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Giappone, Ishiba presenta programma in continuità con predecessori

Giappone, Ishiba presenta programma in continuità con predecessoriRoma, 4 ott. (askanews) – E’ un programma in sostanziale continuità con quello dei suoi predecessori, ma spinto dall’esigenza di ‘riguadagnare la fiducia dei giapponesi’ in un momento di ‘cambiamenti epocali senza precedenti’, quello esposto oggi dal nuovo primo ministro Shigeru Ishiba alla 102ma sessione straordinaria della Dieta, apertta dall’imperatore Naruhito.


‘Ci troviamo di fronte a cambiamenti epocali senza precedenti, come il drastico calo demografico, la rapida evoluzione digitale con l’introduzione dell’intelligenza artificiale generativa e il primo aumento dei prezzi in circa trent’anni. La politica ha davvero adempiuto pienamente alle proprie responsabilità di fronte a questi cambiamenti?’, si è chiesto il capo del governo. ‘È nostra responsabilità, come politici, riconquistare la fiducia persa a causa dei problemi legati ai finanziamenti politici e spiegare chiaramente ai cittadini la situazione attuale del nostro paese, ricostruendo un Giappone sicuro, prospero e stabile con il loro consenso e comprensione’, ha continuato, facendo riferimento allo scandalo dell’utilizzo irregolare dei fondi pubblici da parte di membri del suo Partito liberaldemocratico, per il quale il suo predecessore Fumio Kishida ha deciso di passare la mano. ‘Con coraggio e sincerità, voglio ristabilire la fiducia del popolo nella politica attraverso la verità, guadagnando il loro consenso e comprensione per costruire e proteggere il futuro del Giappone’, ha detto ancora il nuovo capo del governo esponendo un programma a 360 gradi, in un discorso che è parso a molti osservatori un discorso elettorale prima ancora che un programma politico a una Dieta la cui composizione è destinata presto a essere modificata, visto che il premier ha già annunciato che intende sciogliere la più potente camera bassa per andare a elezioni possibilmente già il 27 ottobre.


POLITICA ESTERA ‘Proteggeremo il Giappone in questo ambiente di sicurezza in rapida evoluzione’, ha detto Ishiba. ‘L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, che è ancora in corso, ha generato preoccupazioni che ciò che accade oggi in Ucraina potrebbe accadere domani nell’Asia orientale’, ha constatato il primo minsitro. ‘Molte persone condividono questa ansia. Mi chiedo perché la deterrenza non abbia funzionato in Ucraina. La situazione in Medio Oriente ha ulteriormente intensificato le divisioni e i conflitti nella comunità internazionale’, ha proseguito. ‘Tenendo presente questa realtà, attraverso una diplomazia basata sugli interessi nazionali concreti, rafforzerò l’alleanza Giappone-Usa come asse principale, aumentando il numero di paesi amici e alleati, bilanciando il potere diplomatico e militare per garantire la pace del nostro paese e la stabilità della regione. In questo processo, promuoverò l’idea di un Indo-Pacifico libero e aperto, mantenendo l’ordine internazionale basato sullo stato di diritto e guidando gli sforzi per garantire la sicurezza e la stabilità nella regione’, ha detto ancora Ishiba, che durante la sua campagna elettorale interna al partito ha proposto la creazione di una ‘Nato asiatica’, proposta che però non ha inserito nel discorso programmatico, se non in maniera sfumata: ‘L’alleanza Giappone-Usa è la pietra angolare della diplomazia e della sicurezza giapponese, nonché la base per la pace e la prosperità nella regione Indo-Pacifico e nella comunità internazionale. Innanzitutto, rafforzeremo ulteriormente il potere deterrente e la capacità di risposta di questa alleanza. Inoltre, lavoreremo per rafforzare la cooperazione con i paesi alleati. Di recente, ho tenuto colloqui telefonici con il presidente degli Stati Uniti Biden, oltre che con i leader di Corea del Sud, Australia e i paesi del G7’.


