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Cina, internauti contro Disneyland: s’appropria del nostro Capodanno

Cina, internauti contro Disneyland: s’appropria del nostro CapodannoRoma, 27 gen. (askanews) – Capodanno cinese o Capodanno lunare? Mentre si apre la festività che segna l’inizio dell’anno in base al calendario lunare, nel cyberspazio si è innescata una polemica a forti tinte nazionalistiche attorno a un video di auguri di Disneyland, del tutto innocente nelle intenzioni. Questo video, infatti, augura il buon Capodanno “lunare” e la cosa non è stata gradita a molti internauti cinesi che hanno protestato, parlando di “appropriazione culturale”.


Il video, pubblicato sull’account Instagram di Disneyland il 18 gennaio, mostra le celebrazioni del Capodanno lunare al Disney California Adventure Park, anche con Topolino e Minnie che salutano indossando l’”hanbok”, l’abito tradizionale coreano, davanti a un cartello con scritto “Lunar New Year”. Una sovraimpressione mostra la scritta “Lunar New Year” e auguri di buon anno in coreano, vietnamita e cinese. Anche i sottotitoli del video includono “Happy Lunar New Year” in inglese e auguri nelle tre lingue. Nella sezione dei commenti, utenti cinesi indignati hanno affermato che la festività dovrebbe essere chiamata Capodanno cinese, accusando il video di appropriazione culturale. Altri commentatori, invece, hanno difeso la scelta, segnalando che la festività è effettivamente basata sul calendario lunare ed è comune a molti paesi dell’area sinica e dell’Asia orientale.


Un utente cinese ha scritto persino che “Corea e Vietnam sono province della Cina”, mentre un altro utente ha chiesto di “rispettare l’origine di questa festa, proprio come noi rispettiamo le altre feste, per esempio il Natale”. Il Capodanno lunare è celebrato nelle comunità cinesi di tutto il mondo, quindi sempre più spesso si tende a definirlo “Capodanno cinese”. Tuttavia, dal momento che è una festività anche per altri paesi dell’Asia, a partire da Corea e Vietnam, è corretto definirlo Capodanno lunare.

Sudcorea, presidente Yoon formalmente incriminato per insurrezione

Sudcorea, presidente Yoon formalmente incriminato per insurrezioneRoma, 26 gen. (askanews) – I procuratori sudcoreani hanno formalmente incriminato il presidente sospeso Yoon Suk-yeol per il fallito tentativo di imporre la legge marziale il 3 dicembre, con l’accusa d’insurrezione. Lo riferisce l’agenzia di stampa Yonhap.


Con l’incriminazione, Yoon è diventato il primo presidente in carica nella storia della Corea del Sud a essere incriminato mentre si trova in stato di detenzione. Yoon è accusato di aver cospirato con l’ex ministro della Difesa Kim Yong-hyun e altri per incitare un’insurrezione il 3 dicembre dichiarando uno stato di emergenza incostituzionale e illegale, nonostante l’assenza di segnali di guerra, conflitto armato o una crisi nazionale paragonabile.


E’ anche accusato di aver dispiegato i militari presso l’Assemblea nazionale, nel tentativo di impedire ai parlamentari di votare contro la dichiarazione di legge marziale. Ancora, è sospettato di aver pianificato l’arresto e la detenzione di figure politiche di rilievo, tra cui il presidente dell’Assemblea nazionale Woo Won-shik e i leader dei partiti rivali, oltre a funzionari dell’autorità elettorale.


La mossa della procura arriva un giorno prima della fine del periodo di detenzione di Yoon, fermato dall’Ufficio per le indagini sulla corruzione dei funzionari di alto livello (CIO) il 15 gennaio e formalmente arrestato il 19 gennaio. Il CIO, che ha condotto l’indagine su Yoon, ha trasferito il caso alla procura la scorsa settimana, poiché l’agenzia non ha il mandato legale per incriminare un presidente. Stamani i procuratori capo di tutto il paese si sono riuniti per discutere i prossimi passi nel caso di Yoon, senza aver avuto l’opportunità di interrogarlo direttamente. Un tribunale di Seoul ha respinto per due volte la richiesta di estensione di detenzione, per consentire un proseguimento delle indagini. L’incriminazione formale, quindi, serve anche a impedire che Yoon torni in libertà.


