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Stellantis: 22% adesione a piano azionariato dipendenti Italia e Francia

Stellantis: 22% adesione a piano azionariato dipendenti Italia e FranciaMilano, 21 dic. (askanews) – Si è concluso con un’adesione del 22% e un importo medio investito di 2.470 euro, il piano di azionariato per i dipendenti Share to Win di Stellantis, rivolto a 85mila addetti in Italia e Francia.

Nel periodo di sottoscrizione dal 13 al 30 novembre sono state sottoscritte 4,4 milioni di azioni con un investimento di circa 65 milioni di euro, di cui 47 milioni versati dai dipendenti e 18 milioni dal contributo integrativo dell’azienda, pari a 62-68 azioni Stellantis ogni mille euro investiti. Il prezzo delle azioni è stato fissato in 14,52 euro, pari al prezzo medio di chiusura di Stellantis dal 12 ottobre all’8 novembre, con uno sconto del 20% sul prezzo di riferimento. “Ho condiviso il risultato con il board e ne siamo molto orgogliosi. L’obiettivo è di estendere il piano per coinvolgere tutti i nostri dipendenti nella crescita del gruppo. Il successo di questa prima fase dimostra la fiducia dei nostri dipendenti in Stellantis e ne siamo molto orgogliosi”, ha dichiarato Xavier Chéreau, Chief HR & Transformation Officer di Stellantis.

In Francia, il 31% dei dipendenti Stellantis coinvolti nell’iniziativa ha sottoscritto Shares to Win. In Italia, il tasso di adesione è stato del 13%, un risultato “notevole”, secondo Chéreau se si considera che si trattava del primo piano di azionariato per i dipendenti ex-Fca nel paese e che il precedente piano lanciato da Psa nel 2018 aveva raccolto un’adesione del 6,8%. Complessivamente i dipendenti Stellantis detengono l’1,8% del capitale e l’obiettivo “è di arrivare al 5% nel medio termine”, ha detto Chéreau. Il piano di azionariato dovrebbe essere esteso nel I semestre 2024 a 242.000 dipendenti in 18 paesi. Nel 2025, sarà esteso a tutti i paesi in cui opera il gruppo, compatibilmente con il contesto normativo ed economico.

Auto, Acea: a novembre mercato Ue +6,7%, bev al 16,3%

Auto, Acea: a novembre mercato Ue +6,7%, bev al 16,3%Milano, 19 dic. (askanews) – A novembre il mercato dell’auto Ue è cresciuto del +6,7% a 885.581 unità, registrando il sedicesimo mese consecutivo di rialzi. Aumenti a doppia cifra in alcuni mercati, tra cui due dei più grandi: Italia (+16,2%) e Francia (+14%). In calo invece il mercato tedesco, che ha registrato una contrazione del -5,7% rispetto a novembre 2022. Lo rende noto l’Acea, l’Associazione dei costruttori europei.

Negli undici mesi, le immatricolazioni sono aumentate del 15,7%, a 9,68 milioni di unità. Ad eccezione dell’Ungheria, tutti i mercati dell’Ue sono cresciuti. Fra i migliori, i quattro più grandi: Italia (+20%), Spagna (+17,3%), Francia (+16,2%) e Germania (+11,4%). Nel mercato allargato (Ue+Efta+Uk), le vendite sono aumentate a novembre del 6% a 1,07 milioni di unità e negli 11 mesi del 15,6% a 11,8 milioni.

Fra le alimentazioni, in crescita le vendite di auto elettriche (Bev) del 16,4% a 144.378 unità, pari a una quota di mercato a novembre del 16,3%, nonostante un calo in Germania del -22,5%. Negli 11 mesi le vendite di elettriche sono aumentate del 48,2% a 1,4 milioni di unità, pari a una quota del 14,2%, superiore al 13,7% delle auto diesel, che nel mese segnano un calo del 10,3%. Le auto ibride crescono del 28,7% a novembre e del 29,9% negli 11 mesi, a quota 2,5 milioni di unità, pari a un quarto circa del mercato europeo. In deciso calo le plug-in -22,1% a 72mila unità, a causa della flessione del mercato tedesco (-59,3%), e una quota di mercato dell’8,1%. In aumento le vendite di auto a benzina del 4,2%, trainata da Italia (+20,2%) e Germania (+12,5%). Nel cumulato le vendite si attestano a 3,5 milioni di unità (+11,1%), pari a una quota di mercato del 35,7%.

