Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Bmw: utile 2024 -37% a 7,7 mld, margine auto 6,3%. Dividendo 4,3 euro

Bmw: utile 2024 -37% a 7,7 mld, margine auto 6,3%. Dividendo 4,3 euroMilano, 14 mar. (askanews) – Bmw chiude il 2024 con un calo dei ricavi dell’8,4% a 142,4 miliardi di euro e dell’utile netto del -36,9% a 7,68 miliardi di euro. Il risultato operativo è pari a 11,5 miliardi (-37,7%), l’Ebt, gli utili prima della tasse, a 10,97 miliardi (-35,8%) pari a un margine del 7,7% (11% nel 2023).


Le consegne sono state pari a 2,45 milioni di veicoli (-4%). In crescita le vendite di veicoli elettrici (bev) a 426.536 unità (+13,5%) pari a una quota del 17% grazie a un’offerta di oltre 15 modelli. Le vendite di veicoli elettrificati (bev e phev) hanno raggiunto quota 600mila unità pari a una quota di quasi il 25%. Entro il 2027 Bmw lancerà oltre 40 modelli fra novità e aggiornamenti. “Ciò che ha sempre contraddistinto il gruppo Bmw è la nostra capacità di mantenere la rotta, anche in condizioni difficili. Restiamo chiaramente concentrati su due cose: la nostra performance a breve termine e la nostra prospettiva a lungo termine”, ha affermato il Ceo, Oliver Zipse, “Con la Neue Klasse, stiamo implementando il più grande progetto incentrato sul futuro nella storia della nostra azienda, ottenendo allo stesso tempo un solido free cash flow”.


L’Ebit del settore auto è di 7,89 miliardi (-39,2%) pari a un margine del 6,3% (9,8% nel 2023). L’Ebt del settore auto è pari a 7,9 miliardi (-39,2%); il free cash flow è di 4,85 miliardi (6,9 mld nel 2023). Per il 2025 le stime sono di un ritorno sopra i 5 miliardi grazie a una riduzione delle spese in conto capitale. In crescita gli investimenti a 18 miliardi di euro di cui la metà in ricerca e sviluppo a quota 9 miliardi di euro (+17,1%) anche per il lancio della nuova elettrica Neue Klasse che avverrà durante l’anno con il nome Bmw iX3. In aumento il numero di dipendenti a 159.104 (+2,7%)


Il cda proporrà un dividendo in calo a 4,3 euro (6 euro nel 2023) e 4,32 per le azioni privilegiate (6,02 euro) ma con un pay out in aumento al 36,7% (33,7% nel 2023). Il cda chiederà anche l’autorizzazione a un buyback fino al 10% del capitale nei prossimi 5 anni, dopo aver riacquistato a fine dicembre scorso il 6,35% del capitale con un investimento vicino ai 4 miliardi di euro Per il 2025 Bmw prevede un calo degli investimenti, ma la situazione sfidante in Cina, l’aumento dei dazi e le misure a supporto della catena di forniture giocheranno a sfavore. La guidance tiene conto dei dazi entrati in vigore fino al 12 marzo. Bmw prevede un utile prima delle tasse sui livelli del 2024, un margine operativo per l’auto del 5-7%, con un ritorno sul capitale investito del 9-13%. L’introduzione di nuove tariffe potrebbe avere un impatto negativo.

Bmw Serie 2 Gran Coupé si rinnova, motori diesel e benzina anche ibridi

Bmw Serie 2 Gran Coupé si rinnova, motori diesel e benzina anche ibridiMilano, 12 mar. (askanews) – Arriva in Italia la seconda generazione di Bmw Serie 2 Gran Coupé, che rappresenta la porta di ingresso nel mondo delle coupé sportive della casa di Monaco. Costruita nello stabilimento di Lipsia, all’avanguardia per sostenibilità, la Bmw Serie 2 Gran Coupé non è un restyling ma una vettura completamente nuova a partire dalla piattaforma che condivide con le compatte della casa.


