Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Stellantis acquisisce società di IA CloudMade

Stellantis acquisisce società di IA CloudMadeMilano, 24 gen. (askanews) – Stellantis migliora l’esperienza di mobilità personalizzata con l’acquisizione di CloudMade specializzata nelle tecnologie di intelligenza artificiale. L’acquisizione rafforza la strategia software di Stellantis con l’obiettivo di fornire funzionalità avanzate ai veicoli e alle app mobili.

Con il consenso dei clienti, il software di intelligenza artificiale di CloudMade raccoglie e analizza i dati automobilistici per fornire funzionalità personalizzate e predittive che serviranno per lo sviluppo di Stla SmartCockpit. “L’acquisizione di CloudMade accelererà il nostro percorso di sviluppo di Stla SmartCockpit e ci aiuterà a raggiungere gli obiettivi di Dare Forward 2030”, ha dichiarato Yves Bonnefont, Chief Software Officer di Stellantis. “Grazie a questa tecnologia adattabile e sfruttando il nostro crescente parco auto connesso, creeremo soluzioni di mobilità intelligente più velocemente e con maggiore flessibilità”.

Come parte dell’acquisizione, 44 ingegneri e sviluppatori di software di CloudMade dedicati allo sviluppo della tecnologia IA si uniranno a Stellantis. “CloudMade è estremamente soddisfatta di questa transazione”, ha dichiarato Jim Brown, fondatore e Cto di CloudMade. “Il team è entusiasta di approfondire il rapporto di lavoro con Stellantis per aggiungere nuove funzionalità nell’abitacolo del veicolo”.

Stellantis, Tavares: da politica critiche ingiuste, pesa ritardo incentivi

Stellantis, Tavares: da politica critiche ingiuste, pesa ritardo incentiviAtessa, 23 gen. (askanews) – Le critiche della premier Giorgia Meloni e del leader di Azione Carlo Calenda a Stellantis, accusata di essere sempre meno italiana e di non investire nel Paese “sono ingiuste, soprattutto verso gli oltre 40mila dipendenti italiani che stanno mettendo tutto il loro impegno per affrontare la transizione e che per questo voglio ringraziare”. Dallo stabilimento di Atessa in Abruzzo dove è iniziata la produzione dei nuovi veicoli commerciali di grandi dimensioni con l’obiettivo di diventare leader globali, il Ceo di Stellantis, Carlos Tavares risponde alle critiche della politica e rilancia accusando il governo di ritardi negli incentivi per l’elettrico che hanno fatto perdere volumi a Mirafiori dove si produce la 500e.

“Ringrazio il governo per gli incentivi che arriveranno a febbraio. Ma il confronto è durato 9 mesi e il risultato è che a Mirafiori, dove si produce la 500e abbiamo perso quote di mercato e produzione. L’Italia è fra i paesi che investono meno nell’elettrico”, afferma Tavares che ribadisce la volontà di proseguire il “dialogo” con il governo in vista del tavolo automotive convocato per il primo febbraio. Alla luce delle difficoltà del settore, il top manager mette in guardia l’esecutivo e in particolare il Ministro Urso rispetto all’ipotesi di portare un competitor a produrre in Italia. “Vogliamo proteggere i nostri stabilimenti e la produzione in Italia. Ma se il governo pensa che sia meglio introdurre un competitor, siamo pronti a combattere. Ma ci saranno delle conseguenze”. Così come ci saranno conseguenze anche dalla decisione Ue di lasciare “la porta aperta ai prodotti cinesi, che hanno un vantaggio competitivo sui prezzi del 30%”.

Il tema dei costi è centrale per la sostenibilità del business. “L’elettrico costa il 40% in più del termico. Siamo sulla buona strada per ridurre i costi e rendere questa tecnologia accessibile, ma servono incentivi e la collaborazione dei fornitori”. Sul futuro degli stabilimenti italiani, Tavares lancia messaggi rassicuranti su Melfi “lo stabilimento non è a rischio, a prescindere dai prodotti che faremo” e conferma gli investimenti per la gigafactory di Termoli. Il governo però deve lavorare in particolare per Atessa che esporta l’85% della produzione “per migliorare le infrastrutture, in particolare porti e ferrovie e per ridurre i costi dell’energia fra i più cari d’Europa”.

