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Lamborghini, ricavi 9 mesi per la prima volta sopra 2 mld (+5%)

Lamborghini, ricavi 9 mesi per la prima volta sopra 2 mld (+5%)Milano, 30 ott. (askanews) – Per la prima volta nella storia di Lamborghini, il fatturato supera la soglia dei 2 miliardi di euro dopo i primi 9 mesi, con un aumento del +5,2% rispetto all’anno precedente, mentre il risultato operativo pari a 618 milioni supera l’intero anno fiscale 2022.

“Continua il nostro percorso di crescita che si traduce, ancora una volta, in nuovi record per l’azienda. Il programma Direzione Cor Tauri proseguirà nei prossimi mesi con un importante step, rappresentato dalle prime consegne ai clienti di Revuelto, la prima ibrida plug-in della nostra storia”, afferma Stephan Winkelmann, Chairman e Ceo di Lamborghini. In termini di consegne il record si attesta a 7.744 auto consegnate, con un +4,2% rispetto all’anno precedente. Le vendite si riferiscono quasi esclusivamente ai due modelli con motore termico Urus e Huracan, sold out fino a fine produzione, prevista nella seconda metà del 2024, quando la gamma verrà totalmente ibridizzata.

A livello di consegne nelle macroaree, le tre regioni Emea, America ed Asia Pacifico distribuiscono, rispettivamente, 3.117, 2.728 e 1.899 vetture. Per quanto riguarda i singoli mercati, gli Stati Uniti si confermano al primo posto (2.342 automobili consegnate), seguiti da Germania (709 unità), Regno Unito (688), Chinese mainland, Hong Kong e Macao (643), Giappone (434), Middle East (370) ed Italia (336). Il crescita anche il numero di dealer con 5 nuove aperture nel terzo trimestre per un totale di 182 dealer in 54 mercati.

Lamborghini prevede di raggiungere risultati positivi nel IV trimestre, con “ottime” aspettative per gli obiettivi da raggiungere.

Volkswagen: prime immagini della ID.7 in versione station wagon

Volkswagen: prime immagini della ID.7 in versione station wagonMilano, 30 ott. (askanews) – Volkswagen svela le prime foto della versione station wagon del modello di punta 100% elettrico ID.7 che si chiamerà ID.7 Tourer. Il nuovo modello sarà lanciato in Europa nel 2024.

La nuova variante della ID.7, come tutti i modelli della famiglia ID., si basa sulla piattaforma Meb del gruppo Volkswagen. Come la ID.7, anche la ID.7 Tourer sarà prodotta nello stabilimento Volkswagen di Emden. Dopo la ID.4, la ID.7 è il secondo modello basato su Meb ad essere prodotto nel nord-ovest della Germania.

Porsche amplia partnership con Google, dal 2025 servizi integrati

Porsche amplia partnership con Google, dal 2025 servizi integratiMilano, 30 ott. (askanews) – Porsche amplia la partnership con con Google, con l’obiettivo di offrire entro la metà del decennio i servizi Google di navigazione, voce ed ecosistema di app integrati nei veicoli. L’avvio della produzione di auto con i servizi Google integrati è previsto entro il 2025. I clienti Porsche continueranno a trovare l’interfaccia utente del Porsche Communication Management (Pcm), inclusi gli aggiornamenti online.

“Abbiamo un approccio aperto e stiamo sviluppando innovazioni con i principali partner tecnologici”, afferma Oliver Blume, Ceo di Porsche. “Con un’esperienza di infotainment basata su Android, i guidatori potranno accedere alle più recenti tecnologie e servizi Google insieme al meglio del design e del marchio Porsche”, afferma Hiroshi Lockheimer, svp of Platforms and Ecosystems di Google.

Volvo, ricavi III trim +18% a 92 mld sek, utile operativo +75%

Volvo, ricavi III trim +18% a 92 mld sek, utile operativo +75%Milano, 30 ott. (askanews) – Volvo Cars chiude il III trimestre con ricavi in aumento del 18% a 92 miliardi di corone svedesi o 7,8 miliardi di euro. L’utile operativo (escluse JV e società collegate) è pari a 6,1 miliardi di corone svedesi o 516,4 milioni di euro, in aumento del 75% rispetto ai 3,5 miliardi di corone del terzo trimestre 2022, pari a un margine del 6,7% (4,4%). Al netto delle jv e delle società collegato l’utile operativo è pari a 4,5 miliardi di corone svedesi (4,8% di margine). L’utile per azione del terzo trimestre è stato di 1,01 corone svedesi o 0,086 euro. La quota di vendite di auto completamente elettriche nel terzo trimestre è pari al 13% (7% nel terzo trimestre del 2022).

