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Auto, Mini Cooper SE: la versione sportiva 100% elettrica

Auto, Mini Cooper SE: la versione sportiva 100% elettricaMilano, 28 gen. (askanews) – Carreggiata più larga e passo più lungo, per la nuova Mini Cooper SE full electric che conserva il caratteristico go-kart feeling e promette divertimento di guida anche su neve e ghiaccio. Il motore elettrico sviluppa 218 CV mentre la batteria ha una capacità di 54,2 kWh e un’autonomia fino a 402 chilometri nel ciclo Wltp. Nelle salite o nelle discese ghiacciate, l’Active Slip Regulation ottimizza la trazione e porta sulla strada fino a 330 Nm di coppia massima in modo controllato.

“La Mini Cooper SE elettrizza il go-kart feeling tipico del marchio e si presenta come un simbolo forte per il futuro del marchio”, afferma Stefanie Wurst, Head of Mini.

Auto, Volkswagen celebra 50 anni della Golf con nuova generazione

Auto, Volkswagen celebra 50 anni della Golf con nuova generazioneMilano, 27 gen. (askanews) – Volkswagen celebra i 50 anni della Golf con il lancio della nuova generazione che sarà nei concessionari in primavera. La prima Golf è stata prodotta a Wolfsburg nel marzo del 1974 e da allora ne sono stati venduti più di 37 milioni di esemplari: in pratica ogni giorno negli ultimi 50 anni 2mila persone hanno acquistato una Golf, facendone il modello Volkswagen più venduto di sempre.

La nuova Golf dispone di nuove motorizzazioni plug-in e di un nuovo sistema software e dell’ultima generazione di infotainment Mib4 con assistente vocale intelligente. Al lancio saranno disponibili, anche nella versione variant (station wagon) gli allestimenti entry-level, Life, Style e R-Line. A livello di motori l’offerta sarà composta da plug-in (eHybrid e Gte), due mild hybrid (eTsi), quattro turbo benzina (Tsi) e due turbodiesel (Tdi). Le versioni plug-in promettono un’autonomia in elettrico fino a 100 km e un’autonomia complessiva di 1.000 km con capacità di ricarica fino a 50 kW. Nella seconda parte dell’anno arriveranno le versioni top di gamma: Gti Clubsport e R a trazione integrale che sarà poi offerta anche sulle versioni turbo bezina Tsi. Al debutto su una Golf i fari led matrix e il logo frontale Volkswagen illuminato. All’interno in base all’allestimento due formati di touchscreen da 10,4 e 12,9 pollici più ergonomici e intuitivi da utilizzare grazie alla top e bottom bar e all’home screen e come optional l’head up display. Digitale anche il cockpit da 10,2 pollici. Fra gli assistenti alla guida, la funzione di parcheggio tramite app e una telecamera a 360 gradi nella parte posteriore.

“La Golf è ormai da mezzo secolo il cuore del marchio Volkswagen ed è diventata un bestseller globale. Con il nuovo modello crescono efficienza, comfort e qualità. La Golf non può essere migliore di così”, ha detto il Ceo del brand Volkswagen Thomas Schafer.

Tesla, richiama 200.000 auto: problemi a telecamera retromarcia

Tesla, richiama 200.000 auto: problemi a telecamera retromarciaNew York, 26 gen. (askanews) – Tesla sta richiamando quasi 200.000 dei suoi veicoli elettrici per risolvere un problema software che potrebbe impedire il funzionamento delle telecamere che si attivano quando le auto sono in retromarcia.

Il richiamo include alcuni modelli Tesla S, X e Y del 2023 dotati di tecnologia di guida completamente autonoma. Secondo un rapporto pubblicato questa settimana dalla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), il problema con le telecamere è stato segnalato a fine di dicembre. Tesla non è a conoscenza di eventuali morti o incidenti avvenuti a causa del problema, ma ha ricevuto 81 richieste probabilmente correlate al problema. Tesla ha emesso numerosi richiami per i suoi veicoli nel corso degli anni. Più di recente, la società ha richiamato più di 2 milioni di veicoli nel mese di dicembre a causa di un difetto nella funzionalità di guida autonoma.