Stellantis: ad Atessa inizia produzione nuovi Lcv, 85% per export

Stellantis: ad Atessa inizia produzione nuovi Lcv, 85% per exportMilano, 23 gen. (askanews) – Stellantis avvia la produzione della nuova generazione di furgoni di grandi dimensioni nello stabilimento di Atessa (Chieti), il più grande impianto europeo di Lcv, con una capacità di 1.200 veicoli al giorno, l’85% destinato all’estero in 75 Paesi. La storia di Atessa è iniziata più di 40 anni (1981 l’inaugurazione), con la partnership fa tra Fiat e Psa che ha portato a una produzione di 7,3 milioni di furgoni fino ad oggi.

“L’eccellenza produttiva dello stabilimento di Atessa è riconosciuta a livello mondiale”, ha dichiarato Carlos Tavares, Ceo di Stellantis. “Grazie alle competenze e all’impegno dei dipendenti di Atessa, con i quali voglio congratularmi, il sito produttivo continuerà a svolgere un ruolo centrale nel nostro piano strategico Dare Forward 2030, con il quale puntiamo a diventare leader nel mercato degli Lcv a livello mondiale. Per certi versi, la storia di Stellantis è iniziata qui quasi-mezzo secolo fa, costruendo insieme in Italia i migliori furgoni del mercato”. Stellantis produrrà ad Atessa la nuova generazione di furgoni Fiat Professional Ducato, Peugeot Boxer, Citroën Jumper e Opel/Vauxhall Movano e Toyota Proace Max. Lo stabilimento occupa circa 5mila addetti e ha una capacità di 1.200 veicoli al giorno.

Lo stabilimento di Atessa è centrale per la strategia Pro One – coordinata da Torino – che mira a raddoppiare i ricavi delle vendite di Lcv entro il 2030, rispetto al 2021 e a generare un terzo dei ricavi netti del gruppo. Nel 2023 le vendite dei 6 brand sono state pari a 1,72 milioni di unità. Altri obiettivi della strategia Pro One includono un mix di vendite di veicoli elettrici (Ev) pari al 40% e la realizzazione di 5 miliardi di euro di ricavi dai servizi connessi. Stellantis è già leader nel settore degli Lcv Bev in Europa e punta a raggiungere una quota di mercato del 50% entro il 2024. Inoltre, il gruppo punta ad affermarsi come pioniere della tecnologia dell’idrogeno e dei carburanti alternativi.

“Con Pro One vogliamo far leva sulla nostra indiscussa leadership nel settore dei veicoli commerciali, basata sul concetto di ‘sei marchi, una sola forza’, che rappresenta un forte pilastro di Stellantis”, ha commentato Jean-Philippe Imparato, Head of Pro One Business Unit di Stellantis. Nel 2023, Stellantis è leader di settore sia in Europa, con una quota di mercato superiore al 30%, sia in Italia con una quota del 45,5%. A guidare le vendite il marchio Fiat Professional con una quota del 26,1%, grazie soprattutto al best seller Ducato (29,3% del mercato). Nello stesso segmento, che comprende Peugeot Boxer, Citroen Jumper e Opel Movano, la quota di Stellantis è salita al 43,8% (+7,2%).

Nel mercato dei veicoli commerciali 100% elettrici, nel 2023, Stellantis ha ottenuto in Italia le leadership con il 47,5% di quota. Il marchio che ha registrato il risultato migliore è stato Opel (quota 22,1%). Seguono Fiat Professional, Citroën e Peugeot con quote rispettivamente dell’11,9%, del 6,9% e del 6,5%. A livello europeo, invece, Stellantis sul podio delle vendite, con una quota di mercato del 38,6%. Infine, Atessa è l’unico sito Stellantis a produrre la base per i camper in cui il marchio Fiat Professional è tra i leader in Europa con una quota del 30%.

