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Sostenibilità, Bruschetta: coinvolgere i consumatori in azioni virtuose

Sostenibilità, Bruschetta: coinvolgere i consumatori in azioni virtuoseMilano, 2 ott. (askanews) – Eridania torna a raccontarsi, questa volta esplorando il tema dell’educazione alimentare: dalle iniziative per responsabilizzare i più giovani sull’uso consapevole dello zucchero e sull’importanza di una corretta alimentazione, fino ai progetti dedicati ai consumatori, per sensibilizzarli e coinvolgerli in comportamenti virtuosi. Nel corso del “Salone della CSR e dell’innovazione sociale, uno degli appuntamenti italiani più attesi in materia di sostenibilità, Alessio Bruschetta, amministratore delegato dell’azienda, interverrà ad una delle tavole rotonde previste dal programma culturale e dedicata al contribuito che la filiera agroalimentare può portare nell’educazione del consumatore. Alessio Bruschetta racconterà l’impegno di Eridania nel campo dell’educazione alimentare e affrontando varie tematiche: dalle iniziative per responsabilizzare i più giovani sull’uso consapevole dello zucchero e sull’importanza di una corretta alimentazione, fino ai progetti dedicati ai consumatori, per sensibilizzarli e coinvolgerli in comportamenti virtuosi dal punto di vista dell’impatto ambientale. L’appuntamento è per il 4 novembre all’evento “Educazione alimentare: un’alleanza virtuosa tra produzione e distribuzione” fissato a parte dalle ore 15,15.

Eridania da ormai un decennio è impegnata in un percorso di sviluppo sostenibile sotto il profilo ambientale, produttivo, sociale e d’impresa che rientra, a partire dal 2022, all’interno del programma “Il Futuro Chiede Dolcezza” che prevede anche importanti iniziative a carattere educativo-informative per aiutare le persone a comprendere le caratteristiche dei prodotti anche in funzione del loro impatto sull’ambiente e stimolarle, in qualche modo e nel loro piccolo, ad un cambiamento. In quest’ottica che, nei prossimi mesi, Eridania lancerà una nuova linea di bustine di zucchero Classico in edizione limitata raffiguranti “20 gesti per un futuro migliore”: dall’utilizzo della borraccia, all’attenzione a non disperdere i rifiuti nell’ambiente, fino al preferire il treno, ove possibile, per le lunghe distanze. Un modo per coinvolgere i consumatori in comportamenti virtuosi, promuovendo azioni quotidiane più consapevoli e attente all’ambiente. Eridania ha inoltre rinnovato, per il terzo anno consecutivo, la sua attività di informazione ed educazione all’interno delle scuole primarie con il programma “A Scuola di Dolcezza”, volto a diffondere, attraverso la chiave del gioco, una cultura del benessere e della salute e ad aiutare i bambini a prendere consapevolezza dell’importanza di una corretta alimentazione, in riferimento al consumo equilibrato e responsabile di carboidrati e zucchero. Anche per l’anno scolastico 2023/24, il programma educativo, coinvolgerà 1.500 classi delle scuole primarie per circa 28.000 alunni in tutta Italia.

“Le imprese sono tenute a rispondere del loro impatto sulla società e hanno la grande opportunità di contribuire al cambiamento del modello economico. La responsabilità che, come Eridania, ci assumiamo nel campo dell’educazione alimentare e della nutrizione responsabile è parte di un impegno globale nel perseguire la sostenibilità non soltanto dal punto di vista ambientale, ma anche produttivo e sociale – ha dichiarato Alessio Bruschetta – Per questo, da anni ci impegniamo in attività e iniziative sia per i nostri consumatori, al fine di sensibilizzarli e coinvolgerli in comportamenti virtuosi, sia per i più giovani, i “consumatori del domani”, affinché siano informati e responsabilizzati sull’importanza di una sana e corretta alimentazione. È proprio in questo concetto di “sostenibilità estesa” che risiede la chiave della campagna “Il futuro chiede dolcezza”, lanciata lo scorso anno. Il nostro intento è quello di garantire al domani una maggiore cura e attenzione in ogni ambito, dalla tutela della salute dei bambini, all’assistenza ai più fragili, all’impegno concreto per la protezione dell’ambiente per il contenimento dell’impatto sul Pianeta”. (nella foto: Alessio Bruschetta, amministratore delegato di Eridania Italia)

Visa lancia GetP@id, per aiutare i creator della Gen Z a trasformare la loro passione in un lavoro

Visa lancia GetP@id, per aiutare i creator della Gen Z a trasformare la loro passione in un lavoroRoma, 28 set. (askanews) – Proprio nei giorni di massima esposizione internazionale di Milano quale capitale della moda, Visa, tra i leader mondiali nei pagamenti digitali, lancia in Italia la prima edizione di “GetP@id”, iniziativa dedicata ai giovani content creator e influencer della Gen Z per supportarli nel trasformare la loro passione in una carriera redditizia.

