmazione e chiarezza, mentre si attende ancora la revisione dello schema degli incentivi 2024, le Associazioni automotive evidenziano l’urgenza di calibrare le politiche incentivanti con una visione almeno di medio periodo. Una prima leva su cui poter agire è quella della fiscalità delle auto aziendali, per aggiornare un impianto normativo fermo agli anni ’90.


La proposta formulata si concentra sulla revisione della fiscalità delle auto aziendali funzionale all’adozione delle nuove tecnologie e al rinnovo del parco auto delle imprese. Inoltre agendo sulle auto aziendali si alimenta un mercato dell’usato di qualità, contribuendo in modo significativo all’aggiornamento del parco circolante italiano. L’intervento riguarda le percentuali di deducibilità dei costi di acquisto, di leasing finanziario e di noleggio, riparametrate in funzione delle emissioni di CO2. I costi della misura risultano estremamente contenuti rispetto ai benefici che avrebbe in termini di stimolo alla diffusione di una mobilità sostenibile. In una fase cruciale per la filiera nazionale, le Associazioni ribadiscono la necessità che le risorse del Fondo Automotive siano ripristinate per il 2025 e fino al 2030 vengano utilizzate esclusivamente per misure destinate al sostegno, alla transizione e allo sviluppo del settore.


Infine, le Associazioni si sono unite in un appello al Governo, affinché venga attivato quanto prima un Tavolo con i principali attori della filiera e i ministeri di riferimento, Mase, Mef, Mimit e Mit, per definire in tempi rapidi una riforma fiscale del settore e affrontare le principali sfide a cui è chiamata la filiera automotive.

Unrae: ad aprile veicoli commerciali +21% a 16.472 unità, bev in calo

Unrae: ad aprile veicoli commerciali +21% a 16.472 unità, bev in caloMilano, 14 mag. (askanews) – Ad aprile, con 16.472 immatricolazioni, il mercato dei veicoli commerciali in Italia torna a segnare una crescita sostenuta: +20,9%. Il primo quadrimestre dell’anno archivia un incremento del 19,8% a 72.753 unità rispetto alle 60.735 del gennaio-aprile 2023. Lo rende noto Unrae ricordando che per l’avvio dei nuovi incentivi manca ancora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Dpcm, che si auspica avvenga finalmente entro questa settimana.


“Nel frattempo, con un Dpcm annunciato da ben tre mesi e mezzo, il mercato dei veicoli a zero emissioni continua ad essere bloccato, con una quota dei veicoli Bev all’1,7% nel quadrimestre rispetto al 3,6% del corrispondente quadrimestre 2023”, fa notare il presidente dell’Unrae Michele Crisci. In sintesi, le misure del nuovo schema 2024 prevedono: bonus per i veicoli a zero emissioni, sia a fronte di rottamazione che senza; estensione dell’incentivo alle altre alimentazioni a fronte di rottamazione (con importi inferiori); estensione alle società di noleggio; conferma della gradualità del bonus in funzione della massa del veicolo incentivato.


“Riguardo alle infrastrutture di ricarica pubbliche in aree urbane ed extra-urbane, l’Unrae chiede di accelerare le tempistiche di pubblicazione dei nuovi bandi”, ribadisce il presidente Crisci. “Come già più volte richiesto, auspichiamo che il Mase adotti le misure opportune per stimolare una più ampia partecipazione alle gare e risolvere le problematiche che hanno portato alla scarsa adesione in ambito extra-urbano, e più di recente alla rinuncia da parte di uno dei due principali aggiudicatari in ambito urbano, al fine di garantire il pieno utilizzo delle risorse stanziate (circa 360 milioni di euro) per lo sviluppo di un’infrastruttura di ricarica capillare e di potenza adeguata, anche su autostrade e superstrade”. Inoltre, per la massima diffusione delle infrastrutture di ricarica, l’Unrae continua a ribadire la richiesta di prevedere anche un credito d’imposta al 50% per gli investimenti privati in ricariche fast (oltre 70 kW) almeno fino al 2025.


Infine, l’Unrae mostra sconcerto per la decisione di sottrarre dal Fondo Automotive 330 milioni di euro da destinare alle coperture del decreto Coesione, evidenziando la necessità che gli stessi tornino presto al settore automotive per lo sviluppo della mobilità nel nostro Paese.