Vela, dopo 11 anni finisce collaborazione fra Soldini e Maserati

Vela, dopo 11 anni finisce collaborazione fra Soldini e MaseratiMilano, 22 gen. (askanews) – Dopo 11 anni di traguardi entrati nella Storia della navigazione oceanica e oltre duecentomila miglia percorse, si conclude la collaborazione tra Giovanni Soldini e Maserati. Un lungo ed entusiasmante sodalizio nato nel 2012 attorno al progetto del monoscafo Maserati VOR70, e nel 2016, confermato e rafforzato dal passaggio al trimarano Maserati Multi70, che ha portato in Oceano la tecnologia foiling, montando per primo un foil sotto la deriva.

Nel corso del decennio Giovanni Soldini e il suo team hanno stabilito 9 nuovi record su rotte storiche e partecipato a 27 regate nel mondo. Una storia costellata di successi che vanno dalle 13.219 miglia nautiche della Rotta dell’Oro da New York a San Francisco via Capo Horn, percorse nel 2013 sul monoscafo Maserati in 47 giorni, 42 minuti e 29 secondi, fino alle vittoria della Cape2Rio (2014) e alla bellissima performance nella Rolex Sydney-Hobart (2016). E poi ancora le conquiste a bordo del multiscafo Maserati Multi70 con il record della rotta Hong Kong-Londra (2018), polverizzando di 5 giorni il precedente primato; il record della Manica e il record sulla rotta originale del Fastnet (23 ore, 51 minuti e 16 secondi) registrati nel 2021, oltre alle numerose vittorie nelle regate Transatlantic Race, Caribbean 600 e Rolex Middle Sea Race.

Protagonista di sfide spettacolari e indimenticabili, Maserati Multi70 rimane anche l’unico Mod ad aver fatto il giro del mondo. E non una volta sola, ma ben quattro (uno sul monoscafo e tre su Maserati Multi70), l’ultimo dei quali, nel 2023, in autonomia energetica grazie all’installazione a bordo di un impianto fotovoltaico e un motore elettrico. Di fatto Maserati Multi70 è diventata così anche la prima barca da corsa oceanica in grado di autoprodurre l’energia necessaria a compiere lunghe navigazioni. Dal 2022 il trimarano si è messo al servizio del programma di monitoraggio dell’Unesco, e ha contribuito alla raccolta di dati come CO2, salinità e temperatura, preziosi per la comunità scientifica.

“E’ stata un’esperienza entusiasmante, avventurosa e ricca di scoperte, conquiste, innovazioni e voli sull’Oceano. Ringrazio il team di Maserati e tutti i partner che ci hanno accompagnato in questo viaggio di oltre duecentomila miglia. Infine, un ringraziamento speciale a tutte le persone dell’equipaggio”, ha detto Giovanni Soldini. “Giovanni ha portato il Tridente per mare per oltre un decennio e per noi è stato un onore abbinare il nome Maserati a uno sportivo e a un essere umano così talentuoso, esemplare e appassionato, oltre che un modello di tenacia, coraggio e dedizione al proprio lavoro e ai nostri valori comuni”, ha dichiarato l’Ad di Maserati, Davide Grasso.

Lamborghini, Winkelmann: positivo su 2024, 500 assunzioni al 2026

Lamborghini, Winkelmann: positivo su 2024, 500 assunzioni al 2026Milano, 22 gen. (askanews) – Chiuso il 2023 “nel migliore dei modi” con consegne che hanno superato per la prima volta le 10mila vetture, Lamborghini guarda con ottimismo anche al 2024 grazie a un portafoglio ordini che copre 24 mesi, 30 mesi per la plug-in Revuelto, e al debutto delle nuove Urus e Huracàn (in attesa di conoscerne il nome) in versione plug-in, come indicato nel piano per l’elettrificazione Cor Tauri. Per far fronte alla produzione dei nuovi modelli, Lamborghini ha in programma 500 assunzioni nei prossimi due anni e mezzo e l’ampliamento dello stabilimento di Sant’Agata Bolognese.

