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Piaggio: per i 100 anni della Disney presenta la Vespa Mickey Mouse

Piaggio: per i 100 anni della Disney presenta la Vespa Mickey MouseMilano, 21 giu. (askanews) – Vespa rende omaggio alla Disney, nell’anniversario per i suoi 100 anni, dando vita ad una collaborazione globale tra due brand unici nel loro genere, con una Vespa dedicata Disney Mickey Mouse.

Per questa collaborazione, la Vespa Primavera 50cc, 125cc e 150cc si tinge di nero, rosso, bianco e giallo: i colori del più famoso topo al mondo nato dal genio di Disney. Ispirate a Mickey Mouse sono anche le ruote gialle che ricordano le sue scarpe e gli specchietti neri che rammentano le inconfondibili orecchie tonde. È inoltre presente un pattern che graficizza la silhouette del character su entrambi i lati dello scooter e sulla parte frontale. Infine, la firma di Mickey Mouse presente sia sulla sella che sulla scocca frontale. “Un’icona senza età come Vespa non poteva non celebrare, in occasione del centenario di Disney, una altrettanto intramontabile icona come Mickey Mouse, con un omaggio alla creatività, alla fantasia, alla spensieratezza e al divertimento, valori che da sempre Vespa porta con sé. Oggi, come allora”, ha dichiarato Michele Colaninno, Chief Executive of global strategy, product, marketing and innovation del Gruppo Piaggio. “Questa collaborazione tra Vespa e Disney rappresenta la celebrazione di due realtà storiche che hanno un sogno in comune: permettere a tutti di esprimere liberamente la propria immaginazione”. Recentemente il più famoso scooter al mondo è anche diventato la materializzazione di un sogno nelle fantastiche avventure di Luca, capolavoro di animazione di Disney e Pixar.

“Proprio come Mickey Mouse, Vespa è un’icona culturale, che evoca un senso di divertimento e avventura e insieme formano una combinazione meravigliosa, estendendo davvero la narrazione senza tempo di entrambi”, ha detto Claire Terry, Senior Vice President, Disney Consumer Products, Games & Publishing EMEA. “Siamo incredibilmente entusiasti di portare questa versione dell’iconico scooter ai nostri fan nell’anno del nostro centenario e di portare tutto il fascino e la personalità di Mickey Mouse nei viaggi su strada ovunque le persone vogliano andare!”.

Auto, Acea: a maggio vendite Ue +18,5%, in crescita bev e ibride

Auto, Acea: a maggio vendite Ue +18,5%, in crescita bev e ibrideMilano, 20 giu. (askanews) – Prosegue la crescita del mercato europeo dell’auto. A maggio le immatricolazione sono aumentate del 18,5% a quasi 1 milione di unità (938.950). Si tratta, spiega l’Acea, l’Associazione europea dei produttori di auto, del decimo mese consecutivo di crescita. Tutti e quattro i maggiori mercati dell’Ue sono cresciuti, con i maggiori rialzi in Italia (+23,1%), Germania (+19,2%) e Francia (+14,8%).

Nei 5 mesi da gennaio a maggio, il mercato è cresciuto del 18%, a 4,4 milioni di unità, ma rispetto allo stesso periodo del 2019, quando sono state immatricolate 5,7 milioni di auto, le vendite sono ancora inferiori del 23%. Nei cinque mesi, i rialzi sono stati a due cifre nella maggior parte dei mercati, compresi i quattro maggiori: Spagna (+26,9%), Italia (+26,1%), Francia (+16,3%) e Germania (+10,2%). Quanto alle alimentazioni, a maggio si registra una decisa crescita della quota di mercato delle auto elettriche a batteria (bev) che passa dal 9,6% al 13,8%, grazie a un aumento delle vendite del 70,9% a 129.847 unità. Fra i mercati in evidenza Olanda (+118,4%), Svezia (+82,6%), Francia (+48,7%) e Germania (+46,6%). Nel periodo gennaio-maggio l’incremento delle vendite di bev è stato del 50% a 500mila unità. In seconda posizione le auto ibride che rappresentano quasi un quarto del mercato, con un aumento delle vendite del 27,6% a 234.380 unità. Prosegue il calo delle plug-in (-0,6%), la cui quota di mercato passa dall’8,8% al 7,4%.