Auto elettrica, Commissione: regole mercato Ue vanno rispettate

Auto elettrica, Commissione: regole mercato Ue vanno rispettateBruxelles, 26 gen. (askanews) – Se per attuare la transizione verso l’obiettivo delle auto a zero emissioni nel 2035 sarà necessario nei prossimi anni assicurare la disponibilità di veicoli elettrici a basso prezzo, perché possano acquistarli anche i cittadini con redditi medio-bassi, ciò non significa che a questo obiettivo debbano essere sacrificate le regole contro il dumping e sulle pari condizioni del mercato Ue, rinunciando, ad esempio, alle indagini e agli eventuali dazi anti sovvenzioni riguardo ai veicoli cinesi che falsano la concorrenza. Questi strumenti per tutelare il mercato Ue sono “complementari”, e non contraddittori rispetto alla regolamentazione che ha fornito certezza giuridica e obiettivi chiari all’industria automotive europea.

E’ quanto ha affermato in sintesi, oggi a Bruxelles il portavoce capo della Commissione europea, Eric Mamer, durante il briefing quotidiano per la stampa dell’Esecutivo comunitario. La Commissione sta conducendo dall’autunno scorso un’indagine anti sovvenzioni proprio sulle auto elettriche cinesi, che hanno invaso il mercato europeo con modelli elettrici a prezzi ultra competitivi rispetto a quelli dell’industria locale.   “Noi crediamo, ovviamente – ha detto Mamer, in risposta a un giornalista che chiedeva come si possa “quadrare il cerchio” -, che ci sia un mercato per i veicoli elettrici in Europa. La Commissione ha messo in atto un quadro normativo per i veicoli con l’obiettivo che le auto nuove non emettano più CO2 dal 2035. Quindi, l’intera catena del valore automobilistica in Europa ha ora la certezza normativa per poter effettuare gli investimenti necessari al fine di sviluppare la propria capacità per rispondere alla domanda del mercato”. “Questa è la prima risposta alla domanda su come far quadrare il cerchio: garantire che vi siano incentivi adeguati per l’industria europea”, in modo che “faccia gli investimenti necessari. Ma in realtà – ha puntualizzato il portavoce – , garantire che il mercato funzioni in modo efficace è parte di questo”, ovvero parte di questi incentivi.  

“E’ proprio per questo motivo – ha spiegato Mamer – che è necessario assicurarsi di non avere automobili prodotte altrove che distorcerebbero il mercato attraverso sussidi non giustificati. Quindi, per noi non c’è contraddizione; c’è in realtà una complementarità” tra le due cose. Secondo il portavoce della Commissione, poi, “riguardo ai prezzi, è necessario distinguere tra effetti a breve e a medio termine. Potrebbe essere considerato molto positivo disporre di auto elettriche molto economiche, che arrivano in una fase iniziale sul mercato e spazzano via la concorrenza europea. Ma se non ci fosse più concorrenza europea, che cosa impedirebbe poi ai produttori extra-Ue di aumentare i prezzi? Giusto per fare un esempio del tipo di considerazioni che bisogna fare quando si pensa agli effetti a lungo termine delle nostre politiche”.

Questo vuol dire, gli è stato chiesto, che si vuole dare più tempo all’industria europea, per migliorare la sua produzione di veicoli elettrici , in modo da riuscire successivamente a venderli a costo più basso, visto che oggi sono molto più costosi di quelli tradizionali? “Non è affatto quello che ho detto. Non si tratta – ha replicato Mamer – di dare tempo a un segmento del settore rispetto a un altro. Si trattava di garantire l’esistenza di un quadro normativo che promuova gli investimenti e, in secondo luogo, di avere un mercato che funzioni adeguatamente. Non si tratta quindi di istituire alcun tipo di barriera che impedisca la vendita in Europa dei veicoli prodotti secondo criteri basati sul mercato”.

Quello che sta facendo la Commissione, invece, è “garantire che le auto che arrivano in Europa rispettino le regole del nostro mercato, siano esse prodotte in Europa o fuori dall’Europa”, ha concluso il portavoce. La stessa presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, aveva fatto riferimento nel settembre scorso a Strasburgo, durante il suo “discorso sullo stato dell’Unione” al Parlamento europeo, alla vicenda dello smantellamento della produzione europea di cellule fotovoltaiche, a causa dell’invasione sul mercato, nel periodo successivo al 2007, dei prodotti cinesi a basso costo, che poterono approfittare del sostegno alle energie rinnovabili che l’Ue aveva predisposto in vista degli obiettivi del 2020. “Non abbiamo dimenticato – aveva detto von der Leyen agli eurodeputati – l’impatto che ebbero sulla nostra industria solare le pratiche sleali di mercato della Cina”, aggiungendo che “molte giovani imprese furono spinte fuori dal mercato dai concorrenti cinesi pesantemente sussidiati”.  

