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Ferrari: ricavi terzo trim. +6,5% a 1,6 mld, consegne +2%

Ferrari: ricavi terzo trim. +6,5% a 1,6 mld, consegne +2%Milano, 5 nov. (askanews) – Ferrari chiude il terzo trimestre con ricavi netti pari a 1,644 miliardi di euro, in crescita del 6,5% rispetto all’anno precedente e consegne in calo del 2% a 3.383 unità. Fra i mercati, tiene l’Emea (+2% consegne), in calo le Americhe (-2%), Cina e Taiwan (-29%), mentre cresce il resto dell’Asia Pacifico (+6%).


L’adjusted Ebit è pari a 467 milioni (+10,3%), con un margine pari al 28,4%. L’Utile netto adjusted è pari a 375 milioni e utile diluito per azione adjusted 2,08 euro.L’adjusted Ebitda è pari a 638 milioni (+7,1%), con un margine del 38,8%. La generazione di free cash flow industriale è pari 364 milioni. Ferrari conferma la guidance 2024.


“Il terzo trimestre registra ancora una volta dei risultati in crescita per Ferrari, grazie a un forte mix di prodotti e a un maggiore contributo delle personalizzazioni”, ha dichiarato Benedetto Vigna, Ad di Ferrari. “È una conferma dell’impegno a mantenere le promesse del Capital Markets Day del 2022, insieme all’eccezionale visibilità offerta dal portafoglio ordini, che copre gran parte del 2026, la costante innovazione di prodotto – testimoniata dalla F80, la supercar appena presentata – e di processo, con il rafforzamento delle nostre competenze interne nell’ambito dell’elettrificazione. Anche lo spegnimento dell’impianto di trigenerazione a gas di Maranello, in anticipo rispetto ai target, segna un ulteriore passo in avanti verso il nostro obiettivo di carbon neutrality al 2030”.

Auto, nuovo crollo delle immatricolazioni in Italia: ottobre -9%

Auto, nuovo crollo delle immatricolazioni in Italia: ottobre -9%Roma, 4 nov. (askanews) – Nuovo crollo a ottobre per le immatricolazioni di autovetture in Italia, a quota 126.488 sono risultate del 9,05% più basse rispetto alle oltre 139mila iscrizioni nello stesso mese dello scorso anno. Lo riferisce il ministero di Infrastrutture e Trasporti con una nota. All’opposto prosegue e anzi si rafforza la dinamica positiva dei trasferimenti di proprietà: a settembre sono stati 545.234, il 10.25% in più rispetto ai 494.553 di ottobre 2023.


A settembre le immatricolazioni erano calate di oltre il 10%, sempre secondo i dati del Mit, mentre i cambi di proprietà erano saliti di quasi il 4%. A ottobre il volume globale delle vendite mensili, pari a 671.722 unità, ha interessato per il 18,83% vetture nuove e per l’81,17% vetture usate.


Le immatricolazioni rappresentano le risultanze dell’Archivio Nazionale dei Veicoli al 31.10.2024, mentre i dati relativi ai trasferimenti di proprietà si riferiscono alle certificazioni rilasciate dagli Uffici della Motorizzazione nel mese di ottobre 2024, precisa il Mit.

Ford sospenderà produzione pickup F-150 Lightning fino a inizio 2025

Ford sospenderà produzione pickup F-150 Lightning fino a inizio 2025Roma, 31 ott. (askanews) – Ford Motor sospenderà la produzione del suo camion elettrico F-150 Lightning per diverse settimane, poiché le prospettive per i veicoli elettrici rimangono pessimistiche, con le case automobilistiche che si trovano ad affrontare una domanda in calo.


Il colosso automobilistico statunitense di Dearborn (Michigan), ha reso noto oggi che metterà in pausa la fabbrica di assemblaggio che produce il camion alimentato a batteria da metà novembre al 6 gennaio. Il Lightning, un elemento centrale della strategia EV della casa automobilistica tradizionale, è stato vittima di forti tagli di prezzo e di un calo di interesse da parte dei consumatori. “Continuiamo ad adattare la produzione per un mix ottimale di crescita delle vendite e redditività”, ha affermato Ford in un comunicato. La pausa giunge meno di un anno dopo che Ford ha annunciato l’eliminazione permanente un turno di produzione nello stabilimento nella periferia di Detroit, dove costruisce il veicolo elettrico, la cui versione termica costituisce uno dei veicoli più venduti negli Usa. La mossa giunge anche pochi giorni prima delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, dove il sostegno del governo per i veicoli elettrici è stato fortemente dibattuto.


