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Mercato podcast e audiolibri in crescita costante: 17,6 mln gli ascoltatori

Mercato podcast e audiolibri in crescita costante: 17,6 mln gli ascoltatoriMilano, 19 set. (askanews) – L’audio entertainment non accenna a fermare la sua corsa e cresce di anno in anno a ritmo costante. Nel 2024 in Italia gli ascoltatori di podcast e audiolibri sono 17,6 milioni (700 mila persone in più rispetto al 2023 con un incremento del 4%), pari a quasi il 30% della popolazione, ovvero un italiano su tre. Se ci si focalizza solo sui podcast, questi ascoltatori sono 17,2 milioni, oltre 800 mila persone in più rispetto al 2023 (+5%). Se osservato in un periodo relativamente lungo, questo trend mostra bene l’evoluzione del mercato: dal 2018 a oggi, infatti, si stima che sia cresciuto del 67%, passando dai 10,3 milioni ai 17,2 milioni di ascoltatori di quest’anno. A dirlo è l’ultima ricerca di NielsenIQ per Audible, società Amazon tra i maggiori player nella produzione e distribuzione di audio entertainment (audiolibri, podcast e serie audio), presentata nell’ambito di PodTrends, la giornata dedicata ai trend e alle abitudini di ascolto dei podcast in Italia organizzata da Audible e Amazon Music.


Il ritmo di crescita e l’evoluzione degli ultimi sei anni fanno dire a Juan Baixeras, country manager Spain & Italy di Audible che “questa è un’industria consolidata oggi, più matura, ormai non è più una novità. Nel 2022 gli ascoltatori di podcast erano 15,4 milioni, nel 23 16,4, oggi sono 17,2 milioni”. “Come Audible – ha raccontato nella presentazione milanese – facciamo due prodotti: audiolibri e podcast originali, distribuiamo anche podcast di terze parti ma il nostro obiettivo è fare prodotti originali. E tutto questo si fa investendo: nel 2023 abbiamo investito 5,5 milioni di euro come Audible in Italia di cui 1,4 milioni per la produzione di podcast originali. Nel 2024 abbiamo fatto 2.000 titoli in più rispetto al 2023 per passare a 16mila titoli, una crescita del 16%”. “Oggi – ha concluso – uno su tre ascolta podcast: è per questo 30% che noi oggi siamo qui”. Ma chi sono gli ascoltatori di podcast? Si tratta in prevalenza di uomini, tra i 25 e i 34 anni, molto connessi (oltre 4 ore al giorno passate su internet) ed equamente distribuiti per tutto il Paese. Dietro questa crescente presenza dei podcast nella dieta mediatica degli italiani c’è il fatto che il podcast, per il 68% degli intervistati, si può ascoltare in modalità multitasking, ovvero mentre si fa altro. Apprezzate inoltre le possibilità di poter scegliere le news da ascoltare o gli argomenti da approfondire (44%) e di non affaticare ulteriormente la vista (35%).


Come accaduto nelle precedenti rilevazioni, la casa si conferma anche quest’anno il luogo preferito per l’ascolto(72%), seguito dall’ascolto durante gli spostamenti (59%), soprattutto in macchina (36%), sui mezzi pubblici e camminando per strada (24%). Andando nel dettaglio poi, nella frenesia quotidiana, i migliori momenti per i podcast sono quando si rientra dal lavoro, prima di dormire e nel weekend. Quest’anno a crescere, tuttavia, non è solo il numero degli ascoltatori ma anche il tempo dedicato all’ascolto di podcast. In media una sessione di ascolto dura quasi 25 minuti, 4 minuti in più rispetto allo scorso anno e mediamente i podcast vengono ascoltati quasi 5 volte al mese. Per il 48% del campione l’ascolto dei podcast è un appuntamento settimanale, mentre per l’11% è un’ abitudine quotidiana.


Se, invece, si guarda al genere, sono i podcast di approfondimento (47%) a primeggiare, con informazione (45%) e inchiesta (36%) che lo seguono sul podio. Attrattivi anche l’intrattenimento (34%) e i podcast true crime (29%). L’ascolto, tuttavia, resta prevalentemente in italiano (98%), anche se uno su quattro (25%) ascolta contenuti in inglese. E se i principali veicoli di informazione per la scelta del podcast da ascoltare restano i social media, compreso whatsapp, e il passaparola, aumenta significativamente l’impatto dei siti degli editori nel far scoprire nuovi contenuti (34% dal 26% di un anno prima). Ma quello che è rilevante per la scelta sono la tematica (75%), il narratore (53%) e l’autore (51%). In generale Informarsi, scoprire nuovi contenuti e approfondire argomenti specifici rimangono i principali motivi che guidano l’ascolto di podcast, senza particolari variazioni rispetto al 2023, tra le barriere invece crolla la difficoltà nella ricerca (8% dal 21%).