La Bmw X2 Gran Coupé misura 4,56 metri e unisce eleganza e sportività grazie agli sbalzi corti e al passo lungo. Fra le novità, la calandra con l’opzione di retroilluminazione, il tetto di colore nero (optional) e il paraurti posteriore con scarichi nascosti, eccetto per il top di gamma M235 che presenta una doppia coppia di terminali ben visibili, come il piccolo spoiler. Ridisegnati anche gli interni con un nuovo volante, infotainment di ultima generazione con il curved display e il sistema operativo 9, sviluppato da Bmw su base Android con mappe su cloud sempre aggiornate per la navigazione. Con il pacchetto Bmw Live Cockpit Professional è disponibile un nuovo head up display, mappe con realtà aumentata e il Parking Assistant Plus che consente alla vettura di memorizzare manovre per ripeterle in autonomia oppure di parcheggiare da remoto tramite app. Altra novità sono le app per il gaming e lo streaming, attivabili con l’abbonamento Bmw Digital Plus (9,99 al mese, 99 euro l’anno). Diversi i MyModes disponibili, dal Relax allo Sport, che interagiscono con le luci dell’abitacolo con colorazioni dedicate e con l’handling e la performance della vettura. Molto comodo il tasto Quick Select per accedere alle funzioni più importanti della vettura senza passare da sottomenu. Numerosi gli Adas per una guida autonoma di Livello 2. Sul fronte della sostenibilità, è disponibile tramite Qr Code il Life Cycle Assessment che misura l’impronta carbonica dell’auto nel ciclo vita, mentre gli interni sono privi di pelle, con utilizzo di materiali riciclati.


Le motorizzazioni sono sia benzina che diesel a 3 cilindri (216 e 220 benzina) e 4 cilindri con elettrificazione mild hybrid 48 volt solo per alcune versioni (220 e 223 xDrive benzina e 220d) mentre le altre (216, 218d e M235 xDrive) sono termiche pure. Il cambio è uno steptronic 7 rapporti con doppia frizione. Le potenze vanno dai 122 CV dell’entry level 216 benzina fino ai 300 CV della M235 xDrive con trazione integrale e motore 4 cilindri 2.0 capace di uno 0-100 km/h in 4,9 secondi, mentre la velocità massima è limitata a 250 km/h. Di serie il pacchetto MSport (optional sugli altri modelli, come l’MSport Design e Pro) con sospensioni adattive, sterzo sportivo, assetto ribassato, cerchi da 18 pollici (19 optional o con il pacchetto M Technology che include anche un impianto frenante più potente) e le palette del cambio al volante. Abbiamo provato il top di gamma M235 xDrive e la versione diesel 220d in un percorso misto fra Bari e Alberobello. La Bmw Serie 2 Gran Coupé si distingue per il comfort e per l’ottimo handling, grazie a una maggior rigidità del telaio rispetto al modello precedente. Lo sterzo consistente e diretto assicura inserimenti in curva precisi. Potente e ben modulabile la frenata. La potenza, anche nella versione diesel, è più che sufficiente e, quando serve, c’è l’opzione Boost attivabile con la paletta sinistra del cambio per 10 secondi. La M235 xDrive regala anche un sound coinvolgente, soprattutto nella modalità Sport. Sul fronte dei consumi, la M235 a fine prova segnava una media di 10l/100 km, la 220d di 6,5l/100 km. I prezzi partono da 38.500 euro della 216 benzina fino ai 60.700 della M235 xDrive.

Northvolt, fallisce la casa svedese cruciale per l’Ue sulle batterie

Northvolt, fallisce la casa svedese cruciale per l’Ue sulle batterieRoma, 12 mar. (askanews) – Fallisce definitivamente Northvolt, una iniziativa su cui l’Europa aveva puntato molto per le batterie degli autoveicoli. Dopo aver già presentato istanza di fallimento per le attività negli Stati Uniti (lo scorso novembre) e dopo aver tentato per mesi di trovare altri appoggi, la società ha portato i libri contabili al tribunale fallimentare anche nella madrepatria Svezia.


Fondata nel 2016, Northvolt, secondo quanto riporta il Financial Times, era riuscita a richiamare investimenti per 15 miliardi di dollari sia dal pubblico che dal privato. Soprattutto era ritenuta una iniziativa chiave nella Unione europea per recuperare terreno sui sistemi per le auto elettriche, rispetto alle case statunitensi e soprattutto su quelle cinesi.


Era appoggiata da giganti dell’auto e della finanza come Volkswagen, Volvo, Scania, Goldman Sachs e Blackrock. E nonostante questo ha dovuto riferire di non essere in grado di ottenere sostegno sufficiente per restare in piedi. L’annuncio della nuova istanza di fallimento è stato diramato dal presidente ad interim, Tom Johnston. Dopo la procedura fallimentare negli Usa, Northvolt aveva cercato di tenersi a galla avviando una serrata serie di incontri con oltre 100 potenziali investitori per raccogliere 1 miliardo di dollari, con cui tenere in piedi l’unica fabbrica di batterie effettivamente esistente, allestita in una cittadina nell’estremo nord della Svezia, Skelleftea.