Acea: vendite Lcv Ue 2023 +14,6% a 1,5 mln, Italia maglia rosa

Acea: vendite Lcv Ue 2023 +14,6% a 1,5 mln, Italia maglia rosaMilano, 25 gen. (askanews) – Nel 2023, le vendite di veicoli commerciali leggeri (Lcv) nell’Ue sono aumentate del 14,6% a quasi 1,5 milioni di unità. A guidare la classifica dei principali mercati è l’Italia con una crescita del 22,7%, seguita da vicino da Spagna con il 22%, Germania con il 12,1% e Francia con l’8,9%. Lo rileva l’Acea, l’associazione dei costruttori europei.

Anche le immatricolazioni di camion sono aumentate del 16,3% a 346.986 unità. A guidare la crescita è la Germania con 94.820 unità vendute (+24,4%) seguita da Spagna (+22,3%), Italia (+11,4%) e Francia (+11,3%). Per gli autobus invece la crescita è del +19,4% per un totale di 32.593 unità. Fra i mercati principali, Italia e Spagna hanno registrato una crescita del 56,2%. Il più grande e il secondo mercato di autobus, Germania e Francia, sono cresciuti rispettivamente del 12,5% e del 4,1%. Fra le alimentazioni negli Lcv domina il diesel con una crescita del 10,4% a 1,2 milioni di ma una quota di mercato in calo all’82,6% (-2,9 p.p). Aumentano anche le vendite di furgoni elettrici del 56,8% pari a una quota del 7,4%, rispetto al 5,4% nel 2022. A guidare le vendite Paesi Bassi (+110,4%), Spagna (+100,3%) e Francia (+76,7%).

Anche nei camion domina il diesel con il 95,7% delle immatricolazioni in crescita del +15,4% trainate da Germania (+23,5%), Spagna (+21,8%) e Italia (+12,3%). In crescita anche le immatricolazioni di camion elettrici: +234% a 5.279 unità trainate da Paesi Bassi (+889,7%) e Germania (+169,8%) che insieme hanno generato oltre il 60% di tutte le vendite di camion elettrici nell’Ue. I camion elettrici rappresentano l’1,5% del mercato, rispetto allo 0,8% del 2022. Negli autobus, crescono le vendite di elettrico +39,1% a 5.166 unità, pari a una quota di mercato del 15,9%. Fra i mercati in evidenza la Spagna (+269,7%), seguita da Italia (+253,4%) e Germania (+29,3%). Positivi anche i dati degli autobus ibridi elettrici, che registrano una crescita del +115,1% con una quota di mercato quasi raddoppiata al 12,8%. Nonostante l’aumento della diffusione di autobus ad alimentazione alternativa, il diesel mantiene la quota maggiore al 62,3%, anche se in calo rispetto al 66,9% nel 2022.

Porsche, svelata la seconda generazione di Macan solo elettrica

Porsche, svelata la seconda generazione di Macan solo elettricaMilano, 25 gen. (askanews) – A dieci anni dal debutto con 800mila esemplari venduti, Porsche svela la seconda generazione di Macan che sarà 100% elettrica e disponibile al lancio in due versioni: 4 e Turbo, entrambe con trazione integrale. “Stiamo portando la Macan a un livello del tutto nuovo, con un’eccezionale E-Performance, la nuova Driver Experience e un design di grande impatto”, ha dichiarato Oliver Blume, Ceo di Porsche e della controllante Volkswagen, in occasione dell’anteprima mondiale a Singapore.