Il team della procura che indaga sul caso ha dichiarato di aver esaminato le prove e, sulla base di una revisione complessiva, ha stabilito che incriminare, come richiesto dal CIO, l’imputato è appropriato. I procuratori dovranno ora dimostrare la sua colpevolezza in tribunale, senza avere l’opportunità di interrogarlo direttamente. “La decisione del tribunale di negare due volte l’estensione del periodo di detenzione è difficile da comprendere, poiché ha impedito anche le più basilari indagini supplementari, come l’interrogatorio diretto dell’imputato”, ha dichiarato la procura. Nonostante tali difficoltà, i procuratori hanno dichiarato di aver incriminato Yoon esclusivamente per l’accusa di insurrezione, citando preoccupazioni sul fatto che potesse distruggere prove. L’insurrezione è punibile con l’ergastolo o la pena di morte. Tuttavia, la Corea del Sud non esegue condanne a morte da decenni. Parallelamente, Yoon affronta anche un processo di conferma di impeachment presso la Corte costituzionale. La destituzione è stata decisa dall’Assemblea nazionale, dovrà essere ora o confermata o respinta dalla massima istanza di giustizia costituzionale. Se dovesse essere confermata, entro 60 giorni dalla sentenza ci dovranno essere elezioni presidenziali. Se dovesse essere respinta, invece, a Yoon dovrebbero essere restituiti i poteri. La Corte ha fino a 180 giorni per decidere.

Nordcorea lancia missili da crociera, messaggio a Trump?

Nordcorea lancia missili da crociera, messaggio a Trump?Roma, 26 gen. (askanews) – La Corea del Nord ha testato missili guidati strategici da crociera mare-terra, Lo ha affermato oggi l’agenzia di stato nordcoreana KCNA, in quello che potrebbe essere un messaggio alla nuova amministrazione Usa di Donald Trump, il quale ha detto di voler dialogare con il leader di Pyongyang Kim Jong Un.


L’Amministrazione per i missili della Corea del Nord ha effettuato il test ieri, come “parte dei piani per costruire capacità di difesa nazionale al fine di aumentare l’efficacia del controllo strategico contro potenziali nemici,” ha dichiarato la KCNA. I missili, a suo dire, hanno colpito con precisione i bersagli dopo aver percorso orbite di volo ellittiche e a forma di otto di 1.500 chilometri, ha riferito l’agenzia, aggiungendo che il lancio non ha avuto alcun impatto negativo sulla sicurezza dei paesi vicini.


A supervisionare il lancio è stato lo stesso leader Kim Jong Un, il quale ha osservato che “i mezzi di deterrenza bellica delle forze armate della Repubblica democratica popolare di Corea (DPRK) vengono perfezionati in modo sempre più approfondito”, secondo quanto riportato dalla KCNA. Kim ha anche affermato che “la DPRK farà sempre sforzi vigorosi in modo responsabile per adempiere alla sua importante missione e dovere di difendere una pace sostenibile e duratura e la stabilità sulla base di una forza militare più potente in futuro”.


Lo Stato maggiore sudcoreano ha confermato il lancio di missili, rilevando che sono stati lanciati diversi missili da crociera da un’area interna della Corea del Nord verso il Mar Giallo intorno alle 16:00 locali di sabato. Sulla base delle immagini rilasciate dalla KCNA, i missili sembrano essere stati lanciati utilizzando il metodo del lancio a freddo, tipicamente associato ai sistemi di lancio verticale da sottomarini e navi.


A gennaio dello scorso anno, la Corea del Nord ha testato nuovi missili strategici da crociera lanciati da sottomarini, chiamati Pulhwasal-3-31 in due occasioni, sollevando dubbi sul fatto che i missili più recenti possano essere una versione migliorata di quelli dell’anno scorso.