Ishiba ha detto che intende rafforzare ulteriormente la ‘stretta cooperazione tra Giappone e Corea del Sud’ sia in chiave bilaterale, sia in chiave trilaterale anche con gli Usa. Per quanto riguarda, invece, il rapporto con la Cina, il premier ha promesso che promuoverà ‘una relazione di reciproco vantaggio strategico’, rafforzando ‘la comunicazione a tutti i livelli’. Tuttavia – ha aggiunto – ‘la Cina sta intensificando i tentativi unilaterali di cambiare lo status quo nel Mar cinese orientale e meridionale attraverso la forza’ e ‘lo scorso mese, un bambino giapponese è stato attaccato da un assalitore e ha perso la vita, un evento tragico che non possiamo ignorare’. In tal senso, ha detto ancora il capo di governo, ‘affronteremo con fermezza queste questioni e chiederemo alla Cina di assumersi la responsabilità delle proprie azioni, mantenendo il dialogo su questioni comuni per costruire una relazione stabile e costruttiva’. Rispetto alla Corea del Nord, Ishiba ha ribadito l’impegno a risolvere la questione dei cittadini rapiti negli anni ’70 e ’80 del secolo scorso, vicenda ancora irrisolta che il Giappone considera una precondizione per riaprire il dialogo. Ancora, Ishiba ha detto che continuerà a promuovere ‘con forza’ le sanzioni contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina, ma ha anche sostenuto che l’obiettivo nelle relazioni con Mosca rimane quello di ‘risolvere la disputa territoriale e firmare un trattato di pace’. Giappone e Russia, infatti, non hanno mai firmato un trattato di pace perché resta aperta la disputa territoriale sulle isole Curili meridionali.


