Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Stellantis: a Melfi 5 modelli, per la prima volta anche DS e Opel

Stellantis: a Melfi 5 modelli, per la prima volta anche DS e OpelMilano, 3 ott. (askanews) – Melfi diventa il primo stabilimento italiano di Stellantis ad avere una “missione produttiva proiettata al futuro”. Il gruppo ha infatti presentato ai sindacati Fim, Uilm, Fismic e Uglm il piano dello stabilimento che prevede 5 modelli elettrici (più una versione ibrida) su piattaforma Stla Medium di 4 brand diversi: Jeep, Lancia e, per la prima volta, un modello della tedesca Opel e due della francese DS.

“Positiva la conferma dei modelli e delle tempistiche. Non è però un punto di arrivo ma di partenza. Anzi ribadiamo che da domani la responsabilità della politica che ha voluto questa transizione si deve tradurre in fatti: Regione Basilicata e il governo facciano velocemente la loro parte per garantire il polo automotive di Melfi”, il commento dei sindacati. Nel dettaglio il piano produttivo prevede nell’ultimo quadrimestre del 2024 la salita produttiva della prima vettura a marchio DS che passerà per la prima volta in linea al “pilotino” di Melfi già alla fine della prossima settimana.

Nel 2025 entreranno in produzione altre due vetture: la Compass di Jeep anche ibrida e una DS. Nel 2026 le ultime due, una a marchio Lancia e l’altra a marchio Opel. Tutte le 5 vetture saranno prodotte su piattaforma Stla Medium concepita per l’elettrificazione. Stellantis ha confermato anche la realizzazione di una nuova linea di assemblaggio delle batterie che partirà in contemporanea al lancio dei nuovi modelli.

Nel piano è definito anche il cronoprogramma di uscita delle vetture attualmente in produzione: la prima nell’arco del 2024 sarà la 500X, la seconda al termine del 2025 sarà la Jeep Renegade. Incassato il piano produttivo, i sindacati guardano con preoccupazione all’indotto e alla logistica. “A Melfi c’è un indotto quasi esclusivamente legato a Stellantis. Abbiamo posto la domanda al gruppo, ma è essenziale capire anche quali garanzie il governo è in grado di dare”, afferma il segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano.

Stellantis batte il mercato a settembre, quota sale al 32,5%

Stellantis batte il mercato a settembre, quota sale al 32,5%Milano, 3 ott. (askanews) – Cresce a settembre la quota di Stellantis in Italia trainata dai volumi positivi di tutti i suoi brand. Rispetto allo stesso mese dello scorso anno, secondo i dati elaborati da Dataforce, il gruppo ha registrato infatti una quota del 32,5%, in crescita dello 0,5%. Complessivamente i volumi sono cresciuti del 25% a 44.406 unità, rispetto al +22,8% del mercato.

Fiat/Abarth, con una crescita del 13,1% dei volumi rispetto al settembre dello scorso anno (16.156 unità), continua a dominare il mercato nel settore autovetture. La Panda è sempre l’automobile più venduta sia a settembre, con 9.322 unità, che nei primi nove mesi dell’anno con 72.702 unità. Tra le Bev, la 500e continua a essere la leader delle auto elettriche compatte nei primi nove mesi dell’anno con una quota del 22%. Sostenibilità e accessibilità rafforzata anche dal ritorno di Fiat nel segmento B con il lancio della nuova 600, disponibile sia nella versione 100% elettrica che nella versione ibrida da 100cv. Jeep, con una crescita dei volumi del 110% (6.100 unità rispetto alle 2.905 del settembre 2022), registra una quota del 18% del mercato dei veicoli ibridi plug-in (Phev) con la sua gamma 4xe. In crescita la quota complessiva del brand che sale al 4,5%. Lato Peugeot, in crescita, la quota si attesta al 5,1%, +1,1% rispetto al settembre 2022. Sul fronte dei volumi, il brand ha registrato una crescita delle vetture del 61,1% con 6.665 unità. Insieme agli Lcv, i volumi si attestano a 7.800 unità, con una crescita del 56% complessiva rispetto al settembre 2022. Sul fronte Bev, a settembre Peugeot è stata leader nel segmento B (berlina + suv) grazie a e2008 ed e208. Grande successo del lancio di Nuovo Peugeot 2008, il suv anche elettrico con un’autonomia fino a 406 km. Sul fronte Opel, Corsa Electric è la vettura più venduta tra le elettriche compatte considerando auto e LCV. Opel registra il miglior risultato, dal maggio 2022, nel segmento dei privati con una market share del 3,1%.