Fra le alimentazioni tradizionali, prosegue la crescita delle vendite di auto a benzina (+12,6%) che detengono ancora la quota maggiore pari al 36,5% (-2 p.p). Al contrario, il mercato delle auto diesel è diminuito del 2,9% a maggio, nonostante i buoni risultati in due dei maggiori mercati: Italia (+24,3%) e Germania (+3,6%). Le auto diesel rappresentano il 14,3% del mercato Ue, in calo rispetto al 17,4% di maggio 2022. Fra i gruppi auto, a maggio Volkswagen registra un aumento delle vendite del 19,5% a 243.013 unità, pari a una quota di mercato del 25,9%. Stabili le vendite di Stellantis (-0,2%) a 179.296 unità, mentre la quota di mercato passa dal 21,5% al 18,1% complice il calo dei brand Fiat (-22,1%), Opel (-2,6%) e Citroen (-6,4%). Renault si conferma terzo gruppo con vendite in aumento del 35,9% a 104.089 unità, mentre la quota di mercato passa dal 9,7% all’11,1%.

Punch rileva Vitesco Technologies, sarà integrata entro fine anno

Punch rileva Vitesco Technologies, sarà integrata entro fine annoMilano, 6 giu. (askanews) – Il gruppo Punch, azienda multinazionale belga specializzata in trasmissioni e sistemi di propulsione, e Vitesco Technologies, leader nelle tecnologie di elettrificazione, hanno firmato un accordo vincolante per integrare Vitesco Technologies Italy nel gruppo Punch entro la fine di quest’anno. Vitesco Technologies Italy e Punch uniranno così le loro competenze per promuovere l’innovazione nel settore automobilistico e far fronte alle sfide poste dalla nuova mobilità e dalla transizione energetica.

Nel 2020 Punch ha acquisito il Centro di Ingegneria GM Global Propulsion Systems, ora rappresentato da tre società torinesi: Punch Torino, Punch Softronix e Punch Hydrocells. L’integrazione dei due stabilimenti toscani Vitesco di Fauglia e San Piero a Grado e di un ufficio commerciale a Torino rappresenta una pietra miliare nella strategia di crescita del gruppo Punch, che intende diventare leader nel mercato dei motori a combustione interna a emissioni zero, con un’attenzione particolare rivolta al mondo dei combustibili alternativi e dell’idrogeno. I componenti sviluppati da Vitesco Technologies Italy, in particolare gli iniettori, insieme alle competenze in ambito meccatronico, saranno integrati con i prodotti sviluppati dal gruppo Punch, che spaziano dall’elettronica di controllo, ai sistemi di propulsione, alle trasmissioni e alla loro ibridizzazione.

“Vitesco Technologies Italy rappresenta una tappa fondamentale nella strategia di Punch perché consentirà al gruppo di espandere ulteriormente la propria verticalizzazione nello sviluppo di tutti quei componenti necessari per produrre la prossima generazione di motori a combustione Interna”, ha affermato Guido Dumarey, fondatore e presidente del gruppo Punch. “Le straordinarie competenze di Vitesco sono assolutamente complementari alle nostre e daranno impulso all’esecuzione della nostra strategia”, afferma Pierpaolo Antonioli, Cto del gruppo Punch e Ceo delle società italiane del gruppo Punch.

Kia alza target 2030: ricavi +84%, vendite a 4,3 mln auto (+34%)

Kia alza target 2030: ricavi +84%, vendite a 4,3 mln auto (+34%)


Kia alza target 2030: ricavi +84%, vendite a 4,3 mln auto (+34%)


Kia alza target 2030: ricavi +84%, vendite a 4,3 mln auto (+34%)






























1685989442 Kia alza target 2030 ricavi 84 vendite a 43 mln

Milano, 5 giu. (askanews) – Kia aggiorna i target finanziari e la strategia “Plan S” del 2020, aumentando il focus sull’elettrificazione. Le novità sono state presentate durante il Ceo Investor Day tenutosi a Seoul, in Corea. L’obiettivo di vendita annuale per il 2030 è ora di 4,3 milioni di veicoli (+34,4%), di cui 2,38 milioni saranno elettrificati. Anche gli obiettivi finanziari sono stati rivisti al rialzo con ricavi attesi a 160 trilioni di won nel 2030 (+84% rispetto al 2022), utile di 16 trilioni di won (+122%) e un margine operativo del 10% (+1,6%). Gli investimenti fino al 2027 sono nell’ordine di 32 trilioni di won.

