Fond. Libellula: 60 kit scolastici a famiglie in difficoltà economicaMilano, 12 set. (askanews) – Fondazione Libellula, dedicata a bambini e bambine in difficoltà economica, ha distribuito dalla fine della scorsa settima ad oggi, primo giorno di scuola in molte cittadine della Lombarida, più di 60 kit scolastici a bambine, bambini e adolescenti le cui famiglie sono in condizioni di vulnerabilità e povertà. L’iniziativa si è svolta presso lo Spazio di Via Marinetti a Milano.
“Augurandoci che l’anno scolastico che sta per iniziare possa essere ricco di riflessioni sull’inclusione e la parità di genere – ha detto Marzia Scuderi, responsabile Sviluppo e Gestione dei Progetti di Cura di Fondazione Libellula – abbiamo preparato questi kit, tenendo conto delle differenti classi che possono frequentare i bambini e le bambine. Il materiale scolastico è differenziato per fasce d’età, ma non per genere, per favorire l’inclusione e la parità di genere sin dall’infanzia attraverso piccoli gesti concreti.” Secondo una stima Assoutenti, quest’anno affrontare l’anno scolastico costerà in media tra il +8 e il +10% . La povertà educativa come carenza di strumenti che consentono di scardinare pregiudizi e di promuovere la parità di genere è uno dei temi affrontati nello Spazio Libellula. I bambini e le bambine destinatari dei kit scolastici avranno l’opportunità di partecipare gratuitamente a laboratori di potenziamento didattico, che mirano a valorizzare le loro competenze indipendentemente dal genere di appartenenza; attività ludico artistiche per conoscere e gestire le proprie emozioni, percorsi di empowerment ed educazione finanziaria; laboratori esperienziali e formativi che trasmettano la valorizzazione della differenza e dell’equità di genere, in termini di linguaggio, espressioni, atteggiamenti.
Fondazione Libellula è la fondazione di Zeta Service nata con lo scopo di agire su un piano culturale per prevenire e contrastare la violenza e la discriminazione di genere. Attraverso il Network Libellula – che ad oggi conta oltre 80 aziende, tra cui Barilla, Furla, Esselunga, Montenegro, Randstad e Zurich per citarne alcune – agisce nelle aziende con attività dedicate a collaboratori e collaboratrici su stereotipi, molestie, empowerment e linguaggio inclusivo. Realizza inoltre progetti di cura per supportare economicamente le donne che escono da situazioni di violenza, promuovere il loro reinserimento lavorativo, aiutare il personale degli ospedali a riconoscere i segni della violenza domestica, diffondere consapevolezza e strumenti di prevenzione sul territorio sostenendo chi vive situazioni di vulnerabilità.
She’s Next, Visa premia tre imprese italiane a conduzione femminileRoma, 9 set. (askanews) – Visa, tra i leader globali nei pagamenti digitali, annuncia le tre imprenditrici che si sono maggiormente distinte nell’ambito della prima edizione italiana di She’s Next, il programma globale di Visa che mira a favorire la piccola imprenditoria femminile, lanciato a maggio in Italia per sostenere una maggiore inclusione delle donne nel tessuto economico del Paese. Tra le circa 300 candidature ricevute, le imprenditrici Sofia Santi, CEO di ONEBra, Francesca Matteoni, ideatrice dell’Accademia del Disegno, e Tiziana Ferraioli, fondatrice di Libera…Mente Imparo si sono aggiudicate beni e servizi per un valore fino a 10.000 euro per rendere più competitiva la loro impresa, insieme a opportunità di formazione e tutoring attraverso le piattaforme Visa dedicate alle PMI.
“Siamo felici della grande partecipazione alla prima edizione di She’s Next in Italia. È la dimostrazione, ancora una volta, che sostenere le micro, piccole e medie imprese a conduzione femminile sia semplicemente la cosa giusta da fare” ha dichiarato Stefano M. Stoppani, Country Manager Visa Italia: “In Visa riteniamo che le economie inclusive consentano alle persone e alle imprese di crescere e prosperare. E siamo orgogliosi del valore che She’s Next può portare alle imprenditrici italiane, anche grazie all’ecosistema che sta supportando il programma in Italia, come le organizzazioni di categoria, l’università, le istituzioni finanziarie e i media.” La premiazione ha avuto luogo in occasione del Festival “Il Tempo delle Donne”, organizzato in Triennale Milano dal Corriere della Sera, co-promotore di She’s Next insieme a Visa.