Nordcorea agli Usa: riconoscete i nostri interessi o reagiremo

Nordcorea agli Usa: riconoscete i nostri interessi o reagiremoRoma, 26 gen. (askanews) – Il ministero degli Esteri della Corea del Nord ha dichiarato oggi che Pyongyang dovrebbe adottare “le più dure contromisure” contro gli Stati uniti, finché questi si rifiuteranno di rispettare la sovranità e gli interessi di sicurezza del paese.


Il regime di Kim Jong Un ha puntato il dito contro le esercitazioni aeree congiunte tra Corea del Sud e Stati uniti, pochi giorni dopo che il presidente Usa Donald Trump ha espresso l’intenzione di mettersi nuovamente in contatto con il leader nordcoreano Kim Jong Un. “La realtà sottolinea che la Repubblica popolare democratica di Corea (DPRK) deve contrastare gli Stati uniti con la più dura contromisura, dalla A alla Z, finché rifiuteranno la sovranità e gli interessi di sicurezza della DPRK, e questa è la migliore modalità per affrontare gli Stati uniti”, si legge nella dichiarazione riportata dall’agenzia di stampa ufficiale KCNA.


Il ministero degli Esteri ha fatto riferimento a un’esercitazione aerea congiunta di quattro giorni tra Seoul e Washington, condotta presso una base aerea a Wonju, in Corea del Sud, la scorsa settimana, nonché a un’altra recente esercitazione aerea trilaterale che ha coinvolto anche il Giappone, definendole una “grave sfida” per la pace e la stabilità nella penisola coreana. Il ministero ha avvertito che “tali mosse comporteranno una contromisura riflessiva”, aggiungendo che il paese “non permetterà uno squilibrio di forze (…) e adotterà le più dure contromisure per difendere il diritto sovrano e gli interessi di sicurezza dello stato e garantire a fondo pace e stabilità nella regione”.

Giappone, crisi demografica s’aggrava: nel 2024 sotto 700mila nati?

Giappone, crisi demografica s’aggrava: nel 2024 sotto 700mila nati?Roma, 25 gen. (askanews) – Il numero di nascite in Giappone nel 2024 probabilmente è stato inferiore a 700mila per la prima volta da quando vengono raccolti questi dati statistici. Lo dimostrano dati del governo secondo i quali nei primi 11 mesi dell’anno scorso sono nati 661.577 bambini, con un crollo del 5,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.


Questa tendenza è la conseguenza un fenomeno sempre più evidente in Giappone: molti giovani in età fertile scelgono di non sposarsi o di ritardare il matrimonio, si per le preoccupazioni legate alla carriera sia per l’aumento del costo della vita. I dati preliminari rilasciati dal ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare includono i nati da cittadini stranieri tra gennaio e novembre. Tuttavia, il dato annuale completo dovrebbe escludere i bambini nati da genitori stranieri.


Il numero di nascite in Giappone è in costante calo: è sceso sotto le 900.000 nel 2019 e sotto le 800.000 nel 2022. Nel 2023, il numero è diminuito ulteriormente a 727.277, il livello più basso mai registrato da quando sono disponibili dati comparabili, a partire dal 1899. Un calo del 3,8% rispetto al 2023 porterebbe il dato al di sotto delle 700.000 nascite. Tra gennaio e agosto 2024, la diminuzione rispetto all’anno precedente è stata del 5,9%.


L’Istituto nazionale di ricerca sulla popolazione e sulla sicurezza sociale aveva stimato per il 2024 un totale di 755.000 nascite e previsto che il numero sarebbe sceso sotto le 700.000 solo entro il 2038. Se si confermasse il calo che si prospetta, anche queste stime andrebbero riviste al ribasso fornendo al governo un segno di ulteriore urgenza.

Sudcorea, procura chiede proroga arresti presidente Yoon

Sudcorea, procura chiede proroga arresti presidente YoonRoma, 25 gen. (askanews) – I procuratori sudcoreani hanno presentato un’altra istanza per estendere la detenzione del presidente sospeso Yoon Suk-yeol, nell’ambito dell’indagine sul suo fallito tentativo d’imporre il 3 dicembre la legge marziale, dopo che un tribunale di Seoul ha respinto ieri una richiesta simile. Lo riferisce l’agenzia di stampa Yonhap.