Fra i gruppi auto, Volkswagen registra una crescita dell’11,4% a 231.743 unità, pari a una quota di mercato del 26,2%. In calo del -7,3% Stellantis a 139.073 unità e una quota del 15,7%. Fra i brand in rosso Peugeot (-15,4% a 39.476), Fiat (-13,2% a 27.271), e DS (-33,3% a 2.690), mentre crescono Jeep (+20,4% a 10.223), Alfa Romeo (+25,2% a 4.161) e Lancia (+10,3%). In terza posizione Renault (+6,1% a 93.587), seguita da Hyundai (+7,3% a 72.999) e Bmw (+15,4% a 67.076).

Volkswagen: accordo con sindacati per ridurre costi

Volkswagen: accordo con sindacati per ridurre costiMilano, 19 dic. (askanews) – Volkswagen ha raggiunto un accordo con i sindacati sul programma di performance globale Accelerate Forward/Road to 6.5, che punta a una margine operativo del 6,5% nel 2026. Il brand Volkswagen punta a dare un contributo positivo agli utili di gruppo pari a 10 miliardi di euro entro il 2026.

Il marchio Volkswagen prevede che il programma produrrà un aumento dei ricavi fino a 4 miliardi di euro già nel 2024. Per raggiungere questo obiettivo, l’azienda si concentrerà su misure di risparmio sui costi e di miglioramento delle prestazioni nelle tre aree chiave del programma: ottimizzazione dei costi dei materiali e dei prodotti, riduzione dei costi fissi e di produzione e aumento dei ricavi. L’azienda e i rappresentanti dei lavoratori hanno anche raggiunto un accordo sulle misure relative al personale, per ridurre i costi del lavoro che si applicheranno a tutto il gruppo Volkswagen. Fra le misure, a gennaio 2024 Volkswgen offrirà il pensionamento parziale a tutti i dipendenti nati nel 1967 (e per i dipendenti con disabilità grave nati nel 1968), per ridurre in particolare i costi del personale amministrativo. Confermato anche il blocco delle assunzioni attualmente in vigore.

“Il marchio Volkswagen è sulla buona strada con i suoi modelli attuali e futuri. Quello che intendiamo fare ora è rafforzare le basi economiche per il nostro successo negli anni a venire. Ciò contribuirà a rafforzare i nostri sforzi per rendere Vw il marchio leader mondiale nei segmenti di volume”, ha commentato Thomas Schafer, Ceo del marchio Volkswagen.

Auto, Luisa Di Vita è Chief Innovation Officer di Nissan Italia

Auto, Luisa Di Vita è Chief Innovation Officer di Nissan ItaliaRoma, 19 dic. (askanews) – Luisa Di Vita, Direttore Comunicazione di Nissan Italia, è da oggi anche Chief Innovation Officer dell’azienda.

La nuova posizione di CIO è stata creata nell’ambito di un percorso avviato da Nissan Italia per diffondere a ogni livello dell’organizzazione i temi e la cultura dell’innovazione, stimolare un approccio imprenditoriale e aperto allo scambio di idee, adottare nuovi strumenti e nuove soluzioni in grado di migliorare i processi interni, creare opportunità di business e aumentare l’opinione di marca. La definizione di tale percorso è frutto di un ampio lavoro durato circa sei mesi, che ha visto il coinvolgimento e la partecipazione dell’intero Comitato di Direzione, del middle management e di un gruppo di dipendenti di Nissan Italia selezionati su base volontaria.

