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Stellantis: 2 milioni di Lcv al 2027, obiettivo battere Ford

Stellantis: 2 milioni di Lcv al 2027, obiettivo battere FordMilano, 18 ott. (askanews) – Stellantis lancia la strategia Pro One per i veicoli commerciali (furgoni e pick-up) con l’obiettivo di raddoppiare i ricavi entro il 2030 rispetto al 2021 (60 miliardi di euro su 180 del gruppo), di cui 5 miliardi generati da servizi. Entro il 2027, con tre anni di anticipo sul piano Dare Forward 2030, Stellantis punta a diventare leader globale di settore con 2 milioni di veicoli venduti, superando Ford. Il gruppo lancerà 26 nuovi modelli al 2030 e può contare su 6 brand Lcv prodotti in 15 impianti in 12 paesi: Fiat Professional, Peugeot, Citroen, Opel, Vauxhall e Ram.

In occasione della presentazione della strategia Pro One a Balocco il gruppo ha annunciato una restyling di 12 modelli Fiat, Peugeot, Citroen e Opel basati su 2 piattaforme (X250 per i modelli grandi ed Emp2 per i medi e piccoli) che saranno presentati il 23 ottobre, con arrivo sul mercato previsto fra il primo e il secondo trimestre 2024. “Vogliamo diventare i numeri uno globali dei veicoli commerciali con l’obiettivo di vendere intorno ai 2 milioni di unità al 2027, rispetto agli 1,8 milioni stimati per il 2023. Ma non è un target definitivo. La Champions League di settore a livello mondiale è tra Ford, Stellantis e Toyota. Per essere i numeri uno dobbiamo battere Ford, oggi ci separano circa 300mila veicoli”, ha detto il vicepresidente esecutivo dei veicoli commerciali Stellantis, Jean Philippe Imparato, in occasione della presentazione di Pro One nel test center di Balocco.

“Il business degli Lcv è strategico per il nostro futuro. Con il piano Pro One riuniamo tutti i brand e puntiamo a diventare leader globali nel 2027, con tre anni di anticipo rispetto al target indicato nel piano Dare Forward 2030”, ha ribadito Xavier Peugeot, vice presidente dei veicoli commerciali Stellantis. Nel 2022 Stellantis ha venduto 1,6 milioni di veicoli commerciali di cui 800mila Ram (95% negli Usa). Da inizio anno le vendite di Lcv sono pari a 1,1 milioni di unità in crescita del 5% rispetto al 2022. Oggi Stellantis è leader di settore nella regione Enlarged Europe, con una quota del 31% (40% nei veicoli bev elettrici e a idrogeno) e in Sud America con una quota 28%, è il secondo gruppo in Medio Oriente e Africa e il terzo in Nord America e può contare su 20mila punti di contatto dedicati ai clienti. I principali mercati di sviluppo sono le Americhe, Asia e Africa: “i responsabili dei mercati decideranno su quali brand puntare. Fra gli obiettivi principali di Pro One c’è la crescita di Ram fuori dagli Usa”, ha spiegato Imparato.

Fra gli stabilimenti, Imparato ha sottolineato l’importanza della Sevel Atessa dove dal 2024 sarà prodotto un modello a marchio Toyota. “Atessa è un punto di riferimento per noi. La produzione dei veicoli commerciali non si può improvvisare, conta l’esperienza. Ad Atessa c’è una storia lunga 40 anni, è Stellantis prima di Stellantis. È l’esempio di italianità nei veicoli commerciali”. Grande attenzione sarà dedicata ai propulsori Bev (elettrici e fuel cell a idrogeno) con l’arrivo a fine 2023 della seconda generazione di motori elettrici con più autonomia. In Nord America saranno lanciati 4 pickup elettrificati nei prossimi 2 anni tra cui il nuovo Ram 1500 Rev nel 2024. Per adeguare i mezzi esistenti saranno offerte soluzioni di retrofit con Qinomic al costo di circa 10/15mila euro, con la tecnologia e-Power Take Off (ePto) Volt per avere corrente senza utilizzare la fonte energetica del veicolo.

Focus anche sulla digitalizzazione: entro la fine del 2023 il 100% dei furgoni saranno connessi con un’ampia offerta di pacchetti di servizi e aggiornamenti over the air (Ota) entro il 2026 per ridurre i tempi di inattività e i costi di possesso (Tco). Infine grazie alla collaborazione con 400 partner a livello globale, sarà potenziata l’attività di personalizzazione che interessa il 50% dei mezzi venduti. Nello stabilimento di Atessa esite già un’area dedicata, il Conversion Center.