Oggi, informa una nota, circa 50 milioni di creator costituiscono quella che molti chiamano la creator economy, ovvero l’insieme informale di musicisti, artisti, gamer e altri creativi che svolgono il lavoro che amano, a tempo pieno o parziale, derivandone un reddito. La creazione di contenuti è però solo il primo passo. In un mondo in cui i canali più diretti, più social, più partecipativi, continuano a guadagnare terreno, tutti hanno una chance, è riuscire a capitalizzarla che può essere difficile. Ecco perché Visa ha creato GetP@id, il programma in cui i creator mostrano ai creator come fare. Con GetP@id, i creator di domani, grazie ai consigli e all’esperienza di mentor affermati, potranno spingersi oltre i limiti, costruire il loro brand e aumentare le opportunità di monetizzazione. In Italia, hanno preso parte al progetto Beatrice Valli, influencer, imprenditrice e modella, con 3.2mln di follower su IG, Luca Vezil, fashion blogger e influencer appassionato di fotografia, con 1mln di follower su IG e Zoe Massenti, content creator e influencer, oltre che debuttante attrice e scrittrice, con 986mila followers su IG. Ogni giorno, fino alla fine di settembre, Beatrice, Luca e Zoe posteranno contenuti video in cui racconteranno il loro percorso personale, gli insegnamenti e le sfide incontrate nel passaggio da hobby a creator di contenuti di successo, e condivideranno consigli, trucchi e raccomandazioni per muovere con successo i primi passi nella creator economy.

“Con l’iniziativa ‘GetP@id’, – sottolinea Serena Di Matteo, Marketing Director di Visa – puntiamo a favorire il successo della prossima generazione di imprenditori e a colmare il gap tra arte e impresa. Il nostro obiettivo è creare un ecosistema collaborativo in cui i creator più esperti insegnano gli strumenti del mestiere a quelli più giovani e li accompagnano e ispirano nel trasformare la loro passione in un’attività fiorente. Avere lanciato l’iniziativa proprio durante la Fashion Week ha rappresentato un’enorme opportunità per supportare gli aspiranti fashion creator.” L’iniziativa rientra nell’impegno Visa per promuovere una maggiore inclusione finanziaria delle generazioni più giovani, dare loro ispirazione, fiducia e opportunità fornendo gli strumenti e i sistemi che possono aiutarli a capitalizzare. L’iniziativa segue il programma Visa NFT Creator e il Visa Ready Creator Commerce: programmi che mirano a fornire a un numero sempre maggiore di creatori gli strumenti e i sistemi di cui hanno bisogno per trasformare gli hobby in un vero e proprio business.

Fondazione Sodalitas entra nell’alleanza Open-es

Fondazione Sodalitas entra nell’alleanza Open-esMilano, 26 set. (askanews) – Fondazione Sodalitas entra a far parte della partnership Open-es, l’iniziativa di sistema che unisce gruppi industriali, banche, associazioni ed istituzioni per supportare tutte le imprese nel percorso di misurazione e miglioramento delle proprie performance ESG. Open-es si pone l’obiettivo di supportare in maniera inclusiva il processo di sviluppo sostenibile di tutte le realtà, attraverso una gestione semplice e sicura del processo di condivisione dei dati ESG e offrendo soluzioni per il miglioramento delle performance con un approccio innovativo e intuitivo. Una piattaforma digitale aperta che, focalizzandosi sulla supply chain, consente la misurazione, il miglioramento e la valorizzazione delle performance di sostenibilità ambientale, sociale e economica, con la possibilità di condividerle con i propri stakeholder. Una community che raccoglie oltre 13.000 aziende in 91 paesi del mondo e 66 settori industriali, che collaborano per il raggiungimento di obiettivi comuni in ambito sostenibilità. Attraverso la partnership, Fondazione Sodalitas si impegna a coinvolgere i propri stakeholder e le imprese associate nell’utilizzo della piattaforma Open-es e nell’adesione alle iniziative congiunte che verranno promosse con la volontà di creare un ecosistema collaborativo tra le aziende per la valorizzazione della sostenibilità nel sistema imprenditoriale. Va in questa direzione il primo evento co-organizzato da Fondazione Sodalitas, Open-es e CSR Europe dal titolo “Responsible Trucking: come migliorare le condizioni di lavoro degli autotrasportatori” che si terrà online giovedì 28 settembre alle ore 10. “Fondazione Sodalitas è da sempre impegnata ad affermare e rendere riconoscibile la leadership delle imprese nel realizzare uno sviluppo sostenibile e costruisce insieme alle imprese associate partnership per la crescita della comunità, generando valore sociale e contribuendo a un futuro di inclusione e sviluppo – ha detto Alberto Pirelli, presidente di Fondazione Sodalitas. Ci è sembrato dunque naturale aderire a Open-es, l’alleanza di riferimento per lo sviluppo sostenibile e la gestione delle trasformazioni necessarie lungo le catene del valore. Siamo convinti, infatti, che Open-es possa rappresentare un’importante occasione per coinvolgere in modo diffuso le PMI in un percorso di crescita sostenibile, obiettivo fondamentale per il nostro Paese”. “Siamo orgogliosi dell’ingresso di Fondazione Sodalitas nell’alleanza Open-es. L’obiettivo è quello di unire tutti gli attori del mondo industriale, finanziario e associativo che vogliono contribuire al percorso delle imprese nel miglioramento delle caratteristiche ESG – ha commentato Stefano Fasani, Program manager di Open-es – “Fare sistema, coinvolgere le filiere e mettere al centro le persone sono elementi essenziali per vincere questa sfida. Valori chiave che accomunano le nostre realtà e che guideranno le iniziative progettuali oggetto di questa collaborazione”.