“E’ difficile fare previsioni per il 2024 a causa delle molte incertezze, ma non vediamo impatti negativi sulle vendite. Saremo i primi nel segmento ad offrire una gamma interamente elettrificata. Il portafoglio ordini sta andando bene, non ci sono segnali di debolezza. Nessuno si aspettava una tale resilienza del mercato e del nostro brand in questo contesto difficile”, ha detto il presidente e Ceo, Stephan Winkelmann, durante un incontro con la stampa. Quanto alle assunzioni, Lamborghini punta ad arrivare a 3mila addetti (erano 600 quanto è arrivato Winkelmann nel 2005) inserendo 500 nuove figure entro metà 2026 fra operai, ingegneri con competenze su digitale ed elettrico, fisici e chimici. “Vogliamo mantenere produzione e sviluppo in Italia: per questo faremo 500 assunzioni e amplieremo lo stabilimento. La Lanzador (la prima full electric), sarà prodotta a Sant’Agata”.

Riguardo la Lanzador, la presentazione è confermata nel 2028, con le prime consegne l’anno successivo. “Con la Revuelto abbiamo capito che i clienti accettano l’elettrificazione. Con la Lanzador faremo dei clinic per valutare il gradimento del full electric, ma posso anticipare che grazie all’elettronica e al software è possibile offrire performance e piacere di guida anche superiori al termico”. In generale sulle transizione all’elettrico, Winkelmann ha auspicato “norme chiare e uniformi perché lo sviluppo e la produzione di motori termici ed elettrici insieme non si può protrarre oltre un certo periodo”. Lamborghini è disponibile a valutare l’impiego di e-fuel per alimentare motori termici oltre il 2036 (data di messa al bando in Ue per i brandi premium di nicchia) “ma dipenderà da disponibilità e costi”. A livello di aree geografiche, sono attese tutte in crescita (Emea, Asia-Pacifico e le Americhe, con gli Usa primo mercato). La Cina con Hong Kong resterà fanalino di coda: nel 2023 le consegne sono state pari a 845 unità, meno delle 961 consegnate in Germania, primo mercato Ue. “Ci aspettiamo una crescita in Cina nel medio periodo, ma non nei prossimi due anni: pesano l’alta tassazione e il calo del nostro segmento di mercato. Fra le ragioni, la tipologia di infotainment che i clienti cinesi cercano a bordo e che oggi noi ancora non offriamo”.

Nel 2024 Lamborghini debutterà con la Sc63 Lmdh V8 ibrida nel mondiale endurance Wec e alla 24 Ore di Le Mans e nel campionato Imsa negli Usa. “Vogliamo avere visibilità a livello globale. Sappiamo che il debutto nelle competizioni è sempre difficile, ma abbiamo fiducia nelle nostre capacità”.

Ocse: Italia potenzi trasporto pubblico e riduca auto inquinanti

Ocse: Italia potenzi trasporto pubblico e riduca auto inquinantiRoma, 22 gen. (askanews) – In Italia “il potenziamento dei trasporti pubblici e la riduzione del numero di automobili altamente inquinanti contribuirebbero ad abbattere le emissioni del settore dei trasporti”. Lo afferjma l’Ocse, secoindo cui sarebbe possibile decarbonizzare ulteriormente i trasporti “investendo nella rete ferroviaria, riducendo il trattamento fiscale favorevole al gasolio rispetto alla benzina e introducendo incentivi finanziari per la rottamazione delle vecchie autovetture, indipendentemente dall’acquisto di nuove”.