La community di Innovation è composta da 30 persone e si avvale della consulenza strategica della società Sketchin, che completerà nei prossimi mesi il coaching per tutta l’azienda e fornirà l’ausilio nella selezione dei progetti proposti dal team. Il gruppo ha identificato sei aree di intervento:

Riesaminare il “customer journey” e i nuovi trend. Costruire un nuovo ecosistema di partnership di mobilità. Ridisegnare aree aziendali dedicate all’innovazione. Promuovere nuove opportunità di business. Collaborare con il mondo accademico e le Università. Ottimizzare le attività di Business Planning & Reporting. Luisa Di Vita, Direttore Comunicazione e CIO Nissan Italia, ha dichiarato: “Ringrazio tutti coloro che in Nissan Italia hanno contribuito alla mia nomina di Chief Innovation Officer. Abbiamo già iniziato lo sviluppo di programmi di innovazione che possono trasformare in modo significativo la mentalità aziendale e l’approccio verso i nostri clienti. Sono molto orgogliosa di iniziare un nuovo viaggio nell’innovazione, che si concentra su azioni concrete volte a generare nuove opportunità di business. Siamo già al lavoro e pronti per abbracciare a pieno titolo l’innovazione”.

Nuova Jeep Compass, più tecnologia e motori ibridi

Nuova Jeep Compass, più tecnologia e motori ibridiMilano, 19 dic. (askanews) – Arriva Nuova Jeep Compass che introduce una serie di funzioni per la sicurezza e la disponibilità di un sistema di guida semiautonoma. Jeep Compass è prodotta in 4 stabilimenti per soddisfare i consumatori di oltre 100 Paesi: Melfi (PZ), in Italia; Ranjangaon, India; Pernambuco, Brasile; Toluca, Messico.

“Siamo lieti di presentare la Nuova Compass MY24, la Jeep Compass tecnologicamente più avanzata di sempre, disponibile nelle versioni 4xe ed e-Hybrid. Con una gamma completamente nuova ed efficiente, si distingue per le prestazioni fuoristrada migliorate e per una guida estremamente piacevole abbinate alla sostenibilità ambientale”, ha detto Eric Laforge, Responsabile Jeep in Europa. Jeep Compass MY24 è disponibile con due propulsioni ibride: e-Hybrid e 4xe plug-in hybrid con ricarica e una potenza combinata fino a 240 CV. Le novità oltre 80 le dotazioni di serie, e un veicolo sempre connesso al conducente, grazie ai servizi telematici TBM ora standard anche sulla versione e-Hybrid. La nuova Jeep Compass MY24 presenta una gamma composta da quattro allestimenti: Altitude, Summit, Overland e Trailhawk, specifico per la guida in fuoristrada. Due invece i pacchetti di servizi connessi: ConnectOne e ConneCtPlus.

Lamborghini, a New York Mostra “60 anni di arte in movimento

Lamborghini, a New York Mostra “60 anni di arte in movimentoNew York, 15 dic. (askanews) – Si chiama “Lamborghini: 60 Years of Artistry in Motion” la mostra inaugurata nella private lounge di New York giovedì 14 novembre per celebrare il 60° anniversario del marchio automobilistico delle auto sportive di lusso. La mostra riunisce una selezione di quadri, sculture e opere artistiche commissionate dalla concessionarie americane ad artisti emergenti e famosi che hanno raccontato l’eredità del brand e le sue proiezioni nel futuro. Durante l’inaugurazione è stata presentata la Lamborghini Revuelto “Opera Unica”, i cui esterni, dipinti a mano, hanno richiesto 76 ore di test e 435 ore di esecuzione. Il costo di questo pezzo da collezione si aggira sul milione e trecentomila dollari.

La Lamborghini Lounge NYC, inaugurata nella primavera del 2021 nel Chelsea Arts District e destinata principalmente ai clienti del brand che possono non solo assistere alle presentazioni delle nuove vetture ma personalizzare l’auto dei loro sogni, sarà aperta al pubblico, per la prima volta, per due giorni: il 15 e il 16 dicembre. “The Lounge NYC funge da avamposto di Lamborghini in una delle più grandi città del mondo”, ha detto Andrea Baldi, Amministratore Delegato di Automobili Lamborghini Americas, entusiasta di “aprire al pubblico il mondo Lamborghini” e “le infinite possibilità di personalizzazione di un auto Lamborghini”.