Anche gli altri brand, tra cui Lancia e DS Automobiles, hanno sostenuto i volumi. In particolare, con oltre 2.200 immatricolazioni, Alfa Romeo è cresciuta a settembre del 40% anno su anno. A guidare la crescita c’è Tonale, che a settembre si è confermata al primo posto dei premium nel segmento C-Suv, con il 5,4% di quota nel segmento e vendite nei nove mesi pari a quasi 15mila unità. Nei veicoli commerciali, infine, Stellantis conferma anche a settembre la sua leadership del mercato con il 44,6% di quota e oltre 7.700 unità consegnate.

Stellantis, sindacati: quinto modello per Melfi diventa realtà

Stellantis, sindacati: quinto modello per Melfi diventa realtàMilano, 3 ott. (askanews) – Il quinto modello per lo stabilimento Stellantis di Melfi diventa realtà. In un incontro con i sindacati Fim, Uilm, Fismic e Uglm, il gruppo auto ha illustrato il cronoprogramma per la produzione di vetture su piattaforma Stla Medium per lo stabilimento.

Nel dettaglio, spiegano i sindacati, nell’ultimo quadrimestre del 2024 ci sarà la salita produttiva della prima vettura a marchio DS che passerà per la prima volta in linea al pilotino di Melfi già alla fine della prossima settimana. Nel 2025 entrerà la produzione di altre due vetture: una a marchio Jeep e una DS. Nel 2026 entreranno in produzione le ultime due, una a marchio Lancia e l’altra a marchio Opel.

Tutte le 5 vetture saranno prodotte su piattaforma Stla Medium concepita per l’elettrificazione. Stellantis ha confermato la realizzazione della nuova linea di assemblaggio delle batterie che partirà in contemporanea al lancio dei nuovi modelli. La Jeep Compass, proseguono i sindacati, sarà prodotta anche in una versione ibrida di ultima generazione per accompagnare gradatamente il mercato dell’elettrico.

Inoltre, è stato definito il cronoprogramma di uscita delle vetture attualmente in produzione: la prima ad uscire nell’arco del 2024 sarà la 500X, la seconda al termine del 2025 sarà la Jeep Renegade. Per quanto concerne l’indotto di Melfi e la logistica, “Stellantis ha dichiarato che tutte le aziende che ne fanno parte stanno partecipando alle gare in corso ma, in questo processo complesso di transizione energetica, tutti devono fornire il loro apporto – partendo dalle istituzioni regionali e governative – affinché si possano creare le giuste condizioni per una trasformazione epocale del settore automotive che non produca danni sociali”.

Melfi è “il primo stabilimento italiano ad avere una missione produttiva proiettata al futuro con i 5 modelli elettrici e una versione ibrida. Questo risultato forse sorprenderà quanti hanno “gufato” sul futuro dello stabilimento”. “Sicuramente oggi – concludono i sindacati – non è un punto di arrivo ma di partenza e anzi ribadiamo che a partire da domani la responsabilità della politica che ha voluto questa transizione si deve tradurre in fatti: noi come organizzazioni sindacali abbiamo fatto la nostra parte, ora la Regione Basilicata in primis ed il governo centrale facciano velocemente la loro parte in maniera concreta per garantire il polo automotive di Melfi”.