Le case automobilistiche Usa nell’ultimo anno si sono affrettate ad adeguare i piani per i loro modelli elettrici dopo aver riscontrato una domanda più debole del previsto da parte degli acquirenti di auto.

Stellantis: ricavi e consegne in calo, segnali positivi da Usa

Stellantis: ricavi e consegne in calo, segnali positivi da UsaMilano, 31 ott. (askanews) – Stellantis chiude un terzo trimestre segnato dalle azioni messe in campo per ridurre le scorte negli Usa e dalla fase di transizione verso l’elettrico con il lancio di nuovi modelli che soprattutto in Europa hanno registrato ritardi con conseguente calo delle consegne. Positiva la reazione in Borsa con Stellantis in rialzo di oltre il 2% a fronte di un mercato e di un indice di settore in negativo.


Nei tre mesi da luglio a settembre i ricavi sono diminuiti del 27% a 33 miliardi di euro anche a causa di un mix di prodotto, pricing e cambi sfavorevole, mentre le consegne hanno registrato un calo del -20% a 1,148 milioni di auto. In Europa il ritardo dei nuovi prodotti di segmento B (fra cui Citroen C3 per aggiornamenti software) ha causato una perdita di 100mila consegne (-17% a 496mila). Le azioni messe in campo negli Usa invece hanno causato un calo delle consegne del -36% a 299mila unità, con il risultato però di aver ridotto le scorte di 80mila unità a 330mila, in linea con gli obiettivi di -100mila entro novembre. Livelli che consentiranno di aumentare gradualmente la produzione a partire da dicembre, come ha spiegato il Cfo, Doug Ostermann nella call con gli analisti. Intanto le vendite negli Usa sono tornate a crescere con +10% a ottobre su settembre e una quota di mercato dell’8% in aumento rispetto al 7,2% di luglio.


Alla luce dei risultati, Stellantis ha confermato la guidance per il 2024 di un margine Aoi del 5,5%-7% e un industrial free cash flow negativo fra -5% e -10%. “I risultati non riflettono il nostro potenziale, ma abbiamo deciso di non rivedere la guidance perché non vogliamo mettere in difficoltà il nuovo management”, ha spiegato Ostermann. Prematuro parlare di politica di dividendi, ma il Cfo ha aperto all’ipotesi di nuovi buyback considerando che il titolo scambia sui minimi storici. A ottobre il gruppo ha concluso il precedente piano da 3 miliardi, portando il totale distribuito agli azionisti nel corso dell’anno a 7,7 miliardi. Lato prodotto, sono 20 i nuovi modelli al debutto nel 2024 alcuni sulle piattaforme multienergy Stla Large e Medium a cui presto si aggiungerà la Stla Frame. Positiva l’accoglienza delle nuove Citroen C3 ed e-C3 (a breve arriverà la versione da 19.900 euro con 200 km di autonomia) che hanno raccolto 50mila ordini (47% bev) e di Peugeot 3008 ed E-3008 (700 km di autonomia) con 75mila ordini all’attivo (25% bev). L’ultima nata in casa Alfa Romeo, la Junior invece ha raccolto 10mila ordini in attesa della versione ibrida presentata a Parigi, insieme al restyling della Tonale. Attesa anche per l’inizio delle vendite in 200 concessionari europei di Stellantis dei due modelli elettrici (suv C10 e citycar T03) del partner cinese Leapmotor. Anche negli Usa è prevista un’ondata di lanci che prenderà il via a breve con i modelli elettrici Dodge Charger Daytona, Jeep Wagoneer S e il Ram 1500 Rev e il pickup Ram 1500 Ramcharger, l’Ev ad autonomia estesa.

Stellantis: in 2026 Dodge Charger con batterie stato solido Factorial

Stellantis: in 2026 Dodge Charger con batterie stato solido FactorialMilano, 31 ott. (askanews) – Stellantis punta a impiegare le batterie allo stato solido di Factorial in una flotta di Dodge Charger Daytona basate sulla piattaforma Stla Large entro il 2026, un passo fondamentale per arrivare alla produzione di massa della tecnologia delle batterie allo stato solido.


Quest’anno in Europa Stellantis avrà un’offerta di 40 modelli elettrici, la maggior parte dei quali costruiti su piattaforme flessibili multi-energy. Le Peugeot E-3008 ed E-5008, basate sulla piattaforma Stla Medium, offrono fino a 700 km (Wltp). Negli Stati Uniti, Stellantis ha annunciato un investimento di oltre 406 milioni di dollari in tre stabilimenti del Michigan per supportare la tecnologia multi-energia e la flessibilità produttiva.