Il quotidiano finanziario ricorda che una sua precedente indagine sul gruppo aveva rivelato come Northvolt avesse cercato di aprire contemporaneamente sei fabbriche, mentre i dipendenti riferivano problemi sulla gestione, sugli standard di sicurezza e sull’eccessiva dipendenza da forniture cinesi. Il fallimento si produce mentre l’Unione europea continua a mantenere i pressanti obiettivi che si è auto imposta sull’elettrificazione del settore dell’auto. L’unica mitigazione ad oggi è stata quella di spalmare su tre anni (2025-2027) il periodo in cui raggiungere livelli vincolanti sulle immatricolazioni di auto a zero emissioni, in modo da non far scattare da subito multe multimiliardarie che avrebbero colpito le case europee.


È stato anche deciso di anticipare di qualche mese la procedura di revisione delle modalità per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni, che tuttavia sono state tutti confermati, tra cui quello di zero emissioni nette che di fatto implica nel 2035 la messa al bando dei propulsori endotermici alimentati con benzina o diesel tradizionali. Una linea su cui l’Ue tira dritto, a dispetto di alcuni tentativi di revisione da parte di alcuni Paesi, e che a livello pratico ha avuto effetti molto negativi proprio per il comparto automobilistico europeo, che aveva quasi il predominio globale sul diesel ed era all’avanguardia sui motori a benzina, mentre era rimasto indietro su sistemi ibridi e ancor più su propulsori elettrici rispetto a Giappone, Stati Uniti e Cina, che invece si stanno avvantaggiando dalle scelte Ue. Al punto da spingere sempre Bruxelles a considerare dazi sulle importazioni di elettriche e relativa componentistica dalla Cina, la cui produzione in questo campo si ritiene sia pesantemente sovvenzionata dallo Stato. A esacerbare ulteriormente il quadro, il fatto che negli Stati Uniti la nuova amministrazione Trump abbia fatto tabula rasa delle precedenti politiche pro elettrico sull’auto. (fonte immagine: Northvolt).

Porsche: risultato operativo 2024 -22,6% conferma esuberi e dividendo

Porsche: risultato operativo 2024 -22,6% conferma esuberi e dividendoMilano, 12 mar. (askanews) – Porsche chiude il 2024 con risultati e consegne in calo e si aspetta un 2025 ancora difficile con previsioni di un margine operativo in calo al 10-12% rispetto al 14,1% dello scorso anno. “Nel lungo termine, puntiamo a un ritorno operativo sulle vendite di oltre il 20%. Nel medio termine, puntiamo al 15-17% a causa del contesto che rimane difficile”, ha detto il Cfo Jochen Breckner, che ha preso il posto di Lutz Meschke.


Nel 2024 il fatturato di Porsche è diminuito dell’1,1% a 40,1 miliardi a grazie a personalizzazioni e aumento dei prezzi che hanno compensato il calo delle consegne del 3% a 310,718 unità. A pesare la flessione delle vendite in Cina. Il risultato operativo è diminuito del 22,6% a 5,64 miliardi di euro. Il flusso di cassa dell’auto è stato di 3,7 miliardi di euro, rispetto ai 4 miliardi del 2023. Confermato il dividendo sui livelli dello scorso anno per un ammontare di 2,1 miliardi di euro pari a 2,3 euro per le azioni ordinaria e 2,31 euro per le privilegiate.


Per migliorare la redditività Porsche conferma 1.900 esuberi fra prepensionamenti e uscite incentivate entro il 2029 e il taglio di 2mila contratti a tempo determinato che non saranno rinnovati. Oltre a queste misure, il gruppo sta negoziando con i sindacati un ulteriore pacchetto strutturale di riduzione dei costi da attuare nella seconda metà dell’anno. Nel 2025 Porsche investirà 800 milioni di euro per ampliare il portafoglio prodotti con motorizzazioni termiche e nelle attività software e batterie. Fra i modelli il bestseller è stata la Cayenne con 102.889 unità, davanti alla Macan (82.795) e alla 911 (50.941). Nel 2024, il 27% dei nuovi veicoli consegnati era elettrificato, ovvero completamente elettrico o ibrido plug-in. Circa la metà di queste erano auto elettriche (12,7%). Porsche prevede che la quota aumenterà significativamente nei prossimi anni. L’aspettativa per il 2025 è compresa tra il 33% e il 35% di veicoli elettrificati, di cui il 20-22% completamente elettrici.

