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Gelate notturne, E-R: con Psr stanziati 6 mln impianti antibrina

Gelate notturne, E-R: con Psr stanziati 6 mln impianti antibrinaRoma, 19 mar. (askanews) – Oltre 4 milioni di euro già messi a bando nella nuova programmazione dello Sviluppo rurale dell’Emilia Romagna, in grado di generare investimenti potenziali sul territorio per circa 6 milioni. Ai quali si aggiunge un recente ulteriore bando da 1,4 milioni. Sono i fondi messi in campo dalla Regione Emilia-Romagna a favore degli agricoltori e delle imprese agricole per contrastare le gelate, come quelle improvvise di queste notti in Emilia-Romagna.


Nel Programma di Sviluppo rurale precedente le risorse impegnate in questo senso avevano superato i 24 milioni di euro, divisi in 3 bandi (nel 2020, 2021 e 2023), che hanno generato investimenti sul territorio in impianti antibrina per quasi 35 milioni di euro. “I cambiamenti climatici in atto e l’imprevedibilità di questa stagione, che alterna giornate di sole a temperature notturne molto basse, mettono a rischio la tenuta di molti impianti frutticoli – spiega in una nota l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi – Ma grazie ai sistemi antibrina, finanziati con i fondi dello Sviluppo Rurale, le imprese possono difendere i propri impianti dalle gelate e attivare forme di protezione necessarie a salvare la frutta in campo nei mesi a venire”.


“Abbiamo già investito nel complesso più di 30 milioni di euro – ricorda Mammi – e continueremo a farlo se ci sarà richiesto. Oltre alla ricerca, operata in collaborazione con università, imprese e centri specializzati per individuare specie varietali sempre più resilienti, e all’attivazione delle tutele assicurative, la difesa meccanica rimane una buona soluzione per proteggere le produzioni”, conclude l’assessore.

Al via in Toscana seconda fase bando sostegno a Gruppi operativi

Al via in Toscana seconda fase bando sostegno a Gruppi operativiRoma, 19 mar. (askanews) – Finanziare i progetti di imprese agricole, forestali, agroalimentari, di centri di ricerca, università, organizzazioni di consulenza, che si mettono insieme e insieme agiscono per testare e diffondere una o più innovazioni in agricoltura.


Con 153 progetti presentati per una dotazione finanziaria pari a 12 milioni e 500.000 mila euro, si è chiusa la prima fase del bando SRG01 – Sostegno ai Gruppi Operativi PEI Agri” realizzato nell’ambito del Complemento di Sviluppo Rurale Feasr 2023-2027 a sostegno appunto dei Gruppi Operativi PEI Agri. Si apre ora la seconda fase che prevede la presentazione delle singole domande di sostegno da parte di tutti i richiedenti, compreso il capofila, e ci sarà tempo fino alle 13 del 15 aprile 2025. “Si tratta di uno strumento – ha detto il presidente Eugenio Giani – che si fa ponte tra ricerca e impresa per crescere in termini di competitività, sostenibilità, biodiversità e sicurezza alimentare”.


“Sono interventi – spiega la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – che riguardano la filiera dell’innovazione agricola, come imprese agricole e forestali, centri di ricerca, università, organizzazioni di consulenza. Insieme, attraverso un approccio interattivo, testano e diffondono innovazione in un dato contesto territoriale, coinvolgendo anche altre imprese locali e facendo sì che la Toscana dell’agricoltura possa crescere”.