Fra i modello l’EX30 registra un numero di preordini superiore alle aspettative, con le prime consegne attese nel IV trimestre. Per far fronte alla domanda Volvo produrrà l’EX30 anche nello stabilimento belga di Ghent, a partire dal 2025. “Il trimestre ha avuto l’andamento previsto, mettendoci nelle condizioni ideali per chiudere l’anno con una solida crescita a due cifre dei volumi delle vendite a privati e con una quota sensibilmente più elevata di auto completamente elettriche consegnate. Al contempo, all’orizzonte permangono incertezze e pertanto continuiamo a rimanere vigili. Continueremo a insistere sull’attenzione ai costi e ci impegneremo per rendere le nostre attività più efficienti e sostenibili”, ha dichiarato Jim Rowan, presidente e Ceo di Volvo Cars.

Stellantis investe 1,5 mld per il 21% di Leapmotor e torna in Cina

Stellantis investe 1,5 mld per il 21% di Leapmotor e torna in CinaMilano, 26 ott. (askanews) – Dopo la conclusione del rapporto con Gac, Stellantis torna in Cina rilevando per 1,5 miliardi di euro il 21,2% di Leapmotor, quarto produttore di auto elettriche del paese fondato nel 2015 da Zhu Jiangming e quotato a Hong Kong dal 2022.

Leapmotor nel 2022 ha venduto 110mila auto elettriche e ha una gamma composta da tre bev: la citycar T03, la berlina C01 e il suv C11, questi ultimi due con l’opzione “extended range” che prevede un motore termico 4 cilindri che funge da generatore per ricaricare le batterie. Negativa la reazione in Borsa: Leapmotor ha chiuso in calo del 10,9% a Hong Kong, mentre Stellantis registra una flessione dello 0,5%. L’accordo con il gruppo cinese prevede anche la creazione della joint venture Leapmotor International controllata al 51% da Stellantis per gestire le esportazione delle auto elettriche del brand cinese nel mondo, con lo sbarco in Europa previsto fra due anni. Stellantis nominerà il Ceo della jv e avrà due posti nel Cda di Leapmotor. Una volta definiti gli obiettivi di medio e lungo periodo con Leapmotor, Tavares ha detto che potrebbe valutare una revisione dei target del piano industriale che fissa in 20 miliardi di euro i ricavi attesi dalla Cina al 2030 e che, nel caso, ci sarà un Capital Market Day dedicato.

“La transizione verso una mobilità sostenibile sarà una battaglia durissima, questo accordo ci permetterà di essere competitivi. Non essere presenti in Cina sarebbe stato un limite per il nostro sviluppo”, ha detto il Ceo, Carlos Tavares, in una conference call da Hangzhou dove nella notte si è firmato l’accordo. Rispetto all’esperienza con Gac, “l’organizzazione oggi è molto diversa. E’ come imparare ad andare in bici, siamo caduti e abbiamo imparato. Faremo attenzione ad evitare gli errori del passato”, ha aggiunto. In base all’accordo Leapmotor gestirà le operazioni in Cina dove punta a sfidare Tesla e Byd, mentre Stellantis si occuperà dello sviluppo del brand all’estero, facendo leva sulla rete di distribuzione. “Non siamo un cavallo di Troia dei cinesi ma lottiamo per il nostro interesse. Le esportazioni serviranno anche per sostenere il business di Leapmotor in Cina, dove i margini sono bassi a causa di una guerra feroce sui prezzi. Ma saremo noi a controllare il flusso e se le vendite di Leapmotor cresceranno, ne beneficeremo anche noi”, ha detto Tavares. “Vogliamo essere protagonisti e non spettatori dell’offensiva cinese: grazie all’accordo saremo co-piloti delle operazioni in Cina e alla guida di quelle all’estero”.