Nissa, l’amministratore delegato Uchida lascia, gli succede Espinosa

Nissa, l’amministratore delegato Uchida lascia, gli succede EspinosaRoma, 11 mar. (askanews) – Nissan ha annunciato che l’amministratore delegato Makoto Uchida lascerà la carica dal primo aprile. Secondo quanto riporta un comunicato, nell’ambito di un profondo rinnovamento della compagine dirigenziale gli succederà l’attuale direttore della pianificazione, Ivan Espinosa.


La casa automobilistica ha annunciato una serie di avvicendamenti tra i dirigenti in vista dell’assemblea degli azionisti a giugno. Il tutto a poche settimane dalla chiusura senza esiti delle trattative per una possibile aggregazione con la connazionale Honda. (fonte immagine: Nissan).

Volkswagen: utile 2024 -30% a 12,4 mld, dividendo 6,3 euro (-30%)

Volkswagen: utile 2024 -30% a 12,4 mld, dividendo 6,3 euro (-30%)Milano, 11 mar. (askanews) – Volkswagen chiude il 2024 con ricavi pari a 324,7 miliardi di euro, in leggero rialzo rispetto ai 322,3 miliardi del 2023, mentre i ricavi legati all’auto calano a 265,9 miliardi. Le consegne sono pari a 9 milioni di veicoli in calo del 3,5% rispetto ai 9,4 milioni dello scorso anno. L’utile è in calo del -30% a 12,39 miliardi.


Il risultato operativo registra un calo del -15% a 19,1 miliardi di euro pari a un margine del 5,9%, dopo 2,6 miliardi di costi straordinari legati alla ristrutturazione del gruppo. Al netto dei costi di ristrutturazione il margine è del 6,7%. La generazione di cash flow dell’auto registra un calo a 5 miliardi rispetto ai 10,7 miliardi del 2023. All’assemblea sarà proposto un dividendo di 6,3 euro per le azioni ordinarie e di 6,36 euro per le azioni privilegiate che rappresenta un calo del 30% rispetto al dividendo dello scorso anno. Il payout è del 30% circa.


Per il 2025 Volkswagen prevede ricavi in crescita fino al +5% e un margine operativo del 5,5-6,5%. Il cash flow dell’auto è atteso fra 2 e 5 miliardi, dopo investimenti e costi di ristrutturazione. La liquidità netta è attesa fra 34 e 37 miliardi di euro. Fra le sfide da affrontare, un contesto caratterizzato da incertezza politica, crescenti restrizioni commerciali e tensioni geopolitiche, dalla crescente intensità della concorrenza, dalla volatilità dei mercati delle materie prime, dell’energia e dei cambi e da requisiti più severi in materia di emissioni.


“Nel 2024, il gruppo Volkswagen ha tracciato un percorso decisivo, con prodotti innovativi e decisioni strategiche. Nel 2025, continueremo a concentrarci su un’implementazione coerente. Mentre la nostra trasformazione guadagna terreno, la nuova forza del gruppo Volkswagen prende vita”, ha detto il Ceo Oliver Blume. “La nostra offensiva di modelli, i prodotti su misura per i nostri mercati e i partner forti costituiscono la base per uno sviluppo positivo e sostenibile. Con l’aumento della mobilità elettrica accessibile, la nostra flotta di veicoli autonomi e la produzione di celle per batterie in Germania, Volkswagen sta mostrando l’innovazione europea al mondo, come motore tecnologico automobilistico globale”.

Iveco, accordo con Ford su sviluppo congiunto cabina camion pesanti

Iveco, accordo con Ford su sviluppo congiunto cabina camion pesantiRoma, 11 mar. (askanews) – Iveco ha annunciato la firma di un accordo vincolante con Ford sullo sviluppo congiunto per una nuova cabina per camion pesanti. Secondo quanto riporta un comunicato, l’accordo vincolante (Joint Development Agreement) segue il Memorandum of Understanding esclusivo e non vincolante annunciato dalle due aziende il 14 marzo 2024, trasformandolo in un progetto operativo.