Maltempo in Toscana: almeno 5 mln danni per agricoltura fiorentina

Maltempo in Toscana: almeno 5 mln danni per agricoltura fiorentinaRoma, 18 mar. (askanews) – Non è ancora possibile fare una stima definitiva, ma ad oggi i danni all’agricoltura per quanto riguarda la provincia di Firenze, tra strutturali e soprattutto raccolti, sono stimati in oltre 5 milioni di euro. Sono le prime stime fatte da Cia Agricoltori Italia Toscana Centro. che da venerdì 14 marzo, giorno degli eventi alluvionali con piena del fiume Arno, ha effettuato sopralluoghi con i tecnici in tutto il territorio. “Anche stavolta – commenta Sandro Orlandini, presidente Cia Toscana Centro – siamo alle prese con la conta dei danni. Se nelle città gli interventi e le misure prese, come gli scolmatori, sono stati efficaci; nelle campagne la situazione è complicata e con danni ingenti. Serve fare prevenzione su tutto il territorio”.


Fra i principali danni strutturali, è andata persa una stalla nel Mugello, ma sono soprattutto le produzioni ad avere avuto la peggio, danni alle colture: in Valdisieve, da Vicchio a Pontassieve, sono sott’acqua 2000 ettari di superficie agricola, in cui si coltivano grano erba medica, territorio che ha fatto da cassa di espansione. Ancora peggiore è la situazione nella zona Empolese-Valdelsa, nei comuni di Certaldo, Castelfiorentino, Empoli, Fucecchio, Cerreto Guidi, Vinci, Capraia, Montelupo, dove anche in questo caso i campi hanno fatto da cassa di espansione: sono zone pianeggianti in larga parte allagate con perdita del raccolto e necessità di ripristino, in totale circa 5mila ettari, per danni superiori a 4 milioni di euro. “Cifre che sono destinate a salire repentinamente, se dovessimo contare il ripristino frane, strade e viabilità, che in alcune zone è completamente inesistente”, sottolinea il direttore Cia Toscana Centro Lapo Baldini.


Mugello e Valdisieve sono la zona colpita più duramente con frane e microfrane diffuse che hanno determinato crolli a strade e perdita di superfici coltivate. A Montalbano sono state colpite le zone collinari dei comuni di Quarrata, Larciano, Monsummano, Vinci e Cerreto Guidi e si registrano frane diffuse con crolli di strade e perdita di terreni coltivabili. Nella cintura fiorentina i danni maggiori sono alle abitazioni e alle attività (industriali, commerciali e artigianali). Anche qui comunque qualche centinaio di ettari risultano allegati ed in particolare alcune aziende ortofrutticole soprattutto della zona sud della città. Infine, a Prato e Pistoia i danni si riferiscono alle colture allagate principalmente del pian di Prato e anche qui si parla di qualche migliaio di ettari.

R. Toscana a Ue: collegare finanziamenti a esigenze territorio

R. Toscana a Ue: collegare finanziamenti a esigenze territorioRoma, 13 mar. (askanews) – Finanziamenti collegati alle diverse esigenze territoriali e ai bisogni di produzione alimentare, preservazione dell’ambiente e prosperità delle aree rurali, sostegno al ricambio generazionale, autonomia delle risorse destinate all’agricoltura nel Quadro finanziario pluriennale e, soprattutto, maggiori risorse a vantaggio del contrasto allo spopolamento delle aree rurali.


Questi e altri temi sono stati approfonditi dalla Regione Toscana nell’ambito dell’incontro della Coalizione delle AgriRegioni (di cui la Toscana fa parte) con il Commissario per l’Agricoltura e l’Alimentazione, Christophe Hansen, e sette eurodeputati della Commissione agricoltura del Parlamento europeo: il vicepresidente Eric Sargiacomo (FR, S&D), Stefano Bonaccini (IT, S&D), David Cormand (FR, Verdi), Maria Carmen Crespo Diaz (ES, PPE), Herbert Dorfmann (IT, PPE), Paulo Do Nascimento Cabral (PT, PPE), Thomas Waitz (AT, Verdi). “Le politiche agricole europee – ha detto il presidente della regione Eugenio Giani – sono fondamentali per l’integrazione al reddito degli agricoltori, per la loro competitività e per la permanenza di un’agricoltura diffusa”. “Per questo la Pac – ha detto la vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi – deve essere ambiziosa con risorse specifiche e adeguate e deve prevedere un dialogo rafforzato con le Regioni. Abbiamo bisogno di incrementare le opportunità offerte dalla bioeconomia, per esempio anche attraverso l’innovazione e l’adozione di modelli di produzione intelligenti”.