DIFESA Ishiba, che è un ex ministro della Difesa noto per avere sempre enfatizzato il tema del rafforzamento militare del Paese, ha ribadito che, di fronte alla complessità del contesto di sicurezza, con le ‘ripetute violazioni’ della sovranità da parte di ‘Cina e Russia’ e con la minaccia delle armi nucleari e dei missili della Corea del Nord in violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu, ‘è essenziale rafforzare radicalmente la capacità di difesa del Giappone in conformità con la strategia di sicurezza nazionale’. La base della capacità di difesa del Giappone ‘sono i nostri membri delle Forze di Autodifesa’, ha detto ancora Ishiba, e a suo dire è ‘indispensabile rafforzare la nostra base umana per poter sfruttare appieno la nostra capacità di difesa’. Recentemente le forze giaponesi hanno rilevato una difficoltà nel reclutamento, per cui il premier ha detto che istituirà ‘una conferenza tra i ministri pertinenti, guidata dal Primo Ministro, per rivedere rapidamente la situazione e formulare proposte concrete’. BASI USA A OKINAWA Il neo-premier ha inoltre ricordato il grave tributo di sangue versato da Okinawa nella Seconda guerra mondiale e i 27 anni di occupazione Usa seguiti alla disfatta nipponica. Oggi, nell’isola vi sono diverse basi militari americane e Ishiba ha detto, con prudenza, che continuerà ‘a lavorare per alleviare il peso delle basi militari su Okinawa’. Si tratta di un argomento altamente sensibile, in realtà, sul quale diversi primi ministri precedenti si sono scottati. REVISIONE COSTITUZIONE Ma per ottenere una maggiore efficacia delle Forze di autodifesa e anche per modificare gli accordi di sicurezza con gli Usa, è necessaria la revisione della Costituzione pacifista che fu imposta proprio dagli americani alla fine della guerra e che all’articolo 9 sancisce non solo il ripudio alla guerra ma anche la rinuncia a possedere forze armate. ‘Per quanto riguarda la revisione costituzionale, auspico che venga realizzata durante il mio mandato come primo ministro. In futuro, spero che la Commissione per la revisione costituzionale intraprenda discussioni costruttive che superino le divisioni tra maggioranza e opposizione e che incoraggino un ampio dibattito nazionale’, ha detto Ishiba, probabilmente con poca convinzione, visto che il processo di revisione è tortuoso e richiede anche alla fine un referendum confermativo dagli esiti tutt’altro che scontati. SUCCESSIONE IMPERIALE Ishiba ha anche fatto un cenno al tema della successione imperiale, pur non essendo questa in alcun modo imminente, visto che Naruhito è asceso al Trono nel 2019. ‘Per il Giappone, garantire una successione stabile al trono imperiale è estremamente importante. In particolare, l’assicurazione di un numero adeguato di membri della famiglia imperiale è una questione urgente. Mi aspetto che il Parlamento conduca presto un dibattito attivo per raggiungere un consenso legislativo’, ha detto il capo del governo. Il premier non ha elaborato la questione, ma ha fatto probabilmente riferimento a un dibattito aperto sulla possibilità di riportare all’interno del processo di successione anche rami della Famiglia imperiale che sono stati messi fuori nel dopoguerra. Non è chiaro se, su questo tema, ci fosse anche un’allusione all’idea di modificare la Legge sulla Casa imperiale per ammettere alla successione anche le donne. Attualmente il Principe della Corona primo in linea di successione è il fratello dell’Imperatore, Akishino, ma il più probabile successore sarà il figlio di questi, Hisahito, che oggi ha 18 anni. ECONOMIA Le linee economiche di Ishiba appaiono in linea con quanto perseguito dal suo predecessore. Il nuovo premier ha promesso di ‘trasformare i mercati finanziari, che sono la base delle attività economiche’ e di operare perché vi sia ‘un passaggio stabile dai risparmi agli investimenti, sostenendo la formazione di capitale da parte dei cittadini attraverso la politica di un ‘paese di gestione patrimoniale”. Allo stesso tempo, ha affermato che verranno introdotte ‘misure audaci per diventare una ‘grande nazione degli investimenti’, promuovendo investimenti industriali significativi’. SICUREZZA SOCIALE Il neo-premier ha detto che intende riformare ‘l’intero sistema di sicurezza sociale, inclusi sanità, pensioni, assistenza all’infanzia e assistenza agli anziani, per offrire un sistema che dia fiducia e serenità a tutti i cittadini’. Il suo governo intende creare ‘un sistema flessibile che si adatti alle esigenze del nostro tempo, offrendo scelte di vita diverse e permettendo a tutti di vivere secondo le proprie possibilità e desideri’. E, ‘tenendo conto dell’attuale declino demografico, promuoveremo l’occupazione di anziani volenterosi, donne e persone con disabilità, creando una società in cui ognuno, indipendentemente dall’età, possa massimizzare il proprio talento e potenziale’. PARITA’ DI GENERE Sul fronte della parità di genere, Ishiba ha detto che intende cambiare ‘radicalmente il processo decisionale includendo le donne in ogni ambito’, dando enfasi al tema della ‘riduzione del divario salariale tra i generi’, che ‘rimane una questione urgente’. Il Giappone è stato più volte criticato perché le disparità di genere rimangono molto intense, tanto che nell’indice del World Economic Forum, è risultato solo 118mo su 146 paesi. Lo stesso nuovo governo Ishiba annovera solo due donne su 20 ministri. CITTA’-CAMPAGNA Ishiba ha fatto della rivitalizzazione delle aree rurali uno dei grandi temi della sua campagna elettorale. Proprio in queste zone si annida la radice della questione dello spopolamento del paese. ‘Torneremo ai principi fondamentali della rivitalizzazione regionale e proteggeremo le nostre comunità locali’, ha detto il premier. ‘Per affrontare – ha proseguito – l’invecchiamento della popolazione e il declino demografico, espanderemo l’iniziativa ‘Piano Nazionale per la Realizzazione di Città Rurali Digitali’ e creeremo una nuova ‘Sede per la Creazione di Nuove Economie e Ambienti di Vita Regionali’, concentrandoci su un piano strategico da attuare intensamente nei prossimi dieci anni. Considereremo anche l’uso efficace di nuove tecnologie, come la blockchain, e sfrutteremo al massimo il flusso di turisti internazionali, proteggendo al contempo la vita dei cittadini e realizzando una rinascita regionale sostenibile’. DISASTRI NATURALI Il nuovo capo del governo giapponese ha anche garantito di voler rafforzare le difese contro i disastri naturali, che spesso colpiscono il paese altamente sismico, ‘ponendo al centro la protezione della vita umana’. Ha promesso ‘misure per la prevenzione e la riduzione dei danni causati dai disastri’ rimpolpando ‘in modo significativo il budget e il personale dell’Ufficio per la gestione dei disastri presso il Gabinetto’ e costituendo un”Agenzia per la gestione delle emergenze con un ministro dedicato, assicurando che tutte le misure preventive siano in atto già in tempi di tregua’. ENERGIA Nessun passo indietro sul nucleare. Ishiba ha detto che ‘assicurare una fornitura stabile e sicura di energia è una questione urgente, considerando l’aumento della domanda di elettricità nell’era dell’intelligenza artificiale’. Quindi il governo lavorerà ‘per aumentare radicalmente l’autosufficienza energetica del Giappone, promuovendo la decarbonizzazione’. La leva è l’energia nucleare che, ha assicurato il premier, sarà utilizzata ‘in modo sicuro’.

Kim Jong Un: il presidente della Sudcorea è un “anormale”

Kim Jong Un: il presidente della Sudcorea è un “anormale”Roma, 4 ott. (askanews) – Il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol? Un “uomo anormale”, secondo quanto ha detto il leader supremo nordcoreano Kim Jong Un, durante un’ispezione a una base d’addestramento dell’esercito del Nord il 2 ottobre durante la celebrazione della giornata delle forze armate, a quanto riferisce oggi l’agenzia di stampa statale KCNA.