Volvo: vendite settembre +25% a 61.666 auto, Recharge al 34%

Volvo: vendite settembre +25% a 61.666 auto, Recharge al 34%Milano, 16 ott. (askanews) – A settembre le vendite globali di Volvo Cars hanno raggiunto le 61.666 unità, segnando un aumento del 25% anno su anno grazie all’incremento registrato in Europa, Stati Uniti e in Cina. Nei primi nove mesi del 2023, la casa automobilistica ha consegnato 509.158 vetture, registrando un incremento del 19% rispetto al 2022.

La linea Recharge di Volvo Cars, composta da modelli a propulsione completamente elettrica o ibrida plug-in, ha registrato una crescita del 37% rispetto al settembre dello scorso anno e costituisce il 34% di tutte le auto vendute nel mondo. La quota di vetture completamente elettriche ha inciso per il 15% sulle vendite complessive, rispetto al 12% del settembre 2022. In Europa sono state vendute 25.489 vetture, con un incremento del 32% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Le vendite di vetture Recharge sono salite a 13.599 unità, raggiungendo il 53% del totale delle vendite in questa area geografica.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, le vendite sono aumentate del 65% rispetto al settembre dello scorso anno, attestandosi a 10.946 vetture. Nel periodo in esame, le vendite di modelli Recharge hanno rappresentato il 28% delle vendite complessive negli Stati Uniti. In Cina, Volvo Cars ha incrementato del 4% le vendite nel mese di settembre, per un totale di 15.460 auto consegnate. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, le vendite dei modelli Recharge sono cresciute del 20%.

Nel corso del mese, il modello più venduto da Volvo Cars a livello globale è stata la XC60, con 20.243 auto (2022: 15.621), seguita dalla XC40 con vendite totali di 18.306 unità (2022: 14.497) e dalla Volvo XC90 con 8.530 consegne (2022: 7.380).

Auto, Anfia: vendite elettrificate settembre +31%, quota al 47,1%

Auto, Anfia: vendite elettrificate settembre +31%, quota al 47,1%Milano, 16 ott. (askanews) – A settembre sono state immatricolate oltre 136mila autovetture, in aumento del 22,7% rispetto allo stesso mese del 2022. Nel cumulato dei primi nove mesi, le immatricolazioni sono state circa 1,18 milioni, in aumento del 20,5%.

Analizzando nel dettaglio le immatricolazioni per alimentazione, rende noto Anfia, le autovetture a benzina chiudono settembre in crescita del 32,2%, con una quota di mercato del 29,7%. Calano, invece le autovetture diesel (-2,5% su settembre 2022), con una market share del 15,2%. Nel cumulato, le immatricolazioni di autovetture a benzina sono aumentate del 22,6% (28,5% di quota) e quelle delle diesel dell’11,3% (18,4% di quota nel periodo). Le immatricolazioni delle auto ad alimentazione alternativa rappresentano il 55,2% del mercato del solo mese di settembre, con volumi in aumento rispetto allo stesso mese del 2022 (+26,9%). Nel cumulato, le alternative aumentano del 22,8% e salgono ad una quota di mercato del 53,1% (+1 p.p. rispetto allo stesso periodo del 2022). Le autovetture elettrificate rappresentano il 47,1% del mercato di settembre, mentre, nel cumulato hanno una quota del 44,1%, con volumi in crescita (+31,2% nel mese e +25% nel cumulato).

Tra queste, le ibride mild e full aumentano del 34,8% nel mese, con una quota di mercato del 39,4%, mentre, nel cumulato, risultano in crescita del 26,6%, con una market share del 35,7%. Le immatricolazioni di autovetture ricaricabili crescono del 15,1% nel mese (quota di mercato: 7,6%) e del 18,5% nel cumulato (market share: 8,4%). Nel dettaglio, le auto elettriche hanno una quota del 3,6% e calano del 2,3% nel mese. Al contrario, aumentano le ibride plug-in (+37,1%) che rappresentano il 4% del mercato del mese. Nel cumulato, entrambe le alimentazioni risultano in aumento, rispettivamente +27,6% e +11,6%. Infine, le autovetture a gas rappresentano l’8,1% dell’immatricolato di settembre, di cui l’8% è composto da autovetture Gpl (+12,4% su settembre 2022) e lo 0,1% da autovetture a metano (-84,2%). Nel cumulato dei nove mesi, le autovetture Gpl risultano in crescita del 24,2% e quelle a metano in calo dell’85,9%.