Alfa Romeo: nel 2024 il primo Sport Urban Vehicle, si chiamerà Milano

Alfa Romeo: nel 2024 il primo Sport Urban Vehicle, si chiamerà MilanoMilano, 14 dic. (askanews) – Alfa Romeo celebrerà nel 2024 il legame con la sua città natale, lanciando sul mercato il primo Sport Urban Vehicle che sarà chiamato ‘Milano’. “Un chiaro tributo alla città natale, ambasciatrice del Made in Italy nel mondo, capitale internazionale del design, simbolo di innovazione e sostenibilità, e leader nella transizione dell’auto all’elettrico”, si legge in una nota. La Alfa Romeo Milano verrà presentata alla stampa internazionale ad aprile 2024 proprio nel capoluogo lombardo.

La vettura sarà anche 100% elettrica e rappresenta il rientro nel segmento B di Alfa Romeo, il più rilevante in Europa, con una nuova proposta che incarna il dba di nobile Sportività Italiana tipico del marchio. “Milano è la prima pietra miliare nel processo di transizione del marchio all’elettrico e, così come Tonale, ha l’importante compito di rinforzare ulteriormente la presenza di Alfa Romeo a livello globale”, ha detto Jean Philippe Imparato, Ceo Alfa Romeo. “La scelta del nome ‘MILANO’ è racchiusa nella storia stessa del marchio”, ha chiosato.

Stellantis: 80% auto Ue connesse in 2024, ChatGpt su diversi modelli

Stellantis: 80% auto Ue connesse in 2024, ChatGpt su diversi modelliTorino, 12 dic. (askanews) – Stellantis punta sulla digitalizzazione e sulla connettività con un ecosistema di funzioni e applicazioni per “rendere più sicura la guida, più facile la vita, emozionante il viaggio”. Punta di diamante dei servizi connessi è il chatbot di Intelligenza Artificiale ChatGpt, oggi offerto in fase sperimentale e gratuita su 20mila modelli Ds nei 5 principali mercati europei. A partire da aprile 2024 sarà offerto a pagamento anche su modelli Citroen, Peugeot e sulla Jeep Avenger che montano il sistema di infotainment siglato “IVI R1”.

“Nel 2024 puntiamo ad avere in Europa l’80% di auto connesse”, ha detto Santo Ficili, responsabile Italia di Stellantis durante la presentazione dei servizi connessi del gruppo a Torino. Nel 2022 in Italia, ha spiegato Ficili, le auto connesse di tutte le case hanno toccato quota 20 milioni in crescita del +16% su anno, mentre nel mondo sono 240 milioni, +12%. “L’Italia è più veloce di altri mercati nella digitalizzazione. Stiamo lavorando molto bene nello spiegare cosa sono e come funzionano i nuovi servizi che sono fondamentali per la crescita dei ricavi insieme alle vendite. Speriamo ci sia un’accelerazione analoga anche nell’elettrico”. Nel 2021 le auto connesse di Stellantis in Italia erano 12 milioni e hanno generato 400 milioni di ricavi.

Grazie allo sviluppo interno del software e alla collaborazione con partner come Foxconn, Amazon, Qualcomm e Waymo, Stellantis offre un’ampia gamma di applicazioni aggiornabili over the air, per la sicurezza, la manutenzione, l’intrattenimento e la navigazione avanzata. I servizi connessi possono anche aiutare i clienti nella transizione all’elettrico, con informazioni in tempo reale sull’autonomia, sul percorso migliore per un uso più efficiente della batteria e sui punti di ricarica. I servizi connessi sono utili anche ai clienti delle flotte perché aiutano a programmare la manutenzione riducendo al minimo i tempi di fermo dei veicoli. Numerosi i servizi connessi per interagire con il veicolo anche a distanza. Fra questi My Alert: avvisa e supporta i clienti in caso di furto; Remote-Controls o il controllo da remoto di alcune funzioni tramite applicazione; OnDemand services per gestire a distanza servizi come la ricarica, la ricezione di un pacco o il lavaggio dell’auto. In Italia, i partner di Stellantis sono E-Gap o Refilla service per la richiesta di ricarica dei veicoli elettrici; Poste Italiane per la consegna sicura dei pacchi nel veicolo; WashOut per programmare una sessione di lavaggio. E-Routes invece è una nuova applicazione di navigazione con dati dinamici, progettata per i veicoli elettrici. Voice interactions on board: i clienti interagiscono con il veicolo utilizzando comandi vocali, tramite Amazon Alexa o ChatGPT.