I motori elettrici sincroni a magneti permanenti (Psm) sono montati sull’asse anteriore e su quello posteriore. Con il Launch Control, la Macan 4 eroga fino a 300 kW (408 CV) di potenza in overboost, mentre la Macan Turbo arriva a 470 kW (639 CV). I valori di coppia massima, sono rispettivamente di 650 e 1.130 Nm. La Macan 4 raggiunge i 100 km/h da ferma in 5,2 secondi, che si riducono a 3,3 secondi per la Macan Turbo. La velocità massima dei due modelli è, rispettivamente, di 220 e 260 km/h. La batteria con architettura a 800 Volt ha una capacità lorda di 100 kWh ed è un componente centrale della nuova piattaforma Ppe (Premium Platform Electric). La potenza di carica in corrente continua raggiunge i 270 kW. La batteria può essere caricata dal 10 all’80% in circa 21 minuti presso le colonnine di ricarica rapida. Nelle stazioni di ricarica a 400 Volt, si può azionare il sistema di Bank Charging che permette di scindere la batteria da 800 Volt in due batterie, ciascuna con una tensione nominale di 400 Volt, e una capacità di ricarica fino a 135 kW. Durante la guida è possibile recuperare fino a 240 kW di potenza. L’autonomia secondo lo standard Wltp è fino a 613 km per la Macan 4 e fino a 591 km per la Macan Turbo.

Le proporzioni più affilate conferiscono ai nuovi modelli Macan un carattere dinamico e deciso. “Con la Macan completamente elettrica, presentiamo la prima Porsche che parte da un’identità di prodotto consolidata per assumere una connotazione nuova, elettrica”, afferma Michael Mauer, vice president di Porsche Style. La nuova Macan monta cerchi fino a 22 pollici con pneumatici sfalsati. Il passo, più lungo di 86 mm rispetto al modello precedente (2.893 mm), è controbilanciato da sbalzi ridotti nella parte anteriore e posteriore. Grazie al sistema Porsche Active Aerodynamics (Paa) caratterizzato da elementi attivi e passivi la nuova Macan ha un coefficiente di resistenza aerodinamica di 0,25. La capacità di carico può raggiungere i 540 litri a cui si aggiungono gli 84 litri del “frunk” anteriore per un totale di 127 litri in più rispetto al modello precedente.

All’interno infotainment Android di ultima generazione che prevede fino a tre schermi, tra cui il quadro strumenti curvilineo da 12,6 pollici e lo schermo centrale da 10,9 pollici. Per la prima volta, anche il passeggero anteriore può disporre di uno schermo opzionale da 10,9 pollici. In anteprima assoluta, l’head-up display a Realtà Aumentata: l’immagine appare al guidatore a una distanza di 10 metri e corrisponde al formato di un display da 87 pollici. Il sistema Porsche Communication Management (Pcm) incluso di serie della nuova Macan offre un’evoluzione dell’assistente vocale “Hey Porsche”. Grazie al nuovo Porsche App Centre, i passeggeri possono accedere alle app più diffuse di fornitori terzi e installarle sulla Macan. I motori elettrici sono gestiti dall’elettronica attraverso il Porsche Traction Management (ePTM): fino a cinque volte più veloce di un sistema di trazione integrale convenzionale, è in grado di reagire in 10 millisecondi in caso di slittamento. II sistema Porsche Torque Vectoring Plus (Ptv Plus) – un differenziale autobloccante a controllo elettronico all’asse posteriore – contribuisce a migliorare la dinamica della Macan Turbo.

I modelli Macan con sospensioni pneumatiche – di serie sulla Turbo – dispongono del sistema Pasm (Porsche Active Suspension Management) di regolazione elettronica degli ammortizzatori. Per la prima volta, la Macan monta un asse posteriore sterzante con angolo di sterzata massimo di cinque gradi. Ciò consente di ottenere un diametro di sterzata ridotto di 11,1 metri nel traffico urbano e nelle manovre e maggiore stabilità alle velocità elevate. La nuova Macan è prodotta “a zero emissioni” presso lo stabilimento di Lipsia. I nuovi modelli possono essere già ordinati con le prime consegne previste nella seconda metà dell’anno. In Italia, i prezzi iva inclusa partono da 88.187 euro per la Macan 4 e da 121.242 euro per la Macan Turbo.

Maserati: focus su elettrificazione, redditività e Made in Italy

Maserati: focus su elettrificazione, redditività e Made in ItalyMilano, 25 gen. (askanews) – Maserati, unico marchio di lusso di Stellantis, punta sull’elettrificazione e su una redditività sostenibile nel lungo termine con il piano strategico “100% Engineered and Made in Italy”. La gamma Maserati, interamente disegnata, sviluppata e prodotta in Italia, è distribuita in oltre 70 Paesi nel mondo, con un tasso di esportazione dell’86%. Modena continuerà a essere il cuore pulsante della Casa del Tridente, che da oltre ottant’anni ha la propria sede nello storico stabilimento di Viale Ciro Menotti.