“L’utilizzo delle vetture elettriche potrebbe essere promosso incrementando la diffusione di stazioni di ricarica accessibili al pubblico – afferma l’Ocse nel rapporto sull’economia italiana – eliminando gradualmente le sovvenzioni all’acquisto di automobili con motore a combustione interna e riorientando il sostegno all’acquisto di modelli di livello base di vetture elettriche, nonché allineando le tasse sulla vendita, sull’immatricolazione e sulla proprietà delle automobili al livello delle emissioni prodotte”.

Ue, Isp: approvare norme per garantire accesso a dati auto

Ue, Isp: approvare norme per garantire accesso a dati autoMilano, 19 gen. (askanews) – Isp (Independent Service Providers) rivolge un appello per sensibilizzare la presidente Von der Leyen e i Commissari Europei sulla necessità “urgente” di dare risposte circa l’accesso ai dati dei veicoli a favore dei consumatori e della libera concorrenza.

L’inerzia normativa della Commissione Europea, spiega Isp, incide sull’innovazione nei servizi digitali per i veicoli connessi e di conseguenza è un detrimento per i consumatori. Da oltre sette anni la Commissione Europea ha dichiarato il proprio impegno per trovare una soluzione condivisa sul tema della raccolta dei dati sui veicoli in Europa. Una proposta di regolamentazione è stata approvata dal Comitato di Controllo della Commissione, ma è attualmente in attesa di approvazione con la Presidente Von der Leyen. “La bozza è pronta, è una questione di volontà politica ufficializzarla in tempi rapidi” spiega Isp.

Un’ampia coalizione di parti interessate, tra cui consumatori, fornitori di componenti auto, società di leasing e noleggio, concessionari, officine e assicuratori “invitano la presidente Von der Leyen e i suoi Commissari a presentare con urgenza una legislazione settoriale specifica sull’accesso ai dati dei veicoli, ed a discutere circa il vero valore dei dati generati dai veicoli per i consumatori e per le imprese”. Isp è una coalizione di 10 associazioni che coprono vari settori dell’industria auto che, insieme alle proprie corrispondenti Associazioni nazionali, tra cui Assogomma, rappresentano l’80% del settore e dei servizi di mobilità in Europa: circa 500.000 aziende e 4,5 milioni di posti di lavoro, un mercato da 240 miliardi di euro solo per i ricambi dei veicoli e la manodopera delle officine, e il 53% degli acquisti annuali di auto in Europa, ed oltre 100 associazioni di mobilità (autisti).

L’attuale quasi monopolio dei dati dei veicoli da parte dei costruttori sta ostacolando lo sviluppo di potenziali servizi che i fornitori di servizi indipendenti, cioè, slegati dai costruttori, potrebbero offrire. Il controllo del costruttore sui dati del veicolo “limita la scelta dei consumatori, la concorrenza e l’innovazione dei servizi”. Avendo riconosciuto che la legge sui dati o Data Act non è sufficiente per coprire gli aspetti tecnici nell’industria automobilistica, la Commissione Europea è da tempo al lavoro per una legislazione settoriale specifica sull’accesso ai dati, alle funzioni e alle informazioni del veicolo. L’urgenza massima di definire la questione è dettata dal fatto che nel mese di luglio 2024, entreranno in vigore le nuove leggi sulla sicurezza informatica, che potrebbero portare alla progressiva chiusura della porta Obd, l’unico accesso ai dati del veicolo da parte di terzi (la porta diagnostica di bordo).

In conclusione Isp sostiene che “l’Ue deve urgentemente mettere in atto la parità di accesso ai dati generati dai veicoli per tutti gli attori del mercato, fornendo una legislazione settoriale specifica che protegga la scelta dei consumatori e incoraggi la libera concorrenza e gli investimenti nella trasformazione digitale e nel business basato sui dati”.

Stellantis svela piattaforma bev Stla Large, 8 modelli entro 2026

Stellantis svela piattaforma bev Stla Large, 8 modelli entro 2026Milano, 19 gen. (askanews) – Stellantis svela Stla Large, la piattaforma flessibile e globale per la produzione di veicoli elettrici e ibridi a combustione nei segmenti D ed E. Stla Large sarà impiegata inizialmente in Usa e in Italia dai brand Dodge e Jeep, seguiti da altri marchi, tra cui Alfa Romeo, Chrysler e Maserati.