Federauto: a settembre boom km zero, elettriche in ritardo

Federauto: a settembre boom km zero, elettriche in ritardoMilano, 2 ott. (askanews) – I dati del mercato dell’auto di settembre (+22,78% a 136.283 unità) “sono stati certamente condizionati dalle forzature legate alla chiusura del terzo trimestre e al raggiungimento degli obiettivi imposti alle Reti per l’ottenimento dei premi di volume e il mantenimento delle quote di mercato”. E’ quanto dichiara Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto.

“Come già stiamo assistendo da alcuni mesi, la raccolta degli ordini, soprattutto di veicoli a basse emissioni, è in contrazione poiché l’elettrificazione dei veicoli, come noto, sta incontrando molti ostacoli, fra tutti economici e infrastrutturali”. La stasi sul fronte della domanda privata green, secondo Cosentino “sta quindi determinando una crescente corsa alle immatricolazioni degli ultimi tre giorni del mese: la pressione commerciale su molte Reti di vendita sta toccando livelli di guardia. A settembre, al netto delle auto immatricolazioni, la consistenza del mercato reale – quello dei clienti “veri” – sarebbe stata più bassa e il tasso di crescita decisamente più modesto”. Quanto alla transizioni verso l’elettrico, servono “adeguati fattori abilitanti che al momento non procedono come dovrebbero, ponendo tra l’altro l’Italia in una posizione di continua rincorsa rispetto agli altri principali Paesi in Europa. Auspichiamo che l’intesa del Mimit con il gruppo Stellantis possa concludersi in tempi rapidi così da poter riavviare efficacemente il meccanismo degli incentivi all’acquisto di veicoli non inquinanti, di cui residua circa il 70% dei fondi nella fascia 0-20 g/Km di CO2 e il 90% sulla fascia 21-60”.

Moto, Ancma: vendite settembre +20,8% a 27.087 unità

Moto, Ancma: vendite settembre +20,8% a 27.087 unitàMilano, 2 ott. (askanews) – Prosegue la crescita del mercato nazionale delle due ruote a motore. Anche settembre chiude con +20,8% a 27.087 unità sullo stesso mese dell’anno scorso. Lo rende noto Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori).

Gli scooter trainano le vendite, con 14.230 unità (+26,01%). Ottimo anche l’andamento delle moto, che chiudono il mese con un incremento del 19,56% e 11.208 mezzi targati. In calo i ciclomotori, che per il quarto mese consecutivo registrano una flessione, a settembre pari al -5,72% con 1.649 unità vendute. Corre verso le 300 mila unità il mercato cumulato che, nei primi nove mesi dell’anno, immatricola 285.847 veicoli, pari a una performance del +17,06%. Crescono di un quarto (+24,63%) rispetto allo scorso anno i volumi degli scooter che targano 147.455 mezzi; seguono le moto con 123.118 unità e un incremento del 13,48%. Ancora in negativo il segmento dei ciclomotori, che perdono il 12,12% rispetto allo stesso periodo del 2022 e mettono in strada 15.274 veicoli.

Riprende quota anche il mercato degli elettrici, che chiude settembre con un convincente +11,28% e 1.006 veicoli venduti. Buona sia la performance degli scooter (+13,37% e 619 unità) sia quella dei ciclomotori (+10,79% e 349 unità). Resta, tuttavia, in territorio negativo il valore cumulato, con una flessione del 19,01% e 10.329 veicoli.

Auto, Anfia: a settembre crescono benzina e ibride, male bev

Auto, Anfia: a settembre crescono benzina e ibride, male bevMilano, 2 ott. (askanews) – A settembre crescono le immatricolazioni di auto a benzina e ibridi non ricaribili, mentre le elettriche perdono ancora quota con vendite in calo del 2,2% e una quota di mercato del 3,6% (-0,3 p.p.). Lo rende noto l’Anfia.