Il dibattito in corso sul futuro del Quadro Finanziario Pluriennale e della PAC è stato un’opportunità per le 19 regioni della Coalizione per spiegare la loro visione per una futura PAC ambiziosa. È stata anche un’occasione per ricordare il ruolo chiave che esse devono svolgere per garantire che gli interventi della PAC siano in linea con le esigenze locali evidenziando, tra l’altro, attraverso esempi concreti, la necessità di tenere conto degli impatti della PAC a livello locale e regionale.

Nuovo sito per Artea, agenzia toscana per erogazioni agricoltura

Nuovo sito per Artea, agenzia toscana per erogazioni agricolturaRoma, 12 mar. (askanews) – Artea, l’agenzia regionale toscana per le erogazioni in agricoltura, ha un nuovo sito internet pià facile, intuitivo e accessibile rispetto a quello nato nel 2002. Il sito è stato presentato oggi dal presidente Eugenio Giani, dall’assessore all’agricoltura Stefania Saccardi e dal direttore di Artea, Fabio Cacioli durante la quale è stato anche annunciato che Artea quest’anno ha ricevuto dal certificatore dei conti incaricato dal Masaf il punteggio massimo nei tre ambiti principali misurati, ovvero il sistema di controllo interno e la conformità ai criteri di accreditamento, i sistemi di governance istituiti dagli stati membri e la comunicazione dell’efficacia dell’attuazione in merito agli indicatori di output e di risultato.


“Abbiamo rinnovato un sito che oggi, per il mondo dell’agricoltura ma non solo, diventa strumento importante, facile da consultare e intuitivo così da essere più vicino alle imprese e agli utenti”, ha detto Giani. “Sul sito sarà semplice verificare lo stato di avanzamento delle domande, le procedure, i livelli dei pagamenti – ha spiegato Saccardi – e tutta una serie di informazioni che si sono rese accessibili in modo molto semplice. Artea, ente pagatore non solo dell’agricoltura, ha ottenuto la certificazione ISO 37001 per la trasparenza rispetto ai fenomeni corruttivi e nell’ultima verifica dell’ente di controllo del Ministero abbiamo ricevuto il punteggio massimo rispetto ad alcuni parametri valutati in modo molto positivo”.

Nasce PizzaAgricola, la pizza toscana tracciata dalla blockchain

Nasce PizzaAgricola, la pizza toscana tracciata dalla blockchainRoma, 10 mar. (askanews) – Si chiama PizzaAgricola ed è la prima pizza toscana realizzata con prodotti biologici e biodinamici e tracciata dalla “blockchain”, modalità attraverso la quale si accede a informazioni su tutta la filiera produttiva e distributiva. Finanziato dal PSR della Regione Toscana, il progetto innovativo è coordinato da APAB (Agenzia formativa) e coinvolge partner di spicco, tra cui l’Università di Firenze (Dipartimento di Statistica, Informatica e Applicazioni), l’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, le aziende agricole Buonamici e Fattoria La Vialla e la start-up Bioadhoc.


Il progetto verrà illustrato nell’ambito di una conferenza stampa martedì 11 marzo alle 13 dalla vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi. Insieme a lei, Gaia Citriniti, vicedirettore di Apab e responsabile del progetto, Pamela Vignoli per l’università DISIA phytolab; Carlo Triarico, presidente Associazione per l’agricoltura biodinamica; Pasquale Caprarella per Bioadhoc; Cesare Buonamici per l’azienda Buonamici e Andrea Losi per azienda La Vialla.