Sace, 197 mln a Green Light per progetti sostenibili nei Comuni

Sace, 197 mln a Green Light per progetti sostenibili nei ComuniRoma, 22 set. (askanews) – City Green Light, società attiva nel settore dell’illuminazione pubblica, dell’efficienza energetica e dei servizi per la smart city, ha ottenuto da un pool di istituti finanziari risorse di poco inferiori ai 200 milioni di euro per sostenere il proprio piano di crescita e gli investimenti nell’efficientamento energetico e nella digitalizzazione, anche attraverso nuovi business e con operazioni di M&A.

Le risorse saranno principalmente destinate alla realizzazione di progetti d’investimento dedicati alla transizione energetica e alla digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche, promuovendo, così, soluzioni integrate di efficienza energetica in settori chiave, tra cui l’illuminazione pubblica, la gestione degli edifici pubblici e le comunità energetiche. Nel dettaglio, gli istituti di credito coinvolti nell’operazione, assistita parzialmente dalla Garanzia Green di Sace per 96 milioni, sono Intesa Sanpaolo, che attraverso la Divisione IMI Corporate & Investment Banking ha agito in qualità di Lender Coordinator, Bookrunner, Mandated Lead Arranger, Banca Agente e Sace Agent, Cassa Depositi e Prestiti, UniCredit, BNL BNP Paribas e Sparkasse – Cassa di Risparmio di Bolzano in qualità di Bookrunners e Mandated Lead Arrangers. Intesa Sanpaolo ha agito, inoltre, in qualità di Green Loan Coordinator per la strutturazione delle linee green, per un importo di 192 milioni sul totale di 197 milioni di euro complessivi del finanziamento, finalizzate al sostegno dei progetti green che rientrano nel piano della Società.

City Green Light, nata nel 2017, è partecipata dal Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica, Marguerite Infrastructure Italy II, e da Banca Europea per gli Investimenti – BEI (mediante Ipin 2E). Con la propria attività serve oltre 250 Comuni in tutta Italia, vantando una forte esperienza nella gestione di oltre 900.000 punti luce, 100 gallerie stradali e 1.600 telecamere di sicurezza. Il finanziamento, della durata di circa 7 anni, rientra negli obiettivi del Green New Deal, grazie all’impatto positivo in termini di mitigazione del cambiamento climatico.

“In un contesto generale che come non mai impone priorità all’implementazione di azioni per favorire la transizione green, l’operazione di finanziamento appena conclusa ci permetterà di proseguire nell’esecuzione di un piano industriale trasformativo che ha quale obiettivo il completamento della nostra evoluzione da puro operatore del settore della pubblica illuminazione a leader nella fornitura alle amministrazioni pubbliche italiane di servizi smart e di efficienza energetica a 360 gradi”, afferma Eugenio Colla, Chief Financial Officer di City Green Light.

Abitare il cambiamento: in Bocconi, a ottobre, il Salone della Csr

Abitare il cambiamento: in Bocconi, a ottobre, il Salone della CsrMilano, 12 set. (askanews) – Dal 4 al 6 ottobre torna a Milano Il Salone nazionale della Csr e dell’Innovazione sociale, il più importante evento nazionale dedicato alla sostenibilità e alla responsabilità sociale d’impresa. In programma all’Università Bocconi 115 incontri con oltre 450 relatori e 283 organizzazioni protagoniste tra aziende, istituzioni e realtà non profit. L’edizione 2023, dedicata al tema “Abitare il cambiamento”, si articola in 12 aree: Abitare la casa, Abitare la città, Vivere la cultura, Vivere la comunità, Abitare il territorio, Abitare l’impresa, Innovare la finanza, Innovare l’energia, Innovare l’agrifood, Vivere la digitalizzazione, Innovare mobilità e infrastrutture, Innovare formazione e comunicazione.

Tante le novità previste, a cominciare dalla presentazione, mercoledì 4 alle 10.30, della nuova ricerca Ipsos per il Salone della CSR sui cambiamenti in atto. Al centro dell’indagine, le preferenze dei cittadini e le rinunce che sono disposti a fare per cambiare il mondo che abitano. A commentare i risultati della ricerca insieme ai relatori di Ipsos, alcuni giovani che apriranno così la manifestazione. Saranno proprio i giovani i protagonisti di diverse iniziative e che avranno luogo della tre giorni del Salone. Tra queste, il 6 ottobre alle 12 la sfida finale di “Hackathon for Impact”, la maratona creativa organizzata nell’ambito del Giro d’Italia della CSR che ha visto studenti universitari e neolaureati di Udine, Napoli e Bologna sfidarsi nella creazione di soluzioni innovative di economia circolare.