Fra i brand nella top ten di settembre Fiat si posiziona al primo posto con 16.129 unità vendute (+12,8%), seconda Toyota a 10.311 (+25%) e terza Volkswagen a 10.123 (+20,9%). A seguire Renault (+20,1%), Ford (+16,1%), Peugeot (+62,4%), Dacia (+35%), Jeep (+109%), Audi (+7,3%) e Mercedes (+12,9%). Nei primi nove mesi in testa sempre Fiat ma con volumi in calo a 132.642 unità (-4,5%), poi Volkswagen a 93.153 unità (+20,1%), Toyota a 71.468 (+8,7%). A seguire Dacia (+28,1%), Peugeot (+19,8%), Ford, Renault (+32,7%), Jeep (+46,9%), Audi (+30%) e Bmw (+28,4%).

Go-Kart: al via fusione Otk e Vega, nasce gruppo leader nel mondo

Go-Kart: al via fusione Otk e Vega, nasce gruppo leader nel mondoMilano, 6 ott. (askanews) – Otk Kart Group, azienda italiana leader mondiale nella produzione di go-kart da gara con il marchio Tony, e Vega, società leader nella produzione di pneumatici da competizione per go-kart, hanno perfezionato una aggregazione per rafforzare la loro leadership mondiale nel settore.

L’operazione è stata realizzata grazie alla partecipazione di BIC Capital e QCapital, le società di private equity che nel 2022 avevano promosso un club deal sul 70% del capitale di Otk, e con il supporto finanziario di Credit Agricole Italia, che aveva già finanziato l’acquisizione di Otk, e di Intesa Sanpaolo. In seguito all’aggregazione, gli investitori finanziari manterranno il controllo del nascente Gruppo, mentre la Famiglia Robazzi e la Famiglia Mantese deterranno una quota di minoranza, rimanendo alla guida rispettivamente di Otk e di Vega.

Le due società hanno entrambe registrato negli ultimi anni risultati economici in continua crescita. Il 2022 si è chiuso per Otk con circa euro 45 milioni di ricavi (+20% vs 2021) e circa euro 9 milioni di Ebitda. Per quanto riguarda Vega, invece, la Società ha registrato per il 2022 circa euro 26 milioni di ricavi (+21% vs 2021) e circa Euro 6 milioni di Ebitda. Grazie a questa operazione il nuovo gruppo raggiungerà a livello aggregato un Ebitda di euro 15 milioni e oltre euro 70 milioni di ricavi, di cui oltre l’80% fuori dai confini italiani. Quello dei kart da competizione è un business in crescita (Usa, Australia e Nord Europa i principali mercati geografici), animato dalla passione di clienti-piloti, sia professionisti sia amatoriali. La crescita di interesse verso la Formula 1 spinge ulteriormente il trend di sviluppo dei kart da competizione: quasi tutti i piloti di corse motoristiche e i principali piloti di Formula 1 hanno infatti iniziato la loro carriera correndo sui kart.

Nissan Italia: vendite 9 mesi +40% a 29mila unità, quota al 2,2%

Nissan Italia: vendite 9 mesi +40% a 29mila unità, quota al 2,2%Milano, 6 ott. (askanews) – Il 2023 si conferma un ottimo anno per Nissan Italia. Nei primi 9 mesi sono oltre 29mila unità immatricolate con una crescita di circa il 40% anno su anno, doppia rispetto a quella del mercato (20%), e una quota totale Nissan che passa da 1,9% a 2,2%.

Le unità vendute a cliente privati sono oltre 17.600, che spingono la relativa quota al 2,6% (+0,3 punti vs 2022) il miglior risultato in Italia degli ultimi 4 anni. Sul totale delle vendite Nissan, il peso del canale privato è pari al 60,7% mentre il mercato si ferma al 51,2%. Crescono le vendite anche nel canale flotte, con oltre 7.600 unità e una quota del 2,1% (+0,4 punti vs 2022). I risultati commerciali sono sostenuti dai nuovi modelli elettrificati (Juke Hybrid, Qashqai e-Power, X-Trail e-Power, Ariya 100% elettrico) e dalle nuove tecnologie (propulsore e-Power, sistema di trazione integrale e-4orce) lanciati nel corso del 2022.

