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Stellantis, Elkann: gigafactory Acc è un grande progetto europeo

Stellantis, Elkann: gigafactory Acc è un grande progetto europeoMilano, 30 mag. (askanews) – “Qui siamo nel futuro, è un grande progetto europeo”. Lo ha detto John Elkann presidente Stellantis all’inaugurazione della Gigafactory di Douvrin nell’Alta Francia, la prima in Europa realizzata da ACC, Automotive Cell Company, la joint venture paritetica fra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies/Saft.

Acc costruirà in Europa altre 2 gigafactory: in Germania a Kaiserslautern che sarà operativa entro il 2025 e in Italia a Termoli che entrerà in funzione nel 2026. L’investimento complessivo è di 7,3 miliardi di euro, di cui 1,3 miliardi di fondi pubblici, ed è prevista la creazione di 6 mila posti di lavoro e una capacità totale 120 GWh entro il 2030.

Auto, Federcarrozzieri: 1,2 mld costo Superbollo per automobilisti

Auto, Federcarrozzieri: 1,2 mld costo Superbollo per automobilistiRoma, 29 mag. (askanews) – Dalla sua introduzione il Superbollo è costato circa 1,2 miliardi di euro agli automobilisti italiani. Soldi usciti dalle tasche della collettività per entrare in quelle dello Stato, ma che col tempo hanno prodotto alterazioni al mercato dell’automotive. I dati arrivano da Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane, che accoglie con favore l’ipotesi di una abolizione del Superbollo.

La tassa fu introdotta con il DL. n. 98 del 6 luglio 2011, e prevede un pagamento di 20 euro per ogni kW di potenza dell’auto superiore ai 185 kW, con un peso decrescente del tempo: il superbollo si riduce infatti a 12 euro dopo 5 anni dall’immatricolazione, 6 euro dopo 10 anni, 3 euro dopo 15 anni e viene abolito del tutto dopo i 20 anni. Gli introiti complessivi per le casse statali nei 12 anni di vita del Superbollo, sono stati pari a circa 1,2 miliardi di euro, ma la tassa ha provocato pesanti anomalie nel mercato italiano dell’auto: se inizialmente si è assistito ad una sensibile riduzione delle nuove immatricolazioni di vetture con potenza eccedente i 185 kW, successivamente si è registrato il proliferare dei “falsi leasing”, ossia autovetture con targa estera fornite in noleggio a clienti italiani, con conseguente mancato versamento del bollo auto, superbollo, e imposte varie. Sempre per evitare il pagamento del superbollo, sono cresciute in Italia le radiazioni di veicoli con potenza superiore ai 185 kW con la scusa di esportarli nei paesi UE, veicoli che però continuano a circolare sul territorio italiano con targa tedesca, austriaca, bulgara o romena. “C’è poi un’altra questione da analizzare, e che rende il Superbollo una tassa del tuto iniqua e sbilanciata – denuncia il presidente di Federcarrozzieri, Davide Galli – Nelle regioni che non prevedono già esenzioni totali di bollo e superbollo per auto elettriche o ibride, le automobili di nuova generazione e con motori ibridi, pur superando abbondantemente i 185 kW di potenza, non sono tenute al pagamento del balzello. Il superbollo si applica infatti ai soli motori termici, e non alla parte elettrica. Così ad esempio una berlina plug-in con potenza pari a 360 CV (264 kW) non paga alcun superbollo, perché il suo motore 1.6 a benzina arriva a 200 CV, mentre gli altri 160 CV sono frutto dei motori elettrici”.