Sempre ai giovani è dedicata “Meet the Csr Leaders”, l’iniziativa realizzata in collaborazione con Amapola che permette agli studenti, per tutti i tre giorni dell’evento, di prenotare una sessione di orientamento one-to-one in presenza, della durata di circa 30 minuti, con uno degli esperti di sostenibilità presenti al Salone. Misurare il proprio impatto ambientale e capire come migliorarlo: tutti i partecipanti al Salone potranno accedere a questa esperienza grazie alla Carbon Footprint Station, realizzata da AWorld e presentata per la prima volta in Italia al Salone della Csr e dell’innovazione sociale. Da una postazione dedicata sarà possibile scoprire in tempo reale la propria carbon footprint e ricevere una “climate therapy” personalizzata, un set di azioni virtuose suggerite in base ai principali fattori di impatto individuale, ovvero consumi, trasporti, lifestyle, shopping. E fin d’ora è possibile partecipare alla Challenge che il Salone lancia su AWorld app: l’obiettivo è realizzare tutti insieme entro il 31 ottobre 100.000 buone azioni per il pianeta e per le persone.

Sempre in tema ambientale, la tre giorni milanese contribuisce al progetto “Plastic Pull” di Piantando. Inoltre una delle “piazze” dove si svolgono gli eventi sarà in parte alimentata da energia pulita prodotta dagli spettatori attraverso speciali bike, grazie a un’attività gestita da Teatro a Pedali in collaborazione con Hitachi. Tra i tanti incontri in programma anche il nuovo format “Ping Pong”, pensato per attivare un confronto tra esperti con due punti di vista diversi sulla sostenibilità mettendo in luce opportunità e criticità in diversi ambiti: comunità, economia sociale, cultura e finanza. Il 4 ottobre alle 17.30 saranno invece premiati i vincitori della seconda edizione del Premio Impatto, dedicato a imprese e associazioni non profit che si impegnano a misurare le ricadute delle proprie attività.

Per partecipare al Salone nazionale, sia in streaming che dal vivo, è necessario iscriversi sul sito del Salone, https://www.csreinnovazionesociale.it/ dove è possibile consultare il programma completo degli eventi, che si svolgeranno in contemporanea in quattro “piazze” e due aule seminari all’interno dell’Università Bocconi in Via Roentgen 1, edificio Grafton. Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è promosso da Università Bocconi, Sustainability Makers, Global Compact Network Italia, ASviS, Fondazione Sodalitas, Unioncamere, Koinètica.

Fond. Libellula: 60 kit scolastici a famiglie in difficoltà economica

Fond. Libellula: 60 kit scolastici a famiglie in difficoltà economicaMilano, 12 set. (askanews) – Fondazione Libellula, dedicata a bambini e bambine in difficoltà economica, ha distribuito dalla fine della scorsa settima ad oggi, primo giorno di scuola in molte cittadine della Lombarida, più di 60 kit scolastici a bambine, bambini e adolescenti le cui famiglie sono in condizioni di vulnerabilità e povertà. L’iniziativa si è svolta presso lo Spazio di Via Marinetti a Milano.

“Augurandoci che l’anno scolastico che sta per iniziare possa essere ricco di riflessioni sull’inclusione e la parità di genere – ha detto Marzia Scuderi, responsabile Sviluppo e Gestione dei Progetti di Cura di Fondazione Libellula – abbiamo preparato questi kit, tenendo conto delle differenti classi che possono frequentare i bambini e le bambine. Il materiale scolastico è differenziato per fasce d’età, ma non per genere, per favorire l’inclusione e la parità di genere sin dall’infanzia attraverso piccoli gesti concreti.” Secondo una stima Assoutenti, quest’anno affrontare l’anno scolastico costerà in media tra il +8 e il +10% . La povertà educativa come carenza di strumenti che consentono di scardinare pregiudizi e di promuovere la parità di genere è uno dei temi affrontati nello Spazio Libellula. I bambini e le bambine destinatari dei kit scolastici avranno l’opportunità di partecipare gratuitamente a laboratori di potenziamento didattico, che mirano a valorizzare le loro competenze indipendentemente dal genere di appartenenza; attività ludico artistiche per conoscere e gestire le proprie emozioni, percorsi di empowerment ed educazione finanziaria; laboratori esperienziali e formativi che trasmettano la valorizzazione della differenza e dell’equità di genere, in termini di linguaggio, espressioni, atteggiamenti.