Stellantis, Leapmotor International pronta a vendere bev in Ue

Stellantis, Leapmotor International pronta a vendere bev in UeMilano, 14 mag. (askanews) – Ottenuto il via libera per la joint venture Leapmotor International (51% Stellantis, 49% Leapmotor)che si occuperà della produzione e vendita dei auto del brand cinese nel mondo, aalla sede di Amsterdam, il team diretto dal Ceo Tianshu Xin, ex manager di Stellantis China, sta preparando il lancio dei modelli T03 e C10 prima nei mercati europei. Le vendite saranno poi estese anche all’India & Asia Pacifico, Medio Oriente e Africa, e Sud America nel quarto trimestre 2024.


“Sfruttando la nostra presenza globale saremo presto in grado di offrire ai nostri clienti veicoli elettrici dal prezzo competitivo e tecnologicamente all’avanguardia, capaci di superare le aspettative. Grazie alla guida di Tianshu Xin, Leapmotor International ha messo a punto un’ambiziosa strategia commerciale e industriale con cui potenziare rapidamente i canali di distribuzione e sostenere la crescita di Leapmotor, creando valore per entrambi i partner coinvolti”, ha detto il Ceo di Stellantis, Carlos Tavares. “Utilizzando le tecnologie innovative e i prodotti all’avanguardia di Leapmotor, con il supporto di Stellantis sul piano della distribuzione, dei servizi e del marketing all’estero, puntiamo a offrire ai clienti di tutto il mondo un’esperienza di guida e un comfort a bordo eccezionali”, ha dichiarato Zhu Jiangming, fondatore, presidente e Ceo di Leapmotor.


L’offerta di veicoli elettrici di Leapmotor International è complementare all’attuale tecnologia e al portafoglio di brand iconici di Stellantis. Da settembre 2024, le vendite inizieranno prima in Europa (in Francia, Italia, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Portogallo, Belgio, Grecia e Romania), utilizzando i canali di distribuzione di Stellantis e con il supporto di Managing Director dedicati. I punti vendita saranno 200 entro la fine dell’anno, compresi quelli di Stellantis &You, e arriveranno a 500 entro il 2026. Alla fine del 2024 le operazioni commerciali di Leapmotor verranno estese anche al Medio Oriente & Africa (Turchia, Israele e territori d’oltremare francesi), all’India e Asia Pacifico (Australia, Nuova Zelanda, Thailandia, Malesia e India) e infine al Sud America (Brasile e Cile). I primi modelli venduti fuori dalla Cina sono la Leapmotor C10 si basa sull’architettura LEAP3.0 sviluppata da Leapmotor, che si avvale di una tecnologia elettrica intelligente leader del settore, oltre all’architettura elettronica ed elettrica integrata centrale, la tecnologia Cell- to-Chassis (CTC) cellula-telaio e il suo cockpit intelligente. La C10 è una vettura appartenente al segmento D pensata per la famiglia, con un’autonomia WLTP di 420 km e un E-NCAP a 5 stelle. La Leapmotor T03, invece è una citycar del segmento A a cinque porte, con un’autonomia WLTP di 265 km.

Stellantis, Tavares: Leapmotor in 9 paesi Ue, 6 modelli al 2027

Stellantis, Tavares: Leapmotor in 9 paesi Ue, 6 modelli al 2027Milano, 14 mag. (askanews) – “Oggi chiudiamo l’accordo con Leapmotor dopo la sigla dell’intesa vincolante lo scorso ottobre. Siamo pronti ad andare sul mercato e a esportare veicoli Leapmotor nel mondo, entriamo nella fase esecutiva dell’accordo”. Lo ha detto il Ceo di Stellantis, Carlos Tavares durante una call con il Ceo e fondatore di Leapmotor, Zhu Jiangming.


“Confermiamo la strategia “asset light” in Cina, l’investimento in Leapmotor rientra in questa filosofia, mentre per Leapmotor si apre la possibilità di esportare modelli e crescere”, ha aggiunto. Quanto alla strategia “inizieremo a introdurre Leapmotor in Europa in 9 paesi (fra cui Belgio, Francia, Italia, Olanda, Grecia, Romania e Portogallo) con 200 punti vendita di cui circa un terzo rappresentati da Stellantis and You”. La strategia prodotto prevede “6 modelli al 2027”.