Per evitare eventuali dazi o barriere da parte dell’Ue, Tavares ha detto che Stellantis “è pronta ad utilizzare i propri stabilimenti globali per produrre le auto di Leapmotor, così nessuno potrà contestarci”. Il vantaggio di produrre in Cina sono i costi inferiori fino al 30% rispetto ai mercati maturi che consentono di avere prezzi delle auto elettriche accessibili. “L’ansia da ricarica sarà superata con l’aumento delle capacità delle batterie, possiamo andare oltre i 700 km di autonomia, e con la diffusione delle colonnine di ricarica. Resta il tema dell’accessibilità: la domanda crolla quando finiscono gli incentivi, come è accaduto in Germania. Se non risolviamo la questione del prezzo, la domanda di elettrico non sarà sufficiente per sostenere la transizione”. A riguardo Stellantis ha da poco lanciato la nuova Citroen e-C3 elettrica con un prezzo di attacco inferiore ai 20mila euro. “Produciamo la C3 in Slovacchia e questi prezzi sono sostenibili solo grazie a una struttura dei costi competitiva. E da questo punto di vista, Leapmotor e la Cina sono competitivi”.

Quanto a Leapmotor che continuerà ad essere gestita dal fondatore Zhu Jiangming, Tavares ha detto che i “conti stanno crescendo” e si è augurato che diventi “profittevole” il prima possibile. “Sono il quarto gruppo di auto elettriche cinese, a un passo dal terzo posto. Sono focalizzati sullo sviluppo tecnologico, appassionati di prodotto come noi e hanno un’ottima gestione finanziaria: non cercano di conquistare quote di mercato penalizzando i margini”.

Bmw Serie 5, la berlina business si rinnova e diventa elettrica

Bmw Serie 5, la berlina business si rinnova e diventa elettricaMilano, 26 ott. (askanews) – Arriva sul mercato italiano la nuova Bmw Serie 5, la berlina business best seller del brand, la prima a chiamarsi Serie, giunta all’ottava generazione con 10 milioni di unità vendute dal lancio nel 1972. Prodotta a Dingolfing, lo stabilimento del top di gamma Bmw dove si assemblano anche batterie e motori elettrici, la Bmw Serie 5 unisce le doti dinamiche della Serie 3 con il lusso della Serie 7 e si presenta con una gamma completa di motorizzazioni con trazione integrale o posteriore: elettrico, plug-in benzina e diesel con tecnologia mild hybrid a 48 volt. Da segnalare l’autonomia del modello di attacco: la versione 520d mild hybrid a 48v, che abbiamo potuto provare nel test drive da Milano alle colline biellesi, arriva a mille km, con un consumo dichiarato vicino ai 20 km/l.

Il design è stato rinnovato mentre le misure sono praticamente invariate (+97 mm di lunghezza). Il frontale presenta una interpretazione moderna della calandra orizzontale a doppio rene con perimetro illuminato (optional). Di profilo spiccano le minigonne laterali nere, maniglie a filo e il numero 5 in rilievo alla base del montante C, mentre al posteriore si notano i nuovi gruppi ottici sottili e piatti divisi da una striscia cromata. Come optional sono disponibili i pacchetti M Sport e M Sport Pro con sospensioni più sportive, ruote posteriori sterzanti e barra stabilizzatrice adattiva. Nuovi anche gli interni di qualità e ben rifiniti, per la prima volta completamente “vegani” senza impiego di pelle. L’infotainment è gestito con il sistema operativo 8.5 con mappe personalizzabili, widget per un accesso rapido alle funzioni più utilizzate e app di gioco e intrattenimento come YouTube e per l’Italia RaiPlay. Per aumentare il comfort e la sicurezza alla guida e in coda, sono presenti numerosi Adas abilitati fino al livello di guida autonoma 3 e migliorati nel riconoscimento di pedoni, bici e monopattini e, in generale, del traffico. In autostrada, nei paesi dove il livello 3 è abilitato, la Bmw Serie 5 si può guidare senza mani fino a 130 km/h e si possono effettuare sorpassi spostando lo sguardo sullo specchietto per uscire dalla corsia e all’interno per rientrare. Al momento il servizio è abilitato solo in Usa e Germania. Aggiornati anche i sistemi di parcheggio: la Bmw Serie 5 si può parcheggiare tramite app.

La potenza dei motori spazia dai 190 CV della 520i ai 601 CV dell’elettrica top di gamma, la Bmw i5 M60 xDrive. Nuovi i motori termici diesel e benzina, quest’ultimo a ciclo Miller, elettrificati a 48V con motore elettrico nel cambio che permette il veleggiamento (coasting), ma non la percorrenza in elettrico puro. Le versioni plug-in montano la quinta generazione di powertrain elettrici compatti con motore da 145 kW (+75%) e batteria modulare (si può aggiustare anche un singolo modulo) da 19,3 kW che permette un’autonomia fino a 100 km (+78%), oltre mille complessivi. I modelli elettrici i5 eDrive 40 e M60 xDrive hanno batterie con capacità netta di 81,2 kW per un’autonomia fino a 580 km per la versione meno potente e 516 km per la M60. Risultati raggiunti anche grazie a un’elevata efficienza aerodinamica con un coefficiente Cw di 0,23. Velocizzati anche i tempi di ricarica: le batterie sopportano una potenza fino a 205 kW che permette di passare dal 10 all’80% in 30 minuti. Per le ricariche domestiche viene fornita, in partnership con E.On, la wallbox già abilitata al dialogo con l’abitazione e la rete tramite app, quando il servizio sarò attivo.