La quota Nissan di crossover raggiunge l’89% (+15 punti vs 2022) e quella di elettrificato il 71% (+19 punti vs 2022), entrambi superiori a quelle del mercato rispettivamente pari a 52% e 44%. Le vendite di Qashqai crescono del 55% e superano le 15mila unità di cui il 40% con motore e-Power, mentre gli X-Trail e-Power venduti sono oltre 1.500. I modelli e-Power (Qashqai e X-Trail) sfiorano la soglia delle 11mila unità vendute in Italia a circa un anno dal lancio (sono oltre 80mila quelle vendute in Europa) e conquistano il pubblico per piacere di guida e bassi consumi. Ottimi risultati anche per il crossover compatto Nissan Juke, che con oltre 7.800 unità vendute fa registrare una crescita del 48%, anche in virtù del lancio della versione Hybrid che pesa circa il 35% sul totale.

A settembre, Nissan ha intensificato la sua azione commerciale con una serie di iniziative che continueranno anche nel mese di ottobre: Lancio di Qashqai e-Power 90mo Anniversario, versione speciale in edizione limitata (solo 900 unità per il mercato italiano; lancio della campagna promozionale 90mo Anniversario, che a tutti coloro che acquistano Juke Hybrid, Qashqai MH o e-Power e X-Trail e-Power entro il 31 ottobre, offre 3 anni di assicurazione furto e incendio, tre tagliandi e un anno di assicurazione sugli pneumatici compresi nel prezzo; lancio della campagna di comunicazione televisiva sulla promozione 90mo Anniversario.

MV Agusta: primo anno in utile grazie alla cura di Timur Sardarov

MV Agusta: primo anno in utile grazie alla cura di Timur SardarovMilano, 6 ott. (askanews) – Il brand di moto premium MV Agusta famoso per le vittorie in motogp con il mitico Giacomo Agostini, si prepara a chiudere il suo primo esercizio in utile e guarda con fiducia al futuro fatto di nuovi modelli, investimenti nel sito produttivo e assunzioni. Merito della cura dell’imprenditore 37enne di origine russe ma con passaporto inglese, Timur Sardarov, che nel 2018 con un investimento superiore ai 200 milioni ha rilevato da un concordato il brand di Schiranna sul lago di Varese, di cui fa parte anche il marchio Cagiva (oggi dormiente).

“Ho fatto questo investimento quasi per caso, ma ora sono appassionato al brand e alla sua storia. Sono qui per restare almeno qualche anno, non ho bisogno di capitali e non sono interessato alla borsa. Adesso siamo focalizzati su una crescita solida e sana, facendo leva sulla forza del brand che è un simbolo dell’artigianalità e del design Made in Italy. Puntiamo a lanciare un nuovo modello l’anno per i prossimi 5 anni”, spiega Sardarov in un incontro stampa nello stabilimento di Schiranna di Varese, dove si è trasferito l’imprenditore che non può tornare in Russia per le sue posizioni contrarie alla guerra in Ucraina. Sul fronte dei numeri le attese per il 2023 sono di ricavi in crescita a 130 milioni di euro e un Ebitda di 20 milioni per poi salire a 170/180 milioni nel 2024, con un Ebitda di 25 milioni, e arrivare a 300 milioni di ricavi nel 2026. A spingere il fatturato sarà anche un aumento della produzione che passerà dalle circa 7mila moto di quest’anno a 9mila nel 2024 per poi superare le 10mila nel 2025 e puntare al target delle 15mila unità.

Alla salita produttiva seguiranno nuove assunzioni, con l’obiettivo di passare il prossimo anno da 200 a 300 dipendenti, e investimenti nello stabilimento per 30/40 milioni di euro, con l’introduzione di una terza linea produttiva per il prossimo modello di cui ci sarà un’anticipazione a Eicma. Oggi le linee sono due: una per le moto e una per i motori 800 3 cilindri, 1000 4 cilindri e domani per il nuovo 3 cilindri 950. “Vogliamo far conoscere questo meraviglioso brand fatto di artigianalità italiana e integrarlo nella comunità e nel territorio. Faremo anche un museo e una forestiera per offrire experience ai clienti”, commenta Sardarov. Una parte del rilancio di MV Agusta passa per Ktm. Alla fine dello scorso anno, infatti con un aumento riservato da 30 milioni è entrata nel capitale con il 25,1%, il brand austriaco del magnate Stefan Pierer che con la quotata Pierer Mobilty controlla anche i brand Husqvarna e GasGas. Grazie all’operazione, MV Agusta potrà sfruttare la rete di dealer, ricambi e assistenza globale di Ktm, in particolare in Usa e Asia dove il gruppo ha grandi aspettative di crescita.

