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Stellantis parteciperà al Salone dell’Auto di Parigi

Stellantis parteciperà al Salone dell’Auto di ParigiMilano, 25 set. (askanews) – Stellantis partecipa al Salone dell’Auto di Parigi 2024 dal 14 al 20 ottobre con cinque anteprime mondiali, tecnologie innovative e il brand cinese Leapmotor. A Porte de Versailles (Padiglione 4), i visitatori avranno l’opportunità di ammirare da vicino la gamma di veicoli elettrificati all’avanguardia dei quattro brand. In totale, al Salone saranno esposti 26 modelli, con cinque anteprime mondiali che entusiasmeranno il pubblico.


I brand iconici Citroën, Peugeot e Alfa Romeo presenteranno le loro prossime e convenienti soluzioni di mobilità elettrica, tra cui tre anteprime mondiali di Citroën e una di Peugeot. La partnership con Leapmotor verrà presentata al pubblico per la prima volta, con quattro veicoli elettrici tecnologicamente avanzati ed economicamente accessibili, insieme all’anteprima mondiale della B10, un suv del segmento C. Saranno esposti anche sistemi di ricarica intuitivi, moderni sistemi di propulsione, e nuove soluzioni per il comfort interno e l’intrattenimento avanzato. Il 15 ottobre, il Ceo Carlos Tavares interverrà al Paris Automotive Summit

Autotorino, primi 9 mesi in crescita +20% dopo sbarco a Roma

Autotorino, primi 9 mesi in crescita +20% dopo sbarco a RomaRoma, 25 set. (askanews) – Autotorino, nove mesi dopo aver aggiunto alla sua squadra le sei sedi Mercedes-Benz a Roma, si presenta alla città con una serata firmata da alcune delle principali ‘stelle’ della cucina italiana, che racconteranno alcuni dei territori in cui è presente il Gruppo attraverso un esclusivo percorso di gusto.


L’ingresso a Roma, parte della crescita organica prevista dal Piano Industriale 2023 – 2027 – informa una nota dell’azienda – ha ampliato la dimensione nazionale del Gruppo la cui capillare presenza territoriale, articolata già nell’originaria Lombardia, in Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia, include ora le principali aree metropolitane italiane (Roma, Milano e Torino). La volontà di raccogliere sempre nuove sfide ha inoltre spinto Autotorino ad avviare il proprio processo di espansione internazionale con l’acquisto della filiale polacca di Mercedes-Benz Varsavia che sarà operativa da gennaio 2025. I risultati dei primi nove mesi del 2024 seguono le linee del piano di sviluppo, il Gruppo ha raggiunto i target definiti e prevede di chiudere l’anno 2024 con un fatturato di 2,57 miliardi di euro (+20% vs 2023) e 68.000 auto vendute (+8% vs 2023), grazie al grande lavoro svolto dagli oltre 2.800 collaboratori, tra cui 300 operativi nelle 6 sedi di Roma. Continua anche l’investimento in tecnologia a supporto dei processi (15 mln in 5 anni per percorsi di innovazione) e per lo sviluppo e il rinnovo delle sedi (45 milioni di euro nei prossimi tre anni).


“Essere un’azienda di servizi alla mobilità di Roma e dei suoi cittadini ci motiva e ci inorgoglisce – commenta Plinio Vanini, Presidente Gruppo Autotorino – È una tappa molto importante di un percorso di crescita maturato nel tempo, che ci ha consentito di essere il primo dealer per dimensioni del mercato italiano. Continueremo a investire nella formazione delle nostre persone e nel loro orientamento al cliente, nel rafforzamento della rete di vendita e nelle tecnologie per migliorare la relazione con il cliente. Questo approccio ci ha permesso di contribuire allo sviluppo di territori per noi nuovi, ciascuno con peculiari esigenze di mobilità, luoghi dove abbiamo spesso saputo trovare sintonia con i clienti e le comunità locali. Anche a Roma ci prendiamo questo impegno consapevoli della complessità della città e delle difficoltà storiche della mobilità urbana.”

Leapmotor: oltre 2 mld ricavi, target 250 mila auto in Cina in 2024

Leapmotor: oltre 2 mld ricavi, target 250 mila auto in Cina in 2024Milano, 24 set. (askanews) – Leapmotor brand elettrico cinese fondato nel 2015 da Jiangming Zhu negli ultimi 5 anni ha registrato una crescita annua del 240%, posizionando fra i primi 3 player cinesi della mobilità elettrica.