Federcarrozzieri diffonde infine uno studio dove mette a confronto i costi del Superbollo a carico degli automobilisti, prendendo in esame sia supercar, sia auto di fascia media circolanti in Italia: Alfa Romeo Stelvio (206 kW): 420 euro

Aston Martin DBS (533 kW): 6.960 euro Audi S4 Avant TDI (251 kW): 1.320 euro

Audi R8 Spyder performance (456 kW): 5.420 euro Bentley Continental GT Convertible (485 kW): 6.000 euro

Bmw X6 M Competition (460 kW): 5.500 euro

Bmw X3 xDriveM40d (250 kW): 1.300 euro

Ferrari 812 Superfast (588 kW): 8.060 euro

Ferrari Daytona SP3 (618 kW): 8.660 euro

Ford Focus ST (206 kW): 420 euro

Hyundai i30 N Performance (206 kW): 420 euro

Hyundai Kona N Performance (206 kW): 420 euro

Jaguar F-Type R75 (423 kW): 4.760 euro

Jeep Grand Cherokee (200 kW): 300 euro

Lamborghini Aventador Ultimae (577 kW): 7.840 euro

Range Rover Evoque 2.0 (221 kW): 720 euro

Lexus LC V8 (351 kW): 3.320 euro

Maserati MC20 (463 kW): 5.560 euro

Mercedes A 35 AMG (224 kW): 780 euro

Mercedes GT Coupé 4 63 E-Performance AMG S (470 kW): 5.700 euro

Mini Clubman John Cooper Works (225 kW): 800 euro

Porsche 911 Turbo S (478 kW): 5.860 euro

Renault Mégane R.S. (221 kW): 720 euro

Toyota Yaris GR (192 kW): 140 euro

Volkswagen Golf R (245 kW): 1.200 euro

Volvo S60 T8 (228 kW): 860 euro

Auto, Urso: sui biocombustibili il G7 ci ha dato ragione

Auto, Urso: sui biocombustibili il G7 ci ha dato ragioneRoma, 27 mag. (askanews) – Sui biocombustibili dopo le resitenze nell’Unione europea “poi il G7 ci ha dato ragione” e alla fine “ogni combustibile sarà analizzato secondo il principio della neutralità tecnologica”. Mentre “oggi sui dossier europei siamo noi che diamo la linea o comunque siamo noi che la cominciamo”, aggregando altri Paesi. Lo ha rivendicato il ministro di Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso durante il Festival dell’economia Trento.

Urso ha citato come esempi il dossier Ue sull’ecodesign quello sui criteri “euro 7” dei veicoli: “Abbiamo firmato una lettera congiunta con otto nazioni europee, in questo caso anche la Francia, in cui abbiamo detto letteralmente la con il progetto presentato la commissione è irrealizzabile. Cioè la cosa che sta succedendo è che prima ci guardavano come un marziano, poi si sono resi conto che il marziano ha le sembianze dell’homo faber e oggi sui dossier europei siamo noi che diamo la linea o comunque siamo noi che cominciamo”.

Auto, Salvini: “Penso che riusciremo a bloccare l’euro 7″

Auto, Salvini: “Penso che riusciremo a bloccare l’euro 7″Roma, 27 mag. (askanews) – L’imposizione del passaggio all’euro 7 “è un non senso totale e penso che riusciremo a bloccarlo in questa legislatura Ue”, mentre su tutte le altre regole impostate da “green ideologico” bisognerà intervenire al “tagliando del 2026” con il nuovo Parlamento Ue e le nuova Commissione europea. Lo ha affermato il vicepremier e ministro di Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini intervenendo al 60esimo anniversario della Federazione autotrasportatori italiani.

“Nel 2026 sul green ideologico ci sarà il tagliando. Tra tre anni, quindi, lo farà il nuovo Parlamento la nuova Commissione europea: quindi è chiaro e evidente che in base agli equilibri se prevarrà una logica di un certo tipo si andrà avanti. Noi siamo riusciti a creare in Italia una alleanza sul tema dell’euro 7, dove siamo assolutamente alla follia e al non senso se dici che fra pochi anni sarà fuori norma produrre, vendere e commercializzare auto con motore a combustione interna nel frattempo mi imponi alle aziende di passare da euro 6 all’euro 7: un non senso assolutamente totale”. “Io penso che l’euro 7 riusciremo a bloccarlo già in questa legislatura europea. Poi sarà importante avere i numeri nel 2026 per ridiscutere tutte le normative green”, ha concluso Salvini.