“Stiamo finendo di omologare i veicoli contiamo di iniziare a settembre 2024. Dopo l’Europa nel quarto trimestre toccherà a Sud America in Brasile e Cile e a seguire Medio Oriente e Africa e infine India e Asia Pacifica”, ha concluso Tavares.

Stellantis: Ue29 primi 4 mesi +4,4% volumi auto e furgoni, quota 18,8%

Stellantis: Ue29 primi 4 mesi +4,4% volumi auto e furgoni, quota 18,8%Milano, 13 mag. (askanews) – Stellantis nei primi 4 mesi del 2024 nel perimetro EU29, registra un aumento del 4,4% dei volumi auto e veicoli commerciali (Pc+Cv), assicurandosi una quota di mercato del 18,8%, in aumento di 0,5 punti percentuali.


Stellantis domina il mercato francese in tutti i segmenti da inizio anno, compresi i Bev, con una quota di mercato del 39,7% nei Cv ad aprile. Peugeot 208 rimane la più venduta, seguita dalla 2008, e il brand Peugeot è leader nei mercati PC+CV e PC dei veicoli elettrici, e quattro auto Stellantis sono tra le prime 10. In Italia, Stellantis registra un aumento del 3,2% delle vendite di Pc+Cv rispetto all’anno precedente, mantenendo la sua posizione di leader di mercato con una quota di mercato del 33,9% e cinque modelli nella top ten e Panda, Citroen C3 e Lancia Ypsilon sul podio. In Germania, Stellantis ha registrato ad aprile una crescita del 17,7%, +21,6% da inizio anno. In crescita anche vendite e quota di mercato dei veicoli commerciali. In Spagna invece ad aprile la crescita è di oltre il 15%, con una quota da inizio anno del 20%. Nel Regno Unito, Stellantis ha registrato una crescita dell’8,3% (gennaio-aprile) e una quota di mercato del 14,2%, con Jeep, Peugeot e Vauxhall in evidenza. Bene anche il Portogallo, dove Stellantis è leader di mercato, e in diversi altri paesi europei.


La business unit Pro One Commercial Vehicles di Stellantis mantiene la leadership di mercato su base annua con una quota di quasi il 30% e un aumento dei volumi dell’11% anno su anno. Questa performance si estende a tutta Europa, mostrando una crescita costante in quasi tutti i paesi con un picco a tripla cifra in Portogallo (+101%). “I risultati dei nostri primi mesi riflettono l’agguerrita concorrenza del settore, in assenza di incentivi in molti importanti mercati europei. Stiamo guidando la transizione verso l’elettrificazione in molti dei nostri paesi chiave e la nostra offerta di veicoli commerciali rimane senza rivali. Il forte andamento delle vendite, il robusto portafoglio ordini e il miglioramento dell’acquisizione degli ordini suggeriscono un impatto positivo anche nel secondo trimestre. Con il lancio di oltre 25 nuovi modelli made in Europe di tutti i marchi, prevediamo un ulteriore slancio nel corso dell’anno”, ha detto Uwe Hochgeschurtz, Chief Operating Officer di Stellantis, Enlarged Europe.


Nel settore Bev (Pc+Cv), Stellantis tiene il passo del mercato, con un aumento di oltre il 6% anno su anno nei 10 principali mercati, conquistando una quota del 14,1% da inizio anno nell’UE29. Stellantis è leader anche in vari segmenti Bev ed è sul podio in diversi dei principali mercati europei. In Francia, i volumi Bev registrano una crescita a doppia cifra (+64,6%), raggiungendo una quota di mercato del 37,4%, in crescita di 8,8 punti percentuali rispetto all’anno precedente, con Peugeot E-208 e Fiat 500e rispettivamente al primo e secondo posto. Aumenti significativi dei volumi si osservano anche in Portogallo (+3,9%) e in Polonia (+9,2%).