Fondazione Libellula è la fondazione di Zeta Service nata con lo scopo di agire su un piano culturale per prevenire e contrastare la violenza e la discriminazione di genere. Attraverso il Network Libellula – che ad oggi conta oltre 80 aziende, tra cui Barilla, Furla, Esselunga, Montenegro, Randstad e Zurich per citarne alcune – agisce nelle aziende con attività dedicate a collaboratori e collaboratrici su stereotipi, molestie, empowerment e linguaggio inclusivo. Realizza inoltre progetti di cura per supportare economicamente le donne che escono da situazioni di violenza, promuovere il loro reinserimento lavorativo, aiutare il personale degli ospedali a riconoscere i segni della violenza domestica, diffondere consapevolezza e strumenti di prevenzione sul territorio sostenendo chi vive situazioni di vulnerabilità.  

She’s Next, Visa premia tre imprese italiane a conduzione femminile

She’s Next, Visa premia tre imprese italiane a conduzione femminileRoma, 9 set. (askanews) – Visa, tra i leader globali nei pagamenti digitali, annuncia le tre imprenditrici che si sono maggiormente distinte nell’ambito della prima edizione italiana di She’s Next, il programma globale di Visa che mira a favorire la piccola imprenditoria femminile, lanciato a maggio in Italia per sostenere una maggiore inclusione delle donne nel tessuto economico del Paese. Tra le circa 300 candidature ricevute, le imprenditrici Sofia Santi, CEO di ONEBra, Francesca Matteoni, ideatrice dell’Accademia del Disegno, e Tiziana Ferraioli, fondatrice di Libera…Mente Imparo si sono aggiudicate beni e servizi per un valore fino a 10.000 euro per rendere più competitiva la loro impresa, insieme a opportunità di formazione e tutoring attraverso le piattaforme Visa dedicate alle PMI.

“Siamo felici della grande partecipazione alla prima edizione di She’s Next in Italia. È la dimostrazione, ancora una volta, che sostenere le micro, piccole e medie imprese a conduzione femminile sia semplicemente la cosa giusta da fare” ha dichiarato Stefano M. Stoppani, Country Manager Visa Italia: “In Visa riteniamo che le economie inclusive consentano alle persone e alle imprese di crescere e prosperare. E siamo orgogliosi del valore che She’s Next può portare alle imprenditrici italiane, anche grazie all’ecosistema che sta supportando il programma in Italia, come le organizzazioni di categoria, l’università, le istituzioni finanziarie e i media.” La premiazione ha avuto luogo in occasione del Festival “Il Tempo delle Donne”, organizzato in Triennale Milano dal Corriere della Sera, co-promotore di She’s Next insieme a Visa.

LE TRE IMPRENDITRICI SELEZIONATE ONEBra, la stampa 3D al servizio delle donne mastectomizzate. Sofia Santi è la fondatrice di ONEBra, azienda con sede a Trento che realizza, tramite la stampa 3D, coppe per reggiseni in grado di risolvere qualsiasi tipo di asimmetria dei seni, spesso causata da interventi di mastectomia. ONEBra ha sviluppato una app che consente alle utenti di effettuare la scansione del seno direttamente a casa e di ordinare le coppe personalizzate. L’azienda, che tramite un servizio di community offre anche un supporto informativo e psicologico alle donne, intende conseguire la certificazione medica di dispositivo sanitario e sviluppare una piattaforma e-commerce per i suoi prodotti.

Accademia del Disegno, l’arte accessibile a tutti. Francesca Matteoni è la fondatrice dell’Accademia del Disegno, scuola d’arte con sede a Impruneta, in provincia di Firenze, che a seguito della pandemia si è rinnovata attivando una piattaforma online che propone lezioni aperte a tutti, anche ai principianti, con corsi preregistrati fruibili ovunque e in qualsiasi momento. Francesca Matteoni ha l’obiettivo di rendere l’Accademia del Disegno una sorta di “Netflix dell’Arte” che, tramite un piccolo investimento mensile, dia la possibilità a chiunque di accedere a decine di ore di corsi tenuti da maestri d’eccezione. Libera…Mente Imparo, il valore del potenziamento cognitivo. Tiziana Ferraioli è la fondatrice di Libera…Mente Imparo, centro di formazione e potenziamento cognitivo con sede ad Angri, in provincia di Salerno, che offre percorsi specializzati a ragazzi e ragazze con difficoltà di apprendimento. Grazie all’esperienza pluriennale del suo team di professioniste, Libera…Mente Imparo ha la missione di realizzare attività specifiche di screening sul territorio per riconoscere i soggetti con difficoltà di apprendimento e agire per tempo con percorsi mirati, creando una collaborazione solida con le istituzioni scolastiche e le famiglie.