Toscana, boom richieste bando diversificazione aziende agricole

Toscana, boom richieste bando diversificazione aziende agricoleRoma, 28 feb. (askanews) – Sono state 712 le domande presentate per il bando “Investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione in attività non agricole” che si è chiuso oggi con un grande successo. Dalle fattorie didattiche all’enoturismo o all’oleoturismo, sono solo alcune delle attività extra-agricole che si potranno svolgere nelle aziende agricole e che erano le protagoniste del bando inserito nell’ambito del Complemento per lo Sviluppo Rurale (CSR) FEASR 2023-2027 per l’anno 2024.


“Ci auguravamo che molte fossero le adesioni al bando perchè dietro al concetto ‘diversificazione’ delle aziende agricole – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – si cela una miriade di iniziative, segnale di nuove strategie aziendali, soluzioni imprenditoriali che nascono per dare risposte al territorio e alle particolari esigenze di consumatori e utenti. Sono nuove forme a cui sentivamo – ha aggiunto Saccardi – di avere il dovere di dare attenzione e sostegno. Il successo riscontrato nella nostra proposta è un segnale di grande vitalità dell’ecosistema toscana e fiducia nella istituzione: sosteremo le strategie imprenditoriali che si evolvono, le complesse interrelazioni tra le diverse funzioni e quelle forme innovative che garantiscono lo sviluppo delle aziende agricole diversificate anche nelle aree più svantaggiate”. La concessione del sostegno agli investimenti prevede che l’azienda agricola realizzi attività agricole come: l’ospitalità, compresa quella in spazi aperti, somministrazione pasti, degustazione e organizzazione di eventi promozionali all’agricoltura sociale; attività educative/didattiche (fattorie didattiche); attività di trasformazione di prodotti agricoli e la loro lavorazione e commercializzazione in punti vendita aziendali; attività turistico ricreative e attività legate alle tradizioni rurali e alla valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche compreso enoturismo e oleoturismo.


L’entità del sostegno è pari al 50% per tutti gli investimenti ammissibili con una maggiorazione del 10% per gli investimenti in zona montana.

Tavola rotonda di Confagri Toscana su aree protette

Tavola rotonda di Confagri Toscana su aree protetteRoma, 27 feb. (askanews) – “A carte scoperte – Aree protette: indispensabile la gestione ambientale”: è la tavola rotonda organizzata da Confagricoltura Toscana per domani 28 febbraio alle 14.30. “La gestione delle aree protette si è trasformata, nel giro di qualche lustro, da un’opportunità a una criticità. Leggi, norme, regolamenti emanati non hanno infatti portato ai risultati sperati, anzi si assiste a marcate insufficienze gestionali, dovute spesso a ritardi amministrativi e scelte inefficaci”, spiega in una nota Confagricoltura Toscana.


“Preservare non significa e non può significare rinunciare alla gestione, sia essa faunistica, idraulica o forestale. La tutela della biodiversità deve andare di pari passo con una gestione sostenibile e proattiva. Ma le aziende agricole che operano da sempre in questi territori – prosegue Confagricoltura Toscana – si trovano oggi a convivere con vincoli e prescrizioni che, in alcuni casi, mettono a rischio la loro libertà d’impresa. Lo stallo però non è previsto né in natura né dalla legge. La burocrazia e le limitazioni territoriali non fermano né la fauna né il corso delle acque”. Per la Confederazione agricola ora è davvero necessario un cambio di passo. “Auspichiamo che le aziende agricole siano finalmente riconosciute come alleate nella tutela dell’ambiente, anche attraverso percorsi normativi più inclusivi e premianti”.

Nasce in Toscana l’associazione produttori vino del Mugello

Nasce in Toscana l’associazione produttori vino del MugelloRoma, 26 feb. (askanews) – Diciassette aziende, 151 ettari di vigneti, 64 etichette in commercio per una media di 192mila bottiglie. Nasce con questi numeri ProViMu l’associazione dei Produttori di Vino del Mugello. “Il Mugello è un territorio importante – ha detto il presidente Eugenio Giani – ben noto per le sue bellezze naturalistiche e paesaggistiche e per la qualità delle sue produzioni agricole. Questa associazione lancia oggi un messaggio forte: il Mugello è anche terra di viticoltura e Provimu ha iniziato un lavoro di valorizzazione di vini che stanno acquistando sempre più considerazione e prestigio. Per questo la Regione Toscana non può che sostenere lo sforzo dell’associazione”.


