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Giappone protesta con Russia: triplice violazione spazio aereo

Giappone protesta con Russia: triplice violazione spazio aereoRoma, 24 set. (askanews) – Il Giappone ha presentato una protesta formale alla Russia, dopo che un aereo militare di Mosca avrebbe – secondo l’accusa nipponica – violato ieri per tre volte lo spazio aereo giapponese, costringendo jet nipponici ad alzarsi in volo e persino a lanciare dei flare per la prima volta.


Un aereo da pattugliamento militare russo, secondo Tokyo, ha violato lo spazio aereo giapponese tre volte tra le 13:00 e le 15:00 (locali) di ieri, al largo dell’isola di Hokkaido, ha dichiarato il governo giapponese. In risposta, caccia delle Forze di autodifesa aeree hanno lanciato un avvertimento all’aereo, usando razzi luminosi per la prima volta. “A causa di tre violazioni dello spazio aereo da parte di un velivolo militare russo, ho impartito le seguenti istruzioni: primo, una risposta calma e risoluta con la determinazione di proteggere con fermezza il nostro territorio, le acque territoriali e lo spazio aereo; secondo, coordinamento stretto con gli Stati uniti e altri paesi interessati; terzo, comunicazione tempestiva e adeguata alle organizzazioni internazionali”, ha comunicato il primo ministro Fumio Kishida attraverso i canali social da New York, dove si trovava per l’Assemblea generale dell’Onu.


“Abbiamo presentato – ha continuato il capo del governo – una protesta formale attraverso i canali diplomatici e abbiamo richiesto con fermezza misure per prevenire qualsiasi reiterazione”. Secondo il Ministero della Difesa, un avvertimento è stato emesso via radio dopo la prima e la seconda violazione. Quando l’aereo è entrato nello spazio aereo giapponese per la terza volta, i caccia giapponesi hanno lanciato razzi luminosi.


Il ministro della Difesa Minoru Kihara ha riferito ai giornalisti che ciascuna delle tre violazioni dello spazio aereo è durata tra i 30 secondi e un minuto. Ha osservato che recentemente molte navi cinesi e russe hanno navigato nelle acque intorno al Giappone e che le violazioni dello spazio aereo potrebbero essere correlate a queste attività. Si tratta della 44ma volta che un velivolo russo viola lo spazio aereo giapponese, includendo casi in cui una violazione è sospetta e quelli che risalgono all’era sovietica. È il primo caso dal mese di ottobre 2023 e la prima violazione da parte di un aereo militare dal 2019.


Quando un aereo straniero si avvicina o entra nello spazio aereo giapponese, le Forze di Autodifesa giapponesi inviano caccia in intercettazione. Il passo successivo prevede l’emissione di avvertimenti via radio. Se ciò non induce l’aereo straniero a lasciare lo spazio aereo, vengono utilizzati i razzi luminosi come avvertimento. (Immagine tratta dal sito internet del ministero della Difesa giapponese)

Incontro Zelensky-Kishida, Tokyo ribadisce sostegno a Ucraina

Incontro Zelensky-Kishida, Tokyo ribadisce sostegno a UcrainaRoma, 24 set. (askanews) – Il primo ministro giapponese Fumio Kishida, ormai arrivato all’ultima settimana da premier, ha incontrato a New York – a margine dell’Assemblea generale Onu – il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ribadendo il pieno sostegno del Giappone a Kiev nel conflitto con la Russia.


Il Giappone, tuttavia, in linea con i suoi vincoli costituzionali, non fornisce all’Ucraina armi letali ma solo materiali militari di difesa, come possono essere elmetti e giubbotti anti-proiettile, oltre a dare un consistente sostegno economico. Durante il G7 tenuto a giugno a Fasano, Kishida e Zelensky hanno firmato un accordo, con Tokyo che si è impegnata a fornire per quest’anno 4,5 miliardi di dollari, che porta a 12 miliardi di dollari l’impegno giapponese a favore di Kiev dal 2022. Kishida e Zelensky – secondo quanto ha riferito il ministero degli Esteri giappinese – hanno concordato che i due paesi manterranno una stretta collaborazione, soprattutto sul tema della condivisione di informazioni sensibili. Il ministero ha anche affermato che Kishida ha menzionato il piano dell’Organizzazione giapponese per il commercio estero (JETRO) di aprire un ufficio il mese prossimo a Kiev.


All’inizio dell’incontro, durato circa 30 minuti, Zelensky ha conferito a Kishida l’”Ordine del Principe Jaroslav il Saggio di prima classe”, la più alta onorificenza ucraina per i cittadini stranieri, per la sua leadership nell’accrescere il sostegno globale all’integrità territoriale dell’Ucraina, ha riferito il ministero, ha riferito l’agenzia di stampa Kyodo. Kishida, che è entrato in carica nell’ottobre 2021, è si dimetterà da primo ministro dopo l’elezione presidenziale del Partito liberaldemocratico giapponese, che si terrà venerdì. Formalmente non dovrebbe più essere premier da martedì prossimo.


Prima di ripartire per Tokyo, Kishida ha anche avuto colloqui con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg.

Cina riprenderà “gradualmente” import pesce dal Giappone

Cina riprenderà “gradualmente” import pesce dal GiapponeRoma, 20 set. (askanews) – La Cina ha accettato di riprendere “in maniera graduale” l’importazine di prodotti ittici dal Giappone, sospesa in seguito alla decisione di Tokyo di smaltire in mare le acque trattate provenienti dalla centrale nucleare Fukushima Daiichi, teatro nel 2011 del peggiore incidente atomico dopo Cernobyl.


“Condurremo consultazioni tecniche con il Giappone per riprendere gradualmente l’importazione di prodotti acquatici giapponesi che soddisfano le normative, con la premessa che i requisiti presentati dalla Cina siano pienamente soddisfatti”, ha spiegato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, dopo che sul sito internet del ministero era stata annunciata la firma di un documento di consenso tra Tokyo e Pechino sull’argomento. Lo stop era stato imposto dal 24 agosto 2023 dal governo cinese alla luce dell’avvio dell’attività di smaltimento da parte giapponese. L’acqua smaltita presenta un basso contenuto di radioattività, perché sottoposta a un processo di filtraggio presso l’impianto.


Secondo Mao, tra Cina e Giappone ci sono stati “più di 10 cicli intensivi di negoziazioni” e, solo dopo uno “sforzo incessante”, si è raggiunto il consenso annunciato oggi. Il ministero degli Esteri cinese ha dichiarato che la Cina utilizzerà per il monitoraggio delle acque i risultati di campionamenti e monitoraggi indipendenti basati sugli standard dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) per adeguare il divieto e “riprendere gradualmente le importazioni di prodotti acquatici giapponesi che soddisfano tali standard”.

Biden ospita a casa sua il suo ultimo summit QUAD

Biden ospita a casa sua il suo ultimo summit QUADRoma, 20 set. (askanews) – I leader del QUAD, l’alleanza strategica a quattro in Asia-Pacifico, si riuniranno di nuovo domani, per il loro quarto summit, letteralmente a casa del presidente Usa Joe Biden. E sarà un incontro importante, anche perché segnerà l’addio di due dei soci fondatori: Biden e il primo ministro giapponese Fumio Kishida, i quali lasceranno i loro incarichi nei prossimi mesi.


Biden, Kishida, il primo ministro australiano Anthony Albanese e il premier indiano Narendra Modi si vedranno a Wilmington, in Delaware, in questo weekend. Secondo quanto ha rivelato NBC News, Biden avrà i bilaterali con gli altri leader, mentre i quattro insieme ceneranno nella scuola superiore frequentata dal presidente americano uscente, la Archmere Academy. E s’interrogheranno su come cambiano gli scenari nel quadrante Asia-Pacifico, anche alla luce della crescente assertività della Cina, vero gigante per confrontarsi col quale il QUAD è nato. Inoltre parleranno del futuro di questo formato internazionale, alla luce dei cambiamenti in vista nelle leadership. Non è tanto quella in Giappone a lasciare spazi di manovra: a Tokyo certamente subentrerà un primo ministro appartenente alla stessa famiglia politica di Kishida. E’ piuttosto a Washington che si decide il futuro del QUAD: le politiche estere di Joe Biden e Kamala Harris, da un lato, e di Donald Trump, dall’altro, hanno possibili punti di differenza sostanziali. Su molti temi, certo, ma non tanto sulla Cina.


“Potete metterci la firma: il QUAD non è solo l’iniziativa di un’Amministrazione o di un solo paese, ma un’iniziativa che è stata progetta per il lungo termine”, ha detto in una conferenza stampa Mira Rapp-Hooper, direttrice senior per l’Asia orientale e l’Oceania presso il National Security Council, secondo quanto riportato da Nikkei. La prospettiva è che ci sia un annuncio su un’ulteriore istituzionalizzazione del formato QUAD e che venga anche annunciato un allargamento della cooperazione nell’Oceano indiano. Anche perché l’India – paese che da sempre si considera neutrale e non a caso partecipa anche al BRICS con Russia e Cina – è un partner da tenere particolarmente caro.


Il vertice QUAD avrebbe dovuto tenersi quest’anno in India, ma Nuova Delhi ha accettato di passare la mano dopo che Biden ha deciso di lasciare la corsa per la presidenza Usa. Altri temi in menù saranno la sicurezza sanitaria, la risposta ai disastri, la sicurezza marittima (leggi: rivendicazioni cinesi sul Mar cinese meridionale), la minaccia nucleare nordcoreana, l’intelligenza artificiale.


Nel bilaterale Biden-Kishida potrebbe anche essere toccato il tema del tentativo d’acquisizione da parte della giapponese Nippon Steel della storica acciaieria statunitense US Steel, che sia Biden che il candidato repubblicano Donald Trump vedono con contrarietà.

Giappone vuole inviare rappresentanti in Cina dopo uccisione bimbo

Giappone vuole inviare rappresentanti in Cina dopo uccisione bimboRoma, 20 set. (askanews) – Il governo giapponese prevede di inviare tre rappresentanti in Cina dopo l’atroce assassinio di un bambino giapponese a Shenzhen. Lo ha dichiarato oggi la ministro degli Esteri giapponese Yoko Kamikawa in una conferenza stampa.


Mercoledì a Shenzhen, nella provincia di Guangdong, quando uno studente di una scuola giapponese è stato aggredito da un uomo armato di coltello ed è poi morto ieri in ospedale. La polizia cinese ha arrestato il presunto responsabile, un uomo di 44 anni. “La questione dell’invio di rappresentanti, anche a livello di viceministro, è attualmente in fase di valutazione. Attraverso vari canali, inclusa l’ambasciata giapponese, stiamo chiedendo con forza alla parte cinese di fornire una chiara spiegazione dei fatti e di garantire la sicurezza dei bambini,” ha detto Kamikawa in una conferenza stampa.


Le autorità giapponesi intendono indagare a fondo sulle circostanze dell’incidente per migliorare le misure di sicurezza per gli spostamenti degli studenti giapponesi in Cina, ha affermato il ministro. “Intendiamo fare tutto il possibile per garantire la sicurezza delle scuole giapponesi in Cina,” ha aggiunto la ministra. Mercoledì, l’ambasciatore cinese a Tokyo, Wu Jianghao, è stato convocato al ministero degli Esteri giapponese per un’azione diplomatica in merito all’aggressione.

Uccisione bimbo giapponese divide ulteriormente Tokyo e Pechino

Uccisione bimbo giapponese divide ulteriormente Tokyo e PechinoRoma, 19 set. (askanews) – Il brutale assassinio di un bambino giapponese di 10 anni a Shenzhen rischia di pesare come un macigno sui già deteriorati rapporti tra Tokyo e Pechino, anche perché da tempo il sentimento anti-nipponico in Cina è in aumento e le contese internazionali mettono in rotta di collisione i due più importanti paesi dell’Asia orientale.


“Il peggio è accaduto: un bambino che frequentava la scuola giapponese a Shenzhen è stato accoltellato a morte. Questo è il risultato di un’educazione scolastica anti-giapponese che prosegue da lunghi anni e delle dichiarazioni belligeranti della ‘diplomazia wolf warrior’ dei recenti anni”, ha sintetizzato con un post su X Shingo Yamagami, un ex ambasciatore nippnico di lungo corso, che ha rappresentato il Giappone anche negli Stati uniti. E non c’è dubbio che questo sentimento sia anche quello che traspare dalle dichiarazioni, più ovattate, dei membri della politica giapponese. L’episodio è atroce. Il bambino, il cui nome non è stato reso noto, è stato aggredito da un uomo mentre stava andando alla scuola giapponese del capoluogo della provincia di Guangzhou accompagnato dalla madre. Un uomo di 44 anni – di nome Zhong – è stato immediatamente arrestato. Non è chiaro ancora quale sia il motivo del suo attacco. Oggi, poi, la notizia confermata dalla ministra degli Esteri Yoko Kamikawa che il bambino è deceduto. Il coltello gli aveva squarciato l’addome e i testimoni avevano raccontato che aveva perso molto sangue.


Nonostante la televisione pubblica giapponesse NHK abbia mostrato diversi cittadini cinesi commossi che portavano fiori nel luogo dell’aggressione, la sensazione della comunità nipponica in Cina e del governo di Tokyo è che ci sia una crescente ostilità nei confronti dei giapponesi. Oggi la bandiera del Sol levante all’Ambasciata giapponese di Pechino è stata posta a mezz’asta. Già ieri il viceministro degli Esteri giapponese Masataka Okano ha inviato una formale comunicazione all’ambasciatore cinese a Tokyo Wu Hailong. La ministra Kamikawa, dal canto suo, ha segnalato che ieri era l’anniversario dell’incidente di Mukden del 1931, che diede di fatto inizio all’occupazione giapponese del nord della Cina fino alla conclusione della Seconda guerra mondiale, e in previsione di quest’anniversario molto sentito in Cina aveva chiesto alle autorità di Pechino di rafforzare il controllo delle scuole giapponesi rispetto al rischio di incidenti. “E’ davvero deplorevole che questo tragico incidente sia avvenuto nonostante tali precauzioni”, ha detto la ministra.


L’allarme era però già alto. A giugno a Suzhou un altro aggressore armato di coltello aveva attaccato una madre giapponese con il figlio, entrambi rimasti feriti, mentre una donna cinese che cercava di fermare l’assassino era rimasta uccisa. Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha evitato di inasprire i toni e ha dichiarato di voler attendere più dettagli per dare una valutazione, ma ha chiesto al governo cinese una spiegazione urgente del “crimine spregevole” avvenuto a Shenzhen.


Il potere cinese ha spesso posto l’accento sulla brutalità del Giappone durante la Seconda guerra mondiale come elemento di identità e patriottismo. In particolare, dopo ogni visita di dirigenti giapponesi al controverso santuario nazionalista Yasukuni, il luogo di culto shinto in cui sono ospitati gli spiriti dei soldati morti in guerra per l’Impero giapponese, compresi 14 criminali di guerra di classe A condannati dal Tribunale per i crimini di guerra in Estremo oriente. Ma anche in una fase, come questa, in cui gli scenari geopolitici stanno portando a una nuova polarizzazione in Asia orientale, con il Giappone allineato agli Stati uniti. Eppure Cina e Giappone continuano a essere anche importanti partner commerciali: sono in fondo la seconda e la quarta economia mondiale. Sono tante le aziende giapponesi che hanno interessi e produzione in Cina, tra cui Toyota e Honda. Masanori Katayama, presidente dell’Associazione dei produttori di automobili giapponesi e CEO di Isuzu, ha dichiarato oggi – secondo il Nikkei – che spera che il governo giapponese faccia “più che mai” per rafforzare la sicurezza dei residenti giapponesi all’estero: “La sicurezza degli espatriati e delle loro famiglie è la questione più importante”. Ufficialmente, Pechino ha espresso rammarico, ma ha escluso per quanto se ne sappia che l’uccisione del bambino sia nulla di più di un caso di individuale follia. “Esprimo il mio rammarico e la mia profonda tristezza per lo sfortunato incidente. Vorrei esprimere le mie condoglianze per il ragazzo deceduto alla famiglia in lutto”, ha affermato oggi il portavoce del ministero degli Esteri Li Jian. “A quanto sappiamo finora – ha continuato – questo incidente è individuale e incidenti simili possono verificarsi in qualsiasi paese”. Non la pensa, invece, invece così Tomoko Ako, docente specializzata in Cina contemporanea all’Università di Tokyo. “Prima o poi doveva accadere” ha dichiarato al Nikkei Asia. “È significativo che le autorità cinesi abbiano continuato a instillare l’odio verso il Giappone e il popolo giapponese tra la loro popolazione”. Ako ha detto che è cruciale affrontare la storia, ma ha avvertito che c’è un rischio di incitamento all’odio. “Un buon numero di persone – ha detto ancora – nutre sentimenti ostili verso i giapponesi, e anche coloro che non la pensano così sanno che possono attirare attenzione prendendo di mira i giapponesi”.

Sudcorea, “scandalo borsetta”: approvata indagine contro first lady

Sudcorea, “scandalo borsetta”: approvata indagine contro first ladyRoma, 19 set. (askanews) – L’opposizione in Corea del Sud continua ad avere nel mirino la first lady, Kim Keon Hee. Il Partito democratico – che è opposizione al presidnete Yoon Suk Yeol, ma maggioranza in parlamento – ha approvato una norma che prevede l’attivazione di un’indagine speciale sulle accuse rivolte alla first lady rispetto al noto “scandalo della borsetta” e alla manipolazione di azioni.


I democratici hanno approvato la norma nonostante la dura opposizione del Partito del potere popolare (PPP), che ha come leader il presidente Yoon. Il segretario del PPP, Choo Kyung-ho, ha annunciato che il partito si appellerà allo stesso Yoon perché eserciti il suo potere di veto contro le leggi. La legge sull’inchiesta speciale prevede un’indagine indipendente sulle accuse di manipolazione di azioni da parte di Kim, sul ricevimento di una borsa di lusso e sulla sua presunta interferenza nelle nomine dei candidati del partito di governo in vista delle elezioni generali del 10 aprile.


Un progetto di legge simile, mirato alla first lady, è stato approvato dall’Assemblea nazionale, ma è stato poi bloccato dal veto di Yoon nel gennaio di quest’anno. L’Assemblea, controllata dall’opposizione, ha anche approvato una legge che impone un’indagine speciale sulle accuse di interferenze inappropriate da parte dell’ufficio presidenziale e del ministero della Difesa nell’inchiesta militare sulla morte di un Marine, ucciso durante una missione di ricerca a seguito di gravi inondazioni nel luglio 2023.


La first lady ha ammesso di aver ricevuto in regalo una borsa di lusso di Dior da circa 2mila euro nel 2022 dal pastore metodista coreano-americano Choi Jae-young, il quale ha avuto poi la pessima idea in seguito di pubblicare il momento della consegna del regalo sull’app di comunicazioni Kakao Talk. Secondo l’opposizione, la first lady avrebbe violato una precisa norma che vieta a consorti di funzionari pubblici di accettare regali di valore superiore a 1 milione di won (688 euro). La signora Yoon si è scusata per aver accettato il regalo e la procura sudcoreana ha deciso di non procedere contro la first lady. Ma l’opposizione ha continuato ad attaccarla, anche perché nel frattempo la donna è finita implicata in un’altra vicenda relativa a uno schema di manipolazione di azioni.


Kim Keon Hee, 52 anni, è un’affermata donna d’affari, amministratrice delegata di una società che si occupa di esibizioni d’arte. In passato è stata accusata di evasione fiscale e di aver gonfiato i suoi titoli. E’ stata anche accusata di plagio per la sua tesi di dottorato.

Presidente sudcoreano va in Rep. ceca per contratto nucleare

Presidente sudcoreano va in Rep. ceca per contratto nucleareRoma, 19 set. (askanews) – Il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol è partito oggi per la Repubblica ceca, una visita che durerà ben quattro giorni e che ha come principale oggetto la partecipazione sudcoreana a un importante progetto per l’energia nucleare.


Durante la sua visita, Yoon terrà colloqui con il presidente ceco Petr Pavel e il primo ministro Petr Fiala. Il viaggio arriva dopo che un consorzio guidato dalla Korea Hydro and Nuclear Power (KHNP) è stato selezionato come prioritario per costruire due reattori nucleari presso l’impianto di Dukovany.


Secondo l’ufficio di Yoon, ripreso dall’agenzia di stampa Yonhap, la visita mira a ribadire l’impegno di Seoul per la realizzazione del progetto nucleare ceco e a gettare le basi per creare una “alleanza energetica nucleare” tra i due paesi. Il progetto è tuttavia al centro di una contesa legale. Ad agosto scorso la statunitense Westinghouse Electric ha presentato un ricorso alle autorità ceche, sostenendo che i progetti dei reattori di KHNP si basano sulla sua tecnologia.


L’accordo, stimato intorno ai 24mila miliardi di won (16,3 miliardi di eyri), rappresenterà la seconda esportazione di una centrale nucleare della Corea del Sud, dopo yb progetto del 2009 negli Emirati arabi uniti. La sua finalizzazione è prevista entro il primo trimestre del prossimo anno. Yoon è accompagnato da una delegazione di dirigenti di conglomerati (chaebol) della portata di Samsung Electronics, Hyundai Motor, SK Group e LG Group. Inoltre della delegazione fanno parte altre 50 aziende di minori dimensioni.


Il presidente sudcoreano visiterà anche la città industriale di Plzen per ispezionare aziende del settore nucleare e partecipare a un forum imprenditoriale.

Giappone protesta per passaggio portaerei cinese vicino a sue isole

Giappone protesta per passaggio portaerei cinese vicino a sue isoleRoma, 19 set. (askanews) – Il Giappone ha presentato una formale protesta a Pechino dopo che una portaerei cinese ha intrapreso una nuova rotta verso l’Oceano Pacifico, avvicinandosi alle isole periferiche giapponesi. Lo afferma la televisione pubblica giapponese NHK.


Ieri il ministero della Difesa nipponico ha segnalato che la portaerei cinese Liaoning, scortata da due cacciatorpediniere lanciamissili di tipo 052D sono passati tra due piccole isole – Yonaguni e Iriomote – all’estremo sud-ovest dell’Arcipelago nipponico. E’ la prima volta che la nave da guerra cinese con la sua scorta passano in quell’area, in quelle che tecnicamente sono considerate acque contigue.


Una zona contigua è l’area compresa tra 12 e 24 miglia nautiche (22-44 km) dalla costa di un paese, dove esso esercita un controllo limitato su questioni come dogane, immigrazione e sanità. Tuttavia, secondo la Convenzione delle Nazioni unite sul diritto del mare e altre leggi internazionali, è generalmente considerata acque internazionali. Il ministero della Difesa di Tokyo ha escluso che vi sia stata un’intrusione nelle sue acque territoriali, ma ha comunque espresso “profonda preoccupazione” attraverso canali diplomatici, ricordando anche una recente violazione dello spazio aereo nipponico da parte di un aereo militare cinese a fine agosto e l’incursione di una nave cinese nelle acque territoriali al largo di Kagoshima.


Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian ha dichiarato dal canto suo in una conferenza stampa a Pechino che il passaggio della Liaoning e delle navi da guerra che la accompagnavano è stato “conforme alle leggi interne e internazionali della Cina”. In precedenza, le navi della marina cinese che viaggiavano tra il Mar cinese orientale e il Pacifico Occidentale percorrevano il meno controverso Stretto di Miyako, tra l’isola giapponese di Okinawa e l’isola di Miyako, largo circa 250 km e più lontano a est rispetto a Taiwan.


La Liaoning è la prima portaerei della Marina cinese, entrata in servizio nel settembre 2012 dopo essere stata acquistata incompleta dall’Ucraina e successivamente modificata dalla Cina. Può trasportare fino a 24 aerei da combattimento ed è stata avvistata per la prima volta nel Pacifico nel dicembre 2016. (Immagine tratta dal profilo X del Ministero della Difesa del Giappone)

Bambino giapponese ucciso in Cina, tensione Tokyo-Pechino

Bambino giapponese ucciso in Cina, tensione Tokyo-PechinoRoma, 19 set. (askanews) – Un’atroce assassinio avvenuto a Shenzhen rischia di avvelenare ulteriormente i rapporti tra la Cina e il Giappone. Un bambino giapponese di 10 anni è stato accoltellato ieri mattina da un uomo mentre si recava a scuola nella città della Cina meridionale ed è poi deceduto nella prima mattinata di oggi.


Il bambino – secondo la ricostruzione riferita dall’agenzia di stampa nipponica Kyodo – è stato aggredito vicino a una scuola giapponese ed è stato ricoverato in ospedale. Il sospetto, un uomo di 44 anni, è stato arrestato dalla polizia nei pressi dell’istituto scolastico. La console generale giapponesea a Shenzhen, Yoshiko Kojima, ha dichiarato che il bambino è stato pugnalato all’addome. Non è chiaro se l’aggressore abbia specificamente preso di mira il piccolo perché cittadino giapponese.


Testimoni, secondo l’agenzia Kyodo, hanno detto che la vittima perdeva molto sangue quando è stata trasportata in ospedale. Con lui sul luogo dell’accoltellamento era presente la madre. A giugno un aggressore armato di coltello ha attaccato una madre giapponese con il figlio, entrambi rimasti feriti, mentre una donna cinese che cercava di fermare l’assassino è stata uccisa.


Il capo di gabinetto e portavoce del governo giapponese, Yoshimasa Hayashi, ha detto durante una conferenza stampa a Tokyo: “Siamo profondamente addolorati” per la morte del ragazzo, aggiungendo che il Giappone ha fortemente sollecitato e continuerà a sollecitare la Cina affinché condivida informazioni sull’attacco e garantisca la sicurezza dei cittadini giapponesi in Cina. Anche la ministra degli Esteri giapponese Yoko Kamikawa ha dichiarato che Tokyo ha chiesto a Pechino di “fare tutto il possibile” per garantire la sicurezza dei cittadini giapponesi e ha incaricato i funzionari giapponesi di sviluppare misure per prevenire il ripetersi di simili incidenti. Ieri ricorreva il 93mo anniversario del bombardamento giapponese di una linea ferroviaria vicino a Shenyang e il Giappone aveva chiesto al ministero degli Esteri cinese la scorsa settimana di prendere misure di sicurezza per le scuole giapponesi, secondo quanto dichiarato da Kamikawa. Il bombardamento del 1931 fu l’inizio dell’Incidente della Manciuria, che portò all’invasione e all’occupazione giapponese della Cina nord-orientale fino alla fine della Seconda guerra mondiale.


Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, ha dichiarato durante una conferenza stampa a Pechino mercoledì che il caso è “sotto indagine” e ha promesso che la Cina continuerà a “prendere misure efficaci per proteggere la sicurezza di tutti gli stranieri” nel paese. La residenza dell’ambasciatore giapponese in Cina, Kenji Kanasugi, ha issato la bandiera giapponese a mezz’asta giovedì in segno di lutto per il ragazzo, mentre l’ambasciatore si è recato a Shenzhen. Il viceministro degli Esteri giapponese, Masataka Okano, ha convocato l’ambasciatore cinese in Giappone, Wu Jianghao, mercoledì e ha espresso “serie preoccupazioni” per l’attacco. L’accoltellamento ha scosso la comunità giapponese in Cina. Un uomo d’affari giapponese che vive con la sua famiglia nella provincia di Guangdong, la cui capitale è Shenzhen, ha detto alla Kyodo: “Dobbiamo essere vigili e adottare misure come evitare di parlare giapponese all’aperto”.