In Francia Stellantis sta collaborando con la Commissione francese per le energie alternative e l’energia atomica (Cea) per sviluppare celle per batterie di nuova generazione accessibili, con prestazioni più elevate e minore impatto ambientale.

Stellantis: 20 modelli nel 2024, al debutto piattaforme Stla

Stellantis: 20 modelli nel 2024, al debutto piattaforme StlaMilano, 31 ott. (askanews) – Stellantis conta di lanciare circa 20 nuovi modelli nel 2024. L’offensiva di prodotti presenta le prime offerte della famiglia di piattaforme Stla multi-energy (motorizzazioni ibride, completamente elettriche e benzina). Tre modelli sono stati lanciati nel terzo trimestre: Alfa Romeo Junior che ha raccolto 10mila ordini, Citroen C3 con 25mila ordini per la versione elettrica e-C3 in vendita a 23.300 euro per la versione con autonomia di 320 km e 19.900 euro per la versione in arrivo con 200 km di autonomia, mentre la nuova versione ibrida ha superato i 50mila ordini. In Brasile invece è stata lanciata la Citroen Basalt, già commercializzata in India.


La prossima ondata di lanci prodotti negli Usa prenderà il via a breve con il lancio dei modelli elettrici Dodge Charger Daytona elettrica e Jeep Wagoneer S e il Ram 1500 Rev e il pickup Ram 1500 Ramcharger, l’Ev ad autonomia estesa. In Europa, Leapmotor International, joint venture guidata da Stellantis, ha consegnato i primi veicoli supportati da oltre 200 concessionari. Tra questi, il C10, un SUV del segmento D con un’autonomia di 420 km (Wltp) e il T03, una vettura compatta Bev a 5 porte del segmento A con un’autonomia di 265 km e un prezzo inferiore a 20mila euro.


Al Salone di Parigi Stellantis ha presentato la Peugeot E-408, che amplia la gamma di veicoli Bev del marchio a 12 veicoli, “la più completa di qualsiasi altro produttore europeo mainstream”. Lanciata nel primo semestre, la nuovissima Peugeot 3008 ha raccolto circa 75.000 ordini, con un mix di Bev del 25%. Debutto anche per le rinnovate Citroën C4 e C4 X – entrambe disponibili in versione elettrica – con il nuovissimo concept C5 Aircross, basato su Stla Medium. In arrivo anche la nuova Ami che sarà in vendita nel 2025. Alfa Romeo ha presentato l’anteprima della Junior Ibrida, che si affianca all’elettrica e il model year 2025 di Tonale. Leapmotor invece ha svelato il C-Suv B10, il primo modello della sua serie B costruito sulla piattaforma Leap 3.5.

Stellantis: ricavi terzo trim. -27% a 33 mld euro, consegne -20%

Stellantis: ricavi terzo trim. -27% a 33 mld euro, consegne -20%Milano, 31 ott. (askanews) – Stellantis chiude il terzo trimestre 2024 con ricavi in calo del 27% a 33 miliardi di euro e consegne in flessione del 20% a 1,148 milioni di auto. Il gruppo conferma la guidance per il 2024 di un margine Aoi del 5,5%-7% e un industrial free cash flow negativo fra -5% e -10%.


A pesare sui ricavi un mix di prodotto, pricing e cambi sfavorevole, mentre sulle consegne hanno avuto un impatto gli stop produttivi legati al lancio di nuovi modelli, la riduzione di scorte negli Usa e un mercato difficile e competitivo in Europa. Le scorte sono diminuite di 129mila auto a 1,33 milioni con un calo di 80mila unità negli Usa nel periodo da giugno a ottobre, in linea con l’obiettivo di riduzione di 100mila unità entro il fine novembre


Nel 2024 Stellantis punta a lanciare 20 nuovi modelli. Positiva l’accoglienza delle nuove Citroen C3 con 50mila ordini, Peugeot 3008 con 75mila, mentre 200 concessionari in Europa sono pronti per il lancio del modelli Leapmotor. “Sebbene le performance del terzo trimestre del 2024 siano al di sotto del nostro potenziale, sono soddisfatto dei nostri progressi nell’affrontare i problemi operativi, in particolare le scorte statunitensi, che sono state ridotte in modo significativo e sono sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi di fine anno, nonché della stabilizzazione della quota di mercato statunitense. In Europa, i severi requisiti di qualità hanno ritardato l’avvio di alcuni prodotti ad alto volume, ma con i progressi nella risoluzione delle sfide presto beneficeremo della portata notevolmente ampliata che la nostra ondata di nuovi prodotti generazionali porterà al 2025 e oltre”, ha detto il nuovo Cfo Doug Ostermann.