L’azienda modenese ha già intrapreso il suo percorso nella nuova era elettrica presentando i primi due veicoli Bev GranTurismo Folgore e Grecale Folgore (Folgore è il termine che identifica la gamma full electric di Maserati), oggi in vendita in Italia e nei mercati Ue.La GranTurismo Folgore offre soluzioni tecniche derivate dalla Formula E, dove Maserati, primo brand italiano a competere, ha debuttato nel 2023. Maserati GranCabrio Folgore verrà lanciata quest’anno, subito dopo la sua versione con motore a combustione. Il percorso verso l’elettrificazione proseguirà nel 2025 con la nuova MC20 Folgore che sarà prodotta a Modena, il nuovo large E-UV Bev nel 2027 e la nuova generazione di Quattroporte Bev nel 2028.

A Modena avrà sede anche l’atelier del programma di personalizzazione Fuoriserie, per la creazione di modelli Maserati su misura. Nella storica sede di Viale Ciro Menotti, il Leadership team dell’azienda lavorerà con il Maserati Engineering team – composto da circa 130 esperti tra ingegneri e tecnici – dedicato allo sviluppo della gamma in stretta collaborazione con l’Engine Lab dove vengono sviluppati e testati i propulsori full electric. “Con la nostra visione e il nostro piano strategico a lungo termine vogliamo lasciare un segno nel mondo del lusso grazie all’eccellenza manifatturiera italiana, puntando costantemente su una qualità distintiva e costruendo il nostro futuro con un modello di business dedicato”, afferma Davide Grasso, Ceo di Maserati.

Auto elettriche: autonomia -28% su dichiarato, Tesla più virtuosa

Auto elettriche: autonomia -28% su dichiarato, Tesla più virtuosaMilano, 25 gen. (askanews) – Un’autonomia reale inferiore in media del 28% rispetto al dichiarato in fase di omologazione Wltp, costi di percorrenza inferiori all’Ice solo con la ricarica domestica e due modelli Usa al comando per autonomia ed efficienza: Lucid Air e Tesla Model 3. Sono i risultati della quarta edizione di “Dove arrivo con…”, la prova sul Gra, il grande raccordo anulare di Roma, di 11 auto elettriche promossa dalle testate Motor1.com e InsideEVs.

Di seguito i modelli testati: Lucid Air, Tesla Model 3, Hyundai Ioniq 6, Bmw i5, Fiat 600e, Byd Seal, Jeep Avenger, Volkswagen ID.7, Kia Ev9, Toyota bZ4x e Lexus Rz. Uguali per tutte le auto, a prescindere dalle dimensioni della batteria, le regole della prova: partenza con il 100% di ricarica, guida in carovana lungo la carreggiata esterna in senso antiorario (limiti di velocità di 130 o 110 km/h), climatizzatore a 22 gradi, finestrini chiusi, programma di guida normale e una sola persona a bordo. Il test di ogni singola auto si è concluso quando la batteria è arrivata al 5%. Rispetto allo scorso anno, è cresciuta l’autonomia media compresa tra i 571 km (circa 8 giri di Gra) della Lucid Air grazie anche alla batteria più capiente del lotto (112 kW) e i 243 km (3,4 giri di Gra) della Lexus RZ. Sul podio della graduatoria si sono collocate la Tesla Model 3 (498 km), seguita a poca distanza dalla Bmw i5 (489 km). Sopra i 400 km di autonomia anche la Hyndai Ioniq 6 (476 km), la Byd Seal (452 km), la Kia EV9 (448 km), e la Volkswagen ID.7 (400 km). Chiudono la classifica le vetture con una taglia di batteria più contenuta: Fiat 600e (282 km), Jeep Avenger (275 km), Toyota bz4X (249 km) e Lexus RX (243 km).