Kim ha definito in questa maniera offensiva Yoon in risposta a dichiarazioni del leader di Seoul il quale ha parlato della possibilità di azioni militari contro Pyongyang. “Il burattino Yoon si è vantato di una controazione militare schiacciante alle porte di uno Stato dotato di armi nucleari, ed è ironico, perché questo fa sospettare che sia un uomo anormale”, ha affermato Kim.


Secondo il capo del regime di Pyongyang, le affermazioni del presidente sudcoreano mostrano “la precarietà della sicurezza e la psicologia irritata” delle forze “burattine” del Sud. “Attraverso un tale discorso grossolano, ha fatto sfoggio della ‘risposta risoluta e schiacciante dell’alleanza Repubblica di Corea-Usa’ e ha evocato la ‘fine del regime’, vantandosi del carattere dell’alleanza ROK-USA basata sulle armi nucleari e tradendo completamente una temerarietà bellicosa” ha detto ancora Kim Jong Un, aggiungendo “il mondo non può fare altro che ridere di una tale retorica povera di azioni visibili”. Kim ha anche ribadito che “se il nemico, preso da estrema follia e avventatezza, tentasse di usare forze armate violando la sovranità della RPDC (Corea del Nord, ndr.), pieno di eccessiva ‘fiducia’ nell’alleanza ROK-USA, ignorando i nostri ripetuti avvertimenti, la RPDC userebbe senza esitazione tutte le forze offensive di cui dispone, comprese le armi nucleari” e, in tal caso, “l’esistenza di Seoul e della Repubblica di Corea sarebbe impossibile”.


E’ la prima volta in circa due anni che Kim fa osservazioni così forti nei confronti di Yoon senza riferirsi a lui come presidente. L’ultima volta essendo stata a luglio 2022, durante un discorso per il 69mo anniversario dell’armistizio che ha fermato la guerra di Corea del 1950-1953. A Kim Jong Un, poi, ha fatto anche eco la potente sorella Kim Yo Jong, di cui la KCNA ha diffuso oggi una dichiarazione altrettanto bellicosa nei confronti di Yoon. Secondo lei, “Yoon non si rende conto che tutti i recenti comportamenti meschini stanno accelerando il calendario per l’autodistruzione” e l’”urlo di battaglia lanciato da Yoon Suk Yeol, con febbre di guerra, non è altro che l’ultimo grido disperato di un uomo in punto di morte”.

Giappone-Russia, Ishiba: vogliamo trattare questione territoriale

Giappone-Russia, Ishiba: vogliamo trattare questione territorialeRoma, 4 ott. (askanews) – Le relazioni tra Giappone e Russia sono complicate, ma Tokyo intende risolvere le questioni territoriali e firmare un trattato di pace. Lo ha dichiarato oggi il nuovo primo Ministro giapponese Shigeru Ishiba, nel suo discorso alla Dieta.


“Continueremo a promuovere vigorosamente le sanzioni contro la Russia e l’assistenza all’Ucraina. Le relazioni con la Russia sono in uno stato difficile, ma il nostro paese continuerà il suo percorso verso la risoluzione del problema territoriale e la conclusione di un trattato di pace” ha detto Ishiba durante il suo discorso al parlamento, trasmesso dal sito web della camera bassa. Tra Mosca e Tokyo è aperto ancora il dossier delle isole Curili meridionali, che sono controllate dalla Russia ma che il Giappone rivendica come parte integrante del proprio territorio.

Giappone, sondaggio: consenso per il neo-premier al 51%

Giappone, sondaggio: consenso per il neo-premier al 51%Roma, 3 ott. (askanews) – Non certo una partenza col botto, quella del nuovo primo ministro giappinese Shigeru Ishiba. Il neopremier ha registrato un indice di approvazione del 51% nel sondaggio Nikkei-TV Tokyo, reso noto oggi. Si tratta del più basso consenso di partenza tra i nuovi premier dal 2002, anno in cui iniziò questa raccolta dati.


Il predecessore di Ishiba, Fumio Kishida, aveva ottenuto un indice di approvazione iniziale pari al 59%. Alla domanda sul motivo per cui approvano il nuovo governo, il 49% dei sostenitori di Ishiba ha citato la sua affidabilità, il 18% ha affermato che il governo sembra stabile e il 15% ha apprezzato il ruolo centrale svolto dal Partito Liberal Democratico (LDP) al potere.


Nel frattempo, l’indice di disapprovazione del governo di Ishiba è risultato del 37%. Ishiba ha dichiarato che scioglierà la camera bassa del parlamento la prossima settimana per convocare elezioni anticipate il 27 ottobre. Gli intervistati si sono mostrati divisi sulla decisione, con il 44% che la vede come appropriata, mentre il 45% ha dichiarato che non lo è.