Tra gli associati vi sono anche alcuni nomi noti tra cui la Tenuta di Monteloro della famiglia Antinori ed una prossima realtà che entrerà a breve nell’associazione, insieme alle altre aziende del territorio quali Azienda Agricola Fratini, Azienda Agricola Romignano, Azienda Agricola Fratelli Morolli, Bacco dal Monte, Borgo Macereto, Fattoria di Cortevecchia, Fattoria Il Lago, Fattoria San Leolino, I Carri, I Veroni, Malvante, Querceto di Baraccani, Tenuta Baccanella, Tenuta Frascole, tenuta Matteraia, Terre Alte di Pietramala. “I produttori di vino del Mugello – ha detto la vicepresidente assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – si sono messi insieme, 17 produttori, aziende di grande qualità, che saranno presto 20 ma che ci auguriamo diventino molti di più e producono un vino che un po’ di tempo fa non avrebbe avuto queste qualità che oggi, invece, ha assunto. Ormai il vino si fa ad altezze inconsuete e un esempio è il Pinot nero, che ha conquistato una personalità notevole. Vitigni che crescono ad altezze importanti stanno diventando oggi una caratteristica dei vino del Mugello e adesso, grazie a Provimu fanno sistema, un aspetto di grande valore, che porta a dare spazio, a promuovere e valorizzare vini di una zona nota per altri tipi di produzione finora e che adesso, invece, smette di essere area inconsueta per la viticoltura e si afferma come zona di pregio anche per il vino”.


Alla presidenza della neonata associazione è stato eletto Sandro Bettini, 51 anni, titolare dell’azienda di famiglia Rosss e della Fattoria di Cortevecchia, dove si produce il primo spumante metodo classico made in Mugello. “Ci riteniamo – spiega Bettini – custodi del territorio che intendiamo preservare dal dissesto”. Una frase che riassume gli scopi dell’associazione, tutti elencati nell’articolo 2 dello Statuto dell’associazione: migliorare e innalzare la qualità dei prodotti, preservare la fertilità del suolo, l’equilibrio degli ecosistemi e il rispetto delle biodiversità; condividere la pratica dell’agricoltura etica, sostenibile e per la piena tutela del territorio mugellano e dell’Appennino; dimostrare la vocazione del territorio del Mugello per la produzione di vini di qualità come espressione del territorio”.

Da R. Toscana 20mila euro a sostegno vigilanza ittica volontaria

Da R. Toscana 20mila euro a sostegno vigilanza ittica volontariaRoma, 20 feb. (askanews) – Salvaguardare la fauna ittica specialmente delle acque interne e preservare la pescosità e gli ecosistemi. Con questo obiettivo la giunta regionale, su proposta della vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, ha stanziato 20mila euro per il sostegno alla vigilanza ittica volontaria curata dalle associazioni piscatorie la cui attività su rende indispensabile ai fini della gestione della fauna ittica e della pesca sportiva.


“Si tratta di una attività fondamentale – ha detto Stefania Saccardi – per tutelare le risorse ittiche regionali specialmente dal bracconaggio. In questo modo la Regione intende anche valorizzare l’importante azione di presidio del territorio svolta dall’associazionismo”. Sono stati stanziati inoltre 10mila euro per l’attività di mantenimento o ripristino delle tabellazioni lungo i corsi d’acqua di interesse per la pesca. Attività indispensabile per garantire una corretta informazione ai pescasportivi sui tratti dove vige una particolare regolamentazione o il divieto di pesca.