Quattro ore dopo il rifiuto del tribunale, il team speciale di pubblici ministeri che indaga sul caso di Yoon ha depositato una nuova richiesta presso il Tribunale distrettuale centrale di Seoul per prolungare la detenzione di Yoon fino al 6 febbraio, secondo quanto riferito dagli investigatori. La richiesta è arrivata dopo che l’Ufficio per le indagini sulla corruzione dei funzionari di alto grado (CIO) ha trasferito il caso di Yoon alla procura. “Alla luce di casi precedenti in cui i pubblici ministeri hanno condotto indagini supplementari, inclusi raid, su casi trasferiti dal CIO, e delle disposizioni del Codice di procedura penale, il diritto dei pubblici ministeri a un’indagine supplementare è naturalmente riconosciuto”, ha dichiarato la procura. “Pertanto, è necessaria un’estensione del periodo di detenzione”.


Nel frattempo, il team di pubblici ministeri starebbe preparando un atto di accusa contro Yoon, nel caso in cui la corte respinga la seconda richiesta. Secondo la legge, un sospettato può essere detenuto fino a 10 giorni, con una possibile estensione di altri 10 giorni. Yoon è stato arrestato domenica. Ieri il tribunale ha respinto la richiesta di estensione, affermando che è difficile vedere una ragione significativa per proseguire l’indagine da parte della procura, dato che il CIO ha già investigato sul caso e l’ha trasferito con una richiesta d’incriminazione. Il CIO ha effettuato il trasferimento di competenze, poiché l’agenzia non ha il mandato legale per accusare un presidente. In seguito alla mossa della procura, il team legale di Yoon ha nuovamente chiesto il suo rilascio immediato, sostenendo l’illegalità del procedimento.


Yoon è accusato di aver collaborato con l’allora ministro della Difesa Kim Yong-hyun e altri per avviare un colpo di mano, dichiarando la legge marziale e di aver abusato del suo potere inviando truppe all’Assemblea Nazionale per impedire ai parlamentari di votare contro il decreto. Parallelamente al procedimento penale, è in corso una procedura d’impeachment votata dall’Assemblea nazionale, che dovrebbe essere perfezionata a valle di un processo in corso presso la Corte costituzionale, che ha il compito di confermare la destituzione decisa dal parlamento o negarla e riconsegnare i poteri a Yoon.


In caso di conferma della destituzione, scatterà l’obbligo di tenere nuove elezioni presidenziali entro 60 giorni.

Imperatore e imperatrice forse a Iwo Jima per commemorare battaglia

Imperatore e imperatrice forse a Iwo Jima per commemorare battagliaRoma, 23 gen. (askanews) – L’imperatore giapponese Naruhito e l’imperatrice Masako potrebbero fare una visita all’isola di Iwoto, ex Iwo Jima, teatro 80 anni fa di una delle più sanguinose battaglie della Seconda guerra mondiale. Lo riferisce oggi l’agenzia di stampa Kyodo,


L’Agenzia della Casa imperiale sta inoltre valutando la possibilità di ulteriori viaggi della coppia imperiale in altri siti legati alla guerra, tra cui Hiroshima e Nagasaki, le due città devastate dai bombardamenti atomici statunitensi, e Okinawa, teatro di una feroce battaglia terrestre tra truppe giapponesi e statunitensi, ha aggiunto la fonte. La coppia imperiale dovrebbe effettuare una visita di un giorno sull’isola del Pacifico, situata a circa 1.250 chilometri a sud di Tokyo, utilizzando un aereo delle Forze di Autodifesa. Durante la visita, pregheranno per i caduti in guerra e deporranno fiori davanti a due monumenti commemorativi.