Nel 2023 il gruppo ha registrato per la prima volta un utile, a fronte di ricavi pari a 17 miliardi di renminbi (circa 2,1 miliardi di euro), e un risultato operativo di 1 miliardo rmb (130 milioni di euro). I volumi in Cina hanno superato le 145mila unità, con l’obiettivo di arrivare a 250mila nel 2024. Attraverso la joint venture con Stellantis, Leapmotor International l’obiettivo è di vendere 500mila auto entro il 2030 fuori dalla Cina. Leapmotor grazie a una forte integrazione ha il controllo sul 60% del valore dei veicoli prodotti e, oltre all’elettrico, sviluppa la tecnologia con range extender, in pratica una vettura elettrica con un motore termico che funziona da generatore per caricare la batteria.

Leapmotor, Xin: produzione T03 in Polonia entro fine anno, C10 in Cina

Leapmotor, Xin: produzione T03 in Polonia entro fine anno, C10 in CinaMilano, 24 set. (askanews) – Leapmotor inizierà la produzione della citycar elettrica T03 a Tychy in Polonia “entro il quarto trimestre 2024. Non abbiamo un target di produzione dipenderà dalla domanda, speriamo di produrre il più possibile”. Lo ha detto Tianshu Xin, Ceo Leapmotor International, alla presentazione dei modelli della casa cinese vicino a Malpensa.


L’altro modello elettrico al debutto in Europa suv C10 sarà invece costruito in Cina. Leapmotor in base alle indicazioni preliminari dovrebbe essere soggetta a una tassazione Ue sulle auto cinesi intorno al 20%. In merito invece all’avvio della produzione Leapmotor in altri stabilimenti europei di Stellantis, Xin ha detto che “al momento non abbiamo preso decisioni a riguardo, molto ma dipenderà. E comunque l’eventuale scelta di altri siti avverrà in base a costi capacità, tecnologia”.

Leapmotor, Xin: target 500mila auto al 2030, nuovi modelli in arrivo

Leapmotor, Xin: target 500mila auto al 2030, nuovi modelli in arrivoMilano, 24 set. (askanews) – “Oggi è un momento storico per Leapmotor: inizia la crescita globale del brand grazie alla joint venture Leapmotor International con Stellantis, che avrà l’esclusiva di vendita, distribuzione e produzione fuori dalla Cina dei nostri prodotti”. Lo ha detto Tianshu Xin, Ceo Leapmotor International, alla presentazione dei modelli della casa cinese vicino a Malpensa.


Leapmotor International punta a vendere “500 mila auto fuori dalla Cina entro il 2030, un target ambizioso che fa leva sulla forza dei nostri due azionisti: Leapmotor con la propria tecnologia a basso costo e Stellantis con dimensioni, know how e struttura per gestire la distribuzione in modo efficiente e agile”. In Europa la jv potrà contare su 200 punti vendita entro fine anno, mentre sul fronte dei modelli alla citycar T03 e al suv C10, seguirà entro fine anno arriverà un altro suv C16 di grandi dimensioni. Nel 2025 invece arriverà il C10 in versione range extender e altri suv e hatchback modelli seguiranno al 2027.


Nel quarto trimestre Leapmotor International conta di iniziare le vendite nelle altre regioni dove è presente Stellantis: Africa, Medio Oriente, India, Asia e Sud America.

Stellantis, primi modelli elettrici Leapmotor al debutto in Europa

Stellantis, primi modelli elettrici Leapmotor al debutto in EuropaMilano, 23 set. (askanews) – Al via a Milano il primo media drive dedicato ai modelli elettrici C10 e T03 di Leapmotor, che sancisce il debutto della joint-venture Leapmotor International fra il costruttore cinese e Stellantis in Europa. Stellantis a ottobre 2023 ha investito 1,5 miliardi per rilevare il 21% di Leapmotor. L’accordo prevedeva anche la creazione della joint venture Leapmotor International controllata al 51% da Stellantis.


Leapmotor International punta ad accelerare e ampliare le vendite di prodotti Leapmotor in tutto il mondo, eccetto la Cina, facendo leva sulle risorse e il know-how commerciale di Stellantis. L’offerta di Leapmotor International entrerà in competizione con i marchi cinesi già presenti in Europa e si aggiungerà all’offerta Stellantis composta da 14 brand. Leapmotor fondata nel 2015 da Jiangming Zhu è focalizzata sulla mobilità elettrica con la tecnologia cell-to-chassis ed è in rapida crescita: nel 2023 ha venduto 144mila auto in Cina, 400mila dal 2019. Nei prossimi anni l’obiettivo è di coprire tutti i segmenti con tre piattaforme scalabili con propulsori elettrici e range extender.


Due i modelli al debutto. La T03 una citycar elettrica a 5 porte compatta del segmento A (3,6 metri), con 95 CV e una batteria da 37 kWh per un’autonomia di 265 km. La configurazione è unica e full optional per semplificare l’acquisto. La C10 invece è un D-suv elettrico di grandi dimensioni (4,7 metri) con dotazione premium, 218 CV, un’autonomia di 420 km grazie a una batteria da 70 kWh, ed elevati standard di sicurezza. Entro la fine del 2024 sono previsti 350 punti vendita in Europa e 500 entro il 2026. Nei prossimi tre anni sarà introdotto almeno un nuovo veicolo ogni anno.