Guardando ai singoli mercati, consegne e ricavi sono diminuiti negli Usa del -36% a 299mila unità e del -42% a 12,4 miliardi di euro, nell’Enlarged Europe del -17% a 496mila unità e del -12% a 12,4 miliardi. In calo anche Medio Oriente e Africa con consegne in flessione del -26% a 78mila unità e ricavi del -37% a 1,89 miliardi, Cina e Asia consegne -30% a 140mila unità e ricavi -40% a 426 milioni. In Sud America invece le consegne sono aumentate del 14% a 259mila unità, mentre i ricavi sono diminuiti del 2% a 4,2 miliardi. Per Maserati le consegne sono diminuite del 60%, i ricavi del 61% a 195 milioni.

Cina presenta ricorso al Wto contro dazi Ue su auto elettriche

Cina presenta ricorso al Wto contro dazi Ue su auto elettricheRoma, 30 ott. (askanews) – La Cina ha presentato ricorso presso l’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) contro i dazi Ue sulle importazioni di veicoli elettrici decisi ieri dalla Commissione europea. “La Cina continuerà ad assumere tutte le misure necessarie per salvaguardare in maniera risoluta gli interessi legittimi delle imprese cinesi”, ha affermato il ministero del commercio del Dragone, secondo quanto riporta il South China Morning Post dopo aver presentato la procedura presso l’organismo di risoluzione delle dispute commerciali presso l’organizzazione internazionale.


Anche la Cina, come la commissione Ue, ieri, dopo l’annuncio sui dazi, ha puntualizzato che le trattative proseguono, con l’obiettivo di risolvere la controversia. “Ci auguriamo che la parte europea collabori in maniera costruttiva per raggiungere una soluzione accettabile, per entrambe le parti, appena possibile e per evitare Una escalation delle frizioni”, ha aggiunto al ministero. Precedentemente il ministero degli Esteri cinese aveva affermato che le procedure in base alla quali si è mossa la Commissione rappresentano “tipicamente un atto di protezionismo, che danneggerà le forniture, la cooperazione tra Cina ed Europa e gli interessi dei consumatori europei”.

Volkswagen, Cfo: “Dati dimostrano che ci servono tagli dolorosi”

Volkswagen, Cfo: “Dati dimostrano che ci servono tagli dolorosi”Roma, 30 ott. (askanews) – Gli ultimi dati di Bilancio di Volkswagen “dimostrano l’urgente necessità di agire e di misure dolorose”. Lo ha affermato il direttore finanziario e direttore generale del gruppo automobilistico tedesco, Arno Antlitz, durante la teleconferenza di presentazione dei risultati di terzo trimestre e primi nove mesi dell’anno.


“So bene che i tagli che fronteggiamo sono duri per ognuno di noi, tuttavia è nostra responsabilità (procedere) per il futuro di questa società”, ha avvertito. Secondo il dirigente “i costi nelle nostre attività in Germania sono lontani dall’essere competitivi e non possono continuare a questi livelli”. Antlitz ha precisato che “alla luce della riservatezza delle discussioni con le parti sociali” non intendeva “speculare sulle indiscrezioni di stampa” in merito ai piani di riassetto.


Lunedì scorso la presidente del Consiglio aziendale del gruppo, Daniela Cavallo, un organismo del gruppo nominato dai lavoratori, ha riferito che il management ha elaborato un piano che prevede – per la prima volta nella storia di Volkswagen – la chiusura di almeno di 3 dei 10 impianti in Germania, assieme a un taglio del 10% sui salari e il loro successivo congelamento su 2025 e 2026. (fonte immagine: Volkswagen)

Auto, i nuovi dazi Ue su veicoli elettrici cinesi: dal 17% al 35,5%

Auto, i nuovi dazi Ue su veicoli elettrici cinesi: dal 17% al 35,5%Bruxelles, 29 ott. (askanews) – La Commissione europea ha adottato, oggi a Bruxelles, il suo regolamento di esecuzione che impone dazi compensativi anti-sovvenzioni sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina per un periodo di cinque anni. I nuovi dazi entreranno in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Ue.


