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Sudcorea, Yoon si presenta al processo d’impeachment

Sudcorea, Yoon si presenta al processo d’impeachmentRoma, 21 gen. (askanews) – Il presidente sospeso e arrestato sudcoreano Yoon Suk-yeol si è presentato oggi per la prima volta martedì al processo per impeachment presso la Corte Costituzionale e ha affermato di aver sostenuto per tutta la vita la “democrazia liberale”. Lo riferisce l’agenzia di stampa Yonhap.


Yoon è arrivato al tribunale in un convoglio scortato dal Servizio di sicurezza presidenziale dal Centro di detenzione di Seoul, dove è in custodia dallo scorso mercoledì. Indossava un abito scuro e una cravatta rossa, e si è seduto in attesa dell’arrivo degli otto giudici per la terza udienza del processo, che esamina il suo impeachment. Quella di oggi è anche la prima apparizione di Yoon in pubblico, dal fatidico 3 dicembre, quando tentò d’imporre la legge marziale, che fu bocciata dall’Assemblea nazionale sotto pressione da parte di truppe dell’esercito. In seguito, il parlamento ha anche votato l’impeachment del presidente – che deve essere confermato o bocciato ora dalla Corte costituzionale – e i procuratori anti-corruzione l’hanno arrestato nell’ambito di un’inchiesta per insurrezione.


“E’ la mia prima volta qui oggi, quindi parlerò brevemente” ha detto Yoon, mentre era seduto, dopo aver chiesto al presidente della corte ad interim, Moon Hyung-bae, di poter intervenire. “Da quando ho raggiunto l’età adulta, ho vissuto con una ferma convinzione nella democrazia liberale fino ad oggi, e in particolare durante il mio servizio pubblico”, ha continuato. “Essendo la Corte Costituzionale un’istituzione che esiste per difendere la Costituzione, chiedo ai giudici di valutarmi favorevolmente sotto diversi aspetti”, ha detto ancora. Yoon è il primo presidente a partecipare al proprio processo per impeachment, poiché gli ex presidenti Roh Moo-hyun e Park Geun-hye erano assenti durante i loro procedimenti.


La Corte Costituzionale ha 180 giorni a partire dal 14 dicembre, giorno in cui ha ricevuto l’incartamento dal parlamento, per decidere se confermare l’impeachment e rimuoverlo dall’incarico, oppure respingerlo e reintegrare Yoon. Se Yoon dovesse essere rimosso, il paese sarebbe obbligato a tenere un’elezione presidenziale straordinaria entro 60 giorni. Centinaia di persone si sono radunate fuori dalla corte per mostrare il loro sostegno al presidente, esibendo cartelli con la scritta “Impeachment invalido”. La polizia ha circondato il perimetro del tribunale e ha parcheggiato autobus lungo i marciapiedi per prevenire eventuali episodi di violenza tra i manifestanti. Una donna è stata fermata dopo aver aggredito un agente.

Cina ribadisce: Trump ascolti su TikTok le voci della ragione

Cina ribadisce: Trump ascolti su TikTok le voci della ragioneRoma, 21 gen. (askanews) – La Cina ha ribadito oggi l’appello al presidente Usa Donald Trump di ascoltare “le voci della ragione” rispetto alla vicenda della piattaforma social TikTok, di proprietà del gruppo cinese ByteDance, dopo che il neo presidente americano, tra gli ordini esecutivi firmati nel suo primo giorno dall’insediamento, ne ha firmato uno che sospende per 75 giorni la vendita (o chiusura) della piattaforma in seguito alla legge che ordina la cessione a un operatore con sede negli Stati uniti.


“TikTok opera negli Stati uniti da molti anni, riscuotendo grande apprezzamento da parte degli utenti americani e svolgendo un ruolo positivo nel promuovere l’occupazione interna e stimolare i consumi. Speriamo che la parte americana possa ascoltare attentamente le voci della ragione e offrire un ambiente commerciale aperto, equo, giusto e non discriminatorio per gli operatori di mercato di tutti i paesi che operano negli Stati uniti”, ha detto oggi il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun nella quotidiana conferenza stampa a Pechino, ribadendo una dichiarazione già arrivata nei giorni scorsi da Pechino. “La gestione e l’acquisizione delle aziende – ha proseguito – dovrebbero essere decise autonomamente dalle imprese, in conformità in base a principi di mercato. Se ciò riguarda aziende cinesi, tali operazioni devono essere conformi alle leggi e ai regolamenti della Cina”.


L’ordine esecutivo firmato da Trump indica al procuratore generale di non intraprendere alcuna azione per applicare la legge che impone la vendita o la chiusura della piattaforma negli Stati uniti per un periodo di 75 giorni, affermando che questa pausa consentirà “di determinare in modo ordinato il percorso appropriato da seguire, proteggendo la sicurezza nazionale ed evitando la chiusura improvvisa di una piattaforma di comunicazione utilizzata da milioni di americani”. L’ordine richiede inoltre al Dipartimento di Giustizia di inviare lettere ad altre importanti aziende di social media e tecnologia – Apple, Google di Alphabet e Oracle – che collaborano con TikTok, dichiarando che “non c’è alcuna violazione della legge e che non vi è alcuna responsabilità per eventuali comportamenti verificatisi durante il periodo sopra specificato”.


La legge, che impone la vendita o la chiusura delle attività di TikTok negli Usa, è basata sulle preoccupazioni che la piattaforma ByteDance, metta a rischio le informazioni personali di milioni di utenti americani a scopi di spionaggio o propaganda. Trump aveva puntato il dito contro TikTok durante il suo primo mandato, cercando di vietarlo. Tuttavia, ha cambiato posizione e alcuni critici sostengono che questo voltafaccia sia legato alle pressioni di Jeff Yass, un investitore di TikTok e donatore repubblicano.


La legge approvata dal Congresso è bipartisan ed è stata firmata dal predecessore di Trump, Joe Biden, ad aprile 2024. TikTok era obbligato a vendere le sue attività a una società con sede negli Stati uniti entro il 19 gennaio. La legge prevede che il termine possa essere prorogato di 90 giorni se è in corso una vendita. ByteDance si oppone alla vendita e ha fatto appello. La Corte Suprema ha discusso il caso all’inizio del mese, dopo che Trump ha chiesto una sospensione. I giudici sembrano intenzionati a lasciare in vigore la legge. Trump ha chiesto alla Corte suprema di prorogare la decisione, perché come presidente avrebbe “competenze uniche nella negoziazione”.

Clima, Cina: preoccupazione per uscita Trump da Accordo di Parigi

Clima, Cina: preoccupazione per uscita Trump da Accordo di ParigiRoma, 21 gen. (askanews) – Nonostante la decisione del neopresidente Usa Donald Trump di ritirare l’America dall’Accordo di Parigi per la transizione climatica, la Cina intende proseguire nella lotta al cambiamento del clima. L’ha sostenuto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun, esprimento preoccupazione per la decisione del leader rientrato ieri alla Casa bianca.


“Il cambiamento climatico è una sfida comune per l’intera umanità, e nessun paese può rimanere indifferente o isolarsi”, ha affermato il portavoce cinese. “La determinazione e l’azione della Cina nel rispondere attivamente al cambiamento climatico – ha proseguito – rimangono coerenti e costanti. La Cina lavorerà con tutte le parti, aderendo al concetto di comunità dal destino condiviso per l’umanità, per affrontare congiuntamente le sfide del cambiamento climatico e promuovere il processo globale di transizione verso uno sviluppo verde e a basse emissioni di carbonio”.

TikTok, Pechino: gli Usa ascoltino la voce della ragione

TikTok, Pechino: gli Usa ascoltino la voce della ragioneRoma, 20 gen. (askanews) – La Cina si attende che gli Usa ascoltino “le voci razionali” in merito alla vicenda della piattaforma cinese TikTok, che era andata offline per 12 ore ieri ma che è stata ripristinata. Il presidente eletto Usa Donald Trump, che oggi s’insedierà, ha promesso di sospendere la sentenza della Corte suprema la quale ha stabilito che le attività americane della piattaforma siano rilevate da un soggetto locale, pena andare offline.


La portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning, rispondendo oggi a una domanda durante il quotidiano briefing dei giornalisti a Pechino, ha sottolineato come TikTok – di proprietà del gruppo cinese ByteDance – abbia guadagnato l’apprezzamento degli utenti americani e abbia contribuito all’economia Usa. “Ci auguriamo che la parte americana ascolti attentamente le voci razionali e offra un ambiente commerciale aperto, equo, giusto e non discriminatorio per i soggetti di mercato di tutti i paesi che operano negli Stati uniti”, ha detto Mao. “Per quanto riguarda le operazioni e le acquisizioni aziendali – ha continuato -, riteniamo che queste debbano essere decise autonomamente dalle imprese in base ai principi di mercato. Se sono coinvolte aziende cinesi, tali attività devono rispettare le leggi e i regolamenti della Cina”. Trump ha chiarito che, tra gli ordini esecutivi che firmerà immediatamente, ci sarà quello per sospendere il bando alla piattaforma cinese.

Sudcorea, presidente Yoon trasferito in una cella individuale

Sudcorea, presidente Yoon trasferito in una cella individualeRoma, 20 gen. (askanews) – Il presidente sospeso della Corea del Sud Yoon Suk-yeol è stato trasferito in una cella singola presso l’ala generale della prigione di Seoul, dopo essere stato formalmente arrestato durante il fine settimana. Lo segnala oggi l’agenzia di stampa Yonhap.


Yoon è stato trasferito domenica nella cella di 12 metri quadrati presso il centro di detenzione a Uiwang, a sud di Seoul, dopo che il Tribunale del distretto occidentale di Seoul ha emesso un mandato per il suo arresto formale, secondo quanto riferito da Shin Yong-hae, commissario generale del Servizio correzionale coreano. “E’ stato spostato da una stanza di attesa per sospettati all’ala generale di detenzione e ho ricevuto un rapporto che ha passato la notte senza problemi” ha dichiarato Shin durante una sessione del comitato legislativo e giudiziario dell’Assemblea nazionale. La cella di Yoon, che solitamente ospita cinque o sei persone, è simile per dimensioni a quelle in cui sono stati detenuti precedenti presidenti, ha spiegato Shin.


Il funzionario ha inoltre riferito ai legislatori che Yoon ha collaborato con le procedure ufficiali per la sua detenzione, come la foto segnaletica e l’esame fisico, sottolineando che un agente correzionale personale è stato assegnato per garantirne la sicurezza. Gli avvocati di Yoon, dal canto loro, hanno chiesto all’agenzia statale anticorruzione di ritirare immediatamente la decisione presa il giorno precedente di limitare le visite al presidente detenuto. “Limitare le visite familiari non serve a scopi investigativi, ma è semplicemente un atto di ritorsione contro il presidente” ha dichiarato in un comunicato Yun Gap-geun, uno degli avvocati.


Yoon è stato arrestato nell’ambito di un’indagine per insurrezione, in seguito alla fallita proclamazione della legge marziale del 3 dicembre scorso. I suoi poteri sono stati sospesi, dopo che l’Assemblea nazionale ha votato l’impeachment del presidente. La destituzione, per essere completata, attende un pronunciamento definitivo della Corte costituzione, che ha fino a sei mesi per decidere.

Usa-Cina, l’inviato di Xi incontra JD Vance ed Elon Musk

Usa-Cina, l’inviato di Xi incontra JD Vance ed Elon MuskRoma, 20 gen. (askanews) – L’inviato di Xi Jinping all’inaugurazione della nuova presidenza di Donald Trump, il vicepresidente cinese Han Zheng, ha incontrato il futuro vicepresidente Usa JD Vance e il multimiliardario sostenitore di Trump, Elon Musk, alla vigilia dell’insediamento della nuova amministrazione alla Casa bianca. Lo segnalano i media di stato cinesi.


Han – secondo l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua – ha espresso la volontà cinese di “collaborare con gli Stati uniti” nel rispetto della diplomazia tra Capi di Stato, ricordando come Trump e Xi abbiano già avuto un colloquio telefonico nel quale hanno raggiunto “consensi importanti” al fine di promuovere “uno sviluppo stabile, sano e sostenibile delle relazioni bilaterali. Il vicepresidente cinese ha aggiunto che “se le due parti continueranno a rispettare i principi di rispetto reciproco, coesistenza pacifica e cooperazione vantaggiosa per entrambi, contribuiranno ai progressi reciproci, porteranno benefici ai due paesi e daranno un importante contributo alla pace e allo sviluppo mondiali”.


Trump aveva invitato il presidente cinese per l’inaugurazione, ma Pechino ha preferito inviare Han come rappresentante speciale di Xi. E’ la prima volta che la Cina manda un altissimo funzionario della sua nomenklatura a prender parte al giuramento del presidente degli Stati uniti. Xi e Trump si sono sentiti venerdì per telefono. “Entrambi attribuiamo grande importanza alle nostre interazioni, speriamo in un buon inizio delle relazioni tra Cina e Stati uniti durante la nuova presidenza americana e siamo disposti a ottenere maggiori progressi da un nuovo punto di partenza” ha detto Xi a Trump, secondo un resoconto del ministero degli Esteri cinese.


Trump, dal canto suom ha confermato sulla sua piattaforma sociale Truth Social di aver avuto una telefonata “molto positiva” con Xi, durante la quale hanno discusso di commercio, fentanyl e dell’app cinese TikTok. Proprio sull’app, di proprietà del gruppo cinese ByteDance, Trump intende muoversi immediatamente e ha promesso di ritardare l’applicazione di una controversa legge, confermata dalla Corte suprema la scorsa settimana, che prevede il divieto di TikTok negli Stati uniti se la sua società madre cinese non cederà il controllo. L’app è stata offline per circa 12 ore nel fine settimana prima di riprendere servizio in seguito alla dichiarazione di Trump.


L’amministratore delegato di TikTok, Shou Zi Chew, dovrebbe essere presente in posizione di rilievo alla cerimonia di giuramento di lunedì. L’inviato di Xi ha avuto anche un colloquio con Elon Musk, che avrà un ruolo nell’Amministrazione Trump, che ha importanti interessi in Cina con la sua Tesla, che ha a Shanghai la sua pià grande gigafactory all’estero. Il miliardario tech potrebbe diventare quella cinghia di trasmissione tra Washington e Pechino che mancò nel primo mandato di Trump, quando tra le due prime economie del mondo scoppiò la guerra commerciale tuttora in corso.

Cina testa micidiale missile ipersonico aria-aria

Cina testa micidiale missile ipersonico aria-ariaRoma, 20 gen. (askanews) – La Cina ha condotto un test di massima resistenza al calore di un missile ipersonico aria-aria, che potrebbe mettere a rischio la supremazia degli aerei militari Usa, a partire dal bombardiere stealth B-21, a sua volta in fase di test. Lo afferma oggi in un articolo il South China Morning Post.


Il test è stato confermato da un articolo pubblicato su una rivista cinese peer-reviewed il mese scorso. E’ stato effettuato in una galleria del vento ad arco riscaldato. “Riscaldando il gas con un arco elettrico, si possono generare flussi d’aria calda che raggiungono migliaia o decine di migliaia di gradi Celsius” ha scritto il team di progetto, guidato dai ricercatori senior Cheng Gong e Huang Yimin dell’Accademia cinese per i missili aerotrasportati. La galleria del vento ad arco riscaldato può operare continuamente per un’ora o più, ma a causa del suo enorme consumo di energia è “estremamente costosa”, hanno aggiunto Cheng e Huang. Di conseguenza, viene principalmente impiegata per le missioni spaziali più impegnative, come la simulazione dell’atterraggio della sonda Tianwen-1 su Marte.


L’Esercito popolare di liberazione ha già testato diverse armi ipersoniche con velocità superiori a Mach 5, ma finora queste potevano colpire solo bersagli terrestri o marittimi relativamente lenti. In un’esercitazione simulata di combattimento aereo condotta nel 2023, gli scienziati dell’Università politecnica del Nordovest hanno equipaggiato un caccia cinese di sesta generazione con un missile a lungo raggio in grado di salire fino ai limiti dell’atmosfera e scendere su un aereo a velocità ipersonica. Questo sviluppo è stato interpretato da esperti militari come una contromisura alla potenziale minaccia rappresentata dal B-21 americano.


Secondo alcune stime, il missile sarebbe in grado di volare a circa Mach 9 per un periodo prolungato ad alta quota. Se confermato, si tratterebbe di un’arma micidiale per gli aerei in volo. La portata di rilevamento dei principali sistemi di allarme per missili aria-aria è inferiore a 10 km (6,2 miglia), il che significherebbe che dal momento dell’allarme all’impatto del missile, i piloti avrebbero meno di quattro secondi per reagire. Negli Stati Uniti, né il B-21 né le piattaforme aeree di grandi dimensioni, come gli aerei di allarme o i rifornitori, possono raggiungere la velocità del suono. Anche il potente F-22 può accelerare solo fino a circa Mach 2, rendendo difficile sfuggire all’attacco.

Cina continua a invecchiare, nel 2024 terzo anno di calo popolazione

Cina continua a invecchiare, nel 2024 terzo anno di calo popolazioneRoma, 17 gen. (askanews) – La curva demografica cinese ha continuato nel 2024 a puntare verso il basso per il terzi anno consecutivo, dopo un sessantennio di crescita della popolazione. Lo ha riferito oggi l’Ufficio nazionale di statistica di Pechino.


Alla fine del 2024 la popolazione cinese – con l’esclusione di Hong Kong e Macao – ammontava a 1,408 miliardi di persone, con un calo di 1,39 milioni rispetto alla fine del 2023. Il calo, tuttavia, è stato meno ripido che nel 2023. Nel 2024, il numero di nascite è stato di 9,54 milioni, con un tasso di natalità del 6,77 per mille; il numero di decessi è stato di 10,93 milioni, con un tasso di mortalità del 7,76 per mille; il tasso di crescita naturale della popolazione è stato negativo, pari a -0,99 per mille, ha segnalato l’ufficio statistico cinese.


In termini di genere, la popolazione maschile era di 719,09 milioni, mentre quella femminile era di 689,19 milioni; il rapporto tra i sessi nella popolazione totale era di 104,34 maschi per 100 femmine. Per quanto riguarda la struttura per età, la popolazione compresa tra 16 e 59 anni era di 857,98 milioni, pari al 60,9% della popolazione totale; la popolazione di età pari o superiore a 60 anni era di 310,31 milioni, pari al 22% della popolazione totale. In particolare, la popolazione di età pari o superiore a 65 anni era di 220,23 milioni, pari al 15,6% della popolazione totale.


In termini di dislocazione territoriale, i residenti permanenti nelle aree urbane erano 943,50 milioni, con un aumento di 10,83 milioni rispetto alla fine dell’anno precedente; i residenti permanenti nelle aree rurali erano 464,78 milioni, con una diminuzione di 12,22 milioni. La quota di popolazione urbana sul totale (tasso di urbanizzazione) era del 67%, con un incremento di 0,84 punti percentuali rispetto alla fine dell’anno precedente. La Cina ha terminato la sua politica del figlio unico nel 2016, dopo quasi un quarantennio, autorizzando le coppie ad avere fino a tre figli. Ma questa liberalizzazione non ha consentito di rovesciare un declino demografico del secondo paese più popoloso del mondo, che rischia di vivere gravi conseguenze socio-economiche per il rapido invecchiamento della popolazione.

Sudcorea, Yoon si rifiuta ancora di presentarsi a testimoniare

Sudcorea, Yoon si rifiuta ancora di presentarsi a testimoniareRoma, 17 gen. (askanews) – Il presidente sospeso della Corea del Sud Yoon Suk-yeol, in stato di fermo da due giorni, ha nuovamente rifiutato oggi di presentarsi per l’interrogatorio sul suo tentativo fallito di imporre la legge marziale. Lo riferisce l’agenzia di stampa Yonhap.


L’Ufficio per le indagini sulla corruzione dei funzionari di alto livello (CIO) gli aveva ordinato di presentarsi per ulteriori interrogatori stamani, dopo che non si è presentato ieri, adducendo motivi di salute. “Il presidente non si presenterà oggi al CIO”, ha dichiarato Seok Dong-hyeon, avvocato di Yoon. “Ha dichiarato a fondo la sua posizione di base durante il primo interrogatorio del CIO e non vede alcuna ragione o necessità di rispondere a un ulteriore interrogatorio”.


Yoon si trova in un centro di detenzione da mercoledì sera, dopo che gli investigatori lo hanno arrestato nella sua residenza e portato nell’ufficio del CIO a Gwacheon, appena a sud di Seoul, per sottoporlo a oltre 10 ore di interrogatorio. I legali del presidente sospeso hanno presentato una richiesta al Tribunale distrettuale centrale di Seoul per rivedere la legalità della sua detenzione, ma la corte ha respinto il ricorso giovedì sera, mantenendolo in custodia.


Il CIO sta preparando un mandato per arrestare formalmente Yoon, prima che scada stasera il termine del fermo preventivo di 48 ore. Yoon è indagato per insurrezione in merito alla proclamazione della legge marziale del 3 dicembre scorso, che fu revocata dopo sei ore dall’Assemblea nazionale assediata dai militari. Parallelamente, il presidente è sottoposto a procedura d’impeachment: dopo il voto di destituzione arrivato dal parlamento, è in corso una processo di conferma dell’impeachment presso la Corte costituzionale.

In attesa di Trump, Cina e Giappone provano a dialogare

In attesa di Trump, Cina e Giappone provano a dialogareRoma, 16 gen. (askanews) – In un momento di grande incertezza geopolitica, in attesa che alla Casa bianca sia insediata la nuova amministrazione Trump e faccia i primi passi rispetto al suo approccio con alleati e avversari nel quadrante dell’Asia orientale, Cina e Giappone si stanno “annusando” e cercano un interlocutorio riavvicinamento.


Ieri il primo ministro cinese Li Qiang ha incontrato a Pechino una delegazione dei partiti della coalizione di governo che sostiene il primo ministro nipponico Shigeru Ishiba, il Partito liberaldemocratico e la formazione d’ispirazione buddista Komeito, in un incontro dal profilo, per parte cinese, insolitamente alto per un appuntamento interpartitico. Li – che è anche membro del Comitato permanente del Politburo del Comitato centrale del Partito comunista cinese, il sancta sanctorum del potere cinese – ha sottolineato che le relazioni tra Cina e Giappone si trovano “in una fase cruciale di miglioramento e sviluppo”. Ha inoltre affermato che la ripresa del meccanismo di scambio tra i partiti di governo, dopo quasi sette anni di vuoto, rappresenta “un passo importante” nell’attuazione degli accordi raggiunti dai leader dei due Paesi.


Il primo ministro cinese ha sottolineato che i partiti di governo dei due Paesi dovrebbero concentrarsi sulla “salvaguardia degli interessi fondamentali a lungo termine di entrambe le nazioni”, adottando un atteggiamento responsabile verso i cittadini e la storia. La delegazione giapponese – secondo l’agenzia di stampa cinese Xinhua – ha espresso la propria volontà di migliorare le relazioni e il proprio impegno a rispettare i principi stabiliti nei quattro documenti politici, tra cui la Dichiarazione Congiunta Giappone-Cina. Inoltre, ha manifestato l’aspettativa di portare avanti scambi a tutti i livelli nel 2025.


Un cenno, quest’ultimo, alla possibilità di un summit a breve tra il presidente cinese Xi Jinping e Ishiba che, secondo i media giapponesi, è nelle aspirazioni di Tokyo. Secondo i media giapponesi, la delegazione ha anche consegnato una lettera del premier nipponico al leader cinese La riunione viene meno di un mese dopo che il ministro degli Esteri nipponico, Takeshi Iwaya, ha visitato la Cina. Inoltre, parallelamente alla visita di partito a Pechino, una delegazione del Comando di teatro orientale dell’Esercito popolare di liberazione cinese, che sovraintende le operazioni attorno a Taiwan e al Mar cinese orientale, si è recata in Giappone.


Il ritorno al dialogo tra Tokyo e Pechino è iniziato da novembre 2024, quando i due leader si sono incontrati in Perù, a margine del vertice APEC. In seguito, a dicembre, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha visto il suo omologo giapponese in occasione di un meccanismo di scambio culturale. Questo tentativo di disgelo coincide temporalmente con una fase cruciale. Il ritorno di Trump alla Casa bianca è visto con preoccupazione da Pechino, che teme un inasprimento delle sanzioni e della guerra commerciale, ma anche da Tokyo. Ishiba ha chiesto un incontro al presidente eletto Usa Donald Trump prima della sua inaugurazione, ma è stato sostanzialmente rimbalzato e teme sia la politica protezionistica del tycoon, sia le iniziative diplomatiche personali del futuro presidente, soprattutto in relazione ai suoi possibili rapporti con la Corea del Nord e con la Russia di Vladimir Putin.