“La rete di vendita e l’assistenza clienti era uno dei punti deboli del brand ed è quello su cui stiamo lavorando” spiega Sardarov. “Abbiamo disdettato i contratti e siamo ripartiti da zero, selezionando i migliori. Ora i dealer sono 150, l’obiettivo è arrivare a 200 per fine anno e 220/230 entro il prossimo marzo”. Altra linea di business di MV Agusta in fase di crescita è quella delle bici elettriche. Il brand ha lanciato diversi modelli di citybike, una gravel con il logo Lucky Explorer ed è al lavoro su una enduro.

Iveco Group e Hyundai a Busworld con nuovo autobus a idrogeno

Iveco Group e Hyundai a Busworld con nuovo autobus a idrogenoMilano, 6 ott. (askanews) – Iveco Group e Hyundai hanno presentato a Busworld 2023, a Bruxelles, il primo Iveco Bus E-Way H2, l’autobus urbano elettrico a celle a combustibile a idrogeno. Il nuovo autobus è frutto della partnership annunciata nel marzo 2022. L’E-Way H2 sarà prodotto negli stabilimenti Iveco Bus di Annonay (Francia) e Foggia (Italia).

L’E-Way H2 è un autobus urbano a pianale ribassato lungo 12 metri, dotato di un motore elettrico da 310 kW e di un sistema di celle a combustibile fornito da Htwo, marchio di Hyundai per l’idrogeno. Dotato di quattro serbatoi che offrono uno stoccaggio combinato di 7,8 kg di idrogeno e di un pacco batterie da 69 kWh di Fpt Industrial, il marchio di Iveco Group specializzato in tecnologie powertrain, il veicolo vanta un’autonomia di 450 km in condizioni operative normali. L’E-Way H2 prevede sia il rifornimento di idrogeno sia la ricarica diretta della batteria. Sviluppato da Iveco Bus, questo concetto ibrido non solo ottimizza il modo in cui il veicolo viene caricato, ma aiuta anche il pacco batteria di bordo e il sistema di celle a combustibile a raggiungere la massima efficienza e durata.

“Hyundai è pioniere e leader nella tecnologia dell’idrogeno da 25 anni. Crediamo fermamente che questa fonte di energia sia uno dei pilastri fondamentali per realizzare una società sostenibile e siamo lieti di condividere questa visione con il nostro partner Iveco Group”, ha affermato Ken Ramirez, Executive Vice President e Head of Global Commercial Vehicle & Hydrogen Business di Hyundai Motor Company. E-Way H2 “è il risultato della riuscita collaborazione con Hyundai Motor Company e dimostra che, unendo le nostre forze, possiamo promuovere un sistema di trasporto delle persone che sia rispettoso dell’ambiente, aiuti a combattere il cambiamento climatico e crei un futuro più sano per le generazioni a venire”, ha commentato Domenico Nucera, president, Bus Business Unit di Iveco Group.

Ip e eMacquarie: JV IPlanet su elettrificazione aree servizio

Ip e eMacquarie: JV IPlanet su elettrificazione aree servizioRoma, 6 ott. (askanews) – IP, l’operatore privato italiano nel settore dei carburanti e della mobilità, eMacquarie Capital, investitore e consulente leader nei settori delle infrastrutture e delle energie rinnovabili, hanno firmato un accordo vincolante per costituire IPlanet, una Joint Venture paritetica per l’elettrificazione aree di servizio sulla viabilità urbana ed extraurbana.

Secondo quanto riporta un comunicato, la nuova società installerà punti di ricarica elettrica in 510 stazioni di servizio a marchio IP con un piano che sarà completato entro il 2032. Le prime stazioni con il nuovo marchio IPlanet saranno attive nella prima metà del 2024.

IP e Macquarie: joint venture per transizione green aree di servizio

IP e Macquarie: joint venture per transizione green aree di servizioMilano, 5 ott. (askanews) – IP e Macquarie Capital hanno firmato un accordo vincolante per costituire Iplanet, una joint venture paritetica per l’elettrificazione delle aree di servizio sulla viabilità urbana ed extraurbana. Lo si legge in una nota. Il closing è atteso entro la fine del 2023.