Le aliquote dei dazi, aggiuntivi rispetto a quelli già esistenti, sono calibrate individualmente su ciascun produttore cinese che esporta verso l’Ue, in modo da compensare l’effetto delle sovvenzioni ricevute da quelle imprese, che danneggiano l’equa concorrenza con i produttori europei, come ha concluso l’indagine condotta dalla Commissione sulla filiera dei veicoli elettrici a batteria in Cina. A partire dall’entrata in vigore delle misure, i produttori esportatori cinesi Byd, Geely e Saic, inclusi nel campione preso in conto dalla Commissione, saranno soggetti a dazi compensativi con aliquote pari rispettivamente al 17,0%, al 18,8% e al 35,3%. A seguito di una richiesta motivata di esame individuale, a Tesla verrà assegnato un dazio del 7,8%. Le altre società che hanno collaborato con l’indagine della Commissione saranno soggette a un dazio del 20,7%. Tutte le altre società che non hanno collaborato saranno soggette a un dazio del 35,3%.


“Parallelamente – riferisce una nota della Commissione -, l’Ue e la Cina continuano a lavorare per trovare soluzioni alternative compatibili con il Wto (l’Organizzazione mondiale per il commercio, ndr), che siano efficaci nell’affrontare i problemi individuati dall’indagine”. I nuovi dazi scadranno alla fine del periodo di 5 anni, a meno che non venga avviata prima una revisione della scadenza. “La Commissione – sottolinea la nota – rimane inoltre aperta a negoziare impegni sui prezzi (‘price undertakings’, ndr) con i singoli esportatori, come consentito dalle norme dell’Ue e del Wto”. Gli impegni da parte degli esportatori, in questo caso, riguarderebbero la fissazione di un prezzo minimo per la vendita nel mercato Ue dei veicoli elettrici cinesi importati, in modo da annullare comunque l’effetto dannoso delle sovvenzioni.


I dazi definitivi saranno riscossi a partire dal giorno dell’entrata in vigore del regolamento, e quindi comunque entro fine ottobre o inizio novembre. I dazi provvisori che erano stati imposti sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina il 4 luglio 2024, sottoforma di garanzie bancarie, non saranno riscossi. Questo significa che le auto elettriche cinesi arrivate nell’Ue negli ultimi mesi e ancora negli stock degli importatori potranno essere vendute sul mercato senza dover sottostare al costo aggiuntivo dei dazi. La Commissione monitorerà l’efficacia delle misure in vigore, anche per garantire che non vengano eluse. Ogni produttore esportatore che ha collaborato, o che è un nuovo esportatore, avrà il diritto di richiedere una revisione accelerata per stabilire un’aliquota di dazio individuale, prendendo in contro tutti i fattori che possono ridurre l’aliquota (per esempio se si dimostra che non riceve o non riceve più sovvenzioni, o che sono state ridotte). Gli importatori possono anche richiedere un rimborso se ritengono che il loro produttore esportatore non sia sovvenzionato o se il margine di sovvenzione è inferiore ai dazi pagati dagli importatori. Per essere accettata, questa richiesta deve essere debitamente comprovata.


L’indagine anti-sovvenzioni era stata annunciata dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il 13 settembre 2023 durante il suo discorso sullo stato dell’Unione. “La decisione di oggi – sottolinea la nota – è basata sulle crescenti prove del recente e rapido aumento delle esportazioni a basso prezzo di veicoli elettrici a batteria provenienti dalla Cina verso l’Ue. Durante l’indagine, la Commissione ha seguito rigorose procedure legali, in linea con le norme dell’Ue e dell’Omc, consentendo a tutte le parti interessate, tra cui il governo cinese, le aziende e gli esportatori, di presentare commenti, prove e argomentazioni”. “L’Ue rimane il campione mondiale del commercio aperto, equo e basato sulle regole. La concorrenza è benvenuta, anche nel settore dei veicoli elettrici, ma deve essere sostenuta da equità e parità di condizioni”, afferma nella nota il vicepresidente esecutivo della Commissione e commissario responsabile per il Commercio, Valdis Dombrovskis. “Adottando queste misure proporzionate e mirate dopo un’indagine rigorosa, stiamo difendendo – sottolinea il commissario – pratiche di mercato eque e la base industriale europea. Parallelamente, rimaniamo aperti a una possibile soluzione alternativa, che sia efficace nell’affrontare i problemi individuati, e compatibile con il Wto”, conclude Dombrovskis.