I ricavi da servizi saranno una componente sempre più rilevante per il gruppo: nel piano strategico Dare Forward 2030, Stellantis punta a raggiungere 34 milioni di veicoli connessi e 20 miliardi di euro di ricavi annuali da servizi con un margine del 40%.

Stellantis potenzia team E-sellers con l’Intelligenza Artificiale

Stellantis potenzia team E-sellers con l’Intelligenza ArtificialeMilano, 11 dic. (askanews) – Prosegue con successo l’iniziativa di Stellantis Italia con protagonisti i consulenti di vendita online, i cosiddetti E-sellers. Nei primi 11 mesi del 2023, sono state 430mila le persone che hanno contattato i consulenti di vendita online, con una media di 1.500 contatti al giorno. Di queste, circa 205.000 si sono confermate in “finestra d’acquisto” entro i 2 mesi, di cui quasi il 50% ha deciso di iniziare online il processo di acquisto e di completarlo in concessionaria in un secondo momento. Dati che confermano come la sinergia tra i canali digitali e quello fisico sia diventata una richiesta stringente per i clienti. Per questo e per supportare il team di E-sellers, Stellantis Italia ha deciso di puntare sull’Intelligenza Artificiale (AI).

L’AI non si sostituisce agli E-sellers ma funge da copilota, permettendo loro di fornire risposte personalizzate e puntuali, adattandosi alle esigenze individuali, fornendo informazioni pertinenti su specifici modelli, caratteristiche del veicolo e opzioni di finanziamento. I primi riscontri sull’applicazione della nuova tecnologia, si legge in una nota sono molto validi, sia in termini quantitativi che di soddisfazione dei clienti. “Nel panorama dinamico dell’industria automobilistica, dove velocità e personalizzazione sono fondamentali, l’intelligenza artificiale diventa un prezioso alleato per il nostro team. Ci consente non solo di rispondere tempestivamente alle domande dei clienti, ma anche di personalizzare la nostra comunicazione in base alle preferenze individuali, creando un’esperienza più coinvolgente e su misura”, ha commentato Daniele De Leonardis, Cmo Manager di Stellantis Italia.

Auto, Csp: per 2024 stime vendite stabili a/a a 1,573 mln unità

Auto, Csp: per 2024 stime vendite stabili a/a a 1,573 mln unitàMilano, 5 dic. (askanews) – Per il 2024 la previsione per il mercato italiano dell’auto del Centro Studi Promotor, basata sull’indagine mensile con i concessionari, è di 1,573 milioni di auto, con un lievissimo calo sull’ultima previsione per il 2023 di 1,576 milioni (+19,7% sul 2022). A frenare il mercato, ha spiegato il presidente Gian Primo Quagliano durante la conferenza stampa annuale, è la fine dello smaltimento del portafoglio ordini accumulato nella fase di carenza di produzione che ha alimentato la crescita nella seconda parte del 2022 e nel 2023. “Questo portafoglio si sta però esaurendo nel corso del 2023 senza essere rimpinguato dall’afflusso di nuovi ordini per il forte incremento dei prezzi delle auto e questo spiega perché per il 2024, nonostante l’atteso ritorno di incentivi dall’inizio dell’anno, è corretto prevedere un volume di immatricolazioni sostanzialmente uguale a quello del 2023”, ha detto Quagliano.