Nel dettaglio le vendite di auto a benzina sono aumentate del 31,8%, con quota di mercato al 29,7%, mentre le diesel calano del 2,5%, con quota al 15,2%. Nei primi nove mesi del 2023, le immatricolazioni di auto a benzina aumentano del 22,8% e quelle delle auto diesel dell’11,4%, rispettivamente con quote di mercato del 28,5% e del 18,4%. Le auto ad alimentazione alternativa rappresentano, nel solo mese di settembre, il 55,2% del mercato, con volumi in crescita del 26,9% rispetto a quelli di settembre 2022. Tra queste, le autovetture elettrificate rappresentano il 47,1% del mercato di settembre.

Nel dettaglio, le ibride non ricaricabili incrementano del 36,3% nel mese, con una quota del 39,4%. Le ricaricabili aumentano del 10,2% a settembre e rappresentano il 7,6% del mercato del mese (a settembre 2022 la quota era dell’8,5%); nel cumulato crescono del 16,2% e hanno una quota dell’8,4%. Le auto elettriche hanno una quota del 3,6% nel mese e del 3,9% nel cumulato; le vendite diminuiscono del 2,2% a settembre, mentre aumentano del 27,8% nel cumulato. Le ibride plug-in crescono del 24,4% a settembre e mantengono una variazione positiva nel cumulato (+7,9% nei nove mesi), rappresentando il 4% delle immatricolazioni del singolo mese e il 4,5% del totale da inizio anno.

Infine, le autovetture a gas sono l’8,1% dell’immatricolato di settembre, quasi interamente composto da autovetture Gpl (+12,4% nel mese). “Con l’ingresso, oggi, nel quarto trimestre dell’anno, Anfia stima che, nell’intero 2023, il mercato possa raggiungere 1.580.000 immatricolazioni complessive (+20% circa rispetto al 2022)”, afferma Roberto Vavassori, presidente di Anfia.

“In questo scenario, tengo a ribadire l’importanza dell’accordo su Euro 7 raggiunto lo scorso 25 settembre dal Consiglio europeo Competitività, che ha accettato molte delle osservazioni sostenute da Anfia fin dall’inizio dell’iter. Il percorso è comunque ancora lungo e complesso e nelle prossime settimane sarà l’Europarlamento a doversi esprimere sul testo così revisionato”. “Guardando più strettamente al nostro Paese, le priorità riguardano l’avanzamento del Piano Automotive 2030 insieme a Regioni, sindacati e Stellantis, e la rimodulazione degli incentivi attualmente in vigore per l’acquisto di vetture a bassissime e zero emissioni, al fine di renderli più efficaci per la diffusione delle tecnologie green”, conclude Vavassori.

Auto, Csp: a settembre crescono auto a km zero, calano rottomazioni

Auto, Csp: a settembre crescono auto a km zero, calano rottomazioniMilano, 2 ott. (askanews) – Il volume di immatricolazioni di settembre e nel periodo gennaio-settembre è dovuto in misura non trascurabile alle autoimmatricolazioni, cioè alle immatricolazioni ai concessionari di auto nuove da destinare al mercato dell’usato con chilometri zero. Lo rileva il Centro Studi Promotor, sottolineando che le autoimmatricolazioni in settembre sono state 17.200, mentre nel periodo gennaio-agosto sono state 99.286.

“E’ dunque del tutto evidente che il quadro del mercato italiano dell’auto è tutt’altro che rassicurante. Se le immatricolazioni mantenessero fino alla fine dell’anno il tasso di crescita dei primi nove mesi si raggiungerebbe quota 1.587.943. Un livello decisamente lontano dai 2.000.000 di immatricolazioni che sarebbero necessarie per contenere l’invecchiamento del parco circolante”, afferma Gian Primo Quagliano presidente del Centro Studi Promotor. Altro fenomeno negativo è che dal 2021 stanno calando le rottamazioni di autovetture usate. “E’ un fenomeno legato probabilmente alle carenze nell’offerta che, da un lato, inducono a rinviare la sostituzione delle auto già in esercizio e, dall’altro, determinano un aumento della domanda di auto usate anche per vetture che in tempi normali venivano rottamate. La conseguenza di questa situazione è che il parco circolante sta crescendo. Nel 2022 ha superato ampiamente la soglia dei 40 milioni (per l’esattezza 40.213.061 autovetture) e nel 2023 continua a crescere. In sintesi – conclude Gian Primo Quagliano – in Italia abbiamo sempre più auto e sempre più vecchie”.

