Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Nissan: 221,9 mld yen utile anno fiscale 2022, dividendo 10 yen

Nissan: 221,9 mld yen utile anno fiscale 2022, dividendo 10 yenMilano, 11 mag. (askanews) – Nell’anno fiscale 2022, chiuso lo scorso 31 marzo, Nissan in un contesto molto sfidante ha registrato un significativo incremento della redditività, grazie al miglioramento della qualità delle vendite e dei ricavi unitari dei principali nuovi modelli in ogni mercato.

La prolungata carenza di semiconduttori e la scarsa disponibilità di ricambi dovuta alle chiusure in Cina hanno avuto un impatto notevole sui piani di produzione e sulla fornitura di veicoli, con un volume di vendite globale di 3,3 milioni di unità. Nonostante queste sfide, gli utili di Nissan hanno superato le stime di crescita, riviste al rialzo in occasione dell’annuncio dei risultati finanziari del primo semestre. Per l’intero anno fiscale, i ricavi netti consolidati sono pari a 10,6 trilioni di yen, con un utile operativo di 377,1 miliardi di yen e un margine operativo del 3,6%. L’utile netto è pari a 221,9 miliardi di yen. La liquidità netta del settore automobilistico è di 1,2 trilioni yen. Per l’anno fiscale 2022, Nissan intende proporre all’assemblea degli azionisti il pagamento di un dividendo pari a 10 yen per azione.

Se si prende in considerazione la joint-venture in Cina su base proporzionale, l’utile operativo è di 484,6 miliardi di yen, che equivale a un margine operativo del 4,1%, mentre l’utile netto è di 221,9 miliardi di yen. Per l’anno fiscale 2023 Nissan, in contesto che continuerà a essere sfidante, punta ad aumentare l’utile operativo del 38% a 520 miliardi di yen rispetto all’anno fiscale 2022. I ricavi sono attesi a 12,4 trilioni di yen e l’utile netto a 315 miliardi di yen. Nissan conta di aumentare anche il dividendo a 15 yen per azione o oltre.

“Nell’anno fiscale 2022, Nissan ha ottenuto un significativo miglioramento dell’utile operativo rispetto all’anno precedente, in un contesto di mercato difficile. Si tratta del risultato degli sforzi per rafforzare le nostre basi commerciali attraverso Nissan Next. Anche se per l’anno fiscale 2023, l’ultimo del piano Nissan Next, prevediamo uno scenario ancora più sfidante, puntiamo a migliorare ulteriormente la redditività in virtù della competitività dei prodotti e della struttura dei profitti che abbiamo rafforzato attraverso la nostra trasformazione aziendale. Formuleremo inoltre un piano a medio termine per rendere Nissan un’azienda ancora più virtuosa e resiliente con l’obiettivo di crescere in modo sostenibile e rafforzare la stabilità finanziaria”, ha detto il presidente e Ceo di Nissan, Makoto Uchida.

Concorso d’Eleganza Villa d’Este, tutto pronto per l’edizione 2023

Concorso d’Eleganza Villa d’Este, tutto pronto per l’edizione 2023Milano, 10 mag. (askanews) – Tutto pronto per il Concorso d’Eleganza Villa d’Este. Bmw Group Classic, Grand Hotel Villa d’Este e Bmw Italia hanno presentato presso il Teatro alla Scala il programma dell’edizione 2023 che si terrà dal 19 al 21 maggio. L’evento di quest’anno vedrà in competizione oltre 50 auto storiche suddivise in otto classi.