Stellantis lancerà 8 modelli sulla piattaforma Stla Large entro il 2026 che copriranno un’intera gamma di veicoli, dalle berline ai crossover fino ai suv. In Italia Stla Large sarà impiegata a Cassino per la produzione della nuova Alfa Romeo Stelvio nel 2024 e di Alfa Romeo Giulia e di un nuovo modello Maserati, attesi indicativamente nel 2026. “I nostri obiettivi per le piattaforme Stla sono ambiziosi”, ha dichiarato Carlos Tavares, Ceo di Stellantis. “La flessibilità e l’agilità sono il tratto distintivo della Stla Large che è uno dei nostri pilastri della nostra strategia bev. I primi mercati ad utilizzarla saranno Nord America, dove servirà per lanciare la nostra offensiva elettrica, e l’Italia a partire dalla fine del 2024”.

Stla Large è una delle quattro piattaforme globali annunciate da Stellantis e pensate per le auto elettriche (Small, Medium, Large e Frame). E’ la seconda ad essere svelata dopo Stla Medium a luglio, che sarà impiegata a Melfi per realizzare 5 modelli di 4 brand del gruppo: due DS, una Opel, una lancia e la Jeep Compass. Stla Large sarà prodotta in diversi stabilimenti in Europa e Nord America. La piattaforma verrà proposta con diverse batteria con capacità compresa tra 85 e 118 kWh. Stla Large offre un’autonomia fino a 800 km (500 miglia) per le berline, supporta architetture a 400 e 800 volt ed è progettata per adattarsi alle prossime tecnologie di accumulo dell’energia. E’ in grado di supportare sistemi di propulsione capaci di garantire un’accelerazione da 0 a 100 km/h nell’ordine dei 2 secondi. La ricarica rapida aggiungerà fino a 4,5 kWh al minuto alla batteria da 800 volt.

La flessibilità della piattaforma permette di definire passo, lunghezza, larghezza e altezze del veicolo ed è ottimizzata in termini di peso e rigidità. I componenti (clima, sterzo, impianto frenante e sistema di propulsione), sono progettati per ridurre al minimo i consumi, migliorare l’autonomia e massimizzare lo spazio all’interno del veicolo. I moduli di propulsione elettrica (Edm) tre in uno, che incorporano il motore, l’inverter di potenza e l’ingranaggio di riduzione, possono essere configurati secondo un layout a trazione anteriore, posteriore o integrale. Le prestazioni possono essere migliorate con aggiornamenti over-the-air. Stla Large può essere dotata di differenziali a slittamento limitato o di sistemi di “disconnessione” delle ruote per migliorare l’efficienza e l’autonomia. La piattaforma supporta tecnologie e software di prossima generazione di Stellantis: Stla Brain, Stla SmartCockpit e Stla AutoDrive.

Bmw Italia, Di Silvestre: vendite 2023 +21%, miglior risultato in Ue

Bmw Italia, Di Silvestre: vendite 2023 +21%, miglior risultato in UeMilano, 18 gen. (askanews) – Il 2023 “ha segnato un’altra pietra miliare nella storia del gruppo Bmw e l’Italia ha svolto un ruolo di primo piano, facendo segnare la miglior performance di crescita e livello europeo e la seconda miglior performance a livello mondiale per il brand Bmw”. Così l’Ad e presidente di Bmw Italia, Massimo Di Silvestre durante la presentazione dei conti 2023 e delle prospettive per il 2024.