Nei prossimi giorni si apriranno gli ordini della T03, che sarà disponibile a partire dalla fine di settembre al prezzo consigliato di 18.900 euro, con un’offerta lancio a 17.900 euro. Il suv C10 invece arriverà a ottobre e sarà proposto a un prezzo di 36.400 euro (versione Style) con offerta lancio a 34.400 euro.

Northvolt: 1.600 esuberi in Svezia, ridimensiona progetto gigafactory

Northvolt: 1.600 esuberi in Svezia, ridimensiona progetto gigafactoryMilano, 23 set. (askanews) – Northvolt il gruppo svedese che produce batterie per auto ha annunciato 1.600 esuberi in Svezia nei siti di Skelleftea (1001 esuberi), Vasteras (400) e Stoccolma (200).


Norhtvolt prevede una riduzione di organico del 20% a livello globale e del 25% in Svezia per garantire la sostenibilità delle proprie attività. Il gruppo ha anche deciso di accantonare il progetto di sviluppo a Skelleftea che avrebbe dovuto fornire 30 GWh di capacità aggiuntiva alla gigafactory di Ett, che avrà una capacità di 16 GWh. “Mentre lo slancio per l’elettrificazione rimane forte, dobbiamo assicurarci di intraprendere le azioni giuste al momento giusto in risposta ai venti contrari nel mercato automobilistico e nel più ampio panorama industriale. Ora dobbiamo concentrare tutta l’energia e gli investimenti nel nostro core business. Le decisioni annunciate oggi sono sia impegnative che dolorose. Tuttavia, sono necessarie per adeguarsi alle realtà attuali e consentire il successo a lungo termine di Northvolt” ha detto il Ceo Peter Carlsson.

Rc Auto, Ivass: ad agosto prezzo medio +6,7% su anno

Rc Auto, Ivass: ad agosto prezzo medio +6,7% su annoRoma, 23 set. (askanews) – Pur con un leggero smorzamento, ad agosto i prezzi dei contratti di assicurazione per la copertura sulla responsabilità civile sull’auto hanno continuato a crescere a un livello multiplo dell’inflazione generale. Secondo l’ultima rilevazione effettuata dall’Ivass, il prezzo medio dell’r.c. auto nel mese in esame è stato di 418 euro, in aumento su base annua del +6,7% in termini nominali (+5,6% in termini reali). A luglio era stato registrato un più 7,4%. Ad agosto l’inflazione generale in Italia si è attestata all’1,1%.


Tutte le province italiane registrano incrementi di prezzo, compresi tra il +2,6% di Foggia e il +12% di Roma. Con un comunicato, l’autorità rileva che il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 272 euro, in aumento del +9,7% su base annua e in riduzione del 42,4% rispetto allo stesso mese del 2014. Per gli assicurati appartenenti a classi di merito superiori alla prima, l’incremento di prezzo medio è del +10,4% a fronte di un aumento del +6,1% per gli assicurati in prima classe.

Auto:si aggrava la crisi, allarme Mercedes (-7%) affonda settore

Auto:si aggrava la crisi, allarme Mercedes (-7%) affonda settoreMilano, 20 set. (askanews) – Si fa sempre più pesante il quadro del settore automotive europeo alle prese con un susseguirsi di allarmi sugli utili delle case auto, l’ultimo quello di Mercedes, e con pesanti perdite in Borsa, dove le quotazioni sono sui minimi, in alcuni casi storici, con perdite rispetto ai picchi dello scorso aprile del 30-50% per i big e di oltre il 20% per l’indice EuroStoxx di settore (-3,5% oggi), il secondo peggiore dopo quello minerario.


Stellantis (-3,4%) viaggia sui valori post fusione Fca-Psa del 2021 poco sopra i 13 euro, Porsche (-5,5%) scambia a 65 euro sotto i livello dell’Ipo del 2022 (84 euro), Volkswagen (-3,4%) è sui minimi storici e grand parte del suo valore è rappresentato dalla partecipazione detenuta in Porsche, mentre Mercedes (-6,8%) ha registrato oggi la peggior flessione negli ultimi 20 mesi. A pesare il calo delle vendite in Europa e in Cina, da cui dipendono soprattutto i gruppi tedeschi, che devono affrontare una concorrenza sempre più agguerrita dei colossi locali pronti a invadere il Vecchio Continente, e la mobilità elettrica che non decolla e anzi perde terreno a fronte di massicci investimenti.