I riconoscimenti sono stati assegnati da una giuria multidisciplinare, in rappresentanza dei diversi ambiti della società, composta da Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano, Valentina Picca Bianchi, Presidente del Comitato Impresa Donna del MISE, Anna Lapini, Presidente del gruppo Terziario Donna di Confcommercio, Stefano Stoppani, Country Manager Visa Italia, Marco Ferrero, Chief Regional Officer Italy di Nexi, Laura Furlan, Direttore Generale Postepay, Stefania Gentile, CEO e General Manager Mooney, Raffaella Mastrofilippo responsabile Prodotti Transazionali e Piattaforme di Payment, Intesa Sanpaolo. Fra i giurati anche una rappresentanza di giornaliste delle testate del gruppo RCS: Barbara Stefanelli, vicedirettrice vicaria del Corriere della Sera, Danda Santini, direttrice di iO Donna, Maria Luisa Agnese e Rita Querzè, giornaliste del Corriere della Sera.

Riciclaggio, Cgia Mestre: Nel 2022 record storico di segnalazioni.

Riciclaggio, Cgia Mestre: Nel 2022 record storico di segnalazioni.Roma, 9 set. (askanews) – Nel 2022 il numero di operazioni sospette (SOS) pervenute all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d’Italia ha toccato il record storico di 155.426 segnalazioni (vedi Graf. 1). Una su quattro, inoltre, è stata considerata ad alto rischio, il 99,8 per cento del flusso totale è riconducibile all’ ipotesi di riciclaggio e nel 90 per cento circa dei casi le comunicazioni sono giunte dalle banche, dalle Poste e dagli intermediari finanziari (IMEL, SIM, assicurazioni, fiduciarie, etc.). A dirlo è l’Ufficio studi della Cgia che lancia l’allarme: il pericolo che la criminalità economica stia incuneandosi nel nostro mondo produttivo è sempre più elevato. Non solo. Se la combinazione tra l’aumento dei tassi di interesse e la diminuzione dei prestiti bancari alle Pmi verificatosi in questo ultimo anno dovesse continuare, non è da escludere che il numero delle imprese a rischio infiltrazione mafiosa sia destinato a crescere ulteriormente.

Va altresì segnalato che tra le principali forme tecniche delle operazioni segnalate alla UIF spiccano le transazioni con bonifici nazionali (31,3 per cento del totale), con carte di pagamento e moneta elettronica (28,5 per cento) e con i money transfer (21,3 per cento). Le operazioni segnalate a seguito di una transazione sospetta eseguita con denaro contante sono state solo il 5 per cento del totale. Oltre a banche e Poste e intermediari finanziari, per legge anche i liberi professionisti (notai, commercialisti, avvocati, revisori dei conti, etc.), gli operatori non finanziari, i prestatori di servizi di gioco (case da gioco, operatori gioco on line e su sede fissa, etc.) e la Pubblica Amministrazione hanno l’obbligo di segnalare alla UIF ipotesi di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo sospetti. Una volta valutati gli alert acquisiti, gli stessi vengono trasmessi al Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza (NSPV) e alla Direzione Investigativa Antimafia (DIA) per i successivi accertamenti investigativi. Queste segnalazioni sono inoltre inviate anche all’Autorità Giudiziaria (AG), nel caso emergano notizie di reato ovvero su richiesta della stessa AG.

Secondo una stima prudenziale redatta della Banca d’Italia, il giro d’affari della criminalità organizzata in Italia ammonterebbe a circa 40 miliardi di euro l’anno (praticamente 2 punti di Pil). Va tenuto conto, in base alle definizioni stabilite a livello internazionale, che questo importo non include i proventi economici ascrivibili ai reati violenti – come furti, rapine, usura, ed estorsioni – ma solo quelli originati dalle transazioni illecite caratterizzate dall’accordo tra un venditore e un acquirente. Come, ad esempio, il contrabbando, il traffico di armi, le scommesse clandestine, lo smaltimento illegale dei rifiuti, il gioco d’azzardo, la ricettazione, la prostituzione e la vendita di sostanze stupefacenti. Negli ultimi 10 anni, le segnalazioni alla UIF sono aumentate di oltre il 130 per cento. Se nel 2012 erano poco più di 67 mila, nel 2022, come abbiamo riportato più sopra, hanno raggiunto la quota record di 155.426. Insomma, questa esplosione delle comunicazioni ci indicano che i gruppi criminali sentono sempre più la necessità di reinvestire i proventi delle loro attività nell’economia legale, anche per consolidare il proprio consenso sociale. E a seguito della crisi pandemica, le mafie hanno modificato il modo di approcciarsi al mondo delle imprese. Sono meno propense a usare metodi violenti, come le intimidazioni o le estorsioni, per contro privilegiano un approccio più “commerciale”, attraverso il finanziamento e/o l’acquisizione della proprietà delle aziende, sfruttandone la vulnerabilità economico finanziaria di queste ultime. In altre parole, le mafie si offrono sempre più spesso come vere e proprie agenzie di servizi alle imprese (forniture materiali, consulenze amministrative/fiscali, manodopera, etc.); così facendo cominciano a infiltrarsi nell’economia legale e non da ultimo hanno la possibilità di reinvestire i proventi delle ricchezze illecitamente accumulate.