I dati più interessanti del test riguardano l’efficienza dei veicoli, cioè i consumi effettivi di energia in kWh ogni 100 chilometri e i costi di ricarica, considerando il costo della ricarica domestica (0,27 euro/kWh) e alla colonnina pubblica (0,66 euro/kWh con l’abbonamento Plenitude da 13,9 euro al mese). L’auto più virtuosa ed efficiente è stata la Tesla Model 3 con 15,1 kWh/100 km, per un costo di 10 euro/100 km alla colonnina pubblica (4,1 euro con ricarica domestica), tallonata dalla Hyundai Ioniq 6 con 15,5 kWh e 10,3 euro e Bmw i5 (16,6 kWh e 11 euro). A seguire tutte le altre, sopra i 18 kWh/100 km e i 12 euro ogni 100 km. Maglia nera per le giapponesi Toyota bZ4x e Lexus RZ con consumi superiori ai 25 kWh ogni 100 km, pari a un costo di ricarica alla colonnina pubblica superiore ai 17 euro per 100 km.

Unrae:a novembre mercato auto usate +10,4% a quota 450mila

Unrae:a novembre mercato auto usate +10,4% a quota 450milaMilano, 25 gen. (askanews) – Prosegue a novembre per il 12simo mese consecutivo la crescita del mercato dell’usato che registra un +10,4% con 452.788 trasferimenti di proprietà. I trasferimenti netti aumentano dell’8,8% e le minivolture del 12,4%. Negli 11 mesi il mercato dell’usato amplia la crescita al +9,1% con 4,59 milioni di passaggi.

Il diesel conferma la prima posizione in novembre con il 45,6%; al secondo posto il benzina (39,6%). Le ibride occupano la terza posizione con il 6,3% in novembre, segue il Gpl al 4,7%, mentre i trasferimenti netti di auto elettriche pure (Bev) e plug-in coprono rispettivamente una quota dello 0,7% e 0,8%. Quanto all’anzianità delle vetture, prosegue il calo dei trasferimenti netti di auto con oltre 10 anni che coprono comunque la metà dei volumi (49,4%). Sale al 16,1% la quota delle auto da 6 a 10 anni, al 12,6% quella delle vetture da 4 a 6 anni e al 6,5% quella delle auto più fresche da 0 a 1 anno.

Anfia: in 2023 mercato Lcv +22,5%. Diesel domina, bev al 3%

Anfia: in 2023 mercato Lcv +22,5%. Diesel domina, bev al 3%Milano, 25 gen. (askanews) – Nel 2023, il mercato dei veicoli commerciali leggeri registra una crescita del 22,5% rispetto al 2023 con 195.618 targhe. Se paragonato con il 2021 la crescita è del 6,7%. Lo rende noto Anfia nel focus sul settore. Fra le alimentazioni, domina il diesel che cresce del 27,7% a 156mila unità, pari a una quota del 79,6%, calano ibride e benzina mentre l’elettrico si attesta al 3,1%. Quanto ai segmenti, un terzo è rappresentato da furgoni medi e grandi (34,6%), seguiti da furgonette (15,5%), derivati da autovetture 16,5%), van (15,9%), furgoni piccoli (12,1%) e pick-up (5,4%). Come brand, in testa Fiat (26,1%), Ford (13,9%), Renault (9,3%) e Iveco (7,8%)

Le immatricolazioni per il mercato degli autocarri pesanti nell’intero 2023 sono 28.623, con un aumento dell’11,4%. In confronto con il 2021, la crescita è stata invece del 13%. L’alimentazione dominante è il diesel (97%), quasi inesistente l’elettrico (0,3%). Fra i brand, Iveco guida le classifica (51,4%) degli autocarri con ptt fra 3,5 e 8 tonnellate seguita da Isuzu (28%), e sopra le 8 tonnellate (39,5%), in questo caso seguita da Volvo (16,7%) e Scania (15,7%). Per il settore dei veicoli trainati (rimorchi e semirimorchi) con ptt superiore a 3.500 Kg, nel 2023 il saldo è negativo: 15.533 mezzi e -7,9% immatricolazioni. Nel confronto con il 2021, la registrazione di nuovi libretti è pari a +2,7%. Infine, il settore degli autobus nel 2023 registra la crescita maggiore, +55,9% e 5.140 nuovi veicoli, grazie ai fondi del Pnrr, al Fondo Complementare per la mobilità e al Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile, oltre che ai vari fondi locali. In questo mercato si registrano le immatricolazioni più alte degli ultimi 20 anni. Fra le alimentazioni cresce l’elettrico all’8,1% con 418 mezzi, mentre il diesel cresce in volumi (+27,7% a 3.152), ma perde quote di mercato (dal 75% al 61,3%). Oltre metà del mercato autobus è detenuta da Iveco (55%), seguita da Mercedes (19,5%).