Dall’inchiesta congiunturale mensile di settembre condotta nei giorni scorsi dal Centro Studi Promotor emerge che il 61% dei concessionari prevede che la situazione non migliorerà nei prossimi tre/quattro mesi e il 24% prevede che peggiorerà, mentre il 28% si attende nuovi aumenti dei prezzi delle auto.

Stellantis, immatricolazioni settembre +24,8% a 44.406 unità

Stellantis, immatricolazioni settembre +24,8% a 44.406 unitàMilano, 2 ott. (askanews) – Immatricolazioni in crescita del 24,8% a 44.406 unità per il gruppo Stellantis in Italia a settembre, rispetto allo stesso mese del 2022. Lo si apprende da dati Dataforce elaborati da Stellantis.

La quota di mercato del gruppo si attesta al 32,5%, rispetto al 32% di settembre 2022 quando le immatricolazioni erano state 35.568. Nei 9 mesi le vendite di Stellantis sono pari a 387.661 unità, in aumento del 22,8%, mentre la quota di mercato è pari al 32,9% rispetto al 36,3% dello scorso anno.

Auto, immatricolazioni settembre +22,8% a 136.283 unità

Auto, immatricolazioni settembre +22,8% a 136.283 unitàMilano, 2 ott. (askanews) – Prosegue la crescita del mercato dell’auto: a settembre le immatricolazioni sono aumentate del 22,8% a 136.283 unità. Lo rende il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nei 9 mesi le immatricolazioni sono state pari a 1.176.882 in crescita del 20,57%, ma ancora in calo del 20% rispetto ai livelli pre-covid del 2019

I trasferimenti di proprietà sono stati 427.058 a fronte di 388.414 passaggi registrati a settembre 2022 con un aumento del 9,95%%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 563.341, ha interessato per il 24,19% vetture nuove e per il 75,8% vetture usate.

Trasporti, pubblicato in Gazzetta il decreto targhe storiche

Trasporti, pubblicato in Gazzetta il decreto targhe storicheRoma, 27 set. (askanews) – È stato pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale il “Decreto targhe storiche”, emanato il 4 agosto scorso dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ci sarà quindi la possibilità di ottenere le targhe di circolazione della prima iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico, spiega lo stesso dicastero con un comunicato, ovvero di potersi dotare di una targa del periodo storico di costruzione o di circolazione per i veicoli di interesse storico e collezionistico.

Ora, le disposizioni saranno applicabili a decorrere dal sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione in G.U. Da quel momento sarà possibile dotare il proprio veicolo di interesse storico e collezionistico (individuato mediante il Certificato di Rilevanza Storica come da art. 60 del Codice della Strada) della targa storica che completerà le caratteristiche di originalità. Il decreto attuativo firmato dal ministro Matteo Salvini determina e indica chiaramente le modalità di applicazione della legge, a partire dalla richiesta che il proprietario dovrà presentare presso uno STA (Sportello Telematico dell’Automobilista) o un Ufficio della Motorizzazione Civile. Le istanze possono essere avanzate per i veicoli di interesse storico e collezionistico dotati di Certificato di Rilevanza Storica radiati d’ufficio o per esportazione, per quelli reimmatricolati e per quelli di origine sconosciuta. Il rilascio delle targhe storiche è soggetto al pagamento di 549,00 euro per gli autoveicoli e di 274,50 euro per i motocicli e le macchine agricole.