Nella Battaglia di Iwo Jima i combattimenti durarono circa un mese dopo lo sbarco delle forze statunitensi nel febbraio 1945. Circa 21.900 soldati giapponesi e 7.000 soldati statunitensi persero la vita durante la battaglia. I genitori dell’imperatore Naruhito, l’imperatore emerito Akihito e l’imperatrice emerita Michiko, visitarono l’isola di Iwoto nel 1994 per commemorare i caduti di guerra, un anno prima del 50mo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale.

Hiroshima invita Trump per 80mo anniversasrio bomba atomica

Hiroshima invita Trump per 80mo anniversasrio bomba atomicaRoma, 21 gen. (askanews) – Il governo della prefettura di Hiroshima ha annunciato di aver invitato il presidente degli Stati uniti Donald Trump in occasione della commemorazione dell’80mo anniversario del bombardamento atomico condotto dagli Stati Uniti. Lo riferisce l’agenzia di stampa Kyodo.


“Solo lei ha la capacità di guidare il mondo verso l’eliminazione delle armi nucleari, salvando così l’umanità dagli orrori di un olocausto nucleare” ha scritto il governatore di Hiroshima, Hidehiko Yuzaki, in una lettera indirizzata a Trump e inviata tramite l’ambasciata americana a Tokyo. “La sua visita a Hiroshima, dove potrà vedere la realtà del bombardamento atomico, invierà un messaggio potente verso la creazione di un mondo libero da armi nucleari”. Il governatore ha dichiarato che una visita di Trump incoraggerebbe i leader di altri paesi dotati di armi nucleari a intraprendere azioni per la pace, esprimendo la speranza che Trump incontri i sopravvissuti all’attacco, noti come hibakusha.


Anche Shiro Suzuki, sindaco di Nagasaki, l’ altra città giapponese colpita da un attacco atomico, ha dichiarato in una conferenza stampa prima dell’insediamento di Trump di augurarsi che il nuovo presidente visiti Nagasaki e Hiroshima: “Vorrei che visitasse i siti dei bombardamenti e testimoniasse direttamente la realtà di quegli eventi”.

Trump manda i primi segnali a Kim Jong Un, Seoul preoccupata

Trump manda i primi segnali a Kim Jong Un, Seoul preoccupataRoma, 21 gen. (askanews) – Cosa accadrà tra Donald Trump, appena rientrato alla Casa bianca, e il leader nordcoreano Kim Jong Un? In una Corea del Sud attanagliata da una pesante crisi di leadership, dopo l’arresto del presidente conservatore Yoon Suk-yeol, si guarda con crescente preoccupazione alle prime mosse di Trump su questo fronte che lo vide molto impegnato nel primo mandato.


Trump fu il primo presidente Usa a incontrare un leader nordcoreano nella storia – lo fece ben tre volte – e tentò di arrivare a un accordo con Kim Jong Un sul programma nucleare di Pyongyang. Questo accordo naufragò perché gli Usa mettevano sul piatto la normalizzazione dei rapporti in cambio di una preventiva, totale, verificabile e irreversibile rinuncia all’arma nucleare da parte nordcoreana. Kim invece ritiene l’arma nucleare un dato acquisito e la considera una specie di assicurazione sulla vita. Nelle prime dichiarazioni di Trump e di membri della sua cerchia sembra segnalarsi un’evoluzione. Ieri, tra le prime dichiarazioni del neopresidente dopo l’insediamento, ce n’è stata una che fa fatto drizzare le orecchie a Seoul. Durante un incontro con la stampa nello Studio Ovale, poco dopo il giuramento, Trump ha detto della Corea del Nord e di Kim Jong Un: “E’ una potenza nucleare. Andavamo d’accordo. Penso che sarà felice di vedere che sono tornato”.


Questa definizione per Pyongyang richiama quella sentita pochi giorni fa per bocca di Pete Hegseth, il candidato di Trump per la carica di segretario alla Difesa, il quale ha descritto la Corea del Nord come uno “Stato nucleare” che rappresenta una minaccia per la stabilità globale, durante la sua audizione di conferma. E nell’udienza separata di conferma di Marco Rubio, allora candidato per la carica di segretario di Stato, questi ha che “occorre un esame molto serio delle politiche nordcoreane più ampie”. Trump aveva già chiarito da tempo che intendeva rimettersi a un tavolo per discutere con Kim Jong Un. Ma, queste affermazioni, suggeriscono un possibile cambio di obiettivo da parte americana: mentre finora Washington ha sempre perseguito la completa denuclearizzazione di Pyongyang, le cose nel secondo mandato del tycoon potrebbero essere diverse.