L’accordo fornisce un quadro contrattuale per lo sviluppo congiunto di una nuova cabina per camion pesanti e per l’approvvigionamento comune, ove applicabile. Entrambe le aziende produrranno e assembleranno la cabina nei propri stabilimenti, personalizzando specifici concetti di design e vendendo i prodotti sotto i rispettivi marchi, Ford Trucks e Iveco. La nuova cabina migliorerà la competitività di entrambi i marchi, offrendo una soluzione conforme al prossimo Standard per la Visione Diretta dell’Unione Europea (EU DVS – Direct Vision Standard), migliorando l’aerodinamica dei veicoli a beneficio della riduzione delle emissioni di CO2. L’attenzione sarà rivolta al comfort della cabina, alla sicurezza, all’aerodinamica e alla modularità, dando priorità all’efficienza dei costi e alla piena compatibilità con tutti i propulsori.


Si prevede che le prime cabine saranno pronte per la produzione entro il 2028. Per mezzo di questo accordo e grazie al loro sforzo congiunto, le due aziende realizzeranno una nuova famiglia di cabine modulari di alta gamma, con tecnologia all’avanguardia, di gran lunga superiori a quelle precedentemente programmate, favorendo al contempo significativi risparmi sugli investimenti. La spesa totale stimata che le parti sosterranno insieme nell’ambito dell’accordo, riporta iol comunicato, è di 343 milioni di euro.

Stellantis, S&P taglia il rating a BBB, outlook stabile

Stellantis, S&P taglia il rating a BBB, outlook stabile

Roma, 6 mar. (askanews) – S&P Global Ratings ha declassato Stellantis e il suo debito da “BBB+” a “BBB”, confermando il rating di breve termine a “A-2”. Con un comunicato, l’agenzia rileva che il gruppo automobilistico ha fornito una guidance sugli utili per il 2025 che prevede un miglioramento limitato della redditività rispetto a un margine Ebitda rettificato da S&P Global Ratings di circa il 6% nel 2024, accompagnato da un free cash flow operativo negativo.


S&P prevede che la riduzione dei prezzi in Nord America a fine 2024 e le difficoltà di accesso al credito per i consumatori, sia in Nord America che in Europa, limiteranno la capacità di Stellantis di aumentare significativamente i volumi e migliorare i margini in questi mercati. A ciò si aggiungono ulteriori pressioni sugli utili derivanti dai nuovi dazi statunitensi sulle importazioni da Messico e Canada. L’outlook stabile, invece, riflette la valutazione di S&P che Stellantis riesca a mantenere le proprie quote di mercato in Nord America e in Europa, registrando un margine Ebitda rettificato ben superiore all’8% dal 2026, con un rapporto free cash flow operativo/fatturato pari almeno al 3% e una posizione finanziaria netta positiva.

Auto, Ue anticipa revisione norme CO2, conferma zero emissioni 2035

Auto, Ue anticipa revisione norme CO2, conferma zero emissioni 2035Roma, 5 mar. (askanews) – La Commissione europea ha annunciato, oggi a Bruxelles, che intende anticipare al terzo o quarto trimestre di quest’anno (invece che nel 2026) la procedura di revisione della normativa sulla riduzione obbligatoria delle emissioni di CO2 per il settore dell’auto, ma al tempo stesso il commissario europeo ai Trasporti, Apostolos Tzitzikostas ha puntualizzato che gli obiettivi del 2025, 2030 e 2035 verranno mantenuti, con l’obbligo finale, al 2035, di immettere sul mercato solo auto nuove a zero emissioni, e la sostanziale messa al bando dei motori a combustione interna, a benzina e diesel.


“Restiamo fermi sull’obiettivo 2035”, ha rimarcato più volte durante la conferenza stampa di presentazione di un nuovo “piano di azione” Ue sull’auto. Piuttosto, come già anticipato, Bruxelles apre alla possibilità di far ricorso anche ai carburanti sintetici (e-fuels) e a non meglio precisate altre “nuove tecnologie”, secondo le parole del Commissario, per raggiungere i target di zero emissioni nette fissato per il 2035. Più in generale, peraltro, ha affermato che quello di oggi rappresentava “un primo passo” per venire incontro alle richieste manifestate dalle case automobilistiche in questi mesi di consultazioni. Intanto il “piano di azione” per il settore include la proposta già preannunciata di maggiore flessibilità sugli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 sulle nuove immatricolazioni. La riduzione delle emissioni prevista per il parco auto nuove di ogni azienda automobilistica europea, invece di essere verificata alla fine dell’anno in corso, potrà essere “spalmata” sul periodo 2025-2027, in modo che l’obiettivo sia rispettato come media annuale nel triennio . In questo modo alle case automobilistiche verrà permesso di “colmare qualunque lacuna nel primo o nel secondo anno con maggiori immatricolazioni a zero emissioni nell’ultimo anno”, ma resta inalterata “l’ambizione complessiva degli obiettivi 2025”.