Automotive, Assodigit lancia primo Osservatorio Trasformazione Digitale

Automotive, Assodigit lancia primo Osservatorio Trasformazione DigitaleRoma, 10 mag. (askanews) – Assodigit, associazione di riferimento per la crescita digitale, pubblica il primo Osservatorio sulla Trasformazione Digitale nel Settore Automotive. Il settore automotive, come molti altri, sta attualmente attraversando una radicale trasformazione spinta dall’innovazione digitale, di cui tecnologie come l’AI e l’RPA sono protagoniste. Di fronte a questi rapidi cambiamenti, l’Osservatorio, nella sua prima versione beta, si pone l’obiettivo di offrire una panoramica dettagliata per aiutare le aziende a restare in continuo aggiornamento sulle ultime tendenze e innovazioni nel settore automobilistico.


Coprendo una vasta gamma di argomenti correlati alla digitalizzazione e attraverso l’elaborazione di analisi e report approfonditi, offre una guida concreta per l’implementazione delle migliori strategie digitali. Attraverso l’osservatorio, Assodigit facilita l’accesso a informazioni utili che permettono agli stakeholder di fare scelte informate e strategiche. I report e gli insights esposti rappresentano il primo passo per ottimizzare le operazioni, migliorare la customer experience e massimizzare il ROI in un settore in continua evoluzione.


Ad inizio aprile è stata lanciata anche la prima survey dell’associazione con l’obiettivo di fornire, grazie alla collaborazione dei diversi stakeholder, un’analisi concreta dell’impatto che la trasformazione digitale sta avendo sul settore automotive. Il sondaggio, rivolto a tutti gli esperti e lavoratori del settore, è disponibile sul sito dell’Osservatorio e compilabile fino al 31 maggio 2024. Assodigit è un’associazione che si dedica alla promozione della digitalizzazione come leva strategica per l’innovazione aziendale. Attraverso iniziative come l’Osservatorio sulla trasformazione digitale nel settore automotive, si impegna a supportare le PMI nella loro crescita digitale, garantendo l’accesso a varie risorse e ad un network di professionisti, essenziali per il successo nel panorama digitale moderno.

Iveco Group: ricavi I trim stabili a 3,4 mld, utile 153 mln (+101%)

Iveco Group: ricavi I trim stabili a 3,4 mld, utile 153 mln (+101%)Milano, 10 mag. (askanews) – Iveco Group chiude il primo trimestre con ricavi pari a 3,4 miliardi di euro, in linea con il primo trimestre 2023. L’Ebit adjusted è pari a 233 milioni di euro (+59 mln rispetto al primo trimestre 2023), l’utile netto adjusted è raddoppiato a 153 milioni di euro (+77 mln). Il Free cash flow delle Attività Industriali è negativo per 436 milioni di euro (in miglioramento di 110 mln rispetto al primo trimestre 2023).


“Iveco Group è pronta per la fase successiva, avendo avviato il primo trimestre del nuovo ciclo 2024-28 con solidi risultati. Tutte le nostre business unit industriali – Truck, Bus, Defence e Powertrain – hanno ottenuto miglioramenti nei margini, con un conseguente margine Ebit adjusted delle attività industriali del 6,1%, pari a un aumento di 170 punti base rispetto al primo trimestre dello scorso anno. L’intero team di Iveco Group e le sue distinte business unit, guidate da persone competenti, appassionate e uniche, sono ansiosi di accelerare ulteriormente i loro percorsi, presentati durante il nostro recente Capital Markets Day”, ha detto il Ceo Gerrit Marx che lascerà l’incarico il prossimo 1 luglio per ricoprire il ruolo di Ceo di Cnh Industrial. Iveco Group conferma gli obiettivi 2024 di un Ebit adjusted consolidato tra 920 e 970 milioni di euro; ricavi delle Attività Industriali in calo di circa il 4% rispetto al 2023; Ebit adjusted delle Attività Industriali tra 790 e 840 milioni di euro; Free cash flow delle Attività Industriali tra 350 e 400 milioni di euro, mentre gli investimenti delle Attività Industriali saranno pari a 1 miliardo di euro.

Nissan chiude anno fiscale in crescita, utile operativo +51%

Nissan chiude anno fiscale in crescita, utile operativo +51%Milano, 9 mag. (askanews) – Nissan chiude l’anno fiscale 2023-2024 con un utile operativo in crescita del 51% a 568,7 miliardi di yen (3,5 miliardi di euro) pari a un margine del 4,5% rispetto al 3,6% dell’esercizio precedente.