Un riconoscimento della Corea del Nord come potenza nucleare andrebbe oltre il Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp), che sancisce il numero delle potenze atomiche in cinque: Stati uniti, Russia, Cina, Regno unito e Francia. Hong Hyun-ik, ricercatore presso il Sejong Institute, ha dichiarato all’agenzia Yonhap che l’ultima affermazione di Trump rappresenta “un modo per preparare il terreno” per la ripresa dei colloqui tra Stati uniti e Corea del Nord, costituendo di fatto parte dei preparativi di Trump per un incontro con Kim. Il neopresidente – ha osservato Hong – “sta alludendo a ciò che Kim Jong Un potrebbe guadagnare, se accettasse di dialogare,” in un momento in cui Kim ha pochi motivi per partecipare a negoziati, dato che possiede già armi nucleari.


In questa partita, però, la Corea del Sud, in questo momento politicamente molto fragile, rischia di restare completamente fuori dal tavolo. “La denuclearizzazione della Corea del Nord è un principio costantemente sostenuto dalla Corea del Sud, dagli Stati uniti e dalla comunità internazionale”, ha affermato il ministero degli Esteri sudcoreano in un intervento dopo l’audizione di Hegseth. “In base al Tnp – ha aggiunto -, la Corea del Nord non può mai essere riconosciuta come uno stato dotato di armi nucleari”. A Seoul, sotto questo fronte, c’è parecchia agitazione. E, come in passato è stato già ventilato, una rinuncia all’obiettivo della denuclearizzazione della Corea del Nord potrebbe rafforzare le voci a favore di una nuclearizzazione anche della Corea del Sud.

Colloquio Putin-Xi: collaborazione basata su interessi comuni

Colloquio Putin-Xi: collaborazione basata su interessi comuniRoma, 21 gen. (askanews) – Nel primo giorno dal ritorno alla Casa bianca di Donald Trump, il presidente cinese Xi Jinping e il leader russo Vladimir Putin hanno ribadito la volontà di collaborazione stretta, basata sulla “comunanza d’interessi” tra i due paesi, anche alla luce delle “incertezze esterne”. Lo riferiscono i media russi. Xi e Putin hanno avuto un colloquio in videoconferenza.


“Siamo d’accordo sul fatto che la cooperazione tra Mosca e Pechino si basi su un’ampia comunanza di interessi nazionali e su una convergenza di visioni su come dovrebbero essere le relazioni tra grandi potenze. Costruiamo i nostri legami sulla base dell’amicizia, della fiducia reciproca, del sostegno, dell’uguaglianza e del beneficio reciproco,” ha affermato Putin. “Stiamo lavorando nell’interesse di garantire una sicurezza indivisibile nello spazio eurasiatico e nel mondo nel suo complesso” ha detto ancora il presidente russo, evidenziando l’”importante ruolo stabilizzatore negli affari internazionali” della relazione politica tra Mosca e Pechino. Xi ha lodato il trend di costante crescita nelle relazioni e commerci sino-russi. “Le relazioni sino-russe, il cui nucleo è costituito da buon vicinato e amicizia eterna, interazione strategica globale, cooperazione reciprocamente vantaggiosa e soluzioni win-win, stanno acquisendo una nuova vitalità” ha affermato il presidente cinese. “La cooperazione pratica bilaterale – ha aggiunto – si sta espandendo costantemente, e il trend di crescita stabile nel commercio reciproco è mantenuto. Inoltre, il percorso orientale del gasdotto Cina-Russia ha raggiunto la piena capacità operativa in anticipo rispetto ai tempi previsti”. In tal senso, la Cina è pronta “a portare le relazioni con la Russia a nuovi livelli e a resistere all’incertezza esterna”.