La Bmw Serie 5 supporta il plug and charge con Ionity ed Enel X (fino a 5 contratti). Nel 2024 è attesa la versione Touring, apprezzata soprattutto in Italia e Germania, ed è probabile che ci sarà anche una versione M. I prezzi partono dai 66.700 euro della 520i fino ai 100.200 della i5 M60, passando per i 67.900 della versione diesel e i 74.400 della i5 eDrive 40.

Volkswagen: utile operativo 9 mesi -7%, taglia stime 2023

Volkswagen: utile operativo 9 mesi -7%, taglia stime 2023Milano, 26 ott. (askanews) – Il Gruppo Volkswagen registra una crescita delle consegne e dei ricavi nei primi nove mesi del 2023. Le consegne, si legge in una nota, sono aumentate dell’11% su base annua a 6,7 milioni di veicoli. Il fatturato è cresciuto del 16% a 235,1 miliardi di euro. Alla fine del terzo trimestre del 2023 il volume degli ordini si è mantenuto al livello “elevato” di 1,4 milioni di veicoli solo in Europa occidentale. La liquidità netta della Divisione Automotive è rimasta “molto solida” attestandosi a 36,7 miliardi di euro.

“Nel complesso, siamo su una strada solida e abbiamo nuovamente aumentato i volumi di vendita e i ricavi nel terzo trimestre. Non possiamo tuttavia ritenerci soddisfatti della nostra redditività, che nel terzo trimestre è stata inferiore ai nostri obiettivi ambiziosi. Ora ci stiamo concentrando sull’implementazione sistematica del piano in 10 punti e sui nostri programmi di performance cross-brand”, ha detto Arno Antlitz, Cfo e Coo del gruppo Volkswagen. L’utile operativo nei primi nove mesi è diminuito del 7% a 16,2 miliardi di euro pari a un margine sulle vendite del 6,9%. A pesare gli effetti negativi derivanti dai costi dei prodotti e dalle interruzioni della produzione nel terzo trimestre, in particolare sui brand “core” (Volkswagen, Volkswagen Commercial Vehicles, Skoda, Seat/Cupra).

Le consegne di veicoli elettrici a batteria (Bev) in sono aumentate del 45% a 531.500 veicoli nei primi nove mesi. La quota Bev delle consegne totali è cresciuta al 7,9% nei primi nove mesi Alla luce dei risultati Volkswagen ha aggiornato le previsioni per il 2023 e ora prevede che il risultato operativo prima degli effetti straordinari sarà attorno al livello dell’anno precedente (22,5 miliardi di euro) Il cash flow dell’auto è atteso fra 35 e 40 miliardi di euro. Le vendite di veicoli sono attese a 9-9,5 milioni di unità, con ricavi superiori del 10-15% rispetto allo scorso anno.

Stellantis verso accordo per rilevare 20% della cinese Leapmotor

Stellantis verso accordo per rilevare 20% della cinese LeapmotorMilano, 25 ott. (askanews) – Stellantis è vicina a un accordo per acquisire una partecipazione pari al 20% nella società cinese di veicoli elettrici Zhejiang Leapmotor Technologies. Lo riporta l’agenzia Bloomberg, citando fonti vicino al dossier. Le società starebbero definendo gli ultimi dettagli dell’operazione che potrebbe essere annunciata già nei prossimi giorni. Per Stellantis si traterebbe di un ritorno in Cina dopo il divorzio da Gac (Guangzhou Automobile Group) con cui era stata creata una società per la produzione e vendita di Jeep.

Leapmtor è quotata alla Borsa di Hong Kong e ha una capitalizzazione di circa 5,4 miliardi di dollari. Una quota del 20% avrebbe un valore superiore al miliardo di dollari. Sempre secondo fonti citate da Bloomberg, Leapmotor e Stellantis starebbero anche discutendo la creazione di una joint venture per consentire a Stellantis di produrre e vendere alcune auto Leapmotor al di fuori della Cina.