La sfilata del Concorso d’Eleganza a Villa d’Este si svolgerà come di consueto nella giornata di sabato, evento che è già sold out. Il Best of Show sarà incoronato dalla Giuria e il veicolo in questione sarà premiato con il Trofeo Bmw Group la domenica sera. Oltre al primo premio, i partecipanti e i veicoli in gara al Concorso si contenderanno la vittoria nelle rispettive categorie, per la Coppa d’Oro assegnata tramite voto pubblico e per una serie di altri riconoscimenti. Il pubblico degli appassionati avrà la possibilità di assistere alla sfilata di tutte le auto del Concorso d’Eleganza domenica 21 maggio nel parco della vicina Villa Erba dove verrà organizzata una giornata di attrazioni che andranno oltre le auto stesse, con un programma ricco di musica e intrattenimento per tutta la famiglia. I veicoli iscritti al Concorso d’Eleganza Villa d’Este saranno esposti qui prima della sfilata e potranno essere ammirati da vicino.

Il sabato, sempre nel parco di Villa Erba, si svolgerà l’evento “Amici&Automobili – Wheels&Weisswürscht” che porterà un assaggio di Baviera al Concorso. Qui verranno celebrati veicoli di tutti i tipi e i modelli di tutte le marche, portati da club e comunità automobilistiche di tutto il mondo. I biglietti per le due giornate aperte al pubblico (sabato 20 e domenica 21) sono disponibili online su TicketOne.

Auto: 60% italiani rimanda acquisto causa prezzi. Avanzano brand cinesi

Auto: 60% italiani rimanda acquisto causa prezzi. Avanzano brand cinesiMilano, 10 mag. (askanews) – Il parco auto italiano continua ad invecchiare con emissioni in aumento, complici la crisi dei chip e la guerra in Ucraina. Soffrono le compatte, che nel 2022 hanno perso il 22%, mentre i segmenti lusso crescono. Il noleggio a lungo termine si conferma canale privilegiato nella gestione della transizione perché consente di ridurre i rischi dell’incertezza tecnologica. Queste alcune delle evidenze dello studio condotto da Aniasa e Bain & Company “Il vento dell’Est soffia sull’automotive”, presentata nel corso della conferenza stampa annuale dell’Associazione.

Dallo studio emerge anche che le auto elettriche arretrano, confermandosi la soluzione giusta per pochi, che risiedono principalmente nelle grandi città. Grazie a costi di produzione più competitivi, i costruttori dell’Est (Europa e asiatici) conquisteranno nei prossimi anni crescenti fette di mercato (in Italia il 4% al 2030), a scapito dei brand tradizionali. Dal 2015 ad oggi l’Europa ha perso la produzione sul proprio territorio di 5 milioni e 300mila vetture, oggi prodotte per lo più in Cina. Quanto agli italiani, dallo studio emerge che sono disorientati dall’offerta tecnologica e dai tempi di consegna molto lunghi e preferiscono rimandare l’acquisto dell’auto. Tendenza confermata dal drastico crollo delle rottamazioni (-30% nel 2022 vs 2021), con quasi mezzo milione in meno di vetture rottamate. La conseguenza è una crescita continua del parco circolante, nonché della sua età media, che ormai ha raddoppiato i livelli di 20 anni fa, superando i 12 anni di età per vettura.

La progressiva elettrificazione sta portando ad un graduale disimpegno dei costruttori tradizionali dal segmento delle utilitarie. Il segmento A, storicamente molto rilevante in Italia, con quote pari ad un quinto del mercato, ha iniziato ad arretrare, fino a toccare quota 15%, a beneficio dei segmenti auto più grandi (e costosi). Crolla quindi, almeno per il momento, il falso mito delle piccole elettriche da città: ad oggi i veicoli elettrici ottengono la quota maggiore nei segmenti di vetture medio-grandi. Nelle immatricolazioni del primo trimestre del 2023, la quota Bev nelle vetture medie e grandi è pari a circa il 13% del totale mercato, contro il 2,6% nelle compatte. Le Bev si confermano, inoltre, più concentrate nelle grandi città. A vincere sono sempre i motori benzina e le auto ibride mild.