Sebbene i podcast vantino un buon livello di fedeltà all’ascolto, con il 42% che dice di sospendere l’ascolto 1 o 2 volte, attualmente chi lo abbandona lo fa perché lo trova noioso, oppure se ritiene che l’argomento trattato sia poco interessante o già conosciuto, e anche, in misura minore, se lo reputa superficiale o poco attendibile. Tra le ragioni di chi invece non ascolta affatto podcast figura la preferenza di altre modalità di informazione e intrattenimento (62%), la non conoscenza del mezzo (24%) e il non trovare titoli di proprio interesse (8%). Quest’ultima in forte calo rispetto al 2023 (21%) a riprova della grande dinamicitá del settore e dell’enorme lavoro di produzione di contenuti in linea con il gusto e le aspettative del pubblico. “L’Italia è un Paese importante per Audible per il quale continuiamo a investire per creare contenuti sempre nuovi ai fruitori dell’audio entertainment e catturare l’attenzione di nuovi clienti che si possano appassionare sia ai podcast che agli audiolibri – ha detto Matthew Gain, senior vice president and head of Europe – Il nostro catalogo di Original in lingua italiana si arricchisce di anno in anno e vanta un’offerta ampia e variegata: oltre 200 i titoli originali declinati in svariati generi. Negli ultimi anni abbiamo poi investito in produzioni sempre più spettacolari e cinematografiche, includendo nel catalogo in italiano serie internazionali di grande pregio, progetti creati esclusivamente per l’audio o titoli cult ripensati per l’audio e in grado di ridurre la distanza tra podcast e audiolibri con l’obiettivo di costruire un’industria dell’audio entertainment solida e in grado di appassionare milioni di italiani anno su anno”.

Microsoft ufficializza l’ingresso di Activison Blizzard in XBox

Microsoft ufficializza l’ingresso di Activison Blizzard in XBoxRoma, 13 ott. (askanews) – Microsoft ha ufficializzato il perfezionamento dell’acquisizione del gruppo di videogiochi Activision Blizzard e la sua integrazione nella piattaforma Xbox. La società ha diffuso un comunicato a seguito del via libera anche da parte dell’antitrust della Gran Bretagna, dopo quelli arrivati nei mesi scorsi da Unione Europea e Usa.

Il gigante informatico rivendica che con questa operazione si aggiudica “la casa di alcuni dei titoli più giocati e amati nella storia dei videogiochi per Pc e mobile, da Pitfall a Call of Duty – si legge – World of Warcraft, Overwatch, Candy Crush Saga a Farm Heroes Saga”. Come da accordi presi con le autorità sulla concorrenza, il gruppo assicura che i vecchi e i nuovi titoli saranno disponibili anche su altre piattaforme. “Ai milioni di fan di Activision Blizzard: vogliamo farvi sapere che se giocate con Xbox, PlayStation, Nintendo, Pc o dispositivi mobili siete e sarete sempre i benvenuti”.

Microsoft, Ok anche da Gb a maxi acqusizione Activision Blizzard

Microsoft, Ok anche da Gb a maxi acqusizione Activision Blizzard


Microsoft, Ok anche da Gb a maxi acqusizione Activision Blizzard


Microsoft, Ok anche da Gb a maxi acqusizione Activision Blizzard – askanews.it

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Roma, 13 ott. (askanews) – Alla fine anche l’Antitrust della Gran Bretagna ha assicurato via libera a Microsoft sul piano di acquisizione del gigante dei videogiochi Activision Blizzard, una operazione da 75 miliardi di dollari su cui le trattative si sono protratte per oltre un alto e mezzo.

La Competition and Markets Authority ha infatti approvato l’accordo oggetto di diverse revisioni, che in particolare prevede la possibilità per terze parti di poter fruire su licenza una serie di titoli di videogiochi del catalogo attuale – e futuro – anche al di fuori dello Spazio economico europeo. Secondo il Financial Times, con le condizioni imposte dall’autorità britannica ritiene di avere assicurato che Microsoft non avrà una posizione dominante su vari segmenti rispetto a gruppi rivali.

L’intesa, afferma il quotidiano, costringerà Microsoft a accedere il controllo delle attività sul cloud gaming di una serie di titoli impedendo, che possa fornirli in esclusiva solo sulla sua piattaforma Xbox. La maxi acquisizione aveva ricevuto una rapida approvazione da parte dell’Antitrust Ue e, dopo diverse vicissitudini, il mese scorso anche dalle autorità Usa.

