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Giappone, yen basso fa volare la voglia di spendere dei turisti

Giappone, yen basso fa volare la voglia di spendere dei turistiRoma, 2 gen. (askanews) – Il boom turistico in Giappone, alimentato anche dallo yen particolarmente basso, ha portato le vendite dei grandi magazzini nipponici a livelli record. Secondo i dati di novembre, pubblicati dalla Japan Department Stores Association, le vendite mensili duty-free hanno raggiunto il livello record di 39,49 miliardi di yen (253 milioni di euro), pari 2,3 volte rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Lo segnala Nikkei.

Takashimaya, uno dei principali gestori di grandi magazzini, ha recentemente rivisto al rialzo le sue previsioni sui ricavi operativi totali per l’anno fiscale, sulla base della forte spesa dei turisti stranieri, e prevede un utile netto record di 30 miliardi di yen (192,5 milioni di euro), in crescita del 7,8% rispetto all’anno fiscale precedente. I turisti acquistano anche articoli di fascia alta di brand occidentali come Louis Vuitton, Chanel o Hermes perché “lo yen debole lo fa sembrare un buon affare”. Inoltre i turisti stranieri non devono pagare l’imposta sui consumi giapponese.

Isetan Mitsukoshi Holdings ha dichiarato che le sue vendite esentasse hanno raggiunto un livello record a novembre, dopo essere aumentate anche in ottobre, con un interesse particolarmente elevato da parte dei consumatori per borse, gioielli e orologi di lusso. Prevede un utile netto di 37 miliardi di yen (237 milioni di euro) per l’anno fiscale che terminerà a marzo. Secondo l’Organizzazione Nazionale del Turismo del Giappone, il numero di visitatori in Giappone nel mese di novembre è stato di 2,44 milioni, in aumento di 2,6 volte rispetto all’anno precedente e ha superato i 2 milioni per il sesto mese consecutivo.

I dati mostrano che il numero di turisti provenienti da 13 paesi – tra cui Corea del Sud, Taiwan, Singapore, Vietnam, Australia e Stati Uniti – ha raggiunto livelli record nel mese di novembre, mentre i visitatori cinesi da gennaio a novembre sono stati 2,11 milioni, in calo del 76,2% rispetto allo stesso periodo del 2019, prima della pandemia. Secondo i dati preliminari pubblicati dall’Agenzia governativa giapponese per il turismo, la spesa dei turisti stranieri ha raggiunto 1.390 miliardi di yen (8,9 miliardi di euro) nel periodo luglio-settembre 2023, con un aumento del 17,7% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Cina, indice Pmi Caixin-S&P: industria cresciuta di più a dicembre

Cina, indice Pmi Caixin-S&P: industria cresciuta di più a dicembre

Roma, 2 gen. (askanews) – L’attività industriale cinese è cresciuta a un ritmo più rapido a dicembre grazie a maggiori incrementi della produzione e dei nuovi ordini, ma la fiducia delle imprese per il 2024 è rimasta contenuta. Lo mostra oggi il sondaggio PMI di Caixin/S&P Global.

L’indice Pmi a 50,8 alla fine del 2023 da 50,7 di novembre, segnando l’espansione più rapida in sette mesi. La soglia dei 50 punti separa la crescita dalla contrazione. Il settore manifatturiero è stato messo sotto pressione a causa della debolezza della domanda nel 2023, con una flessione del settore immobiliare, fattori geopolitici e consumatori avari che hanno pesato sulla ripresa post-pandemia.

Il PMI Caixin è in contrasto con i dati ufficiali pubblicati domenica che mostravano una contrazione dell’attività manifatturiera a un ritmo più rapido e superiore al previsto a dicembre. Secondo l’indagine Caixin, la produzione industriale a dicembre è aumentata al ritmo più rapido da maggio, mentre la crescita dei nuovi ordini ha raggiunto il massimo degli ultimi 10 mesi grazie alla domanda più solida e alla ripresa della spesa dei clienti a fine anno

I dati sono stati raccolti tra il 6 e il 14 dicembre, secondo S&P Global.

Singapore, nel 2023 Pil cresciuto dell’1,2%

Singapore, nel 2023 Pil cresciuto dell’1,2%Roma, 2 gen. (askanews) – L’economia di Singapore è cresciuta dell’1,2% lo scorso anno. Lo rivelano i dati preliminari pubblicati dal governo oggi. Si tratta di un dato ambivalente: se, da un lato, la città stato ha evitato la recessione in un contesto di rallentamento economico globale, dall’altro il dato segnala un rallentamento della crescita rispetto al 3,6% del 2022.

L’economia basata sul commercio ha registrato esportazioni lente a causa della domanda più debole da parte di partner commerciali chiave come Stati Uniti, Europa e Cina. Secondo il Ministero del Commercio e dell’Industria, nel periodo ottobre-dicembre la crescita è stata del 2,8% su base annua, in accelerazione rispetto all’espansione dell’1% nel trimestre luglio-settembre.

I settori legati all’aviazione e al turismo di Singapore hanno continuato a beneficiare della ripresa degli arrivi di visitatori. Il settore manifatturiero orientato alle esportazioni, in particolare l’industria elettronica, ha dovuto affrontare una domanda più debole da parte dei principali partner commerciali, ma ha iniziato a registrare una crescita nell’ultimo trimestre. Il settore manifatturiero della città-stato è cresciuto del 3,2% nel quarto trimestre rispetto all’anno precedente, riprendendosi da tre trimestri di contrazione. “La crescita del settore è dovuta all’espansione della produzione in tutti i cluster, ad eccezione di quello dell’ingegneria di precisione”, ha affermato il ministero del Commercio.

Le esportazioni nazionali non petrolifere di riferimento di Singapore sono cresciute a novembre dell’1% su base annua dopo 13 mesi consecutivi di contrazione, mentre le spedizioni verso Stati Uniti, Cina e Hong Kong sono cresciute. Il settore dei servizi è cresciuto del 2,4% con la maggior parte dei settori in espansione, mentre il settore delle costruzioni è cresciuto del 9,1% grazie all’aumento della produzione sia nel settore pubblico che in quello privato.

Su base trimestrale e destagionalizzata, il Pil di Singapore è aumentato dell’1,7% nel quarto trimestre, dopo la crescita dell’1,3% nei tre mesi precedenti. I dati preliminari del Pil si basano sull’andamento dei primi due mesi del trimestre. Singapore prevede che la sua crescita per il 2024 sarà compresa tra l’1% e il 3%, con aspettative di ripresa dei semiconduttori e di altre esportazioni.

Chip, ASML sospende export verso Cina di alcune apparecchiature

Chip, ASML sospende export verso Cina di alcune apparecchiatureRoma, 2 gen. (askanews) – Il produttore di apparecchiature per la costruzione di chip ASML ha dovuto fermare alcune esportazioni verso la Cina dopo che il governo olandese ha parzialmente revocato la sua licenza di esportazione. L’ha comunicato oggi la stessa compagnia.

“La licenza per la spedizione di sistemi di litografia NXT:2050i e NXT:2100i nel 2023 è stata parzialmente revocato dal governo olandese, con un impatto su un piccolo numero di clienti in Cina”, ha segnalato la compagnia olandese. “Non ci aspettiamo che l’attuale revoca della nostra licenza di esportazione o le ultime restrizioni sul controllo delle esportazioni degli Stati Uniti abbiano un impatto materiale sulle nostre prospettive finanziarie per il 2023”, ha contiunuato.

Nelle recenti discussioni con il governo degli Stati uniti, ASML ha ottenuto ulteriori chiarimenti sulla portata e l’impatto dei regolamenti statunitensi sul controllo delle esportazioni. Le ultime norme di esportazione statunitensi (pubblicate il 17 ottobre 2023) impongono restrizioni su alcuni sistemi di litografia ad immersione DUV per un numero limitato di impianti di produzione avanzati. La restrizione s’inquadra nella decisione dell’Aia di adeguarsi alle restrizioni imposte da Usa e Giappone l’anno scorso in materia di export di tecnologia verso la Cina.

Nordcorea, Kim minaccia risposta con armi atomiche se provocati

Nordcorea, Kim minaccia risposta con armi atomiche se provocatiRoma, 21 dic. (askanews) – La Corea del Nord non esiterà a rispondere con le armi atomiche se verrà “provocata” dalle stesse armi nucleari, ha detto il leader Kim Jong un, secondo i commenti riportati dai media statali.

Kim Jong un ha ordinato all’ufficio delle forze missilistiche strategiche del Paese di “non esitare (a lanciare, ndr) anche un attacco nucleare se il nemico provoca con armi nucleari”, secondo l’agenzia di stampa ufficiale di Pyongyang. Washington, Seul e Tokyo hanno immediatamente reagito in una dichiarazione congiunta invitando Pyongyang a “smettere di lanciare nuove provocazioni e ad accettare l’appello a impegnarsi in un dialogo sostanziale senza precondizioni”.

Think tank giaponese: Cina in frenata, non supererà gli Usa

Think tank giaponese: Cina in frenata, non supererà gli UsaRoma, 19 dic. (askanews) – La crescita della Cina sta rallentando sempre più, tanto che la previsione che il suo Pil possa superare quello degli Stati uniti sarebbe ormai velleitaria. Lo afferma uno studio del Japan Center for Economic Research (JCER), un think tank governativo nipponico, nel suo Nona Previsione economia asiatica a medio termine, che effettua proiezioni di crescita di Pil per 18 paesi e regioni dell’Asia-Pacifico fino al 2035.

La stima è che il Pil reale della Cina possa avere un tasso di crescita nel 2029 inferiore al 3% e dell’1% nel 2035. La differenza nel Pil tra Usa e Cina sarebbe nel 2035 di 10.600 miliardi di dollari, circa il doppio della precedente stima pubblicata nel 2022. “I problemi del settore immobiliare e le relative preoccupazioni per la crisi finanziaria, i timori che l’amministrazione Xi Jinping del terzo mandato diventi una dittatura, un declino della popolazione oltre le aspettative e vari altri rischi gettano un’ombra sul futuro della Cina, rendendo quasi impossibile la sua ambizione di diventare la più grande economia del mondo”, afferma la stima del JCER.

Il rallentamento della Cina, però, potrebbe non essere indolore per il resto del mondo. Secondo uno degli scenari prospettati da JCER, questa frenata “si diffonderà al resto del mondo sotto forma di commercio stagnante. Supponendo che il volume del commercio globale scenda allo stesso livello del perio dello shock Lehman, i tassi di crescita reali di paesi e regioni diversi dalla Cina saranno inferiori di circa 1 punto percentuale rispetto allo scenario di base”.

Giappone, capo gigante ENEOS silurato per abbracci inappropriati

Giappone, capo gigante ENEOS silurato per abbracci inappropriatiRoma, 19 dic. (askanews) – Il gigante petrolifero giapponese ENEOS Holdings ha annunciato con un comunicato oggi il licenziamento del presidente Takeshi Saito per aver abbracciato in modo inappropriato una donna durante un incontro sociale “mentre era ubriaco”. Il vicepresidente Tomohide Miyata assumerà l’incarico ad interim fino ad aprile, quando si prevede la nomina del nuovo esecutivo.

Questo è il secondo anno consecutivo che un alto dirigente dell’azienda lascia l’azienda a causa di cattiva condotta nei confronti delle donne. L’anno scorso, Tsutomu Sugimori, allora amministratore delegato e presidente, si è dimesso a causa del linguaggio e del comportamento inappropriati nei confronti delle donne. Nella nota si spiega che anche altri due dirigenti della società erano presenti all’evento “alcolico”.

A segnalare il comportamento “inaccettabilee sconveniente”, secondo il giudizio dato da ENEOS, è stato segnalato alla società da un “whistleblower”. La soffiata è poi stata verificata e si è rivelata corretta. Dopo il licenziamento di Sugimori, ENEOS aveva deciso di rafforzare le sue pratiche interne per garantire “il rispetto dei diritti umani e della conformità” nell’azienda. Tra i dirigenti puniti oggi, però, c’è anche Yasushi Yatabe, che era a capo dell’ufficio di conformità, cioè colui che doveva vigilare affinché comportamenti del genere non si verificassero.

Fondo di Abu Dhabi investe nelle auto elettriche cinesi Nio

Fondo di Abu Dhabi investe nelle auto elettriche cinesi NioRoma, 19 dic. (askanews) – La casa automobilistica cinese Nio, che produce veicoli elettrici, riceverà un investimento strategico di 2,2 miliardi di dollari da un fondo sostenuto da Abu Dhabi. Lo riporta il Nikkei Asia.

CYVN Holdings acquisirà 294 milioni di azioni di nuova emissione di Nio per 7,50 dollari ciascuna entro la fine del mese. L’acquisto aumenterà la partecipazione di CYVN in Nio a circa il 20,1%. A luglio CYVN ha investito 738,5 milioni di dollari in Nio, oltre ad acquistare azioni del produttore di veicoli elettrici da un’affiliata della società cinese Tencent Holdings, acquisendo una partecipazione totale di circa il 7%.

Una volta completato l’ultimo accordo, CYVN avrà il diritto di nominare due amministratori nel consiglio di amministrazione di Nio. Le due parti intendono continuare a collaborare sui mercati internazionali.

Yen perde terreno dopo decisione BoJ di tenere tassi invariati

Yen perde terreno dopo decisione BoJ di tenere tassi invariatiRoma, 19 dic. (askanews) – La decisione della Banca del Giappone (BoJ) di lasciare oggi invariati i suoi tassi d’interesse, deludendo così coloro che avevano scommesso sulla fine della politica ultra-espansiva dell’istituto d’emissione della valuta nipponica e un riallineamento al trend delle principali banche centrali dei paesi più ricchi, ha avuto come ripercussione un ulteriore indebolimento dello yen.

Nel momento di picco negativo, lo yen è sceso a 144,70 rispetto al dollaro, da circa 142, per poi attestarsi attorno a quota 144,20. Nella sua dichiarazione politica rilasciata dopo una riunione del consiglio di due giorni, la BOJ ha mantenuto una linea che indica la sua propensione per una politica monetaria lasca, nonostante le pressioni inflzionistiche. La BOJ “continuerà ad espandere la base monetaria fino a quando il tasso di aumento su base annua dell’indice dei prezzi al consumo osservato supererà il 2% e rimarrà stabile al di sopra dell’obiettivo”, si legge nella dichiarazione finale della riunione del suo Consiglio monetario.

Prima della riunione, gli analisti si attendevano che la BOJ avrebbe preparato i mercati per un cambiamento di politica nella prossima riunione prevista per il 22-23 gennaio, ma le dichiarazioni nella seguente conferenza stampa del governatore Kazuo Ueda non sembrano suggerire la possibilità di una mossa del genere. Ueda ha affermato che ci sono più segnali positivi sul fronte inflazionistico, indicando che i prezzi dei servizi stanno aumentando a un ritmo costante, mentre l’inflazione primaria sembra aver raggiunto il picco e rallenta l’inflazione alimentare.

“La maggior parte dei membri del consiglio di politica monetaria ritiene che sia necessario osservare la situazione ancora per un po’” ha spiegato. I tassi a breve termine saranno resterà negato, -0,1% come prima, mentre il rendimento dei titoli di stato giapponesi a 10 anni (JGB) sarà gestito con un limite superiore dell’1,0% come punto di riferimento, in linea con quanto deciso dalla BOJ a Ottobre. La politica, nota come controllo della curva dei rendimenti, è in vigore dal 2016.

La riunione è venuta dopo che la Federal Reserve Usa ha segnalato, pur mantenendo i tassi fermi, la fine della politica monetaria aggressiva, suggerendo che ci saranno tagli dei tassi nel 2024. La Banca centrale europea, dal canto suo, ha suggerito che seguirà una linea prudente. L’ampliamento del divario tra i tassi di interesse Usa e Giappone ha fatto scendere lo yen di quasi un quarto del suo valore rispetto al dollaro negli ultimi due anni, alimentando l’inflazione interna e creando problemi al consenso anche per il governo del primo ministro Fumio Kishida. Nell’ultimo mese, la pressione sulla BOJ si è leggermente allentata poiché lo yen è salito di quasi l’8% rispetto al dollaro in previsione di una riduzione del divario di interesse nel prossimo anno. Ma resta forte nella BoJ la spinta a proseguire nell’annosa lotta alla deflazione, che ha spinto l’istituto centrale nipponico ad adottare una linea ultra-espansiva onde collocare l’inflazione a un livello superiore al 2% in maniera costante.

Chip, TSMC cambia vertice: il presidente Liu si ritira

Chip, TSMC cambia vertice: il presidente Liu si ritiraRoma, 19 dic. (askanews) – Il presidente del gigante taiwanese dei chip TSMC, Mark Liu, andrà in pensione il prossimo anno, dopo aver guidato il più grande produttore del mondo di microprocessori per terzi nel periodo della sua ascesa.

TSMC, in una nota, ha annunciato che Liu “ha deciso di non chiedere la nomina a membro del consiglio di amministrazione di TSMC per il prossimo mandato e si ritirerà dalla società dopo l’Assemblea annuale degli azionisti del 2024”. Il Comitato per le nomine, la governance aziendale e la sostenibilità del consiglio di amministrazione di TSMC ha raccomandato “il vicepresidente C.C. Wei come prossimo presidente della società, subordinatamente all’elezione del nuovo consiglio di amministrazione nel giugno 2024”. Liu è entrato in TSMC nel 1993 e ha assunto il ruolo di presidente dopo il pensionamento del fondatore Morris Chang da giugno 2018.

“Gli ultimi 30 anni con TSMC sono stati per me un viaggio straordinario. Desidero estendere i miei più sinceri ringraziamenti al nostro team di incredibile talento che ha reso l’azienda il leader globale che è oggi”, ha affermato il presidente Liu. “È stato un privilegio – ha aggiunto – ricoprire la carica di presidente dopo il nostro leggendario fondatore, il dottor Morris Chang, per un’impresa così famosa in tutto il mondo. Ora vorrei dedicare i miei decenni di esperienza nei semiconduttori ad altri scopi, trascorrere più tempo con la mia famiglia e iniziare il prossimo capitolo della mia vita. Continuerò a supervisionare diligentemente la governance aziendale con il Consiglio fino all’ultimo giorno di questo mandato. Sono fiducioso che TSMC continuerà a ottenere risultati eccezionali negli anni a venire”. TSMC ha una quota di mercato globale nel settore dei chip a contratto superiore al 55%. Tra i suoi clienti figurano Apple, Google, Intel e Nvidia.

Liu ha preso il testimone da Chang in un momento in cui l’azienda stava appena iniziando a farsi conoscere al di fuori del settore dei chip. La guerra commerciale Cina-Usa ha messo in TSMC in una posizione strategica nelle forniture globali di semiconduttori. Nel 2020 TSMC ha avviato un’era di aggressivi piani di espansione al di fuori di Taiwan, per rispondere alla richiesta dei governi – Stati uniti, Giappone e Germania – di portare la produzione di chip a livello nazionale. TSMC sta costruendo un impianto di chip all’avanguardia nello stato americano dell’Arizona, nonché una struttura meno avanzata in Giappone.

L’annuncio di Liu arriva anche mentre l’azienda sta portando avanti gli sforzi per realizzare chip sempre più avanzati. TSMC prevede di iniziare la produzione con la tecnologia dei chip da 2 nanometri nel 2025, seguita da quella da 1,4 nm.