L’analisi conferma la centralità della sostenibilità economica come fattore determinante nelle abitudini di consumo degli italiani: auto e trasporto pubblico sono vincenti grazie alla loro convenienza e flessibilità. Quasi il 60% della popolazione non ha preso in considerazione, lo scorso anno, l’acquisto di un’auto nuova principalmente per motivi legati ai costi e all’incertezza economica. In questo contesto incentivi e sconti aggiuntivi sono l’unico elemento che potrebbe far prendere in considerazione l’acquisto di una nuova auto. In risposta alle esigenze di sostenibilità economica dei consumatori, il mercato italiano sta diventando sempre più appanaggio di costruttori cinesi, in grado di produrre auto a costi più competitivi. L’Europa ha ceduto lo scettro di principale produttore alla Cina, che già oggi ha raggiunto il quarto posto nella classifica dei Paesi che hanno registrato il maggior numero di brevetti in Europa, con l’Italia solo undicesima. I costruttori dell’Est (Europa e asiatici) conquisteranno nei prossimi anni crescenti fette di mercato (in Italia il 4% al 2030), a scapito dei brand tradizionali del Vecchio Continente. Dal 2015 ad oggi l’Europa ha perso la produzione sul proprio territorio di 5 milioni e 300mila vetture, oggi prodotte per lo più in Cina.

“Pur preferendo i marchi europei, un italiano su cinque sta già considerando marchi cinesi e asiatici perché più convenienti, anche se di minore qualità. Il futuro è già qui: l’assetto del mondo automotive si sta spostando velocemente verso Oriente. In questo contesto è quindi necessario e urgente che l’Italia acceleri gli investimenti sulla filiera auto, riaffermando il proprio ruolo industriale nel comparto: la chiave è puntare sulle eccellenze del Made in Italy (i “Campioni nazionali” del settore) attraverso il progressivo superamento delle vecchie tecnologie, storico fiore all’occhiello del Paese, per sviluppare nuovi centri di eccellenza e competenza nel mondo dell’elettrificazione”, afferma Gianluca Di Loreto, Partner Bain & Company.

Aniasa: noleggio e sharing guidano transizione, rivedere fiscalità

Aniasa: noleggio e sharing guidano transizione, rivedere fiscalitàMilano, 10 mag. (askanews) – Il settore del noleggio veicoli continua a crescere raggiungendo nel 2022 un fatturato di 13 miliardi di euro, con una flotta di 1,2 milioni di mezzi e un’incidenza pari al 30% delle immatricolazioni a livello nazionale. Sempre più significativa la quota di nuove vetture ibride (56% del totale ibrido plug-in) ed elettriche (32%) che rende il settore protagonista della transizione della mobilità oltre che dello svecchiamento del parco circolante. E’ quanto emerge dalla 22esima edizione del Rapporto Aniasa che chiede al governo di rivedere il peso fiscale riducendo l’Iva al 10% per lo sharing e il noleggio a breve e aumentando detraibilità e deducibilità per le vetture aziendali elettriche.

Nel dettaglio nel 2022 il noleggio a breve ha registrato un aumento del giro d’affari (+59%), ma rispetto ai livelli pre-pandemia il settore ha perso 1 noleggio su 3 a causa della mancanza di auto per problemi di forniture. Anche il car sharing è tornato a crescere ma con un numero di noleggi ancora lontano dai livelli pre-pandemia a causa di politiche poco attente al settore: gli utenti iscritti oggi sono quasi 2,5 milioni, la metà rispetto al 2019 e le vetture in flotta ammontano a 3.650. A trainare il comparto, è stata la crescita del noleggio a lungo termine sostenuto dalla domanda di privati che vedono nella formula una valida alternativa al possesso in questa fase di incertezza sui mezzi da acquistare. Il fatturato è aumentato del 7% e la flotta del 9% a 1,2 milioni di veicoli, di cui 160mila dei privati.

Il trend di crescita è proseguito anche nel primo trimestre 2023. Il noleggio a breve termine, in vista di una stagione estiva che si preannuncia contraddistinta da un’elevata domanda, ha registrato indicatori positivi: fatturato (+16%), numero di noleggi (+22%), flotta (+7%). Anche il lungo termine prosegue la propria crescita con una flotta in deciso aumento (+7%), a fronte di un boom delle immatricolazioni (+72%) che evidenzia come si stiano attenuando le difficoltà di consegne di nuove vetture, e di un giro d’affari in aumento del 9%. “L’accelerazione del ricambio del nostro parco circolante non può che passare da una maggiore diffusione delle forme di mobilità pay-per-use nel nostro Paese. Per favorire il passaggio dalla proprietà all’uso dei veicoli, con conseguenti benefici ambientali ed economici, è oggi indispensabile un adeguato utilizzo della leva fiscale per alleggerirne la pressione sulla mobilità urbana, turistica e aziendale”, afferma il presidente Aniasa, Alberto Viano.

“Iva al 10% per i servizi di car sharing (come per i servizi di trasporto pubblico) e di noleggio a breve termine per turisti stranieri, maggiore detraibilità e deducibilità per le vetture aziendali elettriche: sono le proposte che abbiamo formulato al Governo in vista della Legge sulla Delega Fiscale e della prossima Legge di Bilancio. Un riequilibrio fiscale per i servizi di mobilità a basso impatto ambientale trainerebbe la transizione”, spiega il vice presidente Aniasa, Italo Folonari.

Aci Vallelunga: primo incontro alla Sapienza sul tema Guida Sicura

Aci Vallelunga: primo incontro alla Sapienza sul tema Guida SicuraMilano, 9 mag. (askanews) – Aci Vallelunga ha avviato, presso la Facoltà di Economia della Sapienza di Roma, il primo incontro in aula per discutere del tema della Guida Sicura e delle opportunità per la creazione di un Educational Hub della Sicurezza.

Alla presenza del Preside Fabrizio D’Ascenzo, della Prof.ssa Paola Ferrari dell’Università Sapienza di Roma e del Dg Aci Vallelunga Alfredo Scala, gli studenti hanno avuto l’opportunità di conoscere le esperienze e i programmi per educare i guidatori sulla consapevolezza di guida e promuovere comportamenti responsabili sulla strada. Inoltre, sono state esplorate le possibilità di creare un Desk per la Guida Sicura, che potrebbe rappresentare un punto di riferimento per la diffusione di best practice.

L’incontro ha rappresentato un importante passo avanti nella promozione della cultura della Guida Sicura e nella creazione di un ambiente di mobilità più sicuro e sostenibile per tutti, evidenziando l’importanza del coinvolgimento di tutte le parti interessate, compresi gli studenti universitari, nella realizzazione di progetti di mobilità sostenibile e sicura.

Piaggio sigla un I trimestre da record, utile raddoppia a 24 mld

Piaggio sigla un I trimestre da record, utile raddoppia a 24 mldRoma, 5 mag. (askanews) – Piaggio ha chiuso il primo trimestre con un utile netto da record, pari a 24,1 milioni di euro, quasi il doppio dei 12,7 milioni registrati nello stesso periodo di un anno prima. Il gruppo riporta vendite per 154.900 veicoli, in crescita del 9,2% e ricavi consolidati pari a 546,8 milioni di euro, in crescita del 20% e anche in questo caso con un massimo storico.

“Il Gruppo Piaggio ha archiviato un nuovo trimestre record con i migliori risultati di sempre, il sesto consecutivo in crescita – rivendica il presidente eamministratore delegato, Roberto Colaninno nel comunicato sui risultati di Bilancio -. L’Ebitda si è attestato a 81 milioni, con un’incidenza sui ricavi del 14,8%, e l’utile netto è quasi raddoppiato. Sono risultati che ci rendono molto soddisfatti del lavoro svolto e ci consentono di proseguire con fiducia e ottimismo il nostro importante percorso di crescita già delineato, confermando gli investimenti previsti e l’impegno sulle tematiche Esg. L’obiettivo centrale del 2023 è preservare la marginalità e migliorare ove possibile”.

Ferrari: ricavi I trim. +20,5% a 1,43 mld, consegne +9,7%

Ferrari: ricavi I trim. +20,5% a 1,43 mld, consegne +9,7%Milano, 4 mag. (askanews) – Ferrari chiude il primo trimestre con un aumento dei ricavi netti del 20,5% a 1,43 miliardi di euro e delle consegne del 9,7% a 3.567 unità. Le consegne nella regione Emea, il principale mercato, sono diminuite del 12% a 1.534 unità per effetto dell’introduzione di nuovi modelli, ma sono aumentate in tutte le altre regioni.

L’adjusted Ebitda è pari a 537 milioni (+27%), l’Ebit a 385 milioni (+25,3%), pari rispettivamente a margini del 37,6% e del 26,9%. L’utile netto adjusted è di 297 milioni (+24%). Il free cash flow industriale si attesta a 269 milioni di euro. Ferrari conferma la guidance per il 2023. “Un altro trimestre eccezionale per Ferrari, con una crescita a due cifre dei principali parametri e un nuovo record del margine dell’Ebitda”, afferma Benedetto Vigna, Ad di Ferrari. “Il nostro portafoglio ordini – prosegue – si estende al 2025, grazie a una gamma di prodotti che si è aggiudicata importanti riconoscimenti. Abbiamo deciso di riaprire gli ordini per la Purosangue, sospesi in seguito a una domanda iniziale senza precedenti, e abbiamo lanciato la Roma Spider per arricchire ulteriormente la nostra offerta. Siamo in linea con il nostro percorso di elettrificazione, sia nello sviluppo delle vetture sportive, sia delle infrastrutture di Maranello”.

Bmw: ricavi I trim. a 36,8 mld (+18,3%), consegne -1,5% a 588mila

Bmw: ricavi I trim. a 36,8 mld (+18,3%), consegne -1,5% a 588milaMilano, 4 mag. (askanews) – Bmw chiude il primo trimestre con consegne pari a 588.138 veicoli (-1,5%) e ricavi a 36,853 miliardi di euro (+18,3%). In crescita le consegne di vetture Bmw M a 46.430 unità (+19%). L’Ebt di gruppo si attesta a 5,13 miliardi rispetto ai 12,2 miliardi dello scorso anno, l’utile netto a 3,66 miliardi (10,2 miliardi), in deciso calo per via degli effetti del consolidamento di BBA nel primo trimestre 2022. In crescita il titolo in Borsa: Bmw guadagna il 2,4% a 103,5 euro, a fronte di un Dax in calo dello 0,3%

L’Ebit margin dell’Auto si attesta al 12,1%, il free cash flow a 1,98 miliardi, con un target per fine anno di 7 miliardi. Le vendite di Bev crescono dell’83% a 64.467 unità (11% del totale con un target per fine anno del 15%), quelle di veicoli elettrificati (Bev+Phev) del 23,2% a 110.486 unità. “Il primo trimestre sottolinea che i nostri prodotti sono la risposta migliore a un contesto impegnativo”, ha affermato il Ceo di Bmw Oliver Zipse.

Bmw conferma i target per il 2023 e si aspetta un leggero aumento delle consegne e un Ebit margin per l’Auto fra l’8 e il 10%, dopo 1,5 miliardi (pari a 1 p.p.) di impatto negativo dal consolidamento di BBA.

Stellantis: ricavi I trim +14%, su consegne pesa nodo trasporti

Stellantis: ricavi I trim +14%, su consegne pesa nodo trasportiMilano, 3 mag. (askanews) – Stellantis chiude il primo trimestre con una crescita dei ricavi del 14% a 47,2 miliardi di euro e delle consegne del 7% a 1,48 milioni di veicoli, grazie all’aumento dei prezzi di vendita e a una maggiore disponibilità di prodotto per il mitigarsi della crisi dei chip.

“Abbiamo chiuso il primo trimestre con risultati solidi, confermiamo gli obiettivi per l’intero anno di un margine operativo a doppia cifra e un free cash flow industriale positivo”, ha detto il Cfo, Richard Palmer, nella sua ultima call con gli analisti prima di lasciare l’incarico a Natalie Night. Invariate anche le previsioni di crescita dei mercati per il 2023: +5% Usa, Enlarged Europe, Medio Oriente e Africa, India e Asia Pacifica, +3% Sud America, +2% Cina. Negativa la reazione in Borsa: Stellantis ha chiuso in calo dell’1,87% a 14,46 euro, a fronte di un indice Ftse Mib in rialzo dello 0,77%. Fra i temi che deve affrontare Stellantis c’è quello di consegnare le auto già prodotte ai clienti, soprattutto in Europa, dove la crescita dei nuovi ordini è in calo. “A causa di problemi legati ai trasporti e alla logistica, stiamo consegnando meno di altri gruppi auto e questo si riflette anche sul prezzo delle azioni in Borsa. Ma la situazione sta migliorando”, ha detto Palmer. Lo stock complessivo di auto nuove al 31 marzo è pari a 1,3 milioni di unità (384mila di proprietà).

Nel trimestre crescono le vendite di veicoli a basse emissioni (Lev) del +25%, trainate dal Wrangler 4xe, il plug-in più venduto negli Usa, e di veicoli elettrici a batteria (Bev), +22% a 73mila unità, in attesa del lancio di altri 9 bev nel 2023. La priorità per Stellantis è la redditività dei modelli elettrici: “le notizie recenti sui prezzi dei bev non cambiano il nostro approccio. Faremo leva sui volumi per mantenere i prezzi competitivi”. Per compensare i maggiori costi legati all’inflazione che Palmer vede pari a circa la metà dei 9,5 miliardi del 2022, Stellantis agirà sui prezzi delle auto con aumenti a singola cifra bassa.

A livello di mercati, Stellantis punta sullo crescita degli emergenti, indicati come “terzo motore” del gruppo. Nel primo trimestre i ricavi di Sud America, Medio Oriente e Africa, Cina, India e Asia Pacifica sono aumentati del 26% a 6,7 miliardi di euro, pari al 14% dei ricavi del gruppo. Al 2030 l’obiettivo è che arrivino a pesare per oltre il 25%.

Porsche: ricavi I trim. +25,5% a 10,1 mld, consegne +18%

Porsche: ricavi I trim. +25,5% a 10,1 mld, consegne +18%Milano, 3 mag. (askanews) – Porsche, che quest’anno festeggia 75 anni, chiude il primo trimestre con ricavi pari a 10,1 miliardi di euro in aumento del 25,5%, a fronte di una crescita delle consegne del 18% a 80.767 auto. Il risultato operativo è di 1,84 miliardi (+25,4%), con un margine sulle vendite del 18,2%, in linea con il primo trimestre 2022. Il cash flow dell’Auto è pari a 1,43 miliardi di euro, in crescita dell’83,6% sul dato 2022 che era stato impattato da problemi di forniture. Vendite sul titolo in Borsa: Porsche cede l’1,6% a 108,67euro, a fronte di un indice Dax in crescita dello 0,44%.

Porsche conferma i target per il 2023 con ricavi di 40-42 miliardi e un margine sulle vendite del 17-19% e a tendere superiore al 20%. “Festeggiamo quest’anno il 75esimo anniversario del brand. E siamo più forti che mai. I nostri prodotti sono molto ricercati dai clienti di tutto il mondo. Il nostro modello di business è flessibile e solido, anche in un contesto di mercato difficile. Un risultato merito di tutto il team Porsche”, commenta il Ceo, Oliver Blume.