“Restiamo fermi sull’obiettivo 2035, il che significa che restiamo fermi anche sull’obiettivo 2025 – ha rimarcato TziTzikostas – e sull’obiettivo 2030”. Il provvedimento consentirebbe di sfuggire, per ora, alle multe plurimiliardarie che scattarebbero a carico delle case automobilistiche già da quest’anno, in assenza di una quota sufficiente di veicoli a zero emissioni sulle nuove auto immatricolate. Le case che già quest’anno raggiungeranno o supereranno i target “saranno meno sotto pressione nel 2026 e 2027”, ha proseguito l’eurocommissario.


Parallelamente, Bruxelles lavora a meccanismi con cui sostenere la domanda di veicoli elettrici, tra cui provvedimenti per rafforzare la fiducia su questa tipologia di vetture, ad esempio “migliorando la durata delle batterie e la loro riparabilità”, recita un comunicato della Commissione. Il piano prevede anche 1,8 miliardi di euro per mettere in sicurezza le catene di approvvigionamento di materiali necessari per le batterie dei veicoli a prezzi competitivi. E un ulteriore miliardo di euro, tramite investimenti congiunti pubblico-privato, sostenuti dal programma Ue di sostegno alla ricerca e sviluppo “Horizon Europe”, per i veicoli a guida autonoma, con i relativi sistemi di intelligenza artificiale.


Tornando ai veicoli elettrici, la Commissione promette che intende “lavorare attivamente con gli Stati membri per ottimizzare gli schemi di sussidi a favore dei consumatori”. (fonte immagine: Europea Union).

Auto, piano di azione Ue propone 3 flessibilità su target CO2

Auto, piano di azione Ue propone 3 flessibilità su target CO2Roma, 5 mar. (askanews) – La Commissione europea ha presentato il suo “piano di azione” per il settore dell’auto, che include la proposta già preannunciata di maggiore flessibilità sugli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 sulle nuove immatricolazioni, che invece di essere vincolati sull’anno in corso si potranno spalmare sul triennio 2025-2027. In questo modo alle case automobilistiche verrà permesso di “colmare qualunque lacuna nel primo o nel secondo anno con maggiori immatricolazioni a zero emissioni nell’ultimo anno”, ma inalterata “l’ambizione complessiva degli obiettivi 2025”.


Il provvedimento consentirebbe di sfuggire, per ora, alle multe plurimiliardarie che sarebbe scattarebbero a carico delle case automobilistcihe Ue già da quest’anno, in assenza di una quota sufficiente di veicoli a zero emissioni sulle nuove immatricolate. Parallelamente, Bruxelles lavora a meccanismi con cui sostenere la domanda di veicoli elettrici, tra cui provvedimenti per rafforzare la fiducia su questa tipologia di vetture, ad esempio “migliorando la durata delle batterie e la loro riparabilità”, recita un comunicato della Commissione.


Il piano è stato presentato oggi durante una conferenza stampa dal commissario europeo ai trasporti e al turismo, Apostolo Tzitzikostas. Il piano prevede anche 1,8 miliardi di euro per mettere in sicurezza le catene di approvvigionamenti di materiali necessari per le batterie dei veicoli a prezzi competitivi. E un ulteriore miliardo di euro, tramite investimenti congiunti pubblico-privato, sostenuti dal programma “Horizon Europe” per i veicoli a guida autonoma, con i relativi sistemi di intelligenza artificiale.


Tornando ai veicoli elettrici, la Commissione promette che intende “lavorare attivamente con gli Stati membri per ottimizzare gli schemi di sussidio a favore dei consumatori”. “Promuoveremo la produzione interna per evitare dipendenze strategiche, specialmente sulle batterie. Ci atterremo ai nostri obiettivi sulla riduzione delle emissioni, ma tramite un approccio flessibile e pragmatico. Il nostro obiettivo comune è un’industria europea dell’auto sostenibile, competitiva e innovativa che porti benefici a cittadini, economia e all’ambiente”, afferma la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen citata nel comunicato. (fonte immagine: Europea Union).