LE TRE IMPRENDITRICI SELEZIONATE ONEBra, la stampa 3D al servizio delle donne mastectomizzate. Sofia Santi è la fondatrice di ONEBra, azienda con sede a Trento che realizza, tramite la stampa 3D, coppe per reggiseni in grado di risolvere qualsiasi tipo di asimmetria dei seni, spesso causata da interventi di mastectomia. ONEBra ha sviluppato una app che consente alle utenti di effettuare la scansione del seno direttamente a casa e di ordinare le coppe personalizzate. L’azienda, che tramite un servizio di community offre anche un supporto informativo e psicologico alle donne, intende conseguire la certificazione medica di dispositivo sanitario e sviluppare una piattaforma e-commerce per i suoi prodotti.
Accademia del Disegno, l’arte accessibile a tutti. Francesca Matteoni è la fondatrice dell’Accademia del Disegno, scuola d’arte con sede a Impruneta, in provincia di Firenze, che a seguito della pandemia si è rinnovata attivando una piattaforma online che propone lezioni aperte a tutti, anche ai principianti, con corsi preregistrati fruibili ovunque e in qualsiasi momento. Francesca Matteoni ha l’obiettivo di rendere l’Accademia del Disegno una sorta di “Netflix dell’Arte” che, tramite un piccolo investimento mensile, dia la possibilità a chiunque di accedere a decine di ore di corsi tenuti da maestri d’eccezione. Libera…Mente Imparo, il valore del potenziamento cognitivo. Tiziana Ferraioli è la fondatrice di Libera…Mente Imparo, centro di formazione e potenziamento cognitivo con sede ad Angri, in provincia di Salerno, che offre percorsi specializzati a ragazzi e ragazze con difficoltà di apprendimento. Grazie all’esperienza pluriennale del suo team di professioniste, Libera…Mente Imparo ha la missione di realizzare attività specifiche di screening sul territorio per riconoscere i soggetti con difficoltà di apprendimento e agire per tempo con percorsi mirati, creando una collaborazione solida con le istituzioni scolastiche e le famiglie.
I riconoscimenti sono stati assegnati da una giuria multidisciplinare, in rappresentanza dei diversi ambiti della società, composta da Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano, Valentina Picca Bianchi, Presidente del Comitato Impresa Donna del MISE, Anna Lapini, Presidente del gruppo Terziario Donna di Confcommercio, Stefano Stoppani, Country Manager Visa Italia, Marco Ferrero, Chief Regional Officer Italy di Nexi, Laura Furlan, Direttore Generale Postepay, Stefania Gentile, CEO e General Manager Mooney, Raffaella Mastrofilippo responsabile Prodotti Transazionali e Piattaforme di Payment, Intesa Sanpaolo. Fra i giurati anche una rappresentanza di giornaliste delle testate del gruppo RCS: Barbara Stefanelli, vicedirettrice vicaria del Corriere della Sera, Danda Santini, direttrice di iO Donna, Maria Luisa Agnese e Rita Querzè, giornaliste del Corriere della Sera.
Riciclaggio, Cgia Mestre: Nel 2022 record storico di segnalazioni.Roma, 9 set. (askanews) – Nel 2022 il numero di operazioni sospette (SOS) pervenute all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d’Italia ha toccato il record storico di 155.426 segnalazioni (vedi Graf. 1). Una su quattro, inoltre, è stata considerata ad alto rischio, il 99,8 per cento del flusso totale è riconducibile all’ ipotesi di riciclaggio e nel 90 per cento circa dei casi le comunicazioni sono giunte dalle banche, dalle Poste e dagli intermediari finanziari (IMEL, SIM, assicurazioni, fiduciarie, etc.). A dirlo è l’Ufficio studi della Cgia che lancia l’allarme: il pericolo che la criminalità economica stia incuneandosi nel nostro mondo produttivo è sempre più elevato. Non solo. Se la combinazione tra l’aumento dei tassi di interesse e la diminuzione dei prestiti bancari alle Pmi verificatosi in questo ultimo anno dovesse continuare, non è da escludere che il numero delle imprese a rischio infiltrazione mafiosa sia destinato a crescere ulteriormente.
Va altresì segnalato che tra le principali forme tecniche delle operazioni segnalate alla UIF spiccano le transazioni con bonifici nazionali (31,3 per cento del totale), con carte di pagamento e moneta elettronica (28,5 per cento) e con i money transfer (21,3 per cento). Le operazioni segnalate a seguito di una transazione sospetta eseguita con denaro contante sono state solo il 5 per cento del totale. Oltre a banche e Poste e intermediari finanziari, per legge anche i liberi professionisti (notai, commercialisti, avvocati, revisori dei conti, etc.), gli operatori non finanziari, i prestatori di servizi di gioco (case da gioco, operatori gioco on line e su sede fissa, etc.) e la Pubblica Amministrazione hanno l’obbligo di segnalare alla UIF ipotesi di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo sospetti. Una volta valutati gli alert acquisiti, gli stessi vengono trasmessi al Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza (NSPV) e alla Direzione Investigativa Antimafia (DIA) per i successivi accertamenti investigativi. Queste segnalazioni sono inoltre inviate anche all’Autorità Giudiziaria (AG), nel caso emergano notizie di reato ovvero su richiesta della stessa AG.
Secondo una stima prudenziale redatta della Banca d’Italia, il giro d’affari della criminalità organizzata in Italia ammonterebbe a circa 40 miliardi di euro l’anno (praticamente 2 punti di Pil). Va tenuto conto, in base alle definizioni stabilite a livello internazionale, che questo importo non include i proventi economici ascrivibili ai reati violenti – come furti, rapine, usura, ed estorsioni – ma solo quelli originati dalle transazioni illecite caratterizzate dall’accordo tra un venditore e un acquirente. Come, ad esempio, il contrabbando, il traffico di armi, le scommesse clandestine, lo smaltimento illegale dei rifiuti, il gioco d’azzardo, la ricettazione, la prostituzione e la vendita di sostanze stupefacenti. Negli ultimi 10 anni, le segnalazioni alla UIF sono aumentate di oltre il 130 per cento. Se nel 2012 erano poco più di 67 mila, nel 2022, come abbiamo riportato più sopra, hanno raggiunto la quota record di 155.426. Insomma, questa esplosione delle comunicazioni ci indicano che i gruppi criminali sentono sempre più la necessità di reinvestire i proventi delle loro attività nell’economia legale, anche per consolidare il proprio consenso sociale. E a seguito della crisi pandemica, le mafie hanno modificato il modo di approcciarsi al mondo delle imprese. Sono meno propense a usare metodi violenti, come le intimidazioni o le estorsioni, per contro privilegiano un approccio più “commerciale”, attraverso il finanziamento e/o l’acquisizione della proprietà delle aziende, sfruttandone la vulnerabilità economico finanziaria di queste ultime. In altre parole, le mafie si offrono sempre più spesso come vere e proprie agenzie di servizi alle imprese (forniture materiali, consulenze amministrative/fiscali, manodopera, etc.); così facendo cominciano a infiltrarsi nell’economia legale e non da ultimo hanno la possibilità di reinvestire i proventi delle ricchezze illecitamente accumulate.
A livello regionale il Lazio (336,9 segnalazioni ogni 100mia abitanti), la Campania (325,5) e la Lombardia (278,1) sono le realtà che nel 2022 hanno fatto pervenire il più alto numero di segnalazioni. Su base provinciale, invece, le situazioni più a rischio si sono verificate a Milano (472,9 segnalazioni ogni 100mila abitanti), Roma (404,8), Prato (388,2), Napoli (386,9), Crotone (371,7), Siena (366), Imperia (335,5), Trieste (328,6), Caserta (303,4) e Bolzano (298,7). In linea di massima possiamo affermare che le realtà più a rischio a livello nazionale sono le grandi aree metropolitane (Milano, Roma, Napoli e Firenze) a cui si affiancano le province di confine (Imperia, Trieste, Bolzano, Aosta) e i territori con livelli di criminalità organizzata molto preoccupanti (Crotone, Caserta e Reggio Calabria). A queste tendenze spiccano poi le specificità di Prato (forte presenza della comunità cinese), Rimini (cuore del turismo balneare) e Venezia (città portuale, alta vocazione turistica e in cui è presente il Casinò municipale). Al 25 giugno scorso, l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), segnalava che, in Italia, come previsto dall’Art. 48 comma 8 del Codice antimafia, le aziende confiscate definitivamente alle associazioni criminali hanno sfiorato le 3 mila unità. Oltre due su tre avevano la sede legale nel Mezzogiorno. Le regioni più colpite da questo provvedimento sono state la Sicilia (888 casi), la Campania (521), il Lazio (439), la Calabria (359) e la Lombardia (248) (vedi Graf. 2). Il 40,4 per cento delle aziende confiscate era attivo, il 26,3 per cento cessato, il 23,2 per cento con procedure concorsuali in corso e il 9,9 per cento era inattivo. I settori più interessati hanno riguardato le costruzioni (22,6 per cento del totale), il commercio (20,7 per cento), gli alloggi e ristorazione (9,7 per cento) e le attività immobiliari (7,9 per cento).
Solaris: L’embedded finance cresce in ItaliaRoma, 6 set. (askanews) – Un accesso più semplice ai servizi finanziari rispetto alle banche tradizionali è la ragione principale per cui il 41% dei consumatori italiani si rivolge ai servizi finanziari integrati, secondo un nuovo studio di Solaris, piattaforma europea leader nell’embedded finance, e la società di consulenza Roland Berger. La ricerca “Disrupting the value chain for financial services – How to drive revenue growth with embedded finance” ha considerato le opinioni di 1600 consumatori equamente suddivisi nei quattro principali mercati europei: Italia, Germania, Spagna e Francia.
Il 41% dei partecipanti, informa una nota, ha indicato l’accessibilità del prodotto come fattore determinante per l’utilizzo di servizi e prodotti finanziari integrati. Ciò può essere attribuito ad applicazioni più semplici e a processi KYC (verifica utente) più rapidi: in particolare, il 75% degli italiani ne è soddisfatto o completamente soddisfatto. Il 36% degli intervistati ha sottolineato la forte disponibilità di soluzioni finanziarie integrate al checkout, mentre il 25% ha riconosciuto una migliore esperienza d’uso e il 30% ha fatto riferimento a benefici annessi come programmi di fidelizzazione e programmi di payback.
L’aumento dei metodi di pagamento senza contanti e senza carta è stato prevalente nei tipi di servizi finanziari integrati che i consumatori italiani stanno attualmente utilizzando, con i portafogli digitali che rappresentano il 37%, davanti alle carte di credito (30%) e ai conti bancari online (26%). Solo le carte di debito (41%) sono utilizzate da più persone rispetto ai portafogli digitali. È interessante notare che, mentre il 18% degli intervistati in tutta Europa ha utilizzato la formula del buy-now-pay-later, in Italia il BNPL è stata di gran lunga la soluzione finanziaria integrata meno popolare, come riconosciuto dal 7% degli intervistati. “Il mercato dell’embedded finance sta diventando sempre più maturo anche in Italia. Il nostro studio evidenzia infatti che i prodotti di pagamento, in particolare le carte di debito, rappresentano una grande opportunità per le aziende di integrare i prodotti di embedded finance nella loro proposta di valore. Questo è in grado di soddisfare l’esigenza di soluzioni finanziarie più rapide, sicure e vantaggiose, un aspetto fondamentale che supporta i nostri partner a rispondere al costante cambiamento delle necessità da parte dei loro clienti”, ha commentato Federico Roesler Franz, Managing Director di Solaris Italia. “Si tratta di prodotti con cui i consumatori hanno maggiore familiarità e, grazie ai quali, i nostri partner possono conoscere meglio i propri clienti e promuovere e premiare la loro fedeltà”.
Alla domanda su quali parametri renderebbero un consumatore più propenso a utilizzare una soluzione di finanza integrata, più di un quarto (27%) ha citato come fattore chiave la possibilità di ottenere più prodotti da un unico marchio, con i portafogli digitali come nuovo prodotto più desiderato. Lo studio ha anche rivelato che oltre la metà dei consumatori italiani (quasi il 60%) ha utilizzato un prodotto di embedded finance da aziende di e-commerce, seguite dal commercio al dettaglio (27%), dai viaggi (26%) e dai trasporti e mobilità (37%).
La ricerca ha scoperto che la sicurezza dei dati rimane l’area di maggiore preoccupazione in relazione alla sottoscrizione di prodotti finanziari integrati per il 64% dei consumatori italiani, davanti alla trasparenza (25%) e alla fiducia, rilevata da un terzo (33%).
Innovazione, al via la terza edizione di ‘BeLeaf: Be The Future’Roma, 30 ago. (askanews) – Al via oggi la terza edizione di “BeLeaf: Be The Future”, la call for innovation di Philip Morris Italia volta ad accelerare l’implementazione di tecnologie per accrescere efficienza e sostenibilità della filiera del tabacco. Realizzata con Almacube – Innovation Hub e incubatore certificato dal Ministero delle Imprese – l’iniziativa si rivolge a startup, spin-off e pmi innovative nazionali e internazionali che abbiano sviluppato soluzioni applicabili al settore agritech e in particolare a tutto ciò che riguarda la coltivazione, la raccolta e la lavorazione del tabacco.
Le realtà partecipanti potranno confrontarsi con sei diverse sfide “innovation areas”: Smart farming e transizione digitale: automazione e dati in tempo reale; Innovazione nell’economia circolare per la produzione e lavorazione del tabacco; Transizione eco-energetica: riduzione del consumo energetico e delle emissioni di carbonio nella coltivazione, raccolta e prima lavorazione del tabacco; Soluzioni digitali per l’analisi aziendale e la gestione del rischio nel settore agricolo; Innovazione nello stoccaggio, controllo qualità e classificazione del tabacco; Esplorazione di nuove opportunità di business: diversificazione dell’offerta combinando competenze nel tabacco con altri settori. I progetti selezionati parteciperanno, nel mese di novembre, alla fase di co-design e sviluppo con Philip Morris Italia e la sua rete di partner e fornitori. Al termine di questa fase Philip Morris Italia valuterà se avviare una proof of concept della soluzione presentata dai partecipanti, al fine di attivare una collaborazione come innovation partner & supplier.
Giunta alla terza edizione, l’iniziativa ha riscontrato ampio successo già nelle due edizioni precedenti con oltre 170 applicazioni ricevute, 27 finalisti selezionati per la presentazione del proprio progetto e 6 start-up che hanno avuto accesso alla fase di co-design. Alcune di queste ultime sono poi divenute innovation partner di Philip Morris, attraverso lo sviluppo di una proof of concept. Lo straordinario successo delle precedenti edizioni di “BeLeaf: Be The Future” in termini sia di numero di partecipanti, sia di innovatività delle soluzioni presentate, ci fa guardare con particolare entusiasmo a questa nuova edizione – ha dichiarato Cesare Trippella, Head of Leaf EU di Philip Morris Italia – Il futuro della filiera agricola più grande d’Europa, passa anche da queste iniziative, capaci di mettere a sistema competenze diverse al servizio dell’innovazione e della trasformazione tecnologica e digitale delle filiera”.
“Open Innovation e start-up innovative rappresentano l’essenza di Almacube. Il nostro team è orgoglioso di aver rinnovato e consolidato la partnership con Philip Morris – spiega Andrea Barzetti, Amministratore Delegato di Almacube – Il programma Beleaf continua a vedere protagonista il modello di Venture Clienting in cui crediamo fortemente. Il modello si basa sulla collaborazione tra start-up e imprese al fine di creare innovazione ad alto valore. Riteniamo che iniziative del calibro di Beleaf siano uno strumento vincente per generare un punto di incontro tra nuove tecnologie e realtà aziendali.” Il progetto “BeLeaf: Be The Future” si inserisce nel più ampio impegno di Philip Morris a sostegno della sua filiera integrata, che oggi, segnala una nota, “rappresenta un modello virtuoso di eccellenza nel panorama nazionale e internazionale e contribuisce a garantire prevedibilità commerciale, sostenibilità di lungo periodo e competitività alle imprese tabacchicole italiane attive in Campania, Umbria, Veneto e Toscana. Queste, aderendo negli anni a tale modello, hanno favorito l’accelerazione della transizione eco-energetica e digitale necessaria per affrontare le sfide del settore nel medio termine”. L’impegno di Philip Morris si basa sugli accordi di filiera pluriennali siglati da oltre un decennio sia con il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF) – l’ultimo siglato nel marzo 2023 – sia con Coldiretti.
Il termine per la presentazione delle candidature online è il 5 ottobre 2023. Per maggiori informazioni sul progetto e sulle modalità di partecipazione è possibile accedere alla pagina web: https://www.beleafbethefuture.com/
SACE e Intesa Sanpaolo per Battistella:9 mln euro con Garanzia GreenRoma, 24 ago. (askanews) – Da Intesa Sanpaolo 9 milioni di euro, assistiti dalla Garanzia Green di SACE, per finanziare la realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica con elevati standard energetici e ambientali. L’operazione rientra nel piano più ampio di Intesa Sanpaolo di supporto agli investimenti delle aziende nella transizione ambientale e negli obiettivi legati al PNRR.
Il progetto di Battistella Spa – informa una nota – prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura del nuovo fabbricato per autoproduzione energetica da fonti rinnovabili e riduzione di emissioni di CO2. L’edificio è pensato per ridurre al minimo i consumi elettrici grazie a un sistema automatizzato di lucernari e finestre e a sensori che regolano l’illuminazione in base alla luce esterna e alla presenza o meno di persone. E’ previsto, inoltre, l’utilizzo di materiali in parte provenienti da recupero e riuso edilizio e l’installazione di una stazione di ricarica per veicoli elettrici. Per Intesa Sanpaolo è fondamentale promuovere lo sviluppo di una economia sostenibile e, grazie anche alla collaborazione con SACE, supporta le imprese, soprattutto PMI, nei progetti di sostenibilità, innovazione e riduzione dell’impatto ambientale.
Il Gruppo ha recentemente avviato il programma “Motore Italia Transizione Energetica” che mette a disposizione 76 mld di euro dei 410 destinati a sostenere progetti e investimenti in linea con gli obiettivi del PNRR. Il programma mira a favorire i processi di autonomia energetica delle imprese italiane con una specifica progettualità legata alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). SACE ha un ruolo di primo piano nella transizione ecologica italiana. L’azienda, infatti, può rilasciare garanzie green su progetti domestici in grado di agevolare la transizione verso un’economia a minor impatto ambientale, integrare i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi sostenibili e promuovere iniziative volte a sviluppare una nuova mobilità a minori emissioni inquinanti. Questa operazione, realizzata grazie alle sinergie con la Rete di SACE, rientra nell’ambito della convenzione green con Intesa Sanpaolo, nella quale SACE interviene con una garanzia a copertura di finanziamenti destinati sia a grandi progetti di riconversione industriale sia alle PMI che intendono ridurre il proprio impatto ambientale e avviare una trasformazione sostenibile.
Commenta Mario Battistella, presidente Battistella Spa: “Per Battistella Spa ricerca e sviluppo sono sinonimo di design, qualità e cura in ogni fase del processo produttivo. Sviluppo sostenibile e salvaguardia della natura come patrimonio vitale e imprescindibile, sono fra le sfide che l’azienda si pone ogni giorno. Per questo l’azienda si è imposta un codice di autoregolamentazione per l’impiego di materiali eco-compatibili e si impegna per ridurre sempre di più l’impatto ambientale dei propri prodotti e processi: un contributo importante per il benessere e il futuro di tutti anche grazie a collaborazioni come quelle con Intesa Sanpaolo e SACE che ci permetterà di essere sempre più autonomi dal punto di vista energetico” “L’operazione con Battistella conferma l’impegno di Intesa Sanpaolo nel ridefinire le strategie d’impresa in chiave innovativa e sostenibile, promuovendo e assicurando il supporto finanziario per gli investimenti sostenibili sotto il profilo ambientale, sociale e di governance di impresa, in coerenza con le iniziative del PNRR. – ha dichiarato Francesca Nieddu, direttrice regionale Veneto Est e Friuli-Venezia Giulia di Intesa Sanpaolo -. Grazie a “Motore Italia Transizione Energetica” il nostro Gruppo supporta concretamente le imprese generando benefici economici, ambientali e sociali per la collettività e favorendo lo sviluppo di nuove comunità energetiche”.
Metallurgica San Marco:da Banco Bpm 6,5 mln per crescita sostemibileRoma, 24 ago. (askanews) – Banco BPM supporta, con un finanziamento da 6,5 milioni di euro a 6 anni, lo sviluppo e gli investimenti sostenibili di Metallurgica San Marco, azienda leader nel settore della lavorazione e personalizzazione dell’ottone. Lo rende noto un comunicato dell’istituto.
L’operazione ha come obiettivo la transizione ecologica e la sostenibilità dell’azienda, con particolare attenzione al miglioramento di specifici indicatori di performance (KPI ESG). Si tratta di una operazione, quindi, che ha come principale finalità quella di supportare il piano investimenti di Metallurgica San Marco e sostenerne il circolante. Nata nel 1972, Metallurgica San Marco si colloca tra i principali player europei nella produzione di trafilati ed estrusi in ottone e fonda la propria autorevolezza sulla solidità strutturale e standard tecnologici all’avanguardia. Il volume di investimenti è in costante crescita. La nascita di Metallurgica Group ha permesso di ampliare la produzione delle leghe speciali, la gamma produttiva, ottimizzare impianti e costi. Un grande player dell’ottone, capace di soddisfare un ampio bacino di settori con produzioni green e diversificate. La sostenibilità è un pilastro per l’azienda. L’ottanta per cento della materia prima utilizzata è costituito da rottame proveniente da clienti, raccolta e recupero. Dopo aver ottenuto la Certificazione Global Recycle Standard, il più importante standard internazionale per la produzione sostenibile realizzata con materiali da riciclo, la società ha avviato, inoltre, il progetto “MSM Get to Zero” per contribuire a raggiungere la carbon neutrality.
Banco BPM, con oltre 20mila dipendenti, più di 1400 sportelli e circa 4 milioni di clienti è oggi il terzo gruppo creditizio italiano per attivi con una presenza radicata nelle regioni del Nord Italia, tra quelle a più alta concentrazione industriale d’Europa. Una rete capillare a servizio di famiglie e imprese, una profonda conoscenza del mercato e soluzioni innovative sono alla base della forza di Banco BPM, attivo in diversi ambiti del settore bancario – private e investment banking, asset management, bancassurance – anche attraverso le società partecipate del Gruppo. Il modello di business di Banco BPM mette al centro le proprie persone e le loro competenze, valorizzate da una formazione costante. Il Gruppo opera nel solco della tradizione delle banche di territorio generando redditività per i suoi azionisti e creando valore per tutti gli stakeholder, così da ricoprire un ruolo da protagonista nello sviluppo sostenibile e inclusivo del Paese. “Questo finanziamento rappresenta un passo significativo uno sviluppo sostenibile per Metallurgica San Marco verso, che si propone come esempio virtuoso nel settore metallurgico. – ha dichiarato il CEO di Metallurgica San Marco Marco Gambarini – La sostenibilità è sia mezzo che obiettivo finale della produzione. La responsabilità sociale, infatti, è un elemento distintivo della presenza della nostra azienda sui mercati, tramandato di generazione in generazione dal suo management. Grazie alla collaborazione con Banco BPM, saremo in grado di accelerare l’implementazione di soluzioni all’avanguardia, guidando il cambiamento positivo nella nostra industria e nella società nel suo complesso”.
“L’intervento a sostegno di Metallurgica San Marco conferma la capacità di Banco BPM di affiancare le imprese che legano la loro attività corrente e i piani di sviluppo a fattori quali la sostenibilità, attenzione all’ambiente e all’innovazione tecnologica – commenta Enrico Lemmo, responsabile Mercato Corporate Nord-Est di Banco BPM – Del resto, la rilevanza di questi temi è fondamentale anche per Banco BPM, come dimostra tra l’altro il plafond da 5 miliardi per investimenti sostenibili, destinato proprio a finanziare le imprese nel loro cammino di integrazione dei fattori ESG nel ciclo produttivo”.
Revo Insurance:in I semestre utile netto consolidato sale a 6,2 mlnRoma, 8 ago. (askanews) – Rsultati in crescita per Revo Insurance. Nel I semestre i premi lordi contabilizzati pari a 100,4 milioni di euro, in aumento del +78,6% rispetto al medesimo periodo 2022 (pari a 56,2 milioni); Crescita trasversale in tutti i rami, con business mix ulteriormente diversificato (Cauzioni al 40,2% a fronte del 59,8% rappresentato dalle altre linee di business); Il risultato operativo adjusted, si legge in una nota, è stato pari 13,2 milioni, nonostante la presenza di eventi estremi non ricorrenti concentrati soprattutto nel secondo trimestre (impatto netto di circa 2,5 milioni); Il livello di profittabilità tecnica ha registrato un loss ratio complessivo pari al 31,2% rispetto al 23,7% del 2022, guidato dalla maggiore esposizione a linee di business diverse rispetto al ramo Cauzioni. L’utile netto consolidato è pari a 6,2 milioni (8,1 milioni adjusted), in sensibile aumento rispetto al medesimo periodo 2022 (rispettivamente 0,8 milioni e 2,6 milioni);
Solidità patrimoniale confermata a livelli elevati, con un Solvency II ratio di Gruppo al 234,7%, superiore rispetto ai target di medio termine nonostante la riduzione erivante dall’operazione di buyback tramite OPA
Coppa del Mondo femminile Fifa: Premiata una pmi italiana a conduzione femminile nell’ambito della campagna VisaRoma, 2 ago. (askanews) – Visa, tra i leader globali nei pagamenti digitali e partner tecnologico esclusivo per i pagamenti di FIFA Women’s World Cup Australia & New Zealand 2023, annuncia l’assegnazione della prima sovvenzione italiana per sostenere le piccole imprese femminili nel corso di FIFA Women’s World Cup 2023. La vincitrice è Lallabycakes, piccola impresa a conduzione femminile specializzata in cake design, che riceverà un finanziamento del valore di 5.000 dollari. In seguito al primo match italiano di FIFA Women’s World Cup che ha visto la squadra di Milena Bertolini vincere contro l’Argentina lo scorso 23 luglio, il pubblico dei tifosi ha votato Cristiana Girelli, capitana della nazionale italiana, come “Player of the match”, per aver segnato il goal decisivo al minuto 87′.
Grazie a questa vittoria e all’attribuzione del titolo di “Player of the Match” a Girelli, informa una nota, Visa ha assegnato il primo contributo, scegliendo tra una rosa di PMI italiane selezionate dai dipendenti italiani dell’azienda prima dell’inizio del torneo. L’iniziativa rientra nell’impegno di Visa nel valorizzare le donne dentro e fuori il campo da gioco e nel promuovere l’eccellenza, l’uguaglianza e l’inclusione nell’economia. A tal fine, Visa utilizza la piattaforma internazionale di FIFA Women’s World Cup 2023 per porre al centro dell’attenzione le imprenditrici alla guida di piccole imprese, sottolineando l’importante ruolo che svolgono nell’alimentare l’economia. A sostegno di questo impegno, come parte della sponsorizzazione di Player of the Match Award durante FIFA Women’s World Cup 2023, Visa ha stanziato un finanziamento complessivo di 500.000 dollari. Questo varia da 5.000 dollari per ciascuna delle 48 partite del primo turno fino a 50.000 dollari per la finale.
Il trofeo Visa Player of the Match viene assegnato in occasione di ciascuna delle 64 partite di FIFA Women’s World Cup Australia & New Zealand 2023 alla giocatrice che i tifosi votano come la più straordinaria dell’incontro. Lallabycakes, la prima azienda italiana a ricevere il premio, è una piccola impresa artigianale che conta due laboratori, uno dedicato al gluten free e alle intolleranze, e l’altro destinato alla creazione delle basi di pasticceria tradizionale, ai catering e alle torte monumentali. A guidare Lallabycakes è l’imprenditrice Ilaria Pelucchi, che ha affinato le sue capacità in Gran Bretagna presso la PME School of Cake Decorating, una delle scuole di decorazione più famose al mondo. (www.lallabycakes.it)
Esiste un legame innegabile tra sport e successo nel mondo del business. Secondo un sondaggio condotto da Wakefield Research per Visa su 5.000 adulti e 2.250 proprietari di piccole imprese in 10 mercati: “otto titolari di imprese femminili su dieci (82%) concordano sul fatto che la partecipazione a un’attività sportiva contribuisce al successo nel mondo degli affari; “le quattro principali competenze aziendali che le titolari di imprese femminili hanno identificato come sviluppabili grazie allo sport sono: la visione strategica, il lavoro di squadra, la comunicazione e la leadership; “l’81% delle titolari di piccole imprese concorda sul fatto che superare le avversità nello sport prepara ad affrontare le situazioni più difficili negli affari; “l’89% delle donne intervistate concorda sul fatto che i bambini possono sviluppare competenze fondamentali per il futuro successo professionale partecipando ad attività sportive.
Nasce lo studio legale PedersoliGattaiRoma, 26 lug. (askanews) – I partners di Gattai, Minoli, Partners e di Pedersoli, unitamente a Carlo Montagna e Stefano Cacchi Pessani, annunciano la creazione di un unico studio legale denominato PedersoliGattai. Lo Studio, informa una nota, sarà attivo dall’1 gennaio 2024 e conterà circa professionisti, di cui circa 64 partner, distribuiti nelle città di Milano, Roma e Torino. La nuova realtà nasce dall’alleanza di due dei più importanti studi legali italiani e da un gruppo di professionisti, di cui fanno parte anche i partners Enrico Vaccaro, Alessandro Capogrosso ed Elisabetta Bellini oltre ad un team di altri professionisti. I tre gruppi insieme danno vita a una realtà in grado di posizionarsi, fin da subito, ai vertici del panorama legale italiano con un fatturato combinato di oltre 120 milioni di euro.
L’unione consentirà di assistere la clientela a 360°, mettendo a fattor comune il grande bagaglio di esperienza e professionalità acquisita dai tre gruppi nella consulenza stragiudiziale e giudiziale, lavorando in modo integrato tra le diverse practice presenti in Studio. PedersoliGattai potrà contare su un importante network di rapporti internazionali, collocandosi in una posizione privilegiata per assistere clienti italiani ed esteri anche nelle operazioni cross-border. Carlo Pedersoli sarà Presidente e Bruno Gattai Managing Partner e faranno parte di un più ampio Comitato Esecutivo, insieme ai due Deputy Managing Partner Stefano Cacchi Pessani e Carlo Re, nel quale saranno equamente rappresentati i tre gruppi fondatori. Custode dei valori fondanti della nuova partnership sarà un Comitato Garanti formato da Carlo Pedersoli, Antonio Pedersoli, Bruno Gattai, Luca Minoli e Carlo Montagna.
Carlo Pedersoli, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di questo importante passo. PedersoliGattai è la perfetta convergenza di professionisti di grande esperienza e con la capacità di offrire ai propri clienti una consulenza di qualità, valorizzando una lunga e prestigiosa tradizione. L’unione con professionisti riconosciuti e stimati sul mercato garantisce il mantenimento nel tempo, anche a beneficio dei nostri colleghi più giovani, dei valori che hanno sempre caratterizzato il nostro approccio alla professione, il tutto orientato verso la creazione di uno studio moderno, all’avanguardia e di eccellenza”. Bruno Gattai ha dichiarato: “Siamo felici e orgogliosi di essere riusciti a riunire in un unico grande studio, due delle più importanti c.d. super boutique e un altro gruppo di amici ed eccellenti professionisti. Siamo convinti sia un’operazione straordinaria nel panorama legale italiano, che ci posiziona immediatamente al vertice del mercato, con la dimensione e i mezzi per poter investire in tecnologia, sui nostri giovani talenti e su quelli che sapremo attrarre e allo stesso tempo istituzionalizza le due maggiori realtà di provenienza, creando le premesse per garantire uno splendido futuro che vada ben oltre l’orizzonte lavorativo dei loro fondatori”.
Carlo Montagna, che sarà membro del Comitato Esecutivo e leader del terzo gruppo che darà vita a PedersoliGattai ha dichiarato: “Nasce oggi un nuovo, grande studio, con la mission condivisa di offrire alla clientela nazionale e internazionale un servizio di eccellente qualità, moderno e tempestivo. È una realtà che privilegerà i settori dell’M&A e dell’high-end litigation, ma dotata di professionisti capaci di affrontare con successo tutte le aree del diritto. Lo faremo nel più profondo rispetto dei valori etici e dei rapporti umani, elementi costitutivi del lavoro insieme e della capacità di crescere, e attrarre, i migliori talenti. Per questo, Stefano Cacchi Pessani, Enrico Vaccaro, Alessandro Capogrosso, Elisabetta Bellini e io siamo orgogliosi di partecipare alla sua fondazione, senza comunque dimenticare un sincero ringraziamento alla nostra realtà di provenienza, fondamentale nella nostra crescita professionale e umana”.