In aumento le consegne a 3,44 milioni di veicoli (+4,1%) e i ricavi a 12,6 trilioni di yen (78 miliardi di euro, +20%). L’utile netto è quasi raddoppiato a 426,6 miliardi di yen (2,6 miliardi). La divisione auto registra un free cash flow di 323 miliardi di yen e un utile operativo di 260 miliardi di yen. Per l’esercizio appena concluso sarà proposto un dividendo di 20 yen per azione.


“Il nostro obiettivo è raggiungere una crescita sostenibile e redditizia, fornendo al contempo un elevato valore ai clienti. Lo faremo passo dopo passo con un portafoglio di prodotti equilibrato e attuando strategie commerciali ottimali in risposta alle condizioni di mercato e alle esigenze dei clienti”, ha detto il presidente e Ceo, Makoto Uchida. Per l’esercizio 2024-2025, con il nuovo piano The Arc, Nissan punta a un utile operativo di 600 miliardi di yen (3,6 miliardi di euro), ricavi per 13,6 trilioni (81 mld) e a un dividendo annuale in aumento a 25 yen per azione.


 

Auto: crescono ibride e noleggio, cala diesel. Ma CO2 in aumento

Auto: crescono ibride e noleggio, cala diesel. Ma CO2 in aumentoMilano, 9 mag. (askanews) – Cresce al 42% la quota di auto ibride (bev al 3%) nel mercato italiano nel 2023 e aumenta fra i consumatori la preferenza per il benzina a scapito del diesel, ma crescono anche le emissioni a causa delle minori rottamazioni (-1,2 mln di radiazioni rispetto al picco del 2006). Il canale del noleggio raggiunge un nuovo record storico, avvicinandosi ai livelli degli altri Paesi d’Europa. L’arrivo dei marchi cinesi sul mercato europeo potrebbe rappresentare un’ulteriore incognita, con una quota di mercato prevista del 7% entro il 2030, a potenziale discapito soprattutto di Paesi come l’Italia, il Regno Unito e la Francia (importatori netti di auto). Emerge dello studio condotto da Aniasa e Bain & Company sulla mobilità degli italiani.


Tuttavia il ritardo nell’implementazione degli incentivi del Governo ha impattato sulle vendite di veicoli elettrificati nel primo trimestre 2024, con una concentrazione maggiore nel Centro Italia (che supera il Sud sia sulle elettriche, che sulle ibride plug-in) rispetto al Nord. A trainare la crescita delle alimentazioni sostenibili è il noleggio che vale il 30% del mercato. In crescita le vendite di vetture a km0 con una quota superiore al 10% a fine 2023: segno che la domanda è tornata ad essere inferiore all’offerta, con possibili ricadute sui prezzi.   Guardando al mercato globale emerge la profonda trasformazione in corso nel settore. Nel 2019, il 42% delle auto vendute in Cina apparteneva a marchi europei, mentre solo il 27% era di brand locali. Nel 2023, la situazione è cambiata radicalmente: il 32% delle auto vendute in Cina apparteneva a marchi europei, mentre ben il 43% proveniva da brand locali. Brand che ora sono in procinto di sbarcare in Europa e che entro il 2030 si prevede avranno una quota di mercato di almeno il 7%, con un impatto significativo su Paesi importatori come l’Italia, il Regno Unito e la Francia. Oggi la quota di auto cinesi in Europa è pari a circa il 3% con circa 200mila unità vendute, ma la Cina ne ha esportate 500mila, la differenza è ferma nei porti europei in attesa di essere venduta. Nel 2023 In Italia cresce dal 17% al 25% la percentuale di potenziali clienti italiani interessati ad acquistare auto cinesi per l’aumento della qualità percepita.


“In questo contesto, l’emergere di nuovi attori nel mercato automobilistico globale invita all’attenzione l’Europa, Italia compresa, ma presenta anche opportunità di collaborazione e innovazione. Tuttavia, le normative sempre più rigorose, specialmente sulle emissioni, richiedono un’adeguata preparazione e investimenti da parte delle case automobilistiche europee. È importante tenere conto seriamente delle preferenze dei consumatori e adattarsi ai cambiamenti nelle loro abitudini di acquisto per tutelare la competitività nel mercato globale, mantenendo l’attenzione sulla sostenibilità ambientale del settore, ma anche su quella economica”, ha affermato Gianluca Di Loreto, partner e responsabile automotive Italia di Bain & Company.  