A livello regionale il Lazio (336,9 segnalazioni ogni 100mia abitanti), la Campania (325,5) e la Lombardia (278,1) sono le realtà che nel 2022 hanno fatto pervenire il più alto numero di segnalazioni. Su base provinciale, invece, le situazioni più a rischio si sono verificate a Milano (472,9 segnalazioni ogni 100mila abitanti), Roma (404,8), Prato (388,2), Napoli (386,9), Crotone (371,7), Siena (366), Imperia (335,5), Trieste (328,6), Caserta (303,4) e Bolzano (298,7). In linea di massima possiamo affermare che le realtà più a rischio a livello nazionale sono le grandi aree metropolitane (Milano, Roma, Napoli e Firenze) a cui si affiancano le province di confine (Imperia, Trieste, Bolzano, Aosta) e i territori con livelli di criminalità organizzata molto preoccupanti (Crotone, Caserta e Reggio Calabria). A queste tendenze spiccano poi le specificità di Prato (forte presenza della comunità cinese), Rimini (cuore del turismo balneare) e Venezia (città portuale, alta vocazione turistica e in cui è presente il Casinò municipale). Al 25 giugno scorso, l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), segnalava che, in Italia, come previsto dall’Art. 48 comma 8 del Codice antimafia, le aziende confiscate definitivamente alle associazioni criminali hanno sfiorato le 3 mila unità. Oltre due su tre avevano la sede legale nel Mezzogiorno. Le regioni più colpite da questo provvedimento sono state la Sicilia (888 casi), la Campania (521), il Lazio (439), la Calabria (359) e la Lombardia (248) (vedi Graf. 2). Il 40,4 per cento delle aziende confiscate era attivo, il 26,3 per cento cessato, il 23,2 per cento con procedure concorsuali in corso e il 9,9 per cento era inattivo. I settori più interessati hanno riguardato le costruzioni (22,6 per cento del totale), il commercio (20,7 per cento), gli alloggi e ristorazione (9,7 per cento) e le attività immobiliari (7,9 per cento).

Solaris: L’embedded finance cresce in Italia

Solaris: L’embedded finance cresce in ItaliaRoma, 6 set. (askanews) – Un accesso più semplice ai servizi finanziari rispetto alle banche tradizionali è la ragione principale per cui il 41% dei consumatori italiani si rivolge ai servizi finanziari integrati, secondo un nuovo studio di Solaris, piattaforma europea leader nell’embedded finance, e la società di consulenza Roland Berger. La ricerca “Disrupting the value chain for financial services – How to drive revenue growth with embedded finance” ha considerato le opinioni di 1600 consumatori equamente suddivisi nei quattro principali mercati europei: Italia, Germania, Spagna e Francia.

Il 41% dei partecipanti, informa una nota, ha indicato l’accessibilità del prodotto come fattore determinante per l’utilizzo di servizi e prodotti finanziari integrati. Ciò può essere attribuito ad applicazioni più semplici e a processi KYC (verifica utente) più rapidi: in particolare, il 75% degli italiani ne è soddisfatto o completamente soddisfatto. Il 36% degli intervistati ha sottolineato la forte disponibilità di soluzioni finanziarie integrate al checkout, mentre il 25% ha riconosciuto una migliore esperienza d’uso e il 30% ha fatto riferimento a benefici annessi come programmi di fidelizzazione e programmi di payback.

L’aumento dei metodi di pagamento senza contanti e senza carta è stato prevalente nei tipi di servizi finanziari integrati che i consumatori italiani stanno attualmente utilizzando, con i portafogli digitali che rappresentano il 37%, davanti alle carte di credito (30%) e ai conti bancari online (26%). Solo le carte di debito (41%) sono utilizzate da più persone rispetto ai portafogli digitali. È interessante notare che, mentre il 18% degli intervistati in tutta Europa ha utilizzato la formula del buy-now-pay-later, in Italia il BNPL è stata di gran lunga la soluzione finanziaria integrata meno popolare, come riconosciuto dal 7% degli intervistati. “Il mercato dell’embedded finance sta diventando sempre più maturo anche in Italia. Il nostro studio evidenzia infatti che i prodotti di pagamento, in particolare le carte di debito, rappresentano una grande opportunità per le aziende di integrare i prodotti di embedded finance nella loro proposta di valore. Questo è in grado di soddisfare l’esigenza di soluzioni finanziarie più rapide, sicure e vantaggiose, un aspetto fondamentale che supporta i nostri partner a rispondere al costante cambiamento delle necessità da parte dei loro clienti”, ha commentato Federico Roesler Franz, Managing Director di Solaris Italia. “Si tratta di prodotti con cui i consumatori hanno maggiore familiarità e, grazie ai quali, i nostri partner possono conoscere meglio i propri clienti e promuovere e premiare la loro fedeltà”.