Il brand sud coreano punta a diventare leader nei veicoli elettrici aumentando la percentuale di vendita di auto elettrificate al 55% (2,38 milioni di unità) nel 2030. Si tratta di un aumento del 7,5% (300mila unità) rispetto all’obiettivo del 2030 annunciato nel 2022, mentre le vendite a livello globale di veicoli elettrificati sono previste in aumento del 15,5% (320.000 unità). “Nel 2021 Kia ha avviato una trasformazione radicale che ha interessato il nome aziendale, il logo, il prodotto e il design, nonché l’intera strategia aziendale. Di conseguenza, il valore del nostro brand è migliorato in modo significativo, aiutandoci a vincere numerosi premi come il “Car of the Year” in mercati strategici”, ha dichiarato Ho Sung Song, presidente e Ceo di Kia.

Fra gli obiettivi rivisti al rialzo, c’è l’aumento a 1 milione di unità del numero di veicoli elettrici per il 2026 e a 1,6 milioni di unità per il 2030, per un +25% e +33% rispetto agli obiettivi annunciati nel 2022. Entro il 2027 verrà completata la line up dei veicoli elettrici che saliranno a 15, compreso EV9, appena presentato. Si tratta di un modello in più rispetto ai “14 veicoli entro il 2027” annunciati l’anno scorso.

La strategia aziendale prevede di estendere le nuove tecnologie e le funzioni di connettività a tutta la gamma dal 2025, dando la possibilità ai clienti di aggiornare e ottimizzare le prestazioni del veicolo over the air (OTA). Per quanto riguarda la tecnologia di guida autonoma, EV9 presenterà HDP (Highway Drive Pilot), un sistema di guida autonoma di livello tre, che consente al conducente in condizioni specifiche di utilizzare il veicolo “hands-off”. Kia programma di introdurre nel 2026 la tecnologia HDP2 per la guida “eyes-off” in situazioni specifiche.

Il CEO Investor Day 2023 è stata l’occasione per illustrare anche la strategia sui purpose-built vehicle (PBV). E’ in programma per il 2025 il lancio di un modello PBV di medie dimensioni, realizzato nell’impianto di produzione di Hwaseong, dove sarà prodotta una gamma completa di PBV, incluso un taxi robot a guida autonoma. Kia, inoltre, ha in programma di introdurre una piattaforma dati integrata per fornire servizi personalizzati utilizzando il sistema Advanced Air Mobility (AAM) e la robotica di Hyundai.

Auto, l’Europa sfida la Cina con la prima gigafactory di Acc

Auto, l’Europa sfida la Cina con la prima gigafactory di AccMilano, 30 mag. (askanews) – L’Europa mette un primo tassello importante nel contrasto all’offensiva cinese sull’elettrico con l’inaugurazione della prima gigafactory a Douvrin, nel Nord della Francia realizzata da Acc, Automotive Cell Company, la joint venture paritetica fra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies/Saft. “Abbiamo anni di ritardo su Asia e Cina, ma siamo orgogliosi di essere i primi in Europa ad aprire una gigafactory che ci fornirà soluzioni all’avanguardia necessarie per sopravvivere perché la lotta è dura e ci sarà una trasformazione darwiniana”, ha detto il Ceo di Stellantis, Carlos Tavares che ha annunciato anche l’intenzione di costruire altre 2 gigafactory in Nord America, oltre alle due già previste in Usa e Canada.

“Qui siamo nel futuro, è un grande progetto europeo”, ha detto John Elkann presidente Stellantis presente all’inaugurazione come il Ceo di Mercedes, Ola Kallenius. Al loro fianco numerose figure istituzionali a sottolineare l’importanza della collaborazione fra paesi Ue. Fra questi Bruno Le Maire, ministro dell’Economia francese, Adolfo Urso, ministro dell?Industria e Made in Italy e Volker Wissing Ministro dei Trasporti della Germania. Sull’importanza di far fronte comune per affrontare le sfide dell’elettrico ha parlato il ministro dell’Economia Bruno Le Maire. “Oggi è un grande giorno per l’industria europea e francese. Con partner chiave come Italia e Germania abbiamo creato la filiera strategica delle batterie per affrontare la sfida con la Cina che non ci farà sconti”, ha detto. Le Maire ha poi puntato il dito contro la normativa Euro 7 che “è inutile e dannosa e distrae risorse dagli investimenti nell’elettrico” e ha invocato “misure protezionistiche” per difendere le imprese e i prodotti europei. “L’Europa deve mostrare i muscoli e pensare a misure come l’Ira negli Stati Uniti” per attirare investimenti.