Auto, Aniasa: noleggio avanza, ma pesano fisco e attesa incentivi

Auto, Aniasa: noleggio avanza, ma pesano fisco e attesa incentiviMilano, 9 mag. (askanews) – Prosegue la crescita del settore del noleggio veicoli che nel 2023 ha rappresentato il 30% delle immatricolazioni nazionali superando quota 526mila unità fra auto e furgoni (+107mila), per un valore complessivo di 15 miliardi di euro. In aumento anche la quota di veicoli green: il 33% delle nuove elettriche (bev) ed il 53% delle ibride plug-in (phev) immatricolate in Italia sono a noleggio. La flotta di auto e veicoli commerciali leggeri invece ha raggiunto 1,3 milioni di unità. A condizionare il primo trimestre del 2024 invece è l’attesa per gli incentivi che ha portato a un calo delle immatricolazioni del 15%. E’ quanto emerge dalla 23esimo Rapporto di Aniasa. Secondo l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta i settori dei servizi di mobilità, per una vera transizione è necessario di allineare la fiscalità dell’auto a quella degli altri Paesi europei.


Nel noleggio a breve nel 2023 sono aumentati il fatturato a 1,5 miliardi di euro e i noleggi a 4,3 milioni (+18%), per un totale di 36 milioni di giornate (+14%). Nonostante il recupero rispetto al 2019 manca ancora all’appello quasi 1 cliente su 5. In crescita le immatricolazioni (+8%) e la flotta a quota 137mila unità (+12%). Il noleggio a lungo termine ha registrato 10,6 miliardi di euro di fatturato (incluso l’usato), con 1,2 milioni di veicoli in flotta (+8%) e una crescita record delle immatricolazioni del 23,6% a 438mila auto e furgoni, 82mila dei quali ibridi (full o plug-in) o elettrici. Resta in difficoltà lo sharing che ha registrato circa 5 milioni di noleggi in calo del -10% rispetto al 2022 e quasi la metà dei circa 10 milioni del pre-pandemia. Stabile la flotta a 3.500 vetture, l’80% a Roma e Milano, in calo gli operatori di settore penalizzato dall’Iva al 22%. Nel primo trimestre 2024, la quota di mercato del noleggio è salita al 31%, nonostante il calo delle immatricolazioni del 15% a 95.200 unità con un fatturato di 1,9 miliardi (+14,6%). Il noleggio a breve termine, in vista dell’elevata domanda estiva ha registrato un aumento del fatturato (+7%), numero di noleggi (+5%) e flotta (+3,5%) e un boom di immatricolazioni quasi raddoppiate (+92%). Molto bene anche il lungo termine che ha visto crescere il giro d’affari (+14%) e la flotta (+8%).


“Nel nostro Paese sta proseguendo la graduale transizione della mobilità verso formule basate sull’uso”, ha dichiarato il presidente Aniasa, Alberto Viano. “Auspichiamo che quanto prima siano operativi i nuovi incentivi che vedono anche il noleggio tra i beneficiari al 100% e un potenziale interessante esperimento di noleggio a lungo termine sociale”.  Per accelerare la diffusione del noleggio e il rinnovo del parco circolante “va colta l’opportunità offerta dalla Legge sulla Delega Fiscale e dalla prossima Legge di Bilancio per riequilibrare la fiscalità sull’auto aziendale: in Italia su un’auto di costo pari a 30mila euro le aziende possono “scaricare” 3.615 euro, contro i 25mila della Germania, i 23mila della Spagna e i 18mila di Francia e Regno Unito. Secondo nostre stime, un graduale riequilibrio, almeno sulle nuove vetture elettriche, porterebbe a una significativa diffusione di queste nel parco nazionale (circa 500mila nuove vetture alla spina in 3 anni), oltretutto con un ritorno sull’investimento per l’Erario del 50%. Senza contare i vantaggi in termini di riduzione delle emissioni e di sicurezza”, ha concluso Viano.