Euro digitale, un solo “wallet” a testa e limite massimo detenibile

Euro digitale, un solo “wallet” a testa e limite massimo detenibileRoma, 4 set. (askanews) – Sul futuro euro digitale ogni cittadino potrà detenere un solo portafoglio virtuale (wallet) e ci sarà sicuramente un limite sull’ammontare massimo di euro digitali detenibili. Invece sul se e quanto limitare l’ammontare massimo di transazioni operabili quotidianamente si sta ancora discutendo. Lo ha riferito Fabio Panetta, il componente del comitato esecutivo della Bce che ha la delega sui sistemi di pagamento durante una audizione al Parlamento europeo.

Per parte sua la Bce non aprirà nessun conto corrente con singoli cittadini “ma fornirà solo la materia prima” con cui le singole banche commerciali potranno offrire l’euro digitale ai clienti, ha spiegato. Rispondendo a una molteplicità di domande e anche perplessità da parte di vari eurodeputati, Panetta ha posto enfasi sull’aspetto del “sovranismo” europeo: “l’euro digitale sarebbe basato su infrastrutture europee mentre oggi se paghi digitalmente devi appoggiarti a compagnie non europee prevalentemente”.

Quanto al fatto di non poter avere più di un wallet a testa, il banchiere centrale ha spiegato che serve ad evitare di aggirare il limite sull’ammontare massimo detenibile. Se poi questo fosse verificabile tramite una identità europea “sarebbe fantastico”, ha aggiunto.

Audible: nel 2022 investiti in Italia 1,9 mln per podcast originali

Audible: nel 2022 investiti in Italia 1,9 mln per podcast originaliMilano, 9 giu. (askanews) – Nel 2022 Audible, società Amazon per la produzione e distribuzione di audio entertainment, ha investito 1,9 milioni di euro nella produzione di podcast Audible original in italiano. Un investimento che cavalca il trend crescente degli ascoltatori di storie in cuffia nel nostro Paese e contribuisce, al tempo stesso, allo sviluppo della industry.

La società di Amazon è arrivata in in Italia sette anni fa, nel 2016, quando i podcast erano un’abitudine già consolidata in alcuni Paesi, soprattutto anglosassoni, ma non ancora molto diffusi nel nostro Paese. In questi sette anni, l’azienda ha totalizzato oltre 12.000 ore di lavoro di produzione coinvolgendo molteplici professionalità, non solo speaker e autori, ma anche fonici, tecnici cantanti, orchestre, rumoristi e compositori. Le produzioni di podcast infatti possono variare da una semplice accoppiata voce e microfono, fino ad arrivare a grandi e complesse produzioni come l’adattamento di The Sandman, che ha visto il coinvolgimento di 92 attori che hanno dato voce a oltre 300 personaggi: una maratona da 812 ore di produzione in studio. “L’Italia è un mercato importante per Audible e sul quale continuiamo a investire, 1,9 milioni di euro solo nel 2022 per i podcast – ha commentato Matthew Gain, senior vice president and head of Europe – con l’obiettivo di offrire contenuti sempre nuovi ai fruitori dell’audio e catturare l’attenzione di nuove fette di pubblico. La possibilità di accedere facilmente a contenuti di generi diversi ed esclusivi, come i nostri Original, creati da autori importanti o con voci narranti incredibili e molto apprezzate, è uno dei motivi del successo dell’audio entertainment, insieme alla possibilità di ritagliarsi del tempo per ascoltare mentre si fanno altre attività”.

Videogame, ok Ue a Microsoft su acquisizione Activision Blizzard

Videogame, ok Ue a Microsoft su acquisizione Activision BlizzardRoma, 15 mag. (askanews) – L’Antitrust dell’Unione Europea ha approvato il piano di acquisizione del gigante di videogiochi Activision Blizzard da parte di Microsoft. Secondo quanto riporta un comunicato, il via libera è condizionato alla piena attuazione di una serie di impegni assunti da Microsoft che riguardano diversi rilievi sulla concorrenza mossi dalla Commissione europea.

L’operazione ha un ammontare da 75 miliardi di dollari, che ne farebbe la maggiore acquisizione nella storia dei videogame. Lo scorso 26 aprile l’Antitrust della Gran Bretagna aveva all’opposto deciso di bocciare il piano, il cui effettivo perfezionamento resta quindi in bilico. Bruxelles afferma di aver condotto una analisi approfondita della proposta di acquisizione da parte di Microsoft. Quest’ultima, oltre a produrre la consolle per videogiochi Xbox, sviluppa anche diversi titoli. Activision Blizzard, per parte sua è una delle maggiori case a livello mondiale di videogiochi, controlla titoli con decine di milioni di utenti come Call of Duty, Diablo, World of Warcraft.