Di una “nuova fase” per l’industria europea ha parlato anche il ministro Urso che si è soffermato sull’importanza di rilanciare la produzione di auto. “Serve un quadro chiaro di politica industriale. Sono molto fiducioso del risultato che conseguiremo insieme a Stellantis”, ha detto. La gigafactory di Acc Douvrin sarà operativa nel secondo semestre 2023 con una capacità di 13 GWh e circa 300 dipendenti con l’obiettivo di arrivare a 40 GWh entro il 2030 e un organico di 2mila dipendenti. L’impianto, all’avanguardia, con consumi di acqua ridotti del 30% e rifiuti riciclabili al 90% e linee di assemblaggio automatizzate realizzate da Comau, è in grado di gestire tutto il ciclo di produzione dalla lavorazione delle materie prime (litio, cobalto, manganese e nickel) alla realizzazione delle celle, e produrrà a regime 800mila batterie per circa 500mila veicoli elettrici l’anno.

Dopo Douvrin, Acc costruirà in Europa altre 2 gigafactory: in Germania a Kaiserslautern che sarà operativa entro il 2025 e in Italia a Termoli che entrerà in funzione nel 2026. L’investimento è di 7,3 miliardi di euro, di cui 1,3 miliardi di fondi pubblici per Germania e Francia e 360 milioni per Termoli. Entro il 2030 saranno creati 6 mila posti di lavoro con una capacità totale 120 GWh che permetterà di produrre circa 2,4 milioni di batterie l’anno per equipaggiare circa 1,5 milioni di veicoli elettrici di Stellantis e Mercedes. Stellantis in Francia punta a produrre 12 modelli elettrici entro il 2024 con l’obiettivo di arrivare a una capacità di un milione di auto elettriche l’anno.

Acc, nel 2026 la prima gigafactory in Italia a Termoli

Acc, nel 2026 la prima gigafactory in Italia a TermoliMilano, 30 mag. (askanews) – Dopo la gigafactory inaugurata a Douvrin in Francia, Acc costruirà altri due impianti in Europa a Kaiserslautern in Germania e in Italia a Termoli, che entreranno in funzione nel 2025 e nel 2026.

La Gigafactory italiana situata nella Regione Molise sorgerà su un’area di 74 ettari all’interno dell’ex perimetro dello stabilimento Stellantis Powertrain di Termoli che produce ancora motori a combustione e trasmissioni manuali. La Gigafactory sarà composta da 3 blocchi con una capacità produttiva di 13,4 GWh ciascuno, equivalente a circa 5 milioni di moduli per auto BEV realizzati con 70 milioni di celle agli ioni di litio ad alte prestazioni ogni anno. Ogni blocco di produzione si estenderà per circa 700 metri di lunghezza e circa 110 metri di larghezza, con un processo altamente tecnico per la costruzione di celle e moduli di batterie all’avanguardia.

L’investimento totale per la costruzione dell’impianto ammonta a più di 2 miliardi di euro e coinvolgerà almeno 1.800 dipendenti altamente qualificati entro il 2030. Questo investimento è di importanza strategica: contribuirà a garantire al Paese un ruolo nella nuova filiera europea delle batterie, proteggerà e rafforzerà la rilevanza industriale del Sud Italia e della Valle del Biferno e, infine, sosterrà la transizione verso la mobilità elettrica in Europa.

Auto, Acc inaugura prima gigafactory Ue a Douvrin in Francia

Auto, Acc inaugura prima gigafactory Ue a Douvrin in FranciaMilano, 30 mag. (askanews) – La Francia avvia la “quarta rivoluzione industriale” con l’inaugurazione della prima gigafactory in Europa realizzata a Douvrin, nell’Alta Francia da Acc, Automotive Cell Company, la joint venture paritetica fra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies/Saft.