Il risultato è una forte pressione sui margini sui cui hanno lanciato l’allarme i principali gruppi auto tedeschi: Volkswagen, che sta valutando di chiudere per la prima volta due fabbriche in Germania con migliaia di potenziali esuberi, Bmw, Porsche e Mercedes che ha tagliato le stime di redditività dell’auto per il 2024 dall’11% al 7-8,5% dopo il calo delle vendite in Cina dei modelli premium S-Class e Mayback e un maxi richiamo di oltre 520mila auto per problemi a un sensore di velocità. Il calo delle vendite di auto elettriche ha spinto poi diverse case a rivedere i piani per diventare full electric posticipando le scadenze: l’ultima è stata Volvo, preceduta da altre case come Mercedes e Porsche. Ora gli occhi sono puntati sull’alto big europeo, Stellantis, alla prese con un crollo delle vendite in Europa (-30% ad agosto con una quota scesa al 14%) e con problemi negli Usa, principale mercato del gruppo, legati al calo delle vendite di Jeep e a un aumento inatteso dello scorte che rischia di aumentare ulteriormente la pressione sui prezzi. Gli effetti si sono visti nei conti semestrali con un utile netto dimezzato a 5,6 miliardi di euro e i timori del mercato sono che il gruppo possa essere il prossimo a rivedere le stime per l’anno, considerando che fra i gruppi auto di volume è quello con i target di margini più alti intorno al 10%.


Oltre ai problemi industriali e di concorrenza, con la decisione finale sui dazi Ue che possono arrivare fino al 50% sulle auto cinesi attesa la prossima settimana, c’è la questione dei nuovi limiti Ue alle emissioni per il 2025 (da 106 a 94 g/km) che potrebbero costare alle case auto 15 miliardi di euro in sanzioni, secondo il presidente Acea, Luca de Meo. E infatti l’Associazione dei costruttori europei ha lanciato un appello affinché la Commissione riveda la scadenza e più in generale la politica di elettrificazione della mobilità con lo stop ai motori termici nel 2035. Linea sostenuta anche dall’Italia con i Ministro Salvini e Urso che al prossimo Consiglio di Competitività Ue a Bruxelles presenteranno la richiesta di posticipare l’entrata in vigore delle stretta sulle emissioni e di anticipare di un anno, al 2025, il “tagliando” di verifica della scadenza per i motori termici. Sul piede di guerra anche i sindacati a partire dall’IG Metal tedesca, mentre la Fiom-Cgil che ha invitato a una mobilitazione internazionale deciderà le prossime mosse martedì in un incontro con le altre sigle sindacali nazionali.

Auto, Fiom: situazione critica, necessaria mobilitazione unitaria

Auto, Fiom: situazione critica, necessaria mobilitazione unitariaMilano, 20 set. (askanews) – “La situazione del settore automotive in Europa diventa sempre più critica, nel nostro Paese è concreto il rischio cessazione: in assenza di una netta inversione di direzione, rischia di essere complessivamente compromessa la prospettiva industriale e occupazionale”. Inizia così il documento del coordinamento automotive Fiom-Cgil, approvato lo scorso 14 settembre per denunciare le criticità del settore e diffuso in vista dell’incontro a Roma martedì prossimo con tutte le sigle sindacali per annunciare iniziative di mobilitazione dei lavoratori di Stellantis e della filiera automotive.


“L’automotive necessita di interventi sia in termini di scelte strategiche in ambito di Ue, di politiche industriali del Governo e di impegni all’interno di un piano industriale da parte dell’unico costruttore presente in Italia, quale Stellantis, e di corresponsabilità delle aziende dell’automotive”, si legge nel documento. Per la Fiom è necessario un piano per Stellantis e favorire l’ingresso di produttori di auto mass market.


“Per la strategicità del settore e la trasversalità ai ministeri competenti la Fiom ritiene non più procrastinabile l’assunzione da parte della Presidente del Consiglio del dossier auto. Un confronto che in tempi rapidi, anche alla luce dei tavoli presso il Mimit, coinvolga direttamente l’Ad di Stellantis, le organizzazioni sindacali per delineare il futuro dell’automotive nel nostro paese”. La Fiom è impegnata a costruire una rete globale per il lavoro e la dignità dei lavoratori nel settore e si impegna a sostenere le tante lotte in corso negli Usa con la Uaw, in Europa.


Per tutte queste ragioni il coordinamento nazionale Automotive della Fiom-Cgil ha dato mandato alla segretaria nazionale della Fiom-Cgil di ricercare le condizioni sindacali nazionali, europee e internazionali “per aprire nuova fase che dovrà partire dal coinvolgimento diretto dei lavoratori in tutti gli stabilimenti verso una mobilitazione fatta di assemblee, manifestazioni e scioperi nazionali, europei ed internazionali: è ora di unire le lotte, di unire i lavoratori, perché le fabbriche e il lavoro sono nostri”.