Sempre dall’indagine Csp di novembre, emerge che sono stati due i principali fattori di freno all’acquisto di auto nel 2023, entrambi con il 68,3% di indicazioni: la riduzione del potere di acquisto delle famiglie per effetto dell’inflazione e il livello elevato dei prezzi delle auto. Importante anche la situazione economica in generale che viene ritenuta un freno al mercato con il 57,1% di indicazioni, l’esaurimento dei fondi per incentivi alle auto con emissioni di C02 da 61 a 135 gr/km (46% di indicazioni), l’incertezza per la transizione energetica (42,9%), la demonizzazione del diesel (23,8%) e i costi di esercizio (20,6%). In particolare a frenare l’acquisto delle elettriche, secondo i concessionari, sono i prezzi troppo elevati (87,3%), l’insufficiente dotazione di punti di ricarica (58,7%), la limitata autonomia (44,4%), l’inadeguatezza degli incentivi (41,3%), la minor flessibilità d’impiego dell’auto elettrica rispetto alle auto tradizionali (20,6%) e la resistenza al cambiamento (19%). Sugli incentivi, il presidente di Federauto, Adolfo De Stefani Cosentino ha ribadito la necessità di “rivedere il sistema fiscale, in particolare per quanto riguarda la detraibilità dell’Iva (oggi limitata a 3.600 euro) e inserire le partite Iva fra i beneficiari, che avrebbe anche il vantaggio di mettere sul mercato dell’usato fresco per svecchiare il parco circolante”. Sulle stime di immatricolazioni 2024 De Stefani ha sottolineato il peso che avranno le Km0 o autoimmatricolazioni, tornate a crescere negli ultimi mesi in particolare per le elettriche che però al momento hanno poco mercato. In merito al parco circolante, dai dati del Csp è emerso che dal 2000 ad oggi una parte preponderante delle immatricolazioni è andata a sostituire le auto radiate dal parco (rottamate o esportate), mentre solo una parte molto minore è andata ad aumentare la consistenza del parco circolante. Negli anni più bui della crisi dei mutui sub prime (2012-2013) le immatricolazioni non furono sufficienti per compensare tutte le radiazioni per cui non vi fu un incremento del parco ma un, sia pur modesto, decremento. Venendo alla crisi da pandemia che ancora affligge il mercato italiano: nel primo anno della crisi, cioè nel 2020, il 12% delle immatricolazioni auto andò ad incrementare il parco circolante, ma nel 2021 l’incremento del parco fu solo del 2% perché la carenza di auto nuove dovuta alla crisi nella fornitura consentiva di destinare auto nuove quasi esclusivamente alla domanda di sostituzione. La domanda invece per la prima auto o auto ulteriori rispetto a quelle già possedute era fortemente ostacolata, oltre che dalla crisi economica, anche, in carenza di auto da vendere, dalla scomparse degli sconti abitualmente praticati dai concessionari e anche da un vertiginoso aumento dei prezzi delle auto che tra il 2019 e il 2022 sono cresciuti del 34,3%.

“In questa situazione è aumentato fortemente il ricorso al mercato dell’usato da parte di acquirenti di prime auto o di auto aggiuntive che in tempi normali si sarebbero rivolti al mercato del nuovo con la conseguenza non solo di notevoli aumenti del prezzo dell’usato ma anche di creare opportunità di vendita per auto che in tempi normali sarebbero state rottamate”, ha spiegato Quagliano. Nel 2023 il parco circolante italiano grazie anche al contributo del mercato dell’usato toccherà, secondo i dati Csp, quota 40.839.063 pari a un indice di motorizzazione, cioè il rapporto fra vetture circolanti ed abitanti, di 0,69 fra i più alti al mondo. Questo perché in Italia il ricorso all’automobile come strumento di mobilità è molto elevato soprattutto a causa della conformazione del territorio e delle carenze del trasporto pubblico. Senza contare che l’automobile resta il mezzo di trasporto più gradito dagli italiani. Secondo le rilevazioni dell’Isfort nel 2022 in una scala da 1 (soddisfazione minima) a 10 (soddisfazione massima) l’auto privata ha un indice di soddisfazione di 8,2, contro il 7,8 della bicicletta, il 7,3 del treno e il 5,9 dell’autobus. Sempre secondo l’Isfort, tra il 2019 e il 2022 il numero degli spostamenti motorizzati e non motorizzati in Italia è passato dal 62,5% al 66,3% mentre gli spostamenti con mezzi pubblici sono passati dal 10,8% al 7,4%, gli spostamenti in moto solo saliti al 4,1% dal 2,6%, quelli in bicicletta dal 3,3% al 4,1% e quelli a piedi sono scesi dal 20,8% al 18%.