Ferrari SP-8, la nuova roadster one-off

Ferrari SP-8, la nuova roadster one-offMilano, 24 ott. (askanews) – Ferrari ha svelato la nuova Ferrari della serie One-Off appartenente al programma Progetti Speciali: la Ferrari SP-8. L’auto, disegnata dal Centro Stile Ferrari sotto la direzione di Flavio Manzoni, è una vettura V8 a motore centrale-posteriore che si basa sulla F8 Spider da cui eredita impostazione, telaio e motorizzazione. La Ferrari SP-8 entra così a far parte del segmento maggiormente esclusivo della gamma, il quale racchiude auto uniche, tratteggiate prima e realizzate poi a partire dalle richieste di un cliente, che raggiunge così l’apice delle possibilità di personalizzazione offerte dal Cavallino Rampante.

Il nome della vettura intende celebrare il V8 biturbo da 3,9 litri di cui è dotata ma – essendo il cliente originario di Taiwan – è volto altresì a sottolineare il significato benaugurante del numero otto in lingua cinese, che tradizionalmente indica successo, fortuna e realizzazione personale. La particolarità principale della SP-8 risiede nell’assenza di tetto, il che la rende in tutto e per tutto una roadster a due posti, accentuandone il carattere sportivo e la capacità di emozionare sia alla vista che durante la guida en plein air. Si è di conseguenza resa necessaria una grande opera di affinamento aerodinamico tramite simulazioni CFD, test in galleria del vento e prove dinamiche per garantire un livello di comfort acustico e un wind feeling del tutto paragonabili a quello della vettura di ispirazione.

Stellantis: accordo con Orano per riciclo batterie bev

Stellantis: accordo con Orano per riciclo batterie bevMilano, 24 ott. (askanews) – Stellantis e Orano hanno firmato un memorandum per la creazione di una joint venture per il riciclo delle batterie dei veicoli elettrici e materiali provenienti dalle gigafactory in Europa allargata e Nord America. L’accordo rafforza la posizione di Stellantis nella catena del valore delle batterie per veicoli elettrici e assicura un ulteriore accesso a cobalto, nichel e litio necessari per l’elettrificazione e la transizione energetica.

“Gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite hanno evidenziato la necessità di trovare soluzioni come questa, con Orano, per affrontare la sfida della scarsità di risorse naturali e della sostenibilità”, ha dichiarato Alison Jones, Senior Vice President della business unit Economia Circolare di Stellantis. La joint venture si avvale della tecnologia innovativa a basse emissioni di carbonio di Orano, che si distacca dai processi esistenti consentendo il recupero di tutti i materiali dalle batterie agli ioni di litio e la produzione di nuovi materiali per i catodi. L’accordo consentirà di produrre materiali noti anche come “massa nera” o “massa attiva”. Questi potranno essere raffinati nell’impianto idrometallurgico di Orano che sarà realizzato a Dunkerque, in Francia, per consentirne il riutilizzo nelle batterie e chiudere così il ciclo dell’economia circolare. Grazie all’innovativo pretrattamento e a una tecnologia idrometallurgica all’avanguardia, il tasso di recupero dei metalli può raggiungere livelli superiori al 90%.

“Siamo estremamente soddisfatti di questa partnership, che ci consente di lavorare al riciclo delle batterie elettriche usate con un attore importante come Stellantis”, ha dichiarato Guillaume Dureau, Director of Innovation, R&D and Nuclear Medicine, Magnets and Batteries del Gruppo Orano. Nell’ambito del piano strategico Dare Forward 2030 di Stellantis, la business unit Economia Circolare mira a decuplicare i ricavi ottenuti dal riciclo e a ottenere ricavi totali per oltre 2 miliardi di euro entro il 2030. Stellantis sta lavorando per diventare un’azienda a zero emissioni di anidride carbonica in tutti gli ambiti entro il 2038, con una percentuale di compensazione a una cifra per le emissioni rimanenti.

La nuova entità commerciale dedicata fornirà ai partner di Stellantis, alla sua rete post-vendita e ad altri costruttori una soluzione per gestire le batterie a fine vita e i materiali di recupero provenienti dalle gigafactory. La produzione inizierà nella prima parte del 2026, riutilizzando gli asset e le strutture esistenti di Stellantis. Per i dipendenti sono previsti investimenti per la riqualificazione e l’aggiornamento professionale. La joint venture è soggetta all’approvazione della documentazione definitiva.