Alla domanda su quali parametri renderebbero un consumatore più propenso a utilizzare una soluzione di finanza integrata, più di un quarto (27%) ha citato come fattore chiave la possibilità di ottenere più prodotti da un unico marchio, con i portafogli digitali come nuovo prodotto più desiderato. Lo studio ha anche rivelato che oltre la metà dei consumatori italiani (quasi il 60%) ha utilizzato un prodotto di embedded finance da aziende di e-commerce, seguite dal commercio al dettaglio (27%), dai viaggi (26%) e dai trasporti e mobilità (37%).

La ricerca ha scoperto che la sicurezza dei dati rimane l’area di maggiore preoccupazione in relazione alla sottoscrizione di prodotti finanziari integrati per il 64% dei consumatori italiani, davanti alla trasparenza (25%) e alla fiducia, rilevata da un terzo (33%).

Innovazione, al via la terza edizione di ‘BeLeaf: Be The Future’

Innovazione, al via la terza edizione di ‘BeLeaf: Be The Future’Roma, 30 ago. (askanews) – Al via oggi la terza edizione di “BeLeaf: Be The Future”, la call for innovation di Philip Morris Italia volta ad accelerare l’implementazione di tecnologie per accrescere efficienza e sostenibilità della filiera del tabacco. Realizzata con Almacube – Innovation Hub e incubatore certificato dal Ministero delle Imprese – l’iniziativa si rivolge a startup, spin-off e pmi innovative nazionali e internazionali che abbiano sviluppato soluzioni applicabili al settore agritech e in particolare a tutto ciò che riguarda la coltivazione, la raccolta e la lavorazione del tabacco.

Le realtà partecipanti potranno confrontarsi con sei diverse sfide “innovation areas”: Smart farming e transizione digitale: automazione e dati in tempo reale; Innovazione nell’economia circolare per la produzione e lavorazione del tabacco; Transizione eco-energetica: riduzione del consumo energetico e delle emissioni di carbonio nella coltivazione, raccolta e prima lavorazione del tabacco; Soluzioni digitali per l’analisi aziendale e la gestione del rischio nel settore agricolo; Innovazione nello stoccaggio, controllo qualità e classificazione del tabacco; Esplorazione di nuove opportunità di business: diversificazione dell’offerta combinando competenze nel tabacco con altri settori. I progetti selezionati parteciperanno, nel mese di novembre, alla fase di co-design e sviluppo con Philip Morris Italia e la sua rete di partner e fornitori. Al termine di questa fase Philip Morris Italia valuterà se avviare una proof of concept della soluzione presentata dai partecipanti, al fine di attivare una collaborazione come innovation partner & supplier.

Giunta alla terza edizione, l’iniziativa ha riscontrato ampio successo già nelle due edizioni precedenti con oltre 170 applicazioni ricevute, 27 finalisti selezionati per la presentazione del proprio progetto e 6 start-up che hanno avuto accesso alla fase di co-design. Alcune di queste ultime sono poi divenute innovation partner di Philip Morris, attraverso lo sviluppo di una proof of concept. Lo straordinario successo delle precedenti edizioni di “BeLeaf: Be The Future” in termini sia di numero di partecipanti, sia di innovatività delle soluzioni presentate, ci fa guardare con particolare entusiasmo a questa nuova edizione – ha dichiarato Cesare Trippella, Head of Leaf EU di Philip Morris Italia – Il futuro della filiera agricola più grande d’Europa, passa anche da queste iniziative, capaci di mettere a sistema competenze diverse al servizio dell’innovazione e della trasformazione tecnologica e digitale delle filiera”.

“Open Innovation e start-up innovative rappresentano l’essenza di Almacube. Il nostro team è orgoglioso di aver rinnovato e consolidato la partnership con Philip Morris – spiega Andrea Barzetti, Amministratore Delegato di Almacube – Il programma Beleaf continua a vedere protagonista il modello di Venture Clienting in cui crediamo fortemente. Il modello si basa sulla collaborazione tra start-up e imprese al fine di creare innovazione ad alto valore. Riteniamo che iniziative del calibro di Beleaf siano uno strumento vincente per generare un punto di incontro tra nuove tecnologie e realtà aziendali.” Il progetto “BeLeaf: Be The Future” si inserisce nel più ampio impegno di Philip Morris a sostegno della sua filiera integrata, che oggi, segnala una nota, “rappresenta un modello virtuoso di eccellenza nel panorama nazionale e internazionale e contribuisce a garantire prevedibilità commerciale, sostenibilità di lungo periodo e competitività alle imprese tabacchicole italiane attive in Campania, Umbria, Veneto e Toscana. Queste, aderendo negli anni a tale modello, hanno favorito l’accelerazione della transizione eco-energetica e digitale necessaria per affrontare le sfide del settore nel medio termine”. L’impegno di Philip Morris si basa sugli accordi di filiera pluriennali siglati da oltre un decennio sia con il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF) – l’ultimo siglato nel marzo 2023 – sia con Coldiretti.

Il termine per la presentazione delle candidature online è il 5 ottobre 2023. Per maggiori informazioni sul progetto e sulle modalità di partecipazione è possibile accedere alla pagina web: https://www.beleafbethefuture.com/