Ma se Atene piange, Sparta non ride. Anche il principale partito di opposizione, il Partito costituzionale democratico, ha tenuto una gara per la leadership a settembre e ha vinto l’ex primo ministro Yoshihiko Noda. Il nuovo leader, nello stesso sondaggio, ha raccolto il consenso del 51% degli intervistati e il dissenso del 41%. Anche questo caso parliamo di livelli bassi per una “luna di miele” con l’elettorato. Intanto, il sostegno per l’LDP è cresciuto al 41% rispetto al 37% nel precedente sondaggio di settembre, mentre il sostegno per i Costituzionali democratici è aumentato all’11% dal 9%. La percentuale di coloro che non sostengono un partito specifico è scesa al 29% dal 34%.

Primo incontro Ishiba-Yoon possibile già la prossima settimana

Primo incontro Ishiba-Yoon possibile già la prossima settimanaRoma, 3 ott. (askanews) – Il primo incontro tra il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol e il nuovo primo ministro giapponese Shigeru Ishiba potrebbe avvenire già la prossima settimana, a margine del vertice delle Nazioni del Sudest asiatico (ASEAN) in Laos. Lo ha dichiarato oggi l’ufficio di Yoon a Seoul.


Il leader sudcoreano, che ha intrattenuto con il predecessore di Ishiba, l’ex premier Fumio Kishida, rapporti intensi dopo anni di freddo tra Tokyo e Seoul, partirà mercoledì per il Laos e vi resterà fino a venerdì. Yoon prevede di visitare anche la Filippine e Singapore. “La Corea del Sud e il Giappone stanno consultandosi su un incontro bilaterale, ipotizzando la visita del primo ministro giapponese in Laos”, ha detto ai giornalisti un alto funzionario presidenziale, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap.


L’incontro previsto arriva in un momento in cui ci si aspetta di capire come Yoon e Ishiba collaboreranno per mantenere lo slancio verso una maggiore cooperazione bilaterale nell’affrontare le minacce in evoluzione della Corea del Nord e altre sfide comuni. Mercoledì, Yoon e Ishiba hanno tenuto il loro primo colloquio telefonico, durante il quale hanno condiviso la necessità di una cooperazione bilaterale e trilaterale con gli Stati uniti per affrontare le minacce della Corea del Nord.


Durante la chiamata, i leader hanno concordato di continuare la loro regolare “diplomazia navetta” e di incontrarsi il prima possibile per discutere apertamente delle relazioni bilaterali e di altre preoccupazioni comuni. I legami bilaterali nippo-coreani sono migliorati dopo che Yoon ha deciso lo scorso anno di risolvere la lunga disputa sull’utilizzo di lavoratori coreani forzati durante la Seconda guerra mondiale compensando le vittime ancora in vita senza l’intervento economico delle imprese giapponesi.


Yoon e Kishida negli ultimi due anni si sono incontrati ben 12 volte.

Taiwan, incendio ospedale e arrivo tifone Krathon: morti e dispersi

Taiwan, incendio ospedale e arrivo tifone Krathon: morti e dispersiRoma, 3 ott. (askanews) – Giornata nera per il sistema dei soccorsi di Taiwan a causa di un incendio che ha provocato nove morti in un ospedale e per l’arrivo del tifone Krathon, per il quale sono segnalati già due morti e due dispersi.


Secondo i media taiwanesi, l’incendio è scoppiato in un ospedale nel comune di Donggang, nella contea di Pingtung, secondo l’agenzia di stampa CNA. Le autorità hanno dovuto ordinare l’evacuazione di oltre 323 pazienti e membri del personale. Le forti piogge e i venti del tifone Krathon, che è arrivato oggi a Taiwan, hanno reso più difficili le operazioni.


Per questo violento evento atmosferico, le autorità segnalano al momento due morti e due dispersi. I feriti risultano essere – secondo il Centro operativo centrale di emergenza – 123. Sono stati segnalati 1.036 casi di crolli di infrastrutture e alberi lungo le strade in tutta Taiwan, concentrati soprattutto a Kaohsiung. Ci sono state anche sette frane si sono verificate, quattro delle quali a Keelung, due a Pingtung e una a Taitung, ma non sono stati riportati feriti. 9.967 persone sono state evacuate da 13 città e contee come misura precauzionale, e sono stati aperti 120 rifugi, secondo il CEOC.

Giappone, nuovo ministro Giustizia conferma la pena di morte

Giappone, nuovo ministro Giustizia conferma la pena di morteRoma, 2 ott. (askanews) – Nonostante la sconcertante vicenda di Iwao Hakamata, l’uomo che ha trascorso 46 anni nel braccio della morte di una prigione giapponese prima di essere dichiarato innocente da un quadruplice omicidio, il nuovo governo giaponese non sembra intenzionato a riflettere su una possibile abolizione della pena di morte.


Il nuovo ministro della Giustizia Hideki Makihara, da ieri in carica, oggi in una confereza stampa ha affermato che non vedrebbe come una cosa appropriata l’abolizione della pena capitale. “Il ministero della Giustizia ha l’importante missione di mantenere e migliorare il sistema giuridico, fondamentale per proteggere la sicurezza e la tranquillità dei cittadini, contribuendo alla costruzione di una società più luminosa. Voglio adempiere alle mie pesanti responsabilità per il bene del Giappone”, ha detto Makihara. Riguardo al sistema della pena di morte, ha affermato: “Ci sono opinioni diverse sia a livello nazionale che internazionale, ma la questione della sua abolizione o mantenimento è una questione cruciale che riguarda il cuore del nostro sistema di giustizia penale, e dovrebbe essere considerata con cautela”. E ha aggiunto: “Considerando che crimini efferati continuano a verificarsi, ritengo che l’imposizione della pena di morte sia inevitabile e che l’abolizione non sia appropriata. Tuttavia, l’esecuzione, essendo una decisione estremamente grave che mette fine alla vita di una persona, deve essere presa con molta cautela e sincerità”.


Il Giappone è stato profondamente colpito dalla vicenda di Hakamata. Il mese scorso il Tribunale di Shizuoka, in un’attesa sentenza di revisione, ha assolto l’88enne ex condannato a morte, che era stato indirizzato alla pena capitale per una strage avvenuta 58 anni fa. Hakamata, che nel sistema giapponese avrebbe potuto essere impiccato ogni giorno senza preavviso, ha trascorso nel braccio della morte 46 anni pur proclamandosi da sempre innocente.


La sentenza Hakamada è la prima volta in 35 anni che un processo di revisione rovescia una condanna a morte e si tratta solo del quinto caso dal dopoguerra.

Russia e Cina conducono manovre Guardie costiere nell’Artico

Russia e Cina conducono manovre Guardie costiere nell’ArticoRoma, 2 ott. (askanews) – I media statali cinesi hanno diffuso oggi filmati della prima pattuglia di navi della Guardia costiera cinese impegnata in un’esercitazione congiunta con la Russia nell’Artico. Si tratta di manovre congiunte che Mosca e Pechino hanno deciso anche per celebrare il 75esimo anniversario della Repubblica popolare cinese e i 75 anni di relaizoni diplomatiche, per i quali i due presidenti – Vladimir Putin e Xi Jinping – si sono scambiati ieri reicprochi messaggi d’augurio.


Le navi sono entrate nell’oceano ieri, durante le celebrazioni. Si tratta di manovre che bissano le grandi esercitazioni aeree e navali congiunte che i due paesi hanno condotto il mese scorso. L’emittente statale cinese CCTV ha affermato che questa è stata la prima esercitazione congiunta tra le guardie costiere dei due paesi, e che quattro navi sono partite dal Pacifico settentrionale verso l’Artico. Le pattuglie congiunte mirano a migliorare il coordinamento nell’applicazione della legge marittima e ad ampliare l’ambito operativo della Guardia costiera cinese, ha affermato in precedenza CCTV.


La Guardia costiera cinese ha dichiarato che l’operazione ha “significativamente ampliato il raggio delle operazioni offshore, testato a fondo la capacità delle navi di svolgere missioni in acque sconosciute e fornito un forte supporto per partecipare attivamente alla governance marittima internazionale e regionale”. La Guardia costiera statunitense, dal canto suo, ha riferito di aver avvistato due navi russe e due cinesi che navigavano a nord-est attraverso il Mare di Bering, a circa 8 km all’interno della zona economica esclusiva della Russia.


Russia e Cina stanno collaborando per sviluppare rotte marittime che si stanno aprendo a causa dello scioglimento delle calotte polari causato dal riscaldamento globale. In agosto, il premier cinese Li Qiang e il suo omologo russo Mikhail Mishustin hanno firmato un comunicato congiunto per sviluppare le rotte di navigazione artiche. Mosca spera di esportare più petrolio e gas verso la Cina per contrastare l’impatto delle sanzioni occidentali, mentre Pechino sta cercando rotte di navigazione alternative per ridurre la sua dipendenza dallo Stretto di Malacca, nel Sud-Est asiatico.


Gli Stati Uniti hanno avvertito che la crescente cooperazione tra Cina e Russia nell’Artico potrebbe influire sulla stabilità regionale, una preoccupazione negata da entrambi i paesi.

Giappone, ecco come Ishiba è arrivato alla guida del paese

Giappone, ecco come Ishiba è arrivato alla guida del paeseRoma, 2 ott. (askanews) – La vittoria di Shigeru Ishiba nelle elezioni interne al Partito liberaldemocratico (Jiminto), che l’ha portato ieri a diventare il 102mo primo ministro del Giappone, è stato costruito, come sempre accade nella formazione politica che dagli anni ’50 del secolo scorso governa il Giappone in maniera quasi ininterrotta, nel retroscena. E questa volta la partita è stata particolarmente complessa e gravida di conseguenze, visto che si presentavano in tutto nove candidati, il numero più elevato da quando, nel 1972, è stato messo in campo l’attuale sistema elettorale di partito.


Il Nikkei ha fornito una serie di indiscrezioni relative alla partita che si è giocata dietro le quinte del partito, affermando che la vittoria di Ishiba venerdì al ballottaggio contro l’ex ministra dell’innovazione economica, la nazionalista Sanae Takaichi, è maturata all’interno di una partita giocata tra il primo ministro uscente Fumio Kishida e altri due ex primi ministri. Il Jiminto è un partito organizzato per fazioni (habatsu), che sono qualcosa di abbastanza simile alle “correnti” che caratterizzavano in Italia la Democrazia cristiana nella Prima repubblica. Tuttavia, la crisi di consensi che si è determinata recentemente sulla scorta di una serie di scandali, tra i quali l’ultimo sull’utilizzo irregolare di fondi pubblici, ha portato a uno scioglimento, quanto meno formale, di queste articolazioni interne.


In particolare, la vittoria di Ishiba ha preso corpo tra il primo e il secondo turno di voto. Al primo Takaichi appariva avanti a Ishiba di 27 voti di grandi elettori, al secondo Ishiba ha prevalso di 21 voti. Se Takaichi avesse vinto, sarebbe diventata la prima donna premier del Giappone. Nel ballottaggio, Ishiba ha ottenuto 189 voti tra i parlamentari del partito, rispetto ai soli 46 voti del primo turno. E’ quindi stato nella componente di parlamentari del corpo elettorale che è maturata la vittoria. La platea dei grandi elettori era formata da 367 parlamentari e 367 membri di base al primo turno. Al ballottaggio, convocato perché nessuno dei candidati al primo turno aveva raggiunto la maggioranza assoluta, hanno votato i 367 parlamentari e ognuna delle 47 articolazioni territoriali del partito ha espresso un voto.


Era la quinta candidatura di Ishiba alla presidenza del partito, e quindi alla premiership: nonostante fosse un candidato popolare nel più ampio pubblico, non era mai riuscito a raggiungere la vittoria. La chiave è stata il sostegno del primo ministro uscente Fumio Kishida e dell’ex primo ministro Yoshihide Suga. Quando Kishida ha annunciato il 14 agosto che si sarebbe dimesso, Shigeru Ishiba e Shinjiro Koizumi — il figlio 43enne dell’ex primo ministro Jun’ichiro Koizumi — erano considerati i principali candidati per sostituirlo.


Suga – che si è dimesso da premier tre anni fa ed è stato sostituito da Kishida, diventandone uno dei più aspri critici – aveva espresso commenti positivi su Ishiba già a giugno, ma non aveva nascosto la sua intenzione di sostenere Koizumi, con cui condivide il collegio elettorale di Kanagawa. Un terzo ex primo ministro, Taro Aso, dal canto suo non sarebbe stato soddisfatto dell’influenza di Suga sui due candidati che apparivano più solidi, cioè Ishiba e Koizumi, quindi sarebbe rimasto a guardare fino all’ultimo momento, dopo aver “bruciato” l’ex ministro per il Digitale Taro Kono, a cui in un primo momento aveva dato sostegno perché proveniente dalla sua fazione. Quando, nel mezzo della campagna elettorale, era apparso chiaro che i tre papabili veri erano Ishiba, Takaichi e Koizumi. Con Ishiba che nei sondaggi tra i membri del partito appariva in testa rispetto a una Takaichi in forte rimonta e un Koizumi in caduta, perché alcune sue dichiarazioni ne tradivano una certa inesperienza. Cioè, la partita appariva incertissima e tutto si sarebbe chiaramente risolto in un ballottaggio, nel quale le combinazioni e le alleanze dietro le quinte diventavano decisive. Aso, dal canto suo, non aveva motivo di sostenere Koizumi e appariva irritato rispetto a Ishiba (che nel 2009, quando era primo ministro, aveva fatto pressioni perché si dimettesse), tanto da dichiarare che, se il ballottaggio si fosse svolto tra quei due, sarebbe stato costretto a “lasciare il paese”. Quindi, il suo sostegno era ovviamente diretta a Takaichi. I parlamentari a lui vicini hanno votato per lei, che ha ottenuto al primo turno nella componente parlamentare 72 voti, un risultato inatteso. A questo punto, però, con Suga pro-Ishiba e Aso pro-Takaichi, stava a Kishida far da ago della bilancia. Alla fine, a quanto dice il Nikkei, il premier uscente ha fatto convergere i suoi voti su Ishiba, perché le posizioni di Takaichi in materia di economia erano troppo lontane dalle sue. Inoltre, le tinte nazionaliste di Takaichi erano viste da Kishida, un attento ex ministro degli Esteri, come eccessivamente intense. Infine, troppi dei sostenitori dell’ex ministra provenivano dall’ex fazione di Shinzo Abe, il defunto ex primo ministro, spazzata via dagli scandali. Alla fine, Ishiba eredita un partito frammentato, parcellizzato, in cui lo scioglimento delle fazioni ha portato a lotte di potere interne con fedeltà personali di natura quasi feudale che renderanno difficile per il nuovo leader trarre un minimo comun denominatore. Anche perché il nuovo premier, che ha una fama di persona che non le manda a dire, si è inimicato in passato molti capicordata con le sue critiche spesso aspre. I soli 46 voti tra i parlamentari che aveva ottenuto al primo turno sono un messaggio chiaro in questo senso. Per promuovere l’unità, Ishiba ha offerto a Takaichi il ruolo di presidente del Consiglio generale del partito, un organo decisionale, ma lei ha rifiutato. Tra i membri della ex fazione Abe, che conta il maggior numero di parlamentari, nessuno è stato nominato nel governo di Ishiba. Ishiba ha anche proposto ad Aso di assumere il ruolo di consigliere supremo del partito, un incarico rimasto vacante per 30 anni, e Aso ha accettato. Tuttavia, dopo l’incontro di lunedì, Aso ha lasciato la stanza prima della foto commemorativa con Ishiba, ignorando le voci che cercavano di fermarlo. In questo contesto s’inserisce quindi anche la decisione di Ishiba di convocare per il 27 ottobre le elezioni politiche della Camera bassa, il più importante dei due rami della Dieta, nella speranza di capitalizzare il suo momento d’oro, rimescolando le carte nel Partito in maniera da poter giocare una mano più favorevole. E’ un rischio che il nuovo premier sa di dover correre.

Neoministro Esteri Giappone: vogliamo relazione stabile con Cina

Neoministro Esteri Giappone: vogliamo relazione stabile con CinaRoma, 2 ott. (askanews) – Il nuovo ministro degli Esteri giapponese Takeshi Iwaya ha dichiarato oggi che Tokyo desidera una “relazione stabile” con la Cina, basata su interessi comuni, pur da una posizione ferma. E ha dichiarato di voler incontrare il suo omologo cinese, Wang Yi, il prima possibile.


“Speriamo di lavorare insieme per costruire una relazione costruttiva e stabile”, ha detto Iwaya nella sua prima conferenza stampa dopo essere stato nominato dal primo ministro Shigeru Ishiba. Il ministro ha affermato di sperare di incontrare il suo omologo cinese Wang Yi “il prima possibile” per “scambi e dialoghi franchi”, anche se una data non è stata ancora fissata.


“Tra Giappone e Cina ci sono molte questioni e sfide aperte, ma allo stesso tempo ci sono molte possibilità e potenziale”, ha continuato Iwaya. Cina e Giappone – ha detto ancora Iwaya – sono “paesi importanti che condividono una grande responsabilità per il raggiungimento della pace e della prosperità in questa regione e nell’intera comunità internazionale”. In questo senso, ha detto insistito il neo-ministro, “chiediamo alla Cina di comportarsi in modo responsabile”.


Iwaya ha condannato i tentativi di “cambiare unilateralmente lo status quo in Asia orientale” e ha auspicato la creazione di un “sistema che possa fermare tali tentativi”. Un accenno, questo, all’idea del primo ministro Ishiba di creare una “Nato asiatica”. Ieri il presidente cinese Xi Jinping ha fatto le sue congratulazioni a Ishiba, che è stato confermato dalla Dieta come primo ministro.


Iwaya, inoltre, ha espresso “profonda preoccupazione” per gli attacchi missilistici dell’Iran nei confronti di Israele. “Condanniamo fermamente questo tipo di escalation – ha continuato – ed esortiamo tutte le parti coinvolte a calmare la situazione”.