“Qui siamo nel futuro, è un grande progetto europeo”, ha detto John Elkann, presidente Stellantis a margine dell’inaugurazione insieme al Ceo di Stellantis, Carlos Tavares, e di Mercedes, Ola Kallenius. Numerose le figure istituzionali presenti: Bruno Le Maire ministro dell’Economia francese, Adolfo Urso ministro dell’Industria e Made in Italy e Volker Wissing Ministro dei Trasporti Germania. Dopo Douvrin, Acc costruirà in Europa altre 2 gigafactory: in Germania a Kaiserslautern che sarà operativa entro il 2025 e in Italia a Termoli che entrerà in funzione nel 2026. L’investimento complessivo è di 7,3 miliardi di euro, di cui 1,3 miliardi di fondi pubblici, ed è prevista la creazione di 6 mila posti di lavoro e una capacità totale 120 GWh entro il 2030 che permetteranno di produrre 2,5 milioni di batterie l’anno per le auto elettriche di Stellantis e Mercedes

La gigafactory di Douvrin sarà operativa nel secondo semestre 2023 con una capacità di 13 GWh e circa 300 dipendenti con l’obiettivo di arrivare a 40 GWh entro il 2030 e un organico di 2mila dipendenti. L’impianto, all’avanguardia, con consumi di acqua ridotti del 30% e rifiuti riciclabili al 90% e linee di assemblaggio automatizzate realizzate da Comau, è in grado di gestire tutto il ciclo di produzione dalla lavorazione delle materie prime (litio, cobalto, manganese e nickel) alla realizzazione delle celle, e produrrà a regime 800mila batterie per circa 500mila veicoli elettrici l’anno. Stellantis in Francia punta a produrre 12 modelli elettrici entro il 2024 con l’obiettivo di arrivare a una capacità di 1 milione di auto elettriche l’anno nei 12 stabilimenti del Paese di cui 5 di produzione auto e 7 per per i componenti.

Oltre ad Acc, in Alta Francia, ribattezzata anche “battery valley” saranno costruite altre 4 gigafactory nei prossimi anni. La cinese Envision Aesc costruirà uno stabilimento a Douai a servizio del polo Electricity di Renault, mentre Verkor e la taiwanese ProLogium realizzeranno due impianti a Dunkerque. L’obiettivo delineato in France 2030 è di arrivare a 100-120 GWh per produrre batterie per 2 milioni di auto elettriche entro il 2030.

Stellantis, Elkann: gigafactory Acc è un grande progetto europeo

Stellantis, Elkann: gigafactory Acc è un grande progetto europeoMilano, 30 mag. (askanews) – “Qui siamo nel futuro, è un grande progetto europeo”. Lo ha detto John Elkann presidente Stellantis all’inaugurazione della Gigafactory di Douvrin nell’Alta Francia, la prima in Europa realizzata da ACC, Automotive Cell Company, la joint venture paritetica fra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies/Saft.

Acc costruirà in Europa altre 2 gigafactory: in Germania a Kaiserslautern che sarà operativa entro il 2025 e in Italia a Termoli che entrerà in funzione nel 2026. L’investimento complessivo è di 7,3 miliardi di euro, di cui 1,3 miliardi di fondi pubblici, ed è prevista la creazione di 6 mila posti di lavoro e una capacità totale 120 GWh entro il 2030.

Auto, Federcarrozzieri: 1,2 mld costo Superbollo per automobilisti

Auto, Federcarrozzieri: 1,2 mld costo Superbollo per automobilistiRoma, 29 mag. (askanews) – Dalla sua introduzione il Superbollo è costato circa 1,2 miliardi di euro agli automobilisti italiani. Soldi usciti dalle tasche della collettività per entrare in quelle dello Stato, ma che col tempo hanno prodotto alterazioni al mercato dell’automotive. I dati arrivano da Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane, che accoglie con favore l’ipotesi di una abolizione del Superbollo.

La tassa fu introdotta con il DL. n. 98 del 6 luglio 2011, e prevede un pagamento di 20 euro per ogni kW di potenza dell’auto superiore ai 185 kW, con un peso decrescente del tempo: il superbollo si riduce infatti a 12 euro dopo 5 anni dall’immatricolazione, 6 euro dopo 10 anni, 3 euro dopo 15 anni e viene abolito del tutto dopo i 20 anni. Gli introiti complessivi per le casse statali nei 12 anni di vita del Superbollo, sono stati pari a circa 1,2 miliardi di euro, ma la tassa ha provocato pesanti anomalie nel mercato italiano dell’auto: se inizialmente si è assistito ad una sensibile riduzione delle nuove immatricolazioni di vetture con potenza eccedente i 185 kW, successivamente si è registrato il proliferare dei “falsi leasing”, ossia autovetture con targa estera fornite in noleggio a clienti italiani, con conseguente mancato versamento del bollo auto, superbollo, e imposte varie. Sempre per evitare il pagamento del superbollo, sono cresciute in Italia le radiazioni di veicoli con potenza superiore ai 185 kW con la scusa di esportarli nei paesi UE, veicoli che però continuano a circolare sul territorio italiano con targa tedesca, austriaca, bulgara o romena. “C’è poi un’altra questione da analizzare, e che rende il Superbollo una tassa del tuto iniqua e sbilanciata – denuncia il presidente di Federcarrozzieri, Davide Galli – Nelle regioni che non prevedono già esenzioni totali di bollo e superbollo per auto elettriche o ibride, le automobili di nuova generazione e con motori ibridi, pur superando abbondantemente i 185 kW di potenza, non sono tenute al pagamento del balzello. Il superbollo si applica infatti ai soli motori termici, e non alla parte elettrica. Così ad esempio una berlina plug-in con potenza pari a 360 CV (264 kW) non paga alcun superbollo, perché il suo motore 1.6 a benzina arriva a 200 CV, mentre gli altri 160 CV sono frutto dei motori elettrici”.

Federcarrozzieri diffonde infine uno studio dove mette a confronto i costi del Superbollo a carico degli automobilisti, prendendo in esame sia supercar, sia auto di fascia media circolanti in Italia: Alfa Romeo Stelvio (206 kW): 420 euro

Aston Martin DBS (533 kW): 6.960 euro Audi S4 Avant TDI (251 kW): 1.320 euro

Audi R8 Spyder performance (456 kW): 5.420 euro Bentley Continental GT Convertible (485 kW): 6.000 euro

Bmw X6 M Competition (460 kW): 5.500 euro

Bmw X3 xDriveM40d (250 kW): 1.300 euro

Ferrari 812 Superfast (588 kW): 8.060 euro

Ferrari Daytona SP3 (618 kW): 8.660 euro

Ford Focus ST (206 kW): 420 euro

Hyundai i30 N Performance (206 kW): 420 euro

Hyundai Kona N Performance (206 kW): 420 euro

Jaguar F-Type R75 (423 kW): 4.760 euro

Jeep Grand Cherokee (200 kW): 300 euro

Lamborghini Aventador Ultimae (577 kW): 7.840 euro

Range Rover Evoque 2.0 (221 kW): 720 euro

Lexus LC V8 (351 kW): 3.320 euro

Maserati MC20 (463 kW): 5.560 euro

Mercedes A 35 AMG (224 kW): 780 euro

Mercedes GT Coupé 4 63 E-Performance AMG S (470 kW): 5.700 euro

Mini Clubman John Cooper Works (225 kW): 800 euro

Porsche 911 Turbo S (478 kW): 5.860 euro

Renault Mégane R.S. (221 kW): 720 euro

Toyota Yaris GR (192 kW): 140 euro

Volkswagen Golf R (245 kW): 1.200 euro

Volvo S60 T8 (228 kW): 860 euro

Auto, Urso: sui biocombustibili il G7 ci ha dato ragione

Auto, Urso: sui biocombustibili il G7 ci ha dato ragioneRoma, 27 mag. (askanews) – Sui biocombustibili dopo le resitenze nell’Unione europea “poi il G7 ci ha dato ragione” e alla fine “ogni combustibile sarà analizzato secondo il principio della neutralità tecnologica”. Mentre “oggi sui dossier europei siamo noi che diamo la linea o comunque siamo noi che la cominciamo”, aggregando altri Paesi. Lo ha rivendicato il ministro di Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso durante il Festival dell’economia Trento.

Urso ha citato come esempi il dossier Ue sull’ecodesign quello sui criteri “euro 7” dei veicoli: “Abbiamo firmato una lettera congiunta con otto nazioni europee, in questo caso anche la Francia, in cui abbiamo detto letteralmente la con il progetto presentato la commissione è irrealizzabile. Cioè la cosa che sta succedendo è che prima ci guardavano come un marziano, poi si sono resi conto che il marziano ha le sembianze dell’homo faber e oggi sui dossier europei siamo noi che diamo la linea o comunque siamo noi che cominciamo”.