Secondo Bruxelles, Microsoft non sarebbe in grado di danneggiare le consolle rivali sui servizi in abbonamento, la fusione però potrebbe danneggiare la competizione nella distribuzione di videogiochi tramite servizi di streaming o in cloud e potrebbe di rafforzare la posizione del gruppo che sviluppa Windows sui sistemi operativi per Pc. Su questa base Microsoft ha offerto di assumere alcuni impegni per una durata di 10 anni, tra cui il libero accesso gratuito per i consumatori dello spazio economico europeo per l’utilizzo di qualunque servizio di streaming di loro scelta o di cloud su tutti gli attuali e futuri titoli di Activision Blizzard, sia per consolle che per Pc, oltre una possibilità analoga per i fornitori di servizi di streaming.

Activision, Antitrust Gb boccia piano di acquisizione di Microsoft

Activision, Antitrust Gb boccia piano di acquisizione di Microsoft[Rimedi proposti da gruppo Usa inefficaci|PN_20230426_00082|gn00 atlk sp32|https://askanews.it/wp-content/uploads/2023/04/Activision-Antitrust-Gb-boccia-piano-di-acquisizione-di-Microsoft.jpg|26/04/2023 13:47:34|Activision, Antitrust Gb boccia piano di acquisizione di Microsoft|Videogame|Economia, Technofun]

Cripto, Lagarde: “Mi preoccupa molto che seducano i giovani”

Cripto, Lagarde: “Mi preoccupa molto che seducano i giovani”Roma, 17 apr. (askanews) – I criptoasset “non mi impressionano, sono più passività (liabilities) che attivi (assets), rispetto chi li usa, posto che deve essere pronto a perdere tutto, ma mi preoccupa molto che seducano i giovani”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde ribadendo la sua aperta ostilità a questi strumenti, che tuttavia, contribuendo alla crescente digitalizzazione dell’economia, sono anche tra i motivi per cui la stessa Lagarde dice di volere un euro digitale.

“Spiego il mio punto di vista personale, che potrebbe non riflettere quello della Bce, anche se non penso che sia lontanissimo. I cripto non sono monete, spesso ci si riferisce loro con il termine ‘asset’ ma sono più passività che asset”, ha detto Lagarde durante un dibattito al Council on Foreign Relations. Sul fatto di regolamentarli “ho dei dubbi, lo stiamo considerando sia noi che la Banca dei regolamenti internazionali, che il Financial Stability Board. E anche a livello europeo. Non vorrei che la regolamentazione, che sfortunatamente si muove a rilento rispetto alla velocità di sviluppo dei cripto, finisse per dare loro una credibilità che non meritano”, ha proseguito.

“Una delle ragioni per cui ho spinto i nostri progetti sull’euro digitale ha che fare col fatto che le nostra società diventano sempre più digitale. E non possiamo semplicemente operare come banche centrali con contante che include banconote, monete e moneta commerciale: sono convinta – ha detto Lagarde – che dobbiamo essere in grado di produrre una valuta digitale della banca centrale”.

Fmi: app e social media favoriscono bruschi spostamenti di asset

Fmi: app e social media favoriscono bruschi spostamenti di asset




Fmi: app e social media favoriscono bruschi spostamenti di asset




















Roma, 11 apr. (askanews) – Anche il Fondo monetario internazionale solleva rilievi sul ruolo delle “app” per dispositivi mobili e dei social media sulla finanza, sostenendo che avrebbero contribuito alla recente tensione di Borsa sulle banche dopo i fallimenti della Silicon Valley Bank e di altri istituti negli Usa. “Le recenti turbolenze bancarie dimostrano anche la crescente influenza delle app mobili e dei social media nel diffondere improvvisi spostamenti di asset finanziari”, afferma l’istituzione di Washington nel Global Financial Stability Report.

Tesi simili di recente erano state sostenute anche da una esponente della Vigilanza bancaria della Bce, Anneli Tuominen. Secondo lo studio del Fmi “la voce di ritiri di depositi si è diffusa a livello globale alla velocità della luce, potenzialmente segnalando che i futuri dissesti nelle banche potrebbe diffondersi più rapidamente ed essere meno prevedibili”.

Nintendo offre riparazione gratuita su controller Nintendo Switch

Nintendo offre riparazione gratuita su controller Nintendo Switch




Nintendo offre riparazione gratuita su controller Nintendo Switch – askanews.it




















Roma, 4 apr. (askanews) – Nintendo ha accettato di offrire la riparazione gratuita a tutti i possessori Ue della Nintendo Switch anche oltre i termini di garanzia legale. Lo riferisce la Commissione europea in base a una procedura che era stata avviata assieme al Network of Consumer Protection Cooperation (Cpc) dopo ricorrenti problemi con controller che non rispondevano ai comandi.

Secondo quanto riporta un comunicato, diversi possessori della consolle di Nintendo avevano riferito di deterioramenti dei dispositivi di comando che rendevano inutili gli stessi e difficoltà a ripararli, con conseguente obbligo di sostituzione che secondo l’esecutivo comunitario comportava spazzatura inutile.

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