La nuova società inizialmente sarà composta da 510 aree di servizio IP in tutta Italia dove i distributori di carburante tradizionali saranno integrati con stazioni di ricarica elettrica. La trasformazione dell’intero portafoglio dovrebbe essere completata entro il 2032. L’obiettivo, attraverso le tecnologie fast+ (150 kW) e ultrafast (di almeno 300 kW) che saranno a disposizione sulle stazioni IPLANET, è quello di consentire ai viaggiatori un rifornimento in circa 15 minuti, riducendo i tempi di attesa e agevolando un maggiore utilizzo dell’auto elettrica. L’accordo è stato sottoscritto da Ugo Brachetti Peretti, Presidente di IP Gruppo api, Alberto Chiarini, Amministratore delegato di IP Gruppo api e Roberto Purcaro, Executive Director, Infrastructure & Energy Capital e Head of Macquarie Capital Italy.

“Con IPLANET prende forma la nostra visione della stazione di servizio come infrastruttura chiave della transizione”, ha detto Ugo Brachetti Peretti, Presidente di IP. “Un hub multi-energia e multiservizi pronto a soddisfare le diverse esigenze di mobilità degli italiani. Questo accordo, insieme all’acquisizione degli asset italiani di ESSO, conferisce al nostro gruppo la dimensione e la capacità operativa necessarie per diffondere la mobilità sostenibile: dall’elettrico ai carburanti tradizionali sempre più puliti, dai biocarburanti all’idrogeno”, ha aggiunto. Roberto Purcaro, Head of Macquarie Capital Italy, ha ricordato che “entro il 2030 l’Italia punta ad avere 6,6 milioni di auto elettriche in circolazione e oltre 160.000 punti di ricarica EV installati in tutto il Paese. Continuiamo a supportare le aziende nei loro piani di transizione energetica e attraverso questa joint venture con IP, intendiamo avere un ruolo chiave nel contribuire al raggiungimento di questi ambiziosi obiettivi, che costituiscono una parte importante della decarbonizzazione del settore dei trasporti”.

Con la joint venture si prevede che in numerose aree di servizio IPLANET l’energia elettrica sarà fornita da pannelli solari installati in loco, e gestita da sistemi di stoccaggio a batteria per consentire un utilizzo ottimale della fonte rinnovabile. La nascita di IPLANET e il piano di sviluppo dell’infrastruttura agevolerà una mobilità più sostenibile, in coerenza anche con gli indirizzi nazionali ed europei. Questo mese, peraltro, IP ha ottenuto un finanziamento di 29,3 milioni di euro all’interno del progetto UE Connecting Europe Facility (CEF) proprio per l’installazione di ricariche elettriche.

Stellantis: a Melfi 5 modelli, per la prima volta anche DS e Opel

Stellantis: a Melfi 5 modelli, per la prima volta anche DS e OpelMilano, 3 ott. (askanews) – Melfi diventa il primo stabilimento italiano di Stellantis ad avere una “missione produttiva proiettata al futuro”. Il gruppo ha infatti presentato ai sindacati Fim, Uilm, Fismic e Uglm il piano dello stabilimento che prevede 5 modelli elettrici (più una versione ibrida) su piattaforma Stla Medium di 4 brand diversi: Jeep, Lancia e, per la prima volta, un modello della tedesca Opel e due della francese DS.

“Positiva la conferma dei modelli e delle tempistiche. Non è però un punto di arrivo ma di partenza. Anzi ribadiamo che da domani la responsabilità della politica che ha voluto questa transizione si deve tradurre in fatti: Regione Basilicata e il governo facciano velocemente la loro parte per garantire il polo automotive di Melfi”, il commento dei sindacati. Nel dettaglio il piano produttivo prevede nell’ultimo quadrimestre del 2024 la salita produttiva della prima vettura a marchio DS che passerà per la prima volta in linea al “pilotino” di Melfi già alla fine della prossima settimana.

Nel 2025 entreranno in produzione altre due vetture: la Compass di Jeep anche ibrida e una DS. Nel 2026 le ultime due, una a marchio Lancia e l’altra a marchio Opel. Tutte le 5 vetture saranno prodotte su piattaforma Stla Medium concepita per l’elettrificazione. Stellantis ha confermato anche la realizzazione di una nuova linea di assemblaggio delle batterie che partirà in contemporanea al lancio dei nuovi modelli.

Nel piano è definito anche il cronoprogramma di uscita delle vetture attualmente in produzione: la prima nell’arco del 2024 sarà la 500X, la seconda al termine del 2025 sarà la Jeep Renegade. Incassato il piano produttivo, i sindacati guardano con preoccupazione all’indotto e alla logistica. “A Melfi c’è un indotto quasi esclusivamente legato a Stellantis. Abbiamo posto la domanda al gruppo, ma è essenziale capire anche quali garanzie il governo è in grado di dare”, afferma il segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano.