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Auto, PwC: in Italia forte domanda per bev, ma mancano colonnine

Auto, PwC: in Italia forte domanda per bev, ma mancano colonnineMilano, 12 set. (askanews) – La mobilità elettrica continua ad attirare l’interesse dei consumatori europei: cresce la diffusione, con le auto elettriche che a luglio (14,2% del mercato) hanno superato le vetture diesel (12,7%), ma si allarga il gap fra nord e sud, soprattutto nell’infrastruttura di ricarica. A rallentare la transizione, guidata da Norvegia, Germania, Francia, Svizzera e Regno Unito, sono il prezzo, i tempi di ricarica e l’autonomia delle auto elettriche. E’ quanto emerge dalla quarta edizione dello studio eReadiness di PwC Strategy& sulle intenzioni di acquisto di oltre 12.800 guidatori in 18 paesi (7 paesi nella scorsa edizione), che traccia un identikit degli acquirenti di bev: redditi elevati, parcheggi privati e la possibilità di utilizzare più mezzi.

La mancanza di colonnine e la complessità dell’installazione di quelle private posizionano l’Italia come fanalino di coda, insieme alla Spagna, nonostante incentivi fra i più generosi in Europa. La quota di immatricolazioni di auto alla spina (elettrico+plug-in) ad agosto è stata dell’8,5% (3,8% bev), rispetto a una penetrazione media nei paesi virtuosi superiore al 20%. Paradossalmente rimane elevata la propensione all’acquisto: il 30% del campione dello studio ha dichiarato interesse ad acquistare una vettura elettrica nei prossimi due anni. Percentuale che sale al 69% in un orizzonte di cinque anni (59% in Europa). Nel dettaglio il 66% degli intervistati italiani sarebbe interessato a un bev di segmento C con un prezzo di 30mila euro. “L’intenzione all’acquisto di veicoli elettrici (Bev e Phev) espressa dai consumatori italiani è in crescita rispetto allo scorso anno e superiore a quella di altri Paesi Europei in cui il mercato dell’e-mobility è decisamente più maturo, come ad esempio in Regno Unito, Francia e Germania. Le ragioni che scoraggiano i consumatori italiani ad acquistare una vettura Bev o Phev sono, oltre il costo più elevato rispetto alle vetture tradizionali, l’eccessivo tempo di ricarica e l’autonomia limitata della batteria”, spiega Francesco Papi, Partner di Strategy& e Automotive leader di PwC Italia.

L’interesse verso l’e-mobility è confermato anche dall’evoluzione del profilo della domanda, con l’abbassamento dell’età media (45 anni nel 2023 vs. 47 anni nel 2022), del reddito dei proprietari di Bev, e dal calo dei consumatori ancora scettici (28% del campione degli intervistati nel 2023, rispetto al 30% del 2022 e al 36% in Europa). Rimane significativamente più basso il livello di soddisfazione dei clienti durante l’esperienza di acquisto delle vetture elettriche rispetto a quello degli acquirenti di vetture a combustione interna (33% vs 48%).

“Tra le principali ragioni di insoddisfazione – afferma Papi – spicca la gestione del processo di installazione delle infrastrutture di ricarica privata, specialmente nel caso in cui questo non sia gestito da case costruttrici, dal concessionario o dalle utilities. Una migliore esperienza in questa fase della customer journey rappresenterebbe un ulteriore volano di crescita del mercato, considerando che il passaparola è il principale elemento ai fini della decisione di acquisto di una vettura elettrica”. Nel complesso, i proprietari di vetture elettriche sono soddisfatti del prodotto in fase di utilizzo: 3 proprietari su 4 non tornerebbero indietro, citando l’esperienza di guida e i bassi costi di gestione. Tuttavia, il 26% degli intervistati in Italia, e uno su tre a livello globale, tornerebbero ad una motorizzazione tradizionale, a causa dell’autonomia, dell’elevato tempo di ricarica e delle performance della batteria a basse temperature.

Il canale di acquisto preferito dai proprietari di auto elettriche continua ad essere la concessionaria, ma cresce l’interesse per il canale virtuale, con oltre 7 intervistati su 10 disposti ad acquistare la prossima vettura online guidati da minori tempi di acquisto, praticità e convenienza economica. Circa un acquirente di elettrico su tre compra infrastrutture e soluzioni di ricarica insieme all’auto. Inoltre, più del 20% dei consumatori acquista altri servizi e prodotti, come la fornitura di energia rinnovabile, pannelli fotovoltaici e sistemi di accumulo. In Italia, circa il 72% dei proprietari ricarica le vetture presso la propria abitazione o a lavoro, mentre il rimanente 28% dei clienti si affida alla ricarica pubblica, dato in aumento rispetto a quanto rilevato nel 2022 (25%) per l’apertura del mercato a fasce di popolazione con minore disponibilità di parcheggi privati. Rispetto ai risultati della precedente edizione, in Italia si evidenzia un leggero incremento nella penetrazione dell’infrastruttura di ricarica pubblica che raggiunge 0,9 punti di ricarica per migliaia di auto circolanti (+0,2 rispetto al 2022), pur rimanendo significativamente indietro rispetto a Paesi come Norvegia (7,6), Svizzera (2,4), Francia (2,4) e Germania (1,7). Anche la diffusione dell’infrastruttura di ricarica veloce (Hpc oltre i 150kW) evidenzia un gap rispetto agli altri paesi con circa 0,1 punti per km di autostrada rispetto a Norvegia (10,2) e Regno Unito (1,8) o Svizzera, Francia e Germania (1). In crescita il mercato dell’usato elettrico: circa il 15% dei proprietari (+5 p.p.) di vetture elettriche in Italia hanno comprato una vettura di seconda mano e il 64% sarebbe intenzionato a farlo, ma pesa l’incognita dello stato di salute delle batterie. A livello globale, tra le 18 nazioni oggetto dello studio, Hong Kong si posiziona come il Paese più maturo per la transizione elettrica, mentre per ultima si posiziona l’Australia con un livello di incentivi pubblici limitato ed un’infrastruttura di ricarica ancora da sviluppare. A livello Europeo, la Norvegia fa da capofila, la Svizzera si classifica come il secondo Paese per maturità del mercato, mentre Italia, Spagna e Polonia si posizionano ultime, principalmente a causa della scarsa disponibilità di infrastrutture di ricarica pubblica.

Fiat: al via la produzione di 600e a Tychy in Polonia

Fiat: al via la produzione di 600e a Tychy in PoloniaMilano, 11 set. (askanews) – Dopo la presentazione al Lingotto del 4 luglio, il 7 settembre ha preso il via la produzione della Nuova Fiat 600e presso lo stabilimento Stellantis di Tychy in Polonia. La prima 600e prodotta è la versione top di gamma La Prima nella colorazione arancione “Arancio sole d’Italia”.

La Nuova Fiat 600e segna il ritorno del brand nel segmento B. Il modello dispone di un’autonomia di oltre 400 km nel ciclo combinato Wltp e più di 600 km nel ciclo urbano. Disponibile in 2 diverse versioni full electric, La Prima e Red. Lo stabilimento di Tychy ha iniziato la sua produzione nel 1975 come stabilimento Fiat e attualmente adotta un sistema su tre turni impiegando più di 2mila persone. Il portafoglio prodotti comprende modelli che hanno vinto il premio European Car of the Year, come la Jeep Avenger nel 2023, la Fiat 500 nel 2008 e la Fiat Panda nel 2004. Dall’inizio della produzione nel 1975 fino al dicembre 2022, lo stabilimento di Tychy ha prodotto 10,8 milioni di automobili.

Aniasa: in I sem un’auto su tre è a noleggio, +47%

Aniasa: in I sem un’auto su tre è a noleggio, +47%Milano, 11 set. (askanews) – Il settore del noleggio veicoli nel primo semestre dell’anno ha registrato una crescita del +47% di immatricolazioni con una flotta circolante che ha superato 1 milione e 300mila veicoli e la conferma di un ruolo chiave nella diffusione di veicoli a basse o zero emissioni allo scarico. Il settore rappresenta infatti il 34% delle nuove vetture elettriche e il 63% dei veicoli ibridi alla spina (Phev). Sono dati che emergono dall’analisi semestrale sulla mobilità pay per use condotta da Aniasa, l’Associazione di Confindustria che rappresenta il settore dei servizi di mobilità.

Dopo i primi positivi segnali nella Legge Delega, le imprese italiane attendono finalmente un alleggerimento del peso fiscale sui costi di mobilità che continuano a penalizzarle rispetto ai diretti competitor di altri Paesi europei. Il settore del noleggio veicoli ha immatricolato nei primi sei mesi dell’anno 308.950 veicoli, il 33% dei totali nuovi messi sulle strade italiane: 1 veicolo nuovo su 3 è a noleggio, per una crescita del 47% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con una flotta che tocca la cifra record di 1 milione e 300mila unità. Di questi 1.197.000 sono noleggiati a lungo termine da aziende, pubbliche amministrazioni e privati (con partita Iva o solo codice fiscale) e 135.000 presi in locazione a breve termine per esigenze turistiche o di business.   La top ten dei modelli di auto più noleggiati nei primi 6 mesi dell’anno vede i modelli Stellantis nelle posizione di vertice con Panda (1° posto), Ypsilon (3°), 500 (4°), Renegade (5°) e 500 X (8°). Al secondo posto Dacia Sandero e, nella seconda parte della classifica delle migliori 10, Yaris Cross, T-Roc, Duster e Captur.   Tra i segmenti di clientela si distinguono i privati, con e senza partita Iva, che hanno scelto di non acquistare la vettura, ma di prenderla a noleggio per 1 o più anni: hanno raggiunto le 163.000 unità, circa il 14% del totale veicoli in flotta. Le aziende si confermano clientela consolidata dei noleggiatori (detengono il 76% dei mezzi a nolo in circolazione) e il restante 10% è nelle mani delle pubbliche amministrazioni.   In crescita nel semestre, non senza criticità, il noleggio a breve termine ha evidenziato una decisa crescita, non senza criticità che non è stato ancora colmato il gap nei volumi rispetto al pre-pandemia. Il settore ha perso quasi 1 noleggio su 5 (-17,5% vs 2019), ma prosegue la fase di recupero, avviando a graduale soluzione le difficoltà di approvvigionamento dei veicoli registrate negli anni scorsi, come evidenzia anche la nuova riduzione dei prezzi per noleggio (scesi del 9,4% rispetto allo scorso anno). Positivi tutti gli altri indicatori: il giro d’affari (+21% vs 2019) e i giorni di noleggio (+4%), si rafforza la flotta (+1%) e si allungano le durate dei noleggi (+26%). 

“L’avanzata della mobilità a noleggio nel nostro Paese segue da diversi anni un trend inarrestabile”, ha dichiarato il presidente Aniasa, Alberto Viano. “L’accelerazione del ricambio non può che passare da una maggiore diffusione delle forme di mobilità pay-per-use. L’occasione per spingere su questo acceleratore è offerta dalla imminente Legge di Bilancio che, riprendendo anche quanto previsto dalla Legge Delega fiscale, potrebbe finalmente alleggerire la pressione tributaria sulla mobilità delle aziende italiane, aumentando il livello di deducibilità dei costi connessi alle auto a bassissime o zero emissioni. Un risultato, atteso da anni, che porrebbe le imprese nazionali sullo stesso livello delle loro competitor europee”.

