Giappone, si alzano le quotazioni per possibile primo premier donnaRoma, 17 set. (askanews) – Nell’appassionante gara per la leadership del Partito liberaldemocratico in Giappone e, di conseguenza, per la premiership, si alzano le possibilità che, per la prima volta nella storia, a capo del governo di Tokyo possa esserci una donna. Secondo l’ultimo sondaggio odierno condotto dall’agenzia di stampa Kyodo, l’ex ministra della Sicurezza economica Sanae Takaichi sarebbe in testa tra i sostenitori del partito di maggioranza.
In realtà la gara e assolutamente aperta ed equilibrata, in una tornata elettorale interna al partito che non ha mai avuto così tanti candidati da quando, nel 1972, è stato istituito questo sistema di selezione. In nove hanno presentato le 20 firme di parlamentari necessarie a concorrere. Takaichi, nel sondaggio Kyodo, appare in testa con il 27,7%, seguita dall’ex ministro della Difesa, il veterano Shigeru Ishiba, con il 23,7%. Al terzo posto il 43enne figlio dell’ex primo ministro Junichiro Koizumi, Shinjiro Koizumi (ex ministro dell’Ambiente), con il 19,1%. Quest’ultimo era segnalato in testa in sondaggi precedenti, condotti da altre testate giornalistiche. Le elezioni del partito si terranno il 27 settembre e si sono aperte in questa maniera assai concorrenziale dopo che il primo ministro Fumio Kishida ha annunciato che non avrebbe concorso, assumendosi la responsabilità politica degli scandali sull’uso irregolare di fondi politici che ha provocato uno smottamento nei consensi del suo governo e del partito.
La corsa non sarà affatto semplice, sia per l’aleatorietà dei dati che escono dai sondaggi – nella platea degli elettori, il sondaggio Kyodo vede in testa Koizumi con il 27,9%, seguito da Takaichi con il 21,4% e Ishiba con il 19,7% – sia per il sistema elettorale in sé. La platea dei grandi elettori è fatta da 367 parlamentari e 367 membri di base. Se nessuno dei candidati dovesse raggiungere la maggioranza assoluta al primo turno, si terrà un ballottaggio tra i primi due classificati e voteranno i 367 parlamentari e ognuna delle 47 articolazioni territoriali del partito esprimeranno un voto. Il termine per il voto dei membri di base è fissato per il 26 settembre e il prossimo capo del PLD sarà selezionato per un mandato di tre anni il 27 settembre. Il leader sarà poi eletto primo ministro in parlamento, probabilmente il primo ottobre. Chiunque vinca la corsa diventerà primo ministro, poiché la coalizione guidata dal Partito liberaldemocratico e il suo partner di minoranza, Komeito, controllano entrambe le camere del parlamento. Tuttavia, il campo affollato di candidati, con un numero record di nove, rende difficile prevedere chi si assicurerà la vittoria.
La campagna è iniziata giovedì scorso e tutti i candidati hanno promesso di rinnovare l’immagine del partito. Secondo l’ultimo sondaggio, il 66,1% dei sostenitori ritiene che i legislatori del partito che hanno ricevuto fondi neri dalle loro fazioni interne debbano spiegare in parlamento come e perché sono stati in grado di accumulare tali somme. Dal fine dello scorso anno, l’LDP è sotto intenso controllo per alcune delle sue fazioni, tra cui quella più grande guidata dal defunto ex primo ministro Shinzo Abe, che non hanno dichiarato parte dei loro introiti provenienti da feste di raccolta fondi, creando fondi neri.
Sul fronte delle politiche, i nove candidati sono divisi sulla possibilità di permettere alle coppie sposate in Giappone di usare cognomi diversi, un punto controverso per il LDP da oltre 30 anni, in quanto il partito dà importanza ai valori tradizionali della famiglia. Secondo il sondaggio di Kyodo News, il 41,4% dei sostenitori del partito favorevole all’introduzione del sistema opzionale di cognomi separati per le coppie sposate, mentre il 43,2% è contrario.