Nel 2023 il gruppo Bmw (Bmw, Mini e Rolls-Royce) ha consegnato nel mondo 2,55 milioni di veicoli con un incremento del 6,5%, segnando un nuovo record assoluto di vendite. Il 15% delle vendite o 376mila unità è rappresentato da auto elettriche, un dato in crescita del 74% sul 2022. Per il 2024 Bmw punta a vendere più di 500mila auto elettriche (1 auto su cinque) per poi salire al 25% del totale nel 2025. In Italia le vendite del gruppo hanno toccato quota 79.283 unità (di cui 60.529 Bmw +27,6%), con un incremento del 21,45% rispetto all’anno precedente. Nel mercato dell’elettrificato la crescita è stata del 3,5% a 12.194 unità Bmw e Mini, con le bev in crescita del 14% a 4.162 unità. “La nostra attuale leadership nell’elettrico rispetto ai competitor tradizionali non può essere considerata un punto di arrivo, ma solo di partenza”, ha detto Di Silvestre.

Novità anche sul fronte delle vendite con l’avvio in anteprima europea del modello retail di agenzia per le vendite della nuova Mini, mentre l’attuale gamma sarà venduta attraverso il canale retail tradizionale.

Auto, Unrae: Italia in ritardo su transizione, servono incentivi

Auto, Unrae: Italia in ritardo su transizione, servono incentiviMilano, 18 gen. (askanews) – I dati sulle immatricolazioni “continuano a non mostrare miglioramenti riguardo al forte ritardo italiano nella transizione energetica: il 2023 rappresenta purtroppo un altro anno perso in questa direzione”. Così il direttore generale dell’Unrae, Andrea Cardinali.

“Ai fini della transizione è urgente correggere l’attuale schema incentivi”, aggiunge Andrea Cardinali, ricordando che “è in arrivo un Dpcm che sembra aver accolto le richieste dell’Unrae di estendere gli incentivi a tutte le imprese con bonus a importo pieno, di aumentare gli importi unitari dell’Ecobonus, e di riportare al 2024 i fondi inutilizzati nel 2022 e, nel corso dell’anno, anche quelli del 2023, per complessivi oltre 600 milioni”. A preoccupare anche “i tempi di operatività dei nuovi incentivi, che rischiano di essere molto lunghi, paralizzando il mercato per mesi, visti i necessari passaggi istituzionali e la necessità di aggiornare la piattaforma Invitalia. E nel frattempo, restano bloccati anche i vecchi incentivi, ufficialmente ancora in vigore ma in realtà inutilizzabili perché la piattaforma Invitalia non è stata attivata”.

Cardinali, infine, ribadisce l’urgenza di intervenire sul regime fiscale delle auto aziendali in uso promiscuo, che penalizza le imprese del nostro Paese, dove infatti la quota di mercato delle auto a società è ferma al 44,5%, rispetto agli altri grandi mercati che presentano quote tra il 53% e il 67%: “La revisione del regime impositivo – afferma Andrea Cardinali – potrebbe essere realizzata velocemente attraverso i decreti attuativi della Delega Fiscale, in modo da favorire la competitività delle imprese italiane e accelerare al tempo stesso la transizione energetica e il rinnovo del parco circolante”. L’Italia evidenzia l’Unrae resta fanalino di coda a dicembre nelle immatricolazioni di auto “con la spina” (Ecv), con una quota in lieve recupero al 10% (Bev 6% e Phev o plug-in 4%) lontana anche dalla Francia (Bev 20,6% e Phev 9,4%) e dal Regno Unito (Bev 19,7% e Phev 8,6%) e sotto anche alla Spagna (Bev 7,2% e Phev 8%). Nel totale mercato europeo, a dicembre le Bev sono a quota 19,6% (-5,7 punti percentuali) e le Phev all’8,4% (-3,7 p.p.).

Anche nei 12 mesi 2023 l’Italia è ultima, con le Bev a quota 4,2% e le Phev al 4,4%, mentre la Germania ha le Bev a 18,4% e Phev a 6,2%; la Francia al 16,8% e 9,2%; il Regno Unito 16,5% e 7,4%; la Spagna 5,4% e 6,5%. Nel totale annuo del mercato europeo le Bev coprono il 16,4% (+1,9 p.p.) di share e le Phev l’8% (-1,3 p.p.).