Stellantis: inaugurato a Mirafiori primo battery center del gruppo

Stellantis: inaugurato a Mirafiori primo battery center del gruppoMilano, 8 set. (askanews) – Stellantis inaugura a Mirafiori il primo Battery Technology Center del gruppo al mondo per supportare lo sviluppo di batterie, pacchi e moduli, per i modelli europei. L’investimento è di 40 milioni di euro. Un secondo battery technology center sarà realizzato in Canada per il mercato americano.

“Nel settore auto è in corso una trasformazione drammatica con implicazioni su tutta la produzione. In Italia c’è tanta storia, vogliamo portare avanti insieme la transizione”, ha detto Ned Curic, Chief Engineering and Technology Officer di Stellantis. Il centro, paragonabile a una sala prova per i motori termici, si sviluppa su due piani per 8mila m2, è affidato a Paola Baratta e occuperà oltre 100 persone a regime, in parte già dipendenti Stellantis che riceveranno una formazione di 200 ore dedicata. Nel battery center si testeranno prototipi di batterie per arrivare a un prodotto pronto per la messa in produzione e si studieranno soluzioni già disponibili sul mercato.

All’ingresso c’è l’area accettazione batterie che arrivano in contenitori di legno per poi essere trasferite su appositi vassoi che simulano il collegamento ad un’auto. Dopo essere state preparate, le batterie vengono portate nelle aree climatiche, 24 camere dal peso di 15 tonnellate capaci di passare da -40 gradi a +60 al ritmo di 20 gradi al minuto, con controllo dell’umidità, per riprodurre condizioni ambientali e di uso anche estreme. I test possono durare da pochi giorni a un anno. Nelle camere si possono testare 2 batterie alla volta, per un totale di 47 batterie che a regime potranno arrivare a 96. I test sono gestiti da un software, gestibile da remoto, che ottimizza l’impiego di energia. Oltre alle batterie, nel centro si testano anche il software di gestione delle batterie (Bms). Al termine dei test, si effettua il tear down, l’apertura della batteria per la verifica dei componenti.

Lancia torna in Francia con nuova Yspislon nel II sem. 2024

Lancia torna in Francia con nuova Yspislon nel II sem. 2024Milano, 7 set. (askanews) – In occasione della presentazione di Pu+Ra Hpe all’Ambasciata italiana a Parigi, Lancia conferma il proprio ritorno sul mercato francese. La nuova Lancia Ypsilon sarà disponibile in Francia nella seconda metà del 2024. Per il lancio della nuova vettura in Francia saranno individuati 20 nuovi concessionari che andranno ad affiancarsi a 80 punti di assistenza post-vendita.

Tre i principali criteri di valutazione per il ritorno di Lancia in Francia: il primo è il potenziale del segmento B, il secondo è il modello di distribuzione “phygital” che verrà implementato nel 2024, il terzo l’attrattiva del design italiano per questo paese. “Lancia torna in Francia, un Paese che significa molto per il marchio, sia per l’amore per lo stile e il design made in Italy sia per l’importanza del segmento B nel mercato. Vogliamo rendere Lancia un marchio desiderabile, rispettato e credibile e fare della Francia uno dei principali mercati europei per il nostro marchio”, ha dichiarato Luca Napolitano, Ceo di Lancia.

Stellantis stanzia 40 mln per incentivo auto per partite Iva

Stellantis stanzia 40 mln per incentivo auto per partite IvaMilano, 7 set. (askanews) – Stellantis introduce l’incentivo “Bonus impresa” con un plafond di 40 milioni di euro per l’acquisto di veicoli dei marchi Alfa Romeo, Citroen, DS, Fiat, Jeep, Lancia, Opel e Peugeot da parte di aziende e liberi professionisti con partita Iva. L’incentivo andrà a esaurimento ed è cumulabile con altre promozioni e incentivi statali.

Per accedere al bonus è sufficiente andare sul sito Bonus Impresa, selezionare il brand e il modello per conoscere il valore della promozione, scaricare il coupon e presentarlo in concessionaria per usufruire del buono nel processo di acquisto. A titolo esemplificativo, il bonus su Citroën C5 Aircross Hybrid Plug-in arriva a 5.100 euro che salgono a 5.600 euro per Jeep Compass 4xe, il veicolo Plug-In. Alfa Romeo Tonale Hybrid Plug-In Q4 beneficia di 3.900 Euro di vantaggi, Fiat Panda, Tipo e 500X rispettivamente di 2.100, 3.600 e 3.700 euro indipendentemente dalla motorizzazione, termica o mild hybrid. Così come su Lancia Ypsilon, per la quale il vantaggio ammonta a 2.700 euro.

Stellantis: Ice in circolazione fino al 2050, con eFuel -70% C02

Stellantis: Ice in circolazione fino al 2050, con eFuel -70% C02Milano, 7 set. (askanews) – Stellantis punta sugli eFuel, con un investimento iniziale “di alcune decine di milioni”, come alimentazione “complementare e non alternativa” all’elettrico, confermando che dal 2030 in Europa venderà solo più Bev. Ma, anche terminando le produzioni di termiche a fine 2029, “le auto resteranno in circolazione, stimiamo, fino al 2050, considerando che in media il 25% della nostra flotta ha più di 20 anni”, ha detto in un incontro stampa in streaming Christian Mueller, Sr. Vice President, Propulsion Systems – Emea di Stellantis.

Gli eFuel sono prodotti con idrogeno e CO2 da fonti rinnovabili, permettono di utilizzare le stesse infrastrutture di trasporto e distribuzione dei carburanti tradizionali e non richiedono modifiche ai motori, diesel e benzina, anche più vecchi dell’Euro 6. Oggi gli eFuel sarebbero utilizzabili da 24 famiglie di motori (Euro 6) Stellantis in Europa che equipaggiano 24 milioni di veicoli, con una riduzione di emissioni del 70% nel ciclo vita, pari a 400 milioni di tonnellate di CO2. I test, condotti con Aramco, in Europa hanno evidenziato che gli eFuel “garantiscono le stesse prestazioni, affidabilità e durata delle alimentazioni tradizionali. Vogliamo che diventino di massa, per questo puntiamo su famiglie di motori con tanti volumi”, ha aggiunto Mueller.

Aramco ha avviato due stabilimenti pilota per gli eFuel, uno in Arabia Saudita con Enowa e l’altro in Spagna a Bilbao con Repsol, che dovrebbero iniziare la produzione nel 2025. “I test hanno rafforzato la nostra convinzione che gli eFuel siano una soluzione per ridurre le emissioni nei trasporti. I costi di produzione scenderanno gradualmente avvicinandosi, nel medio periodo, al prezzo dei carburanti tradizionali grazie tecnologie come la Dac, Direct Air Capture, che permette di catturare la CO2 dall’aria, e all’impiego in altri settori come il trasporto aereo. Stiamo elaborando una road map per ridurre il prezzo e renderli accessibili. Come primo banco di prova contiamo di usarli nel motorsport”, ha detto Amer Amer, Transport Chief Technologist di Aramco. A ridurre il prezzo contribuirà anche una tassazione favorevole, come indicato nella bozza dell’Eu Energy Tax Directive che incentiva l’utilizzo di alimentazioni da fonti rinnovabili, come idrogeno ed eFuel, e penalizza i carburanti tradizionali.

Lancia Ypsilon, l’ultimo restyling prima del nuovo modello

Lancia Ypsilon, l’ultimo restyling prima del nuovo modelloMilano, 6 set. (askanews) – Dopo 38 anni di storia, 4 generazioni, 36 serie speciali e più di 4 milioni di unità vendute, Lancia Ypsilon si rinnova per l’ultima volta prima di lasciare spazio al nuovo modello elettrico e ibrido che sarà presentato nel 2024.

Ypsilon, da 11 anni sul podio delle vetture più vendute in Italia, è disponibile in tre allestimenti (Oro, Platino ed EcoChic) e nelle versioni Hybrid e Gpl, adatta a chi percorre lunghe distanze. Il Gpl, secondo la casa, consente un risparmio del 45%, o 700 euro, su una percorrenza di 15mila km. Prezzi da 17.650 euro. La nuova gamma Ypsilon è equipaggiata con il benzina 1.0, 3 cilindri, 70 CV (51,5 kW) della famiglia Firefly, abbinato a un motore elettrico Bsg da 12 volt e a una batteria al litio. “Con il lancio della nuova gamma, Ypsilon si rinnova aggiungendo contenuti in termini di connettività, efficienza e stile”, afferma Raffaele Russo, Managing Director di Lancia Italia.

Auto, Purcaro: rinnovare parco circolante e aumentare incentivi

Auto, Purcaro: rinnovare parco circolante e aumentare incentiviMilano, 6 set. (askanews) – “Condividiamo la necessità di rinnovare il parco auto italiano espressa dal Ministro Urso”. Così Toni Purcaro, Executive Vice President Dekra Group e Presidente Dekra Italia, in merito alle parole del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso delle interrogazioni di oggi alla Camera dei Deputati.

Secondo Purcaro “occorre una decisione che supporti gli incentivi al rinnovo delle motorizzazioni più obsolete nonchè una decisione allo stop dei veicoli più inquinanti”. Necessari anche “investimenti in prodotti e veicoli adeguati alle esigenze di mobilità anche in centri piccoli con spostamenti limitati con misure a sostegno della ricerca e dello sviluppo per tutta la filiera mantenendo il principio della neutralità tecnologica”.

In tal senso, “riteniamo che soltanto attraverso una regolamentazione flessibile e politiche industriali di medio e lungo periodo sarà possibile coniugare il processo verso la transizione ecologica con il rilancio del settore automotive”, conclude Puracaro.

Comau: automatizzata produzione di suv Stellantis in Brasile

Comau: automatizzata produzione di suv Stellantis in BrasileMilano, 6 set. (askanews) – Comau ha progettato e implementato le sue soluzioni di automazione avanzata presso lo stabilimento Stellantis di Betim – Minas Gerais in Brasile. L’intervento ha interessato il riattrezzaggio completo di 74 stazioni automotiche e 10 manuali per produrre sia Fiat Pulse, il primo modello suv del marchio in Brasile, sia Fiat Fastback, il suo primo suv coupé e uno dei principali lanci di prodotto per il mercato locale. Nel dettaglio Comau ha potenziato una piattaforma di produzione esistente in modo tale che i due diversi suv possano essere prodotti sulla stessa linea.

Gli ingegneri Comau e Stellantis hanno ricreato l’impianto in un ambiente virtuale per identificare i punti di intervento, migliorare il monitoraggio dei processi e sfruttare al meglio le attrezzature esistenti. Inoltre, questo progetto, in ottica 4.0, utilizza la tecnologia IO-Link per il monitoraggio dell’alimentazione di acqua e aria compressa, essenziali per il funzionamento della linea. La soluzione di Comau permette di analizzare i dati in tempo reale e di rilevare eventuali problemi, con la possibilità di configurazione e monitoraggio da remoto. “Questo progetto, che fa parte della nostra strategia per l’Industria 4.0, ci ha fornito maggiore agilità flessibilità per produrre diverse versioni e altri modelli sulle stesse linee”, ha dichiarato Glauber Fullana, vicepresidente della produzione di Stellantis South America.

“La nostra soluzione di produzione pronta all’uso consente a Stellantis di potenziare una piattaforma esistente per raggiungere pienamente in breve termine i suoi obiettivi di produttività, qualità e volume di mercato, il tutto garantendo la possibilità di un’espansione futura in base alle necessità”, afferma Laerte Scarpitta, Leader Comau per le Americhe.