Auto: cresce mercato connected car and mobility a 2,5 mld (+16%)

Auto: cresce mercato connected car and mobility a 2,5 mld (+16%)Milano, 26 mag. (askanews) – Il settore delle auto connesse e della mobilità smart continua a crescere. Nel 2022 il mercato della Connected Car & Mobility ha raggiunto, in Italia, un valore di 2,5 miliardi di euro, +16% rispetto al 2021. Un risultato di tutto rispetto, soprattutto se si considerano le problematiche legate alla carenza di semiconduttori e di materie prime, a cui si è poi aggiunta l’instabilità economica e politica per la guerra in Ucraina.

Un risultato raggiunto principalmente grazie alle soluzioni per l’auto connessa, che valgono 1,4 miliardi di euro (+10% in un anno), a cui si aggiungono i sistemi di Advanced Driver Assistance Systems (Adas) integrati nei nuovi modelli, come la frenata automatica d’emergenza o il mantenimento del veicolo in corsia, che valgono 740 milioni di euro (+16%), e le soluzioni Smart Mobility nelle città, in primis per la gestione dei parcheggi e la sharing mobility (340 milioni di euro, +48%). Sono alcuni risultati della ricerca dell’Osservatorio Connected Car & Mobility della School of Management del Politecnico di Milano, presentata oggi durante il convegno: “Connected car & Mobility: da grandi poteri, grandi responsabilità”.

Cresce anche la diffusione delle auto connesse: a fine 2022 nel nostro paese se ne contavano 19,7 milioni, un’auto su due del parco circolante (50%), 1 ogni 3 abitanti. Iniziano ad affacciarsi le prime sperimentazioni di smart road: sono 190 i progetti identificati – a livello mondiale – a partire dal 2015. Di questi, ben 63 sono stati attivati nel 2022 (+43% sul 2021). Nel nostro paese sono 15 le iniziative avviate, tutte nel biennio 2021-2022.

“La Smart Mobility è sempre più al centro dell’attenzione nel nostro Paese, grazie al proliferare dei progetti e alle opportunità previste dal PNRR. In un contesto caratterizzato da fattori critici come la crisi dei chip, le difficoltà di approvvigionamento di componenti e il rincaro delle materie prime e dell’energia, l’evoluzione tecnologica ha un ruolo chiave per consentire alle aziende di continuare ad essere competitive e abilitare nuove opportunità di crescita in futuro. Tra le tecnologie disponibili, la connettività è certamente una delle più promettenti”, afferma Giulio Salvadori, direttore dell’Osservatorio Connected Car & Mobility . “Ad oggi sono ancora numerosi gli ostacoli e le sfide da superare per liberare appieno il potenziale dei dati raccolti da veicoli e infrastrutture – afferma Giovanni Miragliotta, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Connected Car & Mobility -. Quasi sempre i dati differiscono fortemente nel formato, nella tipologia e nel livello di dettaglio passando da una casa automobilistica all’altra. Serve quindi rendere interoperabili i dati raccolti da attori diversi, tramite l’adozione di un linguaggio comune e un formato il più possibile standard e condiviso. Infine, occorre gestire al meglio gli aspetti legati alla privacy e alla cybersecurity dei dati degli utenti finali”.

Bmw XM, il primo sav plug-in prodotto dal brand M

Bmw XM, il primo sav plug-in prodotto dal brand MMilano, 26 mag. (askanews) – Non è un’auto che passa inosservata, ma è quello che vogliono i clienti americani e asiatici, in particolare cinesi, a cui si rivolge. Spiegano così in Bmw le forme appariscenti e imponenti (5,1 metri di lunghezza) del maxi sav XM, il primo modello plug-in del brand M, e il secondo, dopo la M1 del 1972, progettato e sviluppato interamente dal marchio sportivo di Bmw, che festeggia così i suoi 50 anni. La XM è prodotta, come tutte le Bmw X, a Spartanburg nella Carolina del Sud e i primi due anni di produzione sono già stati venduti. Per l’Italia è prevista la consegna di circa 150 modelli l’anno con prezzi a partire da 181.500 euro, più eventuali personalizzazioni.

All’esterno nella parte anteriore spiccano i fari divisi in due unità separate, la griglia a doppio rene e le grandi prese d’aria. Diversi i dettagli in comune con la M1 del 1972: la linea di cintura con modanatura laterale, disponibile in diverse tonalità, i loghi Bmw incisi sui lati del lunotto e la struttura a lamelle delle luci posteriori. Gli scarichi sono, per la prima volta, verticali ed esagonali, mentre i cerchi di serie sono da 21 pollici (optional 22 e 23 pollici). L’abitacolo è elegante e spazioso con sedili multifunzione, mentre l’infotainment, con l’ultimo sistema operativo, è gestito tramite il curved display composto da cockpit digitale, display informativo e head up display. Molto comoda la parte posteriore M Lounge, con il montante incorporato nella seduta molto avvolgente sui lati per favorire la conversazione. Il tetto si caratterizza per l’headliner in alcantara con stampa 3D a prisma e led con diverse tonalità di illuminazione. Oltre alle forme, a impressionare della Bmw XM è il powertrain M Hybrid da 653 CV e 800 Nm di coppia, composto da un V8 biturbo 4.4 da 489 CV abbinato a un motore elettrico da 197 CV alloggiato nel cambio steptronic a 8 rapporti. Il motore elettrico muove l’assale anteriore per generare la trazione integrale ed è alimentato da una batteria da 28 kW per un’autonomia a zero emissioni fino a 88 km. Impressionanti le prestazioni, considerando il peso di 2,7 tonnellate: lo scatto 0-100 avviene in 4,3 secondi, la velocità è di 250 km/h, ma può arrivare a 270 con l’M Driver’s Package. In autunno arriverà una versione ancora più estrema, la Bmw XM Label Red. Con 748 CV e 1000 Nm di coppia sarà la più potente vettura di serie omologata su strada nella storia di Bmw M.

Al debutto su un modello M, le 4 ruote sterzanti che aiutano a gestire le masse in particolare nel misto stretto e sistemi di assistenza alla guida di livello 2, disattivabili nelle modalità di guida più sportive. Sulla console centrale compare il tasto M Hybrid per selezionare le tre modalità di funzionamento: Ibrida, Elettrica limitata a 140 km/h, ed eControl per preservare la batteria. Altri testi servono per regolare il Setup e per inserire la modalità M, che modifica il carattere della vettura e regola gli interventi degli Adas. Abbiamo avuto modo di provare la Bmw XM da Milano a Portofino. Il maxi sav rileva doti dinamiche sorprendenti per la mole della vettura. Nelle curve della Serravalle il pacchetto composto da sospensioni adattive e dall’Active Roll Control gestito da motori elettrici a 48V, garantisce un handling eccellente, con trasferimenti di carico progressivi e rollio praticamente assenti. La Bmw XM è piantata a terra e assorbe le giunture dei cavalcavia con estrema facilità, anche a velocità sostenuta. La trazione e l’agilità sono assicurate dalle 4 ruote motrici e sterzanti, mentre la frenata, con due impostazioni, è potente e ben modulabile. La spinta del V8 biturbo abbinata all’elettrico è poderosa e proietta il maxi sav fuori dalle curve con grande progressione e fluidità. Il sound è avvolgente: gli scarichi sportivi con flap a controllo elettronico fanno cantare il V8, cui si affianca, nelle modalità ibride, il suono della trazione elettrica composto da Hans Zimmer. La Bmw XM nonostante l’aspetto e le dimensioni è una vettura versatile, adatta a un uso quotidiano e su ogni tipo di terreno grazie ai numerosi settaggi disponibili.

Aston Martin DB12, la “super tourer” da 680 cavalli

Aston Martin DB12, la “super tourer” da 680 cavalliMilano, 25 mag. (askanews) – Aston Martin svela la DB12, primo esemplare della nuova generazione di auto sportive del brand che inaugura la categoria di “super tourer”. La presentazione della DB12 coincide con due importanti traguardi che Aston Martin celebra nel 2023: il 110o anniversario del marchio e i 75 anni della gamma DB, oltre agli ottimi risultati in F1.

La DB12 è spinta da un motore Twin-Turbo V8 da 4 litri, realizzato a mano, capace di 680 CV a 6000 giri e 800 Nm di coppia (+34% rispetto alla DB11). Lo 0-100 è coperto in 3,6 secondi, mentre la velocità massima è di 325 km/h. Il cambio è automatico a 8 rapporti. Tra le novità tecniche, le sospensioni con ammortizzatori adattivi intelligenti e per la prima volta il differenziale posteriore a controllo elettronico (e-diff). “Con la nuova DB12 diamo nuova linfa alla gamma DB e riaffermiamo il ruolo di Aston Martin in qualità di creatrice di auto sportive dalle prestazioni straordinarie”, afferma Amedeo Felisa, Ceo di Aston Martin. Le prime consegne sono previste nel terzo trimestre 2023.

Bmw Serie 5, svelata la nuova generazione anche 100% elettrica

Bmw Serie 5, svelata la nuova generazione anche 100% elettricaMilano, 25 mag. (askanews) – Arriverà sul mercato il prossimo ottobre l’ottava generazione dell Bmw Serie 5 berlina, disponibile anche con trazione completamente elettrica. A seconda dei mercati, saranno disponibili anche motori ibridi plug-in, benzina e diesel, compresa la tecnologia mild hybrid a 48 volt. La nuova Bmw Serie 5 berlina viene prodotta nello stabilimento di Dingolfing, dove vengono prodotti anche i motori elettrici e le batterie per la Bmw i5.

La nuova serie 5 berlina è più lunga di 97 millimetri e misura 5,06 metri, mentre il passo è aumentato di 20 mm a 2,995 metri. Il frontale caratterizzato da una moderna interpretazione dei doppi fari e della griglia a doppio rene Bmw che sporge in avanti. Il profilo si distingue per un design deciso con minigonne laterali nere, maniglie a filo e il numero 5 in rilievo alla base del montante C. A bordo nuovi sedili e sistema operativo 8.5 con curved display e connettività assicurata da 2 antenne 5G. Lo streaming video è possibile sul Control Display, così come il gioco in auto, a veicolo fermo, con la piattaforma AirConsole. La BMW i5 elettrica sarà disponibile in due varianti. La BMW i5 M60 xDrive (consumo di energia WLTP: 20,6 – 18,2 kWh/100 km) con due motori elettrici sull’asse anteriore e posteriore, trazione integrale e una potenza di 442 kW/601 CV e fino a 820 Nm di coppia che permettono di passare da 0 a 100 in in 3,8 secondi, mentre la velocità massima è limitata a 230 km/h. La versione BMW i5 eDrive40 invece ha una potenza massima di 250 kW/340 CV.

La batteria ha una capacità netta di 81,2 kWh, supporta la carica fino a 205 kW e offre un’autonomia rispettivamente fino a 516 chilometri e fino a 582 chilometri. Con la nuova funzione Maz Range, l’autonomia può essere aumentata fino al 25%, limitando la potenza e la velocità e disattivando le funzioni di comfort. I motori a benzina e diesel invece sono dotati di tecnologia mild hybrid a 48 volt e sono abbinati a un nuovo cambio Steptronic Sport a 8 rapporti. In Europa, il lancio sul mercato vedrà i modelli BMW 520i Sedan a quattro cilindri con 208 CV, la BMW 520d berlina anche integrale xDrive con 197 CV. Altri motori a benzina a quattro e sei cilindri sono disponibili al di fuori dell’Europa. Nella primavera del 2024 la gamma di modelli sarà completata da due varianti con motorizzazione ibrida plug-in. Un nuovo motore diesel a sei cilindri in linea sarà disponibile a partire dal 2024. Anche un’altra variante della BMW i5 con trazione integrale elettrica seguirà nel corso del 2024. Prezzi a partire da 67.900 euro per la 520d sDrive fino ai 100.200 per la i5 M60.

Aehra sigla partnership con austriaca Miba per sviluppo batterie

Aehra sigla partnership con austriaca Miba per sviluppo batterieMilano, 25 mag. (askanews) – Una batteria smontabile che permette di sostituire e riciclare solo le parti danneggiate, riutilizzando quelle intatte. E al tempo stesso una batteria più leggera, con una gestione termica ottimizzata, che garantisca una ricarica rapida per un numero maggiore di cicli. Sono i punti salienti della partnership siglata tra Aehra, il marchio globale italo-americano di auto elettriche di alta gamma, e il gruppo Miba, che sviluppa e produce soluzioni per batterie nella sua Volt Factory in Austria.

“Questo accordo con Miba – spiega Stefano Mazzetti, Aehra Head of Purchasing and Procurement – sottolinea come i nostri partner vedano in noi una solidità tecnica e commerciale per potersi spingere in innovazioni focalizzate sull’incremento dell’efficienza e della sostenibilità. Questi saranno due tra i principali KPI dei prossimi decenni per quanto riguarda l’automotive”. Mazzetti sottolinea inoltre come AEHRA abbia deciso di puntare con convinzione sull’Europa per quanto riguarda lo sviluppo della vettura: “La scelta di partner europei è per noi fondamentale. È in Europa che vogliamo condurre e portare avanti questo tipo di innovazione”. Un processo di sviluppo che potrebbe allargarsi anche all’Italia, in particolare per quanto riguarda la leggerezza, utilizzando materiali che oggi non vengono impiegati nelle batterie.

Aehra e Miba intendono creare insieme una batteria – con un’architettura a 900+V – caratterizzata dall’integrazione dell’innovativa tecnologia FLEXcooler, fornita dal Gruppo Miba, una soluzione di raffreddamento per la batteria leggera, efficiente e performante. Ulteriore elemento della batteria è rappresentato dalla bidirezionalità che permette di utilizzare la batteria per alimentare per esempio la propria abitazione

Auto, Unrae: a marzo torna a crescere mercato usato, +7,3%

Auto, Unrae: a marzo torna a crescere mercato usato, +7,3%Milano, 25 mag. (askanews) – Dopo la stagnazione di febbraio, torna in buona crescita il mercato delle autovetture usate nel mese di marzo (con dati in attesa di consolidamento): con 472.528 trasferimenti di proprietà rispetto ai 440.214 dello stesso periodo 2022 si registra un incremento del 7,3%. I trasferimenti netti aumentano del 7,7% e le minivolture del 6,9%. Nel primo trimestre il mercato dell’usato è in attivo del 5,7% con 1.258.683 passaggi, verso 1.191.092 di gennaio-marzo 2022.

Fra le motorizzazioni preferite nel mercato delle auto usate, il diesel a marzo conferma la leadership, con il 47,8% delle preferenze (1 punto in meno del 2022), in linea con la quota del 1° trimestre, seguito dal benzina al 39,1% (-0,6 p.p., al 39,9% nei 3 mesi). Le ibride si posizionano al terzo posto con il 5,2% nel mese e il 4,7% nel cumulato, superando il Gpl (al 4,4% del totale nel mese e nel trimestre). Il metano sale al 2,4%, mentre i trasferimenti netti di auto elettriche pure (Bev) e plug-in si posizionano rispettivamente allo 0,5% e allo 0,6%. L’analisi per regione conferma la leadership della Lombardia con il 15,7% dei trasferimenti, seguita da Lazio, in contrazione al 9,8% di quota, e dalla Campania al 9,2%. Cresce leggermente, al 3,1% di share, la rappresentatività del Trentino Alto Adige, grazie al contributo delle società di noleggio.

Si contrae la quota dei trasferimenti netti di vetture con oltre 10 anni di anzianità, al 49,3% in marzo (50,7% nel trimestre). Sale al 15,3% la quota delle auto da 6 a 10 anni (in linea con il cumulato), cresce anche quella delle vetture da 4 a 6 anni (12,5% nel mese e 12,2% nei 3 mesi). In contrazione la quota delle auto da 2 a 4 anni (al 12% nel mese e nel trimestre), mentre cresce quella delle auto da 1 a 2 anni (4,4%) e rimane stabile quella delle auto